Coordinate: 40°58′22.92″N 14°12′23.31″E

Aversa: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Riqualificazione Voce
Etichetta: Inserimento bandiera
Riga 1: Riga 1:
{{Divisione amministrativa
{{Divisione amministrativa
|Nome=Aversa
|Nome= Aversa
|Panorama=
|Panorama= Castello_Aragonese_Aversa.jpg
|Didascalia= Veduta di Piazza Trieste e Trento, sede del Tribunale di Napoli Nord
|Didascalia=
|Bandiera=Aversa-Gonfalone.png
|Bandiera= Aversa-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Voce bandiera=
|Stemma=Aversa-Stemma.png
|Stemma= Aversa-Stemma.png
|Voce stemma=
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Stato= ITA
|Grado amministrativo=3
|Grado amministrativo= 3
|Divisione amm grado 1=Campania
|Divisione amm grado 1=Campania
|Divisione amm grado 2=Caserta
|Divisione amm grado 2= Caserta
|Amministratore locale= Enrico De Cristofaro<ref name=Repubblica>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/static/speciale/2016/elezioni/comunali/aversa.html|titolo=Elezioni comunali 5 giugno 2016|editore=Comune di Aversa|accesso=1º luglio 2017}}</ref>
|Amministratore locale=Enrico De Cristofaro
|Partito=[[liste civiche]]
|Partito=[[liste civiche]]
|Data elezione=19-6-2016
|Data elezione= 19-6-2016
|Data istituzione=1022<ref group=N>L'istituzione del comune di Aversa coincide con l'arrivo di Rainulfo Drengot che si insediò presso la Chiesa votiva di Sancte Paulum at Averze.</ref><ref name=Fondazione>{{Cita web|url=http://www.aversaturismo.it/aversa-fondata-nel-1022/|titolo=Aversa fondata nel 1022|editore=Aversa Turismo|accesso=1º luglio 2017}}</ref> |Altitudine=39<ref group=N>Altitudine del municipio.</ref><ref name="clima e dati">{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/061/005/clima.html|titolo=Aversa: clima e dati geografici|editore=Comuni-Italiani.it|accesso=7 giugno 2017}}</ref>
|Data istituzione=
|Superficie=8.73
|Altitudine=68
|Superficie=9.5
|Note superficie=
|Note superficie=
|Abitanti=53080
|Abitanti=53080
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2016gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2016.
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2016gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2016.
|Aggiornamento abitanti=30-4-2016
|Aggiornamento abitanti=30-11-2016
|Sottodivisioni=Ponte Mezzotta<ref>{{cita web|url=http://italia.indettaglio.it/ita/campania/caserta_aversa_pontemezzotta.html|titolo=Sito sulle regioni italiane|accesso=13 febbraio 2011}}</ref>
|Sottodivisioni= Ponte Mezzotta<ref>{{cita web|url=http://italia.indettaglio.it/ita/campania/caserta_aversa_pontemezzotta.html|titolo=La Frazione di Ponte Mezzotta|editore=Italia in Dettaglio|accesso=30 giugno 2017}}</ref>
|Divisioni confinanti=[[Carinaro]], [[Casaluce]], [[Cesa]], [[Frignano]], [[Giugliano in Campania]] (NA), [[Gricignano di Aversa]], [[Lusciano]], [[San Marcellino (Italia)|San Marcellino]], [[Sant'Antimo (Italia)|Sant'Antimo]] (NA), [[Teverola]], [[Trentola Ducenta]]
|Divisioni confinanti= [[Carinaro]], [[Casaluce]], [[Cesa]], [[Frignano]], [[Giugliano in Campania]], [[Gricignano di Aversa]], [[Lusciano]], [[San Marcellino (Italia)|San Marcellino]], [[Sant'Antimo (Italia)|Sant'Antimo]], [[Teverola]], [[Trentola Ducenta]]
|Zona sismica=2
|Zona sismica= 2
|Gradi giorno=1119
|Gradi giorno= 1119
|Nome abitanti=aversani
|Nome abitanti= aversani
|Patrono=[[Paolo di Tarso|san Paolo]] - Madonna di Casaluce
|Patrono= [[Paolo di Tarso|san Paolo]] - Madonna di Casaluce
|Festivo=25 gennaio-dal II venerdi di settembre al II lunedì di settembre.
|Festivo= 25 gennaio
|PIL=
|PIL=
|PIL procapite=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Aversa (province of Caserta, region Campania, Italy).svg
|Mappa= Map of comune of Aversa (province of Caserta, region Campania, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Aversa nella [[provincia di Caserta]]
|Didascalia mappa= Posizione del comune di Aversa nella [[provincia di Caserta]]
|Diffusività=
|Diffusività=
}}
}}


'''Aversa''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[aˈvɛrsa]|it}}, ''Averz'' in [[dialetto napoletano|napoletano]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:53080}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Caserta]] in [[Campania]].
'''Aversa''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[aˈvɛrsa]|it}}<ref>*{{Dipi|Aversa}}*.</ref>; ''Averza'' in [[dialetto napoletano|napoletano]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | Garzanti | Milano|p= 64}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:53080}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Caserta]] in [[Campania]], elevato a [[città]] con [[decreto del presidente della Repubblica]] del 10 ottobre 1990<ref name="Città1">{{cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/|titolo=Ufficio araldico. Fascicoli comunali|editore=Archivio centrale dello Stato|accesso=19 giugno 2016}}</ref>.
È il secondo comune più popoloso della provincia<ref name=popolazione>{{cita web|url=http://www.tuttitalia.it/campania/provincia-di-caserta/88-comuni/popolazione/|titolo=Comuni in provincia di Caserta per popolazione|editore=Tuttitalia.it|accesso=15 luglio 2016}}</ref> ed il diciassettesimo della regione<ref>{{cita web|url=http://www.tuttitalia.it/campania/96-comuni/popolazione/|titolo=Comuni della Campania per popolazione|editore=Tuttitalia.it|accesso=15 luglio 2016}}</ref>.


Prima [[contea di Aversa|contea normanna]] [[Mezzogiorno (Italia)|d'Italia]], nonché comune capofila del II mandamento del [[circondario di Caserta]] fino al [[1927]], la città di Aversa è posta al centro di un territorio pianeggiante conosciuto come [[agro aversano]], vasta area rurale dell'antica [[Terra di Lavoro]] nota anche come [[Campania Felix]].
Fondata nel [[1022]], nonché prima [[contea di Aversa|contea normanna]] [[Mezzogiorno (Italia)|d'Italia]]<ref>{{cita web|url=http://www.aversaturismo.it/aversa-fondata-nel-1022-2/|titolo=Aversa fondata nel 1022|editore=Aversa Turismo|accesso=9 giugno 2017}}</ref>, la città di Aversa è posta al centro di un territorio pianeggiante conosciuto come [[agro aversano]], vasta area rurale dell'antica [[Terra di Lavoro]] nota anche come [[Campania Felix]]<ref>{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/061/005/clima.html|titolo=Aversa : Clima e Dati Geografici|editore=Comuni-italiani.it|accesso=9 giugno 2017}}</ref>.
Dal [[1053]] è sede vescovile della [[diocesi di Aversa]]<ref>{{cita web|url=http://www.diocesiaversa.it/storia/|titolo=Storia della Diocesi di Aversa|editore=Diocesi di Aversa|accesso=9 giugno 2017}}</ref>, ed è famosa anche per la produzione della [[mozzarella di bufala campana|mozzarella di bufala]] e del [[Aversa Asprinio|vino Asprinio]]. Prima dell'avvento del [[proibizionismo#Proibizionismo della cannabis|proibizionismo]] della [[cannabis]], è stata uno dei maggiori centri italiani per la produzione di [[Cannabis sativa|canapa]]<ref>{{cita web|url=https://www.edizionecaserta.it/2017/04/13/rilancio-della-canapa-ruolo-decisivo-della-campania/|titolo=Il rilancio della canapa e il ruolo decisivo della Campania|editore=Edizione Caserta|accesso=9 giugno 2017}}</ref>.


Dal [[1053]] è sede vescovile della [[diocesi di Aversa]], ed è famosa anche per la produzione della [[mozzarella di bufala campana|mozzarella di bufala]] e del [[Aversa Asprinio|vino Asprinio]]. Prima dell'avvento del [[proibizionismo#Proibizionismo della cannabis|proibizionismo]] della [[cannabis]], è stata uno dei maggiori centri italiani per la produzione di [[Cannabis sativa|canapa]]. La cittadina è nota anche per aver dato i natali al celebre musicista e compositore [[Domenico Cimarosa]], figura centrale dell'opera, in particolare di quella [[opera buffa|buffa]], del tardo [[XVIII secolo]].
La cittadina è nota anche per aver dato i natali al celebre musicista e compositore [[Domenico Cimarosa]], figura centrale dell'opera, in particolare di quella [[opera buffa|buffa]], del tardo [[XVIII secolo]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.aversa.ce.it/storiaturismo/grandimusicisti/Cimarosa.htm|titolo=La vita di Domenico Cimarosa|editore=Edizione Comune di Aversa|accesso=9 giugno 2017}}</ref>.

È inoltre il comune più popoloso della provincia dopo il [[Caserta|capoluogo]].


== Geografia fisica ==
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
=== Territorio ===
[[File:Veduta_Aerea_Aversa.jpg|thumb|Foto aerea dal Parco S.A. Pozzi della città]]
Aversa è in piena [[Pianura Campana]], al centro di una vasta area pianeggiante di antica vocazione agricola, situata a circa 3&nbsp;km a sud del [[Clanio|fiume Clanio]]<ref name=autogenerato1>{{Cita|Cecere|p.7|Cecere, 1997}}</ref> e dista dal mare circa 22&nbsp;km<ref name=autogenerato1 />. La morfologia del territorio, unita alla fertilità del terreno e alle antiche e recenti opere di bonifica e di risistemazione del suolo, sono ancora oggi elementi strategici nella costruzione del paesaggio. Dista circa 16&nbsp;km dal [[Capoluogo#Capoluogo di Provincia|capoluogo di provincia]] [[Caserta]], con più di 50.000 abitanti è il secondo comune per popolazione della [[provincia di Caserta]].
Aversa è in piena [[Pianura Campana]], situata tra i [[Regi Lagni]] ed il [[Lago Patria]], al centro di una vasta area pianeggiante di antica vocazione agricola, l'[[Agro aversano]], che conta circa 285 000 abitanti<ref name="clima e dati"/>.
La città dista dal mare circa 22&nbsp;km<ref name=autogenerato1>{{Cita|Cecere|p.7|Cecere, 1997}}</ref> ed è caratterizzata da un [[dislivello]] che varia dai 64 ai 30 {{mslm}}<ref name="clima e dati"/> La morfologia del territorio, unita alla fertilità del terreno ed alle antiche e recenti opere di bonifica e di risistemazione del suolo, sono ancora oggi elementi strategici nella costruzione del paesaggio<ref>{{cita web|url=http://pocobello.blogspot.it/2009/08/le-opere-del-fascismo.html|titolo=Le opere del fascismo|autore=Pocobello|accesso=1º luglio 2017}}</ref>. Dista circa 16&nbsp;km dal [[Capoluogo#Capoluogo di Provincia|capoluogo di provincia]] [[Caserta]] ed è il secondo comune per popolazione dell'[[provincia di Caserta|omonima provincia]]<ref name=popolazione/>.


* [[Classificazione sismica]]: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003<ref>{{cita web|http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/Classificazione2006_perRegione.pdf|Classificazione sismica dei comuni italiani|23-09-2010}}</ref>
Dal punto di vista sismico il territorio comunale si trova, stando alla classificazione della Protezione Civile, in zona 2 (soggetta a sismicità medio-alta)<ref>{{cita web|http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/Classificazione2006_perRegione.pdf|Classificazione sismica dei comuni italiani|Protezione Civile|accesso=1º luglio 2017}}</ref>.


=== Clima ===
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Napoli Capodichino}}
Ad Aversa il [[clima|regime climatico]] è classificato come [[clima temperato#Clima temperato caldo|temperato caldo]]<ref>{{cita web|http://www.comuni-italiani.it/061/005/clima.html|Dati tratti dal sito http://www.comuni-italiani.it/061/005/clima.html}}</ref>, con estati calde e inverni miti. Le medie invernali sono di solito inferiori ai 10&nbsp;°C; le medie estive sono di 26&nbsp;°C (con valori massimi che possono toccare i 35&nbsp;°C). Le precipitazioni sono piuttosto irregolari: si concentrano tra ottobre e gennaio, mentre d'estate sono quasi inesistenti.
La zona climatica di Aversa è di fascia C; di conseguenza l'accensione degli impianti termici di cui al D.P.R. n. 412 del 26 agosto [[1993]] è consentita dal 15 novembre al 31 marzo per un massimo di dieci ore giornaliere<ref>{{cita web|url=http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/dpr412-93.pdf|titolo=Classificazione climatica: D.P.R. n. 412/1993|accesso=7 giugno 2017|editore=enea.it}}</ref>.


Il clima di Aversa è di natura [[clima mediterraneo|mediterranea]], con [[inverno|inverni]] miti ed [[estate|estati]] calde.
Le medie invernali sono di solito inferiori ai 10&nbsp;°C; le medie estive sono di 23&nbsp;°C (con valori massimi che possono toccare i 30&nbsp;°C). Le precipitazioni si concentrano principalmente tra ottobre e gennaio, subendo significative diminuzioni nel periodo estivo.
Di seguito è riportata la tabella riassuntiva dei principali dati meteorologici riferiti al territorio comunale<ref>{{cita web|url=https://it.climate-data.org/location/14129/|dataarchivio=9 giugno 2017|titolo=Temperature medie trentennale 1961-1990|editore=Climate-data.org|accesso=9 giugno 2017}}</ref>:
{{ClimaAnnuale
{{ClimaAnnuale
| nome = [[Stazione meteorologica di Napoli Capodichino|Napoli Capodichino]]<ref>{{cita web|http://www.ilmeteo.it/portale/medie-climatiche/Aversa|I dati della tabella si riferiscono al periodo trentennale 1973-2003|23-09-2010}}</ref>
| nome = [[Stazione meteorologica di Napoli Capodichino|Napoli Capodichino]]
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 13.0
| tempmax01 = 12.4
| tempmax02 = 13.0
| tempmax02 = 13.3
| tempmax03 = 15.0
| tempmax03 = 15.1
| tempmax04 = 18.0
| tempmax04 = 17.8
| tempmax05 = 23.0
| tempmax05 = 22.0
| tempmax06 = 26.0
| tempmax06 = 26.0
| tempmax07 = 29.0
| tempmax07 = 28.9
| tempmax08 = 30.0
| tempmax08 = 29.2
| tempmax09 = 26.0
| tempmax09 = 26.0
| tempmax10 = 22.0
| tempmax10 = 21.6
| tempmax11 = 17.0
| tempmax11 = 16.8
| tempmax12 = 14.0
| tempmax12 = 13.3
<!-- Temperature medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmedia01 = 8.2
| tempmedia02 = 9.0
| tempmedia03 = 10.6
| tempmedia04 = 13.2
| tempmedia05 = 17.0
| tempmedia06 = 20.8
| tempmedia07 = 23.3
| tempmedia08 = 23.6
| tempmedia09 = 20.8
| tempmedia10 = 16.9
| tempmedia11 = 12.6
| tempmedia12 = 9.4
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 4.0
| tempmin01 = 4.1
| tempmin02 = 4.0
| tempmin02 = 4.7
| tempmin03 = 6.0
| tempmin03 = 6.2
| tempmin04 = 8.0
| tempmin04 = 8.6
| tempmin05 = 12.0
| tempmin05 = 12.1
| tempmin06 = 16.0
| tempmin06 = 15.6
| tempmin07 = 18.0
| tempmin07 = 17.7
| tempmin08 = 18.0
| tempmin08 = 18.0
| tempmin09 = 15.0
| tempmin09 = 15.7
| tempmin10 = 12.0
| tempmin10 = 12.2
| tempmin11 = 8.0
| tempmin11 = 8.5
| tempmin12 = 5.0
| tempmin12 = 5.6
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 104.0
| pioggia01 = 102
| pioggia02 = 98.0
| pioggia02 = 85
| pioggia03 = 86.0
| pioggia03 = 76
| pioggia04 = 76.0
| pioggia04 = 70
| pioggia05 = 50.0
| pioggia05 = 44
| pioggia06 = 34.0
| pioggia06 = 30
| pioggia07 = 24.0
| pioggia07 = 22
| pioggia08 = 42.0
| pioggia08 = 40
| pioggia09 = 80.0
| pioggia09 = 72
| pioggia10 = 130.0
| pioggia10 = 114
| pioggia11 = 162.0
| pioggia11 = 141
| pioggia12 = 121.0
| pioggia12 = 111
| umido01 = 75
| umido02 = 73
| umido03 = 71
| umido04 = 70
| umido05 = 70
| umido06 = 71
| umido07 = 70
| umido08 = 69
| umido09 = 73
| umido10 = 74
| umido11 = 76
| umido12 = 75
| vento01 = ENE
| intensità01 = 9.0
| vento02 = SSW
| intensità02 = 16.0
| vento03 = SSW
| intensità03 = 16.0
| vento04 = SSW
| intensità04 = 16.0
| vento05 = SSW
| intensità05 = 16.0
| vento06 = SSW
| intensità06 = 16.0
| vento07 = SSW
| intensità07 = 16.0
| vento08 = SSW
| intensità08 = 16.0
| vento09 = SSW
| intensità09 = 9.0
| vento10 = SSW
| intensità10 = 9.0
| vento11 = SSW
| intensità11 = 9.0
| vento12 = ENE
| intensità12 = 9.0
| elio01 = 4
| elio02 = 4
| elio03 = 5
| elio04 = 6
| elio05 = 8
| elio06 = 9
| elio07 = 10
| elio08 = 10
| elio09 = 8
| elio10 = 6
| elio11 = 4
| elio12 = 3
}}
}}
* [[Classificazione climatica]] di Aversa<ref>{{cita web|http://www.comuni-italiani.it/061/005/clima.html|Dati Comuni Italiani|23-09-2010}}</ref>
* [[Classificazione climatica]] di Aversa<ref>{{cita web|http://www.comuni-italiani.it/061/005/clima.html|Dati Comuni Italiani|23-09-2010}}</ref>
** [[Zona climatica]]: C
** [[Zona climatica]]: C
** [[Gradi giorno]]: 1119
** [[Gradi giorno]]: 1119

== Origini del nome ==
== Origini del nome ==
[[File:Panorama della Città di Aversa a volo d'uccello dell'anno 1650.jpg|thumb|Aversa nel 1650]]
[[File:Panorama della Città di Aversa a volo d'uccello dell'anno 1650.jpg|thumb|Aversa nel 1650]]
Il nome della città deriva dal luogo della sua fondazione ''Sancti Pauli ad Averze''. La radice del suo nome richiama quello di ''Velsu'', una delle dodici città etrusche non ancora individuate. Con il passare delle generazioni è stato poi corrotto in ''Verzelus'', ''Versaro'' e quindi in ''Averse''<ref>{{Cita|Cecere|p.9|Cecere, 1997}}</ref>.
Il nome della città deriva dal luogo della sua fondazione ''Sancti Pauli ad Averze''. La radice del suo nome richiama quello di ''Velsu'', una delle dodici antiche città etrusche non ancora individuate. Con il passare delle generazioni è stato poi corretto in ''Verzelus'', ''Versaro'' e successivamente in ''Averse''<ref>{{Cita|Cecere|p.9|Cecere, 1997}}</ref>.


== Storia ==
== Storia ==
=== Primi insediamenti ===
=== Origini ===
Prima dell'avvento dei [[Normanni]], nell'[[XI secolo]], la città non esisteva ancora ed il territorio era popolato da piccoli raggruppamenti, casali e ville. Quasi al centro di una delle vie romane esisteva il casale ''Sancti Pauli ad Averze. ''Di forma pressoché circolare, l'originario villaggio, prima della conquista e fondazione normanna, era senza una fisionomia territoriale, giuridica o amministrativa. Situato a breve distanza dal corso del [[Clanio]], nell'area compresa tra la [[Via Consolare Campana]] e la via Atellana, in una posizione di dominio delle principali vie di comunicazione tra il nord e il sud e tra i paesi interni e il mare, solo con l'avvento dei normanni il piccolo casale cominciò ad avere un assetto ben definito. Con ogni probabilità si trattava di uno stanziamento di tipo religioso, legato alla originaria [[Cattedrale di San Paolo (Aversa)|chiesa di San Paolo]]<ref>{{Cita|Cecere|pp.10-11|Cecere, 1997}}</ref>.
Prima dell'avvento dei [[Normanni]], nell'[[XI secolo]], la città non esisteva ancora ed il territorio era popolato da piccoli raggruppamenti, casali e ville. Quasi al centro di una delle vie romane esisteva il casale ''Sancti Pauli ad Averze. ''Di forma pressoché circolare, situato a breve distanza dal corso del [[Clanio]], nell'area compresa tra la [[Via Consolare Campana]] e la via Atellana, in una posizione di dominio delle principali vie di comunicazione tra il nord e il sud e tra i paesi interni e il mare, solo con l'avvento dei normanni il piccolo casale cominciò ad avere un assetto ben definito. Con ogni probabilità si trattava di uno stanziamento di tipo religioso, legato alla originaria [[Cattedrale di San Paolo (Aversa)|chiesa di San Paolo]]<ref>{{Cita|Cecere|pp.10-11|Cecere, 1997}}</ref>.


=== La fondazione ed il periodo normanno ===
=== La fondazione ed il periodo normanno ===
{{Vedi anche|Contea di Aversa}}
{{Vedi anche|Contea di Aversa}}
[[File:Italy 1050.jpg|thumb|Questa cartina mostra la Contea di Aversa subito a nord di Napoli]]
Fu fondata ufficialmente da [[Rainulfo Drengot]] dei principi di Quarrel il quale già nel 1022 aveva occupato un palazzo-castello che sorgeva accanto alla chiesa votiva di Sancte Paulum at Averze cingendo un'area pressoché circolare con fossi e siepi. Il Drengot ne divenne primo conte, nel 1030, su investitura di [[Sergio IV di Napoli|Sergio IV]], duca di [[Napoli]] e poi confermato, nel 1038, dell'imperatore [[Corrado II il Salico|Corrado II]]. Dodici furono i [[Conti d'Aversa|conti]] normanni che ressero le sorti della città di Aversa, che da piccolo borgo, grazie alla politica di asilo iniziata da Rainulfo, divenne una piccola capitale, da dove partirono le conquiste normanne dell'Italia Meridionale. Il più importante dei conti fu senza dubbio [[Riccardo I di Aversa|Riccardo Drengot]], l'unico che seppe tener testa a [[Roberto il Guiscardo]]. E fu proprio il conte aversano a condurre, nella battaglia contro le truppe pontificie a [[Battaglia di Civitate|Civitella del Fortore]], nel beneventano, i normanni alla vittoria, imprigionando lo stesso [[papa Leone IX]]. L'astuto Riccardo I però non trattò il pontefice da prigioniero, ma lo scortò a [[Roma]] con tutti gli onori. Questo gesto gli valse la conciliazione con la Chiesa, la cancellazione della scomunica, e l'investitura di Aversa a Diocesi.
Aversa fu fondata ufficialmente da [[Rainulfo Drengot]], che già nel [[1022]] aveva occupato un palazzo-castello che sorgeva accanto alla chiesa votiva di Sancte Paulum at Averze cingendo un'area pressoché circolare con fossi e siepi. Il Drengot ne divenne primo conte, nel [[1030]], su investitura di [[Sergio IV di Napoli|Sergio IV]], duca di [[Napoli]] e poi confermato, nel [[1038]], dell'imperatore [[Corrado II il Salico|Corrado II]]<ref name="AversaTurismo">{{cita web|url=http://www.aversaturismo.it/breve-storia-della-citta/|titolo=Breve Storia della Città |editore= AversaTurismo|accesso=7 giugno 2017}}</ref>.

Dodici furono i [[Conti d'Aversa|conti]] normanni che ressero le sorti della città di Aversa, che da piccolo borgo, grazie alla politica di asilo iniziata da Rainulfo, divenne una piccola capitale, da dove partirono le conquiste normanne dell'[[Italia Meridionale]]. Il più importante dei conti fu senza dubbio [[Riccardo I di Aversa|Riccardo Drengot]], l'unico che seppe tener testa a [[Roberto il Guiscardo]]. Il conte aversano condusse, nella battaglia contro le truppe pontificie a [[Battaglia di Civitate|Civitella del Fortore]], nel beneventano, i normanni alla vittoria, imprigionando [[papa Leone IX]]. L'astuto Riccardo I però non trattò il pontefice da prigioniero, ma lo scortò a [[Roma]] con tutti gli onori. Questo gesto gli valse la conciliazione con la [[Chiesa (comunità)|Chiesa]], la cancellazione della scomunica, e l'investitura di Aversa a [[Diocesi di Aversa|Diocesi]]<ref name="AversaTurismo"/>.


=== Il periodo degli angioini ===
=== Il periodo degli angioini ===
[[File:Jeanne Ière de Naples, dite la Reine Jeanne, comtesse de Provence.jpg|upright=0.6|thumb|left|Giovanna I d'Angiò, Regina di Napoli]]
[[File:Jeanne Ière de Naples, dite la Reine Jeanne, comtesse de Provence.jpg|thumb|Giovanna I d'Angiò, Regina di Napoli]]
[[File:Coa Hungary Country History Endre (1342-1345).svg|upright=0.6|thumb|Stemma di Andrea d'Ungheria]]
[[File:Coa Hungary Country History Endre (1342-1345).svg|thumb|upright=0.5|Stemma di Andrea d'Ungheria]]


Dopo la dinastia normanna e quella sveva, fu la volta degli [[Angioini]]. Nel [[1285]], con [[Carlo II d'Angiò]] e [[Roberto d'Angiò]], la città visse un periodo florido. Gli Angioini scelsero la città come meta per la caccia. Tanto che il castello reale, di cui oggi restano poche tracce nella centralissima via Roma, nei pressi della parrocchia della [[Madonna di Casaluce]], per lunghi periodi ospitava la corte angioina. In particolare la [[Giovanna I di Napoli|regina Giovanna I]], scelse Aversa come sua sede preferita. Ed è proprio nel castello aversano, che si consumò una delle pagine più cruente della storia del XIV secolo. Infatti alcuni nobili napoletani capeggiati da [[Carlo III di Napoli|Carlo di Durazzo]], pretendente al trono di Napoli, forse in congiura con la stessa regina Giovanna I, uccisero, lanciandolo da una finestra con un cappio al collo, il principe consorte dell'angioina, [[Andrea d'Ungheria]].
Dopo la dinastia normanna e quella sveva, fu la volta degli [[Angioini]]. Nel [[1285]], con [[Carlo II d'Angiò]] e [[Roberto d'Angiò]], la città visse un periodo florido. Gli Angioini scelsero la città come meta per la caccia. Tanto che il castello reale, di cui oggi restano poche tracce nella centralissima via Roma, nei pressi della parrocchia della Madonna di Casaluce, per lunghi periodi ospitava la corte angioina. In particolare la [[Giovanna I di Napoli|regina Giovanna I]], scelse Aversa come sua sede preferita. Ed è proprio nel castello aversano, che si consumò una delle pagine più cruente della storia del [[XIV secolo]]. Qui alcuni nobili napoletani capeggiati da [[Carlo III di Napoli|Carlo di Durazzo]], pretendente al trono di [[Napoli]], forse in congiura con la stessa regina Giovanna I, uccisero, lanciandolo da una finestra con un cappio al collo, il principe consorte dell'angioina, [[Andrea d'Ungheria]]<ref name="AversaTurismo"/>.


Il cruento assassinio del giovane principe non rimase impunito. Il fratello, il re [[Luigi d'Ungheria]], con l'esercito scese in Italia, e dopo aver attraversato l'intera penisola, si fermò nel castello di Aversa. Qui tramò la sua vendetta, con Giovanna I che scappò ad Avignone, ed i nobili, invitati ad un pretestuoso banchetto di riconciliazioni, incarcerati e sommariamente processati. Addirittura Carlo di Durazzo fu impiccato dalla stessa finestra del principe ungherese. La presenza della corte angioina, però, non portò solo tristi vicende. In questo periodo nacque la Real Casa dell'Annunziata ([[1315]] circa), istituto benefico, orfanotrofio ed in seguito anche ospedale, che tanto ha segnato la vita e lo sviluppo sociale dell'intera comunità aversana. Numerose furono poi le chiese ed i monasteri edificati per volere dei d'Angiò. Dalla chiesa di San Luigi dei Francesi (oggi dedicata a San Domenico), fatta erigere dal nipote, re Carlo II d'Angiò, a San Nicola, solo per citarne alcune.
Il cruento assassinio del giovane principe non rimase impunito. Il fratello, il re [[Luigi d'Ungheria]], con l'esercito scese in [[Italia]], e dopo aver attraversato l'intera penisola, si fermò nel castello di Aversa. Qui tramò la sua vendetta, con Giovanna I che scappò ad [[Avignone]], ed i nobili, invitati ad un pretestuoso banchetto di riconciliazioni, incarcerati e sommariamente processati. Addirittura Carlo di [[Durazzo]] fu impiccato dalla stessa finestra del principe ungherese<ref name="AversaTurismo"/>.

Nel [[1320]] nacque la Real Casa dell'Annunziata<ref> {{cita web|url=http://www.aversalenostreradici.com/09Annunziata.htm|titolo=L'Annunziata |editore= Aversa, Le nostre radici|accesso=9 giugno 2017}}</ref>, istituto benefico, orfanotrofio ed in seguito anche ospedale psichiatrico, che ha segnato la vita e lo sviluppo sociale dell'intera comunità aversana. Numerose furono poi le chiese ed i monasteri edificati per volere dei d'Angiò, come la chiesa di [[Luigi IX di Francia|San Luigi dei Francesi]] (oggi dedicata a [[San Domenico]])<ref>{{cita web|url=http://www.aversalenostreradici.com/06SanDo.htm|titolo=Chiesa di San Domenico|editore= Aversa, Le nostre radici|accesso=9 giugno 2017}}</ref>, fatta erigere dal nipote, re [[Carlo II d'Angiò]] e la chiesa di [[San Nicola]]<ref>{{cita web|url=http://www.aversalenostreradici.com/11SanNic.htm.|titolo=Chiesa di San Nicola|editore= Aversa, Le nostre radici|accesso=9 giugno 2017}}</ref>.

=== Età Moderna ===
Con gli [[Aragonesi]] la città continuò a godere di alcuni privilegi, ma la sua importanza cominciò a declinare a partire dalla discesa di [[Carlo VIII di Francia]], nel [[1494]], tanto che nel [[1503]] divenne un centro periferico per lo spopolamento, dovuto all'epidemia di [[peste]]<ref name="AversaTurismo"/>.


=== Gli Aragonesi, il periodo Spagnolo e il primo periodo Borbonico ===
Con gli [[Aragonesi]] la città continuò a godere di alcuni privilegi, ma la sua importanza cominciò a declinare a partire dalla discesa di [[Carlo VIII di Francia]], nel [[1494]], tanto che nel [[1503]] divenne un centro periferico per lo spopolamento, dovuto all'epidemia di peste.
Nel periodo spagnolo Aversa decadde ulteriormente a causa della [[peste del 1656]]. Questo avvenimento causò la perdita di buona parte della popolazione. Il calo demografico e le ristrettezze economiche determinarono un freno dello sviluppo. Durante il primo periodo borbonico Aversa ospitò re Carlo di Borbone, poi [[Carlo III di Spagna]], tra l'aprile e il maggio del [[1734]], nel Palazzo Ventignano e dove ritornò nel [[1738]] con la moglie [[Maria Amalia di Sassonia]]<ref>{{Cita|Cecere|pp.13-14-15|Cecere, 1997}}</ref>.
Nel periodo spagnolo Aversa decadde ulteriormente a causa della [[peste del 1656]]. Questo avvenimento causò la perdita di buona parte della popolazione. Il calo demografico e le ristrettezze economiche determinarono un freno dello sviluppo. Durante il primo periodo borbonico Aversa ospitò re Carlo di Borbone, poi [[Carlo III di Spagna]], tra l'aprile e il maggio del [[1734]], nel Palazzo Ventignano e dove ritornò nel [[1738]] con la moglie [[Maria Amalia di Sassonia]]<ref>{{Cita|Cecere|pp.13-14-15|Cecere, 1997}}</ref>.


=== Dal XIX secolo ad oggi ===
=== Età Contemporanea ===
[[File:Giuseppe Garibaldi (1866).jpg|upright=0.5|thumb|Giuseppe Garibaldi]]
[[File:Anton Dostler 1945 a.jpg|thumb|Dostler legato ad un palo prima dell'esecuzione]]
Dopo la breve [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Partenopea]], con il ritorno dei [[Borbone di Napoli|Borbone]], vi furono due importanti innovazioni : la fine del [[Feudalesimo|sistema feudale]] e la statalizzazione dei beni ecclesiastici. Nella città molti ordini scomparvero e i loro beni passarono allo Stato. Nel [[1813]] i [[Ordine francescano|frati Minori]] lasciarono il Convento della Maddalena che fu occupato dall'Ospedale Psichiatrico, mentre il Convento di San Lorenzo fu trasformato in Orfanotrofio militare<ref name="AversaTurismo"/>.
[[File:Anton Dostler 1945 a.jpg|upright|thumb|left|Dostler legato ad un palo prima dell'esecuzione]]

Dopo la breve [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Partenopea]] con il ritorno dei [[Borbone di Napoli|Borbone]] due furono le innovazioni maggiori, la fine del [[Feudalesimo|sistema feudale]] e la statalizzazione dei beni ecclesiastici. Nella città molti ordini scomparvero e i loro beni passarono allo Stato. Nel [[1813]] i [[Ordine francescano|frati Minori]] lasciarono il Convento della Maddalena che fu occupato dall'Ospedale Psichiatrico, mentre il Convento di San Lorenzo fu trasformato in Orfanotrofio militare. [[Gioacchino Murat]], che sostituì [[Giuseppe Bonaparte]], ebbe le chiavi della città di Aversa, dove fondò il Convitto delle Orfanelle di Sant'Agostino e l'istituzione del [[Monte di Pietà|Banco dei Pegni]]. Quando ritornò [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando I]] nel [[1815]] vi furono malcontenti che portarono a veri e propri moti. Nei tumulti si tentò di imprigionare il vescovo Tommasi che fu poi ucciso nel [[1821]]. I moti culminarono con la cattura di molti [[Carboneria|carbonari]] tra cui il Capitano dei Militi Provinciali, [[Andrea Infante]] (ricordato quale Martire della Libertà Italiana) ed il letterato Raffaele Lucarelli. Il 1º ottobre [[1860]], prima della [[Battaglia del Volturno]], [[Giuseppe Garibaldi]] sostò nel Palazzo Golia.
[[Gioacchino Murat]], re di Napoli, ebbe le chiavi della città di Aversa, dove fondò il Convitto delle Orfanelle di Sant'Agostino ed istituì il [[Monte di Pietà|Banco dei Pegni]]. Quando ritornò [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando I]] nel [[1815]] vi furono malcontenti che portarono a veri e propri moti. Nei tumulti si tentò di imprigionare il vescovo Tommasi che fu poi ucciso nel [[1821]]. I moti culminarono con la cattura di molti [[Carboneria|carbonari]]<ref name="AversaTurismo"/>.

Il 1º dicembre [[1945]], finita la [[seconda guerra mondiale]], fu fucilato ad Aversa il [[generale]] della [[Wehrmacht]] [[Anton Dostler]], condannato per [[Crimini di guerra della Wehrmacht|crimini di guerra]], per aver fatto fucilare i [[Alleati della seconda guerra mondiale|soldati alleati]] [[Prigioniero di guerra|prigionieri di guerra]]. L'esecuzione è stata fotografata e filmata con immagini in bianco e nero<ref>{{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=l-R5yOqwT7U|titolo=Video dell'esecuzione del Gen. Anton Dostler sul sito di Youtube|accesso=27 luglio 2011}}</ref>.
Il 1º dicembre [[1945]], finita la [[seconda guerra mondiale]], fu fucilato ad Aversa il [[generale]] della [[Wehrmacht]] [[Anton Dostler]], condannato per [[Crimini di guerra della Wehrmacht|crimini di guerra]], per aver fatto fucilare i [[Alleati della seconda guerra mondiale|soldati alleati]] [[Prigioniero di guerra|prigionieri di guerra]]. L'esecuzione è stata fotografata e filmata con immagini in bianco e nero<ref>{{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=l-R5yOqwT7U|titolo=Video dell'esecuzione del Gen. Anton Dostler sul sito di Youtube|accesso=27 luglio 2011}}</ref>.
Altro evento che ha segnato la storia aversana del XX secolo, è stato il [[Terremoto dell'Irpinia del 1980|terremoto del 1980]], che vide la città normanna come il luogo più lontano dall'epicentro (l'[[Irpinia]]) in cui si registrarono vittime.
Un evento successivo che ha segnato la storia aversana del XX secolo, è stato il [[Terremoto dell'Irpinia del 1980|terremoto del 1980]], che vide la città normanna come il luogo più lontano dall'epicentro (l'[[Irpinia]]) in cui si registrarono vittime<ref>{{cita web|url=http://www.pupia.tv/2011/11/aversa/terremoto-irpinia-il-ricordo-delle-vittime-aversane/13983|titolo=Terremoto Irpinia, il ricordo delle vittime aversane|editore= Pupia Aversa|accesso=9 giugno 2017}}</ref>.


=== Simboli ===
=== Simboli ===
[[File:Aversa-Stemma.png|upright=0.6|left|thumb|Stemma della città di Aversa]]
[[File:Aversa-Gonfalone.png|upright=0.5|thumb|Gonfalone del comune di Aversa]]
Lo Statuto comunale della Città di Aversa<ref>{{cita web|url=http://www.comune.aversa.ce.it/urp/regolstatuto.html|titolo=Statuto comunale all'art.2|accesso=18 ottobre 2010}}</ref> a proposito dello stemma e del gonfalone cittadino li descrive in questo modo:
{{Citazione|Il Comune si identifica con lo stemma: Basilisco in oro su fondo blu con la scritta, fuori campo grafico: Qui sub ingesta iacuit Basiliscus harena, invictum liber protulit ille caput, e con il gonfalone attuale come da allegato grafico.}}


[[File:Aversa-Stemma.png|left|120px]]
L'emblema della città di Aversa raffigura un gallo basilisco, con la punta delle ali e la coda a forma di serpente. Perfetta sintesi culturale tra l'origine d'oltralpe dei Normanni fondatori di Aversa (il cui simbolo era appunto il gallo) e la tradizione osca locale che aveva eletto il basilisco, re dei serpenti, ad emblema dell'eternità. La traduzione del motto è: "Il Basilisco che giacque sull'arena, libero risollevò il capo invitto". In origine "l'[[Armi (araldica)|arme]]" della città era raffigurata dal solo [[Gallo (araldica)|gallo]], che non compare per la prima volta nelle terre aversane con la venuta dei galli normanni, difatti era già stato adottato nell'antichità, in particolar modo, nelle monete. Dopo che Aversa risorse dai danni provocati dalla peste del [[1496]] che decimò buona parte della popolazione, venne aggiunto al gallo il [[Basilisco (mitologia)|basilisco]], altro simbolo antichissimo della [[Terra di Lavoro|Liburia]].<ref>{{Cita|Cecere|p.16|Cecere, 1997}}</ref>
[[File:Aversa-Gonfalone.png|right|120px]]
Lo stemma in uso è stato riconosciuto nel 1931<ref name="Città1"/>.
"Il Comune si identifica con lo stemma: Basilisco in oro su fondo blu con la scritta, fuori campo grafico: Qui sub ingesta iacuit Basiliscus harena, invictum liber protulit ille caput, e con il gonfalone attuale come da allegato grafico<ref name="Statuto">{{cita web|url=http://www.comune.aversa.ce.it/urp/regolstatuto.html|titolo=Statuto comunale all'art.2|accesso=18 ottobre 2010}}</ref>.

L'emblema della città di Aversa raffigura un gallo basilisco, con la punta delle ali e la coda a forma di serpente. Perfetta sintesi culturale tra l'origine d'oltralpe dei [[Normanni]] fondatori di Aversa (il cui simbolo era appunto il gallo) e la tradizione osca locale che aveva eletto il basilisco, re dei serpenti, ad emblema dell'eternità. La traduzione del motto è: "Il Basilisco che giacque sull'arena, libero risollevò il capo invitto". In origine "l'[[Armi (araldica)|arme]]" della città era raffigurata dal solo [[Gallo (araldica)|gallo]], che non compare per la prima volta nelle terre aversane con la venuta dei galli normanni, difatti era già stato adottato nell'antichità, in particolar modo, nelle monete<ref name="Statuto"/>.

Dopo che Aversa risorse dai danni provocati dalla peste del [[1496]] che decimò buona parte della popolazione, venne aggiunto al gallo il [[Basilisco (mitologia)|basilisco]], altro simbolo antichissimo della [[Terra di Lavoro|Liburia]]<ref>{{Cita|Cecere|p.16|Cecere, 1997}}</ref>.


=== Onorificenze ===
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
{{Onorificenze
|immagine= Corona di città.svg
| immagine = Corona di città.svg
|nome_onorificenza= Titolo di Città
| nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza= Città d'Italia
| collegamento_onorificenza = Città d'Italia
|motivazione=
| motivazione = Decreto del Presidente della Repubblica
| data = 10 ottobre 1990<ref name="Città1"/>
|luogo= }}
}}

Nel 1038 l'imperatore [[Corrado II il Salico|Corrado II]] investì [[Rainulfo Drengot]] e la [[contea di Aversa]] con le armi imperiali, cioè con la [[lancia (arma)|lancia]] e il [[gonfalone]]<ref>{{Cita|Gallo|pp.10-11|Gallo, 1938}}</ref>. Aversa acquisì il diritto ad assumere il titolo di città, che tuttora mantiene. Il titolo è stato poi confermato da un [[Decreto del presidente della Repubblica|D.P.R.]] del 10 ottobre [[1990]].

== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
L'abitato di Aversa rivela nella sua struttura urbanistica due differenti fasi di sviluppo:
* il nucleo normanno di fondazione ([[XI secolo]]) a pianta radiocentrica, formato da strade anulari e radiali con al centro la [[Cattedrale di San Paolo (Aversa)|Cattedrale di San Paolo]].
* la struttura ortogonale del quartiere Lemitone ([[XVII secolo]]) posto a sud-est del nucleo primitivo.
Il primo tracciato è ancora oggi riconoscibile nell'anello stradale composto da via S. Domenico, via Sellitto, via Domenico Cirillo, via S. Nicola, via S. Marta, successivamente ampliato per comprendere anche i borghi di nuova formazione. Questa seconda cerchia muraria, che si snodava lungo via S. Maria La Neve, via S. Francesco di Paola, via S. Andrea, via Domenico Cimarosa, via Golia e via Rainulfo Drengot, continuò a rispettare la struttura radiocentrica dell'originario schema urbanistico, congiungendosi al centro politico e religioso della città, con tracciati stradali radiali. Durante il periodo [[Angioini|angioino]] furono ampliate le mura cittadine ([[1382]]) e l'apertura ([[1303]]) di una nuova importantissima arteria, la via Nuova (le attuali via Saporito e via Roma), che, favorendo lo sviluppo verso sud, conferirà un nuovo aspetto alla città, avviando la dissoluzione dello schema radiale medioevale.
Tra il [[XVI secolo]] e il [[XVII secolo]] la realizzazione del quartiere Lemitone, secondo uno schema quadrilatero con strade che si incrociano ad angolo retto, tagliate da una diagonale (via Orabona), assestò il definitivo colpo di grazia al vecchio impianto urbano. Il Lemitone, il cui perimetro è rappresentato da via Magenta, via Roma, via Belvedere e via Costantinopoli, ripete lo schema dei [[Quartieri Spagnoli|quartieri spagnoli di Napoli]], fatti realizzare oltre mezzo secolo prima dal viceré spagnolo [[Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga|don Pedro de Toledo]]. Tra la fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e la prima metà del [[XX secolo|Novecento]] altre consistenti modifiche furono apportate alla struttura della città, dall'apertura di nuove arterie stradali e dall'abbattimento di molti edifici conventuali e civili in abbandono. Tra le più significative, la realizzazione di Piazza Marconi ([[1928]]) e Piazza Municipio ([[1937]]), che sorgeranno rispettivamente nell'area degli ex-conventi di S. Girolamo e S. Francesco d'Assisi, ed il sistema vie (Mazzini-Diaz-Garibaldi) e piazze (Mazzini-Vittorio Emanuele-Municipio) che collega la [[Stazione di Aversa|stazione ferroviaria]] con Piazza Municipio.<ref name="Comune 2000">{{Cita|Comune di Aversa|pp.34-36|Comune di Aversa, 2000}}</ref>

=== Suddivisioni storiche ===
In epoca [[Medioevo|medievale]] la città contava sei rioni: S. Croce, S. Girolamo, S. Antonio, S. Andrea, S. Maria a Piazza e S. Nicola, che con il borgo fuori le mura di S. Lorenzo ed altri sette sobborghi, formavano tanti piccoli universi cittadini.<ref>{{Cita|Comune di Aversa|p.34|Comune di Aversa, 2000}}</ref>

=== Frazioni ===
==== Ponte Mezzotta ====
Ponte Mezzotta è l'unica frazione presente nella città di Aversa. Si trova a sud-est, è poco estesa e conta circa 100 abitanti. Ospita molti edifici moderni.


== Monumenti e luoghi d'interesse ==
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
I mille anni di storia le hanno consegnato un patrimonio artistico di grande pregio: il [[centro storico]]. Esso è costituito da numerose chiese da cui deriva il nome di ''Città dalle cento chiese''.
I mille anni di storia le hanno consegnato un patrimonio artistico di grande pregio: il [[centro storico]]. Esso è costituito da numerose chiese da cui deriva il nome di ''Città dalle cento chiese''<ref>{{cita web|url=http://urbanaversa.org/ufficiostampa/Articoli/2003/com256_20122003.htm|titolo='Aversa Città Mariana' : la città delle cento chiese si mette in mostra|editore=Città di Aversa|accesso=29 giugno 2017}}</ref> con una moltitudine di opere artistiche ed architettoniche di proprietà della [[Diocesi di Aversa|Diocesi]]<ref>{{cita web|url=http://www.diocesiaversa.it/parrocchie/|titolo=Parrocchie|editore=Diocesi di Aversa di Aversa|accesso=29 giugno 2017}}</ref>.

E proprio alla [[Diocesi di Aversa|Diocesi]] si riferisce la proprietà delle maggiori opere artistiche ed architettoniche presenti in città. Dalla [[Cattedrale di San Paolo (Aversa)|Cattedrale di San Paolo]], con il deambulatorio romanico e la cupola ottagonale, alla chiesa barocca di San Francesco delle Monache e la [[Chiesa di Santa Maria a Piazza (Aversa)|chiesa di Santa Maria a Piazza]], dove sorge il Castello cosiddetto Aragonese ma il cui primo impianto si deve a Ruggiero II che, distrutte le mura della città nel 1135 provvide alla rifortificazione anche con la costruzione del castello in cui soggiornò per un certo periodo. I più importanti pittori sono presenti nelle chiese aversane, dalla [[scuola giottesca]] a [[Guido da Siena]], da [[Angiolillo Arcuccio]] a [[Colantonio]]. Ed ancora [[Polidoro da Caravaggio]], [[Marco Pino]] da [[Siena]], [[Pietro da Cortona]], [[Pietro Negroni]] detto ''il Giovane Zingaro'', Josè de Ribeira detto ''lo [[Jusepe de Ribera|Spagnoletto]]'', Cornelius Smeet, Abram Vink, [[Dirk Hendricksz|Teodoro d'Errico]], Francesco De Mura, [[Massimo Stanzione]], [[Francesco Solimena]], [[Paolo De Majo]], solo per citarne alcuni.


Nelle chiese aversane sono presenti opere di importanti pittori : [[Guido da Siena]], [[Angiolillo Arcuccio]] [[Colantonio]], [[Polidoro da Caravaggio]], [[Marco Pino]] da [[Siena]], [[Pietro da Cortona]], [[Pietro Negroni]] detto ''il Giovane Zingaro'', Josè de Ribeira detto ''lo [[Jusepe de Ribera|Spagnoletto]]'', Cornelius Smeet, [[Dirk Hendricksz|Teodoro d'Errico]], [[Massimo Stanzione]], [[Francesco Solimena]]<ref>{{cita web|url=http://www.iststudiatell.org/p_ext/articoli_pezzella/presenze_fiamminghe_aversa.pdf|titolo=Presenze fiamminghe nella pittura cinquecentesca
ad Aversa e dintorni|editore=Istituto di Studi Atellani|accesso=29 giugno 2017}}</ref>.
=== Architetture religiose ===
=== Architetture religiose ===
[[File:Facciata Duomo di Aversa.JPG|thumb|upright=0.6|Cattedrale di San Paolo]]
; [[Cattedrale di San Paolo (Aversa)|Cattedrale di San Paolo]] :
[[File:Chiesa di Santa Maria a Piazza, Facciata.JPG|thumb|upright|Chiesa di Santa Maria a Piazza, Facciata]]
[[File:Facciata Duomo di Aversa.JPG|right|thumb|Cattedrale di San Paolo]]
La cattedrale costituisce il fulcro della vita religiosa della città. È situata nel cuore del borgo antico. La sua costruzione si deve a [[Riccardo I di Aversa|Riccardo I]], che iniziò i lavori nel [[1053]] e che furono terminati da suo figlio [[Giordano I di Capua|Giordano]] nel [[1090]]<ref>{{Cita|Cecere|p.44|Cecere, 1997}}</ref>. L'edificio ha subito varie devastazioni e numerosi restauri che ne hanno alterato l'antico aspetto originario. La cupola, in stile arabo-normanno con due ordini sovrapposti di arcatelle cieche, fu costruita nel [[1349]] e restaurata recentemente, nel [[2011]]. Determinante per l'aspetto attuale del [[Cattedrale di San Paolo (Aversa)|Duomo]] furono le modifiche apportate a partire dal [[1703]] per volere del vescovo e [[cardinale]] [[Diego Innico Caracciolo di Martina|Innico Caracciolo]], che affidò i lavori all'architetto romano Carlo Buratti, che ideò l'attuale facciata [[barocco|barocca]]. L'interno è diviso in tre navate con cappelle laterali ed è arricchito da diversi dipinti come La Vergine e San Bonaventura, di Francesco Solimena<ref>{{cita web|url=http://www.aversaturismo.it/duomo-di-san-paolo/|titolo= Duomo di San Paolo|editore= AversaTurismo|accesso=9 giugno 2017}}</ref>.


; [[Chiesa di Santa Maria a Piazza (Aversa)|Chiesa di Santa Maria a Piazza]] :
==== Cattedrale di San Paolo ====
[[File:Santa_Maria_a_Piazza,_Lato_Nord.JPG|250px|right|thumb|Chiesa di Santa Maria a Piazza]]
{{Vedi anche|Cattedrale di San Paolo (Aversa)}}
Situata nei pressi del Castello Aragonese, la [[Chiesa di Santa Maria a Piazza (Aversa)|Chiesa di Santa Maria a Piazza]] è la chiesa più antica di Aversa ([[XI secolo]]). L'edificio fu eretto in forma [[Arte romanica|romanica]], ma a seguito di un terremoto, l'impianto originario subì, nel [[XIV secolo]]<ref>{{Cita|Comune di Aversa|p.28|Comune di Aversa, 2000}}</ref>, una completa trasformazione secondo i canoni dell'[[gotico|architettura gotica]]. Anticamente era il luogo di incontro e scambio di mercanzie da parte di gente di provenienza diversa come ebrei, arabi, bizantini e longobardi. La facciata è in [[tufo]] a vista con tre portali di forma ogivale. Sulla destra vi è il campanile, anch'esso dell'[[XI secolo]]. L'interno è a tre navate, i pilastri e le arcate a tutto sesto della navata centrale sono in tufo a vista. Custodisce affreschi e frammenti della prima [[scuola giottesca]]<ref>{{cita web|url=http://www.aversalenostreradici.com/03-Chiese/SMPiazza/03.1SMPiazza.htm|titolo=S. Maria a Piazza|accesso=9 giugno 2017|editore=Aversa, Le nostre radici}}</ref>.
La [[Cattedrale di San Paolo (Aversa)|Cattedrale di San Paolo]] costituisce il fulcro della vita religiosa della città. È situata nel cuore del borgo antico, autentico ombelico di Aversa. La costruzione si deve a [[Riccardo I di Aversa|Riccardo I]], che iniziò i lavori nel [[1053]] e furono terminati da suo figlio [[Giordano I di Capua|Giordano]] nel [[1090]]<ref>{{Cita|Cecere|p.44|Cecere, 1997}}</ref>. L'edificio ha subito varie devastazioni e numerosi restauri che ne hanno alterato l'antico aspetto originario. Fu rifatta la cupola in stile arabo-normanno con due ordini sovrapposti di arcatelle cieche nel [[1349]]. Determinante per l'aspetto attuale del [[Cattedrale di San Paolo (Aversa)|Duomo]] furono le modifiche apportate a partire dal [[1703]] per volere del vescovo e [[cardinale]] [[Diego Innico Caracciolo di Martina|Innico Caracciolo]], che affidò i lavori all'architetto romano [[Carlo Buratti]], che ideò l'attuale facciata [[barocco|barocca]]. L'interno è diviso in tre navate con cappelle laterali.


==== Chiesa di Santa Maria a Piazza ====
; Convento e Chiesa di San Francesco delle Monache :
[[File:San_Francesco_delle_Monache.jpg|thumb|right|Scorcio della Chiesa di San Francesco delle Monache]]
{{Vedi anche|Chiesa di Santa Maria a Piazza (Aversa)}}
La chiesa fu fondata tra il [[1230]] e il [[1235]]<ref name="ReferenceA">{{Cita|Comune di Aversa|p.18|Comune di Aversa, 2000}}</ref>, dall'ordine francescano. Di forma romanico - gotica, fu rifatta nel [[1645]]<ref name="ReferenceA"/> con ornamenti di marmo intarsiati policromi e splendidi altari. Tra il [[1830]] e il [[1839]] nella parte che affaccia su via Roma fu costruito un [[belvedere (architettura)|Belvedere]] per permettere alle clarisse in clausura di seguire, non viste, le funzioni rituali delle festività aversane. Del grande convento resta ben poco poiché, nella prima metà del [[XX secolo]], il chiostro grande e parte del Belvedere delle Monache furono espropriati per dare assetto all'attuale Piazza Municipio<ref>{{Cita|Cecere|p.34|Cecere, 1997}}</ref>. La chiesa presenta una pianta quadrata con arcate a tutto sesto e volte a scodella con pareti dipinte e custodisce opere di Francesco De Mura, [[Pietro da Cortona]] e [[Jusepe de Ribera|Josè de Ribera detto lo Sagnoletto]]. Una porta lignea in cui sono intagliate le figure di S. Francesco e S. Chiara, introduce nell'interno della chiesa , a croce latina, con un'unica navata, sulla quale si aprono tre cappelle per ciascun lato<ref>{{cita web|url=http://www.aversalenostreradici.com/08SanFran.htm|titolo=Chiesa monumentale e monastero di San Francesco|accesso=9 giugno 2017|editore=Aversa, Le nostre radici}}</ref>.
Situata nei pressi del Castello Aragonese, la [[Chiesa di Santa Maria a Piazza (Aversa)|Chiesa di Santa Maria a Piazza]] è la chiesa più antica di Aversa ([[XI secolo]]). L'edificio fu eretto in forma [[Arte romanica|romanica]], ma a seguito di un terremoto, l'impianto originario subì, nel [[XIV secolo]]<ref>{{Cita|Comune di Aversa|p.28|Comune di Aversa, 2000}}</ref>, una completa trasformazione secondo i canoni dell'[[gotico|architettura gotica]]. La facciata è in [[tufo]] a vista con tre portali di forma ogivale. Sulla destra vi è il campanile, anch'esso dell'[[XI secolo]]. L'interno è a tre navate, i pilastri e le arcate a tutto sesto della navata centrale sono in tufo a vista. Custodisce affreschi e frammenti della prima [[scuola giottesca]].


==== Convento e Chiesa di San Francesco delle Monache ====
; Chiesa di Sant'Antonio da Padova :
[[File:Chiesa di Sant'Antonio da Padova di Aversa.JPG|right|120px|thumb|Chiesa di Sant'Antonio da Padova, Facciata]]
La Chiesa di San Francesco delle Monache fu fondata tra il [[1230]] e il [[1235]]<ref name="ReferenceA">{{Cita|Comune di Aversa|p.18|Comune di Aversa, 2000}}</ref>, dall'ordine francescano. Di forma romanico - gotica, fu rifatta nel [[1645]]<ref name="ReferenceA"/> con ornamenti di marmo intarsiati policromi e splendidi altari. Tra il [[1830]] e il [[1839]] nella parte che affaccia su via Roma fu costruito un [[belvedere (architettura)|Belvedere]] per permettere alle clarisse in clausura di seguire, non viste, le funzioni rituali delle festività aversane. Del grande convento resta ben poco poiché, nella prima metà del [[XX secolo]], il chiostro grande e parte del Belvedere delle Monache furono espropriati per dare assetto all'attuale Piazza Municipio.<ref>{{Cita|Cecere|p.34|Cecere, 1997}}</ref> La chiesa custodisce opere di Francesco De Mura, [[Pietro da Cortona]] e [[Jusepe de Ribera|Josè de Ribera detto lo Sagnoletto]].
La Chiesa di Sant'Antonio da Padova è situata lungo via Seggio e risale al [[XIII secolo]]. Di architettura gotica nel [[XV secolo]] fu largamente rimaneggiata. L'interno è ad unica navata. Le forme attuali sono emerse dal restauro successivo al [[Terremoto dell'Irpinia del 1980|sisma]] del [[1980]] che ha evidenziato il [[Rosone]] e le [[Monofora|monofore]] della facciata, e all'interno, la trifora del presbiterio e l'arco trionfale. La facciata si presenta semplice e nobile allo stesso tempo, con le pietre negli angoli che denotano la povertà francescana. All'interno della chiesa è contenuto un eccellente patrimonio pittorico d'epoca rinascimentale e barocca, con opere del grande pittore seicentista Carlo Mercurio<ref>{{cita web|url=http://www.aversalenostreradici.com/12.00SAnhome.htm|titolo=Chiesa di Sant'Antonio al Seggio|accesso=9 giugno 2017|editore=Aversa, Le nostre radici}}</ref>.


==== Chiesa di Sant'Antonio da Padova ====
; Chiesa di San Lorenzo ad Septimum :
[[File:Chiesa di Sant'Antonio da Padova di Aversa.JPG|thumb|left|upright|Chiesa di Sant'Antonio da Padova, Facciata]]
[[File:Chiesa di San Lorenzo Aversa.jpg|thumb|right|250px|Facciata della Chiesa di San Lorenzo ad Septimum]]
L'antico [[cenobio]] benedettino di San Lorenzo ad Septimum fu edificato intorno al [[X secolo]] ed era posto sulla [[Via Consolare Campana|via consolare romana]] a sette miglia da [[Santa Maria Capua Vetere|Capua]]. Con l'avvento dei [[Normanni]], il piccolo cenobio benedettino cominciò ad ingrandirsi ed a crescere di importanza. Fu soppresso nel 1807 dai [[Francia|francesi]]. L'interno della chiesa ha tre navate con cappelle laterali. Del periodo normanno rimane il portale in marmo scolpito che adorna l'ingresso della chiesa del [[XII secolo]] Nel [[XV secolo]] e [[XVI secolo]] furono rifatte gli [[abside|absidi]] in forma quadrata<ref>{{cita web|url=http://www.aversaturismo.it/san-lorenzo-ad-septimum/|titolo=San Lorenzo ad Septimum|accesso=1º luglio 2017|editore=Aversa Turismo}}</ref>. Famoso anche per il suo chiostro rinascimentale di suggestiva bellezza che ospita il Dipartimento d'Architettura dell'[[Università della Campania Luigi Vanvitelli]]<ref>{{cita web|url=http://www.architettura.unina2.it/ITA/dipartimento/sede.asp|titolo=Il complesso abbaziale di S. Lorenzo ad Septimum di Aversa|accesso=9 giugno 2017|editore=Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli"}}</ref>.
La Chiesa di Sant'Antonio da Padova è situata lungo via Seggio e risale al [[XIII secolo]]. Di architettura gotica nel [[XV secolo]] fu largamente rimaneggiata. L'interno è ad unica navata. Le forme attuali sono emerse dal restauro successivo al [[Terremoto dell'Irpinia del 1980|sisma]] del [[1980]] che ha evidenziato il [[Rosone]] e le [[Monofora|monofore]] della facciata, e all'interno, la trifora del presbiterio e l'arco trionfale.


==== Chiesa di San Lorenzo ''ad septimum'' ====
; Chiesa di San Nicola :
[[File:San Nicola (Aversa).jpg|right|200px|thumb|Chiesa di San Nicola]]
L'antico cenobio benedettino di San Lorenzo ''ad septimum'', fu edificato intorno al [[X secolo]] ed era posto sulla [[Via Consolare Campana|via consolare romana]] a sette miglia da [[Santa Maria Capua Vetere|Capua]]. Con l'avvento dei [[Normanni]], il piccolo cenobio benedettino cominciò ad ingrandirsi ed a crescere di importanza. Fu soppresso nel 1807 dai [[francia|francesi]].
È situata nei pressi dell'antica Porta San Nicola, oggi andata perduta. Costruita certamente nel 1132 e riedificata successivamente a seguito di un incendio da Carlo I d'Angiò, fratello del Re di Francia, molto devoto al santo a cui la chiesa è dedicata, è costituita da tre navate, che negli ultimi restauri sono state riportate all'antico aspetto barocco, con la realizzazione di ricche decorazioni a stucco tipiche di questo stile. Qui è custodita una tavola fiamminga che raffigura ''L'Annunciazione'', inizi del [[XVII secolo]], di [[Dirk Hendricksz]]<ref>{{cita web|url=http://www.aversalenostreradici.com/11SanNic.htm|titolo=San Nicola|accesso=9 giugno 2017|editore=Aversa, Le nostre radici}}</ref>.


; Chiesa e Monastero di San Domenico :
[[File:San Nicola (Aversa).jpg|161x161px|thumb|Chiesa di San Nicola]]
[[File:Chiesa di San Domenico ad Aversa.JPG|150px|thumb|Chiesa di San Domenico - Facciata]]
La chiesa fu fondata da [[Carlo I d'Angiò]] nel [[1278]] e completata da suo figlio [[Carlo II d'Angiò]] e dedicata a [[Luigi IX di Francia|San Luigi IX]], re dei francesi, e diventata poi San Domenico perché i [[Ordine dei Frati Predicatori|Domenicani]] vi abitarono fino al [[1808]]. In origine presentava uno schema di grande aula rettangolare fino a quando, nel [[1742]], l'[[Monachesimo|Ordine Monastico]] pensò ad un radicale restauro, incaricando [[Filippo Raguzzini]], il quale utilizzò, per la facciata il progetto per il concorso di [[Basilica di San Giovanni in Laterano|San Giovanni in Laterano in Roma]]. Il Raguzzini inserì sulla facciata quattro [[Edicola|edicole]] con le statue di [[Papa Benedetto XIII|Benedetto XIII]] e [[Papa Pio V|Pio V]], in quelle superiori, e [[Papa Benedetto XI|Benedetto XI]] e [[Papa Innocenzo V|Innocenzo V]], in quelle inferiori e sulla sommità della facciata è collocata la statua di Luigi IX. La chiesa conservava interessanti opere: ai lati dell'ingresso, due bellissimi medaglioni marmorei coi Santi Pietro e Paolo di cultura [[Giovanni da Nola|merliana]]; al secondo altare destro, l'''Annunciazione'', di [[Francesco De Mura]]; al terzo, ''Resurrezione di Gesù'', di [[Francesco Solimena]]. L'arco voltato a botte dell'abside, su cui poggia un organo transennato del [[XVII secolo]], fu ricostruito in mattoni nel [[1847]]. Nel [[1813]] il monastero passò ai [[Ordine dei Frati Minori|Minori Osservanti]] della Maddalena, che vi rimasero fino al [[1911]]<ref>{{Cita|Cecere|pp.72-73|Cecere, 1997}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.aversalenostreradici.com/06SanDo.htm|titolo= Chiesa di San Domenico|accesso=9 giugno 2017|editore=Aversa, Le nostre radici}}</ref>. La chiesa è stata chiusa dal terremoto del 1980 ed è attualmente in ristrutturazione<ref>{{cita web|url=http://autori.fanpage.it/aversa-dopo-34-anni-riapre-la-chiesa-di-san-domenico/|titolo=Aversa dopo 34 anni riapre la Chiesa di San Domenico|accesso=1º luglio 2017|editore=Fanpage.it}}</ref>.


; Complesso dell'Annunziata
È oggi sede del Dipartimento d'Architettura "[[Luigi Vanvitelli]]" della [[Seconda Università degli Studi di Napoli|Seconda Università di Napoli]]. L'interno della chiesa ha tre navate con cappelle laterali. In origine presentava alla fine delle navate absidi semicircolari terminali e due file di pilasti polistili. Nel [[XV secolo]] e [[XVI secolo]] furono rifatte le absidi in forma quadrata. Famoso anche per il suo chiostro rinascimentale di suggestiva bellezza. Del periodo normanno rimane il portale in marmo scolpito che adorna l'ingresso della chiesa del [[XII secolo]].
[[File:Arco Annunziata.jpg|thumb|Arco dell'Annunziata (Porta Napoli)]]
Il Complesso dell'Annunziata fu fondato agli inizi del Trecento per volere dei sovrani angioini. Nel [[1422]] [[Giovanna II di Napoli|Giovanna II]] donò all'Annunziata l'ospedale di Sant'Eligio, che consentì l'accorpamento delle due strutture nell'unica istituzione dell'Ave Gratia Plena, gestita da amministratori laici. Il Complesso è caratterizzato da una scala monumentale e presenta uno sviluppo planimetrico che è il risultato delle numerose modifiche apportate nel corso di quattro secoli. Tra il [[1518]] e il [[1520]] vennero prese importanti iniziative, prime fra tutte la realizzazione del nuovo organo per la chiesa, commissionato a [[Giovanni Francesco Mormando|Giovanni Donadio]]. Nel [[1566]] iniziò l'opera di trasformazione della chiesa, con l'inserimento della tribuna e di una sorta di transetto per ridurre l'eccessivo sviluppo longitudinale dell'unica navata.


Nel [[1612]] furono inserite lungo la navata le cappelle e fu realizzata la nuova sacrestia con il progetto di frà Nuvolo. Nel [[1582]] si intraprese la costruzione di un nuovo Ospedale, riservato alle donne<ref>{{Cita|Amirante|pp. 205-206-208|Amirante, 1998}}.</ref>. Nel [[1836]] fu ricostruita la cupola, dopo il crollo avvenuto in seguito al terremoto del [[1826]]<ref>{{Cita|Cecere|pp. 185-190|Cecere, 1998}}.</ref>. Nel [[1712]] iniziò la ricostruzione dell'attuale Campanile, a pianta quadrangolare, con basamento in [[Piperno (roccia)|piperno]] [[bugnato]] e due ordini superiori con [[Lesena|lesene]] [[Ordine dorico|doriche]] e [[Ordine ionico|ioniche]]. Nel [[1776]] Giacomo Gentile completò la struttura con la costruzione dell'Arco sormontato dall'orologio, così da collegare la torre campanaria e il complesso. Nel tempo il monumento è diventato il simbolo di Aversa. Il complesso è composto da un cortile dove in fondo vi è la chiesa della Santissima Annunziata preceduta da un [[Pronao]] composto da quattro colonne di marmo con capitello [[Ordine corinzio|corinzio]]<ref name=Annunziata>{{cita web|url=http://www.aversalenostreradici.com/09Annunziata.htm|titolo=L'Annunziata|accesso=1º luglio 2017|editore=Aversa, le nostre radici}}</ref>.
==== Chiesa di San Nicola ====
La Chiesa di San Nicola è situata nei pressi dell'antica Porta San Nicola, oggi andata perduta. Costruita certamente prima del 1132, probabilmente nell'Undicesimo Secolo. L'interno è a tre navate, negli ultimi restauri sono state riportate all'antico aspetto originario. È custodita una tavola fiamminga che raffigura ''L'Annunciazione'', inizi del [[XVII secolo]], di [[Dirk Hendricksz]].


L'interno della chiesa è a [[croce latina]]. Al suo interno sono custoditi importanti dipinti, tra i quali ''La deposizione di Cristo'' di [[Marco dal Pino|Marco Pino da Siena]]. Ha ospitato sino al 1991 l'ospedale civile cittadino<ref name=Annunziata/>, dal 1992 invece è sede della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell'[[Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli]], che organizza corsi di laurea in Ingegneria<ref>{{cita web|url=http://www.scuolapolisciba.unina2.it/la-scuola/sedi-della-scuola/real-casa-dell-annunziata-aversa|titolo= Real Casa dell'Annunziata|accesso=9 giugno 2017|editore=Aversa, Le nostre radici}}</ref>.
==== Chiesa e Monastero di San Domenico ====
[[File:Chiesa di San Domenico ad Aversa.JPG|thumb|Chiesa di San Domenico - Facciata|207x207px]]
La chiesa di San Domenico fu fondata da [[Carlo I d'Angiò]] nel [[1278]] e completata da suo figlio [[Carlo II d'Angiò]] e dedicata a [[Luigi IX di Francia|San Luigi IX]], re dei francesi, e diventata poi San Domenico perché i [[Ordine dei Frati Predicatori|Domenicani]] vi abitarono fino al [[1808]]. In origine presentava uno schema di grande aula rettangolare fino a quando, nel [[1742]], l'[[Monachesimo|Ordine Monastico]] pensò ad un radicale restauro, incaricando [[Filippo Raguzzini]], il quale utilizzò, per la facciata il progetto per il concorso di [[Basilica di San Giovanni in Laterano|San Giovanni in Laterano in Roma]]. Il Raguzzini inserì sulla facciata quattro [[Edicola|edicole]] con le statue di [[Papa Benedetto XIII|Benedetto XIII]] e [[Papa Pio V|Pio V]], in quelle superiori, e [[Papa Benedetto XI|Benedetto XI]] e [[Papa Innocenzo V|Innocenzo V]], in quelle inferiori e sulla sommità della facciata è collocata la statua di Luigi IX. La chiesa conservava interessanti opere: ai lati dell'ingresso, due bellissimi medaglioni marmorei coi Santi Pietro e Paolo di cultura [[Giovanni da Nola|merliana]]; al secondo altare destro, l'''Annunciazione'', di [[Francesco De Mura]]; al terzo, ''Resurrezione di Gesù'', di [[Francesco Solimena]]. L'arco voltato a botte dell'abside, su cui poggia un organo transennato del [[XVII secolo]], fu ricostruito in mattoni nel [[1847]]. Nel [[1813]] il monastero passò ai [[Ordine dei Frati Minori|Minori Osservanti]] della Maddalena, che vi rimasero fino al [[1911]]<ref>{{Cita|Cecere|pp.72-73|Cecere, 1997}}</ref>. La chiesa è stata chiusa dal terremoto del 1980. Il suo interno è stato depredato di ogni opera d'arte. Tele ed altari, arredi sacri e finanche le canne del meraviglioso organo del 1700 sono state rubate.


; Parrocchia di ''Sant'Audeno''
==== Complesso dell'Annunziata ====
[[File:Parrocchia di Sant'Audeno.jpg|left|200px|thumb|Parrocchia di Sant'Audeno]]
{{D|Complesso dell'Annuziata}}
L'antica parrocchia di Sant'Audeno, dedicata all'omonimo vescovo francese, di origine normanna, si trovava nei pressi del borgo Sant'Andrea, ma attualmente dell'antica chiesa rimane soltanto il portale gotico e il relativo chiostro oggi recuperato e visitabile. La facciata settecentesca ([[1744]]) si rifà ad un gusto pittoresco e retorico che emula il [[Filippo Raguzzini|Raguzzini]]. Nelle edicole della facciata vi sono le statue in pietra di [[Filippo Neri|San Filippo Neri]] e di [[Giacomo il Maggiore|San Giacomo]], al centro, il bassorilievo dell'Assunzione della Vergine.
[[File:Porta Napoli Aversa.jpg|thumb|upright=0.6|Arco dell'Annunziata (Porta Napoli)]]
Il Complesso dell'Annunziata fu fondato agli inizi del Trecento per volere dei sovrani angioini. Il Complesso acquisì ruolo e potere fondamentale nella città. Nel [[1422]] [[Giovanna II di Napoli|Giovanna II]] donò all'Annunziata l'ospedale di Sant'Eligio, che consentì l'accorpamento delle due strutture nell'unica istituzione dell'Ave Gratia Plena, gestita da amministratori laici. Il Complesso è caratterizzato da una scala monumentale, simile a quella del [[Cattedrale di San Paolo (Aversa)|Duomo]] e di San Lorenzo. Il Complesso presenta uno sviluppo planimetrico che è il risultato delle numerose modifiche apportate nel corso di quattro secoli. Tra il [[1518]] e il [[1520]] vennero prese importanti iniziative, prime fra tutte la realizzazione del nuovo organo per la chiesa, commissionato a [[Giovanni Francesco Mormando|Giovanni Donadio]]. Una delle prime iniziative fu l'allestimento di un nuovo ingresso alle fabbriche e nel [[1518]], utilizzando una grossa colonna, fu realizzato il nuovo Arco di marmo realizzato a spese di Jacopo Mormile. Nel [[1566]] iniziò l'opera di trasformazione della chiesa, con l'inserimento della tribuna e di una sorta di transetto per ridurre l'eccessivo sviluppo longitudinale dell'unica navata.


L'interno presenta un prezioso soffitto ligneo dorato che conteneva tre tele di [[Massimo Stanzione]]; queste, intorno agli [[Anni 1940|anni quaranta]], furono sostituite con le attuali che raffigurano: la Madonna col Bambino e Santi, il Miracolo della peste di [[Francesco Saverio|San Francesco Saverio]] e la Madonna con Bambino e Santi di un anonimo seicentesco. Nella cona dell'altare maggiore si trova un dipinto della SS. Trinità con la Vergine e San Filippo Neri, iniziato da [[Massimo Stanzione]] e terminato da [[Andrea Vaccaro]], che sovrasta l'altare marmoreo. Ai lati del presbiterio vi sono le statue lignee di San Pietro e di San Paolo, della prima metà del [[XVII secolo|Seicento]]. Sovrasta le tele la bella e alta cupola ([[XVII secolo]]) dai pregevoli stucchi. Quattro altari marmorei settecenteschi decorano le pareti dell'unica navata<ref>{{Cita|Cecere|pp.125-126-127|Cecere, 1997}}</ref>.
Nel [[1612]] furono inserite lungo la navata le cappelle e fu realizzata la nuova sacrestia con il progetto di frà Nuvolo. Nel [[1582]] si intraprese la costruzione di un nuovo Ospedale, riservato alle donne<ref>{{Cita|Amirante|pp. 205-206-208|Amirante, 1998}}.</ref>. Nel [[1836]] fu ricostruita la cupola, dopo il crollo avvenuto in seguito al terremoto del [[1826]]<ref>{{Cita|Cecere|pp. 185-190|Cecere, 1998}}.</ref>. Nel [[1712]] iniziò la ricostruzione dell'attuale Campanile, a pianta quadrangolare, con basamento in [[Piperno (roccia)|piperno]] [[bugnato]] e due ordini superiori con [[Lesena|lesene]] [[Ordine dorico|doriche]] e [[Ordine ionico|ioniche]]. Nel [[1776]] Giacomo Gentile completò la struttura con la costruzione dell'Arco sormontato dall'orologio, così da collegare la torre campanaria e il complesso. Nel tempo il monumento è diventato il simbolo di Aversa. Il complesso è composto da un cortile dove in fondo vi è la chiesa della Santissima Annunziata preceduta da un [[Pronao]] composto da quattro colonne di marmo con capitello [[Ordine corinzio|corinzio]].


; Santuario Beata Vergine Maria SS. di Casaluce Regina della famiglia
L'interno della chiesa è a [[croce latina]]. Al suo interno sono custoditi alcuni dipinti tra i quali: ''La deposizione di Cristo'' di [[Marco dal Pino|Marco Pino da Siena]] del [[1571]]; ''L'adorazione dei pastori'' di [[Francesco Solimena]] del 1688 e ''La strage degli innocenti'' di [[Giuseppe Simonelli]] del [[XVIII secolo]]; sull<nowiki>'</nowiki>altare si può vedere la tavola dell<nowiki>'</nowiki>''Annunciazione'' attribuita a Ferrante Maglione del [[XV secolo]].
[[File:Chiesa di San Pietro a Majella (Aversa).jpg|thumb|left|200px|Santuario Beata Vergine Maria SS.di Casaluce Regina della famiglia, fino al 1800 dedicata a San Celestino V.]]
La chiesa fu fondata intorno al [[1300]] e fino ai primi dell'Ottocento era dedicata a [[Celestino V]]. I [[Congregazione Benedettina dei Celestini|Padri Celestini]], ne ebbero la custodia fino al regno di [[Gioacchino Murat]], furono chiamati nel [[1309]] da Carlo d'Angiò. Dopo la scomparsa dei Padri Celestini la chiesa fu dedicata ai Santi Filippo e Giacomo. La chiesa attualmente ha poche tracce dello stile gotico originario poiché gli interventi del [[1736]] ne hanno cambiato completamente l'aspetto. L'esterno presenta due edicole con le statue di [[Benedetto da Norcia|San Benedetto]] e di [[Papa Celestino V|San Pietro Celestino]], un bassorilievo con la Madonna e il Bambino e lo stemma di [[Papa Celestino V|Pietro da Morrone]], fondatore del succitato Ordine dei Padri Celestini.


L'interno, barocco, ad una sola navata, è coperto da capriate lignee a vista; un organo del [[XVIII secolo]] decora la controfacciata, vicino dei finestroni romano-gotico. Agli altari vi sono opere di interesse artistico: nel primo altare destro, tela con [[San Benedetto]] e [[Placido (monaco)|San Placido]] ([[XVIII secolo]]); sul secondo, ''[[Presentazione al Tempio|Presentazione di Gesù al Tempio]]'', di Carlo Mercurio; di fronte, tavola di [[San Pietro Celestino]], di Francesco Imparato e la [[Trasfigurazione di Gesù|Trasfigurazione]], copia da [[Fabrizio Santafede]]. In questa parrocchia è custodito, per quattro mesi dell'anno, dal 15 giugno al 15 ottobre, un'immagine della Madonna col Bambino, detta di [[Casaluce]], oggetto di forte devozione popolare e che la tradizione attribuisce alla mano pittorea di San Luca<ref>{{cita web|url=http://www.aversaturismo.it/chiesa-della-madonna-casaluce/|titolo=Chiesa della Madonna di Casaluce|accesso=1º luglio 2017|editore=Aversa Turismo}}</ref>.
Ha ospitato sino al 1991 l'ospedale civile cittadino, dal 1992 invece ospita alcune strutture della [[Seconda Università degli Studi di Napoli|Seconda Università di Napoli]], ovvero la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base ed i dipartimenti universitari dell'area didattica dell'ingegneria.


; Chiesa e Convento di San Biagio
==== Parrocchia di ''Sant'Audeno'' ====
[[File:Parrocchia di Sant'Audeno.jpg|thumb|upright=0.6|Parrocchia di Sant'Audeno]]
[[File:San Biagio Aversa.jpg|thumb|Interno del Monastero di San Biagio]]
Il Monastero di San Biagio, eretto probabilmente da [[Aloara di Capua|Aloara]], di ordine benedettino, non ha più nulla dell'antico assetto se si esclude la struttura incorporata in quella successiva e il pronao dalla chiesa ([[XI secolo]]). La tradizione vuole che il Convento sia stato costruito per rinchiudere, o difendere dalle scorrerie, le donne Normanne quando i loro uomini si allontanavano dalla città per andare a combattere i nemici. All'esterno della chiesa emergono i bei portali del pronao ([[XVIII secolo]]), essi contengono tondi rilievi di [[Benedetto da Norcia|San Benedetto]] e [[Mauro abate|San Mauro]]. Il Pronao, di sei campate voltate a crociera, immette nel sontuoso interno copioso di notevoli opere. L'interno è ad unica navata e presenta, tra i finestroni, diciotto tele centinate, con storie di San Benedetto, di Pietro Martino ([[1701]]), mentre la controfacciata contiene cinque dipinti del giordanesco [[Giovanni Battista Lama]].<ref>{{Cita|Cecere|pp.96-97|Cecere, 1997}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.aversaturismo.it/chiesa-e-monastero-di-san-biagio-2/|titolo=Chiesa e Monastero di San Biagio|accesso=1º luglio 2017|editore=Aversa Turismo}}</ref>.
L'antica parrocchia di Sant'Audeno, la prima in Italia dedicata al vescovo francese, di origine normanna, si trovava nei pressi del borgo Sant'Andrea, dell'antica chiesa rimane soltanto il portale gotico e il relativo chiostro oggi magnificamente recuperato e visitabile. Crollata la chiesa, la parrocchia fu trasferita nella seicentesca Trinità dei Pellegrini, iniziata il 9 luglio 1603, dal vescovo Bernardino Morra sul posto di una più antica Cappella risalente al [[1582]]. La facciata settecentesca ([[1744]]) si rifà ad un gusto pittoresco e retorico che emula il [[Filippo Raguzzini|Raguzzini]]. Nelle edicole della facciata vi sono le statue in pietra di [[Filippo Neri|San Filippo Neri]] e di [[Giacomo il Maggiore|San Giacomo]], al centro, il bassorilievo dell'Assunzione della Vergine. L'interno presenta un prezioso soffitto ligneo dorato che conteneva tre tele di [[Massimo Stanzione]]; queste, intorno agli [[Anni 1940|anni quaranta]], furono sostituite con le attuali che raffigurano: la Madonna col Bambino e Santi, il Miracolo della peste di [[Francesco Saverio|San Francesco Saverio]] e la Madonna con Bambino e Santi di un anonimo seicentesco. Nella cona dell'altare maggiore si trova un dipinto della SS. Trinità con la Vergine e San Filippo Neri, iniziato da [[Massimo Stanzione]] e terminato da [[Andrea Vaccaro]], che sovrasta l'altare marmoreo. Ai lati del presbiterio vi sono le statue lignee di San Pietro e di San Paolo, della prima metà del [[XVII secolo|Seicento]]. Sovrasta le tele la bella e alta cupola ([[XVII secolo]]) dai pregevoli stucchi. Quattro altari marmorei settecenteschi decorano le pareti dell'unica navata.<ref>{{Cita|Cecere|pp.125-126-127|Cecere, 1997}}</ref>


; [[Chiesa e convento della Maddalena (Aversa)|Chiesa e convento della Maddalena]] :
==== Chiesa dell'Immacolata Concezione ====
[[File:Maddalena Aversa.jpg|thumb|250px|Veduta del complesso della Maddalena]]
La chiesetta della Concezione dell'Arciconfraternita dell'Immacolata fu costruita nel [[1582]] presso Porta San Nicola, ai confini della quarta cinta muraria. Ha un elegante facciata divisa in due ordini architettonici da un cornicione ondulato; il superiore, con timpano, presenta due finestre laterali, l'inferiore con portale centrale timpanato presenta la statua dell'[[Immacolata Concezione]] in una nicchia decorata con stucchi. Sul lato sinistro del prospetto si erge un campanile a vela. L'interno, adorno di stucchi e di un bel soffitto a cassettoni del [[XVII secolo|Seicento]], nel quale è posto un rilievo della Cattedrale di Aversa, si presenta ad una sola navata. Conclude la navata un interessante presbiterio sormontato da una volta ellittica, il tutto rifacendosi ad un gusto barocco [[Francesco Borromini|borrominiano]] introdotto in città dal Raguzzini nella Chiesa di San Domenico. Nelle due cappelle destre vi sono, nella prima, una tela con San Gorgonio, e nella seconda, un [[Agnello di Napoli|Sant'Aniello]], attribuibili a Carlo e Nicola Mercurio ([[XVII secolo]]); sull'altare maggiore, l'Immacolata e simboli mariani ([[1605]]), di Vincenzo Camardella e, al di sopra, una tela con la Trinità. Sul lato sinistro, San Matteo e l'Angelo ([[1687]]), di Carlo Mercurio, e, in quella successiva, San Liborio ([[1690]]) di Nicola Mercurio. Nella controfacciata fa da corona un organo ligneo seicentesco.<ref>{{Cita|Cecere|pp.113-115|Cecere, 1997}}</ref> Attualmente è sede della omonima Arciconfraternita, in cui si venera la Madonna dell'Immacolata Concezione da molto tempo prima del riconoscimento del Dogma che avvenne l'8 dicembre 1854.
Il complesso fu fondato da [[Carlo I d'Angiò]] nel [[1269]], fuori Porta San Nicola, come ospedale dei lebbrosi. Nel [[1420]] il Convento fu occupato dai [[Ordine dei Frati Minori Conventuali|Minori Conventuali]]. Dieci anni più tardi, nel [[1430]], l'aversano Jacopo Scaglione fece costruire il chiostro di pietra grigia ampliato poi dal frate Angelo Orabona, [[Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie|arcivescovo di Trani]], che vi aggiunse il pozzetto marmoreo centrale, sul quale è apposto lo stemma del casato, e fece affrescare le volte dei portici.
I [[Ordine francescano|Francescani]] vi risiedettero fino al [[1813]], mentre il plesso fu trasformato in Casa dei folli del “[[Regno di Napoli]]”. Oggi il complesso è inagibile.


; Il Seminario Vescovile
==== Santuario B. V. Maria SS. di Casaluce Regina della famiglia ====
{{immagine grande|Panoramica seminario vescovile.jpg|600px|Panoramica del Seminario Vescovile addossato alla facciata laterale del Duomo di Aversa}}
[[File:Chiesa di San Pietro a Majella (Aversa).jpg|thumb|upright=0.6|Santuario Beata Vergine Maria SS.di Casaluce Regina della famiglia, fino al 1800 dedicata a San Celestino V.
Il seminario vescovile di Aversa, istituito nel [[1566]] in seguito alle prescrizioni del [[Concilio di Trento]], fu costruito per volere del cardinale [[Diego Innico Caracciolo di Martina|Caracciolo]], vescovo di Aversa, dall'architetto Carlo Buratti, tra il [[1711]] e il [[1715]], e inaugurato nel [[1725]]. L'Arcivescovo [[Andrea Cesarano|Carmine Cesarano]], negli [[Anni 1930|anni trenta]], fece apportare alcune innovazioni dirette dall'architetto Lamberto Solimene. Di notevole interesse architettonico, all'interno dell'edificio, il chiostro [[XVIII secolo|settecentesco]] e lo Scalone d'onore. Nel grande chiostro rettangolare il rigore semplice dei pilastri del primo ordine, si ravviva nel secondo ordine del più raffinato gioco prospettico degli archi [[Strombatura|strombati]] poggianti sul [[Basamento (architettura)|basamento]].
]]
La chiesa fu fondata intorno al [[1300]] e fino ai primi dell'Ottocento era dedicata a [[Celestino V]]. I [[Congregazione Benedettina dei Celestini|Padri Celestini]], ne ebbero la custodia fino al regno di [[Gioacchino Murat]], furono chiamati nel [[1309]] da Carlo d'Angiò.Dopo la scomparsa dei Padri Celestini la chiesa fu dedicata, non più a San Celestino V, ma ai Santi Filippo e Giacomo. La chiesa attualmente ha poche tracce dello stile gotico originario poiché gli interventi del [[1736]] ne hanno cambiato completamente l'aspetto. L'esterno presenta due edicole con le statue di [[Benedetto da Norcia|San Benedetto]] e di [[Papa Celestino V|San Pietro Celestino]], un bassorilievo con la Madonna e il Bambino e lo stemma di [[Papa Celestino V|Pietro da Morrone]], fondatore del succitato Ordine dei Padri Celestini. L'interno, barocco, ad una sola navata, è coperto da capriate lignee a vista; un organo del [[XVIII secolo]] decora la controfacciata, vicino dei finestroni romano-gotico. Agli altari vi sono opere di interesse artistico: nel primo altare destro, tela con [[San Benedetto]] e [[Placido (monaco)|San Placido]] ([[XVIII secolo]]); sul secondo, ''[[Presentazione al Tempio|Presentazione di Gesù al Tempio]]'', di Carlo Mercurio; di fronte, tavola di [[San Pietro Celestino]], di Francesco Imparato e la [[Trasfigurazione di Gesù|Trasfigurazione]], copia da [[Fabrizio Santafede]].,la Madonna di Casaluce In questa parrocchia è custodito, per quattro mesi dell'anno, dal 15 giugno al 15 ottobre, un'immagine della Madonna col Bambino, detta di [[Casaluce]], oggetto di forte devozione popolare e che la tradizione attribuisce alla mano pittorea di San Luca evangelista.Sopra l'[[Altare Maggiore]] c'è il Trono Marmoreo della Madonna di Casaluce,edificato nel 1900. C'è anche un trono ligneo del [[1858]] e restaurato nel [[2013]], viene usato nella festa di settembre.
Il 12 settembre 2006, l'arcivescovo di Aversa, [[Mario Milano]], ha elevato la Chiesa Parrocchiale dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo alla dignità di Santuario mariano diocesano, dedicandolo alla Beata Vergine Maria Santissima di Casaluce Regina della Famiglia.<ref name="test">[http://www.santuari.it/leggi.asp?id=368 Santuari.it, Aversa: Nuovo Santuario Diocesano].</ref>


Nello Scalone, di cui si ignora l'autore, appare l'originale soluzione tecnico-stilistica dei [[Parapetto|balaustrini]] inclinati per dare all'insieme un più marcato senso di dinamismo. Il seminario conserva un ricco patrimonio di opere d'arte, provenienti per lo più dalle varie chiese cittadine, tra le quali il [[XIV secolo|trecentesco]] gruppo marmoreo ''Madonna col Bambino'' , da alcuni attribuito allo scultore senese [[Tino di Camaino]], e la tavola del ''Martirio di San Sebastiano'' del [[1468]] di Angiolillo Arcuccio.<ref>{{Cita|Comune di Aversa|pp.24-25|Comune di Aversa, 2000}}</ref> Oggi è sede dalla Biblioteca Seminariale [[Papa Paolo VI|Paolo VI]].<ref>{{Cita|Cecere|p.58|Cecere, 1997}}</ref>
==== Chiesa e Convento di San Biagio ====
Il Monastero di San Biagio, eretto probabilmente da [[Aloara di Capua|Aloara]], di ordine benedettino, non ha più nulla dell'antico assetto se si esclude la struttura incorporata in quella successiva e il pronao dalla chiesa ([[XI secolo]]). La tradizione vuole che il Convento sia stato costruito per rinchiudere, o difendere dalle scorrerie, le donne Normanne quando i loro uomini si allontanavano dalla città per andare a combattere i nemici. All'esterno della chiesa emergono i bei portali del pronao ([[XVIII secolo]]) di tipo [[Francesco Borromini|borrominiano]], essi contengono tondi rilievi di [[Benedetto da Norcia|San Benedetto]] e [[Mauro abate|San Mauro]]. Il Pronao, di sei campate voltate a crociera, immette nel sontuoso interno copioso di notevoli opere. Nel soffitto vi erano dipinti di [[Andrea Malinconico|Malinconico]] e [[Battistello Caracciolo|Caracciolo]], distrutti il 20 agosto [[1943]] col crollo della copertura. L'interno è ad unica navata e presenta, tra i finestroni, diciotto tele centinate, con storie di San Benedetto, di Pietro Martino ([[1701]]), mentre la controfacciata contiene cinque dipinti del giordanesco [[Giovanni Battista Lama]].<ref>{{Cita|Cecere|pp.96-97|Cecere, 1997}}</ref>

==== Chiesa e convento della Maddalena ====
{{Vedi anche|Chiesa e convento della Maddalena (Aversa)}}
La chiesa della Maddalena fu fondata da [[Carlo I d'Angiò]] nel [[1269]], fuori Porta San Nicola, come Hospitium lebrosorum che in seguito fu trasferito nell'Ospedale di Sant'Eligio, sempre ad Aversa. Nel [[1420]] il Convento fu occupato dai [[Ordine dei Frati Minori Conventuali|Minori Conventuali]]. Dieci anni più tardi, nel [[1430]], l'aversano Jacopo Scaglione fece costruire il chiostro di pietra grigia ampliato poi dal frate Angelo Orabona, [[Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie|arcivescovo di Trani]], che vi aggiunse il pozzetto marmoreo centrale, sul quale è apposto lo stemma del casato, e fece affrescare le volte dei portici.
I [[Ordine francescano|Francescani]] vi risiedettero fino al [[1813]] quando occuparono il Convento di San Domenico, mentre il plesso fu trasformato in Casa dei folli del “[[Regno di Napoli]]”. Oggi il complesso giace nel degrado più totale. L'incuria ha provocato il crollo del tetto della chiesa e di parte del chiostro del 1430. All'interno della chiesa opere preziose di Giovanni da Nola sono in totale stato di degrado e, a meno di interventi immediati, andranno perse. Il chiostro affrescato con scene della vita di san Francesco, è invaso dai rovi. L'area non è accessibile!

==== Il Seminario Vescovile ====
{{immagine grande|Panoramica seminario vescovile.jpg|600px|Panoramica del Seminario Vescovile addossato alla facciata laterale del Duomo di Aversa}}
Il seminario vescovile di Aversa, istituito nel [[1566]] in seguito alle prescrizioni del [[Concilio di Trento]], fu costruito per volere del cardinale [[Diego Innico Caracciolo di Martina|Caracciolo]], vescovo di Aversa, dall'architetto Carlo Buratti, tra il [[1711]] e il [[1715]], e inaugurato nel [[1725]]. L'Arcivescovo [[Andrea Cesarano|Carmine Cesarano]], negli [[Anni 1930|anni trenta]], fece apportare alcune innovazioni dirette dall'architetto Lamberto Solimene. Di notevole interesse architettonico, all'interno dell'edificio, il chiostro [[XVIII secolo|settecentesco]] e lo Scalone d'onore. Nel grande chiostro rettangolare il rigore semplice dei pilastri del primo ordine, si ravviva nel secondo ordine del più raffinato gioco prospettico degli archi [[Strombatura|strombati]] poggianti sul [[Basamento (architettura)|basamento]]. Nello Scalone, di cui si ignora l'autore, appare l'originale soluzione tecnico-stilistica dei [[Parapetto|balaustrini]] inclinati per dare all'insieme un più marcato senso di dinamismo. Il seminario conserva un ricco patrimonio di opere d'arte, provenienti per lo più dalle varie chiese cittadine, tra le quali il [[XIV secolo|trecentesco]] gruppo marmoreo ''Madonna col Bambino'' , da alcuni attribuito allo scultore senese [[Tino di Camaino]], e la tavola del ''Martirio di San Sebastiano'' del [[1468]] di Angiolillo Arcuccio.<ref>{{Cita|Comune di Aversa|pp.24-25|Comune di Aversa, 2000}}</ref> Oggi è sede dalla Biblioteca Seminariale [[Papa Paolo VI|Paolo VI]].<ref>{{Cita|Cecere|p.58|Cecere, 1997}}</ref>


==== Altre chiese ====
; Altre chiese
* Chiesa di San Michele in via [[Armando Diaz]] ,chiamata la Chiesa della Ferrovia.
[[File:San Michele Aversa.jpg|200px|thumb|Chiesa di San Michele Arcangelo]]
* Chiesetta di Santa Maria della Pietà in via Isonzo, dove si venerano gli Angeli Custodi.
* Chiesa di San Michele Arcangelo in via [[Armando Diaz]] ,chiamata la Chiesa della Ferrovia;
* Chiesa di San Giovanni Battista in Piazza Savignano;
* Chiesetta di San Bartolomeo in via [[Vittorio Emanuele III d'Italia|Vittorio Emanuele III]],dove si venera la Madonna delle Grazie.
* Chiesa di San Rocco in Via Sant'Andrea,dove si venera la Madonna Addolorata.
* Chiesa di San Giuseppe Operaio, in via [[Filippo Saporito]],
* Chiesetta di Santa Marta Minore in via Santa Marta.
* Chiesa di Santa Maria del Popolo in via Castello.
* Chiesa delle Cappuccinelle in via Castello.
* Chiesa di Santa Maria degli Angeli in via [[Salvatore Di Giacomo]].
* Convento e Chiesa di Santa Maria del Carmelo in via [[Ludovico Abenavolo]].
* Chiesetta della Confraternita di San Benedetto in via Monserrato.
* Chiesa di Santa Maria delle Grazie in via San Giovanni.
* Chiesa di San Giovanni Evangelista in via Santa Maria La Neve.
* Chiesa di Santa Maria la Nova in via San Biagio.
* Chiesa di Santa Lucia in via Santa Lucia.
* Chiesa di Sant'Agostino dei Calzi in via Cesare Golia.
* Chiesa e Convento di Sant'Anna in Piazza [[Francesco Crispi|Crispi]].
* Chiesa e Convento di Sant'Anna in Piazza [[Francesco Crispi|Crispi]].
* Chiesa di Santo Spirito in via Roma.
* Chiesa di Santo Spirito in via Roma.
* Chiesa di San Giovanni Battista in via Isonzo.
* Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli in via [[Costantinopoli]].
* Chiesetta di San Giuseppe in Piazzetta Savignano.
* Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli in via Costantinopoli.
* Chiesa di San Giuseppe Operaio in Via [[Enrico Caruso]].
* Chiesa di San Giuseppe Operaio in Via [[Enrico Caruso]].
* Chiesa di Santa Teresa in Via [[Luca Giordano]].
* Chiesa dell'Arciconfraternità dell'Immacolata Concezione del 1650 in Via San Nicola.


; Edicole Votive
==== Cappelle ====
* Cappella di Sant'Antonio da Padova, sita in via Armando Diaz, esistente dal [[1900]]<ref>{{Cita|Cecere|p.25|Cecere, 1997}}</ref>
* Cappella della Morte, sita in via Rainulfo Drengot.<ref>{{Cita|Cecere|p.113|Cecere, 1997}}</ref>
* Cappella Madre del Cimitero, sita in via Arturo Garofano, esistente dal [[1854]]<ref>{{Cita|Cecere|p.144|Cecere, 1997}}</ref>
* Cappella del Monte del Purgatorio e dei Santi Filippo e Giacomo, sita in via Roma<ref>{{Cita|Cecere|p.28|Cecere, 1997}}</ref>


Le Edicole Votive o "Madonnelle",come popolarmente sono chiamate, anche se non tutte sono di soggetto mariano, presenti in Aversa sono state erette a venerazione di devoti che hanno ricevuto una grazia o un'indulgenza e sono fonti di una tradizione antica. Nel centro storico di Aversa se ne possono contare svariate di cui non si conosce neppure a quale "entità superiore" sono state erette poiché i dipinti risultano sbiaditi o del tutto scomparsi o dalle quali sono state trafugate le icone. Si contano ben 126 Edicole Votive nella città di Aversa.<ref>{{Cita|Muccio|p.8|Muccio, 2006}}</ref>
==== Edicole sacre ====

Le edicole votive o "Madonnelle" (come popolarmente sono chiamate, anche se non tutte sono di soggetto mariano) presenti in Aversa offrono un po' tutte una storia, una tradizione o una testimonianza antica, alcune forniscono un preciso riferimento storico, altre sono state erette a venerazione di devoti che hanno ricevuto una grazia o un'indulgenza. Nel centro storico di Aversa se ne possono contare svariate di cui non si conosce neppure a quale "entità superiore" sono state erette poiché i dipinti risultano sbiaditi o del tutto scomparsi o dalle quali sono state trafugate le icone.
Si contano ben 126 Edicole Votive nella città di Aversa.<ref>{{Cita|Muccio|p.8|Muccio, 2006}}</ref>


=== Architetture civili ===
=== Architetture civili ===
; Palazzo Golia :
[[File:Palazzo Golia Cortile.jpg|thumb|left|Cortile di Palazzo Golia con la statua della Campania Felix]]
Palazzo Golia, palazzo nobiliare, sito in via Seggio, fu dei baroni Ricciardi Serafino de Conciliis. Edificio di tipo [[Corte (architettura)|a corte]], che emerge per l'equilibrio e l'eleganza delle proporzioni. L'ampio cortile interno, del quale campeggia una leggiadra statua raffigurante la [[Campania antica|Campania Felix]], è sormontato da un giardino pensile che, con le sue piante secolari, prospetta frontalmente l'alto portale d'accesso. Al piano terra di questa dimora gentilizia erano un tempo ubicati i locali destinati alle attività agricole, alle scuderie ed alle altre attività di servizio. Di notevole pregio architettonico lo scalone principale in pietra vesuviana che conduce al primo piano dell'abitazione che ospitò [[Giuseppe Garibaldi]] alla vigilia dello storico [[Battaglia del Volturno|scontro sul Volturno]], il 1º ottobre [[1860]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.aversa.ce.it/storiaturismo/chieseemonumenti.html|titolo= Chiese e Monumenti|editore= Città di Aversa|accesso=10 giugno 2017}}</ref>.


; Palazzo Gaudioso :
==== Palazzi ====
[[File:Palazzo Golia (Aversa).jpg|thumb|upright|Palazzo Golia in via Seggio]]
[[File:Biblioteca_Parente.jpg|thumb|left|Palazzo Gaudioso, sede della Biblioteca Parente]]
Palazzo Gaudioso, sito in Piazza Federico Santulli, è un edificio del [[XV secolo]] di aspetto severo e turrito, insistente su di un'area dell'antico borgo San Nicola, nella sua lunga vita ha subito numerosi rimaneggiamenti, tanto da perdere, in buona parte, la configurazione originaria. Gli interventi degli [[Anni 1990|anni novanta]] sono quelli che ne hanno maggiormente alterato l'aspetto, proprio per l'aggiunta della torre nell'angolo nord-ovest. L'interno presentava una [[Corte (architettura)|corte]] e un giardino, il ''viridarium'', consueta caratteristica topologica dell'edilizia abitativa della città. Il prospetto impianta un solido portale di disegno catalano, realizzato con pietra grigia e bianca. Le cornici degli stipiti del portale, e quelle delle finestre di tipo [[Finestra inginocchiata|"inginocchiato"]], sono finemente lavorate per la presenza di scalanature. Il portale alla sommità si conclude con un arco ribassato e la presenza nella [[Chiave di volta|chiave]] dello stemma gentilizio del casato. L'interno presenta un decoroso aspetto [[Architettura rinascimentale|quattrocentesco]], con l'ala settentrionale su un doppio ordine di arcate collegate da una comoda e larga scala.<ref>{{Cita|Cecere|pp.109-110|Cecere, 1997}}</ref>
Tra i palazzi presenti in città, si ricordano:
Nel marzo [[2007]] è stata inaugurata la nuova sede della Biblioteca Comunale, intitolata a Gaetano Parente, primo sindaco della città, ubicata nel palazzo<ref>{{cita web|url=http://www.comune.aversa.ce.it/biblioteca/|titolo= Biblioteca Gaetano Parente|editore= Città di Aversa|accesso=10 giugno 2017}}</ref>.
{{div col|2}}
* Palazzo Motti
* Palazzo Candia
* Palazzo Monticelli-Della Valle duchi di Ventignano
* Palazzo De Fulgore
* Palazzo Masola-Bonavita
* Palazzo Azzolini
* Palazzo d'Ausilio-Pozzi
* Palazzo Pacifico-Lucarelli
* Palazzo Parente
* Palazzo Saporito
* Palazzo Cappabianca-Capone
* Palazzo del Tufo
* Casa natale di Domenico Cimarosa
* Casa natale di Niccolò Jommelli
{{div col end}}


; Sedile di San Luigi :
===== Palazzo Golia =====
[[File:Sedile_San_Luigi.png|thumb|150px|Sedile di San Luigi]]
Palazzo Golia, palazzo nobiliare, sito in via Seggio, fu dei baroni Ricciardi Serafino de Conciliis. Edificio di tipo [[Corte (architettura)|a corte]], che emerge per l'equilibrio e l'eleganza delle proporzioni. L'ampio cortile interno, sullo sfondo del quale campeggia una leggiadra statua raffigurante la [[Campania antica|Campania Felix]], è sormontato da un giardino pensile che, con le sue piante secolari, prospetta frontalmente l'alto portale d'accesso. Al piano terra di questa dimora gentilizia erano un tempo ubicati i locali destinati alle attività agricole, alle scuderie ed alle altre attività di servizio. Di notevole pregio architettonico lo scalone principale in pietra vesuviana che conduce al primo piano dell'abitazione che ospitò [[Giuseppe Garibaldi]] alla vigilia dello storico [[Battaglia del Volturno|scontro sul Volturno]], il 1º ottobre [[1860]]. Garibaldi, che era alla ricerca di finanziamenti che potessero servire per l'equpaggiamento del proprio esercito, si recò a [[Santa Maria Capua Vetere]] e ad Aversa. Qui si rivolse per un prestito alla famiglia dei baroni Ricciardi Serafini de Conciliis, promettendo la restituzione della somma da parte dello Stato Sabaudo ad un tasso centuplicato. Questo non fa che dimostrare come il Garibaldi, contrariamente a quanto si afferma nella storiografia ufficiale, fosse partito con l'accordo dello Stato Piemontese, dato che poteva impegnarsi in suo nome. Il prestito gli fu accordato, ma non dalla nobile famiglia, che risultò al verde, ma da un commerciante suo inquilino, Giuseppe Motti, cui i nobili si erano rivolti. In particolare, fu la moglie di costui ad impegnare la dote di paterna. Garibaldi dopo aver pernottato nella dimora dei de Conciliis, se ne ripartì, preparandosi ad affrontare la battaglia sul [[Volturno]]. Al sopraggiunto esercito piemontese che aveva invaso lo Stato Pontificio senza dichiarazione di guerra restava da terminare l'annessione, cosa che avvenne con la presa di [[Capua]] e [[Gaeta]]. Lo [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Stato Sabaudo]], provvide a restituire i debiti contratti dal Motti al tasso promesso. Questo permise alla famiglia Motti di acquistare il palazzo della servitù ed il proprio negozio dai nobili de Conciliis.<ref>{{Cita|Comune di Aversa|pp.13-19|Comune di Aversa, 2000}}</ref> Questo evento è ricordato da una lapide commemorativa marmorea posta in alto sulla parete laterale sinistra della facciata del palazzo.
Il Sedile di San Luigi è l'unico monumento medievale del genere che la città conserva. Il Seggio di pietra grigia fu concesso alla città dall'Imperatore [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]] nel [[1195]] alle famiglie dei cavalieri aversani<ref>{{Cita|Comune di Aversa|p.27|Comune di Aversa, 2000}}</ref>. Venne retto dal [[Monte di Pietà]] ([[1599]]) fino a quando non passò nella Chiesa di Santa Maria del Popolo. Era adibito a luogo di convegno, in precedenza fu utilizzato per amministrare la giustizia. Con l'andare degli anni subì gravissimi danni tanto che nel [[1692]] fu interamente ristrutturato. La loggia è formata da due campate coperte da volte ed archi a tutto sesto. Lo spazio è recintato da un muretto e da un artistico cancello in ferro eseguito nel [[1913]] dagli alunni dell'Istituto Artistico di San Lorenzo<ref>{{Cita|Cecere|p.75|Cecere, 1997}}</ref>.


===== Palazzo Gaudioso =====
=== Architetture militari ===
; Le mura della città
Palazzo Gaudioso, sito in Piazza Federico Santulli, è un edificio del [[XV secolo]] di aspetto severo e turrito, insistente su di un'area dell'antico borgo San Nicola, nella sua lunga vita ha subito numerosi rimaneggiamenti, tanto da perdere, in buona parte, la configurazione originaria. Gli interventi degli [[Anni 1990|anni novanta]] sono quelli che ne hanno maggiormente alterato l'aspetto, proprio per l'aggiunta della torre nell'angolo nord-ovest. L'interno presentava una [[Corte (architettura)|corte]] e un giardino, il ''viridarium'', consueta caratteristica topologica dell'edilizia abitativa della città. Il prospetto impianta un solido portale di disegno catalano, realizzato con pietra grigia e bianca. Le cornici degli stipiti del portale, e quelle delle finestre di tipo [[Finestra inginocchiata|"inginocchiato"]], sono finemente lavorate per la presenza di scalanature. Il portale alla sommità si conclude con un arco ribassato e la presenza nella [[Chiave di volta|chiave]] dello stemma gentilizio del casato. La facciata del portale non è baricentrica, questo perché vi era la presenza della chiesa di San Nicola, per cui, se il portale fosse stato collocato centralmente, l'aria antistante all'accesso sarebbe rimasta ridotta, ma tale collocazione indica anche che il palazzo è successivo all'ampliamento gotico della chiesa. L'interno presenta un decoroso aspetto [[Architettura rinascimentale|quattrocentesco]], con l'ala settentrionale su un doppio ordine di arcate collegate da una comoda e larga scala.<ref>{{Cita|Cecere|pp.109-110|Cecere, 1997}}</ref>
[[File:Mura antiche di Aversa.JPG|200px|right|thumb|Mura antiche di Aversa]]
Nel marzo [[2007]] è stata inaugurata la nuova sede della Biblioteca Comunale, ubicata nel palazzo. La Biblioteca è intitolata a Gaetano Parente.
Il primitivo nucleo urbano fu cinto da soli [[Fossato (architettura)|fossati]] e [[Terrapieno|terrapieni]], senza alcuna struttura fortificata<ref>{{Cita|Amirante|p.38|Amirante, 1998}}</ref>.
Nella nuova realtà urbana la chiesa assume un ruolo e una posizione centrale, non solo come simbolo religioso, ma anche luogo di incontro della comunità.
Il nucleo originario di Aversa era caratterizzato dalla polarità della cattedrale e del palazzo, entrambi in posizione centrale perché posti l'uno accanto all'altro<ref>{{cita web|url=http://www.aversalenostreradici.com/02.0Origini.htm|titolo=Aversa: 1000 anni di storia|editore=Aversa,Le nostre radici|accesso=29 giugno 2017}}</ref>.


La successiva crescita della città è riassunta nell'impegno a ridefinire i due poli di maggiore interesse, la cattedrale e il castello. Ad Aversa solo dopo l'unificazione ad opera di [[Ruggero II di Sicilia]] nel [[1135]] venne programmata la costruzione di più idonee strutture di difesa<ref>{{Cita|Amirante|p.70|Amirante, 1998}}</ref>. Il rapporto conflittuale con i locali, delusi dalla perdita di autonomia, suggerì la costruzione di un nuovo castello al di fuori delle mura per controllare ogni accenno di insurrezione al potere centrale<ref>{{Cita|Amirante|p.80|Amirante, 1998}}</ref>.
==== I Sedili ====
Ad Aversa si contavano quattro Sedili, il Seggio di S. Antonio, il Seggitiello di Piazza, il sedile di S. Andrea e il Sedile di San Luigi. Quest'ultimo è l'unico sopravvissuto ed il più antico tra i 13 sedili presenti in Italia.


===== Seggio di Sant'Antonio =====
Il Seggio di S. Antonio era ubicato lungo il perimetro delle mura di Ruggero II, in corrispondenza della porta del Mercato vecchio, era riservato alle famiglie nobili che risiedevano lungo la via Seggio<ref>{{Cita|Amirante|pp.127-128|Amirante, 1998}}</ref>.

===== Seggitiello di Piazza =====
Il Seggitiello di Piazza era un tempo sul sito della chiesa di S. Maria del Popolo, lungo il primo perimetro murario normanno in corrispondenza della porta nord occidentale. Il Seggitiello apparteneva ai nobili della porta Castello, custodi della porta della città, situata in corrispondenza della residenza di Rainulfo Drengot. Il seggio si trovava nella Platea del castello. La fabbrica era di dimensioni ridotte. Dopo l'ampliamento delle mura, la struttura perse la funzione primitiva e venne utilizzato nei periodi della fiera come sede del Portolano e del Comandante della Bagliva. Successivamente al suo posto fu costruita la chiesa di S. Maria del Popolo<ref>{{Cita|Amirante|pp.124-125-126|Amirante, 1998}}</ref>.
[[File:Sedile di San Luigi.jpg|thumb|right|300px|Sedile di San Luigi]]
===== Sedile di Sant'Andrea =====
Il Sedile di Sant'Andrea presentava un impianto iconografico rettangolare di più ridotte dimensioni rispetto al Sedile di San Luigi. Realizzato fuori la porta S. Andrea, nel popoloso borgo del Mercato del sabato (dal [[XVIII secolo|Settecento]] Mercato Vecchio), fu inglobato nella Parrocchiella. Era situato al di fuori della seconda cinta muraria normanna del [[XII secolo]], venne inglobato nella città con l'ampliamento angioino<ref>{{Cita|Amirante|p.130|Amirante, 1998}}</ref>.

===== Sedile di San Luigi =====
Il Sedile di San Luigi è l'unico monumento medievale del genere che la città conserva. Il Seggio di pietra grigia fu concesso alla città dall'Imperatore [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]] nel [[1195]] alle famiglie dei cavalieri aversani<ref>{{Cita|Comune di Aversa|p.27|Comune di Aversa, 2000}}</ref>. Venne retto dal [[Monte di Pietà]] ([[1599]]) fino a quando non passò nella Chiesa di Santa Maria del Popolo. Era adibito a luogo di convegno, in precedenza fu utilizzato per amministrare la giustizia. Con l'andare degli anni subì gravissimi danni tanto che nel [[1692]] fu interamente ristrutturato. La loggia è formata da due campate coperte da volte ed archi a tutto sesto. Lo spazio è recintato da un muretto e da un artistico cancello in ferro eseguito nel [[1913]] dagli alunni dell'Istituto Artistico di San Lorenzo<ref>{{Cita|Cecere|p.75|Cecere, 1997}}</ref>.

=== Architetture militari ===
==== Le mura della città ====
[[File:Mura antiche di Aversa.JPG|thumb|Mura antiche di Aversa]]
Il primitivo nucleo urbano fu cinto da soli [[Fossato (architettura)|fossati]] e [[Terrapieno|terrapieni]]. Nella nuova realtà urbana la chiesa assume un ruolo e una posizione centrale, non solo come simbolo religioso, ma anche luogo di incontro della comunità. Il modello radiocentrico adottato non ha coevi riscontri nel territorio italiano, fortemente condizionato dalla tradizione [[Colonia romana|coloniale romana]]. In [[Francia]] si rileva, in numerose realtà urbane, con al centro la cattedrale: esempi ne sono [[Bram]] e [[Brive-la-Gaillarde|Brive]]. Il nucleo originario di Aversa era caratterizzato dalla polarità della cattedrale e del palazzo, entrambi in posizione centrale perché i due edifici erano posti l'uno accanto all'altro. In origine non vi era alcuna struttura fortificata<ref>{{Cita|Amirante|p.38|Amirante, 1998}}</ref>.
La decisione di [[Riccardo I di Aversa|Riccardo I Drengot]] di realizzare ad Aversa la nuova cattedrale e l'imponente programma costruttivo intrapreso, indicano che i successi militari dei normanni si accompagnano ad una espansione economica della città<ref name="Amirante 1998">{{Cita|Amirante|p.40|Amirante, 1998}}</ref>.
La successiva crescita della città è riassunta nell'impegno a ridefinire i due poli di maggiore interesse, la cattedrale e il castello. Ad Aversa solo dopo l'unificazione ad opera di [[Ruggero II di Sicilia]] nel [[1135]] venne programmata la costruzione di più idonee strutture di difesa<ref name="Amirante 1998" />. Il rapporto conflittuale con i locali, delusi dalla perdita di autonomia, suggerì la costruzione di un nuovo castello al di fuori delle mura per controllare ogni accenno di insurrezione al potere centrale<ref>{{Cita|Amirante|p.80|Amirante, 1998}}</ref>.
Lungo la nuova cinta muraria furono poste cinque porte, quattro in corrispondenza delle arterie di traffico regionale, Santa Maria, San Giovanni, San Nicola e Sant'Andrea, e in ultimo Portanova che consentiva il collegamento diretto con i casali meridionali<ref>{{Cita|Amirante|p.81|Amirante, 1998}}</ref>. In epoca [[Federico II di Svevia|federiciana]] non venne realizzato alcun ampliamento. Gli [[Hohenstaufen|Svevi]] si impegnarono in lavori di notevole entità per adeguare il castello ai nuovi compiti difensivi<ref>{{Cita|Amirante|p.82|Amirante, 1998}}</ref>.
Lungo la nuova cinta muraria furono poste cinque porte, quattro in corrispondenza delle arterie di traffico regionale, Santa Maria, San Giovanni, San Nicola e Sant'Andrea, e in ultimo Portanova che consentiva il collegamento diretto con i casali meridionali<ref>{{Cita|Amirante|p.81|Amirante, 1998}}</ref>. In epoca [[Federico II di Svevia|federiciana]] non venne realizzato alcun ampliamento. Gli [[Hohenstaufen|Svevi]] si impegnarono in lavori di notevole entità per adeguare il castello ai nuovi compiti difensivi<ref>{{Cita|Amirante|p.82|Amirante, 1998}}</ref>.
Gli [[Angioini]] diedero un contributo determinante alla crescita di Aversa con l'ampliamento del tracciato murario deciso nel [[1382]]<ref>{{Cita|Amirante|p.139|Amirante, 1998}}</ref>. Durante la [[Corona d'Aragona|dominazione Aragonese]] non si registrano significativi ampliamenti delle mura. Venne eretta la Porta Castello, in occasione della costruzione del nuovo castello, nella seconda metà del [[XV secolo|'400]]<ref>{{Cita|Amirante|p.189|Amirante, 1998}}</ref>.
Gli [[Angioini]] diedero un contributo determinante alla crescita di Aversa con l'ampliamento del tracciato murario deciso nel [[1382]]<ref>{{Cita|Amirante|p.139|Amirante, 1998}}</ref>. Durante la [[Corona d'Aragona|dominazione Aragonese]] non si registrano significativi ampliamenti delle mura. Venne eretta la Porta Castello, in occasione della costruzione del nuovo castello, nella seconda metà del [[XV secolo|'400]]<ref>{{Cita|Amirante|p.189|Amirante, 1998}}</ref>.
Agli inizi dell'[[XIX secolo|'800]] ebbe inizio l'abbattimento della cinta muraria e delle porte, che erano viste come un impedimento, un vincolo da rimuovere, una presenza conflittuale con gli ideali di modernità e di igienità<ref>{{Cita|Cecere|p.17|Cecere, 1998}}</ref>.
Agli inizi dell'[[XIX secolo|'800]] ebbe inizio l'abbattimento della cinta muraria e delle porte, che erano viste come un impedimento, una presenza conflittuale con gli ideali di modernità e di igienità<ref>{{Cita|Cecere|p.17|Cecere, 1998}}</ref>.
Dell'antica cinta muraria restano:
* il castello
* frammenti di mura nei pressi di Porta San Giovanni
* Porta San Giovanni nell'omonima via


==== I castelli ====
; I castelli
Sin dalle origini Aversa fu dotata di castelli fortificati. Rainulfo se ne fece costruire uno quando fondò la città, di cui però non rimangono tracce.
Sin dalle origini Aversa fu dotata di castelli fortificati. Rainulfo se ne fece costruire uno quando fondò la città, di cui però non rimangono tracce.
I più famosi, di cui restano tracce, sono tre:


==== Castello di Savignano ====
; Castello Angioino :
Poiché Savignano era un piccolo villaggio (''Sabinianum''), si sono trovate tracce di un più antico castello sul quale fu costruito quello che resta oggi anche se non si sa quasi nulla sulle sue origini. Fu adibito a deposito, fino al [[1970]], dalla [[Polizia di Stato]].

==== Castello Angioino ====
Fu costruito intorno al [[1300]] per volere dei re della casa [[Hohenstaufen|Sveva]] e fu sede della casa d'Angiò. Era situato nell'attuale chiesa dei SS. Filippo e Giacomo (chiesa di Casaluce), che era la cappella del castello. Era composto da quattro torri merlate. Fu dimora di [[Carlo I d'Angiò]]. Il castello divenne famoso per la morte di [[Andrea d'Ungheria]], che fu impiccato la notte del 17 ottobre [[1345]]. Fu ceduta ai [[Congregazione Benedettina dei Celestini|Padri Celestini]] nel [[1364]]. Nel [[1807]], fu ridotto ad abitazione ed è così rimasto fino a oggi, trasformato negli anni tanto da perdere le tracce dell'antico castello.
Fu costruito intorno al [[1300]] per volere dei re della casa [[Hohenstaufen|Sveva]] e fu sede della casa d'Angiò. Era situato nell'attuale chiesa dei SS. Filippo e Giacomo (chiesa di Casaluce), che era la cappella del castello. Era composto da quattro torri merlate. Fu dimora di [[Carlo I d'Angiò]]. Il castello divenne famoso per la morte di [[Andrea d'Ungheria]], che fu impiccato la notte del 17 ottobre [[1345]]. Fu ceduta ai [[Congregazione Benedettina dei Celestini|Padri Celestini]] nel [[1364]]. Nel [[1807]], fu ridotto ad abitazione ed è così rimasto fino a oggi, trasformato negli anni tanto da perdere le tracce dell'antico castello.


==== Castello Aragonese ====
; Castello Aragonese
{{D|Castello Aragonese (Aversa)}}
[[File:Castello Aragonese ad Aversa.jpg|left|thumb|300px|Panoramica del Castello Aragonese]]
{{immagine grande|Panoramica Castello Aragonese.jpg|726px|Panoramica del Castello Aragonese}}
Il maestoso Castello di [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]] (o Aragonese), dotato di spesse mura quadrate, che dall'alto delle sue quattro torri domina la zona circostante. Sorto nei pressi della chiesa di Santa Maria a Piazza, nell'area dei Patibulum, come limite settentrionale della terza cerchia di mura, è di forma quadrata, con torri merlate agli angoli, e orientato, secondo un'antica ripartizione, sui quattro angoli del Mondo.
Il maestoso Castello di [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]] (o Aragonese), dotato di spesse mura quadrate, che dall'alto delle sue quattro torri domina la zona circostante. Sorto nei pressi della chiesa di Santa Maria a Piazza, nell'area dei Patibulum, come limite settentrionale della terza cerchia di mura, è di forma quadrata, con torri merlate agli angoli, e orientato, secondo un'antica ripartizione, sui quattro angoli del Mondo.


Fu dimora e rifugio di svariati principi, regine famose, regnanti e semplici capitani di ventura, tra cui si ricordano [[Giovanna d'Angiò]], la regina di [[Napoli]] tristemente nota per il suo carattere volubile e sensuale e [[Giacomo Attendolo]], padre del più conosciuto [[Francesco Sforza|Francesco I Sforza]].
Fu dimora e rifugio di svariati principi, regine famose, regnanti e semplici capitani di ventura, tra cui si ricordano [[Giovanna d'Angiò]], la regina di [[Napoli]] tristemente nota per il suo carattere volubile e sensuale e [[Giacomo Attendolo]], padre del più conosciuto [[Francesco Sforza|Francesco I Sforza]].


Nel [[XVIII secolo]], per le alterne fortune e l'incuria umana quest'imponente opera architettonica era quasi completamente rovinata, tanto è vero che nel [[1750]] [[Carlo III di Spagna|Carlo III di Borbone]] (che volle anche la [[Reggia di Caserta]]), ne affidò il restauro al suo principale architetto, [[Luigi Vanvitelli]], per farne un Quartiere di [[Cavalleria]] (anche oggi, con l'espressione "Quartiere", si indica tale zona della città).
Nel [[XVIII secolo]], per le alterne fortune e l'incuria umana quest'imponente opera architettonica era quasi completamente rovinata, tanto è vero che nel [[1750]] [[Carlo III di Spagna|Carlo III di Borbone]] (che volle anche la [[Reggia di Caserta]]), ne affidò il restauro al suo principale architetto, [[Luigi Vanvitelli]], per farne un Quartiere di [[Cavalleria]] (anche oggi, con l'espressione "Quartiere", si indica tale zona della città)<ref>{{cita web|url=http://www.aversaturismo.it/il-castello-aragonese/|titolo= Il Castello "Aragonese"|editore=Aversa Turismo|accesso=1º luglio 2017}}</ref>.
[[File:Porta_San_Giovanni.png|thumb|130px|right|Porta San Giovanni]]


Sul finire del [[XIX secolo]] il castello era nuovamente in rovina; solo nel [[1931]] ritornò alla ribalta per iniziativa ed intraprendenza del noto frenologo aversano "[[Filippo Saporito]]" (di cui portava il nome), che, dopo averlo fatto restaurare, lo adibì a casa di cura e custodia per imputati condannati parzialmente in quanto affetti da forme di malattia mentale, divenendo così un carcere giudiziario (Ospedale Psichiatrico Giudiziario) tra i più famosi d'Italia. È stato sede della "''Scuola di Formazione e Aggiornamento dell'Amministrazione Penitenziaria''", inaugurata il 16 marzo [[2002]], fino al [[2014]], attualmente è sede nel tribunale di ''Napoli nord'', che ha preso il posto della scuola.<ref>[http://noicaserta.it/aversa_chiude_la_scuola_di_polizia_penitenziaria_per_far_spazio_al_tribunale_napoli_nord.html ''Aversa: chiude la scuola di polizia penitenziaria per fare spazio al tribunale di Napoli Nord da noicaserta.it,14 ottobre 2014.]</ref>
Sul finire del [[XIX secolo]] il castello era nuovamente in rovina; solo nel [[1931]] ritornò alla ribalta per iniziativa ed intraprendenza del noto frenologo aversano "[[Filippo Saporito]]" (di cui portava il nome), che, dopo averlo fatto restaurare, lo adibì a casa di cura e custodia per imputati condannati parzialmente in quanto affetti da forme di malattia mentale, divenendo così un carcere giudiziario (Ospedale Psichiatrico Giudiziario) tra i più famosi d'Italia. È stato sede della "''Scuola di Formazione e Aggiornamento dell'Amministrazione Penitenziaria''", inaugurata il 16 marzo [[2002]], fino al [[2014]], attualmente è sede nel tribunale di ''Napoli nord'', che ha preso il posto della scuola.<ref>[http://noicaserta.it/aversa_chiude_la_scuola_di_polizia_penitenziaria_per_far_spazio_al_tribunale_napoli_nord.html ''Aversa: chiude la scuola di polizia penitenziaria per fare spazio al tribunale di Napoli Nord da noicaserta.it,14 ottobre 2014.]</ref>


==== Porta San Giovanni ====
; Porta San Giovanni

[[File:Porta San Giovanni (Aversa).JPG|thumb|left|upright|Porta San Giovanni]]
Porta San Giovanni costituisce, assieme ai resti di Porta San Nicola, l'unico esempio rimanente delle antiche porte che cingevano la città di Aversa. È situata nella omonima via. Un tempo vi si trovava il Borgo dei pescatori che accoglieva i pescatori del [[Lago Patria]], soggetti al monastero di San Lorenzo<ref>{{Cita|Gallo|p.74|Gallo, 1938}}</ref>.
Porta San Giovanni costituisce, assieme ai resti di Porta San Nicola, l'unico esempio rimanente delle antiche porte che cingevano la città di Aversa. È situata nella omonima via. Un tempo vi si trovava il Borgo dei pescatori che accoglieva i pescatori del [[Lago Patria]], soggetti al monastero di San Lorenzo<ref>{{Cita|Gallo|p.74|Gallo, 1938}}</ref>.
[[File:Monumento Cimarosa.png|thumb|left|Monumento a Domenico Cimarosa]]


=== Monumenti e statue ===
=== Monumenti e statue ===
==== Monumento a Domenico Cimarosa ====
; Monumento a Domenico Cimarosa
[[File:Monumento a Domenico Cimarosa.jpg|thumb|Monumento a Domenico Cimarosa]]
È con la delibera dell'11 giugno del [[1899]] che prende avvio ufficiale l'iniziativa delle Celebrazioni Cimarosiane, in occasione del primo centenario della morte del [[Domenico Cimarosa|musicista]], avvenuta nel [[1801]], con la costituzione di un Comitato sotto l'Alto Patronato di [[Margherita di Savoia|S.A.R. la Regina Madre]], la Presidenza onoraria del Ministro della Pubblica Istruzione On. [[Alfonso Gallo]] e dell'On. [[Guido Baccelli]], la presidenza effettiva dell'On. [[Pietro Rosano]], essendo segretario il prof. Enrico Altavilla e tesoriere il barone Compagna. Il Comitato tiene la sua prima riunione nel Conservatorio di San Pietro a Majella il 16 luglio e affida l'incarico del monumento allo scultore [[Francesco Jerace]]. Il dibattito urbanistico sul sito dove allocare il monumento si sviluppa per ben tre tornate del Consiglio Comunale: 2 settembre, 4 e 16 novembre del [[1899]], e a conclusione viene scelta piazza Principe Amedeo rispetto a piazza Vittorio Emanuele.
La celebrazione cimarosiana non fu onorata dalla elevazione del monumento, e il progetto viene accantonato. La questione è ripresa da un'interpellanza del consigliere comunale avv. Frattini con la quale si chiede di conoscere i motivi per i quali la deliberazione dell'11 giugno del 1899 non sia ancora un fatto compiuto. Nel [[1920]] il Commissario Prefettizio Cimmino riprende la questione con una concreta proposta di allocazione del monumento nell'ambito della sistemazione degli spazi risultanti dalla demolizione del Convento di San Girolamo. La vicenda si concluderà nel [[1929]], con l'allocazione del monumento nell'attuale sito, per abbellimento del piazzale della [[Stazione di Aversa|Ferroviaria]], definito nel 1928 a seguito dell'arretramento del piano del ferro e della nuova stazione ferroviaria<ref>{{Cita|Cecere|pp.307-308|Cecere, 1998}}</ref>. L'opera a Domenico Cimarosa fu realizzata da [[Francesco Jerace]] nel [[1929]]. Si tratta di un'opera, di gusto tardo-neoclassico, che si ispira a modelli [[Antonio Canova|canoviani]]. Il monumento, che raffigura il maestro appoggiato alla transenna, era completato da un genietto alato sul podio, non più esistente, ispiratore allegorico della musica scherzosa del maestro<ref>{{Cita|Cecere|p.23|Cecere, 1997}}</ref>.
[[File:Monumento ai Caduti (Aversa).JPG|thumb|Monumento ai caduti in Piazza Municipio|291x291px]]


L'opera fu realizzata da [[Francesco Jerace]] nel [[1929]]. Di gusto tardo-neoclassico, si ispira a modelli [[Antonio Canova|canoviani]]. Il monumento, che raffigura il maestro appoggiato alla transenna, era completato da un genietto alato sul podio, non più esistente, ispiratore allegorico della musica scherzosa del maestro<ref>{{Cita|Cecere|p.23|Cecere, 1997}}</ref>. È collocata in Piazza Mazzini, nello spazio antistante la Stazione Ferroviaria<ref>{{cita web|url=http://www.aversaturismo.it/monumento-a-domenico-cimarosa/|titolo= Monumento a Domenico Cimarosa|editore=Aversa Turismo|accesso=1º luglio 2017}}</ref>.
==== Monumento ai caduti in guerra ====
Situato al centro di Piazza Municipio di fronte al Municipio, su un'aiuola quadrangolare e costituito da un basamento di pietra. Fu realizzato da [[Francesco Jerace]] nel [[1936]], ed è dedicato ai caduti della [[prima guerra mondiale]]. È un'opera di grande perizia tecnica ed assume, coì com'è collocata, un grande effetto scenografico. La composizione richiama gusti del [[Realismo (arte)|verismo francese]] della prima metà dell'[[XIX secolo|800]].


==== Monumento a Pietro Rosano ====
; Monumento ai caduti in guerra
[[File:Monumento a Pietro Rosano (Aversa).JPG|thumb|left|Monumento a Pietro Rosano|274x274px]]
[[File:Monumento ai Caduti (Aversa).JPG|left|thumb|Monumento ai caduti in Piazza Municipio|291x291px]]
[[File:Monumento a Pietro Rosano (Aversa).JPG|thumb|right|Monumento a Pietro Rosano|274x274px]]
Si erge in Piazza Principe Amedeo all'interno della Villa Comunale. Opera raffigurante l'insigne [[Pietro Rosano|deputato aversano]], fu realizzato nel [[1907]] da [[Francesco Jerace]]. Il monumento è costituito da un'articolata base a forma di piramide, che comprende la statua allegorica dell Campania, su cui poggia un'alta colonna il cui capitello regge il busto di Rosano. Alla base vi è la scritta ''A Pietro Rosano/La Campania/MCMVII''. Si tratta di un'opera tardo-ottocentesca di buon effetto compositivo.
[[File:Parco Pozzi.jpg|left|200px|thumb|Parco Salvino Arturo Pozzi]]
[[File:Parco Grassia.jpg|right|200px|thumb|Parco Ninì Grassia]]
[[File:Parco Balsamo.jpg|left|200px|thumb|Parco Antonio Balsamo]]
[[File:Villa Comunale Aversa.jpg|right|200px|thumb|Villa Comunale]]


Situato al centro di Piazza Municipio di fronte al Municipio, su un'aiuola quadrangolare e costituito da un basamento di pietra. Fu realizzato da [[Francesco Jerace]] nel [[1936]], ed è dedicato ai caduti della [[prima guerra mondiale]]. È un'opera di grande perizia tecnica ed assume, coì com'è collocata, un grande effetto scenografico. La composizione richiama gusti del [[Realismo (arte)|verismo francese]] della prima metà dell'[[XIX secolo|800]]<ref>{{Cita|Cecere|p.23|Cecere, 1997}}</ref>. È collocata in Piazza Mazzini, nello spazio antistante la Stazione Ferroviaria<ref>{{cita web|url=http://www.iststudiatell.org/p_ext/articoli_pezzella/monumento_francesco_jerace.pdf|titolo=Il monumento ai caduti di Francesco Jerace |editore=Istituto di Studi Atellani|accesso=1º luglio 2017}}</ref>.
=== Altri monumenti ===


; Monumento a Pietro Rosano
Sotto l'aspetto monumentale non va trascurato il complesso dell'ex Ospedale Psichiatrico [[Maria Maddalena|Santa Maria Maddalena]], fondato da [[Gioacchino Murat]] nel 1813, primo manicomio d'Italia, che nonostante l'abbandono conserva un altare di grande interesse scultoreo attribuito a Giovanni da Nola (il Merliani) secondo alcuni, mentre altri lo attribuiscono allo scultore partenopeo Salvatore Caccavello.


Si erge in Piazza Principe Amedeo all'interno della Villa Comunale. Opera raffigurante l'insigne [[Pietro Rosano|deputato aversano]], fu realizzato nel [[1907]] da [[Francesco Jerace]]. Il monumento è costituito da un'articolata base a forma di piramide, che comprende la statua allegorica dell Campania, su cui poggia un'alta colonna il cui capitello regge il busto di Rosano. Alla base vi è la scritta ''A Pietro Rosano/La Campania/MCMVII''. Si tratta di un'opera tardo-ottocentesca di buon effetto compositivo<ref>{{cita web|url=http://polistenavintage.blogspot.it/2017/03/il-monumento-del-politico-pietro-rosano.html#.WVdnZYVOLIU
|titolo=Il Monumento del politico Pietro Rosano ad Aversa Opera del Polistenese F.Jerace |editore=Polistena Vintage|accesso=1º luglio 2017}}</ref>.
=== Aree naturali ===
=== Aree naturali ===
==== Parco "Salvino Arturo Pozzi" ====
; Parco "Salvino Arturo Pozzi" :
Collocato nella zona nord della città di Aversa, con una superficie di circa 22.000 m<sup>2</sup>, il parco è caratterizzato da percorsi per [[jogging]] e passeggiate, ospita una variegata flora nonché attrezzi in legno per [[ginnastica]]/[[stretching (sport)|stretching]] e un [[bocce|bocciodromo]] (punto di ritrovo e svago per anziani). Il Parco prende il nome di Salvino Pozzi e viene aperto al pubblico mentre una parte dell'area è adibita a [[parcheggio]].
Il Parco "Salvino Arturo Pozzi" è il principale polmone verde della città, collocato nella zona nord. È dedicato all'omonimo personaggio politico, sindaco dal 1952 al 1956, ed ha una superficie di 22.000 m<sup>2</sup>, è caratterizzato da percorsi per [[jogging]], attrezzi in legno per [[stretching (sport)|stretching]] e da un [[bocce|bocciodromo]]. Il parco è caratterizzato da una pregiata flora, costituita da [[Cedrus libani|cedri del Libano]], [[Pinus halepensis|pini mediterranei]] ed [[Araucaria|araucarie]].
Il parco è stato un ospedale militare dal [[1935]] per prestare assistenza ai soldati impegnati nelle operazioni militari in [[Africa Orientale Italiana|Africa orientale]]. Successivamente viene destinato all'assistenza dei profughi del dopoguerra, provenienti, da [[Grecia]], [[Regione dell'Egeo|Egeo]], [[Venezia Giulia]], [[Istria]] ed [[Egitto]].
Il Parco Pozzi è divenuto, nel corso del tempo, da vasta proprietà della famiglia Marrandino, che ha tracciato i primi viali in terra battuta e messo a cultura numerose e pregiate essenze arboree, come i maestosi [[Cedrus libani|cedri del Libano]], il [[Pinus halepensis|pino mediterraneo]] e le [[Araucaria|araucarie]], un ospedale militare e quindi un centro di accoglienza per gli italiani che provenivano dai diversi territori dell'[[Colonialismo italiano|ex impero coloniale]].
Nel [[1990]], a seguito del viaggio ad Aversa del [[Papa Giovanni Paolo II|Pontefice Giovanni Paolo II]], il Parco diventerà finalmente un giardino pubblico, ristrutturato ultimamente nel 2016 con l'installazione di campi da calcio, basket e di una buvette<ref>{{cita web|url=http://www.aversaturismo.it/parco-pozzi/|titolo= Parco Pozzi|accesso=9 giugno 2017|editore=AversaTurismo}}</ref>.
L'area in questione, già ai primi del [[XX secolo|Novecento]], assume una dizione toponomastica indicata nel tracciato che da Piazza Vittorio Emanuele conduce fino a Via Roma, come via del Parco (comunemente indicato in dialetto come “aret 'o parco”, trad. "dietro il parco").
Nel [[1935]] si assiste ad una svolta profonda perché agli interessi per la passeggiata all'aria aperta, allo svago della città si preferiscono quelli più prettamente di carattere militare.
Sono gli anni del consenso popolare nei confronti del [[Fascismo|regime fascista]] che tenta l'avventura coloniale per allargare i confini dell'Impero con l'[[Guerra d'Etiopia|impresa di Etiopia]].
L'area in questione viene quindi individuata dal [[Ministero della difesa|Ministero della Guerra]] come quella possibile per costituire, all'interno del Parco, un presidio ospedaliero destinato all'assistenza ai soldati impegnati nelle operazioni militari in [[Africa Orientale Italiana|Africa orientale]]. Nasce in questo modo l'Ospedale Militare Baraccato che prende il nome di [[Arnaldo Mussolini]].
L'Ospedale impiega lo spazio del Parco per disporre diversi padiglioni per interventi sanitari costruiti con baraccamenti in legno, collegati tra loro da ampi viali alberati ispirati al [[Castrum|castrum romano]]. In questo modo si ha al posto dei viottoli in terra battuta dell'impianto originario, una vera e propria rete viaria interna pensata soprattutto per le necessità funzionali.
L'insediamento viene anche dotato di un impianto idrico, realizzato a carico del Comune grazie ad un accordo tra il tenente colonnello e l'allora podestà fascista di Aversa, mentre i lavori dell'intero ospedale vengono completati nel [[1937]].
Con la disfatta della [[seconda guerra mondiale]] il Comando alleato requisisce l'area che viene svincolata nel [[1946]] per trasferire tutte le attrezzature presenti ad Aversa a quello analogo di [[Maddaloni]].
L'area viene concessa in maniera temporanea al Comune ed utilizzata come ricovero dei profughi provenienti dalla [[Grecia]], dall'[[Regione dell'Egeo|Egeo]], dalla [[Venezia Giulia]], dall'[[Istria]] e dall'[[Egitto]]. Si ha in questo modo un cambio della destinazione del Parco da insediamento militare ad ente per l'assistenza dei profughi del dopoguerra.
I profughi occupano le baracche lasciate dall'Ospedale e danno luogo ad una pacifica colonizzazione dell'area che viene ufficialmente denominato “Centro raccolta profughi baraccato”.
Soltanto dopo l'istituzione delle [[Statuto regionale|Regioni a statuto ordinario]], avvenimento che risale negli [[Anni 1970|anni settanta]], l'intero immobile diviene proprietà della [[Regione Campania]], che successivamente lo cede in comodato d'uso gratuito al Comune di Aversa.
Nel periodo che va dagli [[Anni 1950|anni cinquanta]] alla fine degli [[Anni 1980|anni ottanta]] l'originaria area del Campo vede diminuire gli spazi liberi per l'edificazione di alcune costruzioni come una chiesa e di uno spazio destinato a campo sportivo. In questi anni il Comune utilizza l'area anche per una sezione di scuola elementare mentre sono praticamente ignorati gli interventi di tutela del verde che viene affidata agli interventi spontanei degli ospiti del Campo.
Con lo scorrere degli anni la maggior parte degli ospiti del Campo profughi riesce a trovare una dimora più idonea rispetto alle baracche oramai fatiscenti grazie all'assegnazione di case popolari mentre la decisiva trasformazione del campo in un [[Giardino|parco pubblico]], avviene nel [[1990]], a seguito del viaggio ad Aversa del [[Papa Giovanni Paolo II|Pontefice Giovanni Paolo II]].
Infatti per acconsentire di assistere alla messa del Papa il maggior numero di fedeli il Comune decide l'abbattimento delle baracche e di gran parte delle strutture edilizie esistenti nel Campo, asfalta i viali e lo spazio del campo sportivo e provvede all'arricchimento dell'area verde con altre aiuole fiorite.


; Parco "Antonio Balsamo" :
Il parco è stato chiuso tra 2015 e 2016 per un importante lavoro di restauro e rifacimento, e riaperto il 7 luglio 2016.
Il Parco "Antonio Balsamo" è situato nella zona sud della città, è composta da un'area giochi per bambini, due locali coperti, un campo di bocce scoperto ed un anfiteatro da 200 posti, ubicato nella zona verde, per spettacoli all'aperto<ref>{{cita web|url=http://www.aversaturismo.it/parco-balsamo/|titolo= Parco Balsamo|accesso=9 giugno 2017|editore=AversaTurismo}}</ref>.


; Parco "Ninì Grassia" :
==== Altri parchi ====
Il Parco "Ninì Grassia" è situato nei pressi della Stazione Ferroviaria di Aversa, nei pressi del confine col comune di [[Gricignano di Aversa]]. È stato inaugurato nel dicembre [[2012]] ed è composto da un'area verde ed un'area coperta per la socializzazione<ref>{{cita web|url=http://www.aversaturismo.it/parco-grassia/|titolo= Parco Grassia|accesso=9 giugno 2017|editore=AversaTurismo}}</ref>.
Tra gli altri parchi presenti in città si ricordano:

* Villa Comunale
; Villa Comunale :
* Parco "Antonio Balsamo"
La Villa Comunale di Aversa è un'area verde nel cuore della città : si trova alle spalle della Casa Comunale ed è costituita da una cassa armonica, ubicata al centro dell'area, utilizzata per spettacoli musicali. All'interno della villa comunale si trova il monumento a [[Pietro Rosano]], realizzato nel [[1907]] da [[Francesco Jerace]] ed un parco giochi per bambini<ref>{{cita web|url=http://www.aversaturismo.it/villa-comunale/|titolo= Villa Comunale|accesso=9 giugno 2017|editore=AversaTurismo}}</ref>.
* Parco "Grassia"


== Società ==
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
=== Evoluzione demografica ===
Dati relativi al comune di Aversa fino al 15º censimento generale del 2011.
{{Demografia/Aversa}}


{{Demografia/Aversa}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
=== Etnie e minoranze straniere ===
I dati [[Istituto nazionale di statistica|ISTAT]]<ref>{{cita web|url=http://www.tuttitalia.it/campania/26-aversa/statistiche/cittadini-stranieri-2016/|titolo=Cittadini stranieri Aversa 2016|editore=Tuttitalia.it|accesso=8 giugno 2017}}</ref> al 1º gennaio 2016 rilevano una popolazione straniera residente pari a {{formatnum:2963}} persone, rappresentante il 5,6% della popolazione residente ad Aversa. Le comunità maggiormente rappresentate sono le seguenti:
Ad Aversa al 2010 risiedevano 2.914 cittadini di nazionalità non italiana, pari al 5,51% della popolazione residente.<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2014/index.html|titolo=Cittadini stranieri al 1 gennaio 2015}}</ref> Le comunità nazionali più numerose erano:

* [[Ucraina]] - 1.017
* [[Marocco]] - 299
* [[Algeria]] - 298
* [[Polonia]] - 214
* [[Romania]] - 208
* [[Cina]] - 168


{{colonne inizio}}
# [[Ucraina]]: {{formatnum:1033}}
# [[Marocco]]: 303
# [[Algeria]]: 301
# [[Polonia]]: 210
# [[Cina]]: 154
{{colonne spezza}}
#<li value="6"> [[Pakistan]]: 114
# [[Polonia]]: 102
# [[Russia]]: 49
# [[Tunisia]]: 47
# [[Moldavia]]: 45
{{colonne fine}}
=== Lingue e dialetti ===
[[File:Neapolitan language.jpg|thumb|Dialetto dell'area Campana nel sistema dei dialetti meridionali intermedi|288x288px]]
Il dialetto parlato ad Aversa è il [[Dialetto napoletano|napoletano]], [[lingua romanza]] derivata dal [[lingua latina|latino]]. Esso viene parlato generalmente con tono di voce basso e pronuncia a bassa voce, tipica di chi vive in provincia<Ref>{{cita web|url= https://www.docsity.com/it/profilo-linguistico-campano/3396/|titolo= Profilo Linguistico Campano|editore= LUISS Roma}}</ref>.
=== Religione ===
=== Religione ===
La religione più diffusa è il cattolicesimo. Aversa fa parte dell'[[Diocesi di Aversa|omonima diocesi]] cattolica, suffraganea dell'[[arcidiocesi di Napoli]].<ref>{{cita web|url=http://www.diocesiaversa.it/|titolo=Sito della Diocesi di Aversa|accesso=21 settembre 2011}}</ref>, che fu costituita nel [[1053]] da [[papa Leone IX]]. Il patrono della città è [[Paolo di Tarso]], che secondo la tradizione predicò la [[Parola di Dio]] percorrendo la [[Via Consolare Campana|via Campana]] da [[Pozzuoli]], dove era sbarcato, verso [[Roma]]. al santo è dedicata un'edicola dell'antico borgo longobardo denominato ''Sancti Pauli ad Averze'', attestato già nel [[1022]].
La religione più diffusa è il cattolicesimo. Aversa fa parte dell'[[Diocesi di Aversa|omonima diocesi]] cattolica, suffraganea dell'[[arcidiocesi di Napoli]]<ref>{{cita web|url=http://www.diocesiaversa.it/|titolo=Sito della Diocesi di Aversa|accesso=21 settembre 2011}}</ref>, che fu costituita nel [[1053]] da [[papa Leone IX]]. Il patrono della città è [[Paolo di Tarso]], che secondo la tradizione predicò la [[Parola di Dio]] percorrendo la [[Via Consolare Campana|via Campana]] da [[Pozzuoli]], dove era sbarcato, verso [[Roma]]. Al santo è dedicata un'edicola dell'antico borgo longobardo denominato ''Sancti Pauli ad Averze'', attestato già nel [[1022]].

Un movimento particolarmente sviluppato ad Aversa, e nell'[[Agro aversano]], è quello dei [[Testimoni di Geova]]. La comunità conta oltre 1.500 aderenti.<ref>{{cita web|url=http://www.cristianitestimonidigeova.net/Portal/articolo.aspx?Articolo=1923|titolo=Sito dei Cristiani Testimoni di Geova|accesso=21 settembre 2011}}</ref> Ad Aversa è presente anche una Chiesa Cristiana Evangelica ''Nuova Pentecoste'', appartenente alla [[Federazione delle Chiese Pentecostali|Federazione delle Chiese Pentecostali d'Italia]].<ref>{{cita web|url=http://www.evangelici.net/indirizzi/chiese.php|titolo=Sito Evangelici.net|accesso=21 settembre 2011}}</ref> Le altre minoranze religiose, incluse quelle degli immigrati, non dispongono di luoghi di culto.


Un movimento particolarmente sviluppato ad Aversa, e nell'[[Agro aversano]], è quello dei [[Testimoni di Geova]]. La comunità conta oltre {{formatnum:1500}} aderenti.<ref>{{cita web|url=http://www.cristianitestimonidigeova.net/Portal/articolo.aspx?Articolo=1923|titolo=Assemblee di Circoscrizione dei Cristiani Testimoni di Geova|accesso=14 Agosto 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150701061332/http://www.cristianitestimonidigeova.net/Portal/articolo.aspx?Articolo=1923|dataarchivio=1 luglio 2015}}</ref> Ad Aversa è presente anche una Chiesa Cristiana Evangelica ''Nuova Pentecoste'', appartenente alla [[Federazione delle Chiese Pentecostali|Federazione delle Chiese Pentecostali d'Italia]].<ref>{{cita web|url=http://www.evangelici.net/indirizzi/chiese.php|titolo=Sito Evangelici.net|accesso=21 settembre 2011}}</ref> Le altre minoranze religiose, incluse quelle degli immigrati, non dispongono di luoghi di culto.
=== Tradizioni ludico-religiose e rassegne folcloristiche ===
tra i vari eventi, il più famoso è quello legato alle celebrazioni della ''Madonna di [[Casaluce]]'', dal nome del vicino comune in cui è conservata per otto mesi l'anno. L'immagine della [[Theotókos|madre di Dio]], che secondo la tradizione è opera del pennello di [[Luca evangelista|San Luca]], pervenne da [[Gerusalemme]] a [[Carlo I d'Angiò|Carlo d'Angiò]] nel [[1277]] e fu da questi collocata, insieme con due [[Forme ceramiche greche#Idria|idrie]] nelle quali [[Gesù]] avrebbe operato alle [[Tramutazione dell'acqua in vino|nozze di Cana il miracolo della conversione dell'acqua in vino]],nel Castello Angioino di Aversa, situato fuori le mura della città, nel borgo detto del Mercato vecchio, ove si trova l'attuale Santuario di Maria SS. di Casaluce Regina della Famiglia. Sistemata in seguito nel castello di [[Casaluce]], mutato in sacro chiostro da [[Raimondo Orsini Del Balzo|Raimondo del Balzo]], la sacra immagine fu da allora detta ''di Casaluce'' e sotto questo titolo viene onorata da oltre sei secoli. Poiché i [[Congregazione dei Celestini|padri celestini]] annualmente, nei mesi estivi, per evitare il pericolo della [[malaria]], tornavano all'antica sede di Aversa portando seco la sacra effigie, derivò da lì l'usanza del transito annuale in Aversa, ogni 15 giugno. Ciò nonostante gli abitanti dei due centri pervennero spesso ad accesissimi contrasti, degenerati anche nella violenza, finché [[Ferdinando II delle Due Sicilie|Ferdinando II di Borbone]], con un decreto del 23 marzo [[1857]], stabilì quale dovesse essere il tempo della dimora della sacra immagine nei rispettivi comuni, rispettati ancora oggi. I contrasti sono così cessati, ma non è venuta meno la simbolica resistenza che si manifesta col sospingere avanti e indietro l'icona sulla linea di confine dei due paesi, con una tenacia che è soprattutto frutto di ataviche consuetudini popolari. Esse si distinugono in tre fasi precise dell'anno. Il 15 giugno l'icona è traslata da Casaluce ad Aversa. Nei successivi giorni, avviene la processione per le strade cittadine con pernottamento in diverse chiese fino all'arrivo conclusivo in quella dedicata ai SS. Filippo e Giacomo (Santuario Maria ss. di Casaluce Regina della Famiglia).


=== Tradizioni e folclore ===
Durante la II settimana di settembre, invece, sono programmati i festeggiamenti con appuntamenti liturgici (come le celebrazioni solenni e la processione) e eventi ludici. Rispetto al passato, però, quest'ultimo versante sconta il persistere di una vera e propria crisi "artistico-artigianale" Durante l'arco dei festeggiamenti sono presenti esibizione canore,luminarie e spettacoli vari. Il 15 ottobre, l'Icona viene accompagnata solennemente al vicino paese di Casaluce, dove resta fino al 15 giugno dell'anno seguente.
[[File:Madonna dell'Arco 4.jpg|thumb|Celebrazioni in onore della Madonna SS. dell'Arco]]
[[File:Madonna dell'Arco 2.jpg|thumb|Raffigurazione della Madonna dell'Arco]]
Aversa é una città caratterizzata da una moltitudine di tradizioni, principalmente religiose. Un importante evento è quello legato alle celebrazioni della ''Madonna di [[Casaluce]]'', dal nome del vicino comune in cui è conservata per otto mesi l'anno. L'immagine della [[Theotókos|madre di Dio]], che secondo la tradizione è opera del pennello di [[Luca evangelista|San Luca]], venne da [[Gerusalemme]] a [[Carlo I d'Angiò|Carlo d'Angiò]] nel [[1277]] e fu da questi collocata, insieme con due [[Forme ceramiche greche#Idria|idrie]] nelle quali [[Gesù]] avrebbe operato alle [[Tramutazione dell'acqua in vino|nozze di Cana il miracolo della conversione dell'acqua in vino]], nel Castello Angioino di Aversa, situato fuori le mura della città, nel borgo detto del Mercato vecchio, ove si trova l'attuale Santuario di Maria SS. di Casaluce Regina della Famiglia. Sistemata in seguito nel castello di [[Casaluce]], mutato in sacro chiostro da [[Raimondo Orsini Del Balzo|Raimondo del Balzo]], la sacra immagine fu da allora detta ''di Casaluce'' e sotto questo titolo viene onorata da oltre sei secoli.
Durante la II settimana di settembre, invece, sono programmati i festeggiamenti con appuntamenti liturgici (come le celebrazioni solenni e la processione) e eventi ludici. Durante l'arco dei festeggiamenti nelle strade del centro vengono allestite le tradizionali luminarie, principale caratteristica di una festa patronale nel sud Italia, le serate sono allietate da esibizione canore e spettacoli vari di festa, di cultura ,di fuochi pirotecnici, i quali insieme al suono festoso delle campane del santuario allietano i giorni di festa. Il 15 ottobre, l'Icona viene accompagnata solennemente al vicino paese di Casaluce, dove resta fino al 15 giugno dell'anno seguente<ref>{{cita web|url=http://www.comune.casaluce.ce.it/index.php?option=com_content&view=article&id=49&Itemid=105|titolo=Storia della Madonna di Casaluce|editore=Comune di Casaluce|accesso=29 giugno 2017}}</ref>.


Tra gli altri avvenimenti che si svolgono durante l'anno di natura ludico-religiosa e rassegne prettamente folcloristiche coinvolgono la popolazione locale ci sono:<ref>{{cita web|url=http://www.comune.aversa.ce.it/storiaturismo/processioni.html|titolo=Comune di Aversa: processioni|accesso=20 ottobre 2010}}</ref>
Tra gli altri avvenimenti che si svolgono durante l'anno di natura ludico-religiosa e rassegne prettamente folcloristiche coinvolgono la popolazione locale ci sono<ref>{{cita web|url=http://www.comune.aversa.ce.it/storiaturismo/processioni.html|titolo=Comune di Aversa: processioni|accesso=20 ottobre 2010}}</ref>:
* Processione del ''[[Patrono|Santo Patrono]]'', [[Paolo di Tarso|san Paolo]], 25 gennaio
* Processione del ''[[Patrono|Santo Patrono]]'', [[Paolo di Tarso|san Paolo]], 25 gennaio;
* Feste in alcuni chiostri della città come nel chiostro di Sant'Antonio da Padova
* Feste in alcuni chiostri della città come nel chiostro di Sant'Antonio da Padova;
* Processione della ''[[Madonna Addolorata]]'', [[2 domeniche prima di Pasqua]]
* Processione della ''[[Madonna Addolorata]]'', 2 domeniche prima di Pasqua;
* Sfilate di ''quadri'' e ''fujenti'' presso le diverse edicole devozionali dedicate alla ''[[Madonna dell'Arco]]'', [[Lunedì dell'Angelo|Lunedì in Albis]]
* Sfilate di ''quadri'' e ''fujenti'' presso le diverse edicole devozionali dedicate alla ''[[Madonna dell'Arco]]'', [[Lunedì dell'Angelo|Lunedì in Albis]];
* Processione di Sant'Antonio da Padova, il 13 giugno.
* Processione di Sant'Antonio da Padova, il 13 giugno;
* Processioni della Madonna di Casaluce,dal 15 giugno al 21 giugno
* Processioni delle Peregrinatio Mariae della Madonna di Casaluce,dal 15 giugno al 21 giugno;
* Festa San Lorenzo, il 10 agosto
* Festa San Lorenzo, il 10 agosto;
* Festa della ''[[Madonna della Libera]]'', Iª domenica di settembre, presso il quartiere San Lorenzo<ref>{{cita web|url=http://www.aversalenostreradici.com/32.05MadLibera.htm|titolo=Aversa le nostre radici: Festa della Madonna della Libera|accesso=20 ottobre 2010}}</ref>
* Festa della ''[[Madonna della Libera]]'', Iª domenica di settembre, presso il quartiere San Lorenzo<ref>{{cita web|url=http://www.aversalenostreradici.com/32.05MadLibera.htm|titolo=Aversa le nostre radici: Festa della Madonna della Libera|accesso=20 ottobre 2010}}</ref>;
* Festa Patronale della Madonna di Casaluce, dal primo giovedì al secondo lunedi di settembre
* Festa Patronale della Madonna di Casaluce, attorno il secondo fine settimana della II domenica di Settembre
* Saluto della Madonna di Casaluce,il 14-15 ottobre
* Solenne Processione di consegna della Madonna di Casaluce il 15 ottobre.


=== Istituzioni, enti e associazioni ===
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
[[File:Ospedale Psichiatrico Filippo Saporito.JPG|thumb|La facciata del vecchio [[ospedale psichiatrico giudiziario]] "Filippo Saporito".]]
[[File:Ospedale Psichiatrico Filippo Saporito.JPG|thumb|La facciata del vecchio [[ospedale psichiatrico giudiziario]] "Filippo Saporito".]]
==== Istituzioni Pubbliche ====
Nella città sono presenti le seguenti istituzioni pubbliche:
* Sede [[Istituto nazionale della previdenza sociale|INPS]]<ref>{{cita web|url=https://servizi2.inps.it/servizi/StrutturesulTerritorioInternet/WForm2.aspx?parm=2&parm_lang=it&parm3=200100|titolo= AGENZIA SEDI|accesso=29 giugno 2017|editore=Inps}}</ref>;
* Sede [[Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro|INAIL]]<ref>{{cita web|url=https://www.inail.it/cs/internet/istituto/struttura-organizzativa/uffici-territoriali/campania.html|titolo= Uffici Territoriali - Campania|accesso=29 giugno 2017|editore=Inail}}</ref>;
* Sede [[Agenzia delle Entrate]]<ref>{{cita web|url=http://campania.agenziaentrate.it/?id=uff&iduff=TF6&codereg=914&iduffreg=TEG|titolo= Ufficio Territoriale Aversa|accesso=29 giugno 2017|editore=Agenzia delle Entrate}}</ref>;
* Sede del Tribunale di Napoli Nord<ref>{{cita web|url=http://www.tribunale.napolinord.giustizia.it/chi_siamo.aspx|titolo= Tribunale di Napoli Nord|accesso=29 giugno 2017|editore=Ministero della Giustizia}}</ref> presso il Castello Aragonese, che serve i comuni dell'[[Agro aversano|Agro Aversano]] ed alcuni comuni della [[Città Metropolitana di Napoli]].

==== Strutture Sanitarie ====
La principale struttura sanitaria pubblica del comune è l'Ospedale civile ''[[Giuseppe Moscati|San Giuseppe Moscati]]''<ref>{{Cita web|url=http://www.aslcaserta1.it/portale/Home2/PresidiOspedalieri/tabid/141/language/it-IT/Default.aspx|accesso=23 settembre 2010|titolo= Presidio Ospedaliero San Giuseppe Moscati di Aversa}}</ref>. L'[[ospedale psichiatrico giudiziario]] ''Filippo Saporito''<ref>{{Cita web|url=http://www.opgaversa.it/index.html|accesso=23 settembre 2010|titolo= OPG F. Saporito di Aversa}}</ref> ha invece cessato la sua attività nel 2015.
La principale struttura sanitaria pubblica del comune è l'Ospedale civile ''[[Giuseppe Moscati|San Giuseppe Moscati]]''<ref>{{Cita web|url=http://www.aslcaserta1.it/portale/Home2/PresidiOspedalieri/tabid/141/language/it-IT/Default.aspx|accesso=23 settembre 2010|titolo= Presidio Ospedaliero San Giuseppe Moscati di Aversa}}</ref>. L'[[ospedale psichiatrico giudiziario]] ''Filippo Saporito''<ref>{{Cita web|url=http://www.opgaversa.it/index.html|accesso=23 settembre 2010|titolo= OPG F. Saporito di Aversa}}</ref> ha invece cessato la sua attività nel 2015.

=== Qualità della vita ===
La città di Aversa è stata vittima, come la quasi totalità della Regione, della tristemente famosa Crisi dei rifiuti in Campania. Le principali cause dell'inquinamento atmosferico ad Aversa sono ascrivibili all'inquinamento da [[traffico|traffico veicolare]], inquinamento prodotto dai riscaldamenti delle abitazioni, l'inquinamento industriale e l'inquinamento da smaltimento (incenerimento) abusivo di [[rifiuti|rifiuti urbani e speciali]]. Tuttavia la città di Aversa, dal 2012, ha compiuto enormi progressi dal punto di vista ambientale e della raccolta differenziata che, ferma al 18% nel 2011, ha raggiunto il 44% nel 2012, garantendo alla città un posto di diritto tra i comuni virtuosi<ref>[http://www.casertanews.it/2012/06/24/081213_istituzioni-aversa-aversa-club-comuni-virtuosi/ Aversa nel Club dei Comuni Virtuosi]</ref>. I miglioramenti, proseguiti negli anni successivi con l'ausilio ed il lavoro dell'azienda Senesi, hanno attestato la raccolta differenziata oltre il 50%, garantendo continuità a quel trend positivo avviato nel 2012<ref>{{Cita web|url=http://www.senesispa.it/cms/index.php?option=com_content&view=article&id=68&Itemid=145}}</ref>.

== Istruzione ==
=== Scuole ===
Ad Aversa sorgono quattro [[scuole secondarie di primo grado]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.aversa.ce.it/incitta/scuolamedia.html|titolo=Sito del Comune di Aversa|accesso=24 settembre 2010}}</ref> e dieci [[scuole secondarie di secondo grado]] (3 istituti professionali, 2 istituti tecnici, 4 licei)<ref>{{cita web|url=http://www.comune.aversa.ce.it/incitta/scuolasuperiore.html|titolo=Sito del Comune di Aversa|accesso=24 settembre 2010}}</ref> che servono soprattutto il bacino studentesco dell'[[agro aversano]].

=== Università ===
Dal [[1992]] Aversa è una delle sedi decentrate dell'[[Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli|Università degli Studi della Campania]] di cui ospita tre dipartimenti universitari<ref>{{cita web|url=http://www.unina2.it/index.php?option=com_content&task=view&id=455&Itemid=318|titolo=Unina2 - Sede di Aversa|accesso=24 settembre 2010}}</ref> e la ''Scuola Politecnica e delle Scienze di Base'' sita presso la [[Real casa dell'Annunziata]]<ref>{{cita web|url=http://www.unina2.it/index.php?option=com_content&task=view&id=458&Itemid=318|titolo=Unina2 - Sede di Aversa|accesso=24 settembre 2010}}</ref>.

== Cultura ==
== Cultura ==
=== Istruzione ===
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
==== Biblioteche ====
[[File:Abbazia San Lorenzo.jpg|thumb|300px|Abbazia di San Lorenzo, sede del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale della [[Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli|Luigi Vanvitelli]]]]
[[File:Aulario Unina2.jpg|thumb|300px|Aulario della [[Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli|Luigi Vanvitelli]]]]
Aversa dispone di quattro biblioteche:
Aversa dispone di quattro biblioteche:
*La Biblioteca Comunale Gaetano Parente, fondata nel 1876, ha sede presso il rinascimentale Palazzo Gaudioso. Conta un patrimonio librario di oltre 18.000 volumi. Sono inoltre conservati preziosi manoscritti risalenti al [[XV secolo]] e [[XV secolo]];<ref>{{cita web|url=http://www.comune.aversa.ce.it/biblioteca/nuova_pagina_1.htm|titolo=Sito della Biblioteca Comunale Gaetano Parente|accesso=24 settembre 2010}}</ref>


la Biblioteca Comunale Gaetano Parente, fondata nel 1876, ha sede presso il rinascimentale Palazzo Gaudioso. Conta un patrimonio librario di oltre 18.000 volumi. Sono inoltre conservati preziosi manoscritti risalenti al [[XV secolo]] e [[XV secolo]];<ref>{{cita web|url=http://www.comune.aversa.ce.it/biblioteca/nuova_pagina_1.htm|titolo=Sito della Biblioteca Comunale Gaetano Parente|accesso=24 settembre 2010}}</ref>
*La biblioteca Seminariale [[Papa Paolo VI|Paolo VI]], è situata nel Seminario Vescovile. Qui sono conservati circa 20.500 volumi, 100 manoscritti, 100 periodici ed opuscoli.<ref>{{cita web|url=http://www.culturacampania.rai.it/site/it-IT/Patrimonio_Culturale/Biblioteche/Scheda/biblioteca_seminariale_paolo_vi_.html|titolo=Sito dei Beni e delle attività culturali Regione Campania|accesso=24 settembre 2010}}</ref>


la biblioteca Seminariale [[Papa Paolo VI|Paolo VI]], è situata nel Seminario Vescovile. Qui sono conservati circa 20.500 volumi, 100 manoscritti, 100 periodici ed opuscoli.<ref>{{cita web|url=http://www.culturacampania.rai.it/site/it-IT/Patrimonio_Culturale/Biblioteche/Scheda/biblioteca_seminariale_paolo_vi_.html|titolo=Sito dei Beni e delle attività culturali Regione Campania|accesso=24 settembre 2010}}</ref>
*La biblioteca del ''Dipartimento di Architettura - Luigi Vanvitelli'' della [[Seconda Università degli Studi di Napoli]], (in precedenza facoltà universitaria) fondata nel 1995 ed è ospitata nell'edificio monumentale del Monastero di S. Lorenzo ad Septimum. Qui sono conservati circa 5.000 volumi ed opuscoli, 80 periodici e 5 CD-ROM.<ref>{{cita web|url=http://www.culturacampania.rai.it/site/it-it/Patrimonio_Culturale/Biblioteche/Scheda/biblioteca_della_facolta_di_architettura_della_seconda_universita_degli_studi_di_napoli.html|titolo=Sito dei Beni e delle attività culturali Regione Campania|accesso=31 dicembre 2010}}</ref>


*La ''Biblioteca del Centro Ricerche e Studi sulla Psichiatria e le Scienze Sociali “Le Reali Case dei Matti”'' è ospitata nell'ex Ospedale Psichiatrico Santa Maria Maddalena. Qui sono conservati circa 6.000 volumi tra monografie e riviste specializzate. Il materiale conservato è principalmente di carattere religioso e medico scientifico.<ref>{{cita web|url=http://www.spazidellafollia.eu/it/complesso-manicomiale/ospedale-psichiatrico-di-aversa-“santa-maria-maddalena”|titolo=Ospedale psichiatrico di Aversa "Santa Maria Maddalena"|accesso=14 agosto 2017}}</ref>
la biblioteca del ''Dipartimento di Architettura - Luigi Vanvitelli'' della [[Seconda Università degli Studi di Napoli]], (in precedenza facoltà universitaria) fondata nel 1995 ed è ospitata nell'edificio monumentale del Monastero di S. Lorenzo ad Septimum. Qui sono conservati circa 5.000 volumi ed opuscoli, 80 periodici e 5 CD-ROM.<ref>{{cita web|url=http://www.culturacampania.rai.it/site/it-it/Patrimonio_Culturale/Biblioteche/Scheda/biblioteca_della_facolta_di_architettura_della_seconda_universita_degli_studi_di_napoli.html|titolo=Sito dei Beni e delle attività culturali Regione Campania|accesso=31 dicembre 2010}}</ref>


==== Scuole ====
la ''Biblioteca del Centro Ricerche e Studi sulla Psichiatria e le Scienze Sociali “Le Reali Case dei Matti”'' è ospitata nell'ex Ospedale Psichiatrico Santa Maria Maddalena. Qui sono conservati circa 6.000 volumi tra monografie e riviste specializzate. Il materiale conservato è principalmente di carattere religioso e medico scientifico.<ref>{{cita web|url=http://www.lerealicasedeimatti.it/biblioteca_index.htm|titolo=Sito de “Le Reali Case dei Matti”|accesso=31 dicembre 2010}}</ref>
La città ospita 25 scuole primarie, perlopiù paritarie, 4 scuole secondarie di I Grado, con un bacino d'utenza di 2500 studenti e ben 10 scuole secondarie di II Grado, che ospitano oltre 12 000 studenti provenienti dai comuni limitrofi, divisi in 5 Licei, 3 Istituti Tecnici e 2 Istituti Professionali.
==== Università ====
In città sono presenti centri universitari : la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell'[[Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli]], che organizza corsi di laurea in Ingegneria ed ha sedi presso la Real Casa dell'Annunziata ed in via Michelangelo, dove vi è l'aulario<ref>{{cita web|url=http://www.scuolapolisciba.unina2.it/it/la-scuola/sedi-della-scuola|titolo=|Sedi Unina2|accesso=29 giugno 2017}}</ref>.
Inoltre è presente il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, che organizza anche corsi di laurea afferenti l’ambito della Moda. Questo facoltà ha sede presso l’Abbazia di San Lorenzo<ref>{{cita web|url=http://www.architettura.unina2.it/ITA/dipartimento.asp|titolo=|Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale|accesso=29 giugno 2017}}</ref>.


==== Musei ====
==== Musei ====
Riga 524: Riga 432:


=== Musica ===
=== Musica ===
Aversa ha una grande tradizione [[musica]]le, basti citare tre illustri musicisti aversani: [[Domenico Cimarosa]], [[Niccolò Jommelli]], [[Gaetano Andreozzi]] e [[Paolo Riverso]]. Iniziative: Dal [[1999]], si tiene ogni due anni il Concorso Flautistico Internazionale "Domenico Cimarosa", Premio Rotary Terra Normanna, nella prima decade di dicembre. Il concorso ideato dall'associazione Diaphonia, ha negli anni guadagnato sempre maggior consensi nel mondo musicale italiano e internazionale. Presidenti di giuria, solo per citarne alcuni, sono stati il compositore argentino, con nazionalità italiana, già [[premio Oscar]] [[Luis Bacalov]], il compositore [[Stelvio Cipriani]] e il flautista francese Maxence Larrieu. Nell'edizione tenutasi nel 2011 hanno partecipato 101 giovani musicisti provenienti da ben 46 nazioni, in rappresentanza di tutti i continenti<ref>{{cita web|url=http://www.concorsocimarosa.it/index.htm|titolo=Sito del Concorso Cimarosa|accesso=26 settembre 2010}}</ref>. Nell'ultima edizione, tenutasi dal 2 al 4 dicembre 2015, ha vinto, dopo dieci anni dall'ultima vittoria (nel 2005 vinse Paolo Taballione) , un italiano: Carmineluigi Amabile. Seconda classificata da Taiwan, la flautista Chia Wen-Ou, terza la polacca Marianna Zolnacz. Dal 2004, si tiene il Concorso nazionale per sole cantautrici "Bianca d'Aponte", presso il Teatro "Domenico Cimarosa" dal 22 al 23 ottobre.<ref>{{cita web|url=http://www.sonounisola.it/|titolo=Sito del Concorso Bianca d'Aponte|accesso=1º novembre 2010}}</ref> Dal 2010 si è tenuto il Premio [[Domenico Cimarosa]], che ha premiato quanti nel mondo hanno interpretato le musiche e le opere del grande compositore del 700. Tra questi vogliamo ricordare [[Roberto de Simone]], [[Alberto Zedda]], Maria Grazia Schiavo, Carmine Monaco, Bruno de Simone, Rosanna Savoia
Aversa ha una grande tradizione [[musica]]le, basti citare tre illustri musicisti aversani: [[Domenico Cimarosa]], [[Niccolò Jommelli]], [[Gaetano Andreozzi]] e [[Paolo Riverso]]. Iniziative: Dal [[1999]], si tiene ogni due anni il Concorso Flautistico Internazionale "Domenico Cimarosa", Premio Rotary Terra Normanna, nella prima decade di dicembre. Il concorso ideato dall'associazione Diaphonia, ha negli anni guadagnato sempre maggior consensi nel mondo musicale italiano e internazionale. Presidenti di giuria, solo per citarne alcuni, sono stati il compositore argentino, con nazionalità italiana, già [[premio Oscar]] [[Luis Bacalov]], il compositore [[Stelvio Cipriani]] e il flautista francese Maxence Larrieu. Nell'edizione tenutasi nel 2011 hanno partecipato 101 giovani musicisti provenienti da ben 46 nazioni, in rappresentanza di tutti i continenti<ref>{{cita web|url=http://www.concorsocimarosa.it/index.htm|titolo=Sito del Concorso Cimarosa|accesso=26 settembre 2010}}</ref>. Nell'ultima edizione, tenutasi dal 2 al 4 dicembre 2015, ha vinto, dopo dieci anni dall'ultima vittoria (nel 2005 vinse Paolo Taballione) , un italiano: Carmineluigi Amabile. Seconda classificata da Taiwan, la flautista Chia Wen-Ou, terza la polacca Marianna Zolnacz. Dal 2004, si tiene il Concorso nazionale per sole cantautrici "Bianca d'Aponte", presso il Teatro "Domenico Cimarosa" dal 22 al 23 ottobre.<ref>{{cita web|url=http://www.sonounisola.it/|titolo=Sito del Concorso Bianca d'Aponte|accesso=1º novembre 2010}}</ref> Dal 2010 si è tenuto il Premio [[Domenico Cimarosa]], che ha premiato quanti nel mondo hanno interpretato le musiche e le opere del grande compositore del 700. Tra questi vogliamo ricordare [[Roberto de Simone]], [[Alberto Zedda]], Maria Grazia Schiavo, Carmine Monaco, Bruno de Simone, Rosanna Savoia.
Aversa vanta anche una grandissima tradizione in campo jazzistico per essere sede, dal 1981, del Jazz Club Lennie Tristano, intitolato al pianista caposcuola del cool jazz la cui famiglia era originaria di Aversa, uno dei più noti jazz club d'Europa e che in oltre trenta anni di attività ha portato in città i più grandi jazzisti del mondo, in oltre trecento concerti.


=== Cinema ===
=== Cinema ===
Riga 555: Riga 464:


== Persone legate ad Aversa ==
== Persone legate ad Aversa ==
[[File:Domenico Cimarosa.jpg|thumb|upright|Domenico Cimarosa.|right]]
[[File:Domenico Cimarosa.jpg|thumb|right|Domenico Cimarosa.]]
[[File:Raffaele Trabucco.jpg|thumb|upright|Raffaele Trabucco.|right]]
[[File:Raffaele Trabucco.jpg|thumb|right|Raffaele Trabucco.]]
{{Colonne}}
* [[Guitmondo]] (prima metà dell'[[XI secolo]] - [[1094]]) monaco, teologo e vescovo francese, vescovo di Aversa. Nato in [[Normandia]] e morto ad Aversa
* [[Guitmondo]] ([[Normandia]], prima metà dell'[[XI secolo]] - Aversa, [[1094]]), monaco, teologo e vescovo francese, vescovo di Aversa.
* [[Angelo Tartaglia]] ([[1370]] circa&nbsp;- [[1421]]) condottiero e nobiluomo. Nato a [[Lavello (Italia)|Lavello]] e morto ad Aversa.
* [[Angelo Tartaglia]] ([[Lavello (Italia)|Lavello]], [[1370]] circa&nbsp;- Aversa, [[1421]]), condottiero e nobiluomo.
* [[Gabriele Sforza]] (1423-) - arcivescovo
* [[Gabriele Sforza]] (Aversa, [[1423]] - Milano, [[1457]]), arcivescovo di [[Milano]].
* [[Ludovico Abenavolo]] ([[1470]] circa&nbsp;- prima del [[1535]]) Nato ad Aversa. Fu uno dei partecipanti alla celeberrima [[Disfida di Barletta]] nel [[1503]]
* [[Ludovico Abenavolo]] ([[Capua]] o [[Teano]], [[1470]] circa&nbsp;- [[Milano]], prima del [[1535]]), fu uno dei partecipanti alla [[Disfida di Barletta]] nel [[1503]].
* [[Nunzio Pelliccia]] ([[1540]] - [[1608]]) avvocato e giurista italiano. È nato ad Aversa e morto a Napoli
* [[Orazio Giaccio]] (fine [[XVI secolo]] - [[1660]]) compositore italiano. È nato ad Aversa e morto a Napoli
* [[Nunzio Pelliccia]] (Aversa, [[1540]] - Napoli, [[1608]]), avvocato e giurista italiano.
* [[Niccolò Jommelli]] ([[1714]] - [[1774]]) famoso compositore italiano. È nato ad Aversa e morto a Napoli
* [[Orazio Giaccio]] (Aversa, fine [[XVI secolo]] - Napoli, [[1660]]), compositore italiano.
* [[Domenico Cimarosa]] ([[1749]] - [[1801]]) famoso compositore italiano. È nato ad Aversa e morto a Venezia
* [[Niccolò Jommelli]] (Aversa, [[1714]] - Napoli, [[1774]]), famoso compositore italiano.
* [[Gaetano Andreozzi]] ([[1755]] - [[1826]]) famoso compositore italiano. È vissuto ad Aversa e morto a Parigi
* [[Domenico Cimarosa]] (Aversa, [[1749]] - [[Venezia]], [[1801]]), famoso compositore italiano.
* [[Gaetano Andreozzi]] (Aversa, [[1755]] - [[Parigi]], [[1826]]), famoso compositore italiano.
* [[Raffaele Trabucco]] ([[1823]] - ...) patriota italiano, partecipò ai [[Primavera dei popoli|Moti del '48]] a Napoli. Nato ad Aversa e morto a Napoli
* [[Pietro Rosano]] ([[1846]] - [[1903]]) politico eletto nel Collegio di Aversa. Morto suicida a Napoli
* [[Raffaele Trabucco]] (Aversa, [[1823]] - Napoli, ...), patriota italiano, partecipò ai [[Primavera dei popoli|Moti del '48]] a Napoli.
* [[Guglielmo Sanfelice d'Acquavella]] (Aversa, [[1834]] - Napoli, [[1897]]) cardinale e arcivescovo cattolico.
* [[Stefano Montone]] (1968) - giornalista e conduttore televisivo che difende la Terra dei Fuochi.
* [[Carmine Cesarano]] ([[1869]] - [[1935]]), arcivescovo cattolico italiano, vescovo di Aversa. Nato a Pagani e morto ad Aversa
* [[Pietro Rosano]] (Aversa, [[1846]] - Napoli, [[1903]]), politico eletto nel Collegio di Aversa, morto suicida.
* [[Filippo Saporito]] ([[1870]] - [[1955]]) psichiatra italiano. Vissuto e morto ad Aversa
* [[Carmine Cesarano]] ([[Pagani]], [[1869]] - Aversa, [[1935]]), arcivescovo cattolico italiano, vescovo di Aversa.
* [[Enrico Altavilla]] ([[1883]] - [[1968]]) giurista italiano. È nato ad Aversa e morto a Napoli
* [[Filippo Saporito]] (Aversa, [[1870]] - Aversa, [[1955]]), psichiatra italiano.
* [[Alfonso Gallo]] ([[1890]] - [[1952]]) insegnante e bibliotecario italiano. Nato ad Aversa, vissuto e morto a Roma
* [[Enrico Altavilla]] (Aversa, [[1883]] - Napoli, [[1968]]), giurista italiano.
* [[Edoardo Orabona]] ([[1897]] - [[1973]]) ingegnere idraulico, docente universitario e studioso italiano. Nato ad Aversa e morto a Bari
* [[Alfonso Gallo]] (Aversa, [[1890]] - [[Roma]], [[1952]]), insegnante e bibliotecario italiano vissuto a Roma.
* [[Luigi Panarella]] ([[1915]] - [[1983]]) pittore, architetto e scenografo italiano. Nato e morto ad Aversa
* [[Edoardo Orabona]] (Aversa, [[1897]] - [[Bari]], [[1973]]), ingegnere idraulico, docente universitario e studioso italiano.
{{Colonne spezza}}
* [[Lennie Tristano]] ([[1919]] - [[1978]]) pianista e compositore statunitense. Nato a Chicago, vissuto e morto a New York. La sua famiglia era di Aversa
* [[Antonio Ruberti]] ([[1927]] - [[2000]]) politico ed ingegnere italiano. Vissuto e morto ad Aversa
* [[Luigi Panarella]] (Aversa, [[1915]] - Aversa, [[1983]]), pittore, architetto e scenografo italiano.
* [[Lennie Tristano]] ([[Chicago]], [[1919]] - [[New York]], [[1978]]), pianista e compositore statunitense vissuto a New York. La sua famiglia era di Aversa.
* [[Salvatore Farinaro]] ([[1926]] - [[1991]]) produttore di [[Fuochi d'artificio|fuochi pirotecnici]]. Nato e vissuto ad Aversa<ref>[http://forum.pirovagando.it/viewtopic.php?f=4&t=1987&start=0 Pirovagando.it - FORUM<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Vincenzo Caianiello]] ([[1932]] - [[2002]]) giurista, magistrato e politico italiano. Vissuto ad Aversa e morto a Roma
* [[Antonio Ruberti]] (Aversa, [[1927]] - Aversa, [[2000]]), politico ed ingegnere italiano.
* [[Giuseppe Pompella]] ([[1932]] - [[2009]]) filologo e grecista italiano. Vissuto ad Aversa e morto a Roma
* [[Vincenzo Caianiello]] (Aversa, [[1932]] - Roma, [[2002]]), giurista, magistrato e politico italiano.
* [[Angelo Mottola]] ([[1935]] - [[2014]]) arcivescovo e nunzio apostolico. Nato ad Aversa
* [[Giuseppe Pompella]] (Aversa, [[1932]] - Roma, [[2009]]), filologo e grecista italiano.
* [[Armando Veneto]] ([[1935]]) politico e avvocato italiano. Nato ad Aversa
* [[Armando Veneto]] (Aversa, [[1935]]), politico e avvocato italiano.
* [[Pasquale Giuliano]] ([[1942]]) politico e magistrato italiano. Nato ad Aversa
* [[Pasquale Giuliano]] (Aversa, [[1942]]), politico e magistrato italiano.
* [[Ninì Grassia]] ([[1944]] - [[2010]]) regista, sceneggiatore, attore e compositore italiano. Nato ad Aversa e morto a [[Castel Volturno]]
* [[Ninì Grassia]] (Aversa, [[1944]] - [[Castel Volturno]], [[2010]]), regista, sceneggiatore, attore e compositore italiano.
* [[Giovanni d'Aniello]] ([[1955]]) arcivescovo cattolico italiano. Nato ad Aversa
* [[Giovanni d'Aniello]] (Aversa, [[1955]]), arcivescovo cattolico italiano.
* [[Lucio Romano]] ([[1955]]) medico e senatore della [[Repubblica italiana]]. Nato ad Aversa
* [[Lucio Romano]] (Aversa, [[1955]]), medico e senatore della [[Repubblica italiana]].
* [[Pasquale Luiso]] ([[1969]]) ex calciatore italiano, attuale allenatore del [[Associazione Sportiva Sora|Sora]]. Nato ad Aversa
* [[Pasquale Luiso]] (Aversa, [[1969]]),ex calciatore italiano, attuale allenatore del [[Associazione Sportiva Sora|Sora]]
* [[Nicola Romaniello]] ([[1974]]) ex calciatore italiano, attuale allenatore della [[Casertana Football Club|Casertana]]. Nato ad Aversa
* [[Carlo Diomajuta]] (Aversa, [[1977]]), giocatore di biliardo italiano. Nato ad Aversa
* [[Carlo Diomajuta]] ([[1977]]) giocatore di biliardo italiano. Nato ad Aversa
* [[Caterina Balivo]] (Napoli, [[1980]]), giornalista e conduttrice televisiva italiana, cresciuta ad Aversa.
* [[Maria Sorvillo]] (Aversa, [[1982]]), calciatrice italiana, difensore del [[Unione Polisportiva Comunale Graphistudio Tavagnacco|Tavagnacco]]. Vanta 6 presenze nell'[[Nazionale di calcio femminile dell'Italia|Italia]]
* [[Maria Elena Fabi]] ([[1979]]) giornalista e conduttrice Italiana. Nata a Milano ma vissuta ad Aversa
* [[Raffaele Bianco]] (Aversa, [[1987]]), è un calciatore italiano, centrocampista della [[Juventus Football Club|Juventus]].
* [[Caterina Balivo]] ([[1980]]) giornalista e conduttrice televisiva italiana. Nata a Napoli, cresciuta ad Aversa
* [[Elio Verde]] Aversa, [[1987]]), [[judo|judoka]] italiano.
* [[Maria Sorvillo]] ([[1982]]) calciatrice italiana, difensore del [[Unione Polisportiva Comunale Graphistudio Tavagnacco|Tavagnacco]]. Vanta 6 presenze nell'[[Nazionale di calcio femminile dell'Italia|Italia]]. Nata ad Aversa
* [[Daniele del Canto]] (Aversa, [[1991]]), [[giocatore di calcio a 5]] italiano, [[Intermedio (calcio a 5)|laterale]] dell'ASD Invicta Pesaro 2001 e della Nazionale di [[calcio a 5]] per Ipovedenti.
* [[Francesco Ruopolo]] ([[1983]]) calciatore italiano, attaccante del [[Calcio Padova|Padova]]. È stato [[Nazionale Under-16-15 di calcio dell'Italia|Nazionale Under 16]]<ref name=autogenerato2>{{cita web|url=http://www.figc.it/nazionali/DettaglioConvocato?codiceConvocato=2470&squadra=1|titolo=Sito della FIGC|accesso=21 novembre 2011}}</ref> e [[Nazionale Under-20 di calcio dell'Italia|Under 20]]<ref name=autogenerato2 />. Nato ad Aversa
{{Colonne fine}}
* [[Raffaele Bianco]] ([[1987]]) è un calciatore italiano, centrocampista della [[Juventus Football Club|Juventus]]. Nato ad Aversa

* [[Elio Verde]] ([[1987]]) [[judo]]ka italiano. Nato ad Aversa
== Geografia antropica ==
* [[Riccardo Russo]] ([[1992]]) motociclista italiano, campione italiano e vicecampione europeo
=== Urbanistica ===
* [[Daniele del Canto]] ([[1991]]) [[giocatore di calcio a 5]] italiano, [[Intermedio (calcio a 5)|laterale]] dell'ASD Invicta Pesaro 2001 e della Nazionale di [[calcio a 5]] per Ipovedenti. Nato e cresciuto ad Aversa.
L'abitato di Aversa rivela nella sua struttura urbanistica due differenti fasi di sviluppo:
* [[Guglielmo Sanfelice d'Acquavella]] ([[1834]] - [[1897]]) cardinale e arcivescovo cattolico. Nato ad Aversa e morto a Napoli
* il nucleo normanno di fondazione ([[XI secolo]]) a pianta radiocentrica, formato da strade anulari e radiali con al centro la [[Cattedrale di San Paolo (Aversa)|Cattedrale di San Paolo]].
* la struttura ortogonale del quartiere Lemitone ([[XVII secolo]]) posto a sud-est del nucleo primitivo.
Il primo tracciato è ancora oggi riconoscibile nell'anello stradale composto da via S. Domenico, via Sellitto, via Domenico Cirillo, via S. Nicola, via S. Marta, successivamente ampliato per comprendere anche i borghi di nuova formazione. Questa seconda cerchia muraria, che si snodava lungo via S. Maria La Neve, via S. Francesco di Paola, via S. Andrea, via Domenico Cimarosa, via Golia e via Rainulfo Drengot, continuò a rispettare la struttura radiocentrica dell'originario schema urbanistico, congiungendosi al centro politico e religioso della città, con tracciati stradali radiali. Durante il periodo [[Angioini|angioino]] furono ampliate le mura cittadine ([[1382]]) e l'apertura ([[1303]]) di una nuova importantissima arteria, la via Nuova (le attuali via Saporito e via Roma), che, favorendo lo sviluppo verso sud, conferirà un nuovo aspetto alla città, avviando la dissoluzione dello schema radiale medioevale.
Tra il [[XVI secolo]] e il [[XVII secolo]] la realizzazione del quartiere Lemitone, secondo uno schema quadrilatero con strade che si incrociano ad angolo retto, tagliate da una diagonale (via Orabona), assestò il definitivo colpo di grazia al vecchio impianto urbano. Il Lemitone, il cui perimetro è rappresentato da via Magenta, via Roma, via Belvedere e via Costantinopoli, ripete lo schema dei [[Quartieri Spagnoli|quartieri spagnoli di Napoli]], fatti realizzare oltre mezzo secolo prima dal viceré spagnolo [[Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga|don Pedro de Toledo]]. Tra la fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e la prima metà del [[XX secolo|Novecento]] altre consistenti modifiche furono apportate alla struttura della città, dall'apertura di nuove arterie stradali e dall'abbattimento di molti edifici conventuali e civili in abbandono. Tra le più significative, la realizzazione di Piazza Marconi ([[1928]]) e Piazza Municipio ([[1937]]), che sorgeranno rispettivamente nell'area degli ex-conventi di S. Girolamo e S. Francesco d'Assisi, ed il sistema vie (Mazzini-Diaz-Garibaldi) e piazze (Mazzini-Vittorio Emanuele-Municipio) che collega la [[Stazione di Aversa|stazione ferroviaria]] con Piazza Municipio.<ref name="Comune 2000">{{Cita|Comune di Aversa|pp.34-36|Comune di Aversa, 2000}}</ref>

=== Suddivisioni storiche ===
In epoca [[Medioevo|medievale]] la città contava sei rioni: S. Croce, S. Girolamo, S. Antonio, S. Andrea, S. Maria a Piazza e S. Nicola, che con il borgo fuori le mura di S. Lorenzo ed altri sette sobborghi, formavano tanti piccoli universi cittadini.<ref>{{Cita|Comune di Aversa|p.34|Comune di Aversa, 2000}}</ref>

=== Frazioni ===
==== Ponte Mezzotta ====
Ponte Mezzotta è l'unica frazione presente nella città di Aversa. Si trova a sud-est, è poco estesa e conta circa 100 abitanti. Ospita molti edifici moderni.


== Economia ==
== Economia ==
Riga 607: Riga 527:


=== Industria e servizi ===
=== Industria e servizi ===
Aversa, nel panorama provinciale e regionale è un importante Polo produttivo con un'area ASI (Agglomerato ASI Aversa NORD) esteso su una superficie di 6500 [[Metro quadrato|m²]], che coinvolge anche i comuni di [[Carinaro]], [[Gricignano d'Aversa|Gricignano]] e [[Teverola]], territorio in cui coesistono i distretti del [[Industria tessile|tessile]] e [[calzatura|calzaturiero]], delle [[Tecnologia meccanica|produzioni tecnologiche]], affiancate dalla [[filiera]] [[caseificio|lattiero casearia]] e dalle [[agricoltura|colture ortofrutticole]].
Aversa, nel panorama provinciale e regionale è un importante Polo produttivo con un'[[Area di sviluppo indusrtriale|ASI]] (agglomerato ASI Aversa nord) esteso su una superficie di 650mila [[Metro quadrato|m²]], che coinvolge anche i comuni di [[Carinaro]], [[Gricignano d'Aversa|Gricignano]] e [[Teverola]], territorio in cui coesistono i distretti del [[Industria tessile|tessile]] e [[calzatura|calzaturiero]], delle [[Tecnologia meccanica|produzioni tecnologiche]], affiancate dalla [[filiera]] [[caseificio|lattiero casearia]] e dalle [[agricoltura|colture ortofrutticole]].
Il Polo produttivo aversano è legato attraverso il Distretto industriale (tessile, [[abbigliamento]] e [[concia]]rio) di [[Grumo Nevano]] (NA). Esso interessa 13 comuni di Caserta e 7 di Napoli, con 1187 dipendenti al [[2008]].
Il Polo produttivo aversano è legato attraverso il Distretto industriale (tessile, [[abbigliamento]] e [[concia]]rio) di [[Grumo Nevano]]. Esso interessa 13 comuni della provincia di Caserta e 7 della [[città metropolitana di Napoli]], con 1187 dipendenti al [[2008]].


In città aveva sede l'azienda della [[Texas Instruments Incorporated]] chiusa nel dicembre del [[1998]].
In città aveva sede la [[Texas Instruments Incorporated]], chiusa nel dicembre del [[1998]].


L'azienda di gestione, raccolta e smaltimento rifiuti è la Senesi S.p.A.<ref>{{cita web|url=http://www.senesispa.it/|titolo=Sito dell'Azienda di Gestione rifiuti Senesi|accesso=1º novembre 2010}}</ref>
L'impresa incaricata di gestione, raccolta e smaltimento rifiuti è la Senesi S.p.A.<ref>{{cita web|url=http://www.senesispa.it/|titolo=Sito dell'Azienda di Gestione rifiuti Senesi|accesso=1º novembre 2010}}</ref>


=== Artigianato ===
=== Artigianato ===
Aversa fa parte del distretto campano della [[calzatura]] che si concentra in massima parte nell'[[Agro aversano|area aversana]]-[[Grumo Nevano|Grumese]] e, in particolare per il casertano, nella cosiddetta "cittadella aversana" o polo calzaturiero di [[Teverola]]. Nel dopoguerra al sistema di aziende già collaudato nel settore [[Industria tessile|tessile]]-[[abbigliamento]] si affiancarono i primi calzaturifici a conduzione familiare-artigianale, fonte di straordinaria creatività e manualità. Oggi nel Distretto aversano, che raggruppa circa 500 aziende e oltre 3000 addetti, si producono calzature da uomo e da donna di qualità media e medio-fine. Le imprese lavorano soprattutto per conto terzi, ma alcune esportano anche all'estero con un proprio marchio<ref>{{cita web|url=http://www.mincomes.it/fondi_strutturali/le_regioni/schede/scheda%20campania.pdf|titolo=Scheda della Regione Campania del Ministero del Commercio Internazionale|accesso=21 settembre 2011}}</ref>.
Aversa fa parte del distretto campano della [[calzatura]] che si concentra in massima parte nell'[[Agro aversano|area aversana]]-[[Grumo Nevano|grumese]] e nella cosiddetta "cittadella aversana" o polo calzaturiero di [[Teverola]]. Nel dopoguerra al sistema di aziende già collaudato nel settore [[Industria tessile|tessile]]-[[abbigliamento]] si affiancarono i primi calzaturifici a conduzione familiare-artigianale, fonte di straordinaria creatività e manualità. Oggi nel Distretto aversano, che raggruppa circa 500 aziende e oltre 3000 addetti, si producono calzature da uomo e da donna di qualità media e medio-fine. Le imprese lavorano soprattutto per conto terzi, ma alcune esportano anche all'estero con un proprio marchio<ref>{{cita web|url=http://www.mincomes.it/fondi_strutturali/le_regioni/schede/scheda%20campania.pdf|titolo=Scheda della Regione Campania del Ministero del Commercio Internazionale|accesso=21 settembre 2011}}</ref>.
Altri settori artigianali sono la lavorazione del [[ferro battuto]] e della [[falegname]]ria.
Altri settori artigianali sono la lavorazione del [[ferro battuto]] e della [[falegname]]ria.


Riga 634: Riga 554:


=== Strade ===
=== Strade ===
Aversa è servita dall'[[Asse Mediano]] e dalla [[Strada statale 265 dei Ponti della Valle|SP 335-VI "dei ponti della Valle"]] (in passato già SS 265 "dei ponti della Valle"), con i due svincoli cittadini di ''Aversa Nord'' e ''Aversa sud''.
Aversa è servita dalla [[Asse Mediano|Strada Statale 162 NC Asse Mediano]] con lo svincolo ''Aversa-Melito'' e dalla [[Strada statale 265 dei Ponti della Valle|SP 335-VI "dei ponti della Valle"]] (in passato già SS 265 "dei ponti della Valle"), con i due svincoli cittadini di ''Aversa Nord'' e ''Aversa sud''.


=== Ferrovie ===
=== Ferrovie ===
[[File:Facciata Stazione di Aversa.jpg|thumb|Facciata della stazione ferroviaria di Aversa]]
[[File:Facciata Stazione di Aversa.jpg|thumb|Facciata della stazione ferroviaria di Aversa]]


Fra il [[1882]] e il [[1959]] Aversa era collegata col capoluogo di regione grazie alla [[tranvia Napoli-Aversa/Giugliano]], realizzata ad opera della [[Société Anonyme des Tramways Provinciaux]] che nel [[1912]] inaugurò altresì la [[Tranvia Aversa-Albanova]], a sua volta soppressa nel [[1962]].
Fra il [[1882]] e il [[1959]] Aversa era collegata col capoluogo di regione grazie alla [[tranvia Napoli-Aversa/Giugliano]], realizzata ad opera della [[Société Anonyme des Tramways Provinciaux]]<ref>A. Cozzolino, A. Gamboni, ''Napoli: i tram per la Provincia'', op.cit., pp. 15-20.</ref> che nel [[1912]] inaugurò altresì la [[Tranvia Aversa-Albanova]], a sua volta soppressa nel [[1962]]<ref name="tram84">A. Cozzolino, A. Gamboni, ''Napoli: i tram per la Provincia'', op.cit., pp. 84-88.</ref>.

La [[stazione di Aversa|stazione ferroviaria di Aversa]], situata in piazza [[Giuseppe Mazzini]], è servita da collegamenti a lunga percorrenza effettuati da [[Trenitalia]], e da treni regionali svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Regione Campania]]. Le due stazioni cittadine denominate [[Stazione di Aversa Centro|Aversa Centro]] e [[Stazione di Aversa Ippodromo|Aversa Ippodromo]] sorgono lungo la [[Linea Napoli-Giugliano-Aversa|ferrovia Napoli-Giugliano-Aversa]] detta anche ''linea arcobaleno'', gestita dall'[[Ente Autonomo Volturno]] e costruita in sostituzione della cosiddetta [[Ferrovia Alifana|ferrovia alifana bassa]], soppressa nel [[1976]].


La [[stazione di Aversa|stazione ferroviaria di Aversa]], situata in piazza [[Giuseppe Mazzini]], è servita da collegamenti a lunga percorrenza effettuati da [[Trenitalia]], e da treni regionali svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Regione Campania]]<ref>{{cita web|url=http://www.lestradeferrate.it/mono17/17aversa.htm|titolo=La Stazione di Aversa (CE)|editore=Le Strade Ferrate|accesso=30 giugno 2017}}</ref>. Le due stazioni cittadine denominate [[Stazione di Aversa Centro|Aversa Centro]] e [[Stazione di Aversa Ippodromo|Aversa Ippodromo]] che sorgono lungo la [[Linea Napoli-Giugliano-Aversa|ferrovia Napoli-Giugliano-Aversa]] detta anche ''linea arcobaleno'', gestita dall'[[Ente Autonomo Volturno]]<ref>{{cita web|url=http://www.eavsrl.it/web/content/servizi-di-stazione|titolo=Servizi di Stazione|editore=Ente Autonomo Volturno|accesso=30 giugno 2017}}</ref> e costruita in sostituzione della cosiddetta [[Ferrovia Alifana|ferrovia alifana bassa]], soppressa nel [[1976]]<ref>{{cita web|url=http://www.lestradeferrate.it/mono1b.htm|titolo=La Ferrovia Alifana|editore=Le Strade Ferrate|accesso=30 giugno 2017}}</ref>.
=== Mobilità urbana ===
=== Mobilità urbana ===
Il comune è servito da [[Filobus di Napoli|filobus]] e autobus che svolgono servizi di linea urbani e suburbani a cura della [[CTP (Napoli)|CTP]].
Il comune è servito da [[Filobus di Napoli|filobus]] e autobus che svolgono servizi di linea urbani e suburbani a cura della [[CTP (Napoli)|CTP]]<ref>{{cita web|url=http://www.ctp.na.it/percorsi2.asp?LINEA=T51|titolo=Itinerari Aversa|editore=CTP|accesso=30 giugno 2017}}</ref>.


== Amministrazione ==
== Amministrazione ==
Riga 1 031: Riga 950:


=== Gemellaggi ===
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Italia|Pratola Serra|2010}};<ref>{{cita web|http://www.pupia.tv/aversa/notizie/0006194.html|titolo=Sito del Portale giornalistico di Aversa|accesso=18 ottobre 2010}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Pratola Serra|2010}}<ref>{{cita web|http://www.pupia.tv/2010/09/aversa/gemellaggio-tra-aversa-e-pratola-serra-in-nome-di-s-audeno/11875|titolo=Gemellaggio tra Aversa e Pratola Serra in nome di S.Audeno|editore=Pupia.tv|accesso= luglio 2017}}</ref>;
* {{Gemellaggio|Italia|Alife|2010}}.<ref>{{cita web|http://www.pupia.tv/aversa/societ-a/6597/contrasti-gemellaggio-aversa-alife.html|titolo=Sito del Portale giornalistico di Aversa|accesso=2 gennaio 2011}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Alife|2010}}<ref>{{cita web|http://www.pupia.tv/2010/12/comuni-del-matese/contrasti-gemellaggio-tra-aversa-e-alife/52740|titolo="Contrasti": gemellaggio tra Aversa e Alife|accesso= luglio 2017|editore=Pupia.tv}}</ref>.


== Sport ==
== Sport ==
Riga 1 051: Riga 970:
* [[PalaJacazzi]]
* [[PalaJacazzi]]
* [[Ippodromo Cirigliano]], si trova nella zona della città destinata agli impianti sportivi, l'area occupata dal comprensorio è di 118.000 m²<ref>[http://www.unire.gov.it/index.php/ita/ippodromi/dettaglio/71 Sito Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali/Caratteristiche impianto]</ref>.
* [[Ippodromo Cirigliano]], si trova nella zona della città destinata agli impianti sportivi, l'area occupata dal comprensorio è di 118.000 m²<ref>[http://www.unire.gov.it/index.php/ita/ippodromi/dettaglio/71 Sito Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali/Caratteristiche impianto]</ref>.

== Curiosità ==
* Aversa è citata nella poesia di [[Pier Paolo Pasolini]] dal titolo "''La Terra di Lavoro''" del 1956, inserita nella raccolta "Le ceneri di Gramsci".
* Esiste un luogo comune che attribuisce al carattere degli abitanti della cittadina una somiglianza con l'orologio di porta Napoli (il cosiddetto ''Arco dell'Annunziata''). Tale luogo comune attribuisce al carattere degli abitanti una "doppia faccia" verosimilmente all'orologio del monumento che possiede, appunto, due facce.


== Note ==
== Note ==
{{Note strette}}
<references/>
=== Esplicative ===
<references group=N/>


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
Riga 1 115: Riga 1 032:


{{Agro aversano}}
{{Agro aversano}}
{{Provincia di Caserta}}
{{Comuni della provincia di Caserta}}
{{Controllo di autorità}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|campania|Caserta|italia}}
{{portale|campania|Caserta|italia}}

Versione delle 19:45, 11 set 2017

Aversa
comune
Aversa – Stemma
Aversa – Bandiera
Aversa – Veduta
Aversa – Veduta
Veduta di Piazza Trieste e Trento, sede del Tribunale di Napoli Nord
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Caserta
Amministrazione
SindacoEnrico De Cristofaro[1] (liste civiche) dal 19-6-2016
Data di istituzione1022[N 1][2]
Territorio
Coordinate40°58′22.92″N 14°12′23.31″E
Altitudine39[N 2][3] m s.l.m.
Superficie8,73 km²
Abitanti53 080[5] (30-11-2016)
Densità6 080,18 ab./km²
FrazioniPonte Mezzotta[4]
Comuni confinantiCarinaro, Casaluce, Cesa, Frignano, Giugliano in Campania, Gricignano di Aversa, Lusciano, San Marcellino, Sant'Antimo, Teverola, Trentola Ducenta
Altre informazioni
Cod. postale81031
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT061005
Cod. catastaleA512
TargaCE
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[6]
Cl. climaticazona C, 1 119 GG[7]
Nome abitantiaversani
Patronosan Paolo - Madonna di Casaluce
Giorno festivo25 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Aversa
Aversa
Aversa – Mappa
Aversa – Mappa
Posizione del comune di Aversa nella provincia di Caserta
Sito istituzionale

Aversa (AFI: [aˈvɛrsa][8]; Averza in napoletano[9]) è un comune italiano di 53 080 abitanti[5] della provincia di Caserta in Campania, elevato a città con decreto del presidente della Repubblica del 10 ottobre 1990[10]. È il secondo comune più popoloso della provincia[11] ed il diciassettesimo della regione[12].

Fondata nel 1022, nonché prima contea normanna d'Italia[13], la città di Aversa è posta al centro di un territorio pianeggiante conosciuto come agro aversano, vasta area rurale dell'antica Terra di Lavoro nota anche come Campania Felix[14]. Dal 1053 è sede vescovile della diocesi di Aversa[15], ed è famosa anche per la produzione della mozzarella di bufala e del vino Asprinio. Prima dell'avvento del proibizionismo della cannabis, è stata uno dei maggiori centri italiani per la produzione di canapa[16].

La cittadina è nota anche per aver dato i natali al celebre musicista e compositore Domenico Cimarosa, figura centrale dell'opera, in particolare di quella buffa, del tardo XVIII secolo[17].

Geografia fisica

Territorio

File:Veduta Aerea Aversa.jpg
Foto aerea dal Parco S.A. Pozzi della città

Aversa è in piena Pianura Campana, situata tra i Regi Lagni ed il Lago Patria, al centro di una vasta area pianeggiante di antica vocazione agricola, l'Agro aversano, che conta circa 285 000 abitanti[3]. La città dista dal mare circa 22 km[18] ed è caratterizzata da un dislivello che varia dai 64 ai 30 m s.l.m.[3] La morfologia del territorio, unita alla fertilità del terreno ed alle antiche e recenti opere di bonifica e di risistemazione del suolo, sono ancora oggi elementi strategici nella costruzione del paesaggio[19]. Dista circa 16 km dal capoluogo di provincia Caserta ed è il secondo comune per popolazione dell'omonima provincia[11].

Dal punto di vista sismico il territorio comunale si trova, stando alla classificazione della Protezione Civile, in zona 2 (soggetta a sismicità medio-alta)[20].

Clima

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Napoli Capodichino.

La zona climatica di Aversa è di fascia C; di conseguenza l'accensione degli impianti termici di cui al D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993 è consentita dal 15 novembre al 31 marzo per un massimo di dieci ore giornaliere[21].

Il clima di Aversa è di natura mediterranea, con inverni miti ed estati calde. Le medie invernali sono di solito inferiori ai 10 °C; le medie estive sono di 23 °C (con valori massimi che possono toccare i 30 °C). Le precipitazioni si concentrano principalmente tra ottobre e gennaio, subendo significative diminuzioni nel periodo estivo. Di seguito è riportata la tabella riassuntiva dei principali dati meteorologici riferiti al territorio comunale[22]:

Napoli Capodichino Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 12,413,315,117,822,026,028,929,226,021,616,813,313,018,328,021,520,2
T. media (°C) 8,29,010,613,217,020,823,323,620,816,912,69,48,913,622,616,815,5
T. min. media (°C) 4,14,76,28,612,115,617,718,015,712,28,55,64,89,017,112,110,8
Precipitazioni (mm) 102857670443022407211414111129819092327907

Origini del nome

Aversa nel 1650

Il nome della città deriva dal luogo della sua fondazione Sancti Pauli ad Averze. La radice del suo nome richiama quello di Velsu, una delle dodici antiche città etrusche non ancora individuate. Con il passare delle generazioni è stato poi corretto in Verzelus, Versaro e successivamente in Averse[24].

Storia

Origini

Prima dell'avvento dei Normanni, nell'XI secolo, la città non esisteva ancora ed il territorio era popolato da piccoli raggruppamenti, casali e ville. Quasi al centro di una delle vie romane esisteva il casale Sancti Pauli ad Averze. Di forma pressoché circolare, situato a breve distanza dal corso del Clanio, nell'area compresa tra la Via Consolare Campana e la via Atellana, in una posizione di dominio delle principali vie di comunicazione tra il nord e il sud e tra i paesi interni e il mare, solo con l'avvento dei normanni il piccolo casale cominciò ad avere un assetto ben definito. Con ogni probabilità si trattava di uno stanziamento di tipo religioso, legato alla originaria chiesa di San Paolo[25].

La fondazione ed il periodo normanno

Lo stesso argomento in dettaglio: Contea di Aversa.
Questa cartina mostra la Contea di Aversa subito a nord di Napoli

Aversa fu fondata ufficialmente da Rainulfo Drengot, che già nel 1022 aveva occupato un palazzo-castello che sorgeva accanto alla chiesa votiva di Sancte Paulum at Averze cingendo un'area pressoché circolare con fossi e siepi. Il Drengot ne divenne primo conte, nel 1030, su investitura di Sergio IV, duca di Napoli e poi confermato, nel 1038, dell'imperatore Corrado II[26].

Dodici furono i conti normanni che ressero le sorti della città di Aversa, che da piccolo borgo, grazie alla politica di asilo iniziata da Rainulfo, divenne una piccola capitale, da dove partirono le conquiste normanne dell'Italia Meridionale. Il più importante dei conti fu senza dubbio Riccardo Drengot, l'unico che seppe tener testa a Roberto il Guiscardo. Il conte aversano condusse, nella battaglia contro le truppe pontificie a Civitella del Fortore, nel beneventano, i normanni alla vittoria, imprigionando papa Leone IX. L'astuto Riccardo I però non trattò il pontefice da prigioniero, ma lo scortò a Roma con tutti gli onori. Questo gesto gli valse la conciliazione con la Chiesa, la cancellazione della scomunica, e l'investitura di Aversa a Diocesi[26].

Il periodo degli angioini

Giovanna I d'Angiò, Regina di Napoli
Stemma di Andrea d'Ungheria

Dopo la dinastia normanna e quella sveva, fu la volta degli Angioini. Nel 1285, con Carlo II d'Angiò e Roberto d'Angiò, la città visse un periodo florido. Gli Angioini scelsero la città come meta per la caccia. Tanto che il castello reale, di cui oggi restano poche tracce nella centralissima via Roma, nei pressi della parrocchia della Madonna di Casaluce, per lunghi periodi ospitava la corte angioina. In particolare la regina Giovanna I, scelse Aversa come sua sede preferita. Ed è proprio nel castello aversano, che si consumò una delle pagine più cruente della storia del XIV secolo. Qui alcuni nobili napoletani capeggiati da Carlo di Durazzo, pretendente al trono di Napoli, forse in congiura con la stessa regina Giovanna I, uccisero, lanciandolo da una finestra con un cappio al collo, il principe consorte dell'angioina, Andrea d'Ungheria[26].

Il cruento assassinio del giovane principe non rimase impunito. Il fratello, il re Luigi d'Ungheria, con l'esercito scese in Italia, e dopo aver attraversato l'intera penisola, si fermò nel castello di Aversa. Qui tramò la sua vendetta, con Giovanna I che scappò ad Avignone, ed i nobili, invitati ad un pretestuoso banchetto di riconciliazioni, incarcerati e sommariamente processati. Addirittura Carlo di Durazzo fu impiccato dalla stessa finestra del principe ungherese[26].

Nel 1320 nacque la Real Casa dell'Annunziata[27], istituto benefico, orfanotrofio ed in seguito anche ospedale psichiatrico, che ha segnato la vita e lo sviluppo sociale dell'intera comunità aversana. Numerose furono poi le chiese ed i monasteri edificati per volere dei d'Angiò, come la chiesa di San Luigi dei Francesi (oggi dedicata a San Domenico)[28], fatta erigere dal nipote, re Carlo II d'Angiò e la chiesa di San Nicola[29].

Età Moderna

Con gli Aragonesi la città continuò a godere di alcuni privilegi, ma la sua importanza cominciò a declinare a partire dalla discesa di Carlo VIII di Francia, nel 1494, tanto che nel 1503 divenne un centro periferico per lo spopolamento, dovuto all'epidemia di peste[26].

Nel periodo spagnolo Aversa decadde ulteriormente a causa della peste del 1656. Questo avvenimento causò la perdita di buona parte della popolazione. Il calo demografico e le ristrettezze economiche determinarono un freno dello sviluppo. Durante il primo periodo borbonico Aversa ospitò re Carlo di Borbone, poi Carlo III di Spagna, tra l'aprile e il maggio del 1734, nel Palazzo Ventignano e dove ritornò nel 1738 con la moglie Maria Amalia di Sassonia[30].

Età Contemporanea

Dostler legato ad un palo prima dell'esecuzione

Dopo la breve Repubblica Partenopea, con il ritorno dei Borbone, vi furono due importanti innovazioni : la fine del sistema feudale e la statalizzazione dei beni ecclesiastici. Nella città molti ordini scomparvero e i loro beni passarono allo Stato. Nel 1813 i frati Minori lasciarono il Convento della Maddalena che fu occupato dall'Ospedale Psichiatrico, mentre il Convento di San Lorenzo fu trasformato in Orfanotrofio militare[26].

Gioacchino Murat, re di Napoli, ebbe le chiavi della città di Aversa, dove fondò il Convitto delle Orfanelle di Sant'Agostino ed istituì il Banco dei Pegni. Quando ritornò Ferdinando I nel 1815 vi furono malcontenti che portarono a veri e propri moti. Nei tumulti si tentò di imprigionare il vescovo Tommasi che fu poi ucciso nel 1821. I moti culminarono con la cattura di molti carbonari[26].

Il 1º dicembre 1945, finita la seconda guerra mondiale, fu fucilato ad Aversa il generale della Wehrmacht Anton Dostler, condannato per crimini di guerra, per aver fatto fucilare i soldati alleati prigionieri di guerra. L'esecuzione è stata fotografata e filmata con immagini in bianco e nero[31]. Un evento successivo che ha segnato la storia aversana del XX secolo, è stato il terremoto del 1980, che vide la città normanna come il luogo più lontano dall'epicentro (l'Irpinia) in cui si registrarono vittime[32].

Simboli

Lo stemma in uso è stato riconosciuto nel 1931[10]. "Il Comune si identifica con lo stemma: Basilisco in oro su fondo blu con la scritta, fuori campo grafico: Qui sub ingesta iacuit Basiliscus harena, invictum liber protulit ille caput, e con il gonfalone attuale come da allegato grafico[33].

L'emblema della città di Aversa raffigura un gallo basilisco, con la punta delle ali e la coda a forma di serpente. Perfetta sintesi culturale tra l'origine d'oltralpe dei Normanni fondatori di Aversa (il cui simbolo era appunto il gallo) e la tradizione osca locale che aveva eletto il basilisco, re dei serpenti, ad emblema dell'eternità. La traduzione del motto è: "Il Basilisco che giacque sull'arena, libero risollevò il capo invitto". In origine "l'arme" della città era raffigurata dal solo gallo, che non compare per la prima volta nelle terre aversane con la venuta dei galli normanni, difatti era già stato adottato nell'antichità, in particolar modo, nelle monete[33].

Dopo che Aversa risorse dai danni provocati dalla peste del 1496 che decimò buona parte della popolazione, venne aggiunto al gallo il basilisco, altro simbolo antichissimo della Liburia[34].

Onorificenze

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica»
— 10 ottobre 1990[10]

Monumenti e luoghi d'interesse

I mille anni di storia le hanno consegnato un patrimonio artistico di grande pregio: il centro storico. Esso è costituito da numerose chiese da cui deriva il nome di Città dalle cento chiese[35] con una moltitudine di opere artistiche ed architettoniche di proprietà della Diocesi[36].

Nelle chiese aversane sono presenti opere di importanti pittori : Guido da Siena, Angiolillo Arcuccio Colantonio, Polidoro da Caravaggio, Marco Pino da Siena, Pietro da Cortona, Pietro Negroni detto il Giovane Zingaro, Josè de Ribeira detto lo Spagnoletto, Cornelius Smeet, Teodoro d'Errico, Massimo Stanzione, Francesco Solimena[37].

Architetture religiose

Cattedrale di San Paolo
Cattedrale di San Paolo

La cattedrale costituisce il fulcro della vita religiosa della città. È situata nel cuore del borgo antico. La sua costruzione si deve a Riccardo I, che iniziò i lavori nel 1053 e che furono terminati da suo figlio Giordano nel 1090[38]. L'edificio ha subito varie devastazioni e numerosi restauri che ne hanno alterato l'antico aspetto originario. La cupola, in stile arabo-normanno con due ordini sovrapposti di arcatelle cieche, fu costruita nel 1349 e restaurata recentemente, nel 2011. Determinante per l'aspetto attuale del Duomo furono le modifiche apportate a partire dal 1703 per volere del vescovo e cardinale Innico Caracciolo, che affidò i lavori all'architetto romano Carlo Buratti, che ideò l'attuale facciata barocca. L'interno è diviso in tre navate con cappelle laterali ed è arricchito da diversi dipinti come La Vergine e San Bonaventura, di Francesco Solimena[39].

Chiesa di Santa Maria a Piazza
Chiesa di Santa Maria a Piazza

Situata nei pressi del Castello Aragonese, la Chiesa di Santa Maria a Piazza è la chiesa più antica di Aversa (XI secolo). L'edificio fu eretto in forma romanica, ma a seguito di un terremoto, l'impianto originario subì, nel XIV secolo[40], una completa trasformazione secondo i canoni dell'architettura gotica. Anticamente era il luogo di incontro e scambio di mercanzie da parte di gente di provenienza diversa come ebrei, arabi, bizantini e longobardi. La facciata è in tufo a vista con tre portali di forma ogivale. Sulla destra vi è il campanile, anch'esso dell'XI secolo. L'interno è a tre navate, i pilastri e le arcate a tutto sesto della navata centrale sono in tufo a vista. Custodisce affreschi e frammenti della prima scuola giottesca[41].

Convento e Chiesa di San Francesco delle Monache
Scorcio della Chiesa di San Francesco delle Monache

La chiesa fu fondata tra il 1230 e il 1235[42], dall'ordine francescano. Di forma romanico - gotica, fu rifatta nel 1645[42] con ornamenti di marmo intarsiati policromi e splendidi altari. Tra il 1830 e il 1839 nella parte che affaccia su via Roma fu costruito un Belvedere per permettere alle clarisse in clausura di seguire, non viste, le funzioni rituali delle festività aversane. Del grande convento resta ben poco poiché, nella prima metà del XX secolo, il chiostro grande e parte del Belvedere delle Monache furono espropriati per dare assetto all'attuale Piazza Municipio[43]. La chiesa presenta una pianta quadrata con arcate a tutto sesto e volte a scodella con pareti dipinte e custodisce opere di Francesco De Mura, Pietro da Cortona e Josè de Ribera detto lo Sagnoletto. Una porta lignea in cui sono intagliate le figure di S. Francesco e S. Chiara, introduce nell'interno della chiesa , a croce latina, con un'unica navata, sulla quale si aprono tre cappelle per ciascun lato[44].

Chiesa di Sant'Antonio da Padova
Chiesa di Sant'Antonio da Padova, Facciata

La Chiesa di Sant'Antonio da Padova è situata lungo via Seggio e risale al XIII secolo. Di architettura gotica nel XV secolo fu largamente rimaneggiata. L'interno è ad unica navata. Le forme attuali sono emerse dal restauro successivo al sisma del 1980 che ha evidenziato il Rosone e le monofore della facciata, e all'interno, la trifora del presbiterio e l'arco trionfale. La facciata si presenta semplice e nobile allo stesso tempo, con le pietre negli angoli che denotano la povertà francescana. All'interno della chiesa è contenuto un eccellente patrimonio pittorico d'epoca rinascimentale e barocca, con opere del grande pittore seicentista Carlo Mercurio[45].

Chiesa di San Lorenzo ad Septimum
File:Chiesa di San Lorenzo Aversa.jpg
Facciata della Chiesa di San Lorenzo ad Septimum

L'antico cenobio benedettino di San Lorenzo ad Septimum fu edificato intorno al X secolo ed era posto sulla via consolare romana a sette miglia da Capua. Con l'avvento dei Normanni, il piccolo cenobio benedettino cominciò ad ingrandirsi ed a crescere di importanza. Fu soppresso nel 1807 dai francesi. L'interno della chiesa ha tre navate con cappelle laterali. Del periodo normanno rimane il portale in marmo scolpito che adorna l'ingresso della chiesa del XII secolo Nel XV secolo e XVI secolo furono rifatte gli absidi in forma quadrata[46]. Famoso anche per il suo chiostro rinascimentale di suggestiva bellezza che ospita il Dipartimento d'Architettura dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli[47].

Chiesa di San Nicola
Chiesa di San Nicola

È situata nei pressi dell'antica Porta San Nicola, oggi andata perduta. Costruita certamente nel 1132 e riedificata successivamente a seguito di un incendio da Carlo I d'Angiò, fratello del Re di Francia, molto devoto al santo a cui la chiesa è dedicata, è costituita da tre navate, che negli ultimi restauri sono state riportate all'antico aspetto barocco, con la realizzazione di ricche decorazioni a stucco tipiche di questo stile. Qui è custodita una tavola fiamminga che raffigura L'Annunciazione, inizi del XVII secolo, di Dirk Hendricksz[48].

Chiesa e Monastero di San Domenico
Chiesa di San Domenico - Facciata

La chiesa fu fondata da Carlo I d'Angiò nel 1278 e completata da suo figlio Carlo II d'Angiò e dedicata a San Luigi IX, re dei francesi, e diventata poi San Domenico perché i Domenicani vi abitarono fino al 1808. In origine presentava uno schema di grande aula rettangolare fino a quando, nel 1742, l'Ordine Monastico pensò ad un radicale restauro, incaricando Filippo Raguzzini, il quale utilizzò, per la facciata il progetto per il concorso di San Giovanni in Laterano in Roma. Il Raguzzini inserì sulla facciata quattro edicole con le statue di Benedetto XIII e Pio V, in quelle superiori, e Benedetto XI e Innocenzo V, in quelle inferiori e sulla sommità della facciata è collocata la statua di Luigi IX. La chiesa conservava interessanti opere: ai lati dell'ingresso, due bellissimi medaglioni marmorei coi Santi Pietro e Paolo di cultura merliana; al secondo altare destro, l'Annunciazione, di Francesco De Mura; al terzo, Resurrezione di Gesù, di Francesco Solimena. L'arco voltato a botte dell'abside, su cui poggia un organo transennato del XVII secolo, fu ricostruito in mattoni nel 1847. Nel 1813 il monastero passò ai Minori Osservanti della Maddalena, che vi rimasero fino al 1911[49][50]. La chiesa è stata chiusa dal terremoto del 1980 ed è attualmente in ristrutturazione[51].

Complesso dell'Annunziata
File:Arco Annunziata.jpg
Arco dell'Annunziata (Porta Napoli)

Il Complesso dell'Annunziata fu fondato agli inizi del Trecento per volere dei sovrani angioini. Nel 1422 Giovanna II donò all'Annunziata l'ospedale di Sant'Eligio, che consentì l'accorpamento delle due strutture nell'unica istituzione dell'Ave Gratia Plena, gestita da amministratori laici. Il Complesso è caratterizzato da una scala monumentale e presenta uno sviluppo planimetrico che è il risultato delle numerose modifiche apportate nel corso di quattro secoli. Tra il 1518 e il 1520 vennero prese importanti iniziative, prime fra tutte la realizzazione del nuovo organo per la chiesa, commissionato a Giovanni Donadio. Nel 1566 iniziò l'opera di trasformazione della chiesa, con l'inserimento della tribuna e di una sorta di transetto per ridurre l'eccessivo sviluppo longitudinale dell'unica navata.

Nel 1612 furono inserite lungo la navata le cappelle e fu realizzata la nuova sacrestia con il progetto di frà Nuvolo. Nel 1582 si intraprese la costruzione di un nuovo Ospedale, riservato alle donne[52]. Nel 1836 fu ricostruita la cupola, dopo il crollo avvenuto in seguito al terremoto del 1826[53]. Nel 1712 iniziò la ricostruzione dell'attuale Campanile, a pianta quadrangolare, con basamento in piperno bugnato e due ordini superiori con lesene doriche e ioniche. Nel 1776 Giacomo Gentile completò la struttura con la costruzione dell'Arco sormontato dall'orologio, così da collegare la torre campanaria e il complesso. Nel tempo il monumento è diventato il simbolo di Aversa. Il complesso è composto da un cortile dove in fondo vi è la chiesa della Santissima Annunziata preceduta da un Pronao composto da quattro colonne di marmo con capitello corinzio[54].

L'interno della chiesa è a croce latina. Al suo interno sono custoditi importanti dipinti, tra i quali La deposizione di Cristo di Marco Pino da Siena. Ha ospitato sino al 1991 l'ospedale civile cittadino[54], dal 1992 invece è sede della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, che organizza corsi di laurea in Ingegneria[55].

Parrocchia di Sant'Audeno
Parrocchia di Sant'Audeno

L'antica parrocchia di Sant'Audeno, dedicata all'omonimo vescovo francese, di origine normanna, si trovava nei pressi del borgo Sant'Andrea, ma attualmente dell'antica chiesa rimane soltanto il portale gotico e il relativo chiostro oggi recuperato e visitabile. La facciata settecentesca (1744) si rifà ad un gusto pittoresco e retorico che emula il Raguzzini. Nelle edicole della facciata vi sono le statue in pietra di San Filippo Neri e di San Giacomo, al centro, il bassorilievo dell'Assunzione della Vergine.

L'interno presenta un prezioso soffitto ligneo dorato che conteneva tre tele di Massimo Stanzione; queste, intorno agli anni quaranta, furono sostituite con le attuali che raffigurano: la Madonna col Bambino e Santi, il Miracolo della peste di San Francesco Saverio e la Madonna con Bambino e Santi di un anonimo seicentesco. Nella cona dell'altare maggiore si trova un dipinto della SS. Trinità con la Vergine e San Filippo Neri, iniziato da Massimo Stanzione e terminato da Andrea Vaccaro, che sovrasta l'altare marmoreo. Ai lati del presbiterio vi sono le statue lignee di San Pietro e di San Paolo, della prima metà del Seicento. Sovrasta le tele la bella e alta cupola (XVII secolo) dai pregevoli stucchi. Quattro altari marmorei settecenteschi decorano le pareti dell'unica navata[56].

Santuario Beata Vergine Maria SS. di Casaluce Regina della famiglia
Santuario Beata Vergine Maria SS.di Casaluce Regina della famiglia, fino al 1800 dedicata a San Celestino V.

La chiesa fu fondata intorno al 1300 e fino ai primi dell'Ottocento era dedicata a Celestino V. I Padri Celestini, ne ebbero la custodia fino al regno di Gioacchino Murat, furono chiamati nel 1309 da Carlo d'Angiò. Dopo la scomparsa dei Padri Celestini la chiesa fu dedicata ai Santi Filippo e Giacomo. La chiesa attualmente ha poche tracce dello stile gotico originario poiché gli interventi del 1736 ne hanno cambiato completamente l'aspetto. L'esterno presenta due edicole con le statue di San Benedetto e di San Pietro Celestino, un bassorilievo con la Madonna e il Bambino e lo stemma di Pietro da Morrone, fondatore del succitato Ordine dei Padri Celestini.

L'interno, barocco, ad una sola navata, è coperto da capriate lignee a vista; un organo del XVIII secolo decora la controfacciata, vicino dei finestroni romano-gotico. Agli altari vi sono opere di interesse artistico: nel primo altare destro, tela con San Benedetto e San Placido (XVIII secolo); sul secondo, Presentazione di Gesù al Tempio, di Carlo Mercurio; di fronte, tavola di San Pietro Celestino, di Francesco Imparato e la Trasfigurazione, copia da Fabrizio Santafede. In questa parrocchia è custodito, per quattro mesi dell'anno, dal 15 giugno al 15 ottobre, un'immagine della Madonna col Bambino, detta di Casaluce, oggetto di forte devozione popolare e che la tradizione attribuisce alla mano pittorea di San Luca[57].

Chiesa e Convento di San Biagio
File:San Biagio Aversa.jpg
Interno del Monastero di San Biagio

Il Monastero di San Biagio, eretto probabilmente da Aloara, di ordine benedettino, non ha più nulla dell'antico assetto se si esclude la struttura incorporata in quella successiva e il pronao dalla chiesa (XI secolo). La tradizione vuole che il Convento sia stato costruito per rinchiudere, o difendere dalle scorrerie, le donne Normanne quando i loro uomini si allontanavano dalla città per andare a combattere i nemici. All'esterno della chiesa emergono i bei portali del pronao (XVIII secolo), essi contengono tondi rilievi di San Benedetto e San Mauro. Il Pronao, di sei campate voltate a crociera, immette nel sontuoso interno copioso di notevoli opere. L'interno è ad unica navata e presenta, tra i finestroni, diciotto tele centinate, con storie di San Benedetto, di Pietro Martino (1701), mentre la controfacciata contiene cinque dipinti del giordanesco Giovanni Battista Lama.[58][59].

Chiesa e convento della Maddalena
Veduta del complesso della Maddalena

Il complesso fu fondato da Carlo I d'Angiò nel 1269, fuori Porta San Nicola, come ospedale dei lebbrosi. Nel 1420 il Convento fu occupato dai Minori Conventuali. Dieci anni più tardi, nel 1430, l'aversano Jacopo Scaglione fece costruire il chiostro di pietra grigia ampliato poi dal frate Angelo Orabona, arcivescovo di Trani, che vi aggiunse il pozzetto marmoreo centrale, sul quale è apposto lo stemma del casato, e fece affrescare le volte dei portici. I Francescani vi risiedettero fino al 1813, mentre il plesso fu trasformato in Casa dei folli del “Regno di Napoli”. Oggi il complesso è inagibile.

Il Seminario Vescovile
Ingrandisci
Panoramica del Seminario Vescovile addossato alla facciata laterale del Duomo di Aversa

Il seminario vescovile di Aversa, istituito nel 1566 in seguito alle prescrizioni del Concilio di Trento, fu costruito per volere del cardinale Caracciolo, vescovo di Aversa, dall'architetto Carlo Buratti, tra il 1711 e il 1715, e inaugurato nel 1725. L'Arcivescovo Carmine Cesarano, negli anni trenta, fece apportare alcune innovazioni dirette dall'architetto Lamberto Solimene. Di notevole interesse architettonico, all'interno dell'edificio, il chiostro settecentesco e lo Scalone d'onore. Nel grande chiostro rettangolare il rigore semplice dei pilastri del primo ordine, si ravviva nel secondo ordine del più raffinato gioco prospettico degli archi strombati poggianti sul basamento.

Nello Scalone, di cui si ignora l'autore, appare l'originale soluzione tecnico-stilistica dei balaustrini inclinati per dare all'insieme un più marcato senso di dinamismo. Il seminario conserva un ricco patrimonio di opere d'arte, provenienti per lo più dalle varie chiese cittadine, tra le quali il trecentesco gruppo marmoreo Madonna col Bambino , da alcuni attribuito allo scultore senese Tino di Camaino, e la tavola del Martirio di San Sebastiano del 1468 di Angiolillo Arcuccio.[60] Oggi è sede dalla Biblioteca Seminariale Paolo VI.[61]

Altre chiese
File:San Michele Aversa.jpg
Chiesa di San Michele Arcangelo
  • Chiesa di San Michele Arcangelo in via Armando Diaz ,chiamata la Chiesa della Ferrovia;
  • Chiesa di San Giovanni Battista in Piazza Savignano;
  • Chiesa di San Giuseppe Operaio, in via Filippo Saporito,
  • Chiesa e Convento di Sant'Anna in Piazza Crispi.
  • Chiesa di Santo Spirito in via Roma.
  • Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli in via Costantinopoli.
  • Chiesa di San Giuseppe Operaio in Via Enrico Caruso.
Edicole Votive

Le Edicole Votive o "Madonnelle",come popolarmente sono chiamate, anche se non tutte sono di soggetto mariano, presenti in Aversa sono state erette a venerazione di devoti che hanno ricevuto una grazia o un'indulgenza e sono fonti di una tradizione antica. Nel centro storico di Aversa se ne possono contare svariate di cui non si conosce neppure a quale "entità superiore" sono state erette poiché i dipinti risultano sbiaditi o del tutto scomparsi o dalle quali sono state trafugate le icone. Si contano ben 126 Edicole Votive nella città di Aversa.[62]

Architetture civili

Palazzo Golia
Cortile di Palazzo Golia con la statua della Campania Felix

Palazzo Golia, palazzo nobiliare, sito in via Seggio, fu dei baroni Ricciardi Serafino de Conciliis. Edificio di tipo a corte, che emerge per l'equilibrio e l'eleganza delle proporzioni. L'ampio cortile interno, del quale campeggia una leggiadra statua raffigurante la Campania Felix, è sormontato da un giardino pensile che, con le sue piante secolari, prospetta frontalmente l'alto portale d'accesso. Al piano terra di questa dimora gentilizia erano un tempo ubicati i locali destinati alle attività agricole, alle scuderie ed alle altre attività di servizio. Di notevole pregio architettonico lo scalone principale in pietra vesuviana che conduce al primo piano dell'abitazione che ospitò Giuseppe Garibaldi alla vigilia dello storico scontro sul Volturno, il 1º ottobre 1860[63].

Palazzo Gaudioso
File:Biblioteca Parente.jpg
Palazzo Gaudioso, sede della Biblioteca Parente

Palazzo Gaudioso, sito in Piazza Federico Santulli, è un edificio del XV secolo di aspetto severo e turrito, insistente su di un'area dell'antico borgo San Nicola, nella sua lunga vita ha subito numerosi rimaneggiamenti, tanto da perdere, in buona parte, la configurazione originaria. Gli interventi degli anni novanta sono quelli che ne hanno maggiormente alterato l'aspetto, proprio per l'aggiunta della torre nell'angolo nord-ovest. L'interno presentava una corte e un giardino, il viridarium, consueta caratteristica topologica dell'edilizia abitativa della città. Il prospetto impianta un solido portale di disegno catalano, realizzato con pietra grigia e bianca. Le cornici degli stipiti del portale, e quelle delle finestre di tipo "inginocchiato", sono finemente lavorate per la presenza di scalanature. Il portale alla sommità si conclude con un arco ribassato e la presenza nella chiave dello stemma gentilizio del casato. L'interno presenta un decoroso aspetto quattrocentesco, con l'ala settentrionale su un doppio ordine di arcate collegate da una comoda e larga scala.[64] Nel marzo 2007 è stata inaugurata la nuova sede della Biblioteca Comunale, intitolata a Gaetano Parente, primo sindaco della città, ubicata nel palazzo[65].

Sedile di San Luigi
File:Sedile San Luigi.png
Sedile di San Luigi

Il Sedile di San Luigi è l'unico monumento medievale del genere che la città conserva. Il Seggio di pietra grigia fu concesso alla città dall'Imperatore Enrico VI nel 1195 alle famiglie dei cavalieri aversani[66]. Venne retto dal Monte di Pietà (1599) fino a quando non passò nella Chiesa di Santa Maria del Popolo. Era adibito a luogo di convegno, in precedenza fu utilizzato per amministrare la giustizia. Con l'andare degli anni subì gravissimi danni tanto che nel 1692 fu interamente ristrutturato. La loggia è formata da due campate coperte da volte ed archi a tutto sesto. Lo spazio è recintato da un muretto e da un artistico cancello in ferro eseguito nel 1913 dagli alunni dell'Istituto Artistico di San Lorenzo[67].

Architetture militari

Le mura della città
Mura antiche di Aversa

Il primitivo nucleo urbano fu cinto da soli fossati e terrapieni, senza alcuna struttura fortificata[68]. Nella nuova realtà urbana la chiesa assume un ruolo e una posizione centrale, non solo come simbolo religioso, ma anche luogo di incontro della comunità. Il nucleo originario di Aversa era caratterizzato dalla polarità della cattedrale e del palazzo, entrambi in posizione centrale perché posti l'uno accanto all'altro[69].

La successiva crescita della città è riassunta nell'impegno a ridefinire i due poli di maggiore interesse, la cattedrale e il castello. Ad Aversa solo dopo l'unificazione ad opera di Ruggero II di Sicilia nel 1135 venne programmata la costruzione di più idonee strutture di difesa[70]. Il rapporto conflittuale con i locali, delusi dalla perdita di autonomia, suggerì la costruzione di un nuovo castello al di fuori delle mura per controllare ogni accenno di insurrezione al potere centrale[71].

Lungo la nuova cinta muraria furono poste cinque porte, quattro in corrispondenza delle arterie di traffico regionale, Santa Maria, San Giovanni, San Nicola e Sant'Andrea, e in ultimo Portanova che consentiva il collegamento diretto con i casali meridionali[72]. In epoca federiciana non venne realizzato alcun ampliamento. Gli Svevi si impegnarono in lavori di notevole entità per adeguare il castello ai nuovi compiti difensivi[73]. Gli Angioini diedero un contributo determinante alla crescita di Aversa con l'ampliamento del tracciato murario deciso nel 1382[74]. Durante la dominazione Aragonese non si registrano significativi ampliamenti delle mura. Venne eretta la Porta Castello, in occasione della costruzione del nuovo castello, nella seconda metà del '400[75]. Agli inizi dell''800 ebbe inizio l'abbattimento della cinta muraria e delle porte, che erano viste come un impedimento, una presenza conflittuale con gli ideali di modernità e di igienità[76].

I castelli

Sin dalle origini Aversa fu dotata di castelli fortificati. Rainulfo se ne fece costruire uno quando fondò la città, di cui però non rimangono tracce.

Castello Angioino

Fu costruito intorno al 1300 per volere dei re della casa Sveva e fu sede della casa d'Angiò. Era situato nell'attuale chiesa dei SS. Filippo e Giacomo (chiesa di Casaluce), che era la cappella del castello. Era composto da quattro torri merlate. Fu dimora di Carlo I d'Angiò. Il castello divenne famoso per la morte di Andrea d'Ungheria, che fu impiccato la notte del 17 ottobre 1345. Fu ceduta ai Padri Celestini nel 1364. Nel 1807, fu ridotto ad abitazione ed è così rimasto fino a oggi, trasformato negli anni tanto da perdere le tracce dell'antico castello.

Castello Aragonese
File:Castello Aragonese ad Aversa.jpg
Panoramica del Castello Aragonese

Il maestoso Castello di Ruggero II (o Aragonese), dotato di spesse mura quadrate, che dall'alto delle sue quattro torri domina la zona circostante. Sorto nei pressi della chiesa di Santa Maria a Piazza, nell'area dei Patibulum, come limite settentrionale della terza cerchia di mura, è di forma quadrata, con torri merlate agli angoli, e orientato, secondo un'antica ripartizione, sui quattro angoli del Mondo.

Fu dimora e rifugio di svariati principi, regine famose, regnanti e semplici capitani di ventura, tra cui si ricordano Giovanna d'Angiò, la regina di Napoli tristemente nota per il suo carattere volubile e sensuale e Giacomo Attendolo, padre del più conosciuto Francesco I Sforza.

Nel XVIII secolo, per le alterne fortune e l'incuria umana quest'imponente opera architettonica era quasi completamente rovinata, tanto è vero che nel 1750 Carlo III di Borbone (che volle anche la Reggia di Caserta), ne affidò il restauro al suo principale architetto, Luigi Vanvitelli, per farne un Quartiere di Cavalleria (anche oggi, con l'espressione "Quartiere", si indica tale zona della città)[77].

File:Porta San Giovanni.png
Porta San Giovanni

Sul finire del XIX secolo il castello era nuovamente in rovina; solo nel 1931 ritornò alla ribalta per iniziativa ed intraprendenza del noto frenologo aversano "Filippo Saporito" (di cui portava il nome), che, dopo averlo fatto restaurare, lo adibì a casa di cura e custodia per imputati condannati parzialmente in quanto affetti da forme di malattia mentale, divenendo così un carcere giudiziario (Ospedale Psichiatrico Giudiziario) tra i più famosi d'Italia. È stato sede della "Scuola di Formazione e Aggiornamento dell'Amministrazione Penitenziaria", inaugurata il 16 marzo 2002, fino al 2014, attualmente è sede nel tribunale di Napoli nord, che ha preso il posto della scuola.[78]

Porta San Giovanni

Porta San Giovanni costituisce, assieme ai resti di Porta San Nicola, l'unico esempio rimanente delle antiche porte che cingevano la città di Aversa. È situata nella omonima via. Un tempo vi si trovava il Borgo dei pescatori che accoglieva i pescatori del Lago Patria, soggetti al monastero di San Lorenzo[79].

File:Monumento Cimarosa.png
Monumento a Domenico Cimarosa

Monumenti e statue

Monumento a Domenico Cimarosa

L'opera fu realizzata da Francesco Jerace nel 1929. Di gusto tardo-neoclassico, si ispira a modelli canoviani. Il monumento, che raffigura il maestro appoggiato alla transenna, era completato da un genietto alato sul podio, non più esistente, ispiratore allegorico della musica scherzosa del maestro[80]. È collocata in Piazza Mazzini, nello spazio antistante la Stazione Ferroviaria[81].

Monumento ai caduti in guerra
Monumento ai caduti in Piazza Municipio
Monumento a Pietro Rosano
Parco Salvino Arturo Pozzi
File:Parco Grassia.jpg
Parco Ninì Grassia
Parco Antonio Balsamo
File:Villa Comunale Aversa.jpg
Villa Comunale

Situato al centro di Piazza Municipio di fronte al Municipio, su un'aiuola quadrangolare e costituito da un basamento di pietra. Fu realizzato da Francesco Jerace nel 1936, ed è dedicato ai caduti della prima guerra mondiale. È un'opera di grande perizia tecnica ed assume, coì com'è collocata, un grande effetto scenografico. La composizione richiama gusti del verismo francese della prima metà dell'800[82]. È collocata in Piazza Mazzini, nello spazio antistante la Stazione Ferroviaria[83].

Monumento a Pietro Rosano

Si erge in Piazza Principe Amedeo all'interno della Villa Comunale. Opera raffigurante l'insigne deputato aversano, fu realizzato nel 1907 da Francesco Jerace. Il monumento è costituito da un'articolata base a forma di piramide, che comprende la statua allegorica dell Campania, su cui poggia un'alta colonna il cui capitello regge il busto di Rosano. Alla base vi è la scritta A Pietro Rosano/La Campania/MCMVII. Si tratta di un'opera tardo-ottocentesca di buon effetto compositivo[84].

Aree naturali

Parco "Salvino Arturo Pozzi"

Il Parco "Salvino Arturo Pozzi" è il principale polmone verde della città, collocato nella zona nord. È dedicato all'omonimo personaggio politico, sindaco dal 1952 al 1956, ed ha una superficie di 22.000 m2, è caratterizzato da percorsi per jogging, attrezzi in legno per stretching e da un bocciodromo. Il parco è caratterizzato da una pregiata flora, costituita da cedri del Libano, pini mediterranei ed araucarie. Il parco è stato un ospedale militare dal 1935 per prestare assistenza ai soldati impegnati nelle operazioni militari in Africa orientale. Successivamente viene destinato all'assistenza dei profughi del dopoguerra, provenienti, da Grecia, Egeo, Venezia Giulia, Istria ed Egitto. Nel 1990, a seguito del viaggio ad Aversa del Pontefice Giovanni Paolo II, il Parco diventerà finalmente un giardino pubblico, ristrutturato ultimamente nel 2016 con l'installazione di campi da calcio, basket e di una buvette[85].

Parco "Antonio Balsamo"

Il Parco "Antonio Balsamo" è situato nella zona sud della città, è composta da un'area giochi per bambini, due locali coperti, un campo di bocce scoperto ed un anfiteatro da 200 posti, ubicato nella zona verde, per spettacoli all'aperto[86].

Parco "Ninì Grassia"

Il Parco "Ninì Grassia" è situato nei pressi della Stazione Ferroviaria di Aversa, nei pressi del confine col comune di Gricignano di Aversa. È stato inaugurato nel dicembre 2012 ed è composto da un'area verde ed un'area coperta per la socializzazione[87].

Villa Comunale

La Villa Comunale di Aversa è un'area verde nel cuore della città : si trova alle spalle della Casa Comunale ed è costituita da una cassa armonica, ubicata al centro dell'area, utilizzata per spettacoli musicali. All'interno della villa comunale si trova il monumento a Pietro Rosano, realizzato nel 1907 da Francesco Jerace ed un parco giochi per bambini[88].

Società

Evoluzione demografica

Dati relativi al comune di Aversa fino al 15º censimento generale del 2011.

Abitanti censiti[89]

Etnie e minoranze straniere

I dati ISTAT[90] al 1º gennaio 2016 rilevano una popolazione straniera residente pari a 2 963 persone, rappresentante il 5,6% della popolazione residente ad Aversa. Le comunità maggiormente rappresentate sono le seguenti:

  1. Ucraina: 1 033
  2. Marocco: 303
  3. Algeria: 301
  4. Polonia: 210
  5. Cina: 154
  1. Pakistan: 114
  2. Polonia: 102
  3. Russia: 49
  4. Tunisia: 47
  5. Moldavia: 45

Lingue e dialetti

Dialetto dell'area Campana nel sistema dei dialetti meridionali intermedi

Il dialetto parlato ad Aversa è il napoletano, lingua romanza derivata dal latino. Esso viene parlato generalmente con tono di voce basso e pronuncia a bassa voce, tipica di chi vive in provincia[91].

Religione

La religione più diffusa è il cattolicesimo. Aversa fa parte dell'omonima diocesi cattolica, suffraganea dell'arcidiocesi di Napoli[92], che fu costituita nel 1053 da papa Leone IX. Il patrono della città è Paolo di Tarso, che secondo la tradizione predicò la Parola di Dio percorrendo la via Campana da Pozzuoli, dove era sbarcato, verso Roma. Al santo è dedicata un'edicola dell'antico borgo longobardo denominato Sancti Pauli ad Averze, attestato già nel 1022.

Un movimento particolarmente sviluppato ad Aversa, e nell'Agro aversano, è quello dei Testimoni di Geova. La comunità conta oltre 1 500 aderenti.[93] Ad Aversa è presente anche una Chiesa Cristiana Evangelica Nuova Pentecoste, appartenente alla Federazione delle Chiese Pentecostali d'Italia.[94] Le altre minoranze religiose, incluse quelle degli immigrati, non dispongono di luoghi di culto.

Tradizioni e folclore

File:Madonna dell'Arco 4.jpg
Celebrazioni in onore della Madonna SS. dell'Arco
File:Madonna dell'Arco 2.jpg
Raffigurazione della Madonna dell'Arco

Aversa é una città caratterizzata da una moltitudine di tradizioni, principalmente religiose. Un importante evento è quello legato alle celebrazioni della Madonna di Casaluce, dal nome del vicino comune in cui è conservata per otto mesi l'anno. L'immagine della madre di Dio, che secondo la tradizione è opera del pennello di San Luca, venne da Gerusalemme a Carlo d'Angiò nel 1277 e fu da questi collocata, insieme con due idrie nelle quali Gesù avrebbe operato alle nozze di Cana il miracolo della conversione dell'acqua in vino, nel Castello Angioino di Aversa, situato fuori le mura della città, nel borgo detto del Mercato vecchio, ove si trova l'attuale Santuario di Maria SS. di Casaluce Regina della Famiglia. Sistemata in seguito nel castello di Casaluce, mutato in sacro chiostro da Raimondo del Balzo, la sacra immagine fu da allora detta di Casaluce e sotto questo titolo viene onorata da oltre sei secoli. Durante la II settimana di settembre, invece, sono programmati i festeggiamenti con appuntamenti liturgici (come le celebrazioni solenni e la processione) e eventi ludici. Durante l'arco dei festeggiamenti nelle strade del centro vengono allestite le tradizionali luminarie, principale caratteristica di una festa patronale nel sud Italia, le serate sono allietate da esibizione canore e spettacoli vari di festa, di cultura ,di fuochi pirotecnici, i quali insieme al suono festoso delle campane del santuario allietano i giorni di festa. Il 15 ottobre, l'Icona viene accompagnata solennemente al vicino paese di Casaluce, dove resta fino al 15 giugno dell'anno seguente[95].

Tra gli altri avvenimenti che si svolgono durante l'anno di natura ludico-religiosa e rassegne prettamente folcloristiche coinvolgono la popolazione locale ci sono[96]:

  • Processione del Santo Patrono, san Paolo, 25 gennaio;
  • Feste in alcuni chiostri della città come nel chiostro di Sant'Antonio da Padova;
  • Processione della Madonna Addolorata, 2 domeniche prima di Pasqua;
  • Sfilate di quadri e fujenti presso le diverse edicole devozionali dedicate alla Madonna dell'Arco, Lunedì in Albis;
  • Processione di Sant'Antonio da Padova, il 13 giugno;
  • Processioni delle Peregrinatio Mariae della Madonna di Casaluce,dal 15 giugno al 21 giugno;
  • Festa San Lorenzo, il 10 agosto;
  • Festa della Madonna della Libera, Iª domenica di settembre, presso il quartiere San Lorenzo[97];
  • Festa Patronale della Madonna di Casaluce, attorno il secondo fine settimana della II domenica di Settembre
  • Solenne Processione di consegna della Madonna di Casaluce il 15 ottobre.

Istituzioni, enti e associazioni

La facciata del vecchio ospedale psichiatrico giudiziario "Filippo Saporito".

Istituzioni Pubbliche

Nella città sono presenti le seguenti istituzioni pubbliche:

Strutture Sanitarie

La principale struttura sanitaria pubblica del comune è l'Ospedale civile San Giuseppe Moscati[102]. L'ospedale psichiatrico giudiziario Filippo Saporito[103] ha invece cessato la sua attività nel 2015.

Cultura

Istruzione

Biblioteche

File:Abbazia San Lorenzo.jpg
Abbazia di San Lorenzo, sede del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale della Luigi Vanvitelli
File:Aulario Unina2.jpg
Aulario della Luigi Vanvitelli

Aversa dispone di quattro biblioteche:

  • La Biblioteca Comunale Gaetano Parente, fondata nel 1876, ha sede presso il rinascimentale Palazzo Gaudioso. Conta un patrimonio librario di oltre 18.000 volumi. Sono inoltre conservati preziosi manoscritti risalenti al XV secolo e XV secolo;[104]
  • La biblioteca Seminariale Paolo VI, è situata nel Seminario Vescovile. Qui sono conservati circa 20.500 volumi, 100 manoscritti, 100 periodici ed opuscoli.[105]
  • La biblioteca del Dipartimento di Architettura - Luigi Vanvitelli della Seconda Università degli Studi di Napoli, (in precedenza facoltà universitaria) fondata nel 1995 ed è ospitata nell'edificio monumentale del Monastero di S. Lorenzo ad Septimum. Qui sono conservati circa 5.000 volumi ed opuscoli, 80 periodici e 5 CD-ROM.[106]
  • La Biblioteca del Centro Ricerche e Studi sulla Psichiatria e le Scienze Sociali “Le Reali Case dei Matti” è ospitata nell'ex Ospedale Psichiatrico Santa Maria Maddalena. Qui sono conservati circa 6.000 volumi tra monografie e riviste specializzate. Il materiale conservato è principalmente di carattere religioso e medico scientifico.[107]

Scuole

La città ospita 25 scuole primarie, perlopiù paritarie, 4 scuole secondarie di I Grado, con un bacino d'utenza di 2500 studenti e ben 10 scuole secondarie di II Grado, che ospitano oltre 12 000 studenti provenienti dai comuni limitrofi, divisi in 5 Licei, 3 Istituti Tecnici e 2 Istituti Professionali.

Università

In città sono presenti centri universitari : la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, che organizza corsi di laurea in Ingegneria ed ha sedi presso la Real Casa dell'Annunziata ed in via Michelangelo, dove vi è l'aulario[108]. Inoltre è presente il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, che organizza anche corsi di laurea afferenti l’ambito della Moda. Questo facoltà ha sede presso l’Abbazia di San Lorenzo[109].

Musei

Martirio di S. Sebastiano di Angiolillo Arcuccio

Il Museo Diocesano è ospitato nel Deambulatorio del Duomo di Aversa. Costituito nel 1995, conserva il patrimonio artistico liturgico della Cattedrale. Il museo contiene argenti sacri del Seicento e del Settecento di importanti botteghe napoletane, - tra cui quella dei Guarriniello - diversi documenti di epoca normanna, la Madonna con il Gonfalone, - tela datata e firmata da Francesco Solimena e considerata un "exemplum" del pittore di Canale di Serino - nonché alcune tavole della seconda metà del Quattrocento di Angiolillo Arcuccio, tra cui il celebre Martirio di San Sebastiano. Inoltre è presente un capolavoro unico: San Giorgio e il drago, tra le poche sculture preromaniche presenti nell'Italia meridionale, una lastra marmorea dell'XI secolo.[110]

Da segnalare anche il Civico Museo di Storia Militare[111]

Teatro

Teatro Domenico Cimarosa

Il Teatro Domenico Cimarosa deve il suo nome al musicista aversano Domenico Cimarosa ed è situato in vicolo del Teatro. Nato nel 1889 come teatro in legno nell'attuale piazza Principe Amedeo. Nel 1924, Giuseppe Romano lo fece edificare in tufo e cemento armato nell'attuale sede. La facciata presenta due ordini di finestre, di cui il superiore ad arco moresco, che adornano un bassorilievo simile al monumento a Domenico Cimarosa posto nella piazza antistante la Stazione Ferroviaria di Francesco Jerace, con stemmi e simboli musicali. In stile liberty, ha la forma di ferro di cavallo ed è sormontato da una cupola circolare affrescata da Arnaldo De Lisio negli anni venti con allegorie inneggianti gli insigni musicisti aversani, Domenico Cimarosa e Niccolò Jommelli, e decorazioni di Antonio Giametta. Dal 1927 sino agli anni settanta viene gestito da Emilia Della Valle, madre dell'attuale proprietario. Negli anni settanta e ottanta divenne famoso come a cinema a luci rosse. Successivamente viene acquisito da Renato Virgilio che lo ha riportato agli antichi splendori. La struttura funge anche da cinema, offre rappresentazioni teatrali e musicali, convegni politici e iniziative socio-culturali.

Altra struttura è il Teatro Metropolitan, utilizzato anche come sala cinematografica.

Musica

Aversa ha una grande tradizione musicale, basti citare tre illustri musicisti aversani: Domenico Cimarosa, Niccolò Jommelli, Gaetano Andreozzi e Paolo Riverso. Iniziative: Dal 1999, si tiene ogni due anni il Concorso Flautistico Internazionale "Domenico Cimarosa", Premio Rotary Terra Normanna, nella prima decade di dicembre. Il concorso ideato dall'associazione Diaphonia, ha negli anni guadagnato sempre maggior consensi nel mondo musicale italiano e internazionale. Presidenti di giuria, solo per citarne alcuni, sono stati il compositore argentino, con nazionalità italiana, già premio Oscar Luis Bacalov, il compositore Stelvio Cipriani e il flautista francese Maxence Larrieu. Nell'edizione tenutasi nel 2011 hanno partecipato 101 giovani musicisti provenienti da ben 46 nazioni, in rappresentanza di tutti i continenti[112]. Nell'ultima edizione, tenutasi dal 2 al 4 dicembre 2015, ha vinto, dopo dieci anni dall'ultima vittoria (nel 2005 vinse Paolo Taballione) , un italiano: Carmineluigi Amabile. Seconda classificata da Taiwan, la flautista Chia Wen-Ou, terza la polacca Marianna Zolnacz. Dal 2004, si tiene il Concorso nazionale per sole cantautrici "Bianca d'Aponte", presso il Teatro "Domenico Cimarosa" dal 22 al 23 ottobre.[113] Dal 2010 si è tenuto il Premio Domenico Cimarosa, che ha premiato quanti nel mondo hanno interpretato le musiche e le opere del grande compositore del 700. Tra questi vogliamo ricordare Roberto de Simone, Alberto Zedda, Maria Grazia Schiavo, Carmine Monaco, Bruno de Simone, Rosanna Savoia. Aversa vanta anche una grandissima tradizione in campo jazzistico per essere sede, dal 1981, del Jazz Club Lennie Tristano, intitolato al pianista caposcuola del cool jazz la cui famiglia era originaria di Aversa, uno dei più noti jazz club d'Europa e che in oltre trenta anni di attività ha portato in città i più grandi jazzisti del mondo, in oltre trecento concerti.

Cinema

Nel 1976 fu girata ad Aversa parte del film Pasqualino Settebellezze, diretto da Lina Wertmüller e interpretato da Giancarlo Giannini, che ai Premi Oscar del 1977 ricevette 4 nomination.

Nel 2015 fu girato prevalentemente ad Aversa (ma anche a San Cipriano d’Aversa, Caserta e Civitavecchia) il film Gramigna (Volevo una vita normale), tratto dall'omonimo libro di successo di Michele Cucuzza e Luigi Di Cicco (sottotitolato "Vita di un ragazzo in fuga dalla camorra"). Per la regia di Sebastiano Rizzo, fu interpretato, tra gli altri, da Gianluca Di Gennaro, Biagio Izzo, Teresa Saponangelo, Enrico Lo Verso, Ernesto Mahieux, Ciro Petrone, Anna Capasso, Titti Cerrone e Glenda Cantone. Presentato, nel 2016, all'8° Galà del Cinema e della Fiction in Campania ed al 15° Rome Independent Film Festival (ove risultò finalista), sarà nelle sale nel 2017.

Cucina

La cucina aversana deriva dalla cucina napoletana con variazioni che le danno un'impronta tipicamente agricola. È una cucina sbrigativa e senza complicate manipolazioni, ma saporita e gustosa nello stesso tempo per la semplicità e naturalezza dei suoi ingredienti. Non mancano però piatti di maggiore impegno. Tra gli antipasti si possono collocare la Pizza di scarola, "l'insalata di fagioli", le "mulignane a fungetiello", il Tortano e il Casatiello. Tra i primi piatti abbondano le paste asciutte con condimenti tra i più diversi e nuovi. I Maccheroni sono senza dubbio il piatto forte della cucina aversana. I modi di cucinarli sono molti: si va dai "maccarune case e pepe" a i "maccarune aglio e uoglio". Molto gustato è un piatto tipico aversano lo "scarpariello" (bucatini al sugo piccante). Tra i primi piatti vi sono i minestroni di verdura o la pasta preparata con gli ortaggi. La carne è il piatto più importante delle cucine e si presta ad un'infinità di preparazioni. La carne è prepara in diversi modi: la polpetta o il polpettone, le braciole al sugo, la carne alla pizzaiola, il soffritto di maiale, gli "stentenielli" (interiora di agnello o capretto). Tradizione ancora in auge vuole che il giorno del Santo Patrono S.Paolo si consumino polpette di carne e lasagne fatte in casa. L'ingrediente per eccellenza per la cucina aversana è sicuramente la mozzarella. Nelle bevande molto famoso è il vino Asprinio D.O.C.. Nella pasticceria il dolce tipico aversano è la Polacca.

Mozzarella di Bufala

Formaggi Freschi

I formaggi aversani sono per lo più di origine bovina, data la diffusione dell'allevamento delle bufale da latte. Tra i formaggi freschi il più rinomato è la mozzarella di bufala campana, di produzione cittadina. Altri formaggi sono la ricotta e la provola affumicata.

Dolci

Polacca, dolce tipico aversano

Aversa ha sempre avuto una tradizione di grandi pasticcieri. I dolci tipici sono la polacca e la pietra di San Girolamo. La prima è la reinvenzione del cornetto. Fatta di pasta lievitata, Crema pasticcera e le amarene. La seconda è una sorta di croccante fatto con mandorle tostate, zucchero e cioccolato.creato dalle suore dell'ex convento di San Girolamo. "Il Santo eremita, non potendosi rifiutare di dare il nome ad un dolce, pretese che avesse la consistenza e la forma della pietra sulla quale scriveva la Vulgata, per mitigare gli eccessi di gola dei consumatori."

Vino

Lo stesso argomento in dettaglio: Aversa Asprinio.

Nel territorio di Aversa è possibile produrre il vino Asprinio D.O.C.. Estremamente secco e asciutto.

Eventi

  • Aversa Città d'Arte: manifestazione culturale e musicale che si tiene nei mesi di maggio e giugno, giunta alla V edizione.
  • Estate ad Aversa: rassegna che, a dispetto del nome, si svolge nelle mensilità di settembre e ottobre di ogni anno. Organizzata dalla locale autorità comunale, essa comprende rassegne teatrali, concerti, serate di cabaret, cinema all'aperto e mostre.
  • Natale ad Aversa: il cartellone della manifestazione organizzata nel mese di dicembre comprende rassegne teatrali, concerti, mostre.
  • Sagra della castagna e del vino Aglianico: si svolge dall'8 al 9 dicembre di ogni anno, arrivando alla tredicesima edizione. Si svolge presso il convento di Sant'Antonio al Seggio.

Persone legate ad Aversa

Domenico Cimarosa.
File:Raffaele Trabucco.jpg
Raffaele Trabucco.

Geografia antropica

Urbanistica

L'abitato di Aversa rivela nella sua struttura urbanistica due differenti fasi di sviluppo:

  • il nucleo normanno di fondazione (XI secolo) a pianta radiocentrica, formato da strade anulari e radiali con al centro la Cattedrale di San Paolo.
  • la struttura ortogonale del quartiere Lemitone (XVII secolo) posto a sud-est del nucleo primitivo.

Il primo tracciato è ancora oggi riconoscibile nell'anello stradale composto da via S. Domenico, via Sellitto, via Domenico Cirillo, via S. Nicola, via S. Marta, successivamente ampliato per comprendere anche i borghi di nuova formazione. Questa seconda cerchia muraria, che si snodava lungo via S. Maria La Neve, via S. Francesco di Paola, via S. Andrea, via Domenico Cimarosa, via Golia e via Rainulfo Drengot, continuò a rispettare la struttura radiocentrica dell'originario schema urbanistico, congiungendosi al centro politico e religioso della città, con tracciati stradali radiali. Durante il periodo angioino furono ampliate le mura cittadine (1382) e l'apertura (1303) di una nuova importantissima arteria, la via Nuova (le attuali via Saporito e via Roma), che, favorendo lo sviluppo verso sud, conferirà un nuovo aspetto alla città, avviando la dissoluzione dello schema radiale medioevale. Tra il XVI secolo e il XVII secolo la realizzazione del quartiere Lemitone, secondo uno schema quadrilatero con strade che si incrociano ad angolo retto, tagliate da una diagonale (via Orabona), assestò il definitivo colpo di grazia al vecchio impianto urbano. Il Lemitone, il cui perimetro è rappresentato da via Magenta, via Roma, via Belvedere e via Costantinopoli, ripete lo schema dei quartieri spagnoli di Napoli, fatti realizzare oltre mezzo secolo prima dal viceré spagnolo don Pedro de Toledo. Tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento altre consistenti modifiche furono apportate alla struttura della città, dall'apertura di nuove arterie stradali e dall'abbattimento di molti edifici conventuali e civili in abbandono. Tra le più significative, la realizzazione di Piazza Marconi (1928) e Piazza Municipio (1937), che sorgeranno rispettivamente nell'area degli ex-conventi di S. Girolamo e S. Francesco d'Assisi, ed il sistema vie (Mazzini-Diaz-Garibaldi) e piazze (Mazzini-Vittorio Emanuele-Municipio) che collega la stazione ferroviaria con Piazza Municipio.[114]

Suddivisioni storiche

In epoca medievale la città contava sei rioni: S. Croce, S. Girolamo, S. Antonio, S. Andrea, S. Maria a Piazza e S. Nicola, che con il borgo fuori le mura di S. Lorenzo ed altri sette sobborghi, formavano tanti piccoli universi cittadini.[115]

Frazioni

Ponte Mezzotta

Ponte Mezzotta è l'unica frazione presente nella città di Aversa. Si trova a sud-est, è poco estesa e conta circa 100 abitanti. Ospita molti edifici moderni.

Economia

Agricoltura

Mela annurca

Le campagne aversane hanno accolto generosamente popolazioni diverse, dedite prevalentemente all'agricoltura che ha costituito, nel tempo, la base dell'economia dell'intera zona. Prodotti diversi, dalle granaglie alla frutta rappresentano un sostentamento per migliaia di famiglie. A partire dai prodotti ortofrutticoli, come le pesche, l'uva asprinio e le mele annurche.

Dal colore rosso - violaceo e dalla polpa tenera zuccherino - acidula, sono mele molto gustose e richieste, prodotte da alberi di medio fusto, i cui filari ben allineati possono essere visti, oltre che nel territorio aversano, anche in quelli dei vicini centri di Giugliano - Qualiano e della Valle di Maddaloni. Sono frutti che si conservano a lungo, a temperatura ambiente, e che possono essere trovati in tutte le stagioni dell'anno, tranne che per il periodo estivo.

Industria e servizi

Aversa, nel panorama provinciale e regionale è un importante Polo produttivo con un'ASI (agglomerato ASI Aversa nord) esteso su una superficie di 650mila , che coinvolge anche i comuni di Carinaro, Gricignano e Teverola, territorio in cui coesistono i distretti del tessile e calzaturiero, delle produzioni tecnologiche, affiancate dalla filiera lattiero casearia e dalle colture ortofrutticole. Il Polo produttivo aversano è legato attraverso il Distretto industriale (tessile, abbigliamento e conciario) di Grumo Nevano. Esso interessa 13 comuni della provincia di Caserta e 7 della città metropolitana di Napoli, con 1187 dipendenti al 2008.

In città aveva sede la Texas Instruments Incorporated, chiusa nel dicembre del 1998.

L'impresa incaricata di gestione, raccolta e smaltimento rifiuti è la Senesi S.p.A.[116]

Artigianato

Aversa fa parte del distretto campano della calzatura che si concentra in massima parte nell'area aversana-grumese e nella cosiddetta "cittadella aversana" o polo calzaturiero di Teverola. Nel dopoguerra al sistema di aziende già collaudato nel settore tessile-abbigliamento si affiancarono i primi calzaturifici a conduzione familiare-artigianale, fonte di straordinaria creatività e manualità. Oggi nel Distretto aversano, che raggruppa circa 500 aziende e oltre 3000 addetti, si producono calzature da uomo e da donna di qualità media e medio-fine. Le imprese lavorano soprattutto per conto terzi, ma alcune esportano anche all'estero con un proprio marchio[117]. Altri settori artigianali sono la lavorazione del ferro battuto e della falegnameria.

Commercio

La città ospita molte attività commerciali, soprattutto nel campo dell'abbigliamento, delle scarpe e dell'oreficeria. Nell'ultimo decennio però il commercio cittadino ha subito un crollo, soprattutto nella zona del centro storico. Nel centro storico della città, e non solo, sono presenti diversi mercati all'aperto. Ecco i principali:

  • Mostra Mercato dell'Antiquariato in Piazza Marconi (detta Piazza Mercato)
  • Mercato Ortofrutticolo in Viale Europa
  • Fiera settimanale del sabato in Piazza Giovanni XXIII

Durante il periodo natalizio si svolge in piazza Marconi il mercatino natalizio.

Turismo

Le principali attrattive turistiche di Aversa sono le chiese, con le loro architetture e le opere d'arte contenute all'interno, e la produzione gastronomica, con la lavorazione della mozzarella e della polacca. Alcune iniziative e alcuni progetti, come Aversa Città d'Arte[118] e Estate ad Aversa[119], tendono a promuovere il settore turistico.

Infrastrutture e trasporti

Strade

Aversa è servita dalla Strada Statale 162 NC Asse Mediano con lo svincolo Aversa-Melito e dalla SP 335-VI "dei ponti della Valle" (in passato già SS 265 "dei ponti della Valle"), con i due svincoli cittadini di Aversa Nord e Aversa sud.

Ferrovie

Facciata della stazione ferroviaria di Aversa

Fra il 1882 e il 1959 Aversa era collegata col capoluogo di regione grazie alla tranvia Napoli-Aversa/Giugliano, realizzata ad opera della Société Anonyme des Tramways Provinciaux[120] che nel 1912 inaugurò altresì la Tranvia Aversa-Albanova, a sua volta soppressa nel 1962[121].

La stazione ferroviaria di Aversa, situata in piazza Giuseppe Mazzini, è servita da collegamenti a lunga percorrenza effettuati da Trenitalia, e da treni regionali svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Campania[122]. Le due stazioni cittadine denominate Aversa Centro e Aversa Ippodromo che sorgono lungo la ferrovia Napoli-Giugliano-Aversa detta anche linea arcobaleno, gestita dall'Ente Autonomo Volturno[123] e costruita in sostituzione della cosiddetta ferrovia alifana bassa, soppressa nel 1976[124].

Mobilità urbana

Il comune è servito da filobus e autobus che svolgono servizi di linea urbani e suburbani a cura della CTP[125].

Amministrazione

Il comune di Aversa fa parte dell'organizzazione sovracomunale regione agraria n.8 - Piano campano settentrionale.[126]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1861 1868 Gaetano Parente Sindaco
1869 1872 Giovanni Ruggiero Sindaco
1873 1875 Francesco Vitale Sindaco
1876 1891 Francesco Orabona Sindaco
1892 1895 Pietro Candia Sindaco
1896 1899 Nicola Lombardi Sindaco
1900 1907 Giuseppe D'Ausilio Sindaco
1907 1910 Giuseppe de Lieto Sindaco
1910 1914 Giuseppe D'Ausilio Sindaco
1914 1919 Giovanni Motti Sindaco
1920 1920 Pasquale Cimmino Commissario prefettizio
1920 1920 Arturo Manna Sindaco
1921 1922 Giovanni Motti Sindaco
1921 1922 Michele Chiaromonte Commissario prefettizio
1922 1924 Girolamo Vitale Sindaco
1924 1929 Luigi Andreozzi Podestà
1930 1939 Felice Tango Podestà
1940 1943 Francesco Follaca Podestà
1943 1943 Francesco Magliulo Commissario prefettizio
1943 1945 Luigi Andreozzi Podestà
1946 1946 Battista G. Franchini Commissario prefettizio
1946 1949 Gennaro Fiordiliso Sindaco
1950 1952 Tullio De Chiara Sindaco
1952 1956 Salvino Arturo Pozzi Sindaco
1956 1957 Ciro Andreozzi Sindaco
1957 1960 Domenico Pirozzi Sindaco
1961 1972 Augusto Bisceglia Sindaco
1972 1973 Luigi Della Corte Commissario prefettizio
1973 1973 Emanuele Caianiello Sindaco
1973 1973 Generoso Marrandino Sindaco
1973 1974 Emanuele Caianiello Sindaco
1974 1976 Alfredo Pozzi Sindaco
1976 1978 Giacomo Cascella Sindaco
1978 1980 Augusto Bisceglia Sindaco
1980 1980 Michele Serra Sindaco
1980 1980 Giovanni Cantone Sindaco
1980 1981 Michele Serra Sindaco
1981 1983 Vincenzo Musto Sindaco
1983 1983 Nicola Ciardulli Sindaco
1983 1983 Raffaele Marrandino Sindaco
1983 1985 Renato Pastore Sindaco
1985 1986 Vincenzo Nugnes Sindaco
1986 1988 Raffaele Marrandino Sindaco
1988 1993 Carmine Bisceglia Sindaco
1993 1993 Vincenzo Madonna Commissario prefettizio
1993 1994 Raffaele Ferrara Sindaco
1994 1994 Antonio Izzo Commissario prefettizio
1994 1995 Raffaele Ferrara Sindaco
1995 2001 Gennaro Golia Sindaco
2001 2002 Giuseppe Urbano Commissario prefettizio
2002 2012 Domenico Ciaramella Il Popolo della Libertà Sindaco
2012 2015 Giuseppe Sagliocco Il Popolo della Libertà Sindaco
2015 2016 Mario Rosario Ruffo Commissario prefettizio
2016 in carica Domenico De Cristofaro detto Enrico Liste Civiche Sindaco

Gemellaggi

Sport

San Felice Aversa Normanna - Serie C2 2008/2009

Hanno sede nel comune due società di calcio: San Felice Aversa Normanna, fondata nel 1925, che ha vinto uno Scudetto Serie D e una Coppa Italia Serie D e la società dilettantistica Aversa Football Club, che disputa il campionato di Seconda Categoria nella stagione 2015-2016.

Le società di pallavolo sono: New Volley Libertas, Volley Aversa[129] e Normanni Aversa[130].

Nel comune ha sede la società Arca Atletica Aversa, fondata nel 1969, organizza la Straversana, giunta alla trentaseiesima edizione[131].

È presente l'associazione Arcieri Normanni, di tiro con l'arco, fondata nel 1985, insignita nel 2003, della stella d'oro al merito sportivo per i titoli italiani conseguiti[132].

Nel 1992 si è conclusa ad Aversa l'ottava tappa del Giro d'Italia, vinta da Mario Cipollini. Nel 2000 la seconda tappa della Tirreno-Adriatico, partita da Sorrento si è conclusa in città con la vittoria di Ján Svorada[133].

Impianti sportivi

Note

  1. ^ Elezioni comunali 5 giugno 2016, su repubblica.it, Comune di Aversa. URL consultato il 1º luglio 2017.
  2. ^ Aversa fondata nel 1022, su aversaturismo.it, Aversa Turismo. URL consultato il 1º luglio 2017.
  3. ^ a b c Aversa: clima e dati geografici, su comuni-italiani.it. URL consultato il 7 giugno 2017.
  4. ^ La Frazione di Ponte Mezzotta, su italia.indettaglio.it, Italia in Dettaglio. URL consultato il 30 giugno 2017.
  5. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2016.
  6. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  7. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  8. ^ * Luciano Canepari, Aversa, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.*.
  9. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 64.
  10. ^ a b c Ufficio araldico. Fascicoli comunali, su dati.acs.beniculturali.it, Archivio centrale dello Stato. URL consultato il 19 giugno 2016.
  11. ^ a b Comuni in provincia di Caserta per popolazione, su tuttitalia.it. URL consultato il 15 luglio 2016.
  12. ^ Comuni della Campania per popolazione, su tuttitalia.it. URL consultato il 15 luglio 2016.
  13. ^ Aversa fondata nel 1022, su aversaturismo.it, Aversa Turismo. URL consultato il 9 giugno 2017.
  14. ^ Aversa : Clima e Dati Geografici, su comuni-italiani.it. URL consultato il 9 giugno 2017.
  15. ^ Storia della Diocesi di Aversa, su diocesiaversa.it, Diocesi di Aversa. URL consultato il 9 giugno 2017.
  16. ^ Il rilancio della canapa e il ruolo decisivo della Campania, su edizionecaserta.it, Edizione Caserta. URL consultato il 9 giugno 2017.
  17. ^ La vita di Domenico Cimarosa, su comune.aversa.ce.it, Edizione Comune di Aversa. URL consultato il 9 giugno 2017.
  18. ^ Cecere, p.7
  19. ^ Pocobello, Le opere del fascismo, su pocobello.blogspot.it. URL consultato il 1º luglio 2017.
  20. ^ Classificazione sismica dei comuni italiani (PDF), su protezionecivile.it. URL consultato il 1º luglio 2017.
  21. ^ Classificazione climatica: D.P.R. n. 412/1993 (PDF), su efficienzaenergetica.acs.enea.it, enea.it. URL consultato il 7 giugno 2017.
  22. ^ Temperature medie trentennale 1961-1990, su it.climate-data.org, Climate-data.org. URL consultato il 9 giugno 2017.
  23. ^ Dati Comuni Italiani, su comuni-italiani.it. URL consultato il 23-09-2010.
  24. ^ Cecere, p.9
  25. ^ Cecere, pp.10-11
  26. ^ a b c d e f g Breve Storia della Città, su aversaturismo.it, AversaTurismo. URL consultato il 7 giugno 2017.
  27. ^ L'Annunziata, su aversalenostreradici.com, Aversa, Le nostre radici. URL consultato il 9 giugno 2017.
  28. ^ Chiesa di San Domenico, su aversalenostreradici.com, Aversa, Le nostre radici. URL consultato il 9 giugno 2017.
  29. ^ Chiesa di San Nicola, su aversalenostreradici.com, Aversa, Le nostre radici. URL consultato il 9 giugno 2017.
  30. ^ Cecere, pp.13-14-15
  31. ^ Video dell'esecuzione del Gen. Anton Dostler sul sito di Youtube, su youtube.com. URL consultato il 27 luglio 2011.
  32. ^ Terremoto Irpinia, il ricordo delle vittime aversane, su pupia.tv, Pupia Aversa. URL consultato il 9 giugno 2017.
  33. ^ a b Statuto comunale all'art.2, su comune.aversa.ce.it. URL consultato il 18 ottobre 2010.
  34. ^ Cecere, p.16
  35. ^ 'Aversa Città Mariana' : la città delle cento chiese si mette in mostra, su urbanaversa.org, Città di Aversa. URL consultato il 29 giugno 2017.
  36. ^ Parrocchie, su diocesiaversa.it, Diocesi di Aversa di Aversa. URL consultato il 29 giugno 2017.
  37. ^ Presenze fiamminghe nella pittura cinquecentesca ad Aversa e dintorni (PDF), su iststudiatell.org, Istituto di Studi Atellani. URL consultato il 29 giugno 2017.
  38. ^ Cecere, p.44
  39. ^ Duomo di San Paolo, su aversaturismo.it, AversaTurismo. URL consultato il 9 giugno 2017.
  40. ^ Comune di Aversa, p.28
  41. ^ S. Maria a Piazza, su aversalenostreradici.com, Aversa, Le nostre radici. URL consultato il 9 giugno 2017.
  42. ^ a b Comune di Aversa, p.18
  43. ^ Cecere, p.34
  44. ^ Chiesa monumentale e monastero di San Francesco, su aversalenostreradici.com, Aversa, Le nostre radici. URL consultato il 9 giugno 2017.
  45. ^ Chiesa di Sant'Antonio al Seggio, su aversalenostreradici.com, Aversa, Le nostre radici. URL consultato il 9 giugno 2017.
  46. ^ San Lorenzo ad Septimum, su aversaturismo.it, Aversa Turismo. URL consultato il 1º luglio 2017.
  47. ^ Il complesso abbaziale di S. Lorenzo ad Septimum di Aversa, su architettura.unina2.it, Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli". URL consultato il 9 giugno 2017.
  48. ^ San Nicola, su aversalenostreradici.com, Aversa, Le nostre radici. URL consultato il 9 giugno 2017.
  49. ^ Cecere, pp.72-73
  50. ^ Chiesa di San Domenico, su aversalenostreradici.com, Aversa, Le nostre radici. URL consultato il 9 giugno 2017.
  51. ^ Aversa dopo 34 anni riapre la Chiesa di San Domenico, su autori.fanpage.it, Fanpage.it. URL consultato il 1º luglio 2017.
  52. ^ Amirante, pp. 205-206-208.
  53. ^ Cecere, pp. 185-190.
  54. ^ a b L'Annunziata, su aversalenostreradici.com, Aversa, le nostre radici. URL consultato il 1º luglio 2017.
  55. ^ Real Casa dell'Annunziata, su scuolapolisciba.unina2.it, Aversa, Le nostre radici. URL consultato il 9 giugno 2017.
  56. ^ Cecere, pp.125-126-127
  57. ^ Chiesa della Madonna di Casaluce, su aversaturismo.it, Aversa Turismo. URL consultato il 1º luglio 2017.
  58. ^ Cecere, pp.96-97
  59. ^ Chiesa e Monastero di San Biagio, su aversaturismo.it, Aversa Turismo. URL consultato il 1º luglio 2017.
  60. ^ Comune di Aversa, pp.24-25
  61. ^ Cecere, p.58
  62. ^ Muccio, p.8
  63. ^ Chiese e Monumenti, su comune.aversa.ce.it, Città di Aversa. URL consultato il 10 giugno 2017.
  64. ^ Cecere, pp.109-110
  65. ^ Biblioteca Gaetano Parente, su comune.aversa.ce.it, Città di Aversa. URL consultato il 10 giugno 2017.
  66. ^ Comune di Aversa, p.27
  67. ^ Cecere, p.75
  68. ^ Amirante, p.38
  69. ^ Aversa: 1000 anni di storia, su aversalenostreradici.com, Aversa,Le nostre radici. URL consultato il 29 giugno 2017.
  70. ^ Amirante, p.70
  71. ^ Amirante, p.80
  72. ^ Amirante, p.81
  73. ^ Amirante, p.82
  74. ^ Amirante, p.139
  75. ^ Amirante, p.189
  76. ^ Cecere, p.17
  77. ^ Il Castello "Aragonese", su aversaturismo.it, Aversa Turismo. URL consultato il 1º luglio 2017.
  78. ^ Aversa: chiude la scuola di polizia penitenziaria per fare spazio al tribunale di Napoli Nord da noicaserta.it,14 ottobre 2014.
  79. ^ Gallo, p.74
  80. ^ Cecere, p.23
  81. ^ Monumento a Domenico Cimarosa, su aversaturismo.it, Aversa Turismo. URL consultato il 1º luglio 2017.
  82. ^ Cecere, p.23
  83. ^ Il monumento ai caduti di Francesco Jerace (PDF), su iststudiatell.org, Istituto di Studi Atellani. URL consultato il 1º luglio 2017.
  84. ^ Il Monumento del politico Pietro Rosano ad Aversa Opera del Polistenese F.Jerace, su polistenavintage.blogspot.it, Polistena Vintage. URL consultato il 1º luglio 2017.
  85. ^ Parco Pozzi, su aversaturismo.it, AversaTurismo. URL consultato il 9 giugno 2017.
  86. ^ Parco Balsamo, su aversaturismo.it, AversaTurismo. URL consultato il 9 giugno 2017.
  87. ^ Parco Grassia, su aversaturismo.it, AversaTurismo. URL consultato il 9 giugno 2017.
  88. ^ Villa Comunale, su aversaturismo.it, AversaTurismo. URL consultato il 9 giugno 2017.
  89. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  90. ^ Cittadini stranieri Aversa 2016, su tuttitalia.it. URL consultato l'8 giugno 2017.
  91. ^ Profilo Linguistico Campano, su docsity.com, LUISS Roma.
  92. ^ Sito della Diocesi di Aversa, su diocesiaversa.it. URL consultato il 21 settembre 2011.
  93. ^ Assemblee di Circoscrizione dei Cristiani Testimoni di Geova, su cristianitestimonidigeova.net. URL consultato il 14 Agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2015).
  94. ^ Sito Evangelici.net, su evangelici.net. URL consultato il 21 settembre 2011.
  95. ^ Storia della Madonna di Casaluce, su comune.casaluce.ce.it, Comune di Casaluce. URL consultato il 29 giugno 2017.
  96. ^ Comune di Aversa: processioni, su comune.aversa.ce.it. URL consultato il 20 ottobre 2010.
  97. ^ Aversa le nostre radici: Festa della Madonna della Libera, su aversalenostreradici.com. URL consultato il 20 ottobre 2010.
  98. ^ AGENZIA SEDI, su servizi2.inps.it, Inps. URL consultato il 29 giugno 2017.
  99. ^ Uffici Territoriali - Campania, su inail.it, Inail. URL consultato il 29 giugno 2017.
  100. ^ Ufficio Territoriale Aversa, su campania.agenziaentrate.it, Agenzia delle Entrate. URL consultato il 29 giugno 2017.
  101. ^ Tribunale di Napoli Nord, su tribunale.napolinord.giustizia.it, Ministero della Giustizia. URL consultato il 29 giugno 2017.
  102. ^ Presidio Ospedaliero San Giuseppe Moscati di Aversa, su aslcaserta1.it. URL consultato il 23 settembre 2010.
  103. ^ OPG F. Saporito di Aversa, su opgaversa.it. URL consultato il 23 settembre 2010.
  104. ^ Sito della Biblioteca Comunale Gaetano Parente, su comune.aversa.ce.it. URL consultato il 24 settembre 2010.
  105. ^ Sito dei Beni e delle attività culturali Regione Campania, su culturacampania.rai.it. URL consultato il 24 settembre 2010.
  106. ^ Sito dei Beni e delle attività culturali Regione Campania, su culturacampania.rai.it. URL consultato il 31 dicembre 2010.
  107. ^ Ospedale psichiatrico di Aversa "Santa Maria Maddalena", su spazidellafollia.eu. URL consultato il 14 agosto 2017.
  108. ^ scuolapolisciba.unina2.it, http://www.scuolapolisciba.unina2.it/it/la-scuola/sedi-della-scuola. URL consultato il 29 giugno 2017.
  109. ^ architettura.unina2.it, http://www.architettura.unina2.it/ITA/dipartimento.asp. URL consultato il 29 giugno 2017.
  110. ^ Sito Beni Culturali Regione Campania, su culturacampania.it. URL consultato il 18 ottobre 2010.
  111. ^ Pagina Facebook del Civico Museo di Storia Militare, su facebook.com, 28 agosto 2014. URL consultato il 28 agosto 2014.
  112. ^ Sito del Concorso Cimarosa, su concorsocimarosa.it. URL consultato il 26 settembre 2010.
  113. ^ Sito del Concorso Bianca d'Aponte, su sonounisola.it. URL consultato il 1º novembre 2010.
  114. ^ Comune di Aversa, pp.34-36
  115. ^ Comune di Aversa, p.34
  116. ^ Sito dell'Azienda di Gestione rifiuti Senesi, su senesispa.it. URL consultato il 1º novembre 2010.
  117. ^ Scheda della Regione Campania del Ministero del Commercio Internazionale (PDF), su mincomes.it. URL consultato il 21 settembre 2011.
  118. ^ Articolo Pupia su Aversa Città d'Arte, su pupia.tv. URL consultato il 23 settembre 2011.
  119. ^ Articolo Pupia su Estate ad Aversa, su pupia.tv. URL consultato il 23 settembre 2011.
  120. ^ A. Cozzolino, A. Gamboni, Napoli: i tram per la Provincia, op.cit., pp. 15-20.
  121. ^ A. Cozzolino, A. Gamboni, Napoli: i tram per la Provincia, op.cit., pp. 84-88.
  122. ^ La Stazione di Aversa (CE), su lestradeferrate.it, Le Strade Ferrate. URL consultato il 30 giugno 2017.
  123. ^ Servizi di Stazione, su eavsrl.it, Ente Autonomo Volturno. URL consultato il 30 giugno 2017.
  124. ^ La Ferrovia Alifana, su lestradeferrate.it, Le Strade Ferrate. URL consultato il 30 giugno 2017.
  125. ^ Itinerari Aversa, su ctp.na.it, CTP. URL consultato il 30 giugno 2017.
  126. ^ Sito della Regione Campania (PDF), su sito.regione.campania.it.
  127. ^ Gemellaggio tra Aversa e Pratola Serra in nome di S.Audeno, su pupia.tv. URL consultato il 1º luglio 2017.
  128. ^ "Contrasti": gemellaggio tra Aversa e Alife, su pupia.tv. URL consultato il 1º luglio 2017.
  129. ^ Volley Aversa
  130. ^ Sito FIPAV Campania
  131. ^ Sito ufficiale
  132. ^ Associazione Arcieri Normanni
  133. ^ Dati tratti dal sito http://www.sitodelciclismo.net/ritfiche.php?ritid=59763, su sitodelciclismo.net.
  134. ^ Sito Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali/Caratteristiche impianto

Esplicative

  1. ^ L'istituzione del comune di Aversa coincide con l'arrivo di Rainulfo Drengot che si insediò presso la Chiesa votiva di Sancte Paulum at Averze.
  2. ^ Altitudine del municipio.

Bibliografia

Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia Template:Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale del comune di Aversa, su comune.aversa.ce.it.
  • www.aversalenostreradici.com Sito non ufficiale sulla città di Aversa, la sua storia, la sua cultura, la sua arte
Controllo di autoritàVIAF (EN139574815 · SBN MUSL000243 · LCCN (ENn82056494 · GND (DE4207517-8 · BNF (FRcb12542337s (data) · J9U (ENHE987007564529905171