Domenico Pennestrì

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Domenico Pennestrì
NascitaReggio Calabria, 1º gennaio 1899
MortePorto Edda, 5 ottobre 1943
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regio Esercito
ArmaFanteria
GradoTenente Colonnello
GuerrePrima guerra mondiale
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Domenico Pennestrì (Reggio Calabria, 1º gennaio 1899[2]Porto Edda, 5 ottobre 1943) è stato un ufficiale italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pennestrì[3] fu un ufficiale, medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Aveva combattuto nella prima guerra mondiale ed aveva successivamente prestato servizio in Eritrea e in Libia. Nel 1943, col grado di tenente colonnello, si trovava in Albania al comando del 129º Reggimento fanteria.

Dopo l'armistizio, Pennestrì si unì ai partigiani locali nella lotta contro i tedeschi. Fatto prigioniero col suo reparto decimato, l'ufficiale fu fucilato.

Al tenente colonnello Domenico Pennestrì è stata intitolata una via di Roma.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di battaglione, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, guidava con grande perizia e noncurante del pericolo i propri uomini nella dura guerriglia contro i nazisti. Circondato e catturato dopo aspra resistenza, con il reparto decimato per le gravi perdite subite, veniva condannato a morte. Allo scopo di salvare i suoi gregari, al comandante tedesco dichiarava di essere il solo responsabile della condotta del suo reparto e quindi l'unico colpevole da fucilare. Davanti al plotone di esecuzione teneva contegno fiero e dignitoso. Colpito a morte da una raffica di mitragliatrice trovava ancora la forza di gridare: «Viva l’Italia!».»
— Porto Edda (Albania), 5 ottobre 1943[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Combattenti Liberazione.
  2. ^ Pino Ippolito Armino, Storia della Calabria partigiana, Cosenza, Luigi Pellegrini Editore, 2020, p. 35, ISBN 978-88-6822-894-1.
  3. ^ Spesso indicato con il cognome non accentato "Pennestri"; la grafia corretta è con la lettera finale accentata. Cfr. Il Sangue e il Sole: Partigiani del Mezzogiorno (1943-1945); Personaggi illustri di Reggio e del Reggino (dal sito del Comune di Reggio Calabria) Archiviato il 16 aprile 2014 in Internet Archive.
  4. ^ Dettaglio decorato, su quirinale.it. URL consultato il 18 luglio 2014.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]