Grumo Nevano

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Grumo Nevano
comune
Grumo Nevano – Stemma
Grumo Nevano – Veduta
Grumo Nevano – Veduta
Basilica pontificia di San Tammaro vescovo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Città metropolitana Napoli
Amministrazione
SindacoAnna Nigro (commissario prefettizio) dal 17-11-2023
Territorio
Coordinate40°56′08.64″N 14°15′37.28″E / 40.935734°N 14.260356°E40.935734; 14.260356 (Grumo Nevano)
Altitudine53 m s.l.m.
Superficie2,88 km²
Abitanti17 046[1] (31-7-2022)
Densità5 918,75 ab./km²
FrazioniZona Maddalena
Comuni confinantiSant'Arpino (CE), Frattamaggiore, Casandrino, Arzano, Sant'Antimo
Altre informazioni
Cod. postale80028
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT063036
Cod. catastaleE224
TargaNA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 023 GG[3]
Nome abitantigrumesi
Patronosan Tammaro Vescovo
Giorno festivo16 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Grumo Nevano
Grumo Nevano
Grumo Nevano – Mappa
Grumo Nevano – Mappa
Posizione del comune di Grumo Nevano nella città metropolitana di Napoli
Sito istituzionale

Grumo Nevano è un comune italiano di 17 046 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli in Campania.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Comune della pianura campana, posto sul percorso dei Regi Lagni, è situato ad ovest dell'area frattese,[4] nei pressi dell'Agro aversano, e dell'Agro giuglianese, confinante con la provincia di Caserta, nella "zona nord" della città metropolitana di Napoli, da cui dista 11 km, storicamente annesso alla provincia di Terra di Lavoro, confina a est con Frattamaggiore, a nord con Sant'Arpino (CE), a sud con Arzano e a ovest con Casandrino e Sant'Antimo. È composto dalle due zone (non frazioni) di Grumo e Nevano, unite sotto il profilo urbanistico da circa due secoli e sotto il profilo amministrativo dal Novecento. Anticamente Grumo Nevano era parte della città antica di Atella. Il territorio grumese risulta compreso tra i 44 e i 66 m s.l.m.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La strada principale del comune nel 1961

Il nome di Grumo deriverebbe dal termine latino grumum, con il significato di "agglomerato" o "mucchio" (di case), mentre il nome di Nevano da praedium naevianum, ovvero da una proprietà della Gens Naevia[5]. È opinione diffusa (ma non provata) che da questa famiglia verrebbe l'antico drammaturgo e letterato Gneo Nevio.

Prima del 1863 Grumo e Nevano furono due casali divisi: Grumo comprendeva la zona sud del comune (fino alla Basilica di San Tammaro) mentre Nevano comprendeva la zona nord. Nelle mappe del 1700 compariva come Grumi.

Grumo Nevano come tutti gli altri comuni dell'area sita a nord di Napoli, è di origine osca. Alcune tombe sannitiche furono rinvenute casualmente nell'abitato negli anni 1960 e 1970[6] e sono testimoniate due iscrizioni latine, probabilmente provenienti da Atella[7]. Storici locali hanno ipotizzato su queste basi l'esistenza di un vicus dipendente da Atella, situato su un incrocio del percorso della via Atellana tra Capua e Napoli[6] o persino di un centro abitato di origine osca dalla fine del V secolo a.C.[5]

L'attuale territorio comunale fu interessato in età romana dalla centuriazione di Atella all'epoca dei Gracchi, di Silla, di Cesare e in età augustea[5] e nell'Alto Medioevo fece parte del ducato di Napoli e della diocesi di Atella, poi confluita in quella di Aversa.

Grumo è menzionato in documenti a partire dal X secolo, mentre la prima citazione di Nevano è del 1308. Furono entrambi casali di Napoli e sono riportati nella carta di Rizzi Zannoni del 1793. Quando furono istituiti i comuni, in epoca murattiana, i due casali furono accorpati in un unico comune, che ebbe il nome di Grumo. Con l'unità d'Italia, il nome divenne Grumo Nevano[8].

Negli anni ottanta Grumo Nevano ha conosciuto una crescita economica esponenziale, diventando un polo calzaturiero e nel campo dell'abbigliamento.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica[9]»
— 12 maggio 1959

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Statua di Domenico Cirillo a Grumo Nevano
Targa commemorativa davanti al palazzo dove nacque Domenico Cirillo
  • La chiesa più antica di Grumo Nevano è la chiesa di Santo Stefano, che risale a prima del Seicento e che fu edificata nella zona più antica del paese, attuale piazza Capasso, da devoti del santo. Era proprietà dei signori Guerra di Massalubrense. Ogni anno vi si continua a celebrare la messa nel solo 26 dicembre. La chiesa custodisce affreschi e una statua del santo di autore ignoto.

A Grumo Nevano oggi ci sono quattro parrocchie principali:

  • la basilica di San Tammaro (1737);
  • la chiesa di Santa Caterina (1695), vicina al convento francescano in piazza San Pasquale;
  • la chiesa di San Vito (1600),
  • Parrocchia Madonna del Buon Consiglio, costruita nel 1997.

Altre piccole chiese sono quelle di Santo Stefano (1600) in piazza Capasso, mentre non esiste più la chiesa di San Gabriele delle Suore carmelitane, della quale resta invece il vicino convento.

La Torre dell'orologio fu abbattuta nel 1964 per problemi di traffico.

Sono presenti alcuni monumenti eretti in onore del martire della repubblica napoletana Domenico Cirillo: un busto marmoreo (1867) nel municipio, una statua di bronzo (1899) in piazza. A questi si aggiungono il monumento ai caduti della prima guerra mondiale (1927) e una statua in bronzo dedicata a padre Pio.

Altri luoghi di interesse sono:

  • la casa natale di Domenico Cirillo;
  • il "Mendicicomio", edificio storico sede di un istituto nato nel 1875 dalla donazione testamentaria di Teresa Parolisi per ospitare poveri e malati per fornire loro cure. La nuova donazione di Michele Cristiano nel 1910 permise la costruzione dell'immobile. Esauritisi i fondi ereditari, l'edificio è oggi chiuso e inagibile;
  • la casa natale di Francesco Massa, generale nella seconda guerra mondiale e filosofo, costruita inizialmente nel 1926, fu distrutta dai bombardamenti e ricostruita negli anni 1950.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Grumo Nevano ha fatto registrare nel censimento del 1991 una popolazione pari a 19 524 abitanti. Nel censimento del 2001 ha fatto registrare una popolazione pari a 18 644 abitanti, mostrando quindi nel decennio 1991 - 2001 una variazione di abitanti pari al -4,51%. Gli abitanti sono distribuiti in 5 603 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 3,33 componenti.

Abitanti censiti[10]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2019 i cittadini stranieri residenti a Grumo Nevano erano 1 244 , corrispondenti al 6,9% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[11]

  1. Pakistan 344 1,9%
  2. Bangladesh 312 1,7%
  3. Ucraina 153 0,8%
  4. India 124 0,6%
  5. Marocco 74 0,4%
  6. Tunisia 41 0,2%
  7. Polonia 22 0,1%
  8. Bulgaria 22 0,1%
  9. Guinea 21 0,1%
  10. Ghana 20 0,1%

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Agli inizi degli anni 1980 erano insediate più di trecento aziende tra calzaturiere e tessili, dimezzate nel corso del tempo. Sul territorio sono presenti ancora piccole aziende calzaturiere e di confezioni.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è servito dall'Asse Mediano.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

La località è servita dalla stazione di Frattamaggiore-Grumo Nevano sulle linee Napoli-Foggia e Roma-Napoli via Formia. L'impianto è classificato da RFI nella categoria Silver,[12].

Fra il 1904 e il 1961 la cittadina fu servita della tranvia Napoli-Frattamaggiore, gestita dalla società belga Société Anonyme des Tramways Provinciaux (SATP); a Grumo Nevano aveva origine la diramazione per Casandrino.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

I trasporti interurbani di Grumo Nevano sono svolti con autoservizi di linea gestiti da EAV.

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Grumo Nevano è gemellata con la città polacca di Żagań dagli anni 90.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1896 1902 Francesco Cristiano Sindaco [13]
1902 1903 Vincenzo Pinto Comm.pref. [13]
1903 1912 Tammaro Spena Sindaco [13]
1912 1913 Pasquale Pezzullo Sindaco [13]
1913 1916 Tammaro Spena Sindaco [13]
1916 1917 Alessio Pacilio Sindaco [13]
1917 1918 Vincenzo Cimmino Sindaco [13]
1918 1919 Raffaele Chiacchio Sindaco [13]
1919 1920 Giuseppe Di Prisco Sindaco [13]
1920 1925 Tammaro Spena Sindaco [13]
1925 1927 Pasquale Cosomati Comm.pref. [13]
1927 1930 Tammaro Spena Partito Nazionale Fascista Podestà [13]
1930 1935 Pasquale Pezzullo Partito Nazionale Fascista Podestà [13]
1935 1937 Umberto Maiello Comm.pref. [13]
1937 1943 Antonio Aversano Partito Nazionale Fascista Podestà [13]
1943 1952 Michelangelo Chiacchio Democrazia Cristiana Sindaco [13]
1952 1956 Salvatore Aversano Democrazia Cristiana Sindaco [13]
1956 1969 Michelangelo Chiacchio Democrazia Cristiana Sindaco [13]
1969 1974 Pasquale Maisto Democrazia Cristiana Sindaco [13]
1974 1975 Luigi Reccia Democrazia Cristiana Sindaco [13]
1975 1982 Antonio Di Donato Democrazia Cristiana Sindaco [13]
1982 1984 Raffaele Chiacchio Democrazia Cristiana Sindaco [13]
1984 1985 Antonio Caso Democrazia Cristiana Sindaco [13]
1985 1986 Maria Rasulo Democrazia Cristiana Sindaco [13]
1986 1988 Luigi Reccia Democrazia Cristiana Sindaco [13]
1988 1990 Sossio Canciello Democrazia Cristiana Sindaco [13]
1990 1991 Alfonso Rossi Partito Socialista Italiano Sindaco [13]
1991 1992 Luigi Reccia Democrazia Cristiana Sindaco [13]
1992 1993 Pietro Chiacchio Democrazia Cristiana Sindaco [13]
1993 1999 Angelo Di Lorenzo Lista civica: (Centro-sinistra) Sindaco
1999 2000 Ennio Blasco Comm. pref. [13]
2000 2002 Alessandro Grimaldi Lista civica: (Forza Italia) Sindaco
2002 2003 Calogero Cortimiglia Comm.pref. [13]
2003 2008 Angelo Di Lorenzo Lista civica: (La Margherita) Sindaco
2008 2010 Filomena Bilancio Il Popolo della Libertà Sindaco [13]
2010 2011 Sandra Sarti Comm. pref. [13]
2011 2012 Alessandro Grimaldi Lista civica: (Centro-destra) Sindaco
2012 2013 Maria Pia De Rosa Comm. pref. [13]
2013 2015 Vincenzo Brasiello Lista civica: (PD) Sindaco [13]
2015 2015 Maria Beatrice Giuliani Comm. pref. [13]
2015 2018 Pietro Chiacchio Lista civica: (Popolari) Sindaco [13]
2018 2019 Demetrio Martino Comm. pref. [13]
2019 2019 Gaetano Cupello Comm. pref. [13]
2019 2019 Gaetano Di Bernardo Lista civica: (Progressisti) Sindaco [13]
2019 2020 Anna Manganelli Comm. pref. [13]
2020 2023 Gaetano Di Bernardo Lista civica: (Progressisti) Sindaco [13]
2023 2023 Anna Nigro (f.f. Angela Cirillo) Comm. pref. [13]
2023 2023 Tammaro Maisto Lista civica: (PD) Sindaco [13]
2023 in carica Anna Nigro Comm. pref. [13]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Squadra della Unione Sportiva Calcio Grumese (società fondata nel 1962), i rossoverdi negli anni settanta e ottanta sono arrivati anche in serie C.

Ciclismo[modifica | modifica wikitesto]

  • Unione sportiva "Costante Girardengo", fondata agli inizi del Novecento;
  • Competizione della "Notturna di San Tammaro" organizzata annualmente per circa venti edizioni;
  • organizzazione, arrivo e partenza del Giro ciclistico internazionale della Campania a tappe per dilettanti;
  • 4 e 5 luglio 2003: 14º Giro d'Italia femminile: partenza del cronoprologo e della prima tappa;
  • 12 luglio 2009: 20º Giro d'Italia femminile: ultima tappa con partenza e arrivo a Grumo Nevano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Maria Rosaria Nappi, Area frattese, in La Campania e la Grande Guerra: I Monumenti ai Caduti di Napoli e Provincia, Gangemi Editore, ISBN 9788849294019.
  5. ^ a b c Emilio Rasulo, Storia di Grumo Nevano e dei suoi uomini illustri, Napoli 1928.
  6. ^ a b Giovanni Reccia, Sull'origine di Grumo Nevano. Scoperte archeologiche e ipotesi linguistiche, in Rassegna storica dei comuni. Istituto di studi atellani, n.s. 18 (110-111), gennaio-aprile 2002, pp. 20-38 (testo on line (PDF), pp. 20-22.
  7. ^ Base onoraria un tempo reimpiegata nella chiesa di San Tammaro con dedica a Celio Censorino, di epoca costantiniana (CIL X, 3540) ed epigrafe funeraria del decurione Publio Acilio Vernario (CIL X, 3735).
  8. ^ Regio decreto n. 1622 del 31 dicembre 1863.
  9. ^ Grumo Nevano, su ACS - Ufficio araldico - Fascicoli comunali.
  10. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. ^ ISTAT 31 dicembre 2019, su demo.istat.it.
  12. ^ www.rfi.it, Stazioni della Campania, su rfi.it. URL consultato il 9 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2012).
  13. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar as Anagrafe degli amministratori locali e regionali

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Emilio Rasulo, Storia di Grumo Nevano e dei suoi uomini illustri, Napoli 1928.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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