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Cornetto (pasticceria)

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Cornetto
Cornetto classico
Origini
Luogo d'origineItalia (bandiera) Italia
Regione[[Veneto[senza fonte]]]
DiffusioneInternazionale
Dettagli
Categoriadolce
Ingredienti principalifarina, burro, uova, acqua e zucchero.
Variantipolacca (Ancona); polacca (Aversa); ischitano (Ischia)

Il cornetto è una specialità di pasticceria italiana, a forma di mezzaluna.

Nel Nord Italia viene spesso chiamato impropriamente brioche, termine che in realtà identifica però un dolce differente.[1]

Si tratta di una specialità alimentare dolce o salata[2]; la sua ricetta prevede l'uso di farina, burro, latte, uova, acqua e zucchero, con l'aggiunta di tuorlo d'uovo spalmato sulla superficie per ottenere una colorazione più dorata[3].

Pur simile nell'origine, il croissant francese è una preparazione diversa dal cornetto, in quanto mancante di uova nell'impasto[1][4][5][6].

Etimologia

Il nome di questa specialità deriva dalla sua forma, che ricorda due piccole corna. Anche in tedesco il nome trae origine dalla forma che ricorda una mezzaluna, e così anche il termine francese croissant, ossia «crescente».

Origine

Preparazione di cornetti di pasta sfoglia.

La specialità si diffuse in Italia, e più specificatamente in Veneto subito dopo il 1683, grazie agli intensi rapporti commerciali tra l'allora Serenissima Repubblica di Venezia e Vienna. Nel 1797, con il trattato di Campoformio e successivamente con l'istituzione del Lombardo Veneto, il kipferl o cornetto, insieme ai krapfen e al gulasch, accrebbe ulteriormente la propria popolarità. Inizialmente, l'arte di prepararli era patrimonio specialmente dei maestri fornai veneti[senza fonte].

Bisognerà attendere invece il 1770 perché anche la Francia, con il matrimonio tra l'austriaca Maria Antonietta e il futuro re Luigi XVI, scopra il cornetto. La sua ricetta venne però modificata dai pasticceri, che lo arricchirono di burro, eliminarono le uova e lo battezzarono croissant[7].

Diffusione e preparazione

I cornetti anconitani: le "polacche"
Le "polacche aversane"

Il cornetto può essere vuoto oppure farcito. Tra le possibili farciture troviamo la marmellata, la crema, la cioccolata e il miele, nonché formaggio e salumi nelle versioni salate. Tra le varianti dell'impasto vi è quella che utilizza farina integrale ai cereali.

In Italia il cornetto viene tradizionalmente consumato al bar per colazione insieme al cappuccino, ma nel centro e sud Italia sono molto diffuse le cornetterie notturne.

In questo articolo del Giornale di Brescia, Iginio Massari spiega la differenza tra croissant, cornetto e brioche.

Cornetto ischitano

Originario dell'Isola d'Ischia e generalmente disponibile nei bar dell'area napoletana, è caratterizzato da un doppio impasto di pasta brioche e pasta sfoglia. Il ripieno classico è costituito da crema e amarena.

Polacca anconitana

Tipica di Ancona, ha una forma dritta, pasta gialla, tre soli giri di sfoglia, un ripieno costituito da un sottile strato di marzapane; è ricoperta da una leggera glassa a base di albume e zucchero. Il giallo acceso della pasta è dovuto all'uso dei soli tuorli nell'impasto. La larghezza è maggiore rispetto a quella del cornetto classico[8].

Deve il suo nome al fatto che i soldati del II Corpo polacco, che in seguito alla battaglia di Ancona avevano liberato la città, apprezzavano particolarmente questa variante del cornetto, che conoscevano grazie alle forniture del panificio militare[8].

Polacca aversana

Tipica di Aversa, per una curiosa coincidenza ha lo stesso nome (ma non gli stessi ingredienti, né lo stesso aspetto) della variante precedente, dovuto però a motivi completamente diversi: una suora polacca diede la ricetta di un dolce tipico della sua terra ad un pasticciere aversano, che la rielaborò inventando due dolci diversi, un cornetto ed una torta[9].

Note

  1. ^ a b Alessandro Pirollo, Non si chiama brioche, si chiama cornetto, su lacucinaitaliana.it, La cucina italiana, 30 gennaio 2024. URL consultato il 6 gennaio 2025.
  2. ^ Daniela Peli, Le 135 migliori ricette di Quadò, Quado' Editrice Srl, 2019 (capitolo Cornetto salato). ISBN 9788894827187.
  3. ^ Sito [1], pagina Cornetti sfogliati
  4. ^ Vocabolario Treccani, voce brioche
  5. ^ Vocabolario Treccani, voce croissant'
  6. ^ Vocabolario Treccani, voce cornetto
  7. ^ Per tutta la sezione: Alessandro Pirollo, Non si chiama brioche, si chiama cornetto, in www.lacucinaitaliana.it.
  8. ^ a b
  9. ^ Antonio Corbo, Il dolce della suora polacca che Aversa tiene segreto, in La Repubblica, 27 febbraio 2007.

Bibliografia

  • Gianni Moriani, Cornetto e cappuccino. Storia e fortuna della colazione all'italiana, ed. Terraferma, 2010.

Voci correlate

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