San Potito Sannitico
San Potito Sannitico comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Francesco Imperadore (Per il bene comune) dal maggio 2011 |
Territorio | |
Coordinate | 41°20′N 14°24′E / 41.333333°N 14.4°E |
Altitudine | 230 m s.l.m. |
Superficie | 23,13 km² |
Abitanti | 1 934[1] (31-3-2022) |
Densità | 83,61 ab./km² |
Comuni confinanti | Alife, Castello del Matese, Cusano Mutri (BN), Gioia Sannitica, Piedimonte Matese |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 81016 |
Prefisso | 0823 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 061080 |
Cod. catastale | I130 |
Targa | CE |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 507 GG[3] |
Nome abitanti | potitesi |
Patrono | san Potito |
Giorno festivo | 10 febbraio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
San Potito Sannitico è un comune italiano di 1 934 abitanti della provincia di Caserta in Campania.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Il territorio comunale si estende per 22 km² con un'altitudine che varia dai 120 metri sul livello del mare del confine con Alife e Gioia Sannitica ai 1.640 del Monte Pastonico.
Fa parte del parco regionale del Matese.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il nome deriva da San Potito, santo del II secolo le cui reliquie, scoperte a Tricarico, vennero portate a Benevento da dove si irradiò il culto.[4]
Il territorio comunale è stato abitato sin dall'antichità come hanno testimoniato alcuni ritrovamenti archeologici. In epoca medievale si formò il piccolo borgo che possedeva anche una chiesetta parrocchiale. Nel 1417, a causa della povertà delle rendite e della scarsità degli abitanti, la parrocchiale fu soppressa e incorporata a Piedimonte. Fu ripristinata nel 1601.[5]
Nel XV secolo era denominato Casale Sancti Potiti e dipendeva amministrativamente da Piedimonte Matese.[6]
Sul finire del '600 il piccolo borgo si espanse con l'edificazione di nuove abitazioni popolari e case "palazziate". Furono istituite anche due opere pie dedicate a S. Antonio e alla Addolorata, confluite nel 1865 nella Congrega di Carità. Nel 1750 fu radicalmente rifatta la chiesa parrocchiale.[5]
Ottenne una prima ridotta autonomia da Piedimonte nel 1615 fino al definitivo distaccamento del 1749. Nel nuovo stemma comunale conservò comunque uno dei tre cipressi contenuti nello stemma di Piedimonte a ricordare il forte legame con la città.[7] Dal 1862 si chiama San Potito Sannitico.
Dal 1927 al 1945 appartenne alla provincia di Benevento, a seguito della temporanea soppressione della provincia di Caserta in epoca fascista[8].
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Il centro storico è caratterizzato per la presenza di diversi palazzetti sette-ottocenteschi sorti lungo la strada provinciale che divide in due parti l'abitato.
La chiesa parrocchiale, molto semplice, è stata rifatta dopo il terremoto del 5 giugno 1688.
In località Torrelle sono siti i resti di una grande villa di epoca romana che era dotata di apposite terme.[9]
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[10]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Marrocco, p. 129.
- ^ a b Marrocco (1980), p. 168.
- ^ Marrocco, p. 130.
- ^ Marrocco (1980), p. 169.
- ^ Decreto legislativo luogotenenziale 11 giugno 1945, n. 373, articolo 1, in materia di "Ricostruzione della provincia di Caserta."
- ^ Touring, p. 277.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- AA.VV., L'Italia: Campania, Milano, Touring Club Italiano, 2005.
- Dante B. Marrocco, Guida del Medio Volturno, Napoli, Tipografia Laurenziana, 1986.
- Dante B. Marrocco, Piedimonte Matese, storia e attualità, Piedimonte Matese, Edizioni A.S.M.V., 1980.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.sanpotitosannitico.ce.it.