Mauro Tassotti

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Mauro Tassotti
Tassotti nel 2012 nelle vesti di assistente allenatore dell'AC Milan
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 177 cm
Peso 72 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1997 - giocatore
Carriera
Giovanili
1976-1978Lazio
Squadre di club1
1978-1980Lazio41 (0)
1980-1997Milan428 (8)[1]
Nazionale
1979-1982Bandiera dell'Italia Italia U-219 (1)
1983-1988Bandiera dell'Italia Italia olimpica22 (2)
1992-1994Bandiera dell'Italia Italia7 (0)
Carriera da allenatore
1997-2002MilanPrimavera
2001Milan[2]
2002-2015MilanVice
2014MilanInterim
2016-2021Bandiera dell'Ucraina UcrainaVice
2021-2022GenoaVice
Palmarès
 Mondiali di calcio
Argento Stati Uniti 1994
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Mauro Tassotti (Roma, 19 gennaio 1960) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

Ha giocato nel Milan per 17 anni, dal 1980 al 1997, rimanendovi poi con ruoli di allenatore e dirigente fino al 2016, per un totale di 36 anni consecutivi da tesserato del club rossonero, che costituiscono un record assoluto nella storia della società.[3] Da giocatore, insieme ai compagni di reparto Franco Baresi, Paolo Maldini e Alessandro Costacurta, ha composto una delle migliori linee difensive della storia del calcio,[4] consentendo al Milan di stabilire il record assoluto di partite consecutive senza sconfitta (58) nei cinque principali campionati europei (dal 26 maggio 1991 al 14 marzo 1993[5]; 1 anno, 9 mesi e 16 giorni).

Nel 1994 è stato vicecampione del mondo con la nazionale italiana.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni di professionismo ebbe la fama di giocatore duro e irritabile.[6] Giunto al Milan come marcatore puro, senza particolari qualità tecniche, fondamentale per la sua crescita calcistica fu l'insegnamento dell'allora tecnico rossonero Nils Liedholm: grazie agli allenamenti impostigli dallo svedese, Tassotti affinò le proprie doti, al punto da essere paragonato a Djalma Santos, il due volte campione del mondo brasiliano noto per le sue giocate di classe.[6] Pur rimanendo un forte difensore, nel Milan di Arrigo Sacchi, schierato a zona, si fece valere sulla fascia destra anche in fase di supporto dell'attacco.[7] I progressi compiuti nella seconda parte della carriera gli valsero nel 1992 il debutto in nazionale maggiore all'età di 32 anni,[6] nonché la partecipazione al campionato del mondo 1994 con l'Italia.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Un giovane Tassotti (a destra) alla Lazio nel 1979, in contrasto sull'avellinese Claudio Pellegrini.

Esordì nella Lazio di Roberto Lovati il 5 novembre 1978 contro l'Ascoli, all'età di diciotto anni. Nel suo primo campionato in massima serie disputò 14 partite e divenne titolare della squadra biancoceleste l'anno successivo.

Il 1º luglio 1980 passò al Milan, in Serie B,[8] e fu subito schierato come titolare della squadra, della quale seguì le alterne fortune dei primi anni ottanta. Nel derby di andata della stagione 1981-1982, un suo intervento in gioco pericoloso su Oriali costò al giocatore nerazzurro diversi punti di sutura al volto. L'episodio ebbe grande risalto e segnò negativamente la prima parte della carriera di Tassotti.[6]

Con l'arrivo di Arrigo Sacchi, la squadra proseguì con la collaudata difesa a zona già impostata da Nils Liedholm, schierando Paolo Maldini a sinistra, Franco Baresi - affiancato prima da Filippo Galli e quindi da Alessandro Costacurta al centro - e Tassotti nel ruolo di terzino destro nonché vice-capitano; rimase un punto fermo dell'undici rossonero anche quando a Sacchi subentrò in panchina Fabio Capello.

Il primo successo per Tassotti fu lo scudetto del 1988, seguito da due Coppe dei Campioni, quindi dai tre titoli consecutivi fra il 1992 e il 1994 e dalla vittoria della UEFA Champions League nel 1994, alzata da capitano per l'assenza in finale di Baresi, che era squalificato.[9]

Tassotti (a sinistra) in azione al Milan nel 1991, alle prese con lo juventino Pierluigi Casiraghi.

Dopo un altro scudetto vinto nel 1996, si ritirò dall'attività di calciatore all'età di 37 anni, nel 1997, giocando la sua ultima partita di campionato il 1º giugno a San Siro contro il Cagliari, nell'inedito ruolo di centrocampista centrale[10].

In totale Tassotti ha giocato 404 partite in Serie A e 65 in Serie B, 428 partite con la maglia del Milan in campionato. In diciassette stagioni complessive con la maglia rossonera, Tassotti ha segnato 10 gol: 8 in campionato, uno in Coppa Italia e uno in Coppa dei Campioni (questo il suo ultimo gol, segnato il 30 settembre 1992 in trasferta contro l'Olimpia Lubiana).

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

La convocazione in nazionale maggiore, dopo varie presenze nella compagine Under-21 e olimpica, giunge per la sfida del 14 ottobre 1992 contro la Svizzera: il trentaduenne Tassotti è all'epoca il più vecchio esordiente nella storia della nazionale azzurra[11], record poi battuto nel 2014 da Emiliano Moretti.

Da sinistra, Tassotti con la nazionale olimpica nel 1984, insieme ai compagni di club Franco Baresi e Sergio Battistini.

Sempre contro gli elvetici, il 3 giugno 1994, il CT della nazionale Sacchi schiera un reparto difensivo identico a quello che aveva avuto nel suo Milan, così come il 18 giugno successivo al campionato del mondo. Il cammino al mondiale di Tassotti, così come la sua carriera in nazionale (7 presenze in totale), si chiude ai quarti di finale dopo la vittoria dell'Italia per 2-1 contro la Spagna; a seguito di una gomitata a Luis Enrique in piena area di rigore nei minuti di recupero della partita, non vista dall'arbitro ma rilevata dalla prova TV, gli viene per questo motivo inflitta una squalifica di otto turni[12][13][14].

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la carriera di allenatore nel settore giovanile del Milan: dal 1997 al 2001 è il tecnico della Primavera, con la quale vince due volte il Torneo di Viareggio. Il 14 marzo 2001 subentra ad Alberto Zaccheroni alla guida della prima squadra, fino al termine della stagione, in coppia con Cesare Maldini, facente figura di direttore tecnico.[15] Dal 5 novembre è il vice di Carlo Ancelotti per otto stagioni. In quegli anni il Milan vince due Champions League, due Supercoppe UEFA, un Mondiale per club, un campionato, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana.

Copre la stessa carica nella stagione 2009-2010 al fianco dell'allenatore brasiliano Leonardo.[16] Dopo l'addio di quest'ultimo alla panchina, diventa unico responsabile tecnico della prima squadra per le amichevoli di fine stagione in una tournée negli USA e in Canada.[17]

Tassotti (a sinistra) al Milan nel 2012, vice del tecnico Massimiliano Allegri.

La stagione seguente è ancora viceallenatore del Milan con il nuovo tecnico Massimiliano Allegri, vincendo lo scudetto.[18] Rimane assistente di Allegri fino all'esonero di quest'ultimo, il 13 gennaio 2014, dopo la sconfitta con il Sassuolo; conseguentemente gli viene affidata temporaneamente la guida della squadra.[19] Il 15 gennaio guida il Milan negli ottavi di finale di Coppa Italia contro lo Spezia, vincendo la partita per 3-1.[20] Dal giorno seguente, con l'arrivo di Clarence Seedorf, torna a ricoprire il ruolo di viceallenatore, in cui viene riconfermato anche quando a Seedorf subentra Filippo Inzaghi alla guida della squadra. Il 16 giugno 2015, con la nomina di Siniša Mihajlović, viene sollevato dall'incarico.[21]

Dal 3 luglio seguente ricopre un ruolo da osservatore, in particolare seguendo da vicino lo sviluppo dei giovani rossoneri che andranno a giocare in prestito.[22][23] Il 12 luglio 2016 rescinde consensualmente il contratto in scadenza nel 2017, lasciando così il Milan dopo 36 anni[24], per seguire come allenatore in seconda l'ex attaccante milanista Andrij Ševčenko sulla panchina della nazionale ucraina.[25]

Terminata l’esperienza in Ucraina, il 7 novembre 2021 segue il tecnico ucraino come vice sulla panchina del Genoa.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

La moglie Antonella Peraboni, sposata nel maggio 1986, è morta il 13 febbraio 1997 per un tumore all'età di 32 anni. L'allenatore ha avuto da lei due figli, Niccolò e Lucrezia.[26]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1977-1978 Bandiera dell'Italia Lazio A 0 0 CI 0 0 CU 0 0 CPKR 0 0 0 0
1978-1979 A 14 0 CI 1 0 - - - - - - 15 0
1979-1980 A 27 0 CI 5 0 - - - - - - 32 0
Totale Lazio 41 0 6 0 0 0 0 0 47 0
1980-1981 Bandiera dell'Italia Milan[27] B 33 0 CI 3 0 - - - - - - 36 0
1981-1982 A 24 0 CI 4 0 CM 5 0 - - - 33 0
1982-1983 B 32 0 CI 9 1 - - - - - - 41 1
1983-1984 A 30 1 CI 7 0 - - - - - - 37 1
1984-1985 A 24 1 CI 10 0 - - - - - - 34 1
1985-1986 A 28 0 CI 6 0 CU 6 0 TE 2 0 42 0
1986-1987 A 24+1[28] 1+0 CI 4 0 - - - - - - 29 1
1987-1988 A 28 0 CI 7 0 CU 4 0 - - - 39 0
1988-1989 A 30 2 CI 3 0 CC 9 0 SI 1 0 43 2
1989-1990 A 29 3 CI 2 0 CC 7 0 SU+CInt 2+1 0 41 3
1990-1991 A 28 0 CI 2 0 CC 4 0 SU+CInt 2+1 0 37 0
1991-1992 A 33 0 CI 5 0 - - - - - - 38 0
1992-1993 A 27 0 CI 5 0 UCL 9 1 SI 1 0 42 1
1993-1994 A 21 0 CI 1 0 UCL 9 0 SI+SU+CInt 1+1+1 0 34 0
1994-1995 A 12 0 CI 4 0 UCL 5 0 SI+SU+CInt 1+2+1 0 25 0
1995-1996 A 15 0 CI 2 0 CU 3 0 - - - 20 0
1996-1997 A 10 0 CI 1 0 UCL 1 0 SI 0 0 12 0
Totale Milan 428+1 8+0 75 1 62 1 17 0 583 10
Totale carriera 469+1 8+0 81 1 62 1 17 0 630 10

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
14-10-1992 Cagliari Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Svizzera Svizzera Qual. Mondiali 1994 -
24-2-1993 Porto Portogallo Bandiera del Portogallo 1 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1994 -
27-5-1994 Parma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Finlandia Finlandia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
3-6-1994 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Amichevole - Uscita al 46’ 46’
11-6-1994 New Haven Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Costa Rica Costa Rica Amichevole -
18-6-1994 New York Italia Bandiera dell'Italia 0 – 1 Bandiera dell'Irlanda Irlanda Mondiali 1994 - 1º turno -
9-7-1994 Boston Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Spagna Spagna Mondiali 1994 - Quarti di finale -
Totale Presenze 7 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Tassotti, assieme a Fabio Capello e Adriano Galliani, con la Champions League 1993-1994 vinta dal Milan.

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]
Lazio: 1976-1977, 1977-1978
Lazio: 1978-1979
Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Milan: 1980-1981, 1982-1983
Milan: 1987-1988, 1991-1992, 1992-1993, 1993-1994, 1995-1996
Milan: 1988, 1992, 1993, 1994
Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Milan: 1981-1982
Milan: 1988-1989, 1989-1990, 1993-1994
Milan: 1989, 1990, 1994
Milan: 1989, 1990

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

1996

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Milan: 1999, 2001

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

2001

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 429 (8) se si conta lo spareggio per la Coppa UEFA Milan-Sampdoria (1-0 a Torino il 23 maggio 1987).
  2. ^ Al fianco del direttore tecnico Cesare Maldini.
  3. ^ Tassotti lascia il Milan: addio all'ultima bandiera. Andrà con Sheva in Ucraina, su gazzetta.it. URL consultato il 12 luglio 2016.
  4. ^ (EN) The top 20 most under-rated footballers of all time, su telegraph.co.uk, 2 aprile 2015.
  5. ^ Imbattibilità Liverpool finita: quali squadre hanno fatto meglio in Europa?, su sport.sky.it.
  6. ^ a b c d Nonno Tassotti al ballo del debuttante, in l'Unità, 9 ottobre 1992. URL consultato il 17 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).
  7. ^ Panini, Il personaggio: Mauro Tassotti (Milan), p. 555.
  8. ^ La Roma <stringe> per Zico Sanguin e Nardin alla Lazio, in l'Unità, 1º luglio 1980 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  9. ^ Alberto Costa, Tassotti e il fallimento delle italiane. «Colpa del campionato partito tardi», in Corriere della Sera, 23 maggio 2001. URL consultato il 21 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2014).
  10. ^ Archivio Gazzetta dello Sport
  11. ^ Fantagazzetta, su fantagazzetta.com. URL consultato il 19 maggio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2016).
  12. ^ Luca Valdiserri, Carlo Grandini e Roberto Perrone, Caso Tassotti, un intrigo anti Italia, in Corriere della Sera, 13 luglio 1994. URL consultato il 21 maggio 2010.
  13. ^ Luca Valdiserri, Carlo Grandini e Roberto Perrone, Caso Tassotti, un intrigo anti Italia, in Corriere della Sera, 13 luglio 1994. URL consultato il 21 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2009).
  14. ^ Maurizio Galdi, Rivera, calcio alla moviola, in La Gazzetta dello Sport, 19 settembre 2004. URL consultato il 21 maggio 2010.
  15. ^ Esonerato Zaccheroni: Maldini-Tassotti per il Milan, su tuttomercatoweb.com, 14 marzo 2001.
  16. ^ Milan: ecco lo staff di Leonardo, su tuttomercatoweb.com, 25 maggio 2009.
  17. ^ E adesso, l'America, su acmilan.com, 19 maggio 2010. URL consultato il 21 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2010).
  18. ^ Milan, Tassotti accetta il ruolo di vice Allegri, su tuttomercatoweb.com, 7 giugno 2010.
  19. ^ La decisione del Milan, su acmilan.com, 13 gennaio 2014. URL consultato il 13 gennaio 2014.
  20. ^ Coppa Italia: Milan-Spezia 3-1, Robinho gol, poi si sbloccano Pazzini e Honda, su gazzetta.it, 15 gennaio 2014. URL consultato il 16 gennaio 2014.
  21. ^ Il Tasso lascia il Milan: una vita al servizio del Diavolo [collegamento interrotto], su sport.sky.it, 5 giugno 2015.
  22. ^ Milan, Tassotti ha firmato per due anni: farà l'osservatore, su tuttomercatoweb.com, 3 luglio 2015.
  23. ^ MN - Tassotti, ecco le sue nuove mansioni all'interno del Milan, su tuttomercatoweb.com, 3 luglio 2015.
  24. ^ Il saluto a Tassotti e Maldera, su acmilan.com, 12 luglio 2016.
  25. ^ Milan, Tassotti rescinde: lascia dopo 37 anni, su sportmediaset.mediaset.it, 12 luglio 2016.
  26. ^ È morta Antonella, la moglie di Tassotti. Aveva fatto diventare Mauro un milanese, in La Gazzetta dello Sport, 17 febbraio 1997. URL consultato il 21 marzo 2011.
  27. ^ Mauro Tassotti, su magliarossonera.it. URL consultato il 16 febbraio 2010.
  28. ^ Spareggio per l'accesso alla Coppa UEFA.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Almanacco illustrato del calcio 2005, Modena, Panini, 2004.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]