Berzo Inferiore

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Berzo Inferiore
comune
Berzo Inferiore – Stemma
Berzo Inferiore – Bandiera
Berzo Inferiore – Veduta
Berzo Inferiore – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoRuggero Bontempi (lista civica Insieme per Berzo) dal 27-5-2013 (3º mandato dal 15-5-2023)
Territorio
Coordinate45°55′54″N 10°16′50″E / 45.931667°N 10.280556°E45.931667; 10.280556 (Berzo Inferiore)
Altitudine356 m s.l.m.
Superficie21,92 km²
Abitanti2 463[1] (31-12-2023)
Densità112,36 ab./km²
Comuni confinantiBienno, Bovegno, Cividate Camuno, Esine
Altre informazioni
Cod. postale25040
Prefisso0364
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017017
Cod. catastaleA817
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 718 GG[3]
Nome abitantiberzesi
PatronoBeato Innocenzo da Berzo, Madonna Pellegrina
Giorno festivo3 marzo, 24 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Berzo Inferiore
Berzo Inferiore
Berzo Inferiore – Mappa
Berzo Inferiore – Mappa
Posizione del comune di Berzo Inferiore nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Berzo Inferiore (Bèrs in dialetto camuno[4][5]) è un comune italiano di 2 463 abitanti[6], della Val Camonica, provincia di Brescia, in Lombardia.

Il territorio di Berzo Inferiore in Val Camonica

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il paese di Berzo Inferiore si trova nella parte inferiore della Val Grigna, preceduto a monte da Bienno ed a valle da Esine.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del comune potrebbe derivare dalla voce Bersium (siepe o recinto) oppure dal termine iberico ber (montone, ovile).[7]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Valle Camonica.
Berzo Inferiore vista da San Lorenzo
Stele di Berzo Inferiore (Museo civico archeologico di Bergamo

In prossimità del passo Crestoso sono stati rinvenuti 33 manufatti risalenti al mesolitico.[8]

Nel 1041 è citato come Bercio.[9]

Nel 1298 vi è una contesa con Bovegno circa alcuni pascoli in quota.[10]

Nel marzo 1306 l'arciprete della pieve di San Lorenzo di Manerbio Alderico dona delle sue proprietà situate in Valle Camonense locus Bercii.[8]

I conti Lambertini avevano qui un tempo un castello.[11]

L'11 gennaio 1350 il vescovo di Brescia investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Berzo Inferiore, Ono e Cricolo e Cerveno Rainaldo del fu Zanino Federici di Gorzone.[12]

Nel luglio 1404 Berzo viene distrutto dai guelfi di Predore ed Adrara, che si vendicano dei saccheggi subiti negli anni precedenti.[13]

Nel 1562 nella visita pastorale Giacomo Pandolfi, inviato dal vescovo di Brescia Domenico Bollani, si intima all'autorità locale di far smettere i balli pubblici, troppo frequenti:[13]

«che non prohibendo detti homini il ballar pubblico al tempo delle feste comandate – massimo il di santo di detta terra – in essa non sia detta messa per mesi duoi»

Nel 1573 si segnala la presenza della Confraternica Corpus Domini con 160 membri, dei Disciplini, con 23 maschi e 18 donne.[13]

Sulla parrocchiale del 1618 è segnalato il racconto dell'apparizione di Maria a Marta Polentini:

«IESU MARIA. Io Marta di Tomaso Polentini di questa Terra di Bertio essendo stata invasa alquanti mesi da Spiriti Maligni doppo diverse devotioni, e voti alla Beatissima Vergine Maria pasando il Sabato delli tempori[14] dell'Autunno 1616. à dì 24.Settembre appresso a questa Chiesola, mi sentii chiamare per nome con voce bassa; né vedendo alcuno, entrai dentro, ponendomi inginocchione avanti l'altare tutta turbata. Et ecco che m'apparve l'istessa Beata Vergine Maria in aria con vestito baretino[15], con lacrime agli occhi, che non voce lagrimosa mi disse: Marta attendimi alla promessa[16], che sarai liberata; e dì da parte mia agli huomini del Commune, che mi facino la mia Chiesa, altrimenti nostro signore gli vuol dare gran flagello, con altre parole ancora, quali hò riferto al Reverendo Buonsignor Curato, et à quelli della Communità, et in questo cadei come morta, e poi rihavuta, mi sentei con grandissima consolatione libera da Spiriti, ne più gratia di DIO, e dell'istessa Beata Vergine hò sentito molestia alcuna: e così per testimonio, e rendimento di gratie, e del grand beneficio hò offerto la presente tavola, à gloria di sua Divina Maestà, et honore della stessa Beata Vergine, che non abbandona chi devotamente la invoca.»

Nel 1867 il consiglio provinciale di Brescia deliberava per l'unione dei comuni di Bienno e Berzo: esso non si realizzò per la forte opposizione popolare. Solo tra il 1927 ed il 1947 venne aggregato a Bienno, a causa della legge fascista sull'unione dei comuni.[18]

Feudatari locali[modifica | modifica wikitesto]

Famiglie che hanno ottenuto l'infeudazione vescovile dell'abitato:

Famiglia Stemma Periodo
Federici
1350 - ?

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«D'argento, al focolare trapezoidale, fondato in punta, di rosso, mattonato di nero, cimato dalla fiamma al naturale, esso focolare accompagnato in alto a destra dallo scudetto di azzurro, caricato dell'aquila d'oro, con il volo abbassato, sostenuta dalla zolla d'oro, fondata in punta, e in alto a sinistra dalla stella a sei raggi, di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma è stato concesso, insieme al gonfalone municipale, con decreto del presidente della Repubblica del 9 ottobre 2002[19] che conferma quello adottato dal Comune nel 1952, che, salvo qualche lieve modifica grafica, mantiene la raffigurazione del focolare in mattoni, ricordo delle antiche fucine per la lavorazione dei metalli, la stella che allude all'unità del territorio comunale, mentre lo scudetto con l'aquila si ritiene sia emblema di una non meglio identificata famiglia di conti Lambertini che anticamente avrebbe posseduto il castello locale.[20]

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Santuario della Madonna Pellegrina

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Le chiese di Berzo Inferiore sono:[7]

  • Santuario della Madonna, chiesa parrocchiale, eretta a partire dal 1609. La tradizione narra che, a causa della lentezza dei lavori, apparve la Madonna a Marta Damioli, moglie di Tommaso Polentini, risvegliando gli animi e permettendo la conclusione dell'opera[21]. L'evento è descritto sulla facciata sinistra del tempio. Il santuario ha un campanile alto 55 metri e un portale in pietra di Sarnico. All'interno si trova la pala d'altare del Fiammenghino.
  • Chiesa di San Lorenzo, chiesa quattrocentesca, con affreschi di Giovanni Pietro da Cemmo.
  • Chiesa di San Glisente, si trova sulla sommità del monte omonimo e conserva una cripta del XVI secolo.
  • Chiesa di Zuvolo, dedicata agli Alpini, si trova in località Zuvolo (1420m), sul monte di San Glisente.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[22]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Gli scütüm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomignoli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Berzo Inferiore è Gós (gozzi) oppure Farisé.[4]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1994 1998 Girolamo Landrini lista civica La voce di Berzo Sindaco I mandato
1998 2003 Girolamo Landrini lista civica La voce di Berzo Sindaco II mandato
2003 2008 Sergio Damiola lista civica Insieme per Berzo Sindaco I mandato
2008 2013 Sergio Damiola lista civica Insieme per Berzo Sindaco II mandato
2013 2018 Ruggero Bontempi lista civica Insieme per Berzo Sindaco I mandato
2018 2023 Ruggero Bontempi lista civica Insieme per Berzo Sindaco II mandato
2023 in carica Ruggero Bontempi lista civica Insieme per Berzo Sindaco III mandato

Linea temporale[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b Lino Ertani, Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica, Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980, p. 166.
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 75, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ Demo - Statistiche demografiche, su demo.istat.it. URL consultato il 15 dicembre 2022.
  7. ^ a b Eugenio Fontana, Terra di Valle Camonica, Brescia, Industrie Grafiche Bresciane, 1984, p. 50.
  8. ^ a b Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 4, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984, p. 225.
  9. ^ Cartula offertionis pro anima 1041 giugno, Brescia.[collegamento interrotto]
  10. ^ Roberto Andrea Lorenzi, Medioevo camuno - proprietà classi società, Brescia, Grafo, 1979, p. 71.
  11. ^ Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992, p. 217.
  12. ^ Tratto da: Roberto Celli, Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica, Brescia, Tipolitografia Queriniana, 1984, p. 100, ISBN 88-343-0333-4.
  13. ^ a b c Enrico Tarsia, Malegno, in Quaderni Camuni - n. 35, Brescia, Vannini, 1986, p. 184.
  14. ^ Delle tempori
  15. ^ Di colore berrettino
  16. ^ Mantieni la promessa che ti chiedo
  17. ^ Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992, p. 215.
  18. ^ Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 4, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984, p. 227.
  19. ^ Berzo Inferiore, decreto 2002-10-09 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 14 ottobre 2022.
  20. ^ Marco Foppoli, Berzo Inferiore, in Stemmario Bresciano, Provincia di Brescia / Grafo, 2011, p. 191, ISBN 978-88-7385-844-7.
  21. ^ Cammilleri, 24 settembre.
  22. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 4, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984.
  • Rino Cammilleri, Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni, Milano, Edizioni Ares, 2020, ISBN 978-88-815-59-367.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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