Pontelatone
Pontelatone comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Amedeo Izzo (Lista civica "Democrazia e partecipazione") dal 26-05-2019 | |
Territorio | ||
Coordinate | 41°12′N 14°15′E / 41.2°N 14.25°E | |
Altitudine | 120 m s.l.m. | |
Superficie | 32,25 km² | |
Abitanti | 1 697[1] (31-3-2018) | |
Densità | 52,62 ab./km² | |
Comuni confinanti | Bellona, Camigliano, Capua, Castel di Sasso, Formicola, Liberi, Roccaromana | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 81040 | |
Prefisso | 0823 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 061061 | |
Cod. catastale | G849 | |
Targa | CE | |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | |
Cl. climatica | zona C, 1 283 GG[3] | |
Nome abitanti | latonesi | |
Patrono | Maria santissima dell'Orazione | |
Cartografia | ||
Posizione del comune di Pontelatone nella provincia di Caserta | ||
Sito istituzionale | ||
Pontelatone è un comune italiano di 1.697 abitanti della provincia di Caserta in Campania. È sito ai piedi del Monte Friento, una delle punte della catena dei Monti Trebulani.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Pontelatone nacque probabilmente nella metà del X secolo nel periodo dell'incastellamento[4].
Nel periodo normanno appartenne alla baronia di Formicola e il feudatario era un certo Manasseus[5]. Dal 1189 al 1268 fu posseduto dalla famiglia Montefuscolo.[6] Nel periodo angioino Pontelatone e la baronia di Formicola divennero possesso feudale di Emanuele Freapane (Frangipane)[7]. Nel 1268 Carlo II, in seguito alla battaglia di Tagliacozzo, assegnò la baronia di Formicola alla città di Capua[8]. Sotto Carlo II d'Angiò Pontelatone divenne possesso della famiglia Ragosio di Dragono[9]. Nel 1465 Ferrante I d'Aragona concesse la baronia di Formicola, nella quale era inserita Pontelatone, a Diomede I Carafa.[10] che oltre ad essere valente uomo d’armi era soprattutto un apprezzato umanista. La presenza di Diomede I Carafa è stata considerata fondamentale per la frequentazione nella baronia dei maggiori artisti e umanisti, al punto che la presenza dell’arte gotico-catalana sul territorio[11]
Nella Relazione delle visite "ad Limina" della diocesi di Caiazzo del 1590 si rileva che nel territorio dio Pontelatone vi era una chiesa dell'Annunziata aperta al culto[12].
Gian Tommaso Carafa, figlio di Diomede I, gli successe nel feudo e si occupò sia di rimodellare la struttura del convento dell’Annunciazione di Maria Ss., aumentandone anche le rendite, sia di abbellire, insieme al figlio Diomede II, il castello costruito dal Marzano, andandovi anche ad abitare[13].
Negli anni 1547-1549 il conte di Maddaloni Giovanni Diomede Vincenzo Carafa concesse il privilegio della Portolania, pesi e misure a Gian Tommaso Carafa su Maddaloni, Pontelatone, Formicola, Sasso ed altre località[14].
Luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Nei pressi della frazione Treglia, è presente il sito archeologico di Trebula Balliensis.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[15]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]
- La Stazione di Pontelatone è una stazione di MetroCampania NordEst ubicata sulla linea Napoli - Piedimonte Matese; è situata nei pressi della S.S. 264 nella zona di Taverna Nuova/Castagna.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2018.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ L.R. Cielo, Alle origini del castrum longobardo, in Pontelatone dall'età longobarda all'età aragonese, Pontelatone, 1989, p. 11..
- ^ G. Fusco, I Carafa di Maddaloni e la baronia di Formicola, «Archivio Storico di Terra di Lavoro», (1956), p. 263..
- ^ G. Fusco, Il Santuario di S. Maria del Castello e l'attività dei Verginiani nel territorio di Formicola, <<Archivio Storico di Terra di Lavoro>>, vol. VII (1981), p. 86..
- ^ G. Fusco, I Carafa di Maddaloni, cit., p. 263..
- ^ L. Esposito, Nel Castrum di Pontelatone nasce l'arcipretura. L'inventario delle chiese del 1282, <<Archivio normanno-svevo>>, vol. II (2009), p. 92..
- ^ G. Fusco, I Carafa di Maddaloni, cit., p. 294..
- ^ Fusco, I Carafa di Maddaloni, cit., p. 257-270..
- ^ C. Aurilio, Pontelatone dall'età longobarda all'età aragonese, cit., p. 21..
- ^ R. Di Lello, Gli ospedali della Diocesi di Caiazzo, dalle relazioni delle visite "ad Limina", <<Archivio Storico del Caiatino>>, 1994, n. 1, p. 35..
- ^ FUSCO, I Carafa di Maddaloni e la baronia di Formicola, cit., Caserta, 1964, p. 107; cfr. AURILIO, cit., pp. 22-23..
- ^ L. Russo, Proprietari e famiglie di Pontelatone agli inizi del XIX secolo, Napoli, 2019. p. 38..
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- L.R. Cielo, Alle origini del castrum longobardo, in Pontelatone dall'età longobarda all'età aragonese, Pontelatone, 1989.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.pontelatone.ce.it.
- Pontelatone, su sapere.it, De Agostini.