Cedegolo

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Cedegolo
comune
Cedegolo – Stemma
Cedegolo – Bandiera
Cedegolo – Veduta
Cedegolo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoAndrea Bortolo Pedrali (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate46°04′39″N 10°21′02″E / 46.0775°N 10.350556°E46.0775; 10.350556 (Cedegolo)
Altitudine413 m s.l.m.
Superficie11,08 km²
Abitanti1 105[1] (31-12-2023)
Densità99,73 ab./km²
FrazioniGrevo
Comuni confinantiBerzo Demo, Capo di Ponte, Cevo, Cimbergo, Paspardo, Sellero
Altre informazioni
Cod. postale25051
Prefisso0364
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017047
Cod. catastaleC417
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 800 GG[3]
Nome abitanticedegolesi
Patronosan Girolamo
Giorno festivo30 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cedegolo
Cedegolo
Cedegolo – Mappa
Cedegolo – Mappa
Posizione del comune di Cedegolo nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Cedégolo (Sedégol in dialetto camuno) è un comune italiano di 1 105 abitanti[1], della Val Camonica, provincia di Brescia in Lombardia.

È attraversato dalla strada statale 42 del Tonale e della Mendola e possiede una stazione ferroviaria della linea Brescia-Iseo-Edolo in territorio di Novelle.

Il territorio di Cedegolo confina con diversi comuni: a est quello di Cevo, a nord ancora Cevo e Berzo Demo, ad ovest quello di Sellero, e a sud quello di Capo di Ponte, Cimbergo e Paspardo.

Il territorio di Cedegolo in Val Camonica

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il paese di Cedegolo sorge in una stretta gola formata dall'escavazione dell'Oglio, sul suo versante orientale. È attraversato da due torrenti: la Val Gravagna, più a nord, e la Poia, più a sud.

Il paese è cresciuto principalmente lungo la strada statale 42 del Tonale e della Mendola, che in questo punto è molto stretta, a causa delle antiche costruzioni che la contornano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Valle Camonica.

Il comune di Cedegolo nasce nel 1797, alla caduta della Repubblica di Venezia. Prima era frazione di Grevo.[4]

Il 31 agosto 1757 strariparono sia il fiume Oglio sia il Poia, salendo di oltre 7 metri il livello ordinario.[5]

Il ponte sul Poia, al centro del paese, fu ultimato nel 1592.[6] Precedentemente ve ne era un altro, con lo stemma di Valcamonica, e inciso sulla lastra di marmo Camunes Populi. Jo. Maria Parisio Doct. Viziat. Sindicio MDXCII.[7]

Da Cedegolo nel luglio del 1866 il IV reggimento dei volontari italiani e il II battaglione dei bersaglieri mossero per entrare in Trentino austriaco, passando per il lago d'Arno.[8]

Il 18 marzo 1927 sulla Gazzetta Ufficiale si pubblica il decreto che autorizza il trasferimento del comune da Grevo a Cedegolo.[9]

Nel 1928 Cedegolo è unita a Sellero, Novelle e Berzo Demo.[9]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«Tagliato da una sbarra in divisa d'oro: nel primo d'azzurro, al monte di tre cime all'italiana d'argento, movente dalla sbarra, cimato da un albero di verde; l'insieme accompagnato in alto a sinistra e in basso a destra da un giglio d'oro; nel secondo di rosso, all'incudine d'argento, sormontata a sinistra da un ovale ritto del medesimo. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma è privo di un decreto di concessione ed è adottato ed usato liberamente dal Comune.

Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Le chiese di Cedegolo sono:[10]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio di Cedegolo

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Gli scotöm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Cedegolo è Lìca-tóncc (Lecca-piatti).[12]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Attraverso l'abitato di Cedegolo scorre, con qualche difficoltà data dalla strozzatura del centro del paese, la Strada statale 42 del Tonale e della Mendola. Dal lato settentrionale dell'abitato si diparte la strada provinciale per la Val Saviore che porta ad Andrista, Fresine, Cevo e Saviore dell'Adamello.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

La stazione di Cedegolo si trova in realtà in comune di Sellero, ai piedi dell'abitato di Novelle, sulla sponda occidentale del fiume Oglio. Data la vicinanza all'abitato di Cedegolo (a cui si accede attraversando semplicemente un ponte) viene indicata come parte di questo.

La stazione, una delle più importanti per la media Valle, è anche stazione d'interscambio con il servizio bus, e fa parte della linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Gianpietro Guizzetti lista civica Sindaco
14 giugno 1999 8 giugno 2009 Pier Luigi Mottinelli lista civica di centrosinistra Sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Andrea Bortolo Pedrali lista civica di centrosinistra Sindaco
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Aurelia Milesi lista civica di centrosinistra Sindaco
27 maggio 2019 in carica Andrea Bortolo Pedrali lista civica di centrosinistra Sindaco

Unione di comuni[modifica | modifica wikitesto]

Cedegolo fa parte dell'Unione Comuni della Valsaviore, assieme ai comuni di Berzo Demo, Cevo, Saviore dell'Adamello, e dal 2003, Sellero.
L'unione di comuni, che ha sede a Cedegolo, è stata creata il 20 agosto 1999, e ha una superficie di circa 225 km².[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Lombardia Beni Culturali
  5. ^ Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992, p. 294.
  6. ^ Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992, p. 295.
  7. ^ Mario Gamba, Cedegolo - Memorie storiche religiose civili, Esine, Tipolitografia Valgrigna, 1984, p. 18.
  8. ^ Bortolo Rizzi, Illustrazione della Valle Camonica, Bornato, Arti Grafiche Sardini, 1974 [1870], pg. 173.
  9. ^ a b Mario Gamba, Cedegolo - Memorie storiche religiose civili, Esine, Tipolitografia Valgrigna, 1984, p. 33.
  10. ^ Eugenio Fontana, Terra di Valle Camonica, Brescia, Industrie Grafiche Bresciane, 1984, p. 114.
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  12. ^ Lino Ertani, Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica, Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980, p. 162.
  13. ^ Ministero dell Interno - Unione Comuni della Valsaviore, su pers.mininterno.it. URL consultato il 26 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Franco Bontempi, Storia della Valsaviore, Tipografia Camuna, Breno, 2005

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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