Calcio (sport): differenze tra le versioni
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Il terreno di gioco è delimitato con strisce bianche, che contribuiscono anche alla segnatura delle due [[Area di rigore|aree di rigore]], del [[centrocampo]], e delle [[Calcio d'angolo|aree d'angolo]]. Al centro di ciascun lato minore del terreno di gioco sono situate le [[Porta (calcio)|porte]]. |
Il terreno di gioco è delimitato con strisce bianche, che contribuiscono anche alla segnatura delle due [[Area di rigore|aree di rigore]], del [[centrocampo]], e delle [[Calcio d'angolo|aree d'angolo]]. Al centro di ciascun lato minore del terreno di gioco sono situate le [[Porta (calcio)|porte]]. |
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Le linee sono parte integrante del terreno di gioco. Esse possono essere tracciate con gesso bianco sui terreni in erba ed in terra battuta, con segatura nel caso di terreno bagnato, con polvere di carbone sui terreni innevati. Sui terreni in erba sintetica viene utilizzata una vernice bianca non tossica. |
Le linee sono parte integrante del terreno di gioco. Esse possono essere tracciate con gesso bianco sui terreni in erba ed in terra battuta, con segatura nel caso di terreno bagnato, con polvere di carbone sui terreni innevati. Sui terreni in erba sintetica viene utilizzata una vernice bianca non tossica.Tutte le linee devono avere la stessa larghezza,massimo 12 cm. |
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La lunghezza del terreno di gioco in partite internazionali deve essere tra i 100 e i 110 metri, e la larghezza tra i 64 e i 75 metri. Per le altre partite i limiti sono un po' più elastici: dai 90 ai 120 metri di lunghezza e tra i 45 e i 90 metri di larghezza. La forma del campo deve essere comunque rettangolare, con linee laterali più lunghe delle linee di porta. Si adottano tuttavia molto spesso le indicazioni per le gare internazionali; da qualche anno, inoltre, la [[FIFA]] ha consigliato le misure standard di 105 metri di lunghezza per 68 di larghezza. |
La lunghezza del terreno di gioco in partite internazionali deve essere tra i 100 e i 110 metri, e la larghezza tra i 64 e i 75 metri. Per le altre partite i limiti sono un po' più elastici: dai 90 ai 120 metri di lunghezza e tra i 45 e i 90 metri di larghezza. La forma del campo deve essere comunque rettangolare, con linee laterali più lunghe delle linee di porta. Si adottano tuttavia molto spesso le indicazioni per le gare internazionali; da qualche anno, inoltre, la [[FIFA]] ha consigliato le misure standard di 105 metri di lunghezza per 68 di larghezza. |
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Il campo è diviso in due metà da una linea mediana che passa attraverso il centro del campo e incontra il centro di ciascuna linea laterale.Nel punto del centrocampo è tracciata una circonferenza con raggio di 9,15 metri. Perpendicolare alla linea di porta sono disegnate due linee distanti 5,50 metri da ciascun palo e sono unite da una linea parallela alla linea di porta. L'area delimitata da queste linee è definita area di porta. Perpendicolare alla linea di porta sono disegnate altre due linee distanti 16,50 metri da ciascun palo unite da una linea parallela alla linea di porta. L'area delimitata da queste linee è definita area di rigore. Al centro dell'area di rigore c'è un punto distante 11 metri dai pali. Fuori l'area di rigore è disegnato un arco distante 9,50 metri dal punto dell'area di rigore. |
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Ad ogni angolo del campo è collocata una bandierina di altezza inferiore a 1,5 metri. All'interno di ogni angolo del campo è disegnato un quarto di cerchio con un raggio di 1 metro.Una porta con due pali verticali e una traversa orizzontale è collocata al centro della linea di porta. Il materiale della porta deve essere tale da non causare pericolo ai giocatori e deve essere di colore bianco. La distanza tra i pali deve essere di 7,32 metri e la distanza dal bordo inferiore della traversa al suolo deve essere di 2,44 metri. Pali e traversa hanno uno spessore non superiore ai 12 cm. |
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=== Il pallone === |
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Secondo le Regole di Gioco, la palla deve avere una forma sferica e realizzata in pelle o altro materiale adatto ed ha una circonferenza di non più di 70 [[centimetri]] e di almeno 28 cm. Il peso non deve superare i 450 [[Grammo|grammi]] e non inferiore a 410 grammi ad inizio partita. Inoltre, la [[pressione]] all'interno del pallone dovrebbe essere 0,6 a 1,1 [[Atmosfera|atmosfere]] . |
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Se durante la partita, la palla scoppia o diventa irregolare, la gara viene interrotta e riavviata con il nuovo pallone che viene posizionato nel punto in cui la palla originaria è diventata difettosa, a meno che il gioco sia stato fermato all'interno dell'area di porta, nel qual caso l'arbitro lascia il nuovo pallone cadere nella linea dell'area di porta, al punto più vicino in cui si trovava la palla originaria quando il gioco è stato interrotto. |
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Se la palla scoppia o diventa irregolare nel corso di un calcio di punizione o un calcio di rigore, il calcio è ripetuto. Non si può cambiare la palla durante la partita senza il permesso del direttore di gara. |
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=== Inizio del gioco === |
=== Inizio del gioco === |
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Il [[Pallone da calcio|pallone]] è posto sul punto centrale del terreno di gioco, dove infatti si trova un cerchietto bianco. Prima che il calcio d'inizio venga eseguito, tutti gli avversari devono trovarsi ad almeno 9,15 metri (10 [[Iarda|iarde]] del [[Sistema imperiale britannico|sistema imperiale]]) di distanza dal pallone, ovvero fuori dal cerchio di centrocampo. Tutti i giocatori devono inoltre trovarsi all'interno delle proprie metà campo. Quando tutti i calciatori hanno preso posizione in conformità alla regola, l'[[Arbitro (calcio)|arbitro]] emette il fischio che autorizza l'esecuzione del calcio d'inizio.<br /> |
La partita di calcio si basa su una serie di regole e si gioca con un pallone da calcio. Con sorteggio prima dell'inizio della partita si decide su quale lato del campo una squadra si vuole posizionare e chi eseguirà il calcio d'inizio. Il [[Pallone da calcio|pallone]] è posto sul punto centrale del terreno di gioco, dove infatti si trova un cerchietto bianco. Prima che il calcio d'inizio venga eseguito, tutti gli avversari devono trovarsi ad almeno 9,15 metri (10 [[Iarda|iarde]] del [[Sistema imperiale britannico|sistema imperiale]]) di distanza dal pallone, ovvero fuori dal cerchio di centrocampo. Tutti i giocatori devono inoltre trovarsi all'interno delle proprie metà campo. Quando tutti i calciatori hanno preso posizione in conformità alla regola, l'[[Arbitro (calcio)|arbitro]] emette il fischio che autorizza l'esecuzione del calcio d'inizio.<br /> |
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Su calcio d'inizio, il pallone è in gioco quando viene calciato. Fino a qualche tempo fa il pallone doveva essere mosso tassativamente in avanti, ma dalla competizione "Euro 2016" il regolamento, per quanto riguarda ciò, è stato modificato: il pallone puó essere quindi mosso in qualsiasi direzione. |
Su calcio d'inizio, il pallone è in gioco quando viene calciato. Fino a qualche tempo fa il pallone doveva essere mosso tassativamente in avanti, ma dalla competizione "Euro 2016" il regolamento, per quanto riguarda ciò, è stato modificato: il pallone puó essere quindi mosso in qualsiasi direzione. |
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[[File:Goal.jpg|thumb|upright=1.4|Un gol in una partita di calcio]] |
[[File:Goal.jpg|thumb|upright=1.4|Un gol in una partita di calcio]] |
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Lo scopo del gioco è di far entrare il pallone (originariamente una [[Palla (sport)|palla]] di [[cuoio]]) nella [[Porta (calcio)|porta]] avversaria, delimitata da due pali verticali congiunti nella parte superiore da una traversa. |
Lo scopo del gioco è di far entrare il pallone (originariamente una [[Palla (sport)|palla]] di [[cuoio]]) nella [[Porta (calcio)|porta]] avversaria, delimitata da due pali verticali congiunti nella parte superiore da una traversa. Se per errore un giocatore di una squadra mette il pallone nella propria porta allora si segna un autogol. Gli attaccanti cercando di creare azioni da gol attraverso il palleggio, il passaggio e il tiro in porta, I difensori cercano di riprendere il controllo della palla attraverso i contrasti o le scivolate. Tutti i giocatori sono liberi di muoversi in mezzo al campo fino a che non si interrompe il gioco per un fallo,un fuorigioco o una rimessa. |
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Una partita di calcio viene vinta dalla squadra che nei 90 minuti di gioco segna più [[gol]] di quella avversaria. In caso di uguale numero di [[gol|reti]] segnate, o se non sono stati realizzati gol, la partita è considerata pareggiata. |
Una partita di calcio viene vinta dalla squadra che nei 90 minuti di gioco segna più [[gol]] di quella avversaria. In caso di uguale numero di [[gol|reti]] segnate, o se non sono stati realizzati gol, la partita è considerata pareggiata. |
Versione delle 00:54, 13 lug 2016
Calcio | |
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Un'azione di gioco | |
Federazione | FIFA |
Inventato | XIX secolo, Inghilterra |
Componenti di una squadra | 11 |
Contatto | Sì (limitato) |
Genere | Maschile e femminile |
Indoor/outdoor | Outdoor |
Campo di gioco | Campo rettangolare |
Olimpico | Dal 1900 |
Campione mondiale | Maschile: Germania (2014) Femminile: Stati Uniti (2015) |
Campione olimpico | Maschile: Messico (2012) Femminile: Stati Uniti (2012) |
Il calcio è uno sport di squadra, praticato con un pallone su un campo di gioco rettangolare, con due porte, da due squadre composte da 11 giocatori, dieci dei quali possono, in generale, toccare il pallone solo con i piedi, il corpo e la testa mentre un solo giocatore (portiere) posto a difesa della porta, può toccare il pallone anche con le mani.
L'obiettivo del gioco è quello di segnare più punti (detti goal o reti) della squadra avversaria, facendo passare il pallone fra i pali della porta avversaria entro due tempi da 45 minuti. E' uno sport fisico e tecnico e, praticato a livello professionale ha un rilevante aspetto tattico.
Dato che il calcio è regolato da norme semplici, che si gioca solo con un pallone ma senza attrezzature particolari e data la possibilità di adattarsi ai luoghi e alle situazioni più diverse, è ormai diventato lo sport più popolare al mondo[1] sia in quanto al numero di persone che lo giocano, sia per numero di spettatori.[2]
La sua origine è antica, ma la versione moderna e codificata del calcio è nata in Inghilterra, nella seconda metà del XIX secolo, e da allora si è diffusa dapprima in Europa e quindi in Sud America e quindi nel resto del mondo.
Le partite di calcio sono giocate a vari livelli, amatoriali e professionistici. A livello professionistico i calciatori sono undici e la correttezza del gioco è fatta osservare da un ufficiale di gara (l'arbitro) e dai suoi assistenti (guardalinee e quarto uomo).
È sport olimpico dalla II Olimpiade moderna. La competizione calcistica più importante è la Coppa del Mondo FIFA, che si disputa ogni quattro anni sotto l'egida della Fédération Internationale de Football Association (FIFA), il massimo organismo calcistico mondiale. Si tratta dell'evento sportivo più seguito in assoluto.[3][4][5]
Etimologia
La parola calcio deriva dal latino calx che significa calcagno,tallone e la sua derivazione calciare che indica la percossa data col piede[6]
Storia
Il predecessore più simile al calcio attuale, di cui si hanno tracce fin dal II e III secolo a.C., fu il cinese tsu' chu[7] o cuju (蹴鞠T, cùjúP, letteralmente "palla spinta con il piede"), nel quale si doveva calciare una palla, riempita con piume e capelli, tra due canne di bambù: la porta non superava i 30–40 cm di larghezza.[7] Circa 500 o 600 anni dopo, in Giappone si giocava il kemari (tuttora praticato), nel quale l'obiettivo dei giocatori, disposti in cerchio, era evitare che la palla toccasse terra.[7]
Nella Grecia del IV secolo a.C. si giocava l'episciro (dal greco episkyros); nella successiva epoca Romana prese il nome di harpastum, nel quale due fazioni dovevano portare una palla oltre la linea di fondo avversaria e nel quale prevaleva l'aspetto antagonistico e fisico rispetto a quello puramente agonistico.[7] I riferimenti successivi si trovano 700 anni dopo nel Medioevo, in Italia, dove venne probabilmente abbozzato il gioco del calcio attuale (anche se con caratteristiche più simili al rugby) e chiamato Calcio in costume o fiorentino. Nelle isole britanniche questo sport antenato del calcio, portato dai conquistatori romani, incontrò diverse opposizioni: nel 1314 il podestà di Londra lo dichiarò fuorilegge,[8] durante la Guerra dei cent'anni fu vietato a favore del tiro con l'arco; venne successivamente osteggiato da parte dei Puritani nel XVI secolo che lo consideravano "frivolo".[8] Lo sport rimase comunque praticato e non fu mai soppresso del tutto, finché non venne depenalizzato nel 1835 con il cosiddetto Highway Act, che vietò il gioco nelle strade pubbliche ma lo rese possibile negli spazi chiusi.[9]
La patria del calcio moderno fu quindi l'Inghilterra, e in particolare, i college britannici. Il calcio nacque infatti come sport d'élite: il football fu inizialmente praticato dai giovani delle scuole più ricche e nelle università.[10] Le classi erano sempre composte da dieci alunni, e a questi si aggiungeva il maestro che giocava sempre insieme a loro: nacque così la consuetudine di giocare in undici. Il "capitano" di una squadra di calcio è quindi una sorta di discendente del maestro che, in quanto tale, dirigeva la sua classe di alunni.[10] Le diverse scuole britanniche giocavano ognuna secondo le loro regole, spesso basilarmente diverse. Nel 1848, all'Università di Cambridge, H. de Winton e J.C. Thring, proposero e ottennero di fare una riunione con altri undici rappresentanti delle varie scuole e club inglesi (tra i quali Eton, Harrow, Rugby, Winchester e Shrewsbury) per trovare un punto d'incontro. La riunione durò otto ore e produsse un importante risultato: vennero infatti stilate le prime basilari regole del calcio, dette anche Regole di Cambridge.[11]
Il 24 ottobre 1857 a Sheffield, Nathaniel Creswick fondò la prima squadra di calcio della storia: lo Sheffield FC.[12] Ma il contributo di Creswick al gioco del calcio non si fermò qui: insieme a William Prest scrisse nel 1858 le Sheffield Rules (Regole di Sheffield), che si andavano ad aggiungere a quelle precedenti e introducevano nel gioco regole importanti come la durata della partita e la divisione della stessa in due tempi.[10] La città di Sheffield può essere considerata a tutti gli effetti la madre del calcio moderno dato che, dopo la fondazione del primo club, nella cittadina inglese si giocò la prima competizione di calcio della storia: la Youdan Cup, vinta dall'Hallam FC, il secondo club di calcio della storia.[13] Pochi anni dopo, il 26 ottobre 1863, a Londra venne fondata la Football Association, prima federazione calcistica nazionale che unificò definitivamente il regolamento.[14] Queste scelte posero fine al dubbio che riguardava la parte del corpo con la quale colpire la palla: il nuovo regolamento indicò chiaramente il gioco con i piedi e permise il gioco con le mani solo nel momento in cui era necessario catturare un pallone chiaramente indirizzato in porta, come su un calcio di punizione diretto.[14] Queste regole furono adottate da tutti eccetto che dalla scuola di Rugby, i cui rappresentanti furono chiaramente a favore di un gioco più fisico e che consentisse di toccare il pallone anche con le mani (fondatore di questa consuetudine, secondo la tradizione, fu William Webb Ellis). Si produsse così la divisione che portò alla nascita del rugby, sport che prese il nome dalla scuola che l'ha sviluppato.[11] Nel 1888 si tenne il primo campionato inglese, secondo la formula tuttora in vigore.[14]
Il calcio si espanse a macchia d'olio: in Inghilterra ben presto divenne lo sport per eccellenza della classe lavorativa e non solo di quella benestante, dato che uno sport divertente, semplice e stancante era l'ideale per sfogarsi dopo una settimana lavorativa.[14] Dall'Inghilterra, il calcio moderno venne esportato prima nelle vicine Scozia (1873), Galles (1876) e Irlanda del Nord (1880)[11] e successivamente in tutta Europa o per opera degli emigrati di ritorno dall'Inghilterra stessa (che furono tra i primi a conoscere il football) o su iniziativa degli stessi inglesi che si trovavano all'estero. Furono così fondate le federazioni in Europa e ovunque arrivava il commercio inglese (come Nuova Zelanda e Sud America).[11] Il fenomeno ormai era di dimensioni intercontinentali, e fu necessario adattare le istituzioni calcistiche e chiarire in maniera più dettagliata le regole: in questi anni infatti, continuavano a esistere svariate interpretazioni del gioco.[11] Anche a questo scopo, nel 1904 si costituì la Fédération Internationale de Football Association (FIFA), cui si affiliarono le varie Federazioni nazionali nate nel frattempo.[11]
Secondo lo studio "Big Count 2006", svolto dalla FIFA nel corso del 2006 e pubblicato nel maggio 2007, in tutto il mondo ci sono 265 milioni di persone che praticano il calcio di cui 38 milioni tesserati per le varie società. Includendo anche gli arbitri e i funzionari il totale delle persone direttamente coinvolte nel calcio raggiunge i 270 milioni, ovvero circa il 4% della popolazione mondiale. Il continente con più giocatori in termini assoluti è l'Asia (85 milioni di calciatori), seguita da Europa (62), Africa (46), America del Nord (43), America del Sud (27) e Oceania (0,5) mentre in percentuale la maggior diffusione si ha in Europa, Nord e Sud America, dove le persone coinvolte rappresentano il 7% della rispettiva popolazione totale.[15]
Le regole
Le regole ufficiali del gioco del calcio (in inglese Laws of the Game, Regole del Gioco) sono 17 e sono pubblicate dalla FIFA,[16] e gestite dall'International Football Association Board (IFAB),[17] all'interno della quale, fin dalla sua nascita, una proposta di cambio delle regole deve raccogliere almeno il 75% dei favori per essere approvata.[18]
La regola principale che caratterizza e differenzia questo sport rispetto al rugby e alla pallamano è che la palla non può essere toccata o colpita con braccia e mani; per lo più si usano i piedi ma ogni altra parte del corpo diversa da braccia o mani è ammessa. Il giocatore deputato al ruolo di portiere è l'unico che può toccare il pallone con le mani, ma solo all'interno della propria area di rigore[19] e se non gli viene passato volontariamente coi piedi da un compagno di squadra.[20] Fino al 1912 il portiere poteva toccare il pallone con le mani anche al di fuori della propria area di rigore[18] purché all'interno della propria metà del terreno di gioco[21][22] e fino al 1992 era libero di controllare con le mani qualsiasi passaggio di un proprio compagno.[23]
Le regole base sono da applicarsi a tutti i livelli del calcio, anche se sono consentite alcune modifiche a dimensioni del terreno di gioco, dimensione peso e materiale del pallone, dimensioni delle porte, durata dei periodi di gioco e numero delle sostituzioni per partite tra giocatori con meno di 16 anni, donne, calciatori veterani (oltre i 35 anni) o portatori di handicap, a patto che vengano rispettati i principi fondamentali del gioco. Altre modifiche, invece, devono avere il consenso dell'IFAB.[24]
Le prime regole del calcio risalgono all'8 dicembre 1863 quando la neonata Football Association approvò le 14 regole scritte da Ebenezer Cobb Morley durante una riunione alla Freemasons' Tavern di Londra.[18] Tuttavia alcune squadre non accettarono tali regole, in particolare quelle di Sheffield, che continuarono a giocare con le norme che avevano introdotto nel 1857. Successivamente fu creata l'International Football Association Board, con lo scopo di redigere un unico regolamento per il calcio.[18]
Gradualmente le regole furono riviste e modificate fino a diventare 17. Nel 1930 le regole furono riviste e riorganizzate da Stanley Rous e rimasero tali fino alla successiva revisione del 1997.[18]
Le odierne 17 regole riguardano:[25]
- Il terreno di gioco;[26]
- Il pallone;[27]
- Icalciatori;[28]
- L'equipaggiamento dei calciatori;[29]
- L'arbitro;[30]
- Gli altri ufficiali di gara;[31]
- La durata della gara;[32]
- L'inizio e la ripresa del gioco;[33]
- Il pallone in gioco e non in gioco;[34]
- L'esito di una gara;[35]
- Il fuorigioco;[36]
- Falli e scorrettezze;[37]
- I Calci di punizione;[38]
- Il calcio di rigore;[39]
- La rimessa dalla linea laterale;[40]
- Il calcio di rinvio;[41]
- Il calcio d'angolo.[42]
In aggiunta alle 17 regole, contribuiscono a regolamentare il gioco del calcio le norme aggiuntive del regolamento e anche numerose decisioni dell'IFAB e altre direttive. Inoltre non è una regola, ma una modalità di comportamento definita fondamentale per il gioco del calcio, il fair play, per il quale la FIFA ha creato una campagna d'informazione[43] e stilato un codice di condotta.[44]
Una partita di calcio, che dura 90 minuti e si disputa in due tempi di 45 minuti ciascuno,[45] si svolge sotto il controllo di un arbitro (figura introdotta per la prima volta nel 1891),[23] che ha «tutta l'autorità necessaria per far osservare le Regole del Gioco nell'ambito della gara che è chiamato a dirigere»[46] e le cui decisioni sono inappellabili.[47] L'arbitro è coadiuvato da due assistenti arbitrali[48] e in alcune partite anche da un quarto ufficiale,[46] che, qualora se ne presenti la necessità, può anche sostituire l'arbitro, e da un assistente di riserva, atto a sostituire uno dei due assistenti in caso di necessità.[49] Alcune federazioni hanno adottato anche gli arbitri di porta, che controllano se la palla ha superato completamente la linea di porta e, in alcuni casi, aiutano a decidere sui contatti in area di rigore.
Terreno di gioco
Il campo di gioco si compone di 3 parti al suo interno: il terreno di gioco, ovvero la superficie rettangolare, delimitata dalle linee laterali e di porta, sulla quale si svolge effettivamente il gioco. Dopodiché vi è il campo per destinazione, ovvero una fascia di terreno, dello stesso materiale del terreno di gioco, che si estende per almeno un metro e mezzo oltre le linee perimetrali. Infine, si ha il recinto di gioco, che si estende fino alle recinzioni che delimitano la zona per il pubblico; nel recinto di gioco sono incluse anche le eventuali piste atletiche.
Il terreno di gioco è delimitato con strisce bianche, che contribuiscono anche alla segnatura delle due aree di rigore, del centrocampo, e delle aree d'angolo. Al centro di ciascun lato minore del terreno di gioco sono situate le porte.
Le linee sono parte integrante del terreno di gioco. Esse possono essere tracciate con gesso bianco sui terreni in erba ed in terra battuta, con segatura nel caso di terreno bagnato, con polvere di carbone sui terreni innevati. Sui terreni in erba sintetica viene utilizzata una vernice bianca non tossica.Tutte le linee devono avere la stessa larghezza,massimo 12 cm.
La lunghezza del terreno di gioco in partite internazionali deve essere tra i 100 e i 110 metri, e la larghezza tra i 64 e i 75 metri. Per le altre partite i limiti sono un po' più elastici: dai 90 ai 120 metri di lunghezza e tra i 45 e i 90 metri di larghezza. La forma del campo deve essere comunque rettangolare, con linee laterali più lunghe delle linee di porta. Si adottano tuttavia molto spesso le indicazioni per le gare internazionali; da qualche anno, inoltre, la FIFA ha consigliato le misure standard di 105 metri di lunghezza per 68 di larghezza.
Il campo è diviso in due metà da una linea mediana che passa attraverso il centro del campo e incontra il centro di ciascuna linea laterale.Nel punto del centrocampo è tracciata una circonferenza con raggio di 9,15 metri. Perpendicolare alla linea di porta sono disegnate due linee distanti 5,50 metri da ciascun palo e sono unite da una linea parallela alla linea di porta. L'area delimitata da queste linee è definita area di porta. Perpendicolare alla linea di porta sono disegnate altre due linee distanti 16,50 metri da ciascun palo unite da una linea parallela alla linea di porta. L'area delimitata da queste linee è definita area di rigore. Al centro dell'area di rigore c'è un punto distante 11 metri dai pali. Fuori l'area di rigore è disegnato un arco distante 9,50 metri dal punto dell'area di rigore.
Ad ogni angolo del campo è collocata una bandierina di altezza inferiore a 1,5 metri. All'interno di ogni angolo del campo è disegnato un quarto di cerchio con un raggio di 1 metro.Una porta con due pali verticali e una traversa orizzontale è collocata al centro della linea di porta. Il materiale della porta deve essere tale da non causare pericolo ai giocatori e deve essere di colore bianco. La distanza tra i pali deve essere di 7,32 metri e la distanza dal bordo inferiore della traversa al suolo deve essere di 2,44 metri. Pali e traversa hanno uno spessore non superiore ai 12 cm.
Il pallone
Secondo le Regole di Gioco, la palla deve avere una forma sferica e realizzata in pelle o altro materiale adatto ed ha una circonferenza di non più di 70 centimetri e di almeno 28 cm. Il peso non deve superare i 450 grammi e non inferiore a 410 grammi ad inizio partita. Inoltre, la pressione all'interno del pallone dovrebbe essere 0,6 a 1,1 atmosfere .
Se durante la partita, la palla scoppia o diventa irregolare, la gara viene interrotta e riavviata con il nuovo pallone che viene posizionato nel punto in cui la palla originaria è diventata difettosa, a meno che il gioco sia stato fermato all'interno dell'area di porta, nel qual caso l'arbitro lascia il nuovo pallone cadere nella linea dell'area di porta, al punto più vicino in cui si trovava la palla originaria quando il gioco è stato interrotto.
Se la palla scoppia o diventa irregolare nel corso di un calcio di punizione o un calcio di rigore, il calcio è ripetuto. Non si può cambiare la palla durante la partita senza il permesso del direttore di gara.
Inizio del gioco
La partita di calcio si basa su una serie di regole e si gioca con un pallone da calcio. Con sorteggio prima dell'inizio della partita si decide su quale lato del campo una squadra si vuole posizionare e chi eseguirà il calcio d'inizio. Il pallone è posto sul punto centrale del terreno di gioco, dove infatti si trova un cerchietto bianco. Prima che il calcio d'inizio venga eseguito, tutti gli avversari devono trovarsi ad almeno 9,15 metri (10 iarde del sistema imperiale) di distanza dal pallone, ovvero fuori dal cerchio di centrocampo. Tutti i giocatori devono inoltre trovarsi all'interno delle proprie metà campo. Quando tutti i calciatori hanno preso posizione in conformità alla regola, l'arbitro emette il fischio che autorizza l'esecuzione del calcio d'inizio.
Su calcio d'inizio, il pallone è in gioco quando viene calciato. Fino a qualche tempo fa il pallone doveva essere mosso tassativamente in avanti, ma dalla competizione "Euro 2016" il regolamento, per quanto riguarda ciò, è stato modificato: il pallone puó essere quindi mosso in qualsiasi direzione.
Scopo del gioco e determinazione della squadra vincente
Lo scopo del gioco è di far entrare il pallone (originariamente una palla di cuoio) nella porta avversaria, delimitata da due pali verticali congiunti nella parte superiore da una traversa. Se per errore un giocatore di una squadra mette il pallone nella propria porta allora si segna un autogol. Gli attaccanti cercando di creare azioni da gol attraverso il palleggio, il passaggio e il tiro in porta, I difensori cercano di riprendere il controllo della palla attraverso i contrasti o le scivolate. Tutti i giocatori sono liberi di muoversi in mezzo al campo fino a che non si interrompe il gioco per un fallo,un fuorigioco o una rimessa.
Una partita di calcio viene vinta dalla squadra che nei 90 minuti di gioco segna più gol di quella avversaria. In caso di uguale numero di reti segnate, o se non sono stati realizzati gol, la partita è considerata pareggiata.
In competizioni che prevedano l'eliminazione diretta ed esigono quindi che la gara abbia una vincente, si ricorre di solito a tempi supplementari (due tempi della durata massima di 15 minuti ciascuno) e, in caso di ulteriore parità, si passa ai tiri di rigore per stabilire chi accede al turno successivo.[50] Inizialmente, in caso di pareggio, la squadra qualificata veniva determinata tramite il lancio di una monetina.
Alcune varianti nel meccanismo dei tempi supplementari, introdotte dalla seconda metà degli anni novanta prevedevano:
- il golden gol: la prima squadra che segna nei supplementari si aggiudica l'incontro e la partita finisce immediatamente.
- il silver gol: la squadra che riesce a terminare in vantaggio il primo tempo supplementare si aggiudica l'incontro senza bisogno di disputare il secondo tempo supplementare;
Queste modifiche regolamentari sono state abolite nel 2004.
Nel caso di partite di andata e ritorno, quando la somma dei risultati delle due gare dà un pareggio la squadra qualificata al turno successivo (o eventualmente vincitrice della competizione in caso di finale) può essere determinata con la regola dei gol fuori casa: si qualifica la squadra che ha segnato più gol in trasferta.[50]
Falli e scorrettezze
I falli e le scorrettezze, nel gioco del calcio, sono infrazioni alle regole per le quali l'arbitro deve prendere i dovuti provvedimenti contro il calciatore reo del gesto; nella fattispecie, i falli sono tutte quelle azioni che comportano l'interruzione del gioco e l'assegnazione di un calcio di punizione, diretto od indiretto, o di un calcio di rigore, in favore della squadra avversaria, mentre le scorrettezze sono tutti quegli atti o gesti meritevoli di cartellino (giallo o rosso): possono esistere, quindi, anche delle azioni che siano contemporaneamente sia falli che scorrettezze (come lo spingere un avversario per impedirgli di raggiungere una posizione vantaggiosa, che è un fallo perché passibile di calcio di punizione diretto, ed è anche una scorrettezza perché è passibile di ammonizione). La trattazione dei falli e delle scorrettezze è disciplinata alla Regola 12 del Regolamento del Gioco del Calcio.[19]
Natura del gioco
Ruoli, moduli e schemi di gioco
I ruoli principali del calcio sono 4: il portiere, il difensore, il centrocampista e l'attaccante. Le regole stabiliscono solo che uno dei giocatori debba essere designato come portiere, mentre gli altri ruoli non vengono menzionati.[51]
Benché i giocatori abbiano solitamente compiti specifici di attacco o difesa non devono necessariamente rimanere sempre nella loro zona di competenza (difesa, centrocampo o attacco), ma è possibile per un difensore partecipare alla fase offensiva o, viceversa, per un attaccante aiutare nella fase difensiva.
Le squadre solitamente vengono disposte in campo secondo alcuni moduli che si sono canonizzati nel tempo e durante lo svolgersi della partita applicano diversi schemi di gioco a seconda dell'interpretazione dell'allenatore o del responsabile tecnico della squadra.
Portiere
Il portiere, è il giocatore il cui obiettivo principale è quello di impedire che la palla entri in porta durante la partita. Il portiere è l'unico giocatore che può toccare il pallone con le mani durante il gioco attivo, ma solo all'interno della propria area. Ogni squadra deve avere un unico portiere in campo. Nel caso in cui il giocatore debba lasciare il campo di gioco per qualsiasi motivo, deve essere sostituito da un altro giocatore, o uno che è in gioco o un sostituto. Questi giocatori devono indossare una maglia diversa dai loro compagni di squadra, dai loro avversari (compreso il portiere) e dal corpo arbitrale.[52]
Difensore
Il difensore è il giocatore che si trova fra il portiere e i centrocampisti, il cui obiettivo principale è quello di fermare gli attacchi della squadra avversaria. La posizione dei difensori davanti al portiere forma una linea, se solo un giocatore si trova dietro a questa linea, viene chiamato "libero"[53] poiché non ha compiti di marcatura fissa[54] ma di comandare la difesa[55] e, a volte, anche di impostare il gioco.[56] Giocatori situati sui lati del terreno sono chiamati "terzini" o "terzini fluidificanti" (che hanno doti più offensive)[57] e grazie alla loro posizione (più vicini ai centrocampisti) possono avanzare sulle fasce.[58] I centrali vengono chiamati "difensori centrali" o "stopper" (ciò dipende dal loro compito).[59]
Centrocampista
Il centrocampista è la persona che gioca a centrocampo in un campo di calcio. È una delle posizioni più famose di questo sport. I suoi obiettivi principali sono: il recupero palla e creare gioco sfruttando il possesso palla. Secondo la posizione del centrocampista e le sue caratteristiche possiamo dividerli in difensivi ("mediano"), centrocampisti puri ("regista", "centrale", "centrocampista laterale"), e offensivi ("mezzala", "ala tornante", "trequartista").[60]
Attaccante
Un attaccante è un giocatore di una squadra di calcio che eccelle in posizione di attacco, il più vicino alla porta della squadra avversaria, ed è a lui affidato il compito di segnare per la squadra.[61] È molto importante, per chi copre questo ruolo, essere in continuo movimento, guardare il gioco della squadra e smarcarsi per rendere più facile per il portatore di palla il passaggio. La velocità è essenziale, un avanzamento veloce è inarrestabile, anche se la difesa è più forte.[62] L'attaccante può differenziarsi in base alle sue caratteristiche e posizione in "prima punta", "seconda punta", "mezzapunta" e, nei primi moduli della storia del calcio, "ala" (successivamente all'introduzione del 4-4-2 l'ala divenne un centrocampista esterno[63]).[64]
Capitano
Quello del capitano non è un vero e proprio ruolo, ma è ugualmente coperto obbligatoriamente da un calciatore,[65] ed è generalmente il giocatore più rappresentativo della squadra.
Le funzioni ufficiali delle quali è investito sono quelle di partecipare al sorteggio iniziale per stabilire quale squadra batterà il calcio d'inizio e quale invece sceglierà la metà campo da occupare,[66] ed - eventualmente - di partecipare al sorteggio dopo i tempi supplementari per decidere chi sarà la prima squadra a battere i tiri di rigore.[67][68]
Inoltre, a termini di regolamento, è l'unico giocatore che può conferire con l'arbitro a gioco fermo.
Attività fisica
Il calcio comprende una intensa attività fisica per la salute a tutti i livelli. Un giocatore di calcio professionistico, per esempio, durante una partita di 90 minuti, a seconda della sua posizione e delle dimensioni del campo, può perdere oltre 2 litri di liquidi,[69][70] parte dei quali vengono recuperati durante il tempo di riposo.[71] Durante la partita i giocatori hanno a disposizione l'intervallo per idratarsi.
Il calcio, dato anche l'alto numero di praticanti, è uno degli sport con il maggior numero di infortuni,[72] anche se la maggior parte di loro non sono gravi. Le lesioni più comuni si verificano agli arti inferiori, in particolare alle ginocchia e caviglie[73] per i movimenti di rotazione a cui sono sottoposti. Oltre a contusioni e distorsioni,[74] anche lesioni meniscali, dei legamenti crociati,[75] e ai muscoli ischiocrurali della coscia sono lesioni comuni nel calcio.[74] Le probabilità di infortuni aumentano quando il giocatore non ha un'adeguata preparazione fisica, in particolare in un atleta dilettante, e quando la partita si gioca su un terreno irregolare. Per i giocatori semi-professionisti o professionisti è fondamentale la presenza di un preparatore atletico per regolare il tipo di esercizio e la sua durata e regolarità. Il lavoro fatto in allenamento dovrebbe essere integrato con una dieta adeguata, che viene consigliata anche per un professionista in questo campo.
Fondamentali
Per fondamentali si intendono tutti quei gesti che un calciatore può effettuare una volta in possesso del pallone.
Ricezione
I giocatori di calcio dovrebbero essere in grado di controllare i palloni che ricevono. Il modo più semplice è di solito fermare la palla, in questo caso, la sfera deve essere situata nella posizione ideale per il movimento successivo.[76] I giocatori più esperti possono utilizzare il primo tocco muovendosi rapidamente in avanti, o passandola al compagno di prima.[77]
Il metodo più classico è quello di stoppare il pallone, si tratta di una azione ampiamente utilizzata nel corso di un incontro al fine di ricevere la palla, controllarla e passarla per sviluppare azioni offensive. Stoppando il pallone si riesce a controllarlo pienamente tra i piedi, perdendo velocità, ciò però garantisce una gestione successiva più accurata.[78]
Si può anche ricorrere a una via di mezzo fra lo stop e il controllo di prima, rallentando quindi leggermente la palla. Il controllo della palla al livello del suolo può essere effettuato con l'interno del piede, o con la suola, con la punta in su e facendo scattare la palla tra la pianta e il suolo.[78] Nelle palle alte, vengono utilizzati di più il petto o la testa per controllare il pallone, ma anche i piedi con un salto del giocatore.[79]
Passaggio
Il passaggio è l'azione che viene eseguita più spesso in una partita di calcio, principalmente si divide in due categorie: corto e lungo.[80]
Per mantenere il possesso della palla è essenziale essere in grado di passare il pallone corto tra giocatori vicini con precisione e tempismo. Il passaggio corto viene solitamente effettuato con l'interno del piede.[80]
I passaggi lunghi consentono una più ampia varietà di situazioni e di gioco più diretto, di solito questi passaggi vengo effettuati perlopiù dai centrocampisti, e di solito vengo effettuati col il collo del piede.[81]
Tiro
I giocatori devono avere molto equilibrio nel momento in cui devono calciare verso la porta avversaria. I tiri dovrebbero essere precisi e potenti, ma generalmente non si riesce ad ottenere precisione e potenza allo stesso tempo. La scelta fra la precisione o la potenza dipende dunque dalla situazione e dalle caratteristiche del giocatore.[82]
La scelta della posizione verso cui indirizzare il tiro dipende poi dalle situazioni di gioco e dalla posizione del tiratore. Quando il giocatore si trova di fronte solo il portiere, il tiro viene indirizzato verso uno dei pali (più lontani da raggiungere per il portiere). Idealmente, l'incrocio dei pali è l'angolo più difficile da raggiungere per un portiere, ma anche per il tiratore. Il tiro rasoterra, per esempio, è meno complicato, ma anche meno efficace. Solitamente quando un portiere si butta a terra troppo presto, viene tentato un pallonetto.
Tattica
Ciascuna squadra in ambito professionistico è allenata da un allenatore con il suo staff composto da un vice-allenatore, medico, massaggiatori, preparatori atletici, osservatori ecc... Sul fronte tattico l'allenatore imposta il cosiddetto modulo di gioco in base a preferenze personali e/o caratteristiche fisico-tecniche dei giocatori disponibili, cercandone di massimizzare la resa tecnico-atletica. Nella storia del calcio giocato si sono avute impostazioni cosiddette a uomo (gioco a uomo), a zona (gioco a zona), calcio totale e tiki-taka più o meno impostate sul pressing, fuorigioco, possesso palla, fraseggio, disimpegno, verticalizzazioni, gioco aereo e contropiede.
Organi di governo
Per quanto riguarda il governo del calcio occorre distinguere tra livello mondiale, continentale e nazionale.
Governo calcistico a livello mondiale
Il maggior organo di governo del calcio a livello internazionale è la FIFA, acronimo di Fédération Internationale de Football Association (in italiano Federazione Internazionale del Calcio), che ha sede a Zurigo, in Svizzera.
Per quanto riguarda la redazione, innovazione e interpretazione delle regole calcistiche, opera l'IFAB, un organismo incardinato nella struttura della FIFA all'interno del quale hanno diritto di voto 8 membri, 4 designati dalla FIFA stessa e altrettanti dalle 4 federazioni calcistiche britanniche[17] (la FA per l'Inghilterra, la SFA per la Scozia, la FAW per il Galles e la IFA per l'Irlanda del Nord).[83] Tale funzione normativa del regolamento del calcio è svolta in via esclusiva e tassativa in campo professionistico e dilettantistico, in quanto sulle regole del gioco del calcio, che vengono fatte applicare attraverso l'arbitro e i suoi assistenti, non si è mai configurata un'effettiva funzione normativa sussidiaria delle federazioni continentali e nazionali.
Governo calcistico a livello continentale e nazionale
Sei confederazioni continentali sono affiliate alla FIFA:
- Asian Football Confederation (AFC) per l'Asia (ad eccezione di Armenia, Azerbaigian, Georgia, Israele, Kazakistan e Turchia) e l'Australia.
- Confédération Africaine de Football (CAF) per l'Africa.
- Confederation of North, Central American and Caribbean Association Football (CONCACAF) per l'America settentrionale, centrale, i Caraibi, la Guyana, la Guyana francese e il Suriname.
- Confederación Sudamericana de Fútbol (CONMEBOL) per l'America meridionale eccetto Guyana, Guyana francese e Suriname.
- Oceania Football Confederation (OFC) per l'Oceania a eccezione dell'Australia.
- Union of European Football Associations (UEFA) per l'Europa, l'Armenia, l'Azerbaigian, la Georgia, Israele, il Kazakistan e la Turchia.
All'interno delle sei federazioni continentali operano le federazioni calcistiche nazionali. Esse sovrintendono le competizioni calcistiche nel rispettivo territorio nazionale. In totale sono 208 le federazioni nazionali affiliate sia alla FIFA che alla propria federazione continentale e altre 13 sono affiliate solo alla propria federazioni continentale.
NF-Board
Al di fuori dell'organizzazione mondiale della FIFA operano anche alcune federazioni rappresentanti regioni o stati non riconosciuti a livello internazionale, che sono affiliate alla Nouvelle Fédération-Board (NF-Board). La NF-Board comprende 37 membri di cui 15 hanno preso parte almeno una volta alla VIVA World Cup.[84]
Competizioni
Queste le competizioni organizzate dalle varie federazioni continentali:
- AFC: Coppa d'Asia, AFC Champions League, AFC Cup
- CAF: Coppa d'Africa, CAF Champions League, Coppa della Confederazione CAF, Supercoppa CAF
- CONCACAF: CONCACAF Gold Cup, CONCACAF Champions League
- CONMEBOL: Coppa America, Coppa Libertadores, Coppa Sudamericana, Recopa Sudamericana
- OFC: Coppa d'Oceania, OFC Champions League
- UEFA: Campionato europeo, UEFA Champions League, UEFA Europa League, Supercoppa UEFA
Competizioni per club
Competizioni nazionali
Prima della nascita delle competizioni ufficiali, i calendari dei club erano formati esclusivamente da partite amichevoli. Le amichevoli tra squadre rimasero presenti in forte numero fino ai primi anni sessanta, quando dovettero cedere il passo al moltiplicarsi degli impegni ufficiali. Nel 1871, per esempio, alcuni club inglesi non furono in grado di iscriversi alla prima edizione della Coppa d'Inghilterra, giocatasi nel 1871-1872, in quanto i loro calendari erano già pieni.[9] Cercando di stabilizzare la situazione, i club inglesi decisero di creare il primo campionato nel 1888-1889. Nacquero così i due elementi principali del calendario di un club: il campionato e la coppa.
Nella maggioranza dei paesi vengono effettuati due tipi di competizioni: il campionato nazionale, che costituisce la competizione più importante, e la coppa nazionale, strutturata principalmente in scontri ad eliminazione diretta. In Inghilterra, Spagna e Francia, la coppa nazionale fu creata prima del campionato, dando così alla FA Cup, alla Copa del Rey e alla Coupe de France un fascino e un'aura particolare. Al contrario la Coppa Italia, che nacque dopo l'apertura del campionato italiano di calcio, non gode di molto pregio tra società e tifosi italiani. In alcuni paesi, come per esempio l'Inghilterra o la Scozia, vennero istituite anche altre coppe, le cosiddette "Coppe di Lega", i cui partecipanti sono esclusivamente club professionisti mentre in Sudamerica l'idea di coppa nazionale è spesso assente.
Il vincitore del campionato è solitamente proclamato al termine della stagione, in base ai punti ottenuti in classifica. Fino agli Anni 1980, la vittoria comportava l'assegnazione di 2 punti: in seguito, per aumentare la differenza tra un pareggio e una vittoria, quest'ultima assegna 3 punti. In alcuni campionati, invece, il vincitore non è dichiarato a conclusione della stagione regolare ma dopo i play-off (cui accedono le squadre piazzatesi ai primi posti): questo formato, tipico dello sport statunitense, è stato introdotto anche dalla Pro League belga nella stagione 2008-09.[85]
Un'altra importante differenza con il sistema americano è la possibilità di essere promossi o retrocessi di divisione. Quando la seconda divisione inglese fu creata nel 1892, tutti i club principali decisero all'unanimità di non rinunciare al privilegio di giocare in prima serie: pertanto lo Small Heath, primo campione della seconda divisione nella stagione 1892-1893 non venne promosso in prima divisione. Il sistema di promozione/retrocessione entrò in essere solo nel 1899[9] dopo una serie di play-off in cui si sfidarono le prime classificate della seconda divisione e le ultime della prima.
La "Lega" (termine indicante la prima divisione) rimase per diverso tempo ostile a tutte le promozioni automatiche dalle leghe minori, dette "non-Lega", che indicava le squadre di livello inferiore alla seconda divisione: con un voto tra i club professionisti si stabilì pertanto di creare dalla stagione 1920-1921 la terza divisione, che andava a contenere tutte le squadre semi-professionistiche.[86] Nel 1986 il sistema fu nuovamente modificato con l'inserimento di una nuova divisione, chiamata Conference, nella quale furono inserite le formazioni dilettantistiche. Una simile evoluzione verrà introdotta in Francia nel 1970, con la creazione di un sistema di campionati piramidale "aperto", rispetto al precedente sistema "chiuso" (senza promozioni e retrocessioni) usato dal 1932 al 1970. In questo periodo diversi club amatoriali divennero professionistici, dato che le promozioni avevano finalmente a che fare con i risultati ottenuti sul campo. In alcuni rari casi, come per esempio negli Stati Uniti, non esiste un sistema di promozione/retrocessione (automatica o tramite play-off/play-out) tra le varie divisioni, ma rimane utilizzato il sistema "chiuso".
A differenza del modello inglese, i campionati furono inizialmente creati su base regionale con l'utilizzo dei play-off tra i vari campioni regionali per stabilire il campione nazionale. Questo particolare sistema venne utilizzato in Francia dal 1894 al 1919,[87] nei Paesi Bassi dal 1897 al 1956,[88] in Italia dal 1898 al 1929,[89] e in Germania fino al 1963[90][91] con la creazione nello stesso anno della Bundesliga.
In diversi paesi dell'America latina i campionati si svolgono in forma di Apertura e Clausura, eleggendo quindi due campioni ogni anno. In Brasile, al contrario, il campionato nazionale (chiamato Brasileirão) si tiene in formula unica: nato relativamente di recente (nel 1971), si aggiunse ai già presenti campionati statali, svolti stato per stato nei primi mesi dell'anno e contraddistinti da un'importanza quasi pari a quello nazionale (come il Campionato Gaúcho, il Campionato Paulista eccetera). Contrariamente agli altri paesi sudamericani, il Brasile ha anche una coppa nazionale, la Copa do Brasil, inaugurata nel 1989.
Competizioni internazionali
Le maggiori competizioni internazionali tra club si tenevano in origine generalmente tra le feste pasquali e la fine della stagione. Una delle prime manifestazioni fu il Challenge international du Nord, che mise di fronte ogni anno club francesi, belgi, svizzeri, inglesi e olandesi e che si tenne dal 1898 al 1914. Tornei di questo tipo si moltiplicarono con il passare degli anni cui parteciparono anche squadre rinomate: è il caso della Coppa delle Nazioni giocata nel 1930 a Ginevra (Svizzera) e il Torneo Internazionale dell'Expo Universale di Parigi 1937, che raccolse i principali club del Vecchio Continente.
I club dell'Europa centrale si affrontarono ogni anno, a partire dal 1927 nella Coppa Mitropa (tenutasi fino al 1992) mentre nella Coppa Latina (giocata dal 1949 al 1957) si sfidarono i campioni di Spagna, Italia, Portogallo e Francia.
L'evoluzione del trasposto aereo e l'installazione dei dispositivi di illuminazione per le partite in notturna, giocate durante la settimana, resero possibile la creazione di quelle che sono le attuali competizioni continentali. La "Coppa dei Campioni d'Europa" (dal 1992-1993 denominata UEFA Champions League, nota semplicemente come Champions League) nacque a Parigi per iniziativa del quotidiano sportivo L'Équipe: la prima edizione si tenne nel 1955-1956. Inizialmente limitata ai soli campioni nazionali, negli anni novanta la manifestazione fu aperta anche ai vice-campioni di ogni nazione e successivamente fu permessa la partecipazione anche ai terzi e quarti classificati secondo il coefficiente UEFA, che tiene conto dei risultati ottenuti dai club nelle 5 stagioni precedenti allo scopo di stabilire quali nazioni abbiano diritto di portare più squadre alla manifestazione. Oltre alla Champions League, altre coppe sono la Coppa delle Coppe dedicata ai vincitori delle coppe nazionali (soppressa nel 1999), la UEFA Europa League (ex Coppa UEFA), la Coppa Intertoto (nata nel 1995, ultima edizione nel 2008) e la Supercoppa UEFA: tutte queste manifestazioni sono organizzate dalla UEFA.
Basandosi sul modello europeo, le altre confederazioni crearono competizioni simili: in Sudamerica la CONMEBOL organizzò la Copa Campeones de América (dal 1965 denominata Coppa Libertadores, in spagnolo Copa Libertadores de América) dal 1960 per i vincitori del campionato nazionale, la Coppa CONMEBOL dal 1992 al 1999 (equivalente della Coppa UEFA), la Coppa Mercosur e la Coppa Merconorte dal 1998 al 2001, confluite dal 2002 nella Copa Sudamericana (equivalente della UEFA Europa League) e dal 2003 la Recopa Sudamericana (equivalente della Supercoppa UEFA). In Nordamerica la CONCACAF organizzò dal 1962 la CONCACAF Champions' Cup (dal 2008 CONCACAF Champions League) per i campioni nazionali e la CONCACAF Cup Winners Cup dal 1991 al 1998. In Africa la CAF organizzò la CAF Champions League dal 1964 per i campioni nazionali, la Coppa delle Coppe d'Africa dal 1975 al 2003 per i vincitori della coppa nazionale e la Coppa CAF dal 1992 al 2003 (equivalente della Coppa UEFA), confluite del 2004 nella Coppa della Confederazione CAF, e dal 1992 la Supercoppa CAF. In Asia la AFC organizzò dal 1967 l'AFC Club Championship (dal 2004 AFC Champions League) per i campioni nazionali e la Coppa dell'AFC dal 2004. Infine, in tempi più recenti, in Oceania l'OFC organizzò l'OFC Club Championship (dal 2007 OFC Champions League) a partire dal 1987.
I vincitori della Coppa dei Campioni europea e della Coppa Libertadores si sfidarono dal 1960 al 2004 nella Coppa Intercontinentale. L'evento fu aperto anche alle altre confederazioni nel 2005 con la creazione, non senza difficoltà, della Coppa del Mondo per club da parte della FIFA. Una prima edizione pilota si tenne nel 2000, ma la competizione diventò annuale ufficialmente a partire dal 2005. Sulla falsariga della Coppa Intercontinentale anche la CONMEBOL e la CONCACAF organizzarono, anche se in maniera discontinua, dal 1968 al 1998 la Coppa Interamericana, nella quale si affrontavano i vincitori della Coppa Libertadores e della CONCACAF Champions' Cup e la CAF e la AFC la Coppa dei Campioni afro-asiatica (o Coppa Intercontinentale Africa-Asia) dal 1986 al 1998.
Competizioni tra nazioni
Il Torneo Interbritannico (in inglese British Home Championship), giocato dal 1883 al 1984, fu la prima competizione che mise di fronte squadre nazionali: si giocava fra le Nazionali di Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord.
Il progetto di una Coppa del Mondo figurò nei progetti della FIFA sin dalla sua fondazione nel 1904, e vide la sua nascita nel 1930 sotto la spinta data dal torneo olimpico di calcio. Le Olimpiadi erano fino a quel momento la maggiore manifestazione calcistica ma, con l'avvento del professionismo anche al di fuori delle isole britanniche negli anni venti e trenta, le squadre nazionali si presentarono ai Giochi Olimpici non più con la Nazionale maggiore, ma con compagini formate esclusivamente da giocatori non professionisti. Anche per questo le nazioni dell'est europeo, ufficialmente non professioniste, dominarono i tornei olimpici anche dopo la seconda guerra mondiale. Nel 1992 il Comitato Olimpico Internazionale decise di permettere ai professionisti di partecipare ai giochi, ma la FIFA pose il veto sulla partecipazione delle Nazionali maggiori. Si decise pertanto di schierare i giovani che, all'inizio della fase eliminatoria (solitamente un anno prima dei Giochi), avessero meno di 21 anni: nacque così la denominazione Under-23 data dal CIO.[92] Fu permesso di aggiungere 3 giocatori che avessero più di 23 anni (chiamati "fuori quota"), lasciando la scelta a discrezione della nazione.
La Coppa del Mondo FIFA, che si tiene ogni 4 anni, è l'evento più importante del calcio mondiale. Fu inaugurata nel 1930 da Jules Rimet, al tempo presidente della FIFA: nel formato attuale, la fase finale è giocata da 32 squadre nazionali (questo numero fu fissato nel 1998, dato che precedentemente le selezioni ammesse alla fase finale erano 24[93]), qualificate per mezzo di fasi eliminatorie tenute da ogni singola confederazione nei 2 anni precedenti alla fase finale. Otto selezioni nazionali hanno vinto almeno una volta la Coppa del Mondo: il Brasile (5 vittorie), l'Italia (4), la Germania (4), l'Argentina (2), l'Uruguay (2), l'Inghilterra, la Francia e la Spagna (1).
Le confederazioni a loro volta organizzano delle manifestazioni continentali: il Campionato europeo di calcio, la Coppa delle Nazioni Africane, la CONCACAF Gold Cup, la Coppa America, la Coppa delle Nazioni Oceaniane e la Coppa delle Nazioni Asiatiche. Nel 1992 fu creata la Confederations Cup, Inizialmente a inviti, poi a cadenza biennale dal 1997 e organizzata ogni 4 anni a partire dal 2005, mette di fronte, oltre ai vincitori delle 6 manifestazioni precedentemente elencate, il Paese ospitante e la detentrice della Coppa del Mondo.
Le manifestazioni sopra indicate nacquero inizialmente come maschili, ma la stessa organizzazione è stata applicata per i giovani (Campionati giovanili Under-20 e Under-17) e per le donne, come il Campionato mondiale di calcio femminile e manifestazioni corrispettive.
Squadre di calcio nazionali
- Lista delle squadre nazionali di calcio europee
- Lista delle squadre nazionali di calcio sudamericane
- Lista delle squadre nazionali di calcio africane
- Lista delle squadre nazionali di calcio asiatiche
- Lista delle squadre nazionali di calcio nordamericane
- Lista delle squadre nazionali di calcio oceaniane
Calcio femminile
Le donne hanno giocato a calcio fin dalla prima partita di calcio femminile tenutasi a North London nel 1895. Inizialmente, in particolare nel Regno Unito, era associato a partite di beneficenza e all'esercizio fisico.[94] Questa percezione cambiò decisamente negli anni settanta, quando il calcio femminile fu ufficialmente riconosciuto come sport[94] alla pari di quello maschile.
Il calcio femminile è in diversi paesi lo sport di squadra femminile principale e uno dei pochi con serie professionistiche.
La crescita del calcio femminile professionistico ha visto il lancio di competizioni, sia nazionali che internazionali, speculari al calcio maschile. Il periodo d'oro del calcio femminile è collocabile all'inizio degli anni venti del XX secolo, quando il numero di spettatori in alcune partite raggiunse le 50 000 unità.[95] Tutto ciò fu fermato il 5 dicembre del 1921 quando la Federazione calcistica dell'Inghilterra bandì il gioco del calcio femminile dai campi utilizzati dai propri club. Il bando fu rimosso nel dicembre del 1969 e la UEFA votò per il riconoscimento ufficiale del calcio femminile nel 1971.[94] La FIFA Women's World Cup (il campionato mondiale di calcio femminile) fu inaugurato nel 1991 e da allora viene tenuto ogni quattro anni.[96]
Varianti del calcio
Calcio a 5
Il calcio a 5 (gestito, come per il calcio, dalla FIFA e parallelamente in una versione con regole leggermente diverse dall'AMF - Asociación Mundial de Futsal) si gioca tra due squadre di 5 giocatori ciascuna. Le partite durano 60 minuti e si disputano due tempi di 30 minuti effettivi.[97] Le regole basilari sono simili a quelle del calcio, ma non vi è il fuorigioco, le rimesse laterali vengono effettuate con i piedi ed è possibile operare un numero illimitato di sostituzioni.[98] Inoltre, contrariamente a quanto avviene nel calcio, in ognuno dei due tempi di gioco ogni squadra può richiedere un time-out di un minuto.[97][99]
Diversa è anche la gestione dei falli: le infrazioni sono principalmente le stesse del calcio ma, similmente a quanto avviene per esempio nel basket, dal sesto fallo commesso in un solo tempo viene accordato un tiro libero diretto senza la possibilità di formare una barriera.[100] Inoltre nella versione dell'AMF esiste anche il cosiddetto "cartellino blu", che obbliga chi lo riceve a essere sostituito da un compagno e dopo aver fatto 5 falli personali bisogna lasciare il campo venendo sostituiti da un altro giocatore e non si può più rientrare.[99]
Le partite si svolgono su campi di dimensioni ridotte rispetto a quello da calcio e usando delle porte e un pallone anch'essi più piccoli. Tra le due versioni vi sono alcune differenze, in particolare riguardo alle dimensioni di campi e palloni e nelle norme che regolano il ruolo del portiere.
Calcio a 7 e calcio a 8
Il calcio a 7 e il calcio a 8 o calciotto sono un misto tra calcio e calcio a 5. Anche in questo caso le differenze principali sono la durata dei tempi (due di rispettivamente 20 e 25 minuti ciascuno), le dimensioni del campo, più piccolo rispetto a quello da calcio, e l'assenza del fuorigioco.
Calcio da spiaggia
Il calcio da spiaggia si gioca senza scarpe sulla sabbia in un campo di 35 per 25 metri. La partita si disputa in 3 tempi di 12 minuti l'uno, per un totale di 36 minuti effettivi, fin quando il cronometro viene fermato quando il gioco è interrotto. Tutti i calci di punizione sono diretti e vengono battuti senza la barriera.
A differenza del calcio esistono le espulsioni a tempo: se un giocatore riceve due cartellini gialli deve abbandonare il campo per 2 minuti senza poter essere sostituito e l'espulsione per somma di ammonizioni avviene al terzo cartellino giallo ricevuto. Le rimesse laterali possono essere battute sia con i piedi che con le mani.[101]
Showbol
Lo showbol o, come è noto in America settentrionale, calcio indoor, è molto simile al futsal, ma si gioca in un campo in erba sintetica leggermente più piccolo e delimitato da un recinto contro il quale può rimbalzare il pallone senza mai uscire di gioco.
La partita si disputa tra due squadre di 6 giocatori, di cui uno portiere, in due tempi di 25 minuti ciascuno.[102]
Calcio per disabili
Esistono tre varianti del calcio per i disabili, utilizzate in particolare nei Giochi paralimpici: una per persone affette da cecità, una per persone affette da paralisi cerebrale infantile e l'altra per disabili in sedia a rotelle.
La prima, denominata calcio a 5-un-lato, si gioca tra due squadre di 5 giocatori l'una. Il portiere non deve soffrire di cecità totale (B-1). Si disputano due tempi di 25 minuti ciascuno e il campo, di forma rettangolare, è lungo tra i 38 e i 42 metri e largo tra i 18 e i 22 metri. Viene utilizzato un pallone che emette un suono chiaramente udibile dai giocatori.[103]
La seconda, denominata calcio a 7-un-lato, è molto simile al calcio tradizionale. Le differenze più importanti si hanno nel numero dei giocatori (7 per squadra), le minori dimensioni di campo da gioco e porte, l'assenza del fuorigioco e la libertà di eseguire le rimesse laterali. Possono parteciparvi giocatori che abbiano una paralisi cerebrale infantile di classe da 5 a 8.[104]
Il calcio in carrozzina è simile al calcio a 5 e si gioca su un campo da pallacanestro tra due squadre di 4 giocatori l'una che si affrontano in due tempi di 20 minuti ciascuno.[105]
Altre varianti
Esistono diverse altre varianti del calcio, molte delle quali con regole derivate dall'incrocio con altri sport.
Il footvolley è un misto di calcio e pallavolo da spiaggia, o, qualora la rete fosse montata più bassa, del tennis. Lo scopo del gioco è, come nella pallavolo o nel tennis, quello di far passare la palla al di sopra di una rete, ma colpendola per un numero di volte limitato e con le parti del corpo consentite dalle regole del calcio. A livello professionistico si disputa 2 contro 2.
Il jorkyball, invece, combina aspetti del calcio e dello squash e anch'esso si gioca 2 contro 2.
Vi sono anche il calcio svedese, che si gioca da seduti, e il calcio saponato, simile al calcio a 5 ma giocato su una superficie cosparsa di acqua e sapone che rendono il fondo scivoloso e quindi instabile l'equilibrio dei giocatori.
Inoltre il calcio ha ispirato la creazione di giochi da tavolo come il subbuteo o il calcio balilla e in tempi più recenti, con l'avvento della robotica, di competizioni con regole simili per i robot, come la RoboCup.
Il calcio nel cinema
In quanto importante fenomeno di costume, il calcio ha fornito spesso al cinema lo spunto per film incentrati su questo o quell'aspetto di questo sport.
- Gli assi stranieri
- Il profeta del gol (di Sandro Ciotti, 1976) - su Johan Cruijff
- Best ("Best" di Mary McGuckian, 2000) - su George Best
- Johan Cruijff - En un momento dado (di Ramon Gieling, 2004) - su Johan Cruijff
- Amando a Maradona (di Javier Vázquez, 2005)
- Maradona - La mano de dios (di Marco Risi, 2007) con Marco Leonardi nella parte di Diego Armando Maradona
- Maradona - El Pibe de Oro (di Emir Kusturica, 2008) presentato al Festival di Cannes nel 2008
- Messi (di Álex de la Iglesia, 2014) presentato alla Mostra del cinema di Venezia 2014
- Zanetti Story (di Simone Scafidi e Carlo Sigon, 2015) con Javier Zanetti nella parte di Javier Zanetti
- Ronaldo (di Anthony Wonke, 2015) - su Cristiano Ronaldo
- I tifosi
- Eccezzziunale... veramente (di Carlo Vanzina, 1982) con Diego Abatantuono, Massimo Boldi, Teo Teocoli
- Ultrà (di Ricky Tognazzi, 1990) con Claudio Amendola, Ricky Memphis
- Hooligans ("I.D." di Philip Davis, 1995) con Reece Dinsdale, Richard Graham
- Tifosi (di Neri Parenti, 1999) con Massimo Boldi, Diego Abatantuono, Christian De Sica
- Hooligans ("Green Street" di Lexi Alexander, 2005) con Elijah Wood
- Eccezzziunale veramente - Capitolo secondo... me (di Carlo Vanzina, 2006) con Diego Abatantuono
- Eventi importanti
- Italia-Germania 4-3 (di Andrea Barzini, 1990)
- In campo per la vittoria ("The Game of Their Lives" di David Anspaugh, 2005) - sulla storica vittoria degli Stati Uniti sull'Inghilterra ai Mondiali del 1950
- Il grande match (di Gerardo Olivares, 2006) - sulla finale dei Mondiali del 2002 Germania-Brasile
- Drammatici
- Fuga per la vittoria ("Victory" di John Huston, 1981) con Pelé, Sylvester Stallone, Michael Caine, Max Von Sydow, Bobby Moore, Osvaldo Ardiles, Paul Van Himst, Kazimierz Deyna
- Ultimo minuto (di Pupi Avati, 1987) con Ugo Tognazzi, Elena Sofia Ricci, Massimo Bonetti, Diego Abatantuono
- Appuntamento a Liverpool (di Marco Tullio Giordana, 1988) con Isabella Ferrari
- Il Grande Torino (miniserie TV di Claudio Bonivento, 2005) con Giuseppe Fiorello
- Il mio sogno più grande ("Gracie" di Davis Guggenheim, 2007) con Carly Schroeder, Elisabeth Shue
- Piede di Dio (di Luigi Sardiello, 2009) con Emilio Solfrizzi
- Lezioni di sogni ("Der ganz große Traum" di Sebastian Grobel, 2011) con Daniel Brühl
- Commedie
- Gli eroi della domenica (di Mario Camerini, 1953) con Raf Vallone, Marcello Mastroianni, Paolo Stoppa, Franco Interlenghi
- Gambe d'oro (di Turi Vasile, 1958) con Totò
- Il presidente del Borgorosso Football Club (di Luigi Filippo D'Amico, 1970) con Alberto Sordi, Omar Sívori
- Quel ragazzo della curva B (di Romano Scandariato, 1987) con Nino D'Angelo
- Febbre a 90° ("Fever Pitch" di David Evans, 1997) con Colin Firth
- Jimmy Grimble ("There's Only One Jimmy Grimble" di John Hay, 2000) con Lewis McKenzie, Robert Carlyle
- Prenditi un sogno ("Purely Belter" di Mark Herman, 2000)
- Sognando Beckham ("Bend It Like Beckham" di Guirinder Chadha, 2002) con Parminder Nagra, Keira Knightley
- Il miracolo di Berna ("Das Wunder von Bern" di Sönke Wortmann, 2003)
- 4-4-2 - Il gioco più bello del mondo (film a episodi di Michele Carrillo, Claudio Cupellini, Francesco Lagi e Roan Johnson, prodotto da Paolo Virzì, 2006) con Nino D'Angelo, Francesca Inaudi, Gigio Alberti, Valerio Mastandrea
- Goal! ("Goal!" di Danny Cannon, 2005)
- A due calci dal paradiso (di Fabio Martina, 2006)
- She's the Man (di Andy Fickman 2006) con Amanda Bynes, Channing Tatum
- Goal! 2 - Vivere un sogno ("Goal! 2: Living the Dream" di Jaume Collet-Serra, 2007)
- Goal! 3 ("Goal III: Taking on the World" di Andy Morahan, 2009)
- I film comico/demenziali
- I due maghi del pallone (di Mariano Laurenti, 1970) con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia
- Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento (di Nando Cicero, 1983) con Alvaro Vitali
- L'allenatore nel pallone (di Sergio Martino, 1984) con Lino Banfi
- Mezzo destro mezzo sinistro - 2 calciatori senza pallone (di Sergio Martino, 1985) con Gigi Sammarchi, Andrea Roncato, Milena Vukotic, Leo Gullotta
- Il tifoso, l'arbitro e il calciatore (di Pier Francesco Pingitore, 1986) con Alvaro Vitali, Pippo Franco, Mario Carotenuto
- Shaolin Soccer (di Stephen Chow, Hong Kong 2001)
- L'allenatore nel pallone 2 (di Sergio Martino, 2008) con Lino Banfi
- Dream Team ("Les Seigneurs" di Olivier Dahan, 2012) con José Garcia, Jean Reno
Note
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- Giorgio Tosatti, Il Grande Calcio - Enciclopedia del calcio mondiale, Fabbri Editori, 1988.
Voci correlate
Altri progetti
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- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «calcio»
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Collegamenti esterni
- Template:Thesaurus BNCF
- Template:Dmoz
- Bruno Roghi, Calcio, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Alessandro Capriotti, Calcio, in Enciclopedia Italiana, VII Appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2006.
Regolamenti
- (EN) Laws of the Game sul sito della FIFA
- (PDF) Regolamento del Giuoco del Calcio e Guida Pratica - Edizione 2011 a cura dell'AIA
- (PDF) Regolamento del Giuoco del Calcio - Edizione 2008/2009 sul sito della FIGC
Federazioni
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- (es en) Sito ufficiale della CONMEBOL, su conmebol.com. Lingua sconosciuta: es en (aiuto)
- (EN) Sito ufficiale della OFC, su oceaniafootball.com.
- (en fr it es pt de ru pl uk jp zh ko) Sito ufficiale della UEFA, su it.uefa.com. Lingua sconosciuta: en fr it es pt de ru pl uk jp zh ko (aiuto)
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