Gussago

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Gussago
comune
Gussago – Stemma
Gussago – Bandiera
Gussago – Veduta
Gussago – Veduta
Panoramica della zona centrale, con il Municipio e la Prepositurale di S. Maria Assunta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoGiovanni Coccoli (lista civica) dal 26-6-2017 (2º mandato dal 13-6-2022)
Territorio
Coordinate45°36′N 10°09′E / 45.6°N 10.15°E45.6; 10.15 (Gussago)
Altitudine190 m s.l.m.
Superficie25,09 km²
Abitanti16 611[1] (31-1-2024)
Densità662,06 ab./km²
FrazioniCasaglio, Civine, Mandolossa, Navezze, Ronco, Sale,
Comuni confinantiBrescia, Brione, Castegnato, Cellatica, Concesio, Ome, Rodengo-Saiano, Roncadelle, Villa Carcina
Altre informazioni
Cod. postale25064
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017081
Cod. catastaleE271
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 410 GG[3]
Nome abitantigussaghesi
Patronosanta Maria Assunta e San Lorenzo (Gussago, Piedeldosso, Villa) - Santo Stefano (Sale, Mandolossa) - santa Croce (Croce) - San Vincenzo (Navezze) - San Girolamo (Civine) - San Zenone (Ronco)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gussago
Gussago
Gussago – Mappa
Gussago – Mappa
Posizione del comune di Gussago nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Gussago (Gösàch in dialetto bresciano[4]) è un comune italiano di 16 611 abitanti[1] situato in Franciacorta, provincia di Brescia in Lombardia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Gussago sorge in un territorio collinare che può essere suddiviso in tre grandi parti: una centrale appunto collinare corrispondente alle frazioni della Piazza, Casaglio, Pomaro e Villa e Ronco, e altre due, (una più a nord e l'altra più a sud), caratterizzate una da rilievi (Navezze e Civine) e l'altra da un territorio pianeggiante (Sale, Croce, Mandolossa). Il suo territorio confina ad est con Cellatica e Brescia, a sud con Roncadelle, a ovest con Castegnato e Rodengo Saiano, a nord-ovest con Ome, a nord con Brione, a nord-est con Villa Carcina.

A seguito dell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 2003, ritoccata dalla giunta regionale n. 2129 del 21 luglio 2014, Gussago è stata posta nella zona 3 ("sismicità bassa che può essere soggetta a scuotimenti modesti").

Idrografia[modifica | modifica wikitesto]

I corsi d'acqua che attraversano il paese sono il torrente La Canale, il torrente Solda e il torrente Gandovere.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima è condizionato dai rilievi collinari. Durante la stagione invernale, nelle giornate più fredde possono presentarsi gelate e nevicate, nella stagione estiva invece il caldo invade la pianura padana, con giorni di sole e afa per la parte sud del paese, brezze locali per la parte nord. La temperatura oscilla mediamente tra i -5° e i +35°, la media annuale intorno ai 19 °C.[5].

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Stando al Mazza (1986), il toponimo deriverebbe dal latino Acutianus la cui radice proverrebbe dal personale romano Acutius Fundus, fondo di Acuto, possidente romano citato in varie lapidi trovate nella zona; ma, per la desinenza in -ago, si propende per una origine più antica, celtica o gallica.

Dai documenti databili tra il X e il XIII secolo, il paese erano noto come Gixiago, Gussiacho e Gussiago, mentre nel XIV secolo è attestata la forma Guxago. Nel X secolo è invalso l'uso di Guxagum[6].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Epoca preistorica e romana[modifica | modifica wikitesto]

In località Navezze sono state rinvenuti degli avanzi di vertebrati di epoca quaternaria e si presume l'esistenza di un tracciato preistorico, proveniente dall'attuale Brescia e che percorreva a mezza costa il territorio comunale toccando le attuali località di Fantasina, Caporalino e Ronco, destinato a Iseo e al territorio bergamasco[6].

Testimoniano la presenza romana sei lapidi, di cui una dedicata al dio Nettuno e due grandi capitelli, ornamento di una villa romana, questi ultimi rinvenuti presso la canonica della frazione di Ronco. Durante quell'epoca Gussago fu pago e fu attraversato dall'importante strada Bergamo-Verona[6].

Epoca medievale[modifica | modifica wikitesto]

Alto Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

La Pieve, anche chiamata "Pieve Vecchia" dai gussaghesi, fu istituita nel secolo VIII come testimonia l'unico reperto sopravvissuto dell'antico edificio ecclesiale: il pulpito di Mayorans (o Mavioranus) che un tempo faceva parte di un sarcofago di forme barbariche, forse longobarde, e che ora è utilizzato come ambone nella pieve di Santa Maria a Pie del Dosso. La presenza dei Longobardi è attestata anche da una tomba scoperta in località Sale al cui interno è stato trovato un frammento di scudo e una catenella[6].

Durante il IX secolo, gli imperatori franchi donarono numerosi fondi nei pressi di Gussago al monastero benedettino di Leno il quale mantenne fino al XVII secolo il privilegio di nominare il prevosto del paese. Come fundus Gussiago e colonia del monastero è nominato in un diploma emesso nel 958 dai Re d'Italia Berengario II e Adalberto II. Come fundus dell'abbazia lenese è accennato in documento successivi[6].

Stando ad un documento del 960, il monastero di Santa Giulia possedeva una masseria[6].

Basso Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 luglio 937 l'Imperatore Corrado II diede in giurisdizione al Vescovo di Brescia il Territorium Civitatis al quale apparteneva anche Gussago[6].

Durante il XII secolo, Papa Onorio II assegnò delle proprietà ecclesiali presso la frazione di Sale, che nel X secolo risultavano di proprietà della famiglia dei Sala, al Capitolo della cattedrale di Brescia il quale costituì successivamente un beneficio[7].

Nel 1311 il castello fu fortificato dai Guelfi allo scopo di contrastare l'avanzata dei Ghibellini e dell'Imperatore Enrico VII. Nel 1315, presso la pieve di Santa Maria fu siglato un trattato di pace tra le due forze politiche, grazie al quale i rappresentanti fuoriusciti poterono rientrare a Brescia[8].

Stando all'Estimo Visconteo del 1385, Gussago era comune capoquadra[9]

Nel XV secolo, durante le lotte fra i Visconti e la Repubblica di Venezia per il controllo del territorio bresciano, il paese fu centro dell'iniziativa denominata Congiura di Gussago. Ordita da Pietro Averoldi e Pietro Avogadro e sostenuta da alcuni nobili gussaghesi guelfi e sostenitori di Pandolfo III Malatesta, la congiura sostenne armata le truppe del Carmagnola al suo ingresso a Brescia nel 1425. Nel 1438, le truppe viscontee comandate da Niccolò Piccinino occuparono il paese, danneggiandolo. L'anno seguente il condottiero perugino riparò nuovamente a Gussago, oltre che a Cellatica, a seguito del fallito assedio a Brescia; anche in questa occasione procurò notevolissimi danni[8].

Epoca veneta[modifica | modifica wikitesto]

Stabilizzato il dominio sul territorio bresciano, la Repubblica di Venezia riconobbe a Gussago particolari privilegi, premiando in questo modo le iniziative volte a suo favore nei decenni precedenti[8]. Fu confermato il suo ruolo di comune capoluogo di quadra[9], la quale assieme a quella di Rovato formava la Franciacorta. Quest'ultima godeva delle stesse esenzioni che la Serenissima riconobbe alla Val Trompia e alla Val Sabbia, tuttavia, essendo parte del cosiddetto Territorio, era comunque tenuta al pagamento delle tasse dei soldati[10].

Il comune di Brescia, che nei secoli precedenti era subentrato al Vescovo per l'amministrazione del Territorium Civitatis, entrò in conflitto con la municipalità gussaghese per la creazione di un vicariato (1450). A seguito della pacificazione definitiva della zona, grazie alla Pace di Lodi, la Serenissima confermò i privilegi al comune del paese, riducendo i poteri di quello di Brescia sopra di esso[8].

Il periodo di pace consentì la costruzione della Pieve di Santa Maria sull'edificio plebano preesistente (XV secolo) e la costruzione di Palazzo Caprioli a Sale (XVI secolo)[8].

Il comune si mantenne capoluogo di quadra sia nel 1610, come testimonia il Catastico Bresciano di Giovanni da Lezze, sia nel 1764, come dimostrato dalla Descrizione Generale redatta in quell'anno. Secondo gli studi di Annibale Marchina (1989), nel 1765 Gussago risultava essere suddiviso in tre contrade (Casaglio, Navezze e Villa) ognuna delle quali forniva dodici consiglieri[11].

Sul finire del XVIII secolo è attestato l'avvio dei lavori di costruzione dell'attuale parrocchiale[12].

Epoca napoleonica[modifica | modifica wikitesto]

Durante la breve esperienza della Repubblica Bresciana (marzo 1797) il comune di Gussago fu inserito nel Cantone di Garza Orientale[9] e ad esso rimase assegnato con il passaggio di questa nel Dipartimento del Mella della Repubblica Cisalpina (novembre 1797). Nel primo riassetto amministrativo di questa istituzione napoleonica (maggio 1798) divenne capoluogo del Distretto delle Vigne, mentre in quello successivo (21 vendemmiaio anno VII Repubblicano) fu inserito nel Distretto del Garza Orientale. Fu in questa occasione che il comune fu ribattezzato Gussago con Civine: è comunque probabile che la frazione di Civine facesse già parte del comune durante la Repubblica di Venezia[13].

Nell'ultimo riassetto della Repubblica Cisalpina (1801), il comune fu assegnato al Distretto I di Brescia e in tale veste si mantenne con la tramutazione di Cisalpina in quella Italiana[13].

Con la riorganizzazione del napoleonico Regno d'Italia, la municipalità fu ribattezzata Gussago con Ronco e fu inserita nel Distretto I di Brescia a sua volta appartenente al Cantone I avente medesimo capoluogo[14].

Nel 1810, l'ennesima riforma amministrativa napoleonica fece aggregare i soppressi comuni di Padergnone e Brione al territorio comunale di Gussago con Ronco[14].

Epoca austriaca[modifica | modifica wikitesto]

A seguito del Congresso di Vienna e dell'assegnazione del territorio bresciano al Regno Lombardo-Veneto (1815) il comune di Gussago con Ronco fu inserito nel Distretto I di Brescia della Provincia di Brescia[15]. In tale organizzazione amministrativa si mantenne anche a seguito delle riforme del 1844 e del 1853[16].

La municipalità fu coinvolta nelle lotte risorgimentali. Durante l'insurrezione del 22 marzo 1848 il comune fornì cinquanta fucili a Brescia, mentre l'anno seguente durante le Dieci Giornate, da Gussago partirono ottanta uomini per combattere nelle barricate[12].

Dopo l'Unità d'Italia[modifica | modifica wikitesto]

A seguito della Pace di Zurigo e dell'assegnazione delle province lombarde al Regno di Sardegna, prima a titolo temporaneo e poi in maniera definitiva (1859 e 1860), il comune fu assegnato Mandamento III di Brescia appartenente al circondario I della provincia di Brescia. In tale occasione riassunse l'antico nome di Gussago[17].

A Gussago è stato ambientato il primo film della provincia di Brescia. «Gli effetti del vino a Gussago (un paesan sborniato)» è una pellicola di tipo "Edison" proiettata in città nel 1908, accompagnata dalla recitazione di alcuni attori locali. Recuperata e restaurata dal Centro Culturale 999, sarà proiettata in occasione dell'edizione 2021 del Festival intercomunale del cinema amatoriale.

Nel secondo dopoguerra, il paese ha visto quasi raddoppiare la propria popolazione, passando dagli 8159 abitanti del censimento 1951 agli oltre 15 000, raggiunti nel primo decennio del XXI secolo.

Ricorrenze[modifica | modifica wikitesto]

Il patrono di Gussago ricorre con l'assunzione di Maria che si festeggia il 15 agosto. Altri patroni sono:

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma del Comune di Gussago, approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 21 giugno 1952, è così descritto:

«Di rosso, al torrione d'argento a due piani, ciascuno merlato, il primo di quattro pezzi, aperto del campo, accostato da due gigli d'oro, uno per lato, fondato su pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 6 ottobre 1953, è un drappo partito di bianco e di rosso.

Monumenti e altri luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Monastero della Santissima
  • Eremo di Camaldoli
  • Pieve di Santa Maria
  • Chiesa di San Rocco
  • Chiesa di San Lorenzo
  • Prepositurale di Santa Maria Assunta
  • Chiesa di Santo Stefano, in frazione Sale
  • Chiesa di Sant'Adriano, in frazione Sale
  • Chiesa della Santa Croce
  • Chiesa del Santolino
  • Chiesa di San Zenone, in frazione Ronco
  • Santella dei Santi Abdon e Sennen, in frazione Riviere (Civine)

La Santissima[modifica | modifica wikitesto]

La Santissima

La Santissima è un dismesso convento domenicano posto sulla cima del colle Barbisone, dotato di torri e merlature.

Non esistono attualmente documenti che ci confermino la data di fondazione dell'edificio intitolato alla Santissima Trinità, le ricerche degli specialisti[quali specialisti?] fanno pensare però al tardo Medioevo.

Una prima ipotesi si basa sulla sanzione ufficiale della festa della Santissima Trinità stabilita nel 1331 da papa Giovanni XXII.

La seconda data è il 1423 relativa ad un'importante decorazione dell'interno della chiesa e quindi cronologicamente posteriore alla posa della prima pietra.

L'esistenza di una chiesa rurale "in monte de Barbisono" nel territorio di Gussago è attestata per la prima volta da un'indulgenza emanata nel 1460 da papa Pio II "Pro loco Trinitatis Gussagi".

Con bolla di papa Sisto IV, in data 2 maggio 1479, la "ecclesia Sanctissimae Trinitatis de Guzago" è affidata all'ordine dei frati Domenicani che, restaurata la chiesa, costruirono il Convento e i locali per i contadini. Il convento gussaghese aveva la duplice funzione di presenza religiosa e di centro di rifornimento di prodotti agricoli per il grande convento della città di Brescia. Per più di tre secoli questo fu luogo di preghiera e di attività connessa a varie coltivazioni; ospizio di salubre soggiorno contro le pestilenze, in quanto dal 1478 Brescia fu colpita dalla peste chiamata "mal de zuchèt o del mazuch", causando la morte di 30.000 persone.

Nell'anno 1580 vi è la visita apostolica del cardinale Carlo Borromeo da Milano, in cui rimarca la bellezza e la pace del luogo, ideali per pause di ristoro e di riflessione dei frati predicatori.

In seguito all'occupazione del bresciano da parte dell'esercito francese nel 1797, con decreto del Governo Provvisorio del Sovrano Popolo Bresciano il convento fu assegnato all'Ospedale Maggiore di Brescia.

Nel 1823 la Santissima fu messa in vendita ed acquistata dal miniaturista Giovanbattista Gigola che la condise con gli amici Luigi Basiletti e Angelo Inganni.

Il Gigola incaricò Rodolfo Vantini della trasformazione dell'austero convento tramite finestre ogivali in stile gotico, i merli ghibellini posti a ornamento dei cornicioni del tetto, le torrette poste agli angoli della facciata.

Il Gigola nominò erede l'Ateneo di Brescia, lasciandone l'usofrutto alla giovane moglie. La vedova Aurelia Bertera sposò in seconde nozze il pittore bresciano Angelo Inganni e con lui abitò la Santissima come casa di villeggiatura.

Alla morte della Bertera, nell'aprile del 1855, l'Ateneo richiese all'Inganni la restituzione della proprietà o il pagamento di un affitto. Nel settembre dello stesso anno tuttavia Paolo Richiedei, amico del pittore, acquistò la Santissima e la concesse in beneficio all'uomo ed alla sua nuova moglie, l'allieva Amanzia Guérillot. Una sua Deposizione del 1858 è esposta alla chiesa parrocchiale.

Alla morte di Inganni, la Santissima rientrò nella gestione del patrimonio del nobiluomo, il quale con il suo testamento redatto nel 1860, legò il castello all'Opera Pia Richiedei disponendo l'erezione nel comune di Gussago, in contrada Villa, di un "Ospedale per i malati poveri" e di una "Casa di Ricovero per i vecchi poveri".

La stessa Opera Pia ha restaurato l'edificio nel 1991, riparando il tetto e consolidando le strutture murarie. Le recenti opere, volute dalla Fondazione Richiedei, hanno arrestato il degrado dell’edificio e l’hanno restituito alle forme neogotiche che il Vantini le aveva conferito all’inizio del secolo scorso.

Nel 1999 è stato predisposto l'attuale sistema di illuminazione, mentre nel 2010 l'edificio è stato acquistato dal Comune di Gussago per risollevare le finanze dell'Opera Pia Richiedei, che gestisce l'ospedale locale.

A fianco dell'ingresso carraio dell'ex convento della Santissima si trova la Santella dell'Inganni, una cappella campestre che presenta una struttura architettonica semplice, ma di armoniche proporzioni. L'affresco con la Deposizione dalla Croce fu eseguito da Angelo Inganni verso il 1860.[18]

Altri luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Gussago presenta scenari suggestivi, grazie al gioco tra antichi sentieri e le numerose alture: il punto più alto del paese è Quarone (Quarù), da cui si snoda un ruscello ed il sentiero recentemente sistemato. Vi è poi anche la vecchia strada chiamata Cùdula che da Casaglio porta in cima al rilievo che fa da confine naturale tra i comuni di Gussago e Cellatica, dove sono presenti numerosi resti di muri e scalcinàcc, ovvero portali antichi costruiti per le proprietà private nei campi; lo stesso sentiero è un'alternativa per raggiungere il Santuario della Stella.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[19]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo le statistiche ISTAT[20] al 1º gennaio 2021 la popolazione straniera residente nel comune era di 1 383 persone, pari all'11% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

A Gussago è presente una Biblioteca Comunale che ha sede in Piazza San Lorenzo, nel Palazzo che ospitava il Municipio e che è stato ristrutturato nel 2004.

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

Gussago ospita, fin dall'epoca dell'Unità d'Italia, gli Enti Morali, ente che coordina le attività della scuola materna paritaria "G.Nava". Inoltre sono presenti diverse scuole, raggruppate dal 2010 in un unico Istituto Comprensivo:

  • Scuola dell'Infanzia "Bruno Munari" di Sale;
  • Scuola dell'Infanzia "Nicola Piovanelli";
  • Scuola Primaria "Aldo Moro" di Casaglio;
  • Scuola Primaria "Gianni Rodari" di Navezze;
  • Scuola Primaria "Beato Teresio Olivelli" di Sale;
  • Scuola Primaria "Don Milani" di Ronco;
  • Scuola Secondaria di primo grado "Venturelli".

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Piatto tipico della zona è lo spiedo, recentemente insignito del Marchio DE.C. O. (Denominazione Comunale d'Origine) dal 2010.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

La Festa dell'Uva da oltre cinquant'anni anima l'ultima domenica di settembre, richiamando pubblico da ogni parte della provincia per assistere alla tradizionale sfilata dei carri allegorici, ognuno rappresentante la sua frazione.

Ogni anno, con l'arrivo dell'autunno, all'inizio di settembre, ha luogo la Fiera della Caccia, che presenta mostre faunistiche e una competizione cinofila.

Vi sono poi numerose feste legate alle varie frazioni e alle numerose associazioni e società sportive presenti sul territorio.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

La "piazza originale" di Gussago era la piazza di San Lorenzo. Piazza che nel 1810 diede il nome alla contrada principale del paese, Piazza, anticamente Chiamata Castelli, per la presenza di un antichissimo edificio d'epoca romana scoperto nel 1720 durante la ristrutturazione di un'abitazione privata.

Sono Piedeldosso e Casaglio le altre antiche contrade che con la Piazza costituiscono il nucleo centrale dei borghi antichi.

  • Piedeldosso (Piedeldòs) si snoda tra pianura e collina ai piedi del Santuario della Madonna della Stella, sede di un'antica strada romana, intorno a cui esistevano case sin dal XII secolo; la strada collegava la Franciacorta alla Valtrompia tramite il passo della Forcella. La contrada ospita inoltre l'antica pieve trecentesca dedicata a S. Maria Assunta, eretta dai monaci della Badia di Leno, che ospita il pulpito del Maviorano risalente ad epoca longobarda.
  • Casaglio (Cazàj) ospita la chiesetta dedicata a San Giuseppe, in cui era conservata la reliquia del santo donata nel 1728 da Pier Giorgio Rubini.
  • Navezze (Naèze) era famosa per i mulini a vento, le cui tracce risalenti al X secolo si possono ritrovare negli archivi del Museo di Santa Giulia di Brescia. La chiesa parrocchiale è dedicata a San Vincenzo, festeggiato il 15 giugno. Negli anni del boom economico la frazione contribuì ad affermare Gussago come "Capitale dello Spiedo", con la nascita delle numerose osterie ancora oggi in attività.
  • Sale (Sàle) è oggi la contrada che ha visto crescere maggiormente il proprio numero di abitanti. La frazione deve il suo sviluppo alle nobili famiglie dei Sala e Caprioli, che nel Quattrocento fecero costruire numerosi palazzi. La chiesa parrocchiale dedicata a Santo Stefano rimane arroccata sul monticello da cui è possibile vedere le località sottostanti Casotto (Casòt), Barco (Barc), Localnuovo (Locnöf) e la zona industriale della Mandolossa (Mandolòsa), punto più a sud dell'intero comune.
  • La Croce (Crus), come Barco e parte di Villa, fa parte del territorio di Sale ma fa contrada a sé per tradizioni antiche. La contrada festeggia nel giorno dell'Esaltazione della Santa Croce e in maniera più solenne ogni sette anni. La prossima ricorrenza è fissata per il 15 settembre 2019.
  • Villa (Vìla), divisa tra le parrocchie della Piazza e di Sale, non ha una sua contrada ed è chiamata anche Pomaro, nome che deriva da quello di una cascina. È forse uno dei luoghi più suggestivi del paese, sorgendo ai piedi della Santissima. Villa ospita anche una chiesa antica, detta "del Santolino" e la sede della nuova piscina Le Gocce, inaugurata il 25 luglio 2009.
  • Ronco (Ruc) nacque lungo l'antica via romana che collegava Gussago e Rodengo, sviluppandosi inizialmente intorno alla parrocchiale. La frazione confina con Padergnone, frazione di Rodengo-Saiano.
  • Civine (Sìine) è la località più alta del paese, costruita nel 1610 intorno alla chiesa parrocchiale di San Girolamo. A giugno si svolge la Festa delle Ciliegie.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio comunale sono presenti numerose imprese soprattutto nella zona sud, la Mandolossa. Le aziende agricole e le cantine producono vini, come il Franciacorta DOCG, distillati, come la Grappa di Lombardia IG 6, insaccati.

Al 2009 la struttura delle attività produttive di Gussago si attesta su un centinaio di aziende agricole, compresa la silvicoltura e la pesca, sulle 1.483 attività complessivamente presenti sul territorio di cui 480 imprese artigiane. Il notevole incremento demografico è legato anche a fenomeni di mobilità dai paesi vicini e dalla città, soprattutto per la vicinanza alla stessa, la presenza di servizi, la bella posizione ed il verde circostante ("Gussago, luogo di amene villeggiature estivo-autunnali", si disse per tanto tempo).

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Gussago è attraversata dalla SP 19 Concesio - Ospitaletto - Fenili Belasi nella parte centrale, con tre uscite: Ronco ovest, Ronco est e Navezze. Nella parte sud invece, in corrispondenza del confine con Brescia e Roncadelle, inizia la Strada Provinciale 510, che porta sul lago d'Iseo e da lì in Valle Camonica. Inoltre, sempre a sud nella località di Mandolossa, il confine del comune è segnato per circa un chilometro dal tracciato della Strada Statale 11 Padana Superiore.

Il paese è anche attraversato dalla SP 10 Brescia - Brione - Polaveno e comunica con l'abitato di Castegnato tramite la SP 45 Gussago - Castegnato.

Mobilità interurbana[modifica | modifica wikitesto]

Fra il 1907 e il 1953 Gussago era servita dall'omonima stazione posta lungo la tranvia Brescia-Cellatica-Gussago; il capolinea era nella piazza principale, con delle fermate intermedie in via IV Novembre e via Peracchia. Il paese è tuttora servito dalla linea 13 dei trasporti urbani e dalla linea extra-urbana Gussago-Ome.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1945 1945 Carlo Bonometti CLN Sindaco
1945 1948 Angelo Venturelli Sindaco
1948 1956 Lodovico Giordani Sindaco
1956 1960 Nicola Ghidinelli Sindaco
1960 1962 Giuseppe Tosoni Sindaco
1962 1972 Giuseppe Peroni DC Sindaco
1972 1978 Luciano Codenotti DC Sindaco
1978 1982 Santo Zorzi DC Sindaco
1985 1995 Domenico Alberti DC Sindaco

Di seguito l'elenco dei sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995):

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Maria Serina PDS Sindaco
14 giugno 1999 8 giugno 2009 Bruno Marchina lista civica
"Gussago Insieme"
Sindaco
8 giugno 2009 10 gennaio 2012 Lucia Lazzari Il Popolo della Libertà-Lega Nord Sindaco [21][22]
10 gennaio 2012 7 maggio 2012 Salvatore Pasquariello Commissario [22][23]
7 maggio 2012 26 giugno 2017 Bruno Marchina lista civica
"Gussago Insieme"
Sindaco
26 giugno 2017 in carica Giovanni Coccoli lista civica
"Gussago Insieme"
Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Atletica[modifica | modifica wikitesto]

Le società di atletica gussaghesi sono l'Atletica Rebo Gussago e la C.S. Lib. Gussago entrambe affiliate alla FIDAL e le manifestazioni più importanti sono il 'Cross di Gussago, memorial Mario Mosca', una corsa campeste per tutte le categorie al Parco Muccioli e dintorni che negli ultimi anni si è disputata l'8 dicembre e la corsa su strada '10 miglia della Pieve di Gussago' che si svolge a maggio, entrambe le manifestazioni sono organizzate dall'Atletica Rebo Gussago.

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto riguarda il calcio esistono quattro formazioni che militano tra la Promozione FIGC e la Terza Categoria F.I.G.C., le quali sono:

Esistono inoltre formazioni che militano nel campionato CSI e che sono collegate alle attività degli Oratori di Sale e di Ronco.

Ciclismo[modifica | modifica wikitesto]

La squadra ciclistica Gruppo Sportivo Ronco, dell'omonima frazione gussaghese, vanta vittorie a livello dilettantistico giovanile.

Rugby[modifica | modifica wikitesto]

Storicamente, la palla ovale è nel paese franciacortino dal 1969, ma la Società nasce nel 1989. La prima squadra del "Gussago Rugby Club" si è recentemente qualificato per la Serie B. Sono presenti anche folte schiere di giovanili (Under 18, Under 16, Under 14, Under 12).

Nuoto[modifica | modifica wikitesto]

A Gussago vi è anche il centro Sportivo Comunale dedicato al nuoto e alla palestra.

La squadra principale del centro sportivo è la Franciacorta Nuoto che conta numerosi atleti di tutte le categorie

Altri sport e Impianti Sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Altre discipline sportive sono ben sviluppate presso Gussago, grazie soprattutto al Centro Polivalente "Carlo Corcione" della frazione di Casaglio. Esso comprende il palazzetto sportivo dove gioca la rappresentativa locale di basket, pallavolo e pattinaggio artistico; due campi da calcio, di cui uno regolamentare per 11 giocatori in erba dotato di pista di atletica ed uno per il calcio a 5 in erba sintetica; due campi per tamburello; un campetto per la pratica del beach volley; un campo regolamentare da rugby e quattro campi da padel.

Nella frazione Sale, in località Stacca, è presente un impianto di campi da tennis e calcetto al coperto, all'epoca noti come campi Gnocchi.

Inoltre vengono praticate diverse attività sportive legate alle arti marziali e alla corsa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Toponimi in dialetto bresciano, su brescialeonessa.it.
  5. ^ fonte dati MeteoBresciano
  6. ^ a b c d e f g Mazza (1986), p. 230.
  7. ^ Mazza (1986), pp. 230-231.
  8. ^ a b c d e Mazza (1986), p. 231.
  9. ^ a b c LombardiaBeniculturali - Comune di Gussago (sec XIV - 1797), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 12 giugno 2010.
  10. ^ LombardiaBeniculturali - Quadra di Gussago (sec XIV - 1797), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 12 giugno 2010.
  11. ^ Mariella Annibale Marchina, Gussago negli archivi storici, Brescia, Grafo, 1989.
  12. ^ a b Mazza (1986), p. 232.
  13. ^ a b LombardiaBeniculturali - Comune di Gussago con Civine (1798 - 1804), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 13 giugno 2010.
  14. ^ a b LombardiaBeniculturali - Comune di Gussago con Ronco (1805 - 1814), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 13 giugno 2010.
  15. ^ Notificazione 12 febbraio 1816 Cfr. LombardiaBeniculturali - Comune di Gussago con Ronco (1816 - 1859), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 13 giugno 2010.
  16. ^ LombardiaBeniculturali - Comune di Gussago con Ronco (1816 - 1859), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 13 giugno 2010.
  17. ^ LombardiaBeniculturali - Comune di Gussago (1859 - [1971]), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 13 giugno 2010.
  18. ^ Le cinque cose da vedere assolutamente a Gussago | I CONSIGLI DI BSNEWS.IT - BsNews.it - Brescia News, in BsNews.it - Brescia News, 28 marzo 2018. URL consultato il 30 marzo 2018.
  19. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  20. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 29 maggio 2022.
  21. ^ Ministero degli Interni. Archivio storico elezioni - Elezioni comunali del 7 giugno 2009 di Gussago, su elezionistorico.interno.gov.it.
  22. ^ a b Ministero dell'Interno - Nominato il commissario prefettizio per il comune di Gussago, in provincia di Brescia, su www1.interno.it, 10 gennaio 2012. URL consultato il 7 maggio 2012.
  23. ^ a.c., 11 consiglieri si dimettono: Comune di Gussago commissariato dal Prefetto, in Brescianews.it, 11 gennaio 2012. URL consultato il 7 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Attilio Mazza, Il Bresciano - Volume II. Le colline e i laghi, Bergamo, Bortolotti, 1986, pp. 230-232. ISBN non esistente.

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