Pertica Alta

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Pertica Alta
comune
Pertica Alta – Stemma
Pertica Alta – Veduta
Pertica Alta – Veduta
Livemmo, sede comunale di Pertica Alta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoGiovanmaria Flocchini (Lega Nord) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate45°45′N 10°21′E / 45.75°N 10.35°E45.75; 10.35 (Pertica Alta)
Altitudine900 m s.l.m.
Superficie20,92 km²
Abitanti553[1] (31-8-2022)
Densità26,43 ab./km²
FrazioniLavino, Navono, Noffo, Odeno, Livemmo (sede comunale), Belprato
Comuni confinantiCasto, Collio, Lodrino, Marmentino, Mura, Pertica Bassa, Vestone
Altre informazioni
Cod. postale25070
Prefisso0365
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017139
Cod. catastaleG474
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 496 GG[3]
Nome abitantiPerticaroli
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pertica Alta
Pertica Alta
Pertica Alta – Mappa
Pertica Alta – Mappa
Posizione del comune di Pertica Alta nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Pertica Alta (Pèrtega Àlta in dialetto bresciano) è un comune italiano sparso di 553 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia. È situato nell'alta fascia della provincia e appartiene alla Comunità Montana della Valle Sabbia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Pertica Alta è suddiviso in sei frazioni:

  • Belprato, fu comune autonomo fino al 1928 con il nome Bel Prato. Fino al 1863 si chiamò semplicemente Prato, dato che il prefisso "Bel" fu aggiunto con regio decreto 11 gennaio 1863, n. 1126, allo scopo di distinguerlo da altre municipalità omonime del Regno d'Italia[4];
  • Lavino, sede delle scuole dell'Infanzia[5] e della scuola Primaria[6] facenti parte dell'Istituto Comprensivo di Vestone;
  • Livemmo, sede del Comune, della Canonica, del Centro Interattivo di Studi-Museali di Cultura Prealpina di Pertica Alta[7] e della Biblioteca comunale "Maria Leali";
  • Navono;
  • Noffo, agglomerato di abitazioni di più recente costruzione rispetto alle altre frazioni. Il paese, a differenza degli altri, è privo di chiesa, per cui i cattolici del luogo hanno sempre fatto riferimento alla parrocchiale di Lavino dedicata a San Michele Arcangelo;
  • Odeno.

Il comune si posiziona fra la Valle Trompia e la Valle Sabbia, nella piccola valle circoscritta fra i Torrenti Degnone e Tovere. Il territorio di Pertica Alta appartiene storicamente e geograficamente alla Valle Sabbia. È attraversato dalla strada provinciale SP50 Tavernole-Nozza; questa si diparte dal comune di Tavernole sul Mella e connette la Valle Trompia alla Valle Sabbia attraverso il Passo Termine[8], punto di confine tra i comuni di Marmentino e Pertica Alta e, per esteso, tra le Valli Trompia e Sabbia. All'interno del comune di Pertica Alta mette in comunicazione gli abitati di Lavino, Odeno, Livemmo e Belprato, scendendo poi nel centro di Nozza, frazione del comune di Vestone. Pertica Alta è collegato al vicino comune di Pertica Bassa tramite la SP110 Forno d'Ono-Livemmo, strada che si diparte dall'abitato di Forno d'Ono di Pertica Bassa e, attraversando la borgata di Avenone, si congiunge alla SP50 Tavernole-Vestone a Livemmo di Pertica Alta.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

L'origine del nome è da ricercarsi nell'usanza longobarda secondo la quale i familiari di un guerriero caduto o disperso in battaglia lontano da casa erigevano una pertica sormontata da un simulacro di colomba rivolta verso il luogo dell'accaduto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Pertica Alta fu creato nel 1928 dalla fusione dei comuni di Bel Prato, Livemmo e Navono[9]. L'odierno territorio di Pertica Alta è una porzione dell'Universitas Perticae Vallis Sabbi, organizzazione sovraccomunale sicuramente attiva dal 1382. Tale organizzazione, fino al 1797, comprendeva l'odierno territorio di Pertica Bassa e gli abitati di Bisenzio e Presegno, oggi appartenenti all'amministrazione comunale di Lavenone[7].

Nel 2022 la frazione di Livemmo è una tra i 310 borghi e piccoli comuni destinatari di oltre 760 milioni di euro dei fondi previsti dal MiC per il Piano nazionale borghi, finanziato con il Pnrr, per investimenti per rigenerazione culturale, sociale ed economica[10]. La Regione Lombardia ha selezionato e premiato la qualità della proposta di Livemmo, risultata la migliore sulle 32 lombarde, di cui 7 bresciane, erogando al borgo poco meno di 20 milioni di euro[11].

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 13 maggio 2003.[12]

«Interzato in fascia: il primo, di azzurro, alla stella di sei raggi, d'argento; il secondo, d'argento, alle due fasce, di azzurro; il terzo, di rosso, al tempietto di argento, chiuso di nero, con quattro colonne, due per parte, sostenenti il forte timpano, esso tempietto con crepidoma di due gradini, fondato sulla pianura di verde, accompagnato da due abeti, uno e uno, di verde, fustati al naturale, nodriti nella pianura. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di verde.

Lo stemma attuale non riprende nessuno degli elementi presenti sugli emblemi di comuni che lo hanno formato: un bue passante per Livemmo, tre pietre di confine accostate per Navono, un leone rampante per Odeno. È invece una variazione di quello liberamente adottato dal comune con delibera del 6 gennaio 1950 che raffigurava: due fasce azzurre per Belprato, simboleggianti il corso dei torrenti Tovere e Degnone; il sacello romano sulle cui rovine una tradizione, non confermata, vuole che sia sorta l'antica chiesa di Sant'Andrea, detta "dei Morti", di Barbaine[13], accostato da due abeti, piante che crescono nei boschi della zona; la stella d'argento, per Navono, simboleggia le frazioni dipendenti.[14]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[15]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
27 maggio 1990 14 giugno 1999 Walter Lionello Piccini DC poi lista civica Sindaco
14 giugno 1999 8 giugno 2009 Denis Alessandro Zanolini Lega Nord Sindaco
8 giugno 2009 in carica Giovanmaria Flocchini Lega Nord Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2022 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Caterina Antonioni, Lombardia Beni Culturali - Comune di Bel Prato (1859 - 1928), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 20 gennaio 2013.
  5. ^ ISTITUTO COMPRENSIVO- VESTONE, Scuola infanzia Pertica Alta, su IC VESTONE, 14 dicembre 2018. URL consultato il 24 marzo 2022.
  6. ^ ISTITUTO COMPRENSIVO- VESTONE, Scuola primaria Lavino, su IC VESTONE, 14 dicembre 2018. URL consultato il 24 marzo 2022.
  7. ^ a b Centro Studi Museali-Interattivo di Cultura Prealpina – Pertica Alta, su LePertiche.Com. URL consultato il 24 marzo 2022.
  8. ^ m. p., Così il Passo Termine diventa una discarica - da Bresciaoggi (31 marzo 2007), su vallesabbianews.it. URL consultato il 23 aprile 2015.
  9. ^ Regio Decreto 27 settembre 1928, n. 2371.
  10. ^ Pnrr: MiC, 760 milioni di euro per 310 borghi, investimenti in tutta Italia per rigenerazione economica e culturale, su Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo. URL consultato il 15 dicembre 2022.
  11. ^ Turismo, arte, sport, natura: dal Pnrr 20 milioni per Livemmo, su Giornale di brescia, 12 marzo 2022. URL consultato il 15 dicembre 2022.
  12. ^ Pertica Alta (Brescia) D.P.R. 13.05.2003 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 14 agosto 2022.
  13. ^ Barbaine, su enciclopediabresciana.it.
  14. ^ Marco Foppoli, Stemmario Bresciano, Provincia di Brescia / Grafo, 2011, p. 177, ISBN 978-88-7385-844-7.
  15. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • http://www.guidacomuni.it/storia.asp?ID=17139 Archiviato il 26 giugno 2015 in Internet Archive.
  • P. Guerrieri, La Pieve di Savallo e delle Pertiche, in "Memorie Storiche della Diocesi di Brescia, XLIV, 1956, pp. 37–65.
  • U. Vaglia, Storia della Valle Sabbia, Brescia, 1970.
  • A. Mazza, Il Bresciano: le montagne e le valli, Bergamo, Editore Bortolotti, 1986.
  • G. Biati, L. Bresciani, A. P. Volta, V. Volta, Le pertiche di Valle Sabbia: civiltà e arte, Brescia, Istituto Padre Piamarta, 1987.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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