Azeglio Vicini
Azeglio Vicini | ||||||||||||||||||||||
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Vicini sulla panchina della nazionale italiana durante il campionato del mondo 1990 | ||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||
Altezza | 173 cm | |||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex mediano) | |||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1966 - giocatore 1994 - allenatore | |||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 30 giugno 2007 | ||||||||||||||||||||||
Azeglio Vicini (Cesena, 20 marzo 1933 – Brescia, 30 gennaio 2018) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo mediano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Sposato, ha avuto tre figli.
È morto a Brescia, la città dove risiedeva dal 1963, il 30 gennaio 2018 all'età di 84 anni; i funerali si sono svolti nel Duomo nuovo, con la presenza delle alte cariche federali italiane e di molti ex giocatori.[1][2]
È stato sepolto nel cimitero di Cesenatico.
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Alla guida della nazionale, Vicini espresse un gioco «all'italiana» che assunse, tuttavia, connotazioni piuttosto innovative, senza risultare eccessivamente difensivista.[3]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Nei primi anni di carriera si mette in luce contribuendo alla promozione in massima serie del L.R. Vicenza, club con cui fa il suo esordio in Serie A il 25 settembre 1955 nella gara interna con l'Internazionale (0-2). Passa alla Sampdoria e con i blucerchiati disputa sette campionati consecutivi nella massima serie, prima di scendere in Serie B con la maglia del Brescia.
Con le "rondinelle" esordisce il 15 settembre 1963 a Varese in Varese-Brescia (4-0), sfiorando la promozione, che ottiene l'anno successivo contribuendo a riportare il Brescia in Serie A dopo 17 anni di cadetteria. A Brescia chiude la carriera di calciatore e nel 1967-68 incomincia quella di allenatore, che gli darà grandi soddisfazioni.
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]La sua prima esperienza è sulla panchina del Brescia, nel campionato 1967-68, e si concluderà con la retrocessione delle rondinelle in Serie B. Già nel 1968, a soli trentacinque anni, entra a far parte del Settore Tecnico della FIGC.[4] Il primo incarico di una certa rilevanza è però la guida della nazionale Under-23, affidatagli nella stagione 1975-76, con la quale disputa il campionato europeo di categoria.
Nel 1976 gli viene affidata l'Under-21 (dopo che la UEFA ha riservato il campionato europeo giovanile a tali nazionali), incarico che porterà avanti per ben dieci anni. Ai campionati europei Under-21 ottiene tre volte la qualificazione ai quarti di finale (1978, 1980 e 1982), arrivando alla semifinale nel 1984; nell'edizione del 1986 si piazzò al secondo posto, perdendo ai rigori la finale contro la Spagna.
Dopo il Mondiale 1986 fu chiamato sulla panchina della nazionale A, per sostituire Bearzot.[5] Richiamò subito Franco Baresi e diede un ruolo centrale a Gianluca Vialli in attacco, che divenne uno dei pilastri del gruppo azzurro.[6][7] Visto il declino della generazione Mundial degli ex campioni del Mondo, promosse molti giovani provenienti dalla sua Under-21, con i quali partecipò alle qualificazioni europee.[8] Ottenuto in anticipo l'accesso alla fase finale,[9] scelse Bergomi come nuovo capitano[10] e inserì anche Paolo Maldini nel gruppo. All'Europeo 1988 in Germania Ovest la squadra raggiunse le semifinali, venendo battuta dall'Unione Sovietica.[11]
Dopo l'Europeo fece esordire - tra gli altri - Roberto Baggio, che con Salvatore Schillaci compose il duo d'attacco azzurro al Mondiale 1990 giocato in casa.[12] L'Italia superò a punteggio pieno il suo raggruppamento, per poi accedere alle semifinali senza alcun gol al passivo[13]; venne quindi sconfitta ai rigori dall'Argentina, dovendosi accontentare di competere con l'Inghilterra per la medaglia di bronzo.[14] Il terzo posto, conquistato battendo per 2-1 gli inglesi, fu vissuto più come un fallimento che come un successo.[15]
Nel corso del 1991, il rapporto di Vicini col presidente federale Matarrese iniziò tuttavia ad incrinarsi[16][17]; fallita la qualificazione all'Europeo 1992[18], fu rimpiazzato da Arrigo Sacchi.[19]
Complessivamente, Vicini partecipò a sei Mondiali a partire dal 1970, quando assieme a Bearzot fu collaboratore di Valcareggi. Nel vittorioso Mondiale del 1982 fece parte dello staff tecnico, seguì come osservatore la semifinale tra Germania e Francia e venne intervistato dal telecronista RAI Giorgio Martino alla fine del primo tempo.[senza fonte]
La sua carriera da allenatore ebbe le ultime tappe sulle panchine di Cesena e Udinese, prima di svolgere l'incarico di consigliere tecnico del Brescia.[20] È poi stato presidente del Settore Tecnico della FIGC, venendo sostituito da Roberto Baggio nell'estate 2010.[21][22]
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche da allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | % Vittorie | |||||||||||||||||||
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Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | ||
1967-1968 | Brescia | A | 30 | 8 | 6 | 16 | CI | 1 | 0 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 31 | 8 | 6 | 17 | 25,81 |
mar.- giu. 1993 | Cesena | B | 14 | 6 | 6 | 2 | CI | 0 | 0 | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 14 | 6 | 6 | 2 | 42,86 |
lug.- set. 1993 | Udinese | A | 6 | 1 | 1 | 4 | CI | 1 | 1 | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 7 | 2 | 1 | 4 | 28,57 |
Totale carriera | 50 | 15 | 13 | 22 | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | 52 | 16 | 13 | 23 | 30,77 |
Nazionale nel dettaglio
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Squadra | Competizione | Piazzamento | Andamento | Reti | ||||||||
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Giocate | Vittorie | Pareggi | Sconfitte | % vittorie | GF | GS | DR | ||||||
1986-1987 | Italia | Qual. Euro 1988 | 1º nel Gruppo 2, qualificato | 8 | 6 | 1 | 1 | 75,00 | 16 | 4 | +12 | ||
1988 | Euro 1988 | Semifinale | 4 | 2 | 1 | 1 | 50,00 | 4 | 3 | +1 | |||
1990-1991 | Mondiale 1990 | 3º | 7 | 6 | 1 | 0 | 85,71 | 10 | 2 | +8 | |||
Scania Cup | Vincitore | 2 | 1 | 1 | 0 | 50,00 | 3 | 1 | +2 | ||||
Qual. Euro 1992 | Fine incarico da C.T. dopo il 6º incontro | 6 | 2 | 3 | 1 | 33,33 | 9 | 4 | +5 | ||||
Dal 1986 al 1991 | Amichevoli | 27 | 15 | 8 | 4 | 55,56 | 34 | 10 | +24 | ||||
Totale Italia | 54 | 32 | 15 | 7 | 59,26 | 76 | 24 | +52 |
Panchine da commissario tecnico della nazionale italiana
[modifica | modifica wikitesto]Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Individuale
[modifica | modifica wikitesto]- 1986
- 1991
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Brescia, i funerali di Azeglio Vicini: "Maestro di vita", su rainews.it, 1º febbraio 2018.
- ^ Giorgio Ruta, Tòtò Schillaci "Addio a Vicini, il mio CT", in la Repubblica, 1º febbraio 2018, p. 1.
- ^ Fabrizio Bocca, E' morto Azeglio Vicini, ex ct della Nazionale di calcio, su repubblica.it, 31 gennaio 2018.
- ^ Giovanni Battistuzzi, Addio Vicini, l'allenatore che amava il posto fisso, su ilfoglio.it, 31 gennaio 2018.
- ^ Licia Granello, "Vicini va aiutato Il suo compito non è proprio facile...", in la Repubblica, 3 agosto 1986, p. 26.
- ^ 1986, Il dopo Bearzot è Vicini: Italia-Grecia 2-0, su corrieredellosport.it, 8 ottobre 2011. URL consultato il 9 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2015).
- ^ Bartoletti, p. 873.
- ^ Quante novità nell'anno di Vicini, in la Repubblica, 12 giugno 1987, p. 45.
- ^ Gianni Mura, Viva Vialli, in la Repubblica, 15 novembre 1987, p. 22.
- ^ Nino Sormani, Le ambizioni di Bergomi, in Stampa Sera, 15 ottobre 1990.
- ^ L'amarezza del ct Vicini, in la Repubblica, 26 giugno 1988, p. 32.
- ^ Fabrizio Bocca, Vicini vuole gol da Schillaci, in la Repubblica, 30 maggio 1990, p. 25.
- ^ C.S., Un sogno in numeri con Schillaci padrone, in la Repubblica, 30 giugno 1990, p. 4.
- ^ Fabrizio Bocca, "Il terzo posto è obbligatorio", in la Repubblica, 5 luglio 1990, p. 7.
- ^ Fabrizio Bocca, Vicini non riesce a essere felice, in la Repubblica, 8 luglio 1990, p. 4.
- ^ Giuseppe Smorto, Purtroppo nessuno allena Matarrese, in la Repubblica, 1º maggio 1991, p. 27.
- ^ Calcio: Matarrese decide la "fine" di Vicini, in Adnkronos, 8 giugno 1991.
- ^ Gianni Mura, L'Italia s'arrende e Vicini dice addio, in la Repubblica, 13 ottobre 1991, p. 1.
- ^ Fabrizio Bocca, Vicini, saluti di rabbia, in la Repubblica, 13 ottobre 1991, p. 42.
- ^ Guido Gomirato, Vicini, esonero o commedia?, in la Repubblica, 29 settembre 1993, p. 30.
- ^ Stefano Edel, Baggio capo del settore tecnico Figc, su temi.repubblica.it, 11 luglio 2010.
- ^ Baggio accetta l'offerta Torna azzurro in Figc, su gazzetta.it, 2 agosto 2010.
- ^ Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Azeglio Vicini, su quirinale.it.
- ^ Premio Malatesta Novello ad Azeglio Vicini su ilRestoDelCarlino.it
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Azeglio Vicini
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Azeglio Vicini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Vicini, Azeglio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (DE, EN, IT) Azeglio Vicini (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Azeglio Vicini (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Azeglio Vicini, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- Dario Marchetti (a cura di), Azeglio Vicini, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 141148449614115690349 · LCCN (EN) no2016172068 |
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