Bellano
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Bellano comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Antonio Rusconi (lista civica Bellano guarda avanti) dal 5-6-2016 |
Territorio | |
Coordinate | 46°02′35.52″N 9°18′21.96″E / 46.0432°N 9.3061°E |
Altitudine | 202 m s.l.m. |
Superficie | 22,03 km² |
Abitanti | 3 490[2] (01-01-2020) |
Densità | 158,42 ab./km² |
Frazioni | Biosio, Bonzeno, Costa, Gora, Grabbia, Lezzeno, Ombriaco, Oro, Pegnino, Pendaglio, Pennaso, Pernice, Ponte Oro, Pradello, Rivalba, Valletta, Verginate[1], Vendrogno (Busé, Camaggiore, Inesio, Mornico, Mosnico, Noceno, Sanico, Comasira) |
Comuni confinanti | Casargo, Dervio, Parlasco, Perledo, San Siro (CO), Taceno, Valvarrone |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 23822 |
Prefisso | 0341 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 097008 |
Cod. catastale | A745 |
Targa | LC |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 220 GG[4] |
Nome abitanti | bellanesi |
Patrono | santi Nazaro e Celso |
Giorno festivo | 28 luglio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Bellano (Belàan in dialetto comasco[5], pronuncia fonetica IPA: /beˈlãː/), è un comune italiano di 3490 abitanti della provincia di Lecco in Lombardia, situato sulla sponda orientale del Lago di Como. Confina a nord col comune di Dervio, a est con i comuni di Valvarrone e di Casargo, a sud con i comuni di Taceno, Parlasco e Perledo, mentre a ovest è interamente bagnato dal lago di Como.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Clima[modifica | modifica wikitesto]
Storia[6][modifica | modifica wikitesto]
Il territorio di Bellano era forse già abitato in epoca romana. Nel secolo scorso furono frequenti i ritrovamenti di sepolture d'età romana. In questo periodo storico era attraversato dalla via Spluga, strada romana che collegava Milano con il passo dello Spluga.
Nel 905,[7] ma con probabilità già da alcuni secoli, la città era di proprietà dell'Arcivescovo di Milano, che vi aveva fissata una sua residenza da cui amministrava la giustizia civile.[8]
Si è molto discusso sull'origine della Pieve, forse già del VII secolo, vista anche l'antichità della titolazione ai SS. Nazaro e Celso, ai quali poi si aggiunse S. Giorgio.
Passata come la Valsassina sotto il controllo dei Torriani, venne poi non senza contrasto in possesso dei Visconti dalla fine del Duecento, e dal 1370 godette del diritto di formulare i propri Statuti. La città tre-quattrocentesca rivestiva una posizione di rilievo nel Lario: le mura[9], il Pretorio, la vecchia Parrocchiale presso il Pioverna, i numerosi palazzi, la precocità dell'insegnamento (scuole grammaticales sono attestate dal 1417) conferivano a Bellano notevole prestigio, che spiega sia la frequenza dei saccheggi (celebre quello veneziano del 1447), terminati nel 1454 con la pace di Lodi[10], sia le resistenze ai tentativi d'infeudazione (nel 1467 ai Rusca, nel 1471 a Lorenzo da Pesaro), fino all'assegnazione nel 1480 del Contado della Riviera con Bellano, Mandello del Lario e Varenna, e l'anno successivo si aggiunsero Dervio, Corenno e Monte Introzzo[11], a Pietro II Dal Verme, conte di Bobbio, Voghera, Castel San Giovanni e tutta la val Tidone, Pieve di Incino e Valsassina, che muore avvelenato dalla moglie nel 1485, e il feudo viene assegnato a Chiara Sforza, figlia di Galeazzo Maria Sforza, vedova Dal Verme. Nonostante le frequenti espropriazioni e i danni (distruzione delle mura per volontà del Medeghino[12]), la Sforza seppe mantenere il controllo della situazione fino alla morte (1530), mentre nel 1533 i suoi eredi Fregoso preferirono cedere Bellano e gli altri feudi agli Sfondrati. Notiamo con interesse come proprio gli anni 1520-1530, tumultuosi e spesso drammatici, videro in Bellano una notevole fioritura d'arte, ben testimoniata nella fabbrica della Parrocchiale.
Dal 1533 al 1788 la città fu parte importante del feudo Sfondrati della Riviera, pur subendo dure prove come le pestilenze del 1576-1577 e 1630 e i saccheggi Montalto (1629) e Rhoan (1634). Con la morte dell'ultimo Sfondrati, nel 1788 Bellano ritornò a essere proprietà demaniale del Ducato di Milano.[12]
Il 1º gennaio 2020 ha incorporato il territorio del comune di Vendrogno.
A novembre 2021 entra a far parte del circuito de I borghi più belli d'Italia.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma comunale è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 6 dicembre 1928.[13]
«Mantellato: sopra a destra: di azzurro, alla torre di rosso, merlata alla ghibellina, murata di nero, cimata da una corona di alloro, fondata su una pianura di verde, e accostata dalle lettere maiuscole A N; a sinistra: d'argento al biscione di verde, coronato d'oro, ondeggiante in palo, ingollante a metà un bambino ignudo di carnagione, e accostato dalle lettere maiuscole I e O; sotto: al campo di cielo, alla barca con vela al naturale navigante su d'un mare d'argento e di azzurro.» |
(D.C.G. del 6 dicembre 1928) |
Nello stemma troviamo il simbolo dei Torriani (una Torre con le iniziali A e N) e le insegne dei Visconti (un biscione con le lettere I O, iniziali di Ioannes, l'arcivescovo di Milano Giovanni Visconti); in basso, un'imbarcazione simboleggia la posizione della cittadina sulle sponde del lago.
Il gonfalone, concesso con regio decreto del 22 febbraio 1934[13], è un drappo di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
- La chiesa dei Santi Nazaro e Celso[14] risalente al 1348, riconosciuta come monumento nazionale è una costruzione in stile tardo romanico, notevolmente restaurata; all'esterno, sulla facciata, il rosone presenta una pregevole cornice di grandi dimensioni; tra il portale e il rosone è situata una edicola gotica impreziosita da una statua di Sant'Ambrogio oggi locata all'interno. All'interno sono presenti molti affreschi risalenti al XVI secolo.[15]
- La chiesa di Santa Marta[16] edificata nel sec. XIV, conserva al suo interno il gruppo ligneo del 1500 di Giovanni Angelo Del Maino con nove figure raffiguranti la deposizione.
- La chiesa di San Grato nella frazione di Vendrogno.
- La chiesa di Sant'Andrea (XIII-XVII secolo),[17] nella frazione Bonzeno
- Il Santuario Madonna delle Lacrime[18] (1690-1704), in località Lezzeno e in stile barocco, venne eretto in seguito all'evento miracoloso avvenuto, secondo la tradizione, il 6 agosto 1688[19].
- L'oratorio dei Santi Bernardino e Sebastiano (XV secolo)[20]
- L'oratorio di San Rocco[21]
- La ex-chiesa di San Nicolao[22]
Architetture civili e militari[modifica | modifica wikitesto]
- Porta fortificata di Novareno (XVI-XVII secolo)[23]
- Villa Bertarini (1890)[24]
- Villa Virginia[25]
- Ex-cotonificio Cantoni (1898)[26]
- Istituto Vitali (1922-1924)[27]
- Scuola elementare Tommaso Grossi (1933-1938)[28]
Altro[modifica | modifica wikitesto]
- Monumento a Tommaso Grossi[12]
- Monumento a Sigismondo Boldoni[12]
Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]
- Orrido di Bellano, forra presente nel comune.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Il primo Consiglio comunale fu eletto nel 1821.
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[29]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]
Al 1º gennaio 2019 gli stranieri residenti nel comune erano 156, ovvero il % della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[30]:
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]
Il comune dispone di una stazione ferroviaria posta sulla ferrovia Tirano-Lecco. La stazione è servita dai treni regionali in servizio sulla tratta da Sondrio a Lecco, e dai RegioExpress in servizio sulla tratta da Tirano a Milano.
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Bellano dispone di un ormeggio servito dalle imbarcazioni della navigazione pubblica sul lago di Como.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Riccardo Tanghetti | lista civica | sindaco | |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Sandro Cariboni | lista civica | sindaco | |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Sandro Cariboni | lista civica | sindaco | |
8 giugno 2009 | 16 maggio 2011 | Pierluigi Vitali | lista civica | sindaco | |
16 maggio 2011 | 5 giugno 2016 | Roberto Santalucia | lista civica "Bellano bella" | sindaco | |
5 giugno 2016 | in carica | Antonio Rusconi | lista civica "Bellano guarda avanti!" | sindaco |
Sagre e manifestazioni[modifica | modifica wikitesto]
Pesa vegia[modifica | modifica wikitesto]
La Pesa vegia è un appuntamento delle festività natalizie, una manifestazione con alle spalle oltre 400 anni di storia che ogni anno il 5 gennaio si ripresenta ai suoi visitatori. Molte sono le leggende e le ipotesi sorte negli anni intorno alla nascita di questa manifestazione. Dal lavoro di ricerca svolto recentemente da Antonio Rusconi (e sfociato nella pubblicazione del libro “Pesa Vegia tra leggenda e realtà”), viene documentata come più verosimile una datazione intorno al 1605, anno in cui vi fu l’emanazione di una grida, a cura del Governatore Pedro Acevedo, Conte di Fuentes, che annullava una precedente sua riforma del 1604 e ripristinava in uso le vecchie unità di misura (da qui il nome Pesa vegia).
I bellanesi festeggiano questo evento ogni anno da 4 secoli, anche in tempo di guerre e privazioni, inscenando il corteo dei Re Magi, la corsa delle Pese per le vie del paese e il falò sul molo. Negli anni molti sono stati i cambiamenti e le innovazioni nel modo di festeggiare la lieta novella. E vengono così alla luce nel secondo Novecento il Governatore e la lettura dell’editto dal balcone del Municipio, il presepe vivente, il castello di Re Erode e altro ancora.
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
-
San Nazaro e Celso
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Vista lago
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Il porticciolo
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L'ex Cotonificio Cantoni
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Comune di Bellano - Statuto.
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 1º gennaio 2020.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Amanzio Aondio - Felice Bassani (a cura di), Dialetto da salvare, Oggiono, Cattaneo Editore, 1983, p. 214.
- ^ Comune di Bellano - Storia
- ^ Zastrow, p. 30.
- ^ Zastrow, p. 42.
- ^ Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A Editoriale, 1991, p. 23.
- ^ Annalisa Borghese, Bellano, in Il territorio lariano e i suoi comuni, n. 6, Milano, Editoriale del Drago, pp. 93-95.
- ^ Adami, p. 67.
- ^ a b c d Borghese, pp.93-95.
- ^ a b Bellano, su Archivio Centrale dello Stato.
- ^ Chiesa dei SS. Nazaro e Celso - complesso, Piazza di S. Giorgio - Bellano (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 aprile 2021.
- ^ "Tesori d'Italia", Selezione dal Reader's Digest, Milano, 1975, pag.42
- ^ Chiesa di S. Marta - complesso, Piazza Santa Marta - Bellano (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 aprile 2021.
- ^ Chiesa di S. Andrea, Strada di S. Andrea - Bellano (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 aprile 2021.
- ^ Santuario della Madonna delle Lacrime - complesso, Strada alla Madonna - Bellano (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 aprile 2021.
- ^ Cammilleri, p. 389.
- ^ Oratorio dei SS. Bernardino e Sebastiano, Strada da San Rocco - Bellano (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 aprile 2021.
- ^ Oratorio di S. Rocco, Via S. Rocco - Bellano (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 aprile 2021.
- ^ Chiesa di S. Nicolao (ex), Vicolo S. Nicolao - Bellano (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 aprile 2021.
- ^ Porta di Novareno, via Plinio, 0 (P) - Bellano (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 aprile 2021.
- ^ Villa Bertarini - complesso, Via XX Settembre - Bellano (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 aprile 2021.
- ^ Villa Virginia, Via per Colico, 11 - Bellano (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 aprile 2021.
- ^ Cotonificio Cantoni (ex) - complesso, Via Roma - Bellano (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 aprile 2021.
- ^ Istituto Mons. Luigi Vitali, Via XX Settembre, 9 - Bellano (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 aprile 2021.
- ^ Scuola materna Tommaso Grossi, Via Martiri Libertà, 18 - Bellano (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 aprile 2021.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Cittadini Stranieri 2019 - Bellano (LC), su Tuttitalia.it. URL consultato il 15 gennaio 2020.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Enrico Casanova, Dizionario feudale delle provincie componenti l'antico stato di Milano all'epoca della cessazione del sistema feudale, Firenze, 1904, pp. 79-80.
- Vittorio Adami, Varenna e Monte di Varenna. Saggio di storia comunale, Milano, 1927.
- Annalisa Borghese, Annone di Brianza, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, pp. 93-95.
- Oleg Zastrow, Sant'Ambrogio - Immagini tra Lario e Brianza, Oggiono, Cattaneo Editore, 1997.
- Angelo Borghi, Il lago di Lecco e le valli, Lecco, Cattaneo Paolo Grafiche, 1999, pp. 185-196, ISBN 8886509375.
- Rino Cammilleri, Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni, Milano, Edizioni Ares, 2020, ISBN 978-88-815-59-367.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Andrea Vitali
- Giacomo Del Maino
- Giovanni Angelo Del Maino
- Tiburzio Del Maino
- Orrido di Bellano
- Stazione di Bellano-Tartavalle Terme
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Bellano, su lombardiabeniculturali.it, Regione Lombardia.
- Bellano - LarioOrientale.eu, su larioorientale.eu. URL consultato il 17 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2012).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 147024263 · J9U (EN, HE) 987007540466605171 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr94013271 |
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