Avezzano Calcio: differenze tra le versioni
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L'Avezzano neopromosso in [[Serie D 2015-2016 (gironi D-E-F)|Serie D]], quarto livello della [[Evoluzione del campionato italiano di calcio|piramide calcistica]] italiana, disputa un campionato altalenante, contrassegnato da un ottimo ruolino casalingo e da un rendimento esterno poco proficuo. Classificatasi al decimo posto la società biancoverde riesce a valorizzare il proprio vivaio; in particolare gli attaccanti Alessio Di Massimo e Lorenzo Di Curzio vengono tesserati rispettivamente dalla [[Juventus Football Club|Juventus]]<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/calcio/nuove-forze-calcio/29-10-2015/juventus-visite-mediche-alessio-di-massimo-ex-avezzano-fuoriquota-primavera-prestito-130699505294.shtml|titolo=Juventus, visite mediche per Di Massimo: si allenerà a Vinovo|autore=Fabiana Della Valle|editore=La Gazzetta dello Sport|data=29 ottobre 2015|accesso=8 maggio 2016}}</ref> e dal [[Associazione Sportiva Livorno Calcio|Livorno]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilcentro.it/sport/l-avezzano-vende-di-curzio-al-livorno-1.1472810?utm_medium=migrazione|titolo=L'Avezzano vende Di Curzio al Livorno|autore=Plinio Olivotto|editore=Il Centro|data=8 luglio 2016|accesso=18 settembre 2017}}</ref>. |
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Versione delle 20:42, 24 lug 2020
Avezzano Calcio Calcio | |
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Marsicani, Lupi, Biancoverdi | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Bianco, verde |
Simboli | Lupo marsicano |
Inno | Cuore Biancoverde[1] Antonello Ciani |
Dati societari | |
Città | Avezzano |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Campionato | Eccellenza |
Fondazione | 1919 |
Rifondazione | 1998 |
Rifondazione | 2009 |
Presidente | Gianni Paris[2] |
Stadio | dei Marsi (3 692 posti) |
Sito web | www.avezzanocalcio.it |
Palmarès | |
Trofei nazionali | 1 Coppa Italia Dilettanti |
Si invita a seguire il modello di voce |
L'Avezzano Calcio, comunemente nota come Avezzano, è una società calcistica italiana con sede nell'omonima città abruzzese. Ufficialmente fondata nel 1919 come Forza e Coraggio Avezzano F.C., è stata ricostituita due volte fino ad assumere nel 2015 la denominazione Avezzano Calcio Ar. L. Il club ha vinto due campionati di livello nazionale, la Serie D 1990-1991 e la Serie C2 1995-1996, oltre alla Coppa Italia Dilettanti 1986-1987.
I colori sociali sono il bianco e il verde, il simbolo è il lupo marsicano.
Milita in Eccellenza disputando stabilmente dal 1990 le gare interne allo stadio dei Marsi.
Storia
Le origini: Forza e Coraggio
La pratica del calcio ad Avezzano risale tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del XX secolo. Nel 1902, in occasione del completamento dello zuccherificio di Avezzano, si disputò in località Prato della Signora la prima amichevole tra la squadra locale, l'Unione Sportiva Marsicana costituita dai conti Resta e diretta da Tobia Ferrini, e l'Audace Roma[3].
Nel 1919, pochi anni dopo il terremoto della Marsica del 1915 e successivamente alla prima guerra mondiale[4], venne fondata la società calcistica cittadina Forza e Coraggio Avezzano Football Club[3].
Nel settembre del 1920 in seguito allo smantellamento del campo di concentramento di Borgo Pineta l'on. Camillo Corradini ottenne la cessione gratuita di gran parte dei terreni e di alcuni edifici in favore del municipio di Avezzano. Nel 1921 venne realizzato il primo progetto dello stadio dei Pini che sarebbe dovuto diventare il primo campo da gioco ufficiale della S.S. Marsica[5], altra società avezzanese che nel 1925 risultò confluita nella Forza e Coraggio[6].
La squadra biancoverde, la cui maglia fu indossata da personaggi come Fulvio Bernardini e Silvio Piola[6], disputò negli anni venti alcuni tornei estivi di carattere regionale contro le compagini dell'Aeternum Pescara, Castellammare Adriatico, Chieti, L'Aquila, Pratola Peligna, Pro Carsoli, Sulmona, Torre de' Passeri, Vastese e Virtus Lanciano[6].
Agli inizi degli anni trenta la formazione marsicana partecipò insieme ad altre realtà calcistiche abruzzesi ad alcuni campionati di Seconda Divisione, all'epoca il massimo livello calcistico regionale, debuttando in una competizione ufficiale nel 1931-32 con il nome di Società Sportiva Marsica, modificato nel torneo successivo in Società Sportiva Avezzano[7].
Prima della fine della seconda guerra mondiale il sodalizio prese parte al torneo misto abruzzese classificandosi terzo alle spalle di Pescara e Chieti.
L'esordio nel campionato nazionale vero e proprio avvenne nel 1945, allorché la Forza e Coraggio fu inserita in Serie C, torneo organizzato dalla Lega Nazionale Centro-Sud e in seguito dalla Lega Interregionale Centro in cui militò per tre stagioni. Nella stagione 1945-46, sotto la guida tecnica di Giuseppe Cavanna, già portiere del Napoli e della Nazionale campione del mondo nel 1934, i biancoverdi parteciparono al girone umbro-laziale-abruzzese, classificandosi settimi insieme a Civitavecchia e Viterbese. Vinse il torneo la squadra dell'Alba Roma.
Nel 1946-47 il patron Raffaele Marino conferì la carica di presidente onorario a Ignazio Silone[8] mentre alla guida tecnica venne riconfermato Cavanna che ottenne con una compagine composta da tutti giocatori marsicani l'ottavo posto. Il torneo fu vinto dal Civita Castellana, seguito da Spoleto e Sora[9].
Nel secondo dopoguerra grazie anche all'impegno del presidente Giuseppe Corradi e del commendatore Raffaele Tomassetti che portarono a termine i lavori di ampliamento e adeguamento dello stadio dei Marsi la passione per il calcio in città crebbe in modo considerevole[10]. Nel 1947-48 però, nonostante il quarto posto e l'affidabilità di elementi come Rolando Appolloni, Dante Cataldi e Dante Lacorata, l'Avezzano fu retrocesso in Promozione anche a causa di una riforma restrittiva del campionato di Serie C[11].
A partire dalla stagione 1948-49 il club disputò quattro campionati interregionali in Promozione disputando le gare casalinghe nel ristrutturato stadio dei Marsi[12]. Si classificò secondo dietro alla Fermana, sfiorando la scalata in Serie C nel torneo 1949-50[13], terzo nel 1950-51 dietro a Chieti e Pescara[14], prima di essere retrocesso anche per via di una nuova riforma dei campionati con cui fu istituita la IV Serie. Nei successivi tornei la squadra fu ancora retrocessa e successivamente promossa nel campionato di Promozione, elevato al massimo livello regionale. Tre anni dopo, nel 1956-57, l'Avezzano si classificò prima ritornando a competere in un campionato nazionale, in quella IV Serie che vide tra i protagonisti l'allenatore Aroldo Collesi e le colonne biancoverdi Bepi e Rolando Appolloni[15].
Negli anni sessanta la Forza e Coraggio militò stabilmente nel torneo ridenominato Serie D. Dopo un quinquennio di buoni piazzamenti seguì una flessione di risultati che portò alla retrocessione in Prima Categoria, che in quel periodo rappresentò in alcune regioni, tra cui l'Abruzzo, il massimo livello regionale. La squadra fece registrare la pronta risalita in Serie D nel 1965-66, dopo aver vinto allo stadio Adriatico di Pescara, grazie ad un gol di Manzi[16], lo spareggio decisivo con la Pro Vasto vincitrice dell'altro girone[17]. Nel 1966-67 i biancoverdi mantennero la categoria in una stagione in cui non vi furono retrocessioni a causa dell'allargamento dei quadri per la stagione successiva nella quale la salvezza arrivò in extremis. Retrocessione e immediata risalita si verificarono anche tra i campionati 1968-69 e 1969-70[18]. Nel torneo regionale infatti l'Avezzano concluse davanti a Celano e Sulmona. I biancoverdi persero lo spareggio intergirone con il Termoli ma vennero ripescati in Serie D a completamento degli organici[19].
F.C. Avezzano in Serie C2
Nel 1970-71 in seguito alle gravi difficoltà economiche si verificò un fatto insolito. Un gruppo di facoltosi capuani infatti rilevò la società, portando sulla panchina biancoverde l'ex giocatore del Torino e del Napoli, Juan Carlos Tacchi[20]. La cosiddetta "operazione Vesuvio" si rivelò sin da subito fallimentare, con tecnico e diversi giocatori che rinunciarono al mandato a campionato in corso, tanto che la squadra dismessa e inesperta non poté evitare la retrocessione in Promozione[21]. Nei seguenti tornei regionali i biancoverdi si trovarono a fronteggiare, oltre alle formazioni abruzzesi, le marsicane Angizia Luco, Carsoli, Cliternum Celano, Fucense Trasacco, Tagliacozzo e anche la seconda squadra cittadina, la consorella A.C. Avezzano, erede del club Aquilotti (ex Aquila-Orione[22]) in cui esordì negli anni sessanta Bruno Jacoboni, successivamente portiere della Reggina per sette stagioni in Serie B e tecnico biancoverde[23][24].
Al termine della Promozione Abruzzo 1971-1972, durante l'estate del 1972, la Forza e Coraggio si fuse con gli arancioneri dell'A.C. Avezzano dando vita ad un nuovo sodalizio guidato da Toto Di Lorenzo[25] che prese il nome di Football Club Avezzano[26] mantenendo i colori sociali biancoverdi[27].
Dopo un paio di buoni piazzamenti, nel 1974-75 l'Avezzano di Carlo Facchin si classificò al secondo posto ad un solo punto dal Francavilla con cui diede vita ad un interminabile testa a testa[28]. Agli adriatici fu però revocata la promozione in seguito ad una penalizzazione inflitta per illecito sportivo commesso da alcuni suoi tesserati; i biancoverdi tornarono così in Serie D. L'anno successivo la squadra spinta da elementi di esperienza come Luigi Asnicar, Claudio Cappelli, Giuseppe "Sandro" Cimarra, Francesco Oddo e Ciccio Speranza sfiorò la doppia promozione assestandosi nuovamente al secondo posto alle spalle della Paganese. Il capocannoniere di quella stagione fu il biancoverde Roberto Durazzi[29]. Nel 1976-77 la squadra arrivò quinta nel girone G[30], dietro a Chieti, Palmese, Giugliano e Lanciano[31].
Nel 1977-78 la FIGC varò una riforma dei campionati con lo sdoppiamento della Serie C in due livelli e la creazione della Serie C2, in cui sarebbero state promosse le prime quattro classificate di ogni girone del massimo torneo dilettantistico. L'Avezzano del presidente Ugo Graziani[32] e del tecnico Piero Grasselli si ritrovò a lottare per la vetta della classifica[33] dove in conclusione si piazzò al terzo posto, dietro ad Almas Roma e Lupa Frascati, garantendosi grazie anche alla difesa meno battuta del girone il ritorno tra i professionisti dopo trent'anni dall'ultima partecipazione[34]. In C2 l'Avezzano alternò buone prestazioni a campionati di bassa classifica riuscendo tuttavia a mantenere la categoria per un lustro. Nella prima stagione il club retrocesse insieme a Frosinone e Pro Vasto ma venne successivamente ripescato grazie all'esclusione di Gallipoli e Vigevano per inadempienze finanziarie.
Gli anni ottanta
Negli anni 1979-80 e 1980-81 il club capeggiato dal duo Mario Spallone e Gennaro Gentile rinforzò la squadra con giocatori di categoria come Antonio Bonaldi, Franco Marescalco e Alessandro Pierleoni. Nel 1981-82 ad una buona partenza seguì un pessimo girone di ritorno, condizionato anche da problemi di natura tecnica e societaria[35]. L'undici biancoverde, nonostante gli attaccanti prolifici, si classificò terzultimo a pari punti con il Venezia, salvandosi solo grazie ai favorevoli scontri diretti con doppia vittoria per 1-0 sui lagunari[35].
Nel 1982 i marsicani cambiarono nuovamente la ragione sociale in Avezzano Calcio. Ma quella che seguì non fu una stagione felice per i biancoverdi che dopo un disastroso girone di andata, segnato da un triplo avvicendamento alla guida tecnica, culminò nella decisiva sconfitta di Senigallia che rese vano il tentativo di rimonta e inevitabile la retrocessione nel Campionato Interregionale, nuovo format della Serie D[36].
L'Avezzano nel 1983-84 disputò un campionato anonimo, terminando nella parte medio-bassa della graduatoria[37], mentre al termine della stagione successiva si classificò ultima con appena sei punti[38] facendo registrare la peggiore prestazione in tutta la sua storia. Vinse questo torneo l'Angizia Luco, dopo un lungo testa a testa con Bisceglie e Manfredonia. L'Avezzano fu invece retrocessa in Promozione abruzzese, categoria da cui mancava da un decennio[39].
La società rilevata da Nicola Di Lorenzo si risollevò ben presto collezionando un quinto posto nel 1985-86, mentre nel 1986-87 la squadra allenata da Bruno Nobili e guidata a centrocampo da Maurizio Coppola riuscì a risalire nel torneo Interregionale, vincendo con un ampio distacco sulla seconda classificata Tagliacozzo e superando le formazioni marsicane Ortygia, Lycia, TKM Gioia, Monte Velino Magliano, Carsoli ed altre compagini abruzzesi[40]. La stagione rimase negli annali del club biancoverde che conquistò anche il trofeo abruzzese contro la vincente dell'altro girone, il Sulmona, e l'ambita Coppa Italia Dilettanti, superando nella finale di Promozione i lombardi del Verbano e battendo nella finalissima di Castel di Sangro il Chieti, dopo un match equilibrato deciso dai gol di Coppola e, negli ultimi secondi dei tempi supplementari, di Maurizio Patanè[41].
Seguirono quindi quattro anni in Interregionale. Nel 1987-88 dopo un avvio incerto, caratterizzato dal cambio del tecnico e dal trasferimento nel piccolo stadio di Cesolino causa lavori di ristrutturazione del Dei Marsi, la squadra inanellò buoni risultati terminando a metà classifica[42]. L'anno successivo rischiò addirittura di non iscriversi per problemi societari, ma alla fine salvò la stagione grazie alla vittoria ottenuta nell'ultimo turno contro l'Alghero allo stadio dei Pini[43].
Serie C1 e fallimento
Nel 1989-90 la squadra rinforzata terminò il campionato al sesto posto[44] mentre nel campionato 1990-91, tornata a disputare le gare casalinghe nel rinnovato stadio dei Marsi[45], dominò il proprio girone classificandosi al primo posto staccando la Fermana e L'Aquila. Nei previsti spareggi intergirone la squadra guidata da Pino Petrelli affrontò la Colligiana vincendo 2-0 in casa, con doppietta di Cardillo, e pareggiando 1-1 a Colle di Val d'Elsa, con rete di Pellegrini siglata in zona Cesarini[46]. Dopo una stagione memorabile l'Avezzano del giovane presidente Mauro Gentile tornò a distanza di circa otto anni tra i professionisti. Nella classifica dei marcatori svettarono Caretta, Cardillo e Nicoletti[47]; trascinatori biancoverdi furono, tra gli altri, il brasiliano Neivaldo Mozetti, in arte Pita[48], De Cresce, Pellegrini, Piconi ed Enrico Maniero. Nella stessa stagione la squadra arrivò vicinissima a conquistare la sua seconda Coppa Italia Dilettanti. Superate in sequenza Cerignola, Gualdo, Casalotti e Benevento fu sconfitta allo stadio dei Marsi nella finale Interregionale dal Savona dopo i calci di rigore[49].
Gli anni novanta coincisero con l'età d'oro del calcio avezzanese durante i quali il club disputò sei campionati di Serie C2 ed uno di C1. Indossarono la maglia biancoverde, tra gli altri, Giuseppe Pancaro, Christian Manfredini e i portieri Silvio Lafuenti e Patrizio Fimiani.
I primi anni successivi al ritorno in Serie C2 videro un undicesimo posto, raggiunto con una certa tranquillità nella stagione 1991-92, mentre nei due anni successivi l'Avezzano rischiò la retrocessione salvandosi per due anni consecutivi all'ultima giornata: nel 1992-93 in casa con il Pontedera e nel 1993-94 dopo il derby vinto a Vasto con un gol di Andrea Orocini[50]. In questo periodo debuttò tra i professionisti Corrado Giannini, fratello minore di Giuseppe, capitano della Roma. Nel settembre 1993, prima dell'inizio della stagione, i biancoverdi allenati da Giuseppe Di Franco affrontarono in amichevole alla Borghesiana la nazionale di calcio Under 21 di serie B. Gli azzurrini si imposero per 2-1 con la rete biancoverde realizzata da James Walter Wilson[51], figlio di Pino, storico capitano della Lazio campione d'Italia nel 1973-74.
Nel 1994-95, la squadra collezionò un sesto posto, mancando alla penultima giornata l'accesso ai play-off a vantaggio della formazione campana dell'Albanova[52]. La Serie C2 1995-1996 entrò negli annali biancoverdi con la vittoria del campionato arrivata all'ultima trasferta di Teramo in volata su Frosinone e Giulianova. La squadra vinse la C2 spinta dall'esperienza di giocatori di categoria come Ersilio Cerone, Alessandro Del Grosso, Roberto Di Nicola, Augusto Gabriele, Angelo Pierleoni e dall'entusiasmo di giovani promettenti. Nel 1996-97 l'Avezzano fece quindi il suo esordio in Serie C1, considerato il massimo livello raggiunto dal club biancoverde fino ad allora. La compagine pagò lo scotto dell'inesperienza e indebolita dal mercato di riparazione concluse la stagione all'ultimo posto con l'immediato ritorno in C2[53].
Tornato nel quarto livello calcistico si posizionò a metà classifica ma, durante l'estate del 1998 con la squadra già in ritiro, il club guidato da Vincenzo Angeloni venne escluso dal torneo per inadempienze finanziarie[54].
Prima rifondazione
Nuova Avezzano Calcio
Il calcio in città ripartì dai tornei regionali grazie allo scambio di titoli tra la Società Sportiva Paterno, club dell'omonima frazione marsicana militante in Prima Categoria, e la Mondial, realtà dilettantistica cittadina[55]. Il sodalizio, ridenominato Società Sportiva Paterno-Avezzano, al termine della stagione salì in Promozione in virtù del primo posto in classifica. Nel torneo successivo i biancoverdi vinsero nuovamente il campionato approdando in Eccellenza.
Nel 2000 il club guidato da Ennio Panei[55] assunse la denominazione di Nuova Avezzano Calcio.
Dopo una prima stagione anonima, nel 2001-02 la squadra si classificò terza uscendo di scena nei play-off regionali in cui fu superata dalla squadra teramana del Notaresco. Nel 2002-03, classificatasi nuovamente terza, vinse i play-off abruzzesi superando nell'ordine Santegidiese e Renato Curi Angolana. La squadra conquistò la promozione in Serie D battendo negli spareggi nazionali prima i sardi dell'Arbus[56] e infine i calabresi del Sambiase, contro i quali fu determinante la gara di ritorno allo stadio dei Marsi vinta grazie ai gol di Luca Baldolini e Luigi Carosella sotto un vero e proprio nubifragio[57].
Tornata in Serie D la squadra disputò un tranquillo campionato terminando al settimo posto grazie ai gol di Luigi Carosella, capocannoniere tra i biancoverdi anche nel campionato successivo in cui l'Avezzano presieduto da Renata Parisse[58] ottenne una sofferta salvezza, evitando i play-out grazie alla classifica avulsa. Nel 2005-06, dopo un campionato mediocre la squadra fu costretta a disputare gli spareggi salvezza che perse contro i marchigiani del Grottammare. L'Avezzano del neo presidente Francesco Tuzi[59], ripescato a completamento dei quadri di Serie D, si riscattò nel torneo successivo classificandosi al quarto posto grazie anche alle prestazioni del bomber congolese Doris Fuakuputu; ammessa ai play-off la squadra venne superata dal Real Montecchio.
Nell'estate del 2007 la società rinunciò all'iscrizione in campionato cedendo il titolo al Canistro, realtà calcistica limitrofa militante nel campionato regionale di Eccellenza e che disputò la Serie D con la denominazione di Luco Canistro[60].
Progetto FC Avezzano VdG
Tra il 2007 ed il 2009 non vi fu nessuna squadra di Avezzano iscritta ai massimi campionati dilettantistici. Nel 2006-07, inoltre, un nuovo sodalizio nato dalla fusione delle società sportive marsicane di Aielli e Pescina, disputò lo stesso campionato della Nuova Avezzano conquistando la promozione in Serie C2. L'Associazione Sportiva Pescina Valle del Giovenco, che aveva già programmato una fusione con la società avezzanese, tentò quindi di raccogliere l'eredità del calcio cittadino modificando i colori sociali dal gialloverde originario al biancoverde, riportando la scritta "Città di Avezzano" sulle casacche, inserendo l'emblema del lupo marsicano nello stemma e ottenendo dai vertici calcistici una deroga speciale per disputare le partite interne allo stadio dei Marsi.
L'amministrazione comunale cittadina appoggiò la società emergente nell'acquisizione del titolo avezzanese in vista del cambio di denominazione in FC Avezzano VdG. Il progetto calcistico impossibilitato anche dalle stringenti regole della Lega Pro mantenne l'originaria ragione sociale e la sede legale a Pescina finendo così per riscuotere le antipatie di una buona parte della tifoseria organizzata locale[61]. Il nuovo club in poco tempo guadagnò sul campo la promozione in Lega Pro Prima Divisione ma al termine della stagione 2009-10, dopo la quale venne retrocessa in Lega Pro Seconda Divisione, venne esclusa e radiata anch'essa per inadempienze economiche[62].
Seconda rifondazione
Nel 2009, contemporaneamente alle vicende del Pescina Valle del Giovenco, venne costituita l'Associazione Sportiva Dilettantistica Avezzano Foce Nuova, una nuova società nata per riportare concretamente un calcio di livello in città. Nel campionato regionale di Prima Categoria 2010-11, sotto la presidenza di Roberto Cotturone e Gianni Paris, il club ottenne l'accesso in Promozione e cambiò denominazione in Avezzano Calcio Associazione Sportiva Dilettantistica[63][64].
Nella categoria superiore con Paris come unico presidente e dopo un percorso agonistico altalenante, la squadra venne sconfitta nella finale play-off dalla formazione teramana della Torrese[65], mentre vinse il campionato 2012-13 raggiungendo con largo anticipo l'Eccellenza[66]. I biancoverdi conquistarono anche il trofeo Mancini superando la vincente dell'altro girone, la Vastese[67], e la Coppa Italia di Promozione battendo a Sulmona la Virtus Ortona[68].
Tornata in Eccellenza, nonostante alcuni risultati negativi e il cambio dell'allenatore, la squadra si classificò al secondo posto con 77 punti alla spalle dei teramani del San Nicolò a Tordino. Superati i play-off regionali l'undici biancoverde venne eliminato nella semifinale nazionale dal San Giovanni Valdarno uscito vincitore dallo stadio dei Marsi dopo il pareggio a reti inviolate in terra toscana[69]. In Coppa Italia i biancoverdi vinsero la fase regionale, battendo in finale a Scoppito il San Nicolò a Tordino[70], mentre furono eliminati nella fase nazionale dal Campobasso a causa della determinante sconfitta maturata in Molise[71].
Durante la stagione successiva a campionato in corso venne chiamato a guidare la squadra Alessandro Lucarelli, allenatore di Avezzano che portò i biancoverdi alla vittoria finale giunta sul filo di lana a discapito del Paterno dopo una lunga rincorsa. Pasquale Moro fu il capocannoniere del torneo, mentre Michele Bisegna nell'ultima trasferta di Vasto segnò al 94° il gol che decise la stagione[72].
Serie D
L'Avezzano neopromosso in Serie D, quarto livello della piramide calcistica italiana, disputa un campionato altalenante, contrassegnato da un ottimo ruolino casalingo e da un rendimento esterno poco proficuo. Classificatasi al decimo posto la società biancoverde riesce a valorizzare il proprio vivaio; in particolare gli attaccanti Alessio Di Massimo e Lorenzo Di Curzio vengono tesserati rispettivamente dalla Juventus[73] e dal Livorno[74].
Nella stagione successiva con l'ex bomber biancoverde Pino Tortora alla guida tecnica la squadra ottiene l'ottavo posto in classifica nel girone sardo-laziale, centrando una tranquilla salvezza[75].
Nella stagione 2017-18 la squadra viene affidata a poche settimane dal debutto a Federico Giampaolo. Tornata nel girone marchigiano-abruzzese, dopo un avvio stentato, riesce ad inanellare una serie di risultati utili consecutivi e a stabilirsi in zona play-off. In particolare nel girone di ritorno, chiuso senza sconfitte, l'Avezzano risale la graduatoria battendo le formazioni più quotate come la vincitrice del girone Vis Pesaro e il forte Matelica, piazzandosi al terzo posto. La compagine biancoverde al termine della stagione regolare fa registrare la difesa meno battuta del torneo e conquista il gradino più alto nel podio dei capocannonieri grazie al bomber brasiliano Mateus Ribeiro Dos Santos che firma il record di ventuno reti. Prolifici marcatori sono stati anche Federico Cerone, Saverio Pellecchia e il promettente fuori quota Michael D'Eramo[76]. Allo stadio dei Marsi, di fronte a circa tremila spettatori, la squadra perde la prima gara secca dei play-off contro il Pineto[77].
Nella stagione successiva la squadra, partita con grandi ambizioni, stenta a fare punti e rimane subito invischiata nella zona retrocessione, complice anche la penalizzazione di tre punti inflitta a inizio stagione per una querelle tra il patron e l'ex tecnico Pino Tortora[78]. L'avvocato e imprenditore Gianni Paris a novembre, dopo otto anni di presidenza in cui ha riportato il club dalla Prima Categoria alla Serie D, cede la società al giovane imprenditore Luciano D'Alessandro[79].
Il 22 dicembre 2018 Poste italiane ha realizzato un annullo filatelico che unitamente ad una mostra ha segnato l'apertura delle celebrazioni del centenario dell'Avezzano Calcio[80].
Nel mercato invernale la squadra viene stravolta e a febbraio la guida tecnica viene affidata a Gianluca Colavitto[81] che riesce ad evitare la retrocessione diretta portando i biancoverdi dal penultimo posto in classifica al quindicesimo. Ai play-out l'Avezzano conquista la salvezza battendo in casa i romagnoli del Santarcangelo grazie a una doppietta di Ettore Padovani[82].
Durante le prime giornate della stagione 2019-20 il club, apparso in difficoltà, torna ad essere guidato da Gianni Paris, al suo nono anno di presidenza biancoverde[2]. La squadra stabilmente relegata nei bassifondi della graduatoria non riesce a risollevarsi nonostante gli avvicendamenti alla guida tecnica. Il 20 maggio 2020 a causa della pandemia di COVID-19 la FIGC ha deciso di interrompere definitivamente il campionato a otto gare dal termine. Successivamente su proposta della Lega Nazionale Dilettanti la Federcalcio ha decretato la retrocessione delle ultime quattro classificate di ogni girone di Serie D. Il club biancoverde, posizionato al terz'ultimo posto della classifica, viene così retrocesso d'ufficio in Eccellenza[83].
Cronistoria
Cronistoria dell'Avezzano Calcio | |
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Colori e simboli
Colori
I colori dell'Avezzano sono il bianco ed il verde. La maglia casalinga nella versione classica è a strisce verticali biancoverdi, il risvolto al colletto di colore bianco, i pantaloncini sono verdi con strisce laterali bianchi e i calzettoni verdi. La divisa da trasferta prevede la maglia bianca con sfumatura verde all'estremità e risvolto verde scuro al colletto, pantaloncini e calzettoni bianchi. La terza divisa è di colore arancione degradé con risvolto verde al colletto, pantaloncini e calzettoni arancioni. Il design presenta un inserto grafico raffigurante il lupo marsicano che è posto in basso a sinistra nella parte posteriore della maglia casalinga e nella parte anteriore delle altre due maglie[85].
Simboli ufficiali
Stemma
Il marchio storico dell'Avezzano Calcio è un semplice scudo gotico diviso in due metà, una bianca ed una verde e sormontato dalla scritta in maiuscolo "Avezzano". Un particolare logo in uso dal 1990 al 1998, a cominciare dalla gestione di Mauro Gentile, riportava le iniziali del club "A" e "C" stilizzate e di colore verde poste al centro dello scudo gotico con sfondo bianco. Il logo della Nuova Avezzano Calcio, utilizzato dal 2000 al 2007, presenta un pallone al centro del sigillo alla cui base è raffigurato il particolare della testa di profilo del lupo marsicano. Nell'ultimo stemma adottato dal 2011 il lupo, emblema identificativo dell'Avezzano Calcio, è posto al centro, stilizzato, di colore bianco su sfondo verde. Lo scudo gotico include le cime del monte Velino sormontate dalla scrittura maiuscola "Avezzano Calcio".
Inno
«Volerà nel ciel una stella che ci crede,
volerà nel ciel un cuore biancoverde,
volerà nel ciel e ci guiderà
a vincere, vincere, vincere sempre»
L'inno ufficiale dell'Avezzano Calcio – il secondo nella storia del club – è Cuore Biancoverde, scritto e interpretato da Antonello Ciani. Arrangiamenti curati da Raffaele Tatti e Renzo Lanciotti. L'inno è stato composto nel 2003[1].
Mascotte
La prima mascotte ufficiale dell'Avezzano Calcio, realizzata nel 2014 dalla sarta Elisabetta Lorusso, è un lupo alto un metro e novanta che indossa la divisa biancoverde[87].
Strutture
Stadio
L'Avezzano Calcio disputa stabilmente dal 1990 le gare casalinghe allo stadio dei Marsi, impianto intitolato al popolo italico dei Marsi con una capienza a pieno regime di 3.692 spettatori[88]. La struttura, posizionata nel quartiere Via Napoli a ridosso del centro cittadino, dispone di una tribuna coperta, un settore distinti scoperto suddiviso in due parti, di cui una riservata ai tifosi ospiti, e di una curva nel lato nord, anch'essa scoperta. Nel 1993 la struttura ha ospitato la Nazionale di calcio dell'Italia Under-21[89] e nel 2009 il torneo eliminatorio di calcio dei Giochi del Mediterraneo[90]. Nel 2013 vi si è disputato il torneo Sei Nazioni di Rugby Under 20[91]. Dal 2017 la sala stampa è intitolata al campione del ciclismo Vito Taccone[92].
Centro di allenamento
L'Avezzano Calcio svolge generalmente le iniziali sedute di preparazione atletica presso lo stadio dei Pini[93], struttura situata nella zona nord della città. Solitamente durante la stagione agonistica la squadra prosegue la preparazione atletica presso altri campi sportivi della Marsica[94]. Le sedute tecnico-tattiche si tengono nell'impianto polisportivo Marsica Sporting Center dotato di campo sintetico[95], mentre quelle di rifinitura sul manto erboso dello stadio dei Marsi o, specie nel periodo invernale, all'antistadio[88].
Società
Il 3 ottobre 2019 ha avuto inizio il nono anno di presidenza dell'avvocato e imprenditore marsicano Gianni Paris, tornato a guidare il club dopo circa dieci mesi[2].
La sede della società è collocata in via Ferrara n.11, presso lo stadio dei Marsi di Avezzano[96].
Organigramma societario
Organigramma aggiornato al 7 luglio 2020[97].
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Sponsor
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Impegno nel sociale
La società biancoverde è da sempre al fianco dell'Avis comunale di Avezzano per sostenere e promuovere la donazione del sangue[104]. Nel 2014 in occasione del World Aids Day undici atleti dell'Avezzano Calcio hanno fatto il test Hiv presso il reparto di malattie infettive dell'ospedale civile cittadino con l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull'importanza della prevenzione[105].
Nel 2015 la società biancoverde ha contribuito alla campagna di raccolta fondi a favore dell'unione italiana ciechi e ipovedenti della provincia[106]. Nello stesso periodo, insieme agli ultras biancoverdi, l'Avezzano Calcio ha sostenuto un'amichevole tra calciatori e tifosi a favore della ricerca contro il cancro[107]. Nello stesso anno la società biancoverde ha aderito alla settimana della lettura denominata "Libriamoci giornate di lettura nelle scuole", partecipando con dirigenti ed atleti alle iniziative organizzate ad Avezzano dal Miur e dal Centro Libro e Lettura di Roma[108].
Nel 2016 il club ha ospitato la "partita dei diritti" tra la squadra nazionale degli attori e la nazionale italiana calcio gay friendly al suo debutto assoluto. L'incasso è stato devoluto alla Croce Verde[109]. Nello stesso anno l'Avezzano Calcio ha aderito al progetto "Tutti a casa" finalizzato a facilitare l'integrazione tra rifugiati e richiedenti asilo e i cittadini del territorio attraverso iniziative sportive e ludiche[110].
Nel 2017 la società ha aderito all'asta benefica organizzata in favore della sezione di Pescina dell'Anffas Onlus donando la maglia ufficiale da gara biancoverde[111], mentre nel 2018 ha donato beni alimentari alla Caritas diocesana[112].
Nel mese di maggio 2019 il club ha promosso l'iniziativa intitolata "Lo sport nel cuore" finalizzata a mettere in pratica le manovre salvavita di primo soccorso in caso di arresto cardiaco. Personale medico qualificato ha divulgato le linee guida dell'American Heart Association[113].
Settore giovanile
Il settore giovanile dell'Avezzano è formato da squadre che militano nei campionati Juniores nazionale, Allievi e Giovanissimi regionali. La società biancoverde vanta una buona tradizione relativa al settore giovanile e alla scuola calcio[114][115].
Settore femminile
L'esordio assoluto della squadra di calcio femminile dell'Avezzano avvenne nel 1972 con l'amichevole giocata allo stadio dei Marsi con la rappresentativa di Ovindoli[116].
Nel 2018 è stata ufficialmente ricostituita la prima squadra femminile e il settore femminile giovanile[117].
Allenatori e presidenti
Di seguito l'elenco degli allenatori e dei presidenti dell'Avezzano[118].
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Calciatori
Capitani
- .. (1919-1920)
- Mele (1920-1921)[127]
- .. (1921-1927)
- Loreto Buttari (1927-1932)[128]
- Armando Santolin (1932-1933)[129]
- .. (1933-1947)
- Dante Lacorata (1947-1951)[130]
- .. (1951-1954)
- Mario Di Renzo (1954-1955)[131]
- Rolando Appolloni (1955-1957)[132]
- Carlo Tozzi (1957-1958)[133]
- Giuseppe (Bepi) Appolloni (1958-1962)[134]
- .. (1962-1969)
- Manlio Orlandi (1969-1970)[135]
- Esposito (1970-1971)[135]
- Francesco Laurenzi (1971-1973)[135]
- Manlio Orlandi (1973-1974)[135]
- Liberato Angeloni (1974-1975)[136]
- Giuseppe "Sandro" Cimarra (1975-1979)[136]
- Alessandro Pierleoni (1979-1980)
- Antonio Bonaldi (1980-1982)[137]
- .. (1982-1985)
- Libero Di Donato (1985-1986)[138]
- Armando Ravioli (1986-1987)[139]
- .. (1987-1989)
- Gianpaolo Pellegrini (1989-1993)[140]
- Roberto Di Nicola (1993-1998)[141]
- Alessandro Vaccaro (1998-2000)
- .. (2000-2002)
- Luigi Carosella (2002-2004)[23]
- Massimo D'Aprile (2004-2006)[142]
- .. (2006-2010)
- Innocenzo Maggiore (2010-2011)[64]
- Gianni Bisegna (2011-2012)[143]
- Dario Celli (2012-2014)[144]
- Pasquale Moro (2014-2016)[145]
- Umberto Sassarini (2016-2017)[146]
- Piotr Branicki (2017)[85]
- Damiano Menna (2018)[147]
- Federico Fanti (2018-2020)[2]
Contributo alle Nazionali
Durante la militanza nell'Avezzano Calcio l'unico calciatore ad esser stato convocato in una rappresentativa nazionale dell'Italia fu il portiere Patrizio Fimiani, che il 22 dicembre 1993 giocò con la Nazionale Under-21 contro i pari età d'Israele.
Palmarès
Competizioni nazionali
Competizioni interregionali
- Serie C2: 1
- 1995-1996 (girone C)
- Serie D: 1
- 1990-1991 (girone G)
Competizioni regionali
- Eccellenza: 1
- Promozione: 4
- 1953-1954
Altri piazzamenti
- Semifinalista: 1990-1991
- Terzo posto: 1944-1945
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati
L'Avezzano ha disputato 80 stagioni sportive a partire dall'esordio in Seconda Divisione nel 1931-1932, prendendo parte a 47 campionati nazionali, di cui 15 tra i professionisti. La società ha sospeso le sue attività tra il 1939 e il 1944, per cause belliche, e tra il 2007 e il 2009; nella stagione 1944-1945 ha disputato il campionato abruzzese di guerra[148].
- Campionati nazionali
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
3º | Serie C | 3 | 1945-1946 | 1947-1948 | 4 |
Serie C1 | 1 | 1996-1997 | |||
4º | Promozione | 4 | 1948-1949 | 1951-1952 | 35 |
Campionato Interregionale | 2 | 1957-1958 | 1958-1959 | ||
Serie D | 18 | 1959-1960 | 2019-2020 | ||
Serie C2 | 11 | 1978-1979 | 1997-1998 | ||
5º | Campionato Interregionale | 6 | 1983-1984 | 1990-1991 | 10 |
Serie D | 4 | 2003-2004 | 2006-2007 |
- Campionati regionali
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
I | Seconda Divisione | 4 | 1931-1932 | 1934-1935 | 22 |
Prima Divisione | 1 | 1938-1939 | |||
Promozione | 10 | 1952-1953 | 1986-1987 | ||
Prima Categoria | 2 | 1965-1966 | 1969-1970 | ||
Eccellenza | 5 | 2000-2001 | 2014-2015 | ||
II | Seconda Divisione | 3 | 1935-1936 | 1937-1938 | 5 |
Promozione | 2 | 1999-2000 | 2012-2013 | ||
III | Prima Divisione | 1 | 1953-1954 | 4 | |
Prima Categoria | 3 | 1998-1999 | 2010-2011 |
Partecipazione alle coppe
Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|
Coppa Italia Semiprofessionisti | 3 | 1978-1979 | 1980-1981 | 12 |
Coppa Italia Serie C | 9 | 1981-1982 | 1997-1998 | |
Coppa Ottorino Mattei | 1 | 1957-1958 | 10 | |
Coppa Italia Serie D | 9 | 2003-2004 | 2019-2020 | |
Trofeo Jacinto | 1 | 1990-1991 | 1 | |
Coppa Italia Dilettanti | 5 | 1971-1972 | 1986-1987 | 5 |
Tifoseria
Storia
Il primo gruppo fondato nel 1970 è stato il "Club Fedelissimi Bianco Verdi" a cui seguì il gruppo "Ultras Avezzano". Altri vecchi gruppi organizzati furono i "Wild kaos" (dal 1987[149]), "Vecchio kaos", "Frati alkolika", "Rebels", "Sconvolts", "Wild boys", "Ultras 1978", "Ultrà Cupello", "Opposta" e "BVN"[150]. Tra i gruppi più attivi figurano "Curva Nord Avezzano" e "La Vecchia Guardia 1977"[151].
Gemellaggi e rivalità
Il gemellaggio attivo più importante è quello con gli ultras della Fermana[152][153][154].
Saldi rapporti di amicizia persistono con i tifosi del Pescara[155] e del Messina[152].
Nei primi anni novanta vennero siglati i gemellaggi con i tifosi della Viterbese[156] e con quelli del Gualdo[157] che con il passare degli anni sono andati a scemare.
Nel 2016, dopo circa trent'anni, si è interrotto il gemellaggio con i tifosi del Cassino[153].
Contro L'Aquila[152] persiste la rivalità maggiore legata soprattutto ad ataviche motivazioni di carattere territoriale[158]. Altre storiche ed aperte rivalità in ambito regionale ci sono con la Vastese[159], il Giulianova[160], il Francavilla[161] e, per via del gemellaggio tra teatini ed aquilani, con il Chieti[152]. Una vecchia rivalità con gli ultras del Teramo[152] è sorta nella stagione 1995-96 in occasione dell'ultima giornata del torneo di Serie C2 disputata a Teramo tra le due squadre e che risultò determinante per la promozione della formazione biancoverde in Serie C1.
Nel 2018 in seguito a tafferugli scatenati nei pressi del Dei Marsi si è accesa la rivalità con i supporters del Cesena[162].
Rivalità minori persistono con i "Mads", tifosi del Celano[161], ma anche con i sostenitori del Sora[152], dell'Isola Liri[152] e del Frosinone[163].
L'elenco è lungo e in passato ha incluso anche Ascoli[152], Fano[152], Rimini[164], Sambenedettese[152], Termoli[152] e Vis Pesaro[165].
Note
- ^ a b Paolo Guadagni, Nasce l'inno dell'Avezzano Calcio. I tifosi lo canteranno allo stadio, in il Centro, 7 settembre 2003.
- ^ a b c d e f g h Massimo Profeta, Avezzano calcio - Ufficiale il Paris bis. È tornato Fanti, su rete8.it, Rete8, 3 ottobre 2019. URL consultato il 3 ottobre 2019.
- ^ a b Del Gusto, 1995, p. 10.
- ^ Plinio Olivotto, Sabato apre la mostra che ricorda i 100 anni dell'Avezzano Calcio, in il Centro, 19 dicembre 2018, p. 29.
- ^ Comunicato stampa del Municipio di Avezzano a firma del delegato speciale Francesco Benigni, 11 settembre 1920, Sezione di Archivio di Stato di Avezzano.
- ^ a b c Del Gusto, 1995, p. 14.
- ^ Del Gusto, 1995, pp. 20-22.
- ^ Monaco Paris Fiasca, 1979, p. 18.
- ^ Del Gusto, 1995, p. 32.
- ^ Braccili, 1993, p. 85.
- ^ Del Gusto, 1993, pp. 32-34.
- ^ Del Gusto, 1995, pp. 35-37.
- ^ Storia Fermana calcio, su fermanafc.com, Fermana Football Club. URL consultato il 2 agosto 2016.
- ^ Pescara Calcio Storia - Stagione 1950 1951, su solopescara.com. URL consultato il 2 agosto 2016.
- ^ Del Gusto, 1995, pp. 38-55.
- ^ Plinio Olivotto, Muore Peppinuccio, gloria biancoverde, su ilcentro.it, Il Centro, 29 settembre 2017. URL consultato l'11 agosto 2019.
- ^ La storia degli anni 60, su forzapenne.blogspot.it, ForzaPenne blogspot. URL consultato il 2 agosto 2016.
- ^ Del Gusto, 1993, pp. 66-67.
- ^ Del Gusto, 1995, pp. 67-70.
- ^ a b Rocco Coletti, Addio Juan Carlos Tacchi, re delle serpentine, in il Centro, 9 settembre 2007.
- ^ La storia degli anni 70, su forzapenne.blogspot.it, ForzaPenne blogspot. URL consultato il 2 agosto 2016.
- ^ Del Gusto, 1995, p. 72.
- ^ a b Paris, 2003, p. 79.
- ^ Profilo Bruno Jacoboni, su calcio.com. URL consultato il 2 agosto 2016.
- ^ Monaco Paris Fiasca, 1979, pp. 27-29.
- ^ Abbreviato in F.C. Avezzano con le prime due iniziali che rimandavano al nome storico del club cittadino Forza e Coraggio
- ^ Del Gusto, 1995, p. 73.
- ^ Promozione 1974-75, su figcabruzzo.it, Figc Abruzzo. URL consultato il 16 agosto 2016.
- ^ Serie D girone G 1975-76, su calciodieccellenza.it, CalcioDiEccellenza. URL consultato il 16 agosto 2016.
- ^ Del Gusto, 1995, pp. 82-83.
- ^ Serie D girone G 1976-77, su calciodieccellenza.it, CalcioDiEccellenza. URL consultato il 16 agosto 2016.
- ^ Monaco Paris Fiasca, 1979, p. 31.
- ^ Gennaro De Stefano, C'è un fantasma sulla panchina dell'Avezzano?, in l'Unità, 21 gennaio 1978, p. 10.
- ^ Serie D girone F 1977-78, su calciodieccellenza.it, CalcioDiEccellenza. URL consultato il 16 agosto 2016.
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- ^ Interregionale girone G 1983-84, su calciodieccellenza.it, CalcioDiEccellenza. URL consultato il 16 agosto 2016.
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- ^ Del Gusto, 1995, pp. 90-91.
- ^ Promozione 1986-87, su figcabruzzo.it, Figc Abruzzo. URL consultato il 16 agosto 2016.
- ^ Coppa Italia Eccellenza-Promozione, su calciodieccellenza.it, CalcioDiEccellenza. URL consultato il 16 agosto 2016.
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- ^ Franco Astengo, Quando il Savona di Grenno e Vallongo vinceva la Coppa Italia, su storiadelcalciosavonese.wordpress.com, Storia del calcio savonese, 21 ottobre 2016. URL consultato il 1º gennaio 2019.
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- ^ Paolo Guadagni, Fallimento Avezzano calcio, un anno e 4 mesi ad Angeloni, su ilcentro.it, Il Centro, 22 ottobre 2012. URL consultato il 24 aprile 2018.
- ^ a b c Paolo Guadagni, Addio a Panei, ex patron dell'Avezzano Calcio, su ilcentro.gelocal.it, Il Centro, 15 giugno 2015. URL consultato il 1º gennaio 2019.
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- ^ Promozione Girone A 2011/2012, su figcabruzzo.it, Figc Abruzzo. URL consultato il 16 agosto 2016.
- ^ Promozione Girone A 2012/2013, su figcabruzzo.it, Figc Abruzzo. URL consultato il 16 agosto 2016.
- ^ Coppa Mancini 2013, Avezzano-Vastese 4-0, su atuttocalcio.tv, A Tutto Calcio, 1º maggio 2013. URL consultato il 1º gennaio 2019.
- ^ L'Avezzano supera l'Ortona e centra il grande slam, su ilcentro.gelocal.it, Il Centro, 6 maggio 2013. URL consultato il 1º gennaio 2019.
- ^ Eccellenza 2013/2014, su figcabruzzo.it, Figc Abruzzo. URL consultato il 16 agosto 2016.
- ^ L'Avezzano conquista la Coppa Italia di Eccellenza, su marsicalive.it, Marsica Live, 30 gennaio 2014. URL consultato il 1º gennaio 2019.
- ^ L'Avezzano esce dalla Coppa Italia, su ilcentro.gelocal.it, Il Centro, 19 febbraio 2014. URL consultato il 1º gennaio 2019.
- ^ Avezzano Calcio promosso in serie D, su ansa.it, Ansa, 26 aprile 2015. URL consultato il 1º gennaio 2019.
- ^ Fabiana Della Valle, Juventus, visite mediche per Di Massimo: si allenerà a Vinovo, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 29 ottobre 2015. URL consultato l'8 maggio 2016.
- ^ Plinio Olivotto, L'Avezzano vende Di Curzio al Livorno, su ilcentro.it, Il Centro, 8 luglio 2016. URL consultato il 18 settembre 2017.
- ^ Luigi Salucci, L'Avezzano calcio liquida anche la Nuorese, salvezza in tasca e obiettivo play off, su avezzanoinforma.it, Avezzano Informa, 13 febbraio 2017. URL consultato il 3 gennaio 2019.
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Voci correlate
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