Castel San Giovanni
Castel San Giovanni comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Lucia Fontana (lista civica di centro-destra Castello nel cuore) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) |
Territorio | |
Coordinate | 45°03′32.64″N 9°26′03.04″E / 45.059067°N 9.434178°E |
Altitudine | 74 m s.l.m. |
Superficie | 44,04 km² |
Abitanti | 14 139[1] (31-8-2022) |
Densità | 321,05 ab./km² |
Frazioni | Bosco Tosca, Creta, Fontana Pradosa, Ganaghello, Pievetta, Campo d'Oro |
Comuni confinanti | Arena Po (PV), Borgonovo Val Tidone, Bosnasco (PV), Pieve Porto Morone (PV), Rovescala (PV), San Damiano al Colle (PV), Sarmato, Ziano Piacentino |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 29015 |
Prefisso | 0523 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 033013 |
Cod. catastale | C261 |
Targa | PC |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 552 GG[3] |
Nome abitanti | castellani |
Patrono | san Giovanni |
Giorno festivo | 24 giugno |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Castel San Giovanni (Castell San Giuann in dialetto piacentino) è un comune italiano di 14 139 abitanti[1] della provincia di Piacenza in Emilia-Romagna.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
La cittadina e il territorio comunale sono situati nella bassa val Tidone, tra le ultime pendici della fascia collinare e la pianura Padana, presso la riva destra del Po, nella parte ovest della provincia sul confine con la provincia di Pavia. È l'ultimo comune emiliano prima della Lombardia.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Castel San Giovanni è nel periodo romano sotto la IX regione romana di Liguria (che aveva Genova come capitale), unita poi all'Emilia (Aemilia) e Traspadana (Lombardia) spostando la capitale a Milano (con i governatorati di Genova e Piacenza).
Rimane tutto immutato sotto i Longobardi e sotto i Franchi, poi la Liguria si divide in tre marche, e Castel San Giovanni divenne parte della Marca Obertenga (Liguria Orientale), che successivamente si suddivise in vari rami famigliari.
Nel 1243 e nel 1246 il re Enzo, figlio di Federico II di Svevia, cinse d'assedio il Castello di Olubra, posto ove si trova l'attuale borgo, con l'aiuto dei pavesi senza riuscire a espugnarlo[4].
Nel 1252 venne distrutto dal pavese Ferrario Cane, e ricostruito da Alberto Scotti (o Scotto), signore di Piacenza, nel 1290.
Tra il XIV secolo e il XVI secolo l'ebbero in feudo i Fontana, gli Arcelli, i Dal Verme e i Pallavicino.
Nel 1436 si formò la Contea di Bobbio e Voghera sotto i Dal Verme, feudatari dei Visconti sotto il Ducato di Milano e il Principato di Pavia e della signoria di Castel San Giovanni, Borgonovo Val Tidone, Pianello Val Tidone, assieme a tutta la Val Tidone ed altri feudi.
Il primo conte è Luigi Dal Verme (1436-1449), a lui succedette il figlio Pietro II Dal Verme (1449-1485); il fratello di questi Taddeo e poi i figli di lui Marc'Antonio e Federico tornarono in possesso di tutti i beni tranne Castel San Giovanni. Le contee di Bobbio, Voghera, la signoria di Castel San Giovanni e tutti feudi vermeschi furono dapprima assegnate alla camera ducale nella persona del duca di Milano Ludovico il Moro, e poi giunsero come dote al conte Galeazzo Sanseverino (1489-1499) che di Ludovico aveva sposato la figlia Bianca Giovanna Sforza. In seguito Castel San Giovanni passò, per un certo tempo, alla duchessa Beatrice d'Este, per donazione del marito Ludovico.[5]
Dopo l'occupazione francese del Ducato di Milano, le contee di Bobbio, Voghera, la signoria di Castel San Giovanni e tutti feudi vermeschi furono prima assegnati a Bernardino Da Corte (1499-1500), poi al conte Ludovico di Lussemburgo (1500-1504), conte di Ligny. Dopo la morte di Ludovico Luigi XII di Francia assegnò il feudo di Castel San Giovanni al marchese di Busseto Antonio Maria Pallavicino, nobile del territorio piacentino nello Stato Pallavicino. Nel 1525 i Dal Verme riottennero tutti i feudi di Bobbio e Voghera e della val Tidone, con conferma imperiale, ma nonostante i ricorsi non rimase loro preclusa la signoria di Castel San Giovanni e di Sarmato.
Nel 1545 alla formazione del Ducato di Parma e Piacenza il feudo di Castel San Giovanni diventato piacentino venne assegnato definitivamente ai Farnese che progressivamente entrarono in possesso di quasi tutta la Val Tidone.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma del comune è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 20 maggio 1930.[6]
«Campo di cielo, al castello torricellato e merlato di tre di rosso, murato di nero, chiuso con saracinesca di ferro, accollato ad una catena montana al naturale, e fondato su pianura erbosa di verde; dalla porta esce un fiume d'azzurro, ombrato d'argento, ondeggiante in palo verso la punta. Ornamenti esteriori da Città.» |
Il gonfalone municipale, concesso con D.P.R. del 24 settembre 2010, è un drappo di rosso.[7]
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
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Titolo di Città |
«Decreto del Presidente della Repubblica[6]» — 25 ottobre 1994 |
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
- Villa Braghieri-Albesani del XVIII secolo
- La collegiata di San Giovanni Battista (XIV secolo) con portali barocchi, dove è conservato un pregevole Crocefisso ligneo del 1496, opera di collaborazione tra Giacomo del Maino e di suo figlio Giovanni Angelo.
- L'antica chiesetta di San Rocco (XV secolo).
- La chiesetta della Torricella (XVI secolo).
- Impianto idrovoro di sollevamento di Pievetta
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[8]

Nelle frazioni di Bosco Tosca e di Pievetta, situate a circa 5 km dal capoluogo comunale lungo l'argine del fiume Po, si insediarono nel Seicento comunità arbëreshë, le uniche dell'Italia settentrionale, testimoniate dalla persistenza dei cognomi "Albanesi" e "Tosca" e dal mantenimento di usi funerari e tradizioni culinarie distinte[9].
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Eventi[modifica | modifica wikitesto]
- Photo 90 Val Tidone, una mostra mercato internazionale di fotocamere usate e da collezione che si svolge due volte all'anno. Prossima edizione, la numero 62 si terrà domenica 2 aprile 2023 e l'edizione di settembre sarà domenica 10 settembre.
Economia[modifica | modifica wikitesto]
Un tempo a vocazione agricola, la città oggi vede svilupparsi l'industria alimentare, chimica e meccanica e l'artigianato, specie l'abbigliamento (maglierie e scialli), e la produzione di imballaggi e bottoni. Si esportano formaggi e uva da tavola, è praticato l'allevamento del bestiame e vi sono fabbriche di materiale refrattario e cemento. Il commercio è favorito dalla vicinanza all'autostrada A21 e alla ferrovia Alessandria-Piacenza. Nei pressi del casello autostradale di Castel San Giovanni è collocato un polo di interscambio merci.
Nel paese si trova la sede logistica di Amazon (azienda statunitense di commercio elettronico[10]) più grande d'Italia. Nel comune si trova anche l’unico deposito logistico di Leroy Merlin Italia.
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Tranvie[modifica | modifica wikitesto]
Tra il 1893 e il 1938 Castel San Giovanni fu servita dalla tranvia Piacenza-Pianello-Nibbiano.
Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è servito da una stazione ferroviaria ubicata sulla ferrovia Alessandria-Piacenza.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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6 aprile 1989 | 26 giugno 1990 | Piera Angela Ferrari | Democrazia Cristiana | Sindaco | [11] |
26 giugno 1990 | 16 ottobre 1992 | Vittorio Silva | Partito Democratico della Sinistra, Partito Comunista Italiano | Sindaco | [11] |
16 ottobre 1992 | 24 aprile 1995 | Anerio Quadrelli | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [11] |
24 aprile 1995 | 28 giugno 1999 | Aldo Bersani | centro-sinistra | Sindaco | [11] |
28 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Aldo Bersani | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | [11] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Carlo Giovanni Capelli | lista civica di centro-destra | Sindaco | [11] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Carlo Giovanni Capelli | Il Popolo della Libertà, Lega Nord | Sindaco | [11] |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Lucia Fontana | lista civica di centro-destra: Castello nel cuore | Sindaco | [11] |
27 maggio 2019 | in carica | Lucia Fontana | lista civica di centro-destra: Castello nel cuore[12] | Sindaco | [11] |
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Sport[modifica | modifica wikitesto]
Le squadre calcistiche di Castel San Giovanni sono la Castellana Fontana che gioca in Promozione e l'Oratorio San Filippo Neri che milita nel campionato di Seconda Categoria. Nella pallavolo la Castellana Volley milita nel campionato regionale di serie C maschile, oltre che nella prima, nella seconda e nella terza divisione femminile. Inoltre è presente una squadra di pallanuoto maschile dal nome (C.S.G. WP)
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Andrea Corna, Castelli e rocche del piacentino.
- ^ Francesco Malaguzzi Valeri, La corte di Lodovico il Moro: la vita privata e l'arte a Milano nella seconda metà del Quattrocento, vol. 1, Milano, Hoepli, 1913, p. 381.
- ^ a b Castel San Giovanni, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato l'8 agosto 2022.
- ^ Castel San Giovanni (Piacenza) D.P.R. 24.09.2010 concessione del gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato l'8 agosto 2022.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Interventi di Aldo Bersani (sindaco di Castel San Giovanni) e di Claudio Tosca, in Minoranze linguistiche storiche. Tutela delle minoranze linguistiche fuori dagli insediamenti originari (atti del convegno internazionale, Chieri 2003), Provincia di Torino e Associazione culturale di minoranza linguistica storica "Vatra arbëresh" (testo on line), pp.52-54.
- ^ Smistare e spedire: così i lavoratori Amazon non vanno più nemmeno in bagno, su linkiesta.it.
- ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
- ^ appoggiata da Forza Italia, Lega Salvini Premier e Fratelli d'Italia
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Andrea Corna, Castelli e Rocche del Piacentino, Unione Tipografica Piacentina, 1913
- Fiorello Bottarelli, Castel San Giovanni Città: storia, cultura, economia, Tep edizioni, Piacenza 1999
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Obertenghi
- Dal Verme
- Quattro province
- Stazione di Castel San Giovanni
- Giacomo Del Maino
- Giovanni Angelo Del Maino
- Ponte di Boscotosca
- Sandrino Piva
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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