Sauber F1 Team

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Stake F1 Team Kick Sauber
SedeBandiera della Svizzera Svizzera
Hinwil
Categorie
Formula 1
Sport Prototipo
Dati generali
Anni di attivitàdal 1970
FondatoreBandiera della Svizzera Peter Sauber
DirettoreBandiera dell'Italia Alessandro Alunni Bravi
Formula 1
Anni partecipazioneDal 1993 al 2005 e dal 2010
Miglior risultato4º posto (2001)
Gare disputate498
Vittorie0
Aggiornamento: Gran Premio d'Arabia Saudita 2024
Piloti nel 2024
77 Bandiera della Finlandia Valtteri Bottas
24 Bandiera della Cina Zhou Guanyu
Vettura nel 2024Sauber C44
Note
Dal 2006 sostituita dalla BMW Sauber F1 Team e dal 2010 ne riprende il posto
Sauber
Fornitore dimotori
Stagioni disputate1993
GP disputati16
GP vinti0
Pole position0
Giri più veloci0

La Sauber F1 Team è una scuderia svizzera di Formula 1 e precedentemente di vetture sport, impegnate tra l'altro nel campionato del mondo sportprototipi, fondata da Peter Sauber e con sede a Hinwil. Dal 2024 viene iscritta al campionato mondiale di Formula 1 con il nome di Stake F1 Team Kick Sauber[1][2], in base agli accordi di sponsorizzazione con le aziende australiane Stake e Kick iniziati nel 2023[3][4].

Dalla stagione 2006 a quella 2009 la scuderia venne ceduta al costruttore tedesco BMW, che ne fece il suo team ufficiale pur mantenendo nel nome, BMW Sauber, un riferimento alla squadra originale.

Il 27 novembre 2009 la scuderia fu ceduta nuovamente al vecchio proprietario e fondatore Peter Sauber, riprendendo il nome di Sauber. Il 20 luglio 2016 Peter Sauber vendette la squadra alla società di investimenti svizzera Longbow Finance SA, che nonostante la nuova proprietà ne mantenne la storica denominazione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Peter Sauber.

Dopo gli studi professionali come elettricista, Peter Sauber iniziò l'attività di venditore di auto a Hinwil,[5] attività che lo portò ad un coinvolgimento nel mondo delle corse. Coinvolgimento insolito per uno svizzero, residente in un paese che aveva quasi completamente vietato le corse automobilistiche dopo la gravissima tragedia del 1955 nella 24 Ore di Le Mans[6]. Unica eccezione tollerata erano alcune cronoscalate cui partecipò con il suo Volkswagen Maggiolino.

Sport Prototipi[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver deciso di non proseguire con il business familiare (commercio di illuminazione e semafori per uso stradale), Peter costruì la sua prima vettura, la Sauber C1 (la "C" sta da allora per Christiane, il nome della moglie), in un magazzino dei suoi genitori. La vettura, basata su un telaio tubolare con un motore Ford-Cosworth da un litro, iniziò a gareggiare nelle cronoscalate del campionato svizzero del 1970 ed ebbe una lunga vita agonistica correndo per tutti gli anni 1970 nelle mani di vari piloti, tra cui Friedrich Hürzeler, che si aggiudicò il titolo nel 1974.

Nel 1971, la nuova Sauber C2 fu affidata a Hans Kunis.

Nel 1973 iniziò la vera attività di vendita di vetture su commissione, quando costruì tre nuove Sauber C3 per vari clienti. La vettura era progettata da Guy Boisson, e venne usata principalmente nel campionato svizzero sport prototipi che oltre alle cronoscalate in terra elvetica, prevedeva alcune gare all'estero (specialmente nei circuiti tedeschi, francesi e a Monza).

La Sauber C4 fu la prima vettura con chassis in alluminio sviluppata dal team e fu seguita dalla prima vettura di grande successo, la Sauber C5 usata in vari campionati riservati alle vetture sport due litri con il suo motore BMW quattro cilindri (molto diffuso in Formula 2 e gare sport), in particolare con la vittoria nel campionato Interserie del 1976 nelle mani di Herbert Müller.

Progettata secondo le regole del Gruppo 6, la vettura fu ammessa a partecipare alla 24 Ore di Le Mans 1977 e 1978. In entrambe le annate la vettura fu anche in testa alla propria categoria prima di ritirarsi.

Le Gruppo C[modifica | modifica wikitesto]

La Sauber-Mercedes C9 del 1988

Nel 1982 il mondiale marche vide nascere la nuova regolamentazione del Gruppo C. Con la sponsorizzazione della BASF venne realizzata la Sauber SHS C6 in collaborazione com lo studio di progettazione Seger & Hoffman. Essa fu la prima vettura Sauber ad essere testata nella galleria del vento.

Fu durante questi test che Sauber conobbe Leo Ress, tecnico che diventerà fondamentale per il team. La vettura fu però un fiasco a causa del motore Ford Cosworth DFL, potenziato soprattutto nella versione da 3,3 litri e soggetto a vibrazioni terribili nella versione 3.9 litri. Il sodalizio si ruppe e la vettura venne venduta a Walter Brun.

Sauber dovette ricominciare da capo, con pochi mezzi venne progettata la Sauber C7, dotata di motore BMW turbocompresso (praticamente il motore della BMW M1 Gruppo 5). Malgrado pochi test e tre piloti non professionisti che salirono direttamente in vettura durante le prove la macchina terminò la 24 Ore di Le Mans 1983 al nono posto, con una affidabilità sorprendente e risultando l'unica non Porsche 956 tra le prime 10.

Due anni dopo, alla 24 Ore di Le Mans 1985, debuttò la Sauber C8, la prima vettura nata dalla collaborazione tra la Sauber e la Mercedes-Benz. Questo fortunato connubio porterà al successo alla 24 Ore di Le Mans 1989 grazie alla Sauber C9, e a due titoli mondiali sportprototipi nel 1989 e 1990 grazie alla stessa C9 e alla Mercedes-Benz C11. Nelle due edizioni successive quest'ultima verrà rimpiazzata dalla Mercedes-Benz C291 e dalla Mercedes-Benz C292.[7]

Altre categorie[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1979 la Sauber si dedicò alla preparazione degli chassis Lola per la Formula 2, dominando il campionato svizzero. Tra i piloti vi era Max Welti, che diventerà socio e team manager.

Nel 1980 e 1981 Sauber e Welti si dedicarono alla preparazione delle BMW M1 impegnate come Gruppo 5 nel campionato mondiale marche e vincendo anche la 1000 km del Nürburgring del 1981 con piloti Hans-Joachim Stuck e Nelson Piquet.

Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi (1993-1996)[modifica | modifica wikitesto]

1993[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 1993.

Dopo una lunghissima militanza nel campionato del mondo sportprototipi, dove aveva mietuto molti successi durante l'affiliazione alla Mercedes, la Sauber debuttò in Formula 1 nel 1993 nel Gran Premio del Sudafrica, sempre sotto l'egida della Mercedes (la cui stella a tre punte compariva sulle fiancate), col motore costruito dalla Ilmor Engineering (ma denominato "Sauber") e con i piloti Karl Wendlinger e JJ Lehto. Proprio nel primo Gran Premio Lehto colse un ottimo 5º posto finale. Alla fine di quel primo anno la Sauber si piazzò al 7º posto nel campionato con 12 punti.

1994[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 1994.

Nel 1994, pur spinto dal nuovo motore Mercedes (in realtà evoluzione dell'Ilmor), il team svizzero non migliorò le proprie prestazioni, fermandosi ancora a 12 punti con un modesto 8º posto finale. I piloti erano il confermato Wendlinger (che ebbe un tremendo incidente nelle prove libere del Gran Premio di Monaco, rimase a lungo in coma e venne sostituito nelle restanti gare di campionato prima da Andrea De Cesaris e successivamente da Lehto[8]) e il debuttante Heinz-Harald Frentzen. Vi furono anche problemi con gli sponsor, che costrinsero la Mercedes a ripianare portando alla squadra alcuni sponsor propri.

1995[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 1995.
Frentzen (al centro) ottiene il primo podio in F1 per la Sauber con il terzo posto nel Gran Premio d'Italia 1995.

Nel frattempo la casa tedesca abbandonava il costruttore svizzero per la McLaren, cosicché Sauber dovette ripiegare sui motori Ford per il 1995. Inizialmente la coppia di piloti era quella dell'anno precedente, Frentzen-Wendlinger, ma quest'ultimo, mai pienamente ripresosi dall'incidente di Monaco, dimostrò di non poter più avere le prestazioni del passato e venne sostituito a partire proprio dal Gran Premio di Monaco da Jean-Christophe Boullion, salvo riprendere il volante nelle ultime due gare ma con risultati ancora modesti. La Sauber comunque, grazie soprattutto ai risultati di Frentzen (che ottenne anche il primo podio della scuderia a Monza, giungendo terzo[9]), migliorò in classifica, chiudendo al 7º posto con 18 punti.

1996[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 1996.

Nel 1996, nuovamente con motori Ford, le prestazioni furono ancora in ribasso visto che Frentzen e il nuovo pilota Johnny Herbert non andarono al di là di 11 punti complessivi che fruttarono il 7º posto finale, e l'annata fu nobilitata solamente dal 3º e 4º posto ottenuto da Herbert e Frentzen nel rocambolesco Gran Premio di Monaco.

Gli accordi con Ferrari e Petronas (1997-2005)[modifica | modifica wikitesto]

1997[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 1997.

Il 1997 fu il primo anno dell'accordo con la Ferrari e con la Petronas, l'azienda di stato petrolifera della Malaysia: l'accordo prevedeva che la scuderia di Maranello fornisse i motori (dell'anno precedente), e che questi venissero ribattezzati dallo sponsor. La Sauber-Petronas confermò Herbert e ingaggiò come seconda guida l'italiano Nicola Larini, sostituito però dopo sole 5 gare dall'altro italiano Gianni Morbidelli, a sua volta sostituito in 4 gare dall'argentino Norberto Fontana. Il risultato finale fu un 7º posto e 16 punti totali all'attivo.

1998[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 1998.

Nel 1998 Peter Sauber si affidò all'esperto Jean Alesi per cercare di fare il salto di qualità, ma il pilota francese e il riconfermato Herbert non andarono al di là di 10 punti totali che posizionarono la scuderia al 6º posto, nonostante il podio (3º posto, dietro Damon Hill e Ralf Schumacher su Jordan) conquistato da Alesi al Gran Premio del Belgio, e la prima fila colta dallo stesso francese nel Gran Premio d'Austria.

1999[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 1999.
Alesi al Gran Premio del Canada 1999.

Nel 1999 l'annata fu ancor più deludente: Alesi venne affiancato dal brasiliano Pedro Paulo Diniz, ma i due colsero solo 5 sesti posti per un magro 8º posto in classifica generale.

2000[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2000.

Di poco migliore la stagione 2000: con Mika Salo al posto di Alesi arrivarono solo 6 punti e la conferma dell'8º posto dell'anno prima.

2001[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2001.

Dal 2001 il team svizzero iniziò finalmente a sentire i benefici delle motorizzazioni Ferrari, e la coppia di giovani rampanti Nick Heidfeld e Kimi Räikkönen poté dimostrare il proprio valore portando la Sauber al 4º posto finale in classifica con 21 punti, il miglior risultato nella storia della scuderia.[10]

2002[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2002.

Nell'anno 2002 arrivò una grossa iniezione di denaro grazie alla cessione del campioncino Räikkönen alla McLaren, ma i risultati furono in calo: il confermato Heidfeld e il nuovo Felipe Massa non andarono al di là di 11 punti per un 5º posto finale.

2003[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2003.

Nel 2003 le prestazioni si mantennero sulla falsariga dell'annata precedente: venne abbandonata la gioventù di Massa per l'esperienza del vecchio Frentzen, ma i risultati faticavano ad arrivare e alla fine i 19 punti totali (superiori all'anno precedente solo grazie al cambiamento di regolamento nel punteggio) installarono la scuderia in un tutto sommato modesto 6º posto su 10 team iscritti.

2004[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2004.
Fisichella al Gran Premio degli Stati Uniti 2004, che il pilota romano concluse in nona posizione.

Nell'annata 2004 Peter Sauber ha puntato su Giancarlo Fisichella e sul cavallo di ritorno Felipe Massa e in un certo modo i risultati si sono visti, con prestazioni tutto sommato migliori (frutto anche di una certa superiorità delle gomme Bridgestone rispetto alle Michelin montate da tutti i team diretti concorrenti in classifica). I numerosi arrivi in zona punti, soprattutto da parte di Fisichella, hanno portato la scuderia a confermare il 6º posto dell'anno precedente, ma con un bottino di punti ben superiore (34).

2005[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2005.

Nel 2005 invece la Sauber si è ugualmente fornita di pneumatici Michelin ma senza risultati significativi, con il ritorno a pieno regime in Formula 1 dell'ex-campione del mondo Jacques Villeneuve (insieme al confermato Massa) che però non ha inizialmente convinto per i risultati, tanto che dopo poche gare si rincorrevano le voci poi rientrate di un suo possibile licenziamento. Complessivamente, la squadra è arrivata all'8º posto nella classifica finale totalizzando 20 punti, con due quarti posti (uno per pilota) come migliori risultati in gara.

La cessione alla BMW (2006-2009)[modifica | modifica wikitesto]

Logo della BMW Sauber.

I deludenti risultati delle ultime stagioni avevano contribuito ad accumulare un consistente passivo economico che, divenuto incolmabile, costrinse Peter Sauber a vendere lo storico team. Dopo molte speculazioni che il team fosse in vendita alla Volkswagen, il 22 giugno 2005 giunse la notizia ufficiale che la BMW, già presente da anni in F1 come motorista e azionista della Williams, aveva rilevato la squadra e dalla stagione 2006 avrebbe cominciato a gareggiare con i colori dell'azienda bavarese e il nome di BMW Sauber F1 Team, mantenendo quindi ancora il nome Sauber nel circus. Continuò ad operare in Svizzera e Peter Sauber mantenne un ruolo di consulente non operativo.

Nei 4 anni di attività della scuderia i piloti furono Jacques Villeneuve, ereditato dalla Sauber ma sostituito dopo solo 12 Gran Premi da Robert Kubica, Nick Heidfeld e, per un solo Gran Premio, Sebastian Vettel, al suo esordio in Formula 1. Il risultato migliore ottenuto fu il secondo posto in classifica costruttori nel 2007 (complice la squalifica della McLaren per la nota vicenda della spy-story), mentre la migliore conclusione in gara fu la doppietta al Gran Premio del Canada 2008 di Kubica e Heidfeld, con Kubica sul gradino più alto del podio. Durante la sua ultima stagione, la BMW Sauber si rivelò meno competitiva rispetto al recente passato e ottenne solo due secondi posti e pochi piazzamenti a punti, che la faranno finire in sesta posizione nel mondiale costruttori con 36 punti. I risultati inferiori alle aspettative portarono la casa madre a decidere la sospensione delle attività sportive in Formula 1 alla fine della stagione 2009, con un comunicato pubblicato il 29 luglio 2009.[11]

Il ritorno di Peter Sauber e dei motori Ferrari (2010-2016)[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 settembre 2009 venne annunciata la cessione della BMW Sauber ad un fondo d'investimento svizzero, il Qadbak Investments Ltd. La FIA iscrisse la BMW Sauber quale team di riserva per il 2010, e indicò la possibilità che le scuderie ammesse nel campionato successivo fossero 14.[12] A causa delle difficoltà sorte nel concludere la trattativa col fondo Qadbak, la BMW comunicò il 27 novembre 2009 di aver ceduto la scuderia all'ex proprietario Peter Sauber, accordo però vincolato all'ammissione della scuderia al mondiale 2010.[13] Il 3 dicembre 2009 la FIA accettò l'iscrizione della Sauber come tredicesima scuderia nel mondiale.[14]

2010[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2010.
Kobayashi impegnato nelle prove libere del Gran Premio della Malesia 2010.

Nel 2010 la nuova vettura, costruita con i progetti già preparati dalla BMW, fu motorizzata dalla Ferrari,[15] e il primo pilota ingaggiato fu il giovane giapponese Kamui Kobayashi. Per il secondo posto la casa svizzera trattò con Nick Heidfeld e Giancarlo Fisichella, già terzo pilota Ferrari, ma alla fine la scelta cadde sul veterano Pedro de la Rosa, ex terzo pilota McLaren.[16]. Come terzo pilota fu ingaggiato il messicano Esteban Gutiérrez. Per ragioni legali, in quella stagione il nome della scuderia fu, almeno ufficialmente, BMW Sauber Ferrari.[17] Al suo fianco, Peter Sauber chiamò Monisha Kaltenborn, nominandola CEO della squadra (prima donna a svolgere tali mansioni in una scuderia di Formula 1)[18].

La stagione comunque iniziò male per il team, che riuscì a raccogliere punti per la prima volta in stagione solo in Turchia, settima gara stagionale, con Kobayashi che arrivò decimo al traguardo e De La Rosa che concluse subito dietro di lui. Da lì la Sauber fu più costante nel conquistare punti e complessivamente l'anno non fu neanche troppo negativo, con 44 punti totali e l'ottavo posto tra i costruttori. Il miglior risultato stagionale fu conquistato da Kobayashi, che arrivò sesto in Gran Bretagna. De La Rosa invece conquistò solo un settimo posto in Ungheria e per questo fu licenziato dal team prima del Gran Premio di Singapore. Al suo posto Heidfeld corse le ultime 5 gare stagionali, conquistando un ottavo e nono posto rispettivamente in Giappone e Corea.

2011[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2011.

Nel 2011, la Sauber (riappropriatasi definitivamente della sua vecchia denominazione) affidò la sua nuova vettura, la C30, a Kamui Kobayashi e Sergio Pérez (il cui arrivo fu appoggiato dal miliardario Carlos Slim Helú, che concesse munifiche sponsorizzazioni alla squadra svizzera). Al primo Gran Premio stagionale in Australia sia Pérez che Kobayashi finirono in zona punti (rispettivamente settimo e ottavo), ma furono poi entrambi squalificati a causa di un'irregolarità all'alettone posteriore. Il team si rifece già nella gara successiva, che Kobayashi concluse settimo. Durante le prove della gara di Montecarlo, Pérez fu autore di un incidente. Sebbene non avesse riportato gravi conseguenze, i medici gli impedirono di correre la gara successiva, il Gran Premio del Canada, ove fu quindi sostituito da Pedro de la Rosa. La Sauber terminò questa stagione al 7º posto con 44 punti, ottenendo come miglior risultato un 5º posto conquistato da Kobayashi a Montecarlo.

2012[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2012.
Sergio Pérez insegue la Ferrari di Fernando Alonso in Malesia dove giungerà secondo nel 2012.

Nel 2012 il team si presentò al via con la C31, sempre motorizzata Ferrari, guidata anche quest'anno da Kamui Kobayashi e Sergio Pérez.

Nel Gran Premio della Malesia si registrò il miglior piazzamento della storia del team: Pérez, dopo essere stato anche in testa alla gara, ottenne il secondo posto, dietro la Ferrari di Fernando Alonso. La squadra ottenne altri ottimi risultati anche nei gran premi successivi: in Canada Pérez ottenne il secondo podio stagionale, cui se ne aggiunse un terzo in Italia, dove il pilota messicano, grazie anche ad una buona tattica di gara, chiuse in seconda posizione dopo essere scattato dal tredicesimo posto. Infine, nel Gran Premio del Giappone, la scuderia svizzera ottenne il quarto podio stagionale, stavolta con Kamui Kobayashi.

Alla vigilia del Gran Premio del Brasile la Sauber ufficializzò l'ingaggio per la stagione seguente del messicano Esteban Gutiérrez al posto di Kamui Kobayashi; ad affiancarlo fu chiamato Nico Hülkenberg, in sostituzione di Sergio Pérez, passato alla McLaren. La Sauber terminò la stagione al sesto posto nella classifica costruttori con 126 punti. Oltre ai quattro podi Kobayashi e Pérez misero a segno un giro veloce a testa, rispettivamente in Cina e a Monaco.

La stagione registrò avvenimenti degni di nota anche fuori dai tracciati. Durante il mese di aprile, infatti, la Sauber avviò una partnership con la squadra di calcio britannica del Chelsea. Questo accordo, che prevedeva la reciproca sponsorizzazione dei due team sportivi, costituiva una novità assoluta per la Formula 1: mai prima di quel momento era avvenuta la cooperazione tra un club calcistico e un team automobilistico. Frattanto Peter Sauber, dopo aver ceduto a Monisha Kaltenborn un terzo del pacchetto azionario della scuderia, si era ritirato da ogni ruolo attivo, nominando la stessa Kaltenborn team principal e tenendo per sé solo la carica di presidente del consiglio direttivo.

2013[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2013.

Nonostante la nuova C32 presentasse delle soluzioni tecniche interessanti, in particolare delle fiancate con una sezione molto stretta[19], la vettura si rivelò poco competitiva nella prima parte della stagione 2013, tanto che nelle prime dieci gare la scuderia svizzera raccolse appena sette punti, con un ottavo posto ottenuto da Hülkenberg nel Gran Premio della Malesia come miglior risultato.

A partire dal Gran Premio d'Italia, però, la situazione migliorò notevolmente. All'Autodromo di Monza Hülkenberg si qualificò a sorpresa in terza posizione, giungendo poi quinto al traguardo. Nelle restanti sette gare il pilota tedesco colse altri cinque piazzamenti a punti, con un quarto posto nel Gran Premio di Corea come miglior risultato, mentre il suo compagno di squadra Gutiérrez marcò punti solamente nel Gran Premio del Giappone, chiuso in settima posizione. La ripresa nell'ultimo terzo di campionato consentì alla scuderia elvetica di limitare i danni, chiudendo il campionato al settimo posto, con 57 punti.

Durante l'anno, però, emersero diverse difficoltà finanziarie, che portarono a ritardi nel pagamento di diversi fornitori[20]. La situazione fu temporaneamente risolta grazie all'entrata in scena di alcuni fondi di investimento russi, che portò anche all'ingaggio del giovane pilota russo Sergej Sirotkin come collaudatore per il 2014[21].

2014[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2014.
Gutiérrez a Singapore nel 2014

Nonostante Sirotkin fosse stato inizialmente indicato come pilota titolare per il 2014, la scuderia elvetica affiancò al riconfermato Gutiérrez il tedesco Adrian Sutil, in sostituzione del partente Hülkenberg.

L'inizio di stagione fu ancora peggiore del precedente. La nuova C33 si dimostrò poco competitiva e inaffidabile, tanto che, dopo aver concluso l'inaugurale Gran Premio d'Australia appena fuori dalla zona punti, Sutil e Gutiérrez furono entrambi costretti al ritiro sia in Malesia che in Cina.

La situazione non migliorò nel resto della stagione, che risultò la peggiore nella ventennale storia della scuderia. Né Gutiérrez né Sutil riuscirono a segnare punti: il pilota tedesco riuscì a qualificarsi nel gruppo dei primi dieci nel Gran Premio degli Stati Uniti, ma in gara fu costretto al ritiro dopo poche curve per un contatto.

La Sauber chiuse quindi la stagione senza punti per la prima volta nella sua storia, precedendo solo la Caterham nella classifica costruttori.

2015[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2015.

Dopo la disastrosa stagione 2014, per il 2015 la Sauber cambiò entrambi i piloti, ingaggiando Marcus Ericsson (proveniente dalla Caterham) e Felipe Nasr (già terzo pilota Williams nel 2014). Tuttavia, ciò creò un dissidio con il terzo pilota Giedo van der Garde, il quale aveva già un contratto come pilota titolare per la stagione. van der Garde portò in tribunale la scuderia elvetica, vincendo la causa: la Sauber dovette quindi pagare un forte indennizzo al pilota olandese[22].

Nonostante queste ulteriori complicazioni l'inizio del campionato fu positivo per la scuderia elvetica. All'esordio stagionale nel Gran Premio d'Australia sia Nasr che Ericsson andarono a punti, ripetendosi poi nel Gran Premio di Cina. In seguito gli arrivi a punti si fecero più radi e il miglior risultato stagionale rimase il quinto posto di Nasr nella gara di apertura. La Sauber avanzò di due posizioni nella classifica costruttori, chiudendo il campionato in ottava posizione, con 36 punti.

Nuove difficoltà economiche (2016-2017)[modifica | modifica wikitesto]

2016[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2016.
Le due Sauber di Nasr ed Ericsson in Bahrein nel 2016

Nel 2016 la Sauber confermò entrambi i piloti. Fin dal Gran Premio d'Australia la situazione economica fu molto complicata, e nella prima parte di stagione né Nasr né Ericsson riuscirono a far segnare punti.

Il 20 luglio la scuderia annunciò di essere stata rilevata dalla società svizzera di investimenti Longbow Finance SA, con sede a Lutry, che acquistò il team svizzero, da tempo in difficoltà finanziarie. Monisha Kaltenborn rimase a capo della gestione sportiva, mentre lo storico proprietario Peter Sauber abbandonò il circus della F1 dopo 24 anni. Il team, comunque, mantenne tutto il suo organigramma, fatta eccezione per il presidente, che diventò Pascal Picci, già presidente della Longbow Finance.

Con il Gran Premio d'Ungheria, la Sauber diventò il costruttore col maggior numero di gare disputate senza mai ottenere alcuna vittoria (341), battendo così il precedente record appartenente alla Minardi (340). Dopo diciannove gare (di cui nove, a partire dal Gran Premio d'Ungheria, disputate sotto la nuova gestione), nel Gran Premio del Brasile, penultimo appuntamento stagionale, accadde l'impensabile: Nasr (partito penultimo) colse i primi 2 punti per sé e per la scuderia, con il nono posto finale, cancellando così uno scomodo "0" in classifica e permettendo alla squadra di superare la Manor per l'importante decimo posto nei costruttori.

Al termine del Gran Premio del Giappone, disputato sul circuito di Suzuka, la Sauber annunciò che anche nella stagione 2017 avrebbe utilizzato le power unit Ferrari per le proprie monoposto[23].

2017[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2017.

La stagione 2017 si aprì con una monoposto nuova, la C36, ancora una volta mossa da motore Ferrari (nello specifico, il Tipo 062 usato dalle Rosse nell'annata precedente) e con il debutto in Formula 1 del giovane italiano Antonio Giovinazzi, che sostituì nelle prime due gare il tedesco Pascal Wehrlein, infortunato, scelto per prendere il posto del brasiliano Nasr. La nuova monoposto, però, si dimostrò ancora una volta poco competitiva, al punto da riuscire solo in poche occasioni a raggiungere la Q2 in qualifica e arrivando a punti solo al quinto appuntamento stagionale, con un 8º posto di Wehrlein che portò i primi 4 punti per il team. Nel Gran Premio d'Azerbaigian Wehrlein regalò un altro punto agli elvetici.

All'indomani del Gran Premio di Gran Bretagna, Frédéric Vasseur diventò il nuovo team principal della scuderia, sostituendo Monisha Kaltenborn licenziata tre settimane prima. Allo stesso tempo il team confermò l'arrivo di Luca Furbatto come capo progettista e di Ian Wright come capo della dinamica del veicolo.

Nel resto della stagione la squadra non riuscì più ad ottenere punti. Nel frattempo la McLaren recuperò competitività e sopravanzò la Sauber, che venne così relegata all'ultimo posto nei costruttori con appena 5 punti.

Partnership con Alfa Romeo (2018-2023)[modifica | modifica wikitesto]

Il 29 novembre 2017 la Sauber ha annunciato una partnership commerciale e tecnica con lo storico marchio Alfa Romeo, nuovo title sponsor del team; ciò ha portato nel 2018 a un cambio del nome ufficiale del team svizzero, che viene rinominato Alfa Romeo Sauber F1 Team[24][25][26]. La collaborazione terminerà alla fine della stagione 2023.[27]

2018[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2018.
Leclerc nel corso del Gran Premio d'Austria 2018

La nuova monoposto per la stagione 2018, presentata il 20 febbraio, presenta i colori classici della scuderia Alfa Romeo storica, rosso e bianco, e il logo Alfa ben visibile sulle fiancate, alettone e musetto. Monta inoltre propulsori Ferrari di ultima generazione, che non saranno, a differenza di quanto annunciato in alcune indiscrezioni, marchiati da Alfa Romeo[28]. Sul fronte piloti, come prima guida viene riconfermato Marcus Ericsson, mentre Pascal Wehrlein, non essendo in possesso di alcuno sponsor, viene sostituito dal debuttante Charles Leclerc. L'inizio di stagione vede una Sauber più competitiva rispetto alle stagioni precedenti. Infatti nel secondo Gran Premio stagionale, in Bahrein, Marcus Ericsson ottiene i primi due punti in campionato per sé e per la scuderia, mentre nel caotico Gran Premio d'Azerbaigian Leclerc conquista i suoi primi punti in Formula 1 grazie al 6º posto finale. Anche nelle gare successive la Sauber conferma i progressi della vettura rispetto alle stagioni precedenti, conquistando diversi piazzamenti a punti con Leclerc e, nel Gran Premio d'Austria, anche con Ericsson: si tratta della prima gara terminata con entrambi i piloti a punti dal Gran Premio di Cina 2015.

Jörg Zander lascia il ruolo di direttore tecnico a Simone Resta, proveniente dalla Ferrari, che si insedia a stagione praticamente finita.

Altri piazzamenti in zona punti arrivano nel Gran Premio di Germania, nel quale Ericsson taglia il traguardo in nona posizione, e nel Gran Premio del Belgio, nel quale il pilota svedese chiude al decimo posto. Anche nel finale di stagione la scuderia elvetica continua a ottenere buoni risultati: infatti Leclerc ed Ericsson ottengono diversi piazzamenti nei primi dieci. In particolare il giovane pilota monegasco chiude per quattro volte al settimo posto nelle ultime sei gare. Grazie a questa serie di risultati positivi la Sauber riesce a conquistare l'ottavo posto nella classifica costruttori con un totale di 48 punti, in netto miglioramento rispetto alle ultime due stagioni.

2019[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2019.
Räikkönen, al ritorno nella scuderia dopo 18 anni, impegnato nel Gran Premio di Cina 2019.

Il 2019 vede un profondo rinnovamento tecnico della vettura, curata da Luca Furbatto sotto la supervisione di Simone Resta, anche per via del nuovo regolamento aerodinamico. Nuovo anche il parco piloti, con il ritorno di Kimi Räikkönen a Hinwil dopo ben 18 anni[29][30][31], sostituito in Ferrari da Charles Leclerc[32][33][34], e la promozione a pilota titolare di Antonio Giovinazzi, già protagonista con il team di due gare nel 2017, che prende il posto di Marcus Ericsson, retrocesso al ruolo di terzo pilota. Con la stagione 2019 si fa maggiore la presenza del marchio Alfa Romeo in seno alla Sauber: la casa italiana diventa a tutti gli effetti title name del team svizzero, che muta ufficialmente denominazione in Alfa Romeo Racing[35]. Nonostante l'addio allo storico marchio Sauber dopo 26 stagioni nel circus, la proprietà mantiene la propria indipendenza, rimanendo separata da Fiat Chrysler Automobiles[36]. Nelle prime dodici gare della stagione la scuderia mantiene un buon rendimento, andando costantemente a punti, soprattutto con Räikkönen, mentre invece Giovinazzi fa più fatica e riesce nell'impresa soltanto in un'occasione, nel Gran Premio d'Austria. Entrambi i piloti tornano a punti in Germania, ma vengono penalizzati per irregolarità sulla vettura. Dopo la pausa estiva, la scuderia accusa un calo di prestazioni che relega i due piloti stabilmente nelle retrovie, centrando pochi piazzamenti tra i primi dieci, principalmente con Giovinazzi, mentre Räikkönen deve attendere il Gran Premio del Brasile per tornare in zona punti, con un quarto posto davanti al compagno di squadra. Il bilancio finale è di 57 punti, e vale per la seconda stagione consecutiva l'ottava posizione nel mondiale costruttori.

2020[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2020.
Giovinazzi ai test prestagionali del 2020.

Nel 2020 vengono confermati entrambi i piloti titolari; l'arrivo in seno alla scuderia di Robert Kubica nel ruolo di terzo pilota, reduce da una stagione da titolare alla Williams, porta con sé il marchio polacco PKN Orlen che diventa co-title sponsor del team, ufficialmente rinominato Alfa Romeo Racing ORLEN[37]. L'avvio di stagione si rivela deludente; a parte i 2 punti ottenuti da Giovinazzi nel Gran Premio inaugurale, la scuderia è infatti lontana dalla zona punti per la prima parte della stagione. Räikkönen deve attendere fino al rocambolesco Gran Premio della Toscana per conquistare i suoi primi punti in campionato, chiudendo all'ottavo posto, diventato poi nono a causa di una penalità. Un altro piazzamento in zona punti arriva nel Gran Premio dell'Eifel, nel quale Giovinazzi taglia il traguardo in decima posizione. Nel Gran Premio dell'Emilia-Romagna entrambi i piloti ottengono, per la prima volta in stagione, un piazzamento tra i primi dieci, con Räikkönen nono e Giovinazzi decimo. Fino al termine del campionato non ci saranno altri piazzamenti in zona punti. Nonostante il bilancio finale di una stagione molto deludente sia di appena 8 punti, la scuderia conferma per il terzo anno consecutivo l'ottava posizione nel mondiale costruttori.

2021[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2021.

Per la stagione 2021 viene confermata per il terzo anno consecutivo la line-up dei piloti composta da Kimi Räikkönen e Antonio Giovinazzi. Il primo piazzamento in zona punti arriva nel Gran Premio di Monaco, nel quale il pilota italiano taglia il traguardo in decima posizione, piazzamento bissato nel successivo Gran Premio d'Azerbaigian dal pilota finlandese. Un nuovo piazzamento tra i primi dieci arriva nel Gran Premio d'Ungheria, nel quale Räikkönen, al termine di una gara rocambolesca, taglia il traguardo in undicesima posizione, ma per via della squalifica di Vettel giunto secondo, sale in decima posizione. Alla vigilia delle qualifiche del Gran Premio d'Olanda, Räikkönen risulta positivo al SARS-CoV-2, venendo sostituito sia in questa occasione che nel Gran Premio d'Italia della settimana successiva dal terzo pilota della scuderia Robert Kubica. Il finlandese, una volta guarito, rientra al Gran Premio di Russia e va subito a punti, cogliendo l'ottava posizione, piazzamento ripetuto nel Gran Premio di Città del Messico, mentre nel Gran Premio d'Arabia Saudita Giovinazzi taglia il traguardo in nona posizione. La stagione si conferma molto deludente come quella precedente, con un bottino totale di 13 punti, che fanno scivolare la scuderia al nono posto nel mondiale costruttori. Inoltre Räikkönen annuncia il suo ritiro dalla Formula 1 al termine del campionato.

2022[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2022.
Bottas durante il Gran Premio d'Austria 2022.

Nella stagione 2022 il team rinnova completamente la line-up dei piloti: dopo gli addii di Kimi Räikkönen e Antonio Giovinazzi, i loro sostituti sono il finlandese Valtteri Bottas, proveniente dalla Mercedes, e il giovane pilota cinese Zhou Guanyu, al debutto da titolare in Formula 1. Inoltre cambia la denominazione della scuderia, che diventa ufficialmente Alfa Romeo F1 Team ORLEN.[38]

Dopo le ultime due stagioni molto difficili, con pochi punti totalizzati, l'Alfa Romeo è autrice di un campionato positivo, soprattutto nella prima parte, dove Bottas ottiene ben 46 punti nelle prime 8 gare, tornando a casa a mani vuote in sole due occasioni. Meno positivo è invece il rendimento di Zhou, che conquista solo 5 punti, conquistando un 10º posto all'esordio in Bahrein e un 8º posto in Canada.

Dopo quest'ultima gara si assiste a un brusco calo di prestazioni per entrambi i piloti. L'Alfa Romeo non va a punti per 6 gare consecutive, fino al 10º posto di Zhou ottenuto in Italia. Bottas invece non ottiene alcun punto per ben 10 gare consecutive, per poi arrivare 10º e 9º rispettivamente a Città del Messico e a San Paolo.

Il bilancio finale è di 55 punti, che vedono il team svizzero salire al sesto posto nel mondiale costruttori, risultato che non otteneva da ben 10 anni. Da segnalare anche la buona prestazione di Zhou in Giappone in cui, pur concludendo la gara solo 16º, riesce a marcare il giro più veloce.

Durante la stagione, il 26 agosto, Alfa Romeo ha annunciato che la partnership con Sauber Motorsport terminerà entro la fine del 2023,[27] mentre il 26 ottobre viene ufficializzato che il team diventerà la scuderia ufficiale di Audi dal 2026.[39]

2023[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2023.
Zhou durante il Gran Premio d'Austria 2023.

Nella stagione 2023 viene confermata la line-up dei piloti composta da Valtteri Bottas e Zhou Guanyu. Inoltre la scuderia svizzera abbraccia un nuovo co-title sponsor, l'azienda canadese Stake, venendo ufficialmente rinominata Alfa Romeo F1 Team Stake.[3][4] Rispetto al 2022 la squadra elvetica nella prima metà del campionato è molto meno competitiva, con solo quattro arrivi tra i primi dieci, anche se Zhou all'esordio stagionale in Bahrein ottiene il giro più veloce, pur arrivando solo 16º al traguardo, esattamente come un anno prima in Giappone. Lo stesso pilota cinese insieme al suo compagno Bottas si rendono protagonisti di un "exploit" durante le qualifiche del Gran Premio d'Ungheria, concluse rispettivamente al quinto e al settimo posto, ma poi in gara finiscono fuori dalla zona punti. Dopo la pausa estiva, l'Alfa Romeo va a punti soltanto in due occasioni: un decimo posto di Bottas in Italia, e un ottavo posto del pilota finlandese e un nono posto di Zhou nel Gran Premio del Qatar (migliore prestazione stagionale). Questi risultati deludenti fanno scivolare nuovamente il team in nona posizione nel mondiale costruttori, con un totale di appena 16 punti.

Il secondo ritorno del nome Sauber (2024-)[modifica | modifica wikitesto]

Terminato l'accordo con Alfa Romeo, il 15 dicembre 2023 la scuderia svizzera annuncia la nuova denominazione Stake F1 Team Kick Sauber per il 2024, segnando il ritorno del nome Sauber in Formula 1 per la prima volta dal 2018.[1][2] Tuttavia il 1º gennaio 2024 viene scelta la denominazione definitiva, accorciata in Stake F1 Team, mentre Kick Sauber rimane come nome del telaio,[40] anche se sull'entry list ufficiale della FIA il costruttore viene iscritto con il nome completo.

2024[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2024.

Anche nel 2024 viene confermata per il terzo anno consecutivo la coppia di piloti composta da Valtteri Bottas e Zhou Guanyu.

Gestione Sportiva[modifica | modifica wikitesto]

  • Piloti: Valtteri Bottas, Zhou Guanyu
  • Team Representative: Alessandro Alunni Bravi
  • Presidente: Pascal Picci
  • CEO: Andreas Seidl
  • Team Manager: Beat Zehnder
  • Direttore tecnico: James Key
  • Direttore operativo: Axel Kruse
  • Capo progettista: carica vacante
  • Capo aerodinamico: Nicolas Hennel de Beaupreau
  • Direttore marketing: Yan Lefort
  • Direttore delle operazioni in pista: Xevi Pujolar
  • Responsabile reparto aerodinamica: Alessandro Cinelli
  • Responsabile delle prestazioni della vettura: Lucia Conconi
  • Responsabile delle comunicazioni: Maria Guidotti
  • Responsabile delle strategie: Ruth Buscombe
  • Ingegneri di pista: Julien Simon-Chautemps, Jörn Becker
  • Capo meccanico: Reto Camenzind
  • Collaudatori: Théo Pourchaire, Zane Maloney

Principali piloti[modifica | modifica wikitesto]

Come piloti principali si intendono tutti coloro che abbiano corso almeno 15 Gran Premi con la scuderia.

Risultati in Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1993 C12 Sauber LH10 G Bandiera dell'Austria Wendlinger Rit Rit Rit Rit Rit 13 6 Rit Rit 9 6 Rit 4 5 Rit 15 12
Bandiera della Finlandia Lehto 5 Rit Rit 4 Rit Rit 7 Rit 8 Rit Rit 9 Rit 7 8 Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1994 C13 Mercedes 2175B G Bandiera dell'Austria Wendlinger 6 Rit 4 SP INF INF INF INF INF INF INF INF INF INF INF INF 12
Bandiera dell'Italia De Cesaris Rit 6 Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit
Bandiera della Finlandia Lehto Rit 10
Bandiera della Germania Frentzen Rit 5 7 SP Rit Rit 4 7 Rit Rit Rit Rit Rit 6 6 7
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1995 C14 Ford ECA Zetec-R G Bandiera dell'Austria Wendlinger Rit Rit Rit 13 10 Rit 18
Bandiera della Francia Boullion 8 Rit Rit 9 5 10 11 6 12 Rit Rit
Bandiera della Germania Frentzen Rit 5 6 8 6 Rit 10 6 Rit 5 4 3 6 Rit 7 8 Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1996 C15 Ford JD Zetec-R G Bandiera del Regno Unito Herbert NP Rit 9 7 Rit 3 Rit 7 SQ 9 Rit Rit Rit 9 8 10 11
Bandiera della Germania Frentzen 8 Rit Rit Rit Rit 4 4 Rit Rit 8 8 Rit Rit Rit 7 6
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1997 C16 Petronas SPE-01 G Bandiera del Regno Unito Herbert Rit 7 4 Rit Rit 5 5 8 Rit Rit 3 4 Rit 8 7 6 8 16
Bandiera dell'Italia Larini 6 11 Rit 7 Rit
Bandiera dell'Italia Morbidelli 14 10 INF INF INF Rit 9 12 9 9 NP INF
Bandiera dell'Argentina Fontana Rit 9 9 14
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1998 C17 Petronas SPE-01D G Bandiera della Francia Alesi Rit 9 5 6 10 12 Rit 7 Rit Rit 10 7 3 5 10 7 10
Bandiera del Regno Unito Herbert 6 11 Rit Rit 7 7 Rit 8 Rit 8 Rit 10 Rit Rit Rit 10
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1999 C18 Petronas SPE-03A B Bandiera della Francia Alesi Rit Rit 6 Rit Rit Rit Rit 14 Rit 8 16 9 9 Rit 7 6 5
Bandiera del Brasile Diniz Rit Rit Rit Rit Rit 6 Rit 6 6 Rit Rit Rit Rit Rit Rit 11
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2000 C19 Petronas SPE-04A B Bandiera del Brasile Diniz Rit NP 8 11 Rit 7 Rit 10 11 9 Rit Rit 11 8 8 11 Rit 6
Bandiera della Finlandia Salo SQ NP 6 8 7 Rit 5 Rit 10 6 5 10 9 7 Rit 10 8
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2001 C20 Petronas 01A B Bandiera della Germania Heidfeld 4 Rit 3 7 6 9 Rit Rit Rit 6 6 Rit 6 Rit 11 6 9 21
Bandiera della Finlandia Räikkönen 6 Rit Rit Rit 8 4 10 4 10 7 5 Rit 7 NP 7 Rit Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2002 C21 Petronas 02A B Bandiera della Germania Heidfeld Rit 5 Rit 10 4 Rit 8 12 7 6 7 6 9 10 10 9 7 11
Bandiera del Brasile Massa Rit 6 Rit 8 5 Rit Rit 9 6 9 Rit 7 7 Rit Rit Rit
Bandiera della Germania Frentzen 13
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2003 C22 Petronas 03A B Bandiera della Germania Heidfeld Rit 8 Rit 10 10 Rit 11 Rit 8 13 17 10 9 9 5 9 19
Bandiera della Germania Frentzen 6 9 5 11 Rit NP Rit Rit 9 12 12 Rit Rit 13* 3 Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2004 C23 Petronas 04A B Bandiera dell'Italia Fisichella 10 11 11 9 7 Rit 6 4 9* 12 6 9 8 5 8 7 8 9 34
Bandiera del Brasile Massa Rit 8 12 10 9 5 9 Rit Rit 13 9 13 Rit 4 12 8 9 8
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2005 C24 Petronas 05A M Bandiera del Canada Villeneuve 13 Rit 11* 4 Rit 11 13 9 NP 8 14 15 Rit 11 11 6 12 12 10 20
Bandiera del Brasile Massa 10 10 7 10 11* 9 14 4 NP Rit 10 8 14 Rit 9 10 11 10 6


Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2010 C29 Ferrari 056 B Bandiera della Spagna De La Rosa Rit 12 NP Rit Rit Rit 11 Rit 12 Rit 14 7 11 14 44
Bandiera della Germania Heidfeld Rit 8 9 17 11
Bandiera del Giappone Kobayashi Rit Rit Rit Rit 12 Rit 10 Rit 7 6 11 9 8 Rit Rit 7 8 10 14
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2011 C30 Ferrari 056 P Bandiera del Giappone Kobayashi SQ 7 10 10 10 5 7 16 Rit 9 11 12 Rit 14 13 15 Rit 10 9 44
Bandiera del Messico Pérez SQ Rit 17 14 9 NP SP 11 7 11 15 Rit Rit 10 8 16 10 11 13
Bandiera della Spagna De La Rosa 12
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2012 C31 Ferrari 056 P Bandiera del Giappone Kobayashi 6 Rit 10 13 5 Rit 9 Rit 11 4 18* 13 9 13 3 Rit 14 6 14 9 126
Bandiera del Messico Pérez 8 2 11 11 Rit 11 3 9 Rit 6 14 Rit 2 10 Rit 11 Rit 15 11 Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2013 C32 Ferrari 056 P Bandiera della Germania Hülkenberg NP 8 10 12 15 11 Rit 10 10 11 13 5 9 4 6 19* 14 6 8 57
Bandiera del Messico Gutiérrez 13 12 Rit 18 11 13 20* 14 14 Rit 14 13 12 11 7 15 13 13 12
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2014 C33 Ferrari 059/3 P Bandiera della Germania Sutil 11 Rit Rit Rit 17 Rit 13 13 13 Rit 11 14 15 Rit 21* 16 Rit 16 16 0 10º
Bandiera del Messico Gutiérrez 12 Rit Rit 16 16 Rit 14* 19 Rit 14 Rit 15 20 Rit 13 15 14 14 15
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2015 C34 Ferrari 059/4 P Bandiera della Svezia Ericsson 8 Rit 10 14 14 13 14 13 11 10 10 9 11 14 Rit Rit 12 16 14 36
Bandiera del Brasile Nasr 5 12 8 12 12 9 16 11 NP 11 11 13 10 20* 6 9 Rit 13 15
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2016 C35 Ferrari 059/5 P Bandiera della Svezia Ericsson Rit 12 16 14 12 Rit 15 17 15 Rit 20 18 Rit 16 17 12 15 14 11 Rit 15 2 10º
Bandiera del Brasile Nasr 15 14 20 16 14 Rit 18 12 13 15 17 Rit 17 Rit 13 Rit 19 15 15 9 16
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2017 C36 Ferrari 059/5 P Bandiera della Svezia Ericsson Rit 15 Rit 15 11 Rit 13 11 15 14 16 16 18* Rit 18 Rit 15 Rit 13 17 5 10º
Bandiera della Germania Wehrlein SP INF 11 16 8 Rit 15 10 14 17 15 Rit 16 12 17 15 Rit 14 14 14
Bandiera dell'Italia Giovinazzi 12 Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2018 C37 Ferrari 062 EVO P Bandiera della Svezia Ericsson Rit 9 16 11 13 11 15 13 10 Rit 9 15 10 15 11 13 12 10 9 Rit Rit 48
Bandiera di Monaco Leclerc 13 12 19 6 10 18* 10 10 9 Rit 15 Rit Rit 11 9 7 Rit Rit 7 7 7
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2019 C38 Ferrari 064 P Bandiera della Finlandia Räikkönen 8 7 9 10 14 17 15 7 9 8 12 7 16 15 Rit 13 12 Rit 11 4 13 57
Bandiera dell'Italia Giovinazzi 15 11 15 12 16 19 13 16 10 Rit 13 18 18* 9 10 15 14 14 14 5 16
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2020 C39 Ferrari 065 P Bandiera della Finlandia Räikkönen Rit 11 15 17 15 14 12 13 9 14 12 11 9 15 15 14 12 8
Bandiera dell'Italia Giovinazzi 9 14 17 14 17 16 Rit 16 Rit 11 10 15 10 Rit 16 13 16
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2021 C41 Ferrari 066 P Bandiera della Finlandia Räikkönen 11 13 Rit 12 11 10 17 11 15 15 10 18 SP 8 12 13 8 12 14 15 Rit 13
Bandiera della Polonia Kubica 15 14
Bandiera dell'Italia Giovinazzi 12 14 12 15 10 11 15 15 14 13 13 13 14 13 16 11 11 11 14 15 9 Rit
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2022 C42 Ferrari 066/7 P Bandiera della Finlandia Bottas 6 Rit 8 57 7 6 9 11 7 Rit 11 14 20* Rit Rit 13 11 15 Rit 10 9 15 55
Bandiera della Cina Zhou 10 11 11 15 Rit Rit 16 Rit 8 Rit 14 16* 13 14 16 10 Rit 16 12 13 12 12
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2023 C43 Ferrari 066/10 P Bandiera della Finlandia Bottas 8 18 11 18 13 11 19 10 15 12 12 12 14 10 Rit Rit 8 12 15 Rit 17 19 16
Bandiera della Cina Zhou 16 13 9 Rit 16 13 9 16 12 15 16 13 Rit 14 12 13 9 13 14 Rit 15 17
Anno Vettura Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2024 C44 Ferrari 066/12 P Bandiera della Finlandia Bottas 19 17 0
Bandiera della Cina Zhou 11 18
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Apice – Risultato Sprint (A punti)
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

* – Indica il pilota ritirato ma ugualmente classificato avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza di gara.

Loghi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Redazione Formula1.it, UFFICIALE: Sauber annuncia il nuovo nome per il 2024, su FWM - Formula1.it, 15 dicembre 2023. URL consultato il 15 dicembre 2023.
  2. ^ a b Nel Gran Premio d'Australia (in cui la pubblicità di giochi d'azzardo e scommesse sportive non è consentita) viene iscritta come Kick Sauber F1 Team.
  3. ^ a b F1 | Alfa Romeo: annunciato Stake come nuovo title sponsor, su it.motorsport.com, 27 gennaio 2023. URL consultato il 28 gennaio 2023.
  4. ^ a b Nei Gran Premi d'Australia, di Spagna, del Belgio e del Qatar (in cui la pubblicità di giochi d'azzardo e scommesse sportive non è consentita) viene iscritta come Alfa Romeo F1 Team Kick.
  5. ^ Swiss News - Copia archiviata (PDF), su swissnews.ch. URL consultato il 19 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  6. ^ GrandPrix.com (Swiss look into motorsports ban of 1958) http://www.grandprix.com/ns/ns19754.html
  7. ^ Leggenda Motori: la dominatrice endurance di fine anni '80, la Sauber C9, su giornalemotori.com, 5 ottobre 2019. URL consultato il 13 febbraio 2021.
  8. ^ Monaco 1994, l'incidente di Wendlinger nella prima corsa dopo lo shock di Imola, su f1web.it, 17 maggio 2014. URL consultato il 13 febbraio 2021.
  9. ^ Fastback | GP Italia 1995: il sogno Rosso sfuma sul più bello, su thelastcorner.it, 2 settembre 2013. URL consultato il 13 febbraio 2021.
  10. ^ Quando Räikkönen debuttò in F1 con la Sauber nel 2001, su wheels.iconmagazine.it, 14 settembre 2018. URL consultato il 13 febbraio 2021.
  11. ^ (EN) Official: BMW leaves F1, in pitpass.com, 29 luglio 2009. URL consultato il 29 luglio 2009.
  12. ^ Il ritorno della Lotus. Sarà il 13° team del 2010, su gazzetta.it, 15 settembre 2009. URL consultato il 15 settembre 2009.
  13. ^ Bmw: "Il team passa a Sauber se la squadra corre il Mondiale 2010, su f1.gpupdate.net, 27 novembre 2009. URL consultato il 27 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2009).
  14. ^ Sauber nel Mondiale-Adesso è ufficiale, su gazzetta.it, 3 dicembre 2009. URL consultato il 4 dicembre 2009.
  15. ^ Peter Sauber: "Il team avrà motori Ferrari", su f1.gpupdate.net, 4 dicembre 2009. URL consultato il 5 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2009).
  16. ^ f1 bmw-sauber De la Rosa pilota ufficiale mondiale 2010 [collegamento interrotto], su sport.virgilio.it, 19 gennaio 2010. URL consultato il 20 gennaio 2010.
  17. ^ Il nome del team Sauber per il momento non cambierà, su f1.gpupdate.net, 4 gennaio 2010. URL consultato il 5 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2010).
  18. ^ La Kaltenborn team manager Sauber, su italiaracing.net, 8 gennaio 2010. URL consultato il 10 gennaio 2010.
  19. ^ (EN) Sauber C32, su f1technical.net, f1technical. URL consultato il 3 giugno 2014.
  20. ^ Kaltenborn: "Sauber salderà tutti i debiti con i fornitori", in formulapassion.it, 6 settembre 2013. URL consultato il 3 giugno 2014.
  21. ^ (EN) Sergey Sirotkin becomes Sauber F1 test driver for 2014, in Autosport.com, 21 dicembre 2013. URL consultato il 3 giugno 2014.
  22. ^ Sauber-Van der Garde, al pilota va un indennizzo economico, in Autosprint.corrieredellosport.it, 18 marzo 2015. URL consultato il 25 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2015).
  23. ^ La Sauber con power unit Ferrari anche nel 2017 - tuttomotorsport.com, in tuttomotorsport.com, 17 ottobre 2016. URL consultato il 19 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2016).
  24. ^ F.1, torna l'Alfa Romeo: sarà partner della Sauber, in gazzetta.it, 29 novembre 2017. URL consultato il 29 novembre 2017.
  25. ^ Un'analoga denominazione si ebbe nei primi anni 2000 con la Williams, che in seguito alla collaborazione con la BMW (che peraltro prevedeva, a differenza dell'Alfa Romeo Sauber, la fornitura di motori), cambiò nome in "BMW Williams F1 Team".
  26. ^ (EN) The Sauber F1 Team enters a multi-year partnership agreement with Alfa Romeo, su sauberf1team.com, 29 novembre 2017. URL consultato il 29 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
  27. ^ a b F1 | Alfa Romeo annuncia: la partnership con Sauber termina a fine 2023, su Sport Motori, 26 agosto 2022. URL consultato il 26 agosto 2022.
  28. ^ No, la Sauber F1 non monterà motori Alfa Romeo nel 2018 - Formula 1 - Panoramauto, in Panoramauto, 29 novembre 2017. URL consultato il 2 dicembre 2017.
  29. ^ Formula 1, la carriera di Raikkonen: l’ultimo eroe a vincere un Mondiale con la Ferrari | Sky Sport, su sport-sky-it.cdn.ampproject.org. URL consultato l'11 settembre 2018.
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