Lindau
Lindau grande città circondariale | |
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Lindau (Bodensee) | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Land | ![]() |
Distretto | ![]() |
Circondario | Lindau |
Amministrazione | |
Sindaco | Gerard Ecker (SPD) dal 2012 |
Territorio | |
Coordinate | 47°32′45″N 9°41′02″E / 47.545833°N 9.683889°E |
Altitudine | 401 m s.l.m. |
Superficie | 33,06 km² |
Abitanti | 25 543[1] (31-12-2020) |
Densità | 772,63 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 88131 |
Prefisso | 08382 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice Destatis | 09 7 76 116 |
Targa | LI |
Nome abitanti | lindauer |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Lindau, ufficialmente Lindau (Bodensee)[2], letteralmente: "Lindau (Lago di Costanza)" (in dialetto svevo Lindou) è una città di 25 543 abitanti della Baviera, in Germania.
È capoluogo del circondario (Landkreis) omonimo (targa LI).
In considerazione della sua importanza, Lindau possiede la qualifica di grande città circondariale (Große Kreisstadt).[2]
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Il centro storico si trova sull'omonima isola situata sulla costa settentrionale del Lago di Costanza collegata al continente tramite un ponte stradale ed uno ferroviario.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il nome Lindau fu per la prima volta nominato da un monaco di San Gallo in un documento dell'882, il quale decretava che Adalberto, conte di Rezia della stirpe dei Burcardingi, aveva fondato un convento sull'isola. Rimane comunque un insediamento romano datato I secolo a.C. localizzato nel distretto di Aeschach. Nel 1180 fu fondata la Chiesa di Santo Stefano. Nel 1224 i Francescani fondarono un monastero sull'isola. Nel 1274 Lindau diventò una città libera dell'Impero sotto Rodolfo I. Nel 1430 circa 15 ebrei della città furono bruciati vivi dopo essere stati accusati dell'omicidio di un bimbo cristiano. Nel 1528 Lindau aderì alla Riforma protestante. La città all'inizio seguì la fede tetrapolitana, poi quella di Augusta. Dopo la Guerra dei trent'anni, nel 1655, fu inaugurata la Lindauer Kinderfest in memoria della guerra.
Dopo la dissoluzione del sacro Romano Impero, Lindau perse il suo status di Libera Città Imperiale nel 1802 diventando un principato sovrano per il principe Carlo Augusto di Bretzenheim (figlio di Carlo Teodoro di Baviera, Elettore di Baviera e Palatinato) che però la cedette poi ai domini asburgici. Nel 1805 l'Austria rese la città alla Baviera. Nel 1853 fu costruita una diga per collegare la ferrovia proveniente da Monaco di Baviera all'isola. Nel 1856 la città fu dotata di un nuovo porto con la sua caratteristica entrata, la scultura di un leone, insieme all'unico faro presente in Baviera.
Dopo la seconda guerra mondiale, Lindau cadde sotto l'amministrazione francese. Solo nel 1955 Lindau tornò nuovamente alla Baviera.
Lindau è localizzata vicino al punto d'incontro dei confini austriaco, tedesco e svizzero ed è conosciuta per la sua ottima posizione sul Lago di Costanza e per il suo caratteristico centro storico medievale. Dal 1951 il Nobel Laureate Meeting attrae molti vincitori del Premio Nobel ogni anno ed è anche un congresso di fisica medica. Altra attrazione è il Casinò, di proprietà del Bundesland della Baviera.
Attrazioni turistiche[modifica | modifica wikitesto]
- Entrata del porto con Faro e Statua del Leone
- Chiesa di Santo Stefano
- Chiesa di san Pietro
- Cattedrale a Nostra Amata Signora, inizialmente monastero
- Maximilianstrasse (la strada principale e dei negozi)
- Municipio
- Lungolago (passeggiata sul porto)
- Sequoia della California
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Lindau è gemellata con[3]:
Chelles, dal 1964
Lindau in letteratura[modifica | modifica wikitesto]
Lindau è il titolo di una poesia di Eugenio Montale nella raccolta Le occasioni (come segnalò Arnaldo Di Benedetto al comune di Lindau).
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
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Centro storico con monastero e chiesa di Santo Stefano (da est)
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Affresco dell'Incoronazione di Maria nella chiesa di San Pietro
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Ingresso al porto visto dal lago
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Ingresso al porto visto da terra
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Altes Rathaus (Antico palazzo comunale)
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Orologio dell'Antico palazzo comunale sulla facciata nord
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Mangenturm
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Diebsturm (Torre dei ladri)
Note[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lindau (Bodensee)
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (DE) Sito ufficiale, su lindau.de.
- (IT, DE, FR) Lindau, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 141898718 · SBN VEAL001846 · LCCN (EN) n81009583 · GND (DE) 4074242-8 · J9U (EN, HE) 987007548176805171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n81009583 |
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