Milan Associazione Calcio 1981-1982

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Voce principale: Associazione Calcio Milan.
Milan AC
Stagione 1981-1982
Sport calcio
SquadraMilan
AllenatoreBandiera dell'Italia Luigi Radice (1ª-16ª)
Bandiera dell'Italia Italo Galbiati (17ª-30ª)[1]
All. in secondaBandiera dell'Italia Amilcare Ferretti
PresidenteBandiera dell'Italia Gaetano Morazzoni, poi
Bandiera dell'Italia Giuseppe Farina
Serie A14º (in Serie B)
Coppa ItaliaPrimo turno
Coppa MitropaVincitore
Maggiori presenzeCampionato: Battistini, Piotti (30)
Totale: Piotti (40)
Miglior marcatoreCampionato: Antonelli (4)
Totale: Antonelli, Jordan (6)
StadioGiuseppe Meazza
Abbonati11 878[2]
Media spettatori45 781[3]¹
1980-1981 1982-1983
¹
considera le partite giocate in casa in campionato.
Si invita a seguire il modello di voce

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Milan Associazione Calcio nelle competizioni ufficiali della stagione 1981-1982.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Il neoacquisto Joe Jordan, tra i cannonieri stagionali dei milanesi.

Il nuovo allenatore della squadra è Luigi Radice,[4][5] già giocatore del Milan dal 1955 al 1959 e dal 1961 al 1965.

La stagione del Milan parte con il raduno di venerdì 17 luglio 1981.[6] I tornei non iniziano nel migliore dei modi per i rossoneri: in Coppa Italia la squadra perde l'esordio stagionale contro il Verona ma poi vince le due partite casalinghe seguenti contro Pescara e SPAL,[7] presentandosi così alla partita dell'ultima giornata contro l'Inter a pari punti con la squadra veneta (ma con una differenza reti migliore) e uno in meno dei nerazzurri. A pochi minuti dal termine il Milan conduce per 2-1, risultato che varrebbe la qualificazione ai quarti di finale della manifestazione, ma all'89' viene raggiunto da un gol di Giuseppe Bergomi[8] che permette all'Inter di qualificarsi a discapito proprio dei rossoneri.[4]

In campionato il Milan non mostra un gioco sufficiente e fatica a segnare: alla fine saranno solo 21 le reti realizzate, a segnare di meno sarà solo il Como, che chiuderà all'ultimo posto. La squadra concluderà il campionato al terzultimo posto, maturato negli ultimi minuti di un campionato in cui i rossoneri conquistano solo 24 punti in 30 partite.[4] I rossoneri vincono solo 3 delle 15 partite del girone d'andata, che chiudono al terzultimo posto.[9] Franco Baresi è assente per quasi quattro mesi (tra ottobre e gennaio: il sostituto in tale periodo è il nuovo acquisto Maurizio Venturi) a causa di una malattia,[4] e durante la sua assenza dal campo la squadra totalizza appena 8 punti in 12 partite, mentre con lui ne raccoglie 16 in 18.[10]

Roberto Antonelli, miglior marcatore della squadra in campionato.

Il campionato vede un inizio con due pareggi e una vittoria nelle prime tre giornate, e un finale con tre vittorie e due pareggi nelle ultime cinque partite. Tra ottobre e metà aprile arrivano tre successi, sei pareggi e tredici battute d'arresto, con la squadra che arriva anche a toccare l'ultimo posto in classifica. Le incomprensioni tra allenatore e giocatori e la sconfitta interna nella prima partita del girone di ritorno contro l'Udinese spingono la società a sostituire Radice con Italo Galbiati,[5] allenatore della Primavera (a marzo sarà affiancato per un paio di partite da Francesco Zagatti):[4] emblematica la frase pronunciata da Rivera (rimasto in società come vicepresidente) al termine della partita persa contro la squadra friulana: "Non potendo esonerare tutti i giocatori, cambiamo l'allenatore".[11] Nel corso della stagione cambiano anche il presidente, con Giuseppe Farina, già in precedenza al comando del Vicenza, che subentra a Gaetano Morazzoni, e il capitano, con Fulvio Collovati che sostituisce Aldo Maldera.[4][5] La reazione della squadra sembra inizialmente non esserci, ma nelle ultime 5 partite il Milan ottiene 8 dei 10 punti disponibili.[5]

Anche se all'ultima giornata la vittoria sul Cesena in rimonta (da 2-0 a 2-3) sembra risparmiare al club una nuova retrocessione, in Napoli-Genoa, a cinque minuti dal termine (il secondo tempo era iniziato in ritardo per il lancio di fumogeni),[10] con i partenopei sicuri dell'ingresso in UEFA anche in caso di pareggio (chiuderanno il campionato a pari punti con l'Inter, con gli scontri diretti a favore, e, con la successiva vittoria dei nerazzurri in Coppa Italia, si liberò successivamente il posto in Coppa UEFA per i partenopei, dovuto alla rinuncia della squadra albanese del Flamutari) e i liguri rivali del Milan nella lotta salvezza,[10] il portiere del Napoli, Luciano Castellini, commette un clamoroso errore (definito "Quel pasticciaccio brutto del portiere napoletano"): Castellini infatti ha il pallone tra le mani e lo sta per rinviare in avanti, ma la sfera gli sfugge incredibilmente dalle mani e finisce addirittura in calcio d'angolo da cui nascerà il gol del 2-2, di Mario Faccenda, il quale sancisce la salvezza del Grifone e la prima e unica retrocessione sul campo dei rossoneri.[4][5][10] A penalizzare il Milan è inoltre lo 0-0 tra Cagliari e Fiorentina, con i sardi in lotta come il Milan per la salvezza, e i viola in lotta con la Juventus per lo scudetto (le due squadre prima dell'ultimo turno erano appaiate in vetta alla classifica). Attorno al quarto d'ora del secondo tempo i viola subiscono l'annullamento di un gol, per un dubbio fallo di Bertoni sul portiere del Cagliari Roberto Corti, da parte dell'arbitro Maurizio Mattei. L'episodio scatenerà a Firenze forti recriminazioni.[6] Con la sconfitta del Genoa e/o del Cagliari, infatti, il Milan avrebbe ottenuto la salvezza, in quanto avanti negli scontri diretti con entrambe. In quel periodo lo spareggio era previsto solo per assegnare la vittoria del campionato, mentre per determinare gli altri piazzamenti rilevanti (come la qualificazione alle coppe europee e le retrocessioni) erano utilizzati altri criteri, quali la classifica avulsa o la differenza reti. Ciò accadde, ad esempio, nel campionato precedente (dove chiusero in coda cinque squadre a pari punti) e in quello di due anni più tardi, dove a retrocedere fu proprio il Genoa (che chiuse il campionato a pari punti con la Lazio, con gli scontri diretti a sfavore) per questo motivo.

Da destra: Maurizio Venturi e l'interista Salvatore Bagni nel derby di campionato del 7 marzo 1982

In questo campionato la squadra realizza 21 reti in 30 partite (record negativo della storia rossonera nel girone unico), ne subisce 31, vince 7 partite, ne pareggia 10 e ne perde 13.[6] La difficoltà nel trovare la via della rete (sono 15 le partite senza gol segnati e con diversi rigori sbagliati) è dovuta anche alla non positiva stagione dello scozzese, nuovo acquisto, Joe Jordan, che realizza solo 2 gol in 22 presenze.[12] Il migliore marcatore della squadra in campionato è Roberto Antonelli a segno 4 volte in 24 match. L'altro acquisto estivo, Adelio Moro, totalizza 19 presenze con un gol in campionato. In questa stagione, inoltre, il Milan viene sconfitto in entrambi i derby di campionato con l'Inter (0-1 e 1-2) e in entrambi i derby con la Juventus (0-1 e 2-3; gli autori dei gol juventini furono Virdis nella gara d'andata e Galderisi in quella di ritorno, entrambi futuri giocatori del Milan) e con il Catanzaro (0-1 e 0-3, con Bivi a segno, tra l'altro, in entrambe le partite). Contro le altre due retrocesse di quel campionato, il Bologna e il Como, il Milan totalizza, rispettivamente, tre (2-1 e 0-0 i risultati con i rossoblù) e un punto (1-1 e 0-2 contro i lariani, con recriminazioni rossonere nella gara d'andata a Milano, per la mancata concessione di un calcio di rigore a favore per una trattenuta su Fulvio Collovati nell'area di rigore del Como non sanzionata). Dopo la sconfitta subita a Como per 0-2 (i lariani chiuderanno all'ultimo posto con appena tre vittorie in tutto il campionato, con il peggiore attacco e la peggiore difesa, e in questa partita, tra l'altro, Roberto Antonelli sbaglia un rigore) e la contestazione dei tifosi (Collovati viene colpito da un sasso lanciato dagli spalti), le due successive gare interne contro Ascoli (0-0, con un rigore sbagliato da Sergio Battistini) e Roma (1-2) vengono disputate in campo neutro a Verona.[12]

Quattro giorni prima della retrocessione (il 12 maggio) la squadra vince la quarantesima edizione della Coppa Mitropa, la terza edizione da quando il torneo è stato trasformato in una competizione per squadre neopromosse dalla serie cadetta dei campionati dell'Europa centrale. Dopo la sconfitta esterna all'esordio contro i cecoslovacchi del Vítkovice, il Milan ottiene un pareggio e 4 vittorie, l'ultima delle quali per 3 a 0 a San Siro contro la squadra cecoslovacca (reti di Baresi, Cambiaghi e Jordan) che gli consente di chiudere il girone (formato anche da Osijek e Haladás) al primo posto a quota 9 punti e di vincere così la manifestazione.[12][13]

Divise e sponsor[modifica | modifica wikitesto]

Franco Baresi in azione con la seconda divisa bianca

Lo sponsor tecnico per la stagione 1981-1982 è Linea Milan; per la prima volta sulla maglia compare anche uno sponsor ufficiale, Pooh jeans.[4] La divisa è una maglia a strisce verticali della stessa dimensione, rosse e nere, con pantaloncini bianchi e calzettoni neri con risvolto rosso. Tra gennaio e febbraio del 1982 vengono utilizzati pantaloncini rossi.[14] La divisa di riserva è una maglia bianca con spalle e colletto rossi e neri, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi con risvolto rosso e nero.

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
(1ª versione)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
(2ª versione)
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta

Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Portiere

Organigramma societario[4][15][modifica | modifica wikitesto]

Area direttiva

  • Presidente: Gaetano Morazzoni (fino al 18 gennaio 1982), Giuseppe Farina (dal 19 gennaio 1982)
  • Vice presidente: Angelo Colombo, Renato Pigliasco (fino al 19 gennaio 1982), Gianni Rivera, Gianni Nardi (dal 30 marzo 1982)
  • Amministratore delegato: Paolo Villa (dal 19 gennaio 1982)
  • Segretario: Carlo Lambrugo

Area tecnica

Area sanitaria

  • Medico sociale: Giovanni Battista Monti
  • Massaggiatori: Paolo Mariconti, Ruggero Ribolzi

Rosa[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Antonio Gambino
Bandiera dell'Italia P Roberto Incontri
Bandiera dell'Italia P Ottorino Piotti
Bandiera dell'Italia D Franco Baresi
Bandiera dell'Italia D Fulvio Collovati (capitano)[16]
Bandiera dell'Italia D Andrea Icardi
Bandiera dell'Italia D Aldo Maldera (capitano)[17]
Bandiera dell'Italia D Alberto Minoia
Bandiera dell'Italia D Mauro Tassotti
Bandiera dell'Italia D Maurizio Venturi
Bandiera dell'Italia C Sergio Battistini
Bandiera dell'Italia C Ruben Buriani
Bandiera dell'Italia C Stefano Cuoghi
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Dario Donà [18]
Bandiera dell'Italia C Alberico Evani
Bandiera dell'Italia C Massimo Gadda
Bandiera dell'Italia C Adelio Moro
Bandiera dell'Italia C Walter Novellino
Bandiera dell'Italia C Francesco Romano
Bandiera dell'Italia A Roberto Antonelli
Bandiera dell'Italia A Alberto Cambiaghi
Bandiera dell'Italia A Giuseppe Incocciati
Bandiera della Scozia A Joe Jordan
Bandiera dell'Italia A Roberto Mandressi
Bandiera dell'Italia A Fabio Valente

Calciomercato[modifica | modifica wikitesto]

Sessione estiva[modifica | modifica wikitesto]

Acquisti
R. Nome da Modalità
D Maurizio Venturi Brescia definitivo
C Dario Donà Varese definitivo
C Adelio Moro Ascoli definitivo
A Joe Jordan Manchester Utd definitivo
A Roberto Mandressi Como fine prestito
Cessioni
R. Nome a Modalità
P Antonio Vettore Reggina definitivo
D Aldo Bet Campania definitivo
D Maurizio Longobardo Reggina prestito
C Marco Bolis Monza definitivo
C Gabriello Carotti Ascoli definitivo
C Walter De Vecchi Ascoli definitivo
C Emilio Monzani Livorno definitivo
A Giuseppe Galluzzo Monza definitivo
A Francesco Vincenzi Brescia definitivo

Sessione autunnale[modifica | modifica wikitesto]

Acquisti
R. Nome da Modalità
D Maurizio Venturi Brescia definitivo
Cessioni
R. Nome a Modalità
C Dario Donà L.R. Vicenza definitivo

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Serie A[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A 1981-1982.

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

Udine
13 settembre 1981
1ª giornata
Udinese0 – 0
referto
MilanStadio Friuli (41 518 spett.)
Arbitro:  Bergamo (Livorno)

Milano
20 settembre 1981
2ª giornata
Milan0 – 0
referto
FiorentinaStadio Giuseppe Meazza (54 300 spett.)
Arbitro:  Longhi (Roma)

Napoli
27 settembre 1981
3ª giornata
Napoli0 – 1
referto
MilanStadio San Paolo (71 669 spett.)
Arbitro:  Pieri (Genova)

Milano
4 ottobre 1981
4ª giornata
Milan0 – 1
referto
JuventusStadio Giuseppe Meazza (68 433 spett.)
Arbitro:  D'Elia (Salerno)

Bologna
11 ottobre 1981
5ª giornata
Bologna0 – 0
referto
MilanStadio Comunale (38 879 spett.)
Arbitro:  Benedetti (Roma)

Milano
25 ottobre 1981
6ª giornata
Milan0 – 1
referto
InterStadio Giuseppe Meazza (67 436 spett.)
Arbitro:  Barbaresco (Cormons)

Catanzaro
1º novembre 1981
7ª giornata
Catanzaro3 – 0
referto
MilanStadio Comunale (22 894 spett.)
Arbitro:  Bergamo (Livorno)

Milano
8 novembre 1981
8ª giornata
Milan1 – 1
referto
ComoStadio Giuseppe Meazza (36 929 spett.)
Arbitro:  Ballerini (La Spezia)

Ascoli Piceno
22 novembre 1981
9ª giornata
Ascoli1 – 0
referto
MilanStadio Cino e Lillo Del Duca (18 637 spett.)
Arbitro:  Redini (Pisa)

Roma
29 novembre 1981
10ª giornata
Roma1 – 1
referto
MilanStadio Olimpico (48 861 spett.)
Arbitro:  D'Elia (Salerno)

Milano
13 dicembre 1981
11ª giornata
Milan0 – 0
referto
GenoaStadio Giuseppe Meazza (34 954 spett.)
Arbitro:  Ciulli (Roma)

Avellino
20 dicembre 1981
12ª giornata
Avellino2 – 0
referto
MilanStadio Partenio (23 473 spett.)
Arbitro:  Longhi (Roma)

Milano
3 gennaio 1982
13ª giornata
Milan1 – 0
referto
CagliariStadio Giuseppe Meazza (38 626 spett.)
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Torino
10 gennaio 1982
14ª giornata
Torino2 – 1
referto
MilanStadio Comunale Vittorio Pozzo (26 991 spett.)
Arbitro:  Bergamo (Livorno)

Milano
17 gennaio 1982
15ª giornata
Milan1 – 0
referto
CesenaStadio Giuseppe Meazza (26 962 spett.)
Arbitro:  Menicucci (Firenze)

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Milano
24 gennaio 1982
16ª giornata
Milan0 – 1
referto
UdineseStadio Giuseppe Meazza (30 810 spett.)
Arbitro:  Longhi (Roma)

Firenze
31 gennaio 1982
17ª giornata
Fiorentina1 – 0
referto
MilanStadio Comunale (50 459 spett.)
Arbitro:  D'Elia (Salerno)

Milano
7 febbraio 1982
18ª giornata
Milan1 – 1
referto
NapoliStadio Giuseppe Meazza (49 970 spett.)
Arbitro:  Barbaresco (Cormons)

Torino
14 febbraio 1982
19ª giornata
Juventus3 – 2
referto
MilanStadio Comunale Vittorio Pozzo (44 498 spett.)
Arbitro:  Ciulli (Roma)

Milano
28 febbraio 1982
20ª giornata
Milan2 – 1
referto
BolognaStadio Giuseppe Meazza (53 095 spett.)
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Milano
7 marzo 1982
21ª giornata
Inter2 – 1
referto
MilanStadio Giuseppe Meazza (66 296 spett.)
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Milano
14 marzo 1982
22ª giornata
Milan0 – 1
referto
CatanzaroStadio Giuseppe Meazza (51 619 spett.)
Arbitro:  Redini (Pisa)

Como
21 marzo 1982
23ª giornata
Como2 – 0
referto
MilanStadio Giuseppe Sinigaglia (19 874 spett.)
Arbitro:  Paparesta (Bari)

Verona
28 marzo 1982
24ª giornata
Milan0 – 0
referto
AscoliStadio Marcantonio Bentegodi[19] (31 554 spett.)
Arbitro:  Lops (Torino)

Verona
4 aprile 1982
25ª giornata
Milan1 – 2
referto
RomaStadio Marcantonio Bentegodi[19] (38 685 spett.)
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Genova
18 aprile 1982
26ª giornata
Genoa1 – 2
referto
MilanStadio Luigi Ferraris (43 049 spett.)
Arbitro:  Menicucci (Firenze)

Milano
25 aprile 1982
27ª giornata
Milan2 – 1
referto
AvellinoStadio Giuseppe Meazza (46 903 spett.)
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Cagliari
2 maggio 1982
28ª giornata
Cagliari1 – 1
referto
MilanStadio Sant'Elia (45 438 spett.)
Arbitro:  Menegali (Roma)

Milano
9 maggio 1982
29ª giornata
Milan0 – 0
referto
TorinoStadio Giuseppe Meazza (57 640 spett.)
Arbitro:  Redini (Pisa)

Cesena
16 maggio 1982
30ª giornata
Cesena2 – 3
referto
MilanStadio Dino Manuzzi (29 547 spett.)
Arbitro:  Bergamo (Livorno)

Coppa Italia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 1981-1982.

Primo turno[modifica | modifica wikitesto]

Mantova
23 agosto 1981
1ª giornata - Girone 3
Verona2 – 0MilanStadio Danilo Martelli[20] (20 569 spett.)
Arbitro:  Redini (Pisa)

Milano
30 agosto 1981
3ª giornata - Girone 3
Milan5 – 0PescaraStadio Giuseppe Meazza (19 014 spett.)
Arbitro:  Lops (Torino)

Milano
2 settembre 1981
4ª giornata - Girone 3
Milan1 – 0SPALStadio Giuseppe Meazza (23 051 spett.)
Arbitro:  Altobelli (Roma)

Milano
6 settembre 1981
5ª giornata - Girone 3
Inter2 – 2MilanStadio Giuseppe Meazza (65 656 spett.)
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Coppa Mitropa[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Mitropa 1981-1982.

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

Ostrava
20 ottobre 1981
1ª giornata
Vítkovice2 – 1
referto
MilanMěstský stadion (6 000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Ungheria Mohácsi

Milano
4 novembre 1981
2ª giornata
Milan2 – 0
referto
HaladásStadio Giuseppe Meazza (4 200 spett.)
Arbitro: Bandiera della Jugoslavia Petrović

Osijek
25 novembre 1981
3ª giornata
Osijek1 – 1
referto
MilanStadion Gradski vrt (2 000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Austria Latzin

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Szombathely
7 aprile 1982
4ª giornata
Haladás0 – 1
referto
MilanRohonci úti Stadion (2 000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Cecoslovacchia Korhat

Milano
21 aprile 1982
5ª giornata
Milan2 – 1
referto
OsijekStadio Giuseppe Meazza (10 000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Cecoslovacchia Poncek

Milano
12 maggio 1982
6ª giornata
Milan3 – 0
referto
VítkoviceStadio Giuseppe Meazza (10 000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Jugoslavia Vlajić

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche di squadra[modifica | modifica wikitesto]

Competizione[4][21][22] Punti In casa In trasferta Totale DR
G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs
Serie A 24 15 4 6 5 9 10 15 3 4 8 12 21 30 7 10 13 21 31 -10
Coppa Italia - 2 2 0 0 6 0 2 0 1 1 2 4 4 2 1 1 8 4 +4
Coppa Mitropa 9 3 3 0 0 7 1 3 1 1 1 3 3 6 4 1 1 10 4 +6
Totale - 20 9 6 5 22 11 20 4 6 10 17 28 40 13 12 15 39 39 0

Statistiche dei giocatori[modifica | modifica wikitesto]

Sono in corsivo i calciatori che hanno lasciato la società durante la stagione.[23][24][25]

Giocatore Serie A Coppa Italia Coppa Mitropa Totale
Presenze Reti Ammonizioni Espulsioni Presenze Reti Ammonizioni Espulsioni Presenze Reti Ammonizioni Espulsioni Presenze Reti Ammonizioni Espulsioni
Antonelli, R. R. Antonelli 244??10??52??306??
Baresi, F. F. Baresi 182??40??32??254??
Battistini, S. S. Battistini 303??41??51??395??
Buriani, R. R. Buriani 232??30??30??292??
Cambiaghi, A. A. Cambiaghi 000010??11??210+0+
Collovati, F. F. Collovati 291??41??51??383??
Cuoghi, S. S. Cuoghi 50??000020??700+0+
Donà, D. D. Donà 000020??0000200+0+
Evani, A. A. Evani 100??000040??1400+0+
Gadda, M. M. Gadda 30??000010??400+0+
Gambino, A. A. Gambino 0-0000-0000-0000-000
Icardi, A. A. Icardi 200??30??60??290??
Incocciati, G. G. Incocciati 130??000041??1710+0+
Incontri, R. R. Incontri 0-0000-0000-0000-000
Jordan, J. J. Jordan 222??43??41??306??
Maldera, A. A. Maldera 272??40??40??352??
Mandressi, R. R. Mandressi 60??21??10??91??
Minoia, A. A. Minoia 50??10??10??70??
Moro, A. A. Moro 191??20??30??241??
Novellino, W. W. Novellino 281??42??41??364??
Piotti, O. O. Piotti 30-31?14-4??6-4??40-39?1+
Romano, F. F. Romano 261??40??50??351??
Tassotti, M. M. Tassotti 240??40??50??330??
Valente, F. F. Valente 10??00000000100+0+
Venturi, M. M. Venturi 130??000050??1800+0+

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Affiancato nel marzo 1982 da Francesco Zagatti per due partite.
  2. ^ Abbonamenti squadre Serie A (PDF), su stadiapostcards.com. URL consultato il 13 maggio 2023.
  3. ^ (EN) Attendance Statistics of Serie A, su stadiapostcards.com. URL consultato il 20 febbraio 2012.
  4. ^ a b c d e f g h i j Panini, p. 435.
  5. ^ a b c d e Tosi.
  6. ^ a b c Melegari.
  7. ^ Panini, p. 439.
  8. ^ Panini, p. 440.
  9. ^ Classifica Parziale Stagione 1981-1982 - Giornata: 15, su wikicalcioitalia.info. URL consultato il 20 febbraio 2012.
  10. ^ a b c d Cerruti, Costa, Franchetti.
  11. ^ Storia della stagione, su magliarossonera.it.
  12. ^ a b c Mondadori.
  13. ^ Panini, pp. 435, 440.
  14. ^ Campionato di Serie A, su magliarossonera.it. URL consultato il 19 febbraio 2012.
  15. ^ Panini-l'Unità, p. 24.
  16. ^ Capitano dal novembre 1981.
  17. ^ Capitano fino al novembre 1981.
  18. ^ Ceduto nella sessione autunnale di calciomercato.
  19. ^ a b Per squalifica dello Stadio Giuseppe Meazza: Panini, pp. 438-439.
  20. ^ Per inagibilità dello Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona: Panini, p. 439.
  21. ^ Beltrami, p. 127.
  22. ^ Milan Associazione Calcio 1981-82 (PDF), su magliarossonera.it, p. 2. URL consultato il 20 febbraio 2012.
  23. ^ Panini, p. 434.
  24. ^ Beltrami, p. 166.
  25. ^ Milan Associazione Calcio 1981-82 (PDF), su magliarossonera.it, p. 3. URL consultato il 20 febbraio 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Almanacco illustrato del Milan, 2ª ed., Panini, marzo 2005.
  • Enrico Tosi, Forza Milan! – La storia del Milan, Italia/Italy, maggio 2005.
  • Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1983, Modena, Panini, 1982.
  • Calciatori 1981-82, Modena-Milano, Panini-l'Unità, 1999.
  • Carlo F. Chiesa, Il grande romanzo dello scudetto, da «Calcio 2000», annate 2002 e 2003.
  • Sergio Taccone, Quando il Milan era un piccolo diavolo, Limina, giugno 2009.
  • Sergio Taccone, La Mitropa Cup del Milan, 1981/82. I rossoneri in giro per piccoli campi della Mitteleuropa nell’infausta stagione della seconda retrocessione, Urbone Publishing, maggio 2012.
  • Fabrizio Melegari, CentoMilan - Il libro ufficiale, La Gazzetta dello Sport-Panini, 1999.
  • Alberto Cerruti, Alberto Costa, Gino Franchetti, La storia del Milan, Forte, 1987.
  • Milan. Sempre con te, Mondadori, dicembre 2009, ISBN 88-04-59118-8.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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