Missaglia
Missaglia comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Paolo Redaelli (lista civica di centro-sinistra) dal 13-6-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 45°42′N 9°20′E / 45.7°N 9.333333°E |
Altitudine | 326 m s.l.m. |
Superficie | 11,52 km² |
Abitanti | 8 787[1] (31-12-2019) |
Densità | 762,76 ab./km² |
Frazioni | Lomaniga, Maresso
Località: Bariano, Campù, Contra, Missagliola, Ossola, Tegnoso, Valle Santa Croce |
Comuni confinanti | Casatenovo, La Valletta Brianza, Lomagna, Montevecchia, Monticello Brianza, Osnago, Sirtori, Viganò |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 23873 |
Prefisso | 039 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 097049 |
Cod. catastale | F248 |
Targa | LC |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 533 GG[3] |
Nome abitanti | missagliesi |
Patrono | san Vittore |
Giorno festivo | 8 maggio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Missaglia (Massaja in dialetto brianzolo[4]) è un comune italiano di 8 787 abitanti della provincia di Lecco, in Lombardia, posto al centro del distretto del Meratese.
Il comune fa parte del Parco regionale di Montevecchia e della Valle di Curone ed all'interno del territorio comunale, in località Valle Santa Croce, si trova la sorgente del torrente Molgoretta.
Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]
Il nome del comune, nel tempo, è passato attraverso le denominazioni di: "Massalia"[5], "Massallia", "Masalia", "Massaria", "Massaia", e "Massaglia", mantenendo sempre quella radice massa che assume il significato di podere, nella consuetudine della lingua latina parlata. In effetti, le origini di Missaglia sono quelle di un grande podere.[5]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Una serie di reperti archeologici riportati alla luce nei dintorni di Missaglia (tombe, pezzi di epigrafi e un'ara intitolata a Giove) lasciano supporre a insediamenti sia gallici sia romani.[5]
In epoca longobarda, il territorio missagliese fu dotato di fortificazioni.[5]
Sede plebana già dall'VIII secolo, Missaglia fu per lungo tempo a capo dell'omonima pieve, donata da Berengario del Friuli al Capitolo del Duomo di Monza e successivamente in mano all'arcidiocesi di Milano.[5] Il territorio della pieve fu più volte infeudato, in alcuni casi a familiari dei vescovi stessi - come il caso di un certo Ubertino, il cui fratello era appunto arcivescovo di Milano.[5] Nel 1491 Missaglia e tutta la pieve divennero parte del feudo delle Quattro Pievi, conferito da Ludovico il Moro a Bartolomeo Calco.[5] Con lo scorporamento dal territorio delle Quattro Pievi, avvenuto nel 1538, Missaglia e la sua pieve passarono ai Brebbia.[5] Nel 1647 il feudo della pieve missagliese passò alla famiglia di Paolo Sormani (distintosi durante una vittoriosa battaglia contro i francesi a Lecco nel corso dell'anno precedente), la quale vi esercitò i propri diritti feudali fino al 1796.[5]
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma attuale è stato concesso, assieme al gonfalone, con decreto del presidente della Repubblica del 4 giugno 1986[6] e riprende quello riportato dallo Stemmario Cremosano del XVII secolo, conservato presso l'Archivio di Stato di Milano.
«Bandato d'oro e d'azzurro, al leone di rosso, attraversante. Ornamenti esteriori da Comune.» |

È documentato anche uno stemma precedente, d'oro, a tre bande di rosso, al leone di nero attraversante sul tutto, versione censita dal blasonista G.P. Corti nel 1918.[7]
Il gonfalone è un drappo di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
- Basilica preposturale di San Vittore martire, ha la dignità di basilica minore dal giugno 1946.[8]
- Monastero di S. Maria della Misericordia[9] Fondato da Michele Carcano, era dotato dell'omonima chiesa, consacrata nel 1498 dal vescovo di Sagona Guglielmo Speloncata e trasformata in magazzino nel 1797, a seguito della secolarizzazione dei beni ecclesiastici voluta da Napoleone.[5] Dei numerosi dipinti che ornavano l'interno della chiesa, sopravvivono oggi solo una Madonna col Bambino e San Sebastiano, attribuita al Foppa, una Morte di Santa, di mano morazzoniana, e alcuni quadri di Giovanni Antonio Cucchi.[5] Le opere sono oggi conservate presso il Municipio di Missaglia.[5]
- Chiesa di San Zenone, in frazione Missagliola[10]
- Oratorio di Santa Maria in Villa, ristrutturato nel XVIII secolo e restaurato nel 1942[5]
- Oratorio di Santa Croce, nell'omonima frazione di Valle[10]
Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]
- Palazzo Sormani, con annesso l'oratorio di S. Maria in Villa[5]
Altro[modifica | modifica wikitesto]
- Tomba di Ernesto Teodoro Moneta (Premio Nobel per la pace), presso il cimitero locale
- Monumento ai Caduti 1915-18 dello scultore Giuseppe Mozzanica, (1922)
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
- 723 nel 1751
- 741 nel 1803
- 1 734 nel 1809 dopo annessione di Contra, Lomaniga, Maresso e Casirago
- 992 nel 1853
- 1 246 nel 1859
- 1 285 nel 1861
- 1 401 nel 1881
- 2 022 nel 1901
- 2 001 nel 1921
- 5 107 nel 1931 dopo annessione di Contra e Lomaniga nel 1928
Abitanti censiti[11]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]
Gli stranieri residenti nel comune sono 617, ovvero il 7,2% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[12]:
- Marocco, 111
- Romania, 89
- Albania, 82
- Senegal, 41
- Ecuador, 38
- Burkina Faso, 24
- Tunisia, 20
- Perù, 2
- Serbia, 8
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
-
Ex municipio, ora biblioteca
-
Palazzo Belgiglio
-
Basilica Romana Minore
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2019.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 317
- ^ a b c d e f g h i j k l m n Borghese, pp. 306-307.
- ^ Missaglia, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 12 febbraio 2023.
- ^ Missaglia, su araldicacivica.it. URL consultato il 12 febbraio 2023.
- ^ (EN) Basilicas in Italy, su Catholic.org.
- ^ Monastero di S. Maria della Misericordia, su monasterodellamisericordia.it. URL consultato il 2 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2010).
- ^ a b Belloni et al., p. 122.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 21 febbraio 2013 (archiviato il 22 giugno 2013).
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Annalisa Borghese, Missaglia, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, pp. 306-307.
- Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Missaglia
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Monastero di Santa Maria della Misericordia, su monasterodellamisericordia.it. URL consultato il 2 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2010).
- Meteo a Missaglia, su meteoroby.altervista.org. URL consultato l'11 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2012).
- http://www.parcocurone.it
Controllo di autorità | VIAF (EN) 157288701 · WorldCat Identities (EN) lccn-n99002440 |
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