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Gipi continua inoltre la sua collaborazione con il quotidiano ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'', per il quale illustra racconti e articoli, e con il settimanale ''[[Internazionale (periodico)|Internazionale]]''. Sue sono le illustrazioni del libro di [[Alessandro Baricco]] ''[[I barbari]]'', pubblicato a puntate su ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'' e poi edito in volume. Ha disegnato la copertina del primo disco di [[Le luci della centrale elettrica]], intitolato ''[[Canzoni da spiaggia deturpata]]'', pubblicato nel [[2008]]. Nello stesso anno viene pubblicato il suo lavoro di maggior successo<ref>{{Cita web|url=http://www.lospaziobianco.it/omnibus-opere-fondamentali-gipi/|titolo=Omnibus - tre opere fondamentali di Gipi - Recensioni su Lo Spazio Bianco|sito=www.lospaziobianco.it|accesso=14 giugno 2017}}</ref>, l'autobiografico ''LMVDM - la mia vita disegnata male''. |
Gipi continua inoltre la sua collaborazione con il quotidiano ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'', per il quale illustra racconti e articoli, e con il settimanale ''[[Internazionale (periodico)|Internazionale]]''. Sue sono le illustrazioni del libro di [[Alessandro Baricco]] ''[[I barbari]]'', pubblicato a puntate su ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'' e poi edito in volume. Ha disegnato la copertina del primo disco di [[Le luci della centrale elettrica]], intitolato ''[[Canzoni da spiaggia deturpata]]'', pubblicato nel [[2008]]. Nello stesso anno viene pubblicato il suo lavoro di maggior successo<ref>{{Cita web|url=http://www.lospaziobianco.it/omnibus-opere-fondamentali-gipi/|titolo=Omnibus - tre opere fondamentali di Gipi - Recensioni su Lo Spazio Bianco|sito=www.lospaziobianco.it|accesso=14 giugno 2017}}</ref>, l'autobiografico ''LMVDM - la mia vita disegnata male''. |
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Nel [[2011]] esordisce dietro la macchina da presa con il film ''[[L'ultimo terrestre]]'' prodotto da Fandango in concorso alla 68ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, firmandosi col suo "nome (quasi) vero"<ref>{{cita web|url= |
Nel [[2011]] esordisce dietro la macchina da presa con il film ''[[L'ultimo terrestre]]'' prodotto da Fandango in concorso alla 68ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, firmandosi col suo "nome (quasi) vero"<ref>{{cita web|url=https://giannigipi.blogspot.com/2011/07/il-film-il-nome.html|titolo=Il film, il nome|editore=Blog di Gipi|data=10 luglio 2011|accesso=11 dicembre 2011}}</ref> all'anagrafe Gian Alfonso Pacinotti. Nel [[2012]] viene presentato al [[Torino Film Festival]] il suo mediometraggio ''[[Smettere di fumare fumando]]''. Prosegue anche il lavoro come illustratore: nel [[2013]] realizza il manifesto ufficiale della 31ª edizione del [[Torino Film Festival]]<ref>{{it}}{{cita web|url=http://www.voto10.it/cinema/not.php?NewsID=13622&Titolo=News:%2031a%20edizione%20del%20Torino%20Film%20Festival:%20ecco%20il%20manifesto%20ufficiale%20disegnato%20da%20Gipi|titolo=31a edizione del Torino Film Festival: ecco il manifesto ufficiale disegnato da Gipi|editore=Voto10.it|}}</ref>, nel 2016 le copertine di alcuni romanzi degli Oscar Junior di [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]], nel 2017 il manifesto del 30° [[Salone internazionale del libro|Salone del Libro di Torino]]. |
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Nel [[2014]] il suo fumetto ''[[Unastoria]]'', edito da Coconino Press-Fandango, entra nei dodici finalisti del [[Premio Strega]] ed è il primo romanzo a fumetti a ricevere la candidatura nella storia del premio letterario, anche se in questo caso il linguaggio è affine a quello poetico. La candidatura ha suscitato un certo dibattito sullo status del fumetto come opera letteraria<ref>{{cita web|url=http://www.fumettologica.it/2014/04/gipi-premio-strega-fumetto-polemica-graphic-novel/|titolo=Gipi, lo Strega, e i paradossi del fumetto impertinente|autore=[[Matteo Stefanelli]]|sito=[[Fumettologica]]}}</ref>. Lo stesso dibattito si è riacceso, seppure in tono minore, l'anno successivo, quando a essere candidato per lo stesso premio è stato il graphic novel di [[Zerocalcare]] ''[[Dimentica il mio nome]]''<ref>{{cita web|url=http://www.wired.it/play/fumetti/2015/03/18/zerocalcare-candidato-premio-strega/|titolo=Zerocalcare candidato al Premio Strega 2015 (Wired)}}</ref>. Gipi vince, inoltre, il Premio Speciale "40 anni di Mondello" per la XL edizione del Premio Letterario Internazionale Mondello<ref>{{cita web|url=http://www.vanityfair.it/show/libri/14/04/10/gipi-premio-strega-migliori-graphic-novel|titolo=unastoria di Gipi, il primo fumetto al premio Strega|sito=vanityfair.it|autore=Irene Soave|editore=Condé Nast Italia Spa|accesso=22 ottobre 2016}}</ref>. |
Nel [[2014]] il suo fumetto ''[[Unastoria]]'', edito da Coconino Press-Fandango, entra nei dodici finalisti del [[Premio Strega]] ed è il primo romanzo a fumetti a ricevere la candidatura nella storia del premio letterario, anche se in questo caso il linguaggio è affine a quello poetico. La candidatura ha suscitato un certo dibattito sullo status del fumetto come opera letteraria<ref>{{cita web|url=http://www.fumettologica.it/2014/04/gipi-premio-strega-fumetto-polemica-graphic-novel/|titolo=Gipi, lo Strega, e i paradossi del fumetto impertinente|autore=[[Matteo Stefanelli]]|sito=[[Fumettologica]]}}</ref>. Lo stesso dibattito si è riacceso, seppure in tono minore, l'anno successivo, quando a essere candidato per lo stesso premio è stato il graphic novel di [[Zerocalcare]] ''[[Dimentica il mio nome]]''<ref>{{cita web|url=http://www.wired.it/play/fumetti/2015/03/18/zerocalcare-candidato-premio-strega/|titolo=Zerocalcare candidato al Premio Strega 2015 (Wired)}}</ref>. Gipi vince, inoltre, il Premio Speciale "40 anni di Mondello" per la XL edizione del Premio Letterario Internazionale Mondello<ref>{{cita web|url=http://www.vanityfair.it/show/libri/14/04/10/gipi-premio-strega-migliori-graphic-novel|titolo=unastoria di Gipi, il primo fumetto al premio Strega|sito=vanityfair.it|autore=Irene Soave|editore=Condé Nast Italia Spa|accesso=22 ottobre 2016}}</ref>. |
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![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/98/Gipi_-_Internazionale_a_Ferrara_2007.jpg/220px-Gipi_-_Internazionale_a_Ferrara_2007.jpg)
Gipi, pseudonimo di Gian Alfonso Pacinotti (Pisa, 12 dicembre 1963), è un fumettista, illustratore e regista italiano. Per la sua attività come autore di fumetti ha avuto riconoscimenti internazionali come il premio Goscinny e quello per il miglior album al Festival d'Angoulême.
Biografia
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/eb/Gipi_-_Internazionale_a_Ferrara_02.jpg/220px-Gipi_-_Internazionale_a_Ferrara_02.jpg)
Gipi punta su una ricerca pittorica, esprimendosi con fumetti ad olio e poi ad acquerello; si caratterizza come fumettista per la sintesi tra l'avventura ed il realismo sia di cronaca che di vissuto personale.[senza fonte] Autore di poche pubblicazioni, si afferma in pochi anni, vincendo numerosi premi, tra cui, nel 2006, il Premio Goscinny[senza fonte] e il prestigioso Premio al Miglior Album al Festival international de la bande dessinée d'Angoulême,[senza fonte] assegnato in precedenza solo a due italiani, Hugo Pratt e Vittorio Giardino. I fumetti di Gipi sono pubblicati in Italia da Coconino Press, e sono tradotti in molti paesi, tra cui Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti.
Nel 2007, per Artissima Fumetto, si è tenuta la mostra antologica "GIPI. Appunti per una storia" a cura di Daniele Ratti e Sergio Pignatone presso il Palazzo Birago di Borgaro.
Gipi continua inoltre la sua collaborazione con il quotidiano la Repubblica, per il quale illustra racconti e articoli, e con il settimanale Internazionale. Sue sono le illustrazioni del libro di Alessandro Baricco I barbari, pubblicato a puntate su la Repubblica e poi edito in volume. Ha disegnato la copertina del primo disco di Le luci della centrale elettrica, intitolato Canzoni da spiaggia deturpata, pubblicato nel 2008. Nello stesso anno viene pubblicato il suo lavoro di maggior successo[1], l'autobiografico LMVDM - la mia vita disegnata male.
Nel 2011 esordisce dietro la macchina da presa con il film L'ultimo terrestre prodotto da Fandango in concorso alla 68ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, firmandosi col suo "nome (quasi) vero"[2] all'anagrafe Gian Alfonso Pacinotti. Nel 2012 viene presentato al Torino Film Festival il suo mediometraggio Smettere di fumare fumando. Prosegue anche il lavoro come illustratore: nel 2013 realizza il manifesto ufficiale della 31ª edizione del Torino Film Festival[3], nel 2016 le copertine di alcuni romanzi degli Oscar Junior di Mondadori, nel 2017 il manifesto del 30° Salone del Libro di Torino.
Nel 2014 il suo fumetto Unastoria, edito da Coconino Press-Fandango, entra nei dodici finalisti del Premio Strega ed è il primo romanzo a fumetti a ricevere la candidatura nella storia del premio letterario, anche se in questo caso il linguaggio è affine a quello poetico. La candidatura ha suscitato un certo dibattito sullo status del fumetto come opera letteraria[4]. Lo stesso dibattito si è riacceso, seppure in tono minore, l'anno successivo, quando a essere candidato per lo stesso premio è stato il graphic novel di Zerocalcare Dimentica il mio nome[5]. Gipi vince, inoltre, il Premio Speciale "40 anni di Mondello" per la XL edizione del Premio Letterario Internazionale Mondello[6].
Nel 2015 pubblica il gioco di carte Bruti, da lui ideato e disegnato. Il gioco è edito da Rulez srl ed è stato realizzato grazie a una campagna di crowdfunding. Nello stesso anno gli viene dedicata una mostra dal Museo Luzzati di Genova. Nel 2016 pubblica il graphic novel La terra dei figli, disegnato completamente in bianco e nero e ambientato in un futuro distopico e desolato.
A cavallo fra il 2018 e il 2019 esce la sua opera omnia in edicola come allegato a La Repubblica.
Opere (parziale)
- Esterno notte, Bologna, Coconino Press, 2003. ISBN 8888063773
- Proserpina e Mida (testo Nathaniel Hawthorne, illustrato da Gipi, a cura di Roberto Piumini), Roma, Editori Riuniti, 2003. ISBN 8835953324
- Europa e Pandora (testo Nathaniel Hawthorne, illustrato da Gipi, a cura di Roberto Piumini), Roma, Editori Riuniti, 2003. ISBN 9788835953319
- Appunti per una storia di guerra, I ed. Bologna, Coconino Press, 2004. ISBN 8888063986; II ed. Milano , Rizzoli, 2006. ISBN 8817014206
- Gli Innocenti, Bologna, Coconino Press, 2005. ISBN 8876180109
- Questa è la stanza, Bologna, Coconino Press, 2005. ISBN 8876180397
- Hanno ritrovato la macchina, Bologna, Coconino Press, 2006. ISBN 887618029X
- S. Coconino Press, 2006. ISBN 8876180621
- LMVDM - La mia vita disegnata male, Milano/Bologna, Fusi Orari/Coconino press, 2008. ISBN 9788876181252.
- Diario di fiume e altre storie, Coconino Press, 2009. ISBN 978-88-7618-153-5
- Verticali, Bologna, Coconino Press, 2009. ISBN 8876181520
- Baci dalla provincia (raccolta dei due racconti “Gli innocenti” e “Hanno ritrovato la macchina”), Bologna, Coconino Press, 2011. ISBN 9788876181689
- Unastoria, Bologna, Coconino Press-Fandango, 2013. ISBN 9788876182495
- La terra dei figli, Bologna, Coconino Press-Fandango, 2016. ISBN 9788876183256
- Boschi mai visti (antologia di racconti dal 1994 al 2003, pubblicati in origine su Cuore, Boxer e Blue), Bologna, Coconino Press-Fandango, 2018. ISBN 9788876184253
Riconoscimenti
- 2004 - Premio Micheluzzi come "miglior disegnatore" per Esterno notte
- 2004 - Gran premio Romics per Esterno notte
- 2005 - Premio come "miglior libro di scuola italiana" per Appunti di una storia di guerra
- 2005 - Premio Micheluzzi come "miglior disegnatore" per Questa è la stanza
- 2005 - Prix Margouillat come "miglior album"
- 2005 - Premio della giuria come "autore unico" a Lucca
- 2006 - Premio Micheluzzi come "miglior disegnatore" per Questa è la stanza
- 2006 - Premio al "Miglior Album" al festival di Angoulême per Appunti per una storia di guerra
- 2006 - Premio Goscinny per Appunti per una storia di guerra
- 2006 - Max und Moritz come "miglior libro straniero" al Festival del fumetto di Erlangen per Gli innocenti
- 2006 - Gran Guinigi come "miglior storia breve" per Hanno ritrovato la macchina
- 2008 - "Miglior opera straniera pubblicata in Spagna nel 2007" nel Salon del Comic di Barcellona per S..
- 2012 - Primo premio "Opera prima" per L'ultimo terrestre alla 2ª edizione della rassegna Asti Film Festival
- 2014 - Premio Speciale "40 anni di Mondello" per la XL edizione del Premio Letterario Internazionale Mondello
Filmografia
- L'ultimo terrestre (2011)
- Smettere di fumare fumando (2012)
- WOW (2013)
- Il ragazzo più felice del mondo (2018)
Note
- ^ Omnibus - tre opere fondamentali di Gipi - Recensioni su Lo Spazio Bianco, su www.lospaziobianco.it. URL consultato il 14 giugno 2017.
- ^ Il film, il nome, su giannigipi.blogspot.com, Blog di Gipi, 10 luglio 2011. URL consultato l'11 dicembre 2011.
- ^ (IT) 31a edizione del Torino Film Festival: ecco il manifesto ufficiale disegnato da Gipi, su voto10.it.
- ^ Matteo Stefanelli, Gipi, lo Strega, e i paradossi del fumetto impertinente, su Fumettologica.
- ^ Zerocalcare candidato al Premio Strega 2015 (Wired), su wired.it.
- ^ Irene Soave, unastoria di Gipi, il primo fumetto al premio Strega, su vanityfair.it, Condé Nast Italia Spa. URL consultato il 22 ottobre 2016.
Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni di o su Gipi
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gipi
Collegamenti esterni
- Gipi, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Gipi, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Gipi, su AllMovie, All Media Network.
- Santa Maria Video, i video e i cortometraggi di Gipi, su santamariavideo.blogspot.com.
- Il blog di Gipi, su giannigipi.blogspot.com.
- La settimana di Gipi: striscia di Gipi su Internazionale, su flickr.com.
- Gipi su Slumberland.it, su slumberland.it.
- La città per Gipi, su wilfingarchitettura.blogspot.it.
- Video tutorial di Gipi mentre disegna una pagina tratta da unastoria, su fumettologica.it.
- Che tempo che fa: Intervista a Gipi, RAI, 24 maggio 2014. URL consultato il 29 maggio 2014.
- Intervista a Gipi di Giulia Balducci, su youtube.com.
- Fumettology: Intervista a Gipi, RAI, 23 giugno 2014.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 44552194 · ISNI (EN) 0000 0001 0893 6493 · SBN RAVV107401 · Europeana agent/base/107517 · LCCN (EN) nr2006008786 · GND (DE) 130642339 · BNE (ES) XX4613823 (data) · BNF (FR) cb14606425n (data) · J9U (EN, HE) 987012510549205171 · NSK (HR) 000535554 · CONOR.SI (SL) 101997155 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr2006008786 |
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