Parigi: differenze tra le versioni

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Parigi (disambigua).

«Tutte le altre città sono città. Solo Parigi è un mondo»

«C'è, tra Londra e Parigi, questa differenza: Parigi è fatta per lo straniero e Londra per l'inglese. L'inghilterra ha costruito Londra per il suo proprio uso, mentre la Francia ha fatto Parigi per il Mondo intero".»

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Parigi (in francese Paris, pronuncia paʁi parì, genere maschile, anticamente Lutèce ly'tɛs, dal latino Lutetia Parisorium) è capitale della Francia, capoluogo della regione dell'Île-de-France e l'unico comune ad essere nello stesso tempo dipartimento.

È anche il comune più popoloso del Paese, nonché il quinto dell'Unione europea, Londra, Berlino, Madrid e Roma, escludendo Mosca ed Istanbul. L'area metropolitana di Parigi è invece la quinta più popolata d'Europa, con 11.769.433 di abitanti (gli abitanti della città sono detti parigini), dopo Mosca, Istanbul, Londra e la Regione della Rhur.

La città, costruita su un'ansa della Senna, oltre che fondamentale snodo di trasporti e traffici del continente europeo, è una delle più importanti ed influenti metropoli mondiali, nonché centro culturale, politico ed economico molto forte sia a livello nazionale che internazionale.

Parigi è la città più visitata al mondo[senza fonte] e i suoi turisti gli attribuiscono spesso il qualificativo di "più romantica città del globo": titolo derivato dal periodo della "Belle Epoque" durante la quale Parigi fu profondamente trasformata dal barone Haussmann, guidato dall'imperatore Napoleone III che voleva fare della capitale francese la più bella città d'Europa: una delle più grandi rivoluzioni urbanistiche mai conosciute nella storia dell'umanità. Parigi è inoltre al centro della più potente regione economica d'Europa, l'Île-de-France[senza fonte]. La città è inoltre la capitale mondiale indiscussa del cinema con 30 milioni di spettatori presso 380 sale, seguita da Berlino con 12,5 milioni e Roma con 11,5 milioni.

Lo stemma della città presenta i gigli di Francia sopra Scilicet (la nave che simboleggiava l'ordine dei mercanti che commerciavano sulla Senna). Il motto è Fluctuat nec mergitur.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Parigi.

L'antico nome della città, Lutetia, e di due suoi quartieri, le Marais e la montagna di Sainte-Geneviève l'antica Lucotecia, indicano che nella zona vi erano delle paludi, ma diversamente da quanto ciò possa far pensare, la zona non era paludosa, bensì molto fertile. Eventuali inondazioni da parte della Senna avvenivano nel vallone che dall'estremità orientale del Marais, dal canal Saint Martin, prosegue ai grandi Boulevards, fino al ponte dell'Alma. Altro non è che un lungo meandro abbandonato dal fiume probabilmente 10000 anni fa, esistendo effettivamente paludi tra Montmartre e la montagna di Sainte-Geneviève 30-40000 anni fa.

Tribù celtiche sono stanziate da molti secoli in un'ansa della Senna. Cesare le incontra mentre dà la caccia a Vercingetorige, durante la campagna di conquista della Gallia, nel 52 a.C. Forse sono anche nomadi, se il loro nome Parisii viene da kwar che vuol dire strada. O forse sono semplicemente tribù che i romani hanno incontrato lungo il tragitto.

Di certo che la posizione dello stanziamento è interessante: aiuta la mobilità delle truppe lungo il fiume e ricorda perfino quella dell'isola Tiberina di Roma, con quei due isolotti che facilitano il guado tra una riva e l'altra del fiume. I romani vi stabiliscono un proprio insediamento e lo chiamano Lutetia Parisiorum (la palude fangosa dei Parisii, forse già un ironico riferimento alle sue frequenti piogge).

Conquistata e pacificata la Gallia, Lutetia diventa una città romana, nelle aspirazioni e nello stile civile: il sito è in posizione favorevole per i commerci e i traffici fluviali, le popolazioni locali sono avvantaggiate dall'espansione economica portata dai romani - già circa cinquant'anni dopo, Lutetia si presenta come un insediamento in via di espansione sulla riva sinistra della Senna, la rive gauche, e Lutetia sta diventando un nome di città.

La città romana si dota delle strutture essenziali per essere degna di questo nome: anzitutto il foro, poi le terme (i cui resti sono visibili, ben scavati, all'Hotel de Cluny), poi l'anfiteatro e un teatro.

Poi arrivano i cristiani, e siccome Lutetia è una città romana, nel 250 fa anch'essa il suo protomartire, il vescovo Dionigi che, come Pietro, qualche secolo dopo sarà eletto a patrono della città (Saint Denis).

I resti delle Terme di Parigi all'Hotel de Cluny.

La cristianizzazione tuttavia procede velocemente, e probabilmente accentua il senso di identità della città, che verso il 300 prende il nome della propria gente, e diventa Paris, e inoltre si converte così fortemente al cristianesimo romano da divenire il principale baluardo del cristianesimo pietrino contro l'eresia ariana che per alcuni secoli sarà invece la forma dominante di cristianesimo presso i germani.

Arrestata l'avanzata di Attila nel 451 grazie a Geneviève, la città si dà ai Franchi Merovingi, nella persona di Clodoveo I che diventa il suo primo re: la civilizzazione romana si tramuta in civiltà romano-barbarica, e Parigi riesce a sopravvivere al Medioevo, tra carestie e faticosa civilizzazione: il IX secolo passa sotto le ripetute estorsioni e la continua minaccia di vichinghi e normanni, ma attorno alle istituzioni cristiane si coagula la nuova civiltà: nel 1021 il capitolo di Notre-Dame è già meta di molti clerici vagantes; nel 1246 l'università di Parigi vedrà riconosciuta la propria autonomia, e nel 1257 nasce la scuola della Sorbona: Parigi si avvia a diventare uno dei centri della cultura europea, nel cuore della Francia medioevale.

Notre-Dame de Paris.

Il XII e il XIII secolo vedono Parigi al centro di una forte crescita economica, e la corporazione dei mercanti come sua protagonista.

La rive droite viene urbanizzata durante il Medioevo. Il nuovo nucleo viene ben presto a superare in numero di abitanti e in importanza la parte più antica, nota come "citè de Saint Germain", ma anche come Université, poiché abbazie, scuole, editori, artisti vi avevano eletto sede. La rive droite diverrà il nuovo centro direttivo.

Fino a Filippo Augusto l'urbanizzazione di Parigi può sintetizzarsi nella costruzione delle prime cinte murarie e nel prosciugamento delle paludi. Dell'edilizia romanica restano tuttavia pochissime tracce, ad esempio nell'abside di St-Martin-des-Champs. L'Île de France è invece la culla dell'arte e dell'architettura gotica, che tra il XII secolo e il XV evolve dal gotico primitivo al flamboyant.

A metà del XIV secolo, Parigi cerca di fare la propria politica municipale: ha già più di 150mila abitanti e, attraverso sollevazioni e alleanze (la Guerra dei cent'anni) mostra di non voler rinunciare alla propria indipendenza. La città si estende soprattutto sulla riva destra, e le mura di Carlo V (1371-1380) comprendono l'insieme del 3.o e 4.o arrondissement.

Bisogna arrivare al 1437, perché Carlo VII possa fare di Parigi, indiscutibilmente, la capitale dei Valois. La storia della città si intreccia da lì in poi inestricabilmente con la storia di Francia.

Enrico III nel 1588 fugge dalla città nel 1588, e l'ugonotto Enrico IV dovrà convertirsi al cattolicesimo e pagare 200.000 scudi per rientrarvi.

Sotto i Borboni, Parigi è scenario e protagonista della Fronda: Luigi XIV sposta la corte a Versailles, per sottrarsi in un solo colpo agli intrighi dei nobili e alle barricate del popolo parigino e procedere liberamente nella propria politica accentratrice.

Alla vigilia della Rivoluzione Parigi occupa 1.100 ettari e conta oltre 600mila abitanti. Al di fuori della cinta daziaria (le mura dei Fermiers généraux), i sobborghi sono costituiti da 24 villaggi.

Di nuovo protagonista, non meno che testimone, il popolo parigino gioca la propria rivoluzione. Lo spirito di ribellione e d'indipendenza dei parigini viene di nuovo duramente represso, con l'esecuzione della prima Commune rivoluzionaria - il consiglio della città - che segna l'inizio del Terrore di Robespierre: per più di un anno, tra il 1793 e il 1794, le piazze di Parigi ospitano il lavoro indefesso della ghigliottina.

Come molti prima e dopo di lui, anche Napoleone cerca di assoggettare la città al potere centrale, nel quadro della propria riforma amministrativa. Questo non impedirà ai parigini di insorgere di nuovo contro Carlo X, nel 1833.

La chiesa del quartiere di Saint Germain des Prés.

Nel 1845 la città supera il milione di abitanti e Thiers allarga di nuovo la cinta muraria, includendo alcuni villaggi della campagna. L'estetica viene sempre più rifinita, col completamento dei lungosenna, di Piazza della Concordia e dell'Arco di Trionfo. Ma la vera grande rivoluzione urbanistica è quella condotta da Haussmann per conto di Napoleone III: lo sventramento di interi vecchi quartieri risponde alla necessità di liberare la città dalla congestione viabilistica, fagocitata dalla sovrappopolazione, da sei linee ferroviarie e da migliaia di veicoli a cavallo. La costruzione dei grandi viali alberati è inoltre dettata da motivi di ordine pubblico, onde impedire ai parigini la possibilità di dedicarsi alla loro attività preferita: la rivoluzione. In trent'anni la città raddoppia e nel 1876 arriva a 2 milioni, nonostante la guerra con la Prussia e il disastro della Comune. A quest'epoca risalgono alcuni famosi monumenti come la Torre Eiffel e la basilica del Sacro Cuore a Montmartre. Qui sorge il celeberrimo quartiere degli artisti, simbolo di quella Parigi bohemien di fine secolo già enratata nell'immaginario collettivo mondiale.

Rappresentazione della città di Parigi sul Ponte Mirabeau (1897).

La città continua a crescere. All'inizio della Prima guerra mondiale, nel 1914, la battaglia della Marna la salva dall'invasione tedesca, ma non andrà così nel 1940, quando il Terzo Reich occupa la città dichiarandola città aperta. La bandiera con la svastica sventola sulla Torre Eiffel e su tutti i monumenti cittadini. Hitler, appassionato di architettura, ha sempre ammirato Parigi usandola come riferimento per la costruzione della nuova Berlino. Tuttavia, nell'agosto del 1944 - in vista dell'invasione americana - ordina al governatore della città la distruzione totale dei ponti sulla Senna, delle centrali elettriche, delle industrie e il bombardamento aereo. Nei drammatici giorni della sua liberazione, Parigi insorge ma viene salvata dallo stesso governatore tedesco - Von Choltitz - che rifiutandosi di bombardare la città si arrende al generale Leclerc quasi senza colpo ferire. A differenza di Londra, Parigi è l'unica metropoli europea ad uscire completamente intatta dalla Seconda guerra mondiale.

Il 26 agosto il generale de Gaulle entra in Parigi acclamato dalla folla in delirio, e il 27 ottobre 1946 all'Hotel de Ville viene proclamata la IV Repubblica.

Lo spirito rivoluzionario parigino si ridesta nel maggio 1968, nel quartiere latino, con lo sciopero generale avviato dagli studenti, che per qualche giorno si estende all'intera Francia.
Il risultato, sul piano dell'organizzazione della città, è lo smembramento della Sorbonne in 13 università nella regione di Parigi.

La città torna a dedicarsi al proprio sviluppo. Già negli anni sessanta si era aperto, con il trasferimento dei mercati generali (les Halles) a Rungis, un periodo di grandi lavori pubblici, teso a liberare il centro storico della città dalla pressione del traffico e dagli insediamenti popolari, e a riqualificarlo con funzioni prevalentemente culturali e di rappresentanza.

Le tappe principali della ristrutturazione sono:

  • 1969: il trasferimento delle Halles;
  • 1970: la creazione delle 13 università della Région parisienne;
  • 1973: il completamento del Boulevard périphérique (che diventa il limite della nuova cintura metropolitana, come il raccordo anulare a Roma);
  • 1977: l'inaugurazione del Centre Pompidou;
  • 1986: l'inaugurazione del Museo d'Orsay;
  • 1989: nel bicentenario della Rivoluzione, l'inaugurazione della Pyramide del Louvre, della Grande Arche de la Défense e dell'Opéra Bastille;
  • 1995: l'inaugurazione della nuova Bibliothèque Nationale de France (che sarà intitolata a François Mitterrand);
  • 2003: il nuovo quartiere Paris Rive Gauche attorno alla Biblioteca nazionale.

Grandi protagonisti di questa riqualificazione furono i presidenti Georges Pompidou e François Mitterrand.

Geografia

La "Petite couronne"
Posizione di Parigi

La città di Parigi occupa una superficie di 105,40 chilometri quadrati ma la sua agglomerazione è molto più grande. La "piccola corona",[3] composta dalla città e dai 3 dipartimenti confinanti di Seine-Saint-Denis (236 km²), Valle della Marna (245 km²) ed Hauts-de-Seine (176 km²), occupa una superficie di 762,40 km²; con una popolazione di circa 6.260.000 abitanti (al 2005).

L'altitudine di Parigi varia a seconda delle diverse colline del territorio municipale:

Clima

Il clima di Parigi è alquanto particolare, a metà strada tra il clima oceanico e il clima continentale. L'inverno non è particolarmente prolungato e rigido. Esso è infatti caratterizzato da un'alternanza di periodi miti e piovosi (quando soffiano i venti umidi e tiepidi dall'Oceano Atlantico) e periodi invece più rigidi e nevosi (con minime anche di -10º) quando soffiano i venti dal Polo Nord o dall'Est. Allo stesso modo l'estate può presentare giornate calde e afose con temperature massime anche di +35º/+38º, e giornate assai fresche, ventose e piovose (con temperature minime sui +10º). Inoltre i quartieri meridionali e orientali presentano inverni più rigidi rispetto al centro-città e ai quartieri settentrionali e occidentali. Le minime invernali nel centro-città raramente sono particolarmente basse, grazie al fenomeno dell'Isola di calore urbana. I periodi più consigliati per visitare la città sono quindi la tarda primavera (maggio) e l'inizio dell'autunno (settembre e inizio ottobre).

  Dati della stazione di Paris-Montsouris rilevati tra il 1961 e il 1990[4][5]
Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperature minime mensili (°C) 2,0 2,6 4,5 6,7 10,1 13,2 15,2 14,8 12,6 9,4 5,2 2,9 8,3
Temperature mensili medie (°C) 4,2 5,3 7,8 10,6 14,3 17,4 19,6 19,2 16,7 12,7 7,7 5,0 11,7
Temperature massime mensili (°C) 6,3 7,9 11,0 14,5 18,4 21,6 23,9 23,6 20,8 16,0 10,1 7,0 15,1
Precipitazioni medie mensili (mm) 55.0 45.4 52.2 49.5 62.0 53.2 58.3 46.0 52.9 54.9 57.0

La metropoli

L'area del Louvre, sull'Axe historique fra l'Arc de Triomphe a La Défense.
Collina di Montmartre e Basilica du Sacré Cœur vista dalla cima della torre Eiffel.

Parigi, con 2.125.246 abitanti al censimento del 1999 e 9.854.000 abitanti nell'area urbana, è la città più grande di Francia e l'area metropolitana della Grande Parigi (le Grand Paris, nell'originale francese), che copre 14.518 km², ha una popolazione di 11.174.743 abitanti (dati del censimento del 1999). L'area metropolitana della Grande Parigi è la più ampia d'Europa (assieme a Londra e Mosca) ed è, all'incirca, la ventesima al mondo.

L'area metropolitana della Grande Parigi, con un PIL complessivo superiore a quello dell'Australia, è il più grande centro economico e finanziario d'Europa alla pari con Londra. Ospita più del 30% dei "colletti bianchi" francesi, e più del 40% delle sedi centrali delle compagnie francesi, con il più grande distretto finanziario d'Europa per dimensioni (La Défense), e la seconda più grande borsa d'Europa (Euronext).

Nota in tutto il mondo come la Ville Lumière (la "città delle luci"), Parigi è una delle principali destinazioni turistiche mondiali. La città è rinomata per la bellezza della sua architettura, i suoi viali e i suoi scorci, oltre che per l'abbondanza dei suoi musei. Costruita su un'ansa della Senna, è divisa in due parti la Rive droite a nord e la più piccola Rive gauche a sud.

Un tempo capitale di un impero coloniale che si estendeva su cinque continenti, Parigi è tuttora considerata come il centro del mondo francofono ed ha mantenuto una forte posizione internazionale, ospitando il quartier generale dell'OECD e dell'UNESCO, tra gli altri. Questo, combinato alle sue attività finanziarie, affaristiche, politiche e turistiche, ha reso la città uno dei principali "hub" del mondo, e Parigi è riconosciuta come una delle poche "città mondiali".

La città

Andamento demografico di Parigi intra moenia[6]
1150
1328
1365
1422
1500
1565
1600
1637
1680
1750
1789
50 000 200 000 275 000 100 000 150 000 294 000 300 000 415 000 515 000 576 000 650 000
1801
1811
1817
1831
1836
1841
1846
1851
1856
1861
1866
546 000 622 636 713 966 785 862 899 313 936 261 1 053 897 1 053 262 1 174 346 1 696 141 1 825 274
1872
1876
1881
1886
1891
1896
1901
1906
1911
1921
1926
1 851 792 1 988 806 2 269 023 2 344 550 2 447 957 2 536 834 2 714 068 2 763 393 2 888 110 2 906 472 2 871 429
1931
1936
1946
1954
1962
1968
1975
1982
1990
1999
2004
2 891 020 2 829 753 2 725 374 2 850 189 2 790 091 2 590 771 2 299 830 2 176 243 2 152 423 2 125 246 2 142 800

L'area metropolitana

La Région parisienne.
Parigi negli anni 1890.
Vista della Senna dalla Torre Eiffel.
Parigi vista da Montmartre.
Vista su Parigi da Notre Dame.
L'Arco di Trionfo, visto dai Champs-Elysees.
La Défense.
File:ParigiSculturaDéfence.jpg
Scultura nel quartiere della Défense.
Hôtel des Invalides

Di area metropolitana di Parigi si può parlare, sia pure anticipando l'uso del termine, solo da dopo il 1870. Nella tabella che segue, i dati fino al 1982 sono dedotti da stime ricavate da diverse fonti, mentre quelli relativi al 1990 e al 1999 sono ufficiali, forniti dall'Ufficio nazionale francese di statistica INSEE.

Anno Abitanti Note
1885: 3.000.000  
1905: 4.000.000  
1911: 4.500.000  
1921: 4.850.000 (stagnazione a causa delle perdite della Prima guerra mondiale)
1931: 5.600.000  
1936: 6.000.000  
1946: 5.850.000 (perdite dovute alla Seconda guerra mondiale)
1954: 6.550.000  
1968: 8.368.500 (fine del boom delle nascite del dopoguerra e fine del surplus dell'immigrazione per Parigi)
1982: 9.400.000 (i flussi migratori diventano negativi, la crescita della popolazione è molto più lenta)
1990: 10.291.851  
1999: 11.174.743  

Santi patroni

La patrona della città è santa Genoveffa (Sainte Geneviève), accreditata di aver convinto Attila a risparmiare la città, nel V secolo.

Si ricorda però anche San Meredico (Saint Merry), che è il patrono della rive droite, nucleo urbano la cui origine è posteriore, a causa della presenza delle marais che ancora oggi si ricordano nel nome del quartiere, cioè zone a vocazione agricola per la buona fertilità del terreno.

Anche San Denis è annoverato come patrono della capitale, mentre un altro santo importante per i parigini, san Germano (la rive gauche nel Medioevo veniva detta anche "Città di Saint Germain"), non assume alcuna carica.

L'immigrazione

Fin dal Medioevo, Parigi ha sempre attratto forestieri. Dagli studenti olandesi e svedesi del Quartiere Latino nel XIV secolo, ai rifugiati giacobiti inglesi del XVII secolo, dai rifugiati nazionalisti polacchi dell'inizio del XIX secolo, agli operai belgi della fine dello stesso, dagli ebrei sefarditi del Nord Africa della metà del XX secolo agli africani ed est-asiatici dei giorni nostri, Parigi ha ricevuto ondate su ondate di immigranti, che la hanno arricchita. Oggi, come altre città del mondo, Parigi è una città multiculturale.

I censimenti francesi non fanno mai domande riguardanti l'etnia o la religione, perciò non è possibile conoscere la composizione etnica dell'area metropolitana di Parigi. Ciononostante alcuni dati interessanti possono essere estratti da tali censimenti. In quello del 1999, c'erano 2.169.406 persone nell'area metropolitana della Grande Parigi, che erano nate fuori dalla Francia Metropolitana, ovvero il 19,4% del totale. Come termine di paragone: nel censimento britannico del 2001, il 19,5% della popolazione dell'area metropolitana della Grande Londra era nata fuori dal Regno Unito, mentre nel censimento statunitense del 2000, il 27,8% della popolazione dell'area metropolitana di New York-New Jersey Settentrionale-Long Island era nata fuori dagli Stati Uniti, così come il 31,8% della popolazione dell'area metropolitana di Los Angeles-Riverside-Orange County.

I gruppi più numerosi di residenti parigini nati all'estero sono i seguenti (elencati approssimativamente in ordine decrescente):

Al censimento del 1999 vi abitavano 474.768 persone che al censimento precedente del 1990 erano risultate residenti fuori dalla Francia Metropolitana, circa il 4.2% del totale della popolazione dell'area metropolitana nel 1999.

Le correnti migratorie verso Parigi sono cambiate in maniera significativa negli anni novanta. L'immigrazione portoghese si è completamente interrotta, mentre sono apparsi nuovi gruppi di immigranti. I gruppi più importanti al 1990 sono i seguenti:

  • Cinesi dalla Repubblica Popolare Cinese: Provenienti in gran parte dalla Manciuria e dalla regione di Wenzhou nella provincia di Zhejiang. Questa immigrazione è relativamente recente, apparsa a metà degli anni novanta, è per la gran parte illegale, ed è stata eclatante negli anni più recenti, portando il gruppo cinese a rimpiazzare quello nord-africano e dell'Africa nera come gruppo più numeroso a Parigi. Nonostante la polizia francese stia combattendo l'immigrazione clandestina (e lo sfruttamento del lavoro ad essa connesso) e un trattato sia stato stipulato tra la Francia e la Repubblica Popolare Cinese per contrastare l'immigrazione illegale, le ricerche più recenti suggeriscono come l'immigrazione cinese verso Parigi sia ancora in crescita. Le cifre differiscono sostanzialmente a seconda delle fonti, ma sembra ci possano essere all'incirca 250.000 immigrati cinesi che vivono nell'area metropolitana di Parigi nel 2004 (includendo i cinesi provenienti dall'Indocina arrivati meno recentemente), la più grande concentrazione di cinesi in Europa (1.000.000 cinesi in Francia nel 2007[9]), maggiore persino a quella della Grande Londra dove, secondo le stime del governo britannico, vivono solamente 60.000 Cinesi.
  • Arabi dal Nord Africa e africani: l'immigrazione di questi due gruppi è stata sostanzialmente ridotta da una serie di restrizioni inserite da parte di vari governi francesi. Negli anni novanta gli immigrati dal Nord Africa e dall'Africa nera erano per la maggior parte limitati ai ricongiungimenti familiari (donne o bambini che andavano a vivere con il marito o padre che già viveva in Francia). Un numero sconosciuto di nord-africani e africani sono entrati illegalmente nel paese al di fuori delle regole del ricongiungimento familiare. Parte di essi è stata rimpatriata, ma la maggior parte vive ancora in Francia senza validi documenti e sotto la continua minaccia di essere rimpatriati in caso venissero scoperti (nonostante a migliaia di questi immigrati illegali sia stato dato il permesso di soggiorno all'epoca del governo di centro-sinistra di Lionel Jospin verso la fine degli anni novanta grazie alla pressione esercitata dalle associazioni francesi che difendono i diritti degli immigrati).
  • Europei dell'Est, molti dei quali rumeni, un gruppo in forte crescita a partire della caduta del Muro di Berlino.

In confronto con il Regno Unito, gli immigrati dal Sud-est Asiatico non sono ancora molto numerosi a Parigi, anche se il loro numero è aumentato sostanzialmente negli anni novanta. In confronto agli Stati Uniti, c'è un numero molto limitato di immigrati di origine latino-americana e filippina. Anche gli immigrati dal Medio Oriente non sono molti, ma tra questi c'è una numerosa comunità libanese (per la maggior parte ricchi libanesi di religione Cristiana esiliati), grazie ad antichi legami tra la Francia e il Libano. Anche i russi sono poco numerosi a Parigi, nonostante un'antica tradizione di presenza russa a Parigi prima della Rivoluzione Russa del 1917.

Parigi è una metropoli di rango internazionale sotto il profilo culturale, politico ed economico, detiene tradizionalmente un'indiscussa ed eccezionale supremazia nel contesto nazionale, tanto da poter assurgere a simbolo della Francia stessa e da costituirsi contemporaneamente come causa degli squilibri territoriali che affliggono la nazione. Situata al centro del bacino della Senna, che la collega al mare, Parigi è un importantissimo nodo nella rete delle comunicazioni.

Infine, bisogna ricordare che le stime qui indicate si riferiscono a persone che vivono stabilmente nell'area metropolitana di Parigi. Parigi è la città più frequentata da turisti al mondo, con un afflusso sostanzioso in ogni periodo dell'anno. La maggior parte dei turisti sono stranieri, portando quindi il dato riguardante gli stranieri presenti nell'area metropolitana di Parigi ad essere in realtà più alto del 19,4% indicato. Questo fatto è evidente nel centro della città, dove è possibile camminare in alcune strade dove la maggior parte dei passanti è composta da turisti stranieri.

Amministrazione

Il logo del comune
Il logo del comune
Lo stesso argomento in dettaglio: Consiglio di Parigi e Circondari municipali di Parigi.

Prima del 1964, Parigi faceva parte del dipartimento della Seine, che conteneva la città ed i sobborghi circostanti.

File:Paris-Arond.JPG
Mappa dei circondari municipali di Parigi

Dal 1965, il Comune di Parigi è uno degli otto dipartimenti della regione dell'Ile-de-France. Il suo identificativo assoluto è 75, che si trova anche nelle targhe delle macchine oltre che nei codici postali.

Con la riforma amministrativa furono infatti creati 3 nuovi dipartimenti che formano un anello attorno a Parigi, e costituiscono la prima cintura periferica (la petite couronne): Hauts-de-Seine, Seine-Saint-Denis e Val-de-Marne. Al di là, i dipartimenti di Val-d'Oise, Yvelines e dell'Essonne costituiscono le grande couronne. L'insieme costituisce la région parisienne, cioè la metropoli di Parigi. L'ottavo dipartimento dell'Île-de-France, che da solo rappresenta circa la metà del territorio regionale, è quello orientale di Seine-et-Marne.

l'Hotel de Ville, sede del consiglio comunale

Mentre normalmente i dipartimenti sono divisi in cantoni, la città di Parigi è divisa in 20 circondari municipali, numerati in ordine progressivo partendo dal centro e muovendosi a spirale verso l'esterno, ciascuno dei quali è un municipio (mairie), con il suo consiglio e il suo sindaco. Ogni circondario, d'altra parte, elegge anche i propri rappresentanti al Consiglio di Parigi (Conseil de Paris), che è anche il consiglio generale del dipartimento. Le elezioni comunali e circondariali sono contestuali: i parigini scelgono i 517 consiglieri circondariali, tra i quali 163 divengono contemporaneamente consiglieri comunali. In ogni circondario, le elezioni avvengono su due turni: la lista che ottenga la maggioranza assoluta, o relativa al secondo turno, ottiene la metà dei seggi in blocco, e una quota proporzionale dei restanti seggi. Le liste sono bloccate, e i sindaci sono eletti dai relativi consigli come pure gli assessori (adjoints).

Bertrand Delanoë, esponente del Partito socialista francese (PS), è il sindaco di Parigi dal 18 marzo 2001, e possiede un mandato spirante nel 2014. Come eccezione alla regola usuale per le città francesi, alcuni poteri normalmente esercitati dal sindaco sono invece affidati ad un rappresentante del governo nazionale, il prefetto di Polizia. Ad esempio, Parigi non ha una forza di polizia municipale, anche se ha alcuni controllori del traffico. Questo fatto è una eredità della situazione vigente fino al 1977, in cui Parigi non aveva un sindaco, ma era in pratica governata dall'amministrazione prefettizia. Va ricordato che alla radice dello smembramento del Dipartimento della Senna (Département de la Seine) ci fu proprio lo straordinario potere che il prefetto della Senna si trovava a gestire, quasi pari a quello del Primo ministro.

Trasporti

Marciapiede mobile nel Metrò di Parigi
Mappa oraria con alcune distanze coperte ferroviariamente partendo da Parigi

Aeroporti

Gli aeroporti di Parigi sono contraddistinti dal codice aeroportuale IATA PAR.

Parigi è servita da due aeroporti principali: l'aeroporto Charles De Gaulle, nella vicina Roissy-en-France (dipartimento 95) a nord della città e l'aeroporto di Orly (dipartimento 94), che si trova a sud della città.

Un terzo aeroporto, più piccolo, è l'aeroporto di Beauvais-Tillé (dipartimento 60), ad 80 km a nord di Parigi e viene utilizzato per i voli charter e dalle compagnie low-cost.

Un quarto aeroporto, principalmente cargo, è l'aeroporto di Vatry (dipartimento 51), a 150 km ad est di Parigi.

L'aeroporto di Le Bourget (dipartimento 93) attualmente ospita solo jet privati, il Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget e il Musée de l'air et de l'espace.

Ferrovie

La capitale francese è il maggior punto di snodo ferroviario nazionale, nel quale si accentra anche la quasi totalità delle linee ad alta velocità. È anche un nodo primario in Europa, e la rete ferroviaria s'irradia da 7 stazioni di testa: Paris Austerlitz, Paris Bercy, Paris Est, Paris Lyon, Paris Montparnasse, Paris Nord e Paris St.Lazare. La ex-stazione terminale di Paris Orsay, chiusa negli anni cinquanta, è oggi un museo.

Trasporti urbani

Lo stesso argomento in dettaglio: Metropolitana di Parigi.
Lo stesso argomento in dettaglio: Réseau express régional.

Parigi è densamente coperta da un sistema di metropolitane, il Métro (14 linee), così come da un grande numero di linee di autobus. Queste si interconnettono con una rete regionale ad alta velocità, la RER (Réseau Express Régional), e con la rete ferroviaria: treni pendolari, linee nazionali e TGV (o simili come Thalys ed Eurotunnel). Esistono due tramvie tangenziali nei sobborghi: la linea T1 va da Saint-Denis a Noisy-le-Sec, la linea T2 va da La Défense a Issy. Una terza linea a Sud della città, T3, è stata completata alla fine del 2006. L'intera rete metropolitana è coperta da segnale per i telefoni cellulari ed è gestita, come tutti i trasporti urbani parigini, dalla compagnia RATP.

È allo studio un progetto di automazione della metro, che verrebbe guidata "a distanza" senza un conducente. La misura comporterebbe un calo occupazionale e nel contempo l'incremento del 30% della frequenza delle corse. La linea 14 è interamente automatizzata.

Autostrade

La città è il nodo principale della rete autostradale francese, ed è circondata da una tangenziale interna, il Boulevard Périphérique o il "périph" (35 km) ed una esterna (A86 "La Francilienne"). Gli svincoli del "Boulevard Périphérique" sono chiamati 'Portes', in quanto corrispondono alle antiche porte della città essendo il viadotto costruito sulla traccia delle ultime mura di Parigi.

Turismo

Punti notevoli per arrondissement

Ogni arrondissement è composto di quartieri: si indicano qui distintamente, insieme ad alcuni dei luoghi notevoli che ospitano, senza alcuna pretesa di completezza, cercando però di non dimenticare nessuna delle vie e delle piazze dove non si può non passare, e i più importanti spazi verdi e giardini (Parigi conta 426 spazi verdi, tra giardini e parchi pubblici, di varie dimensioni).


arrondissement
quartieri
monumenti e musei
giardini e altro

1.er

Il Louvre con la piramide.
  • Rue de Rivoli – negozi, e in fondo (già nel 4.me), la Tour St-Jacques
  • l'edificio liberty della Samaritaine, centro commerciale dell'inizio del Novecento
  • la Conciergerie – antiche prigioni in cui furono imprigionati molti membri dell'Ancien Regime in attesa della esecuzione della condanna a morte.
  • Les Halles, grandissimo centro commerciale e di servizi, servito da un importante nodo della metropolitana.

2.me

St-Augustin

  • al centro, la Borsa

3.me
place des Vosges

4.me

5.me
l'Hotel de Cluny

6.me
Giardino e palazzo del Luxembourg

7.me
la Torre Eiffel vista dal Trocadero

8.me
Avenue des Champs Elysées dall'Arc de Triomphe

  • la Chiesa della Madeleine.
  • le Salles Pleyel, Chopin, Debussy, Rameaux, al Faubourg Saint-Honoré, sale da concerto dove si esibisce il Gotha musicale e artistico del mondo.
  • il Parc Monceau.

9.me
l'Opéra (Palais Garnier)

  • il Palais Garnier, che ospita l'Opéra di Parigi (9.me).
  • il Musée Grevin (il museo delle cere originale)

10.me
il Canal Saint-Martin

  • il Palais des Glaces, con una lunga tradizione di teatro di boulevard, oggi teatro popolare di varietà.
  • il Canal Saint-Martin, che prosegue fino al Bassin de la Villette (19.me)

11.me

  • Place de la Bastille, dove si ergeva la prigione della Bastiglia sino alla Rivoluzione Francese. Al suo centro è la Colonna di luglio, memoria della Rivoluzione vittoriosa. La piazza è il punto di congiunzione di 3 arrondissements: 4.me, 11.me, 12.me

12.me
la Gare de Lyon

  • il Bois de Vincennes con il suo ippodromo.
  • la Gare de Lyon, il principale "personaggio" dell'arrondissement e la più grande stazione di Parigi, ora integrata dalla Gare de Bercy.
  • il cimitero Picpus, piccolo cimitero privato dove nei mesi del Terrore del 1794 furono sepolte in due fosse comuni 1366 vittime della ghigliottina installata alla barrière du Trône (oggi place de la Nation). Riposa qui anche il marchese de la Fayette.

13.me
Place d'Italie

  • il Musée des Gobelins, nell'antica manifattura reale
  • la nuova Bibliotheque nationale
  • la Square René-Le-Gall

14.me
la Tour Montparnasse

  • il Musée du Montparnasse, ospitato in quella che fu la residenza dell'artista Marie Vassilieff, al numero 21 della Avenue du Maine, descrive la storia della grande comunità artistica di Montparnasse.

15.me
la copia della Statua della Libertà sulla Senna

  • dal Pont de Grenelle, si può vedere la copia ridotta della Statua della Libertà, che fu donata dagli USA alla città di Parigi in occasione del centenario della Rivoluzione, nel 1889.
  • il Parc André-Citroen
  • l'Aquaboulevard

16.me
File:Aussicht Eiffelturm.jpg

'
  • Porte-Dauphine
  • Chaillot

17.me
l'Arc de Triomphe

  • la Square des Batignolles

18.me
La Butte Montmartre

  • Montmartre: area storica sull'omonima Butte; è famosa anche per gli studi e i ritrovi di molti grandi artisti dell'Ottocento e del Novecento.
  • Cimitero di Montmartre

19.me
le Buttes Chaumont

  • parco delle Buttes-Chaumont: il terzo parco di Parigi, per dimensioni, dopo La Villette e il giardino delle Tuileries; completamente artificiale, creato durante la ristrutturazione di Haussmann.
  • La Villette, il più grande parco di Parigi (25 ettari); ospita moltissime strutture, a cominciare dalla Città della scienza.
  • la Square de la Butte-du-Chapeau-Rouge

20.me
Père Lachaise, il rond point

  • il Père Lachaise: cimitero monumentale che ospita le tombe di molti famosi, francesi e non.

Montmartre è stato per lungo tempo un villaggio separato da Parigi. Sull'origine del nome si fanno due ipotesi; potrebbe derivare da Mont Martis (il monte di Marte), poiché la collina fu la sede di un tempio dedicato a Marte, dio della guerra, sotto il periodo romano (sulla collina si trova anche un tempio dedicato a Mercurio); secondo un'altra ipotesi il nome deriva dalla notazione le mont du martyre (il monte del martirio), perché, secondo la leggenda, fu il posto in cui fu decapitato Saint Denis, primo vescovo di Parigi, attorno al 250 d.C.

Quando Napoleone III e il suo urbanista Haussmann decisero di rendere Parigi la più bella città in Europa, ci fu la “necessità” di garantire agli amici e ai finanziatori di Haussmann dei grandi appezzamenti di terreno vicino al centro della città; questo spinse gli abitanti originari verso i confini della città (Clichy, La Villette) e verso la collina di Montmartre. Dato che Montmartre era al di fuori dei confini della città, libera dalle tasse di Parigi e con una produzione di vino locale (tuttora conserva le uniche vigne di Parigi), divenne in breve una zona popolare per il divertimento. L'area si sviluppò come il centro dell'intrattenimento decadente alla fine del XIX secolo e all'inizio del XX, rappresentato dai cabaret del Moulin Rouge e de Le Chat Noir (il gatto nero è tra l'altro il simbolo non ufficiale di Montmartre); in questo stesso periodo Montmartre fu il luogo prediletto da pittori come Pissarro, Toulouse-Lautrec, Steinlen, Van Gogh, Modigliani, Picasso... In seguito, la collina è stata soppiantata, come quartiere dei pittori, da Montparnasse.

Vita notturna

Nell'11º arrondissement, in prossimità di place de la Bastille, vi è uno dei centri della vita notturna di Parigi: rue de Lappe, una via stretta a traffico limitato in cui si trovano molti locali di ogni genere, ognuno con caratteristiche e peculiarità differenti e molto frequentati da giovani studenti. Anche nella stessa rue Oberkampf vi sono una moltitudine di piccoli locali, alcuni aperti anche sino all'alba.

Squadre sportive

Le squadre sportive parigine più famose sono il Paris Saint-Germain, una squadra di calcio, e lo Stade Français Paris, una squadra di rugby.

Nel baseball la città è rappresentata nel massimo campionato francese, il Championnat de France de baseball dal club universitario Paris Université Club, il quale ha vinto 21 titoli nazionali.

Nella pallacanestro, dopo la scomparsa nel 2007 del Paris Basket Racing, la principale squadra della città è il Paris-Levallois Basket.

Periferia e regione della Grande Parigi (Île-de-France)

  • quartiere degli affari
    • La Défense – a ovest, ospita le sedi delle principali aziende, cinema e centri commerciali.
  • parchi di divertimento
  • Monumenti
    • Arco de La Défense (Grande Arche de la Fraternité o Arche de la Défense).
    • Palazzo di Versailles – il palazzo reale di Luigi XIV e dei sovrani successivi, nella città di Versailles a sudest. È la maggiore attrazione turistica di Francia.
    • Vaux-le-Vicomte, presso Melun, un palazzo più piccolo che fu preso a modello per il Palazzo di Versailles.
    • basilica di Saint Denis - antica cattedrale gotica e luogo di sepoltura per molti monarchi francesi, a nord-est della città.

Nomi di Parigi e dei suoi abitanti

 Bene protetto dall'UNESCO
Parigi, Argini della Senna
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(i) (ii) (iv)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal1991
Scheda UNESCO(EN) Paris, Banks of the Seine
(FR) Scheda

Parigi è una città di genere maschile, come testimoniato dalle espressioni "le Grand Paris" o "le Vieux Paris". Ciò nonostante in ambito poetico viene spesso usata la forma femminile ("Paris est une blonde, Paris reine du monde", Mistinguett).

In lingua francese la pronuncia del nome della città, Paris, nella convenzione dell'alfabeto fonetico internazionale è /paʀi/.

Il nome latino della città era Lutetia (/lu'tetia/), traslitterato dai francesi in Lutèce (/ly'tɛs/). Il nome fu poi cambiato in "Paris", derivato dal nome della tribù gallica dei parisi.

Parigi è nota come Paname (/panam/) nel Francese informale.

Gli abitanti di Parigi sono detti Parisiens (/paʀizjɛ̃/) in Francese e Parigots (/paʀigo/) nel Francese informale.

Relazioni internazionali

Gemellaggi

Parigi è gemellata solo con [10]:

  • Bandiera dell'Italia Roma, dal 1956 « Seule Paris est digne de Rome; seule Rome est digne de Paris » (Solo Parigi è degna di Roma; solo Roma è degna di Parigi)

Partenariati

Note

  1. ^ Parigi
  2. ^ Paris - Citations - EVENE
  3. ^ "Petite couronne", area centrale dell'agglomerazione parigina
  4. ^ Relevés Paris-Montsouris 1961-1990
  5. ^ Données climatiques depuis 1873.
  6. ^ Dati: stime, prima del 1801; censimenti a partire dal 1801 - Fonte: Wikipédia francese
  7. ^ (FR) Histoire des Juifs de France, Communauté Israélite de Strasbourg
  8. ^ (FR) La communauté turque, elle ne s’intègre pas, Netlex FOCUS, 28/04/2007
  9. ^ (FR) L'implantation des Chinois de France à Paris et en Ile-de-France, Dr Pierre Picquart, Chine Informations
  10. ^ Les pactes d'amitié et de coopération, site officiel de la Ville de Paris.

Bibliografia

  • Nouvelle histoire de Paris; Association pour la publication d'une histoire de Paris: diff. Hachette, 1970-, 21 volumi.
  • Jacques Hillairet, Dictionnaire historique des rues de Paris, 1600p., éditions de Minuit, 1963 - ISBN 2-7073-1054-9
  • Danielle Chadych e Dominique Leborgne, Atlas de Paris. Évolution du paysage urbain, Parigramme, 2002, 200 pagine.
  • Jean Favier, Paris, deux mille ans d'histoire, Fayard, 1997, 1007 pagine.
  • Jean-Robert Pitte (dir.) Paris: histoire d'une ville, Hachette, 1993, 192 pagine
  • Alfred Fierro, Histoire et dictionnaire de Paris, Parigi, Robert Laffont, 1996.
  • Pascal Varejka, Paris, une histoire en images. Architecture, économie, culture, société... 2000 ans de vie urbaine, Parigi, Parigramme, 2007, 192 pagine.
  • Pascal Tonazzi, Florilège de Notre-Dame de Paris, Editions Arléa (Paris), 2007, ISBN 2-86959-795-9

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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