Rodolfo Volk

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Rodolfo Volk
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Calcio
RuoloAttaccante
Termine carriera1949
Carriera
Giovanili
1923-1924Bandiera non conosciuta Juventus Enea
1924-1925Bandiera non conosciuta Savoia Fiume
Squadre di club1
1925-1926Gloria Fiume15 (10)
1926-1927Fiorentina14 (11)
1927-1928Fiumana16 (16)
1928-1933Roma157 (103)
1933-1934Pisa30 (16)
1934-1935Triestina6 (1)
1935-1942Fiumana145 (74)
1948-1949Montevarchi14 (5)
Nazionale
1929-1930Bandiera dell'Italia Italia B5 (5)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 15 dicembre 2007

«Io non penso, tiro.»

Rodolfo Volk (Fiume, 14 gennaio 1906Nemi, 2 ottobre 1983[2][3]) è stato un calciatore italiano, di ruolo centravanti.

Carriera

Club

I primi anni

Iniziò la propria carriera tra le file del Gloria Fiume, una delle due squadre della città quarnerina (l'altra era l'Olympia), allora militanti nella Seconda Divisione. Era il 1925, e in un periodo di riforme dei campionati entrambe riuscirono al termine di quella stagione ad essere ammesse nella nuova Prima Divisione. Tuttavia l'anno seguente le due squadre si fusero dando vita alla Fiumana.

Volk non riuscì ad esordire con la nuova maglia, impegnato con il servizio militare; in quel di Firenze giocò nella Fiorentina, che allora muoveva i primi passi nella Prima Divisione dopo la fusione tra C.S. Firenze e Libertas.

La formazione di Firenze nell'esordio in campionato contro il Pisa 3 ottobre 1926, la Fiorentina in maglia rossa sul terreno di Via Bellini, da sinistra: Serravalli, Posteiner, Benassi, Barigozzi, Segoni, Focosi, Baldini, Salvatorini, Volk, Baccilieri, Bandini. 6º posto nel 1926-1927

Essendo militare Volk dovette far fronte alle molte ristrettezze del suo indossar una divisa, non ultimo quello di dover giocare sotto pseudonimo. Così che quel Bolteni che prese parte alla seconda gara (non ufficiale) della storia della Fiorentina, disputatasi nel 1926 contro la Sampierdarenese, altri non era che Rodolfo Volk. Con la maglia viola seppur stretto dagli impegni militari Volk, detto Bolteni, riuscì a giocare 14 gare, ma nonostante le sue undici reti segnate non centrò l'obiettivo della promozione in Divisione Nazionale con la Fiorentina.

Al termine del servizio militare Volk ritorna nella natia Fiume, dove le ambizioni sono cresciute dopo la fusione. In maglia rosso cardinale ritrova un vecchio avversario dei tempi dell'Olympia, Marcello Mihalich. Con lui forma una coppia di attaccanti di prim'ordine, segnando 16 reti in campionato e contribuendo a portare la Fiumana a quel terzo posto che le valse poi l'ammissione alla Divisione Nazionale: un obiettivo importante, che mise la coppia Volk-Mihalich sotto i riflettori nazionali tanto da far scatenare un'asta nell'estate 1928 per la loro acquisizione.

Un braccio di ferro tra Roma e Napoli, che straordinariamente vide l'intervento della stessa FIGC per derimere la controversia, decise salomonicamente di assegnare Volk alla Roma e Mihalich al Napoli (quest'ultimo andrà al Napoli solo nella stagione successiva).[4]

Il periodo romano

Punta storica della Roma, Volk divenne in poco tempo uno dei primi idoli del Testaccio, lo stadio romanista, dove fu il primo a segnare un gol ufficiale. In quella prima stagione romana fece coppia in attacco con Fulvio Bernardini segnando alla fine 24 reti. L'anno seguente fu inoltre l'autore della rete decisiva nel primo derby Romano tra Lazio e Roma, giocato l'8 dicembre 1929 e terminato 0-1 per la formazione dei giallorossi e autore di una tripletta nella vittoria contro il Club Français, valida per la prima partita per una squadra italiana contro un'altra europea.[5] Alla fine dell'esperienza romana saranno ben sette le reti segnate ai cugini laziali nei confronti in campionato.

Durante il periodo fascista, il suo cognome venne italianizzato in "Folchi", così come richiesto dal regime. Dotato di un tiro micidiale, fulmineo e rapido nei movimenti, più pericoloso spalle alla porta per le sue doti di funambolo, non era in possesso di una tecnica sopraffina, ma segnava da ogni luogo del campo. Particolarmente considerato dal pubblico giallorosso, venne soprannominato Sigfrido, poi trasformatosi rapidamente nel più romanesco Sigghefrido. Venne anche chiamato "Sciabbolone", in contrapposizione a "Sciaboletta", il soprannome dispregiativo assegnato al Re Vittorio Emanuele III.[6]

Tra i migliori marcatori dell'epoca, alla terza stagione romana si laureò il miglior marcatore della Serie A con 29 reti.[7] È stato lungamente l'unico calciatore romano ad aver superato le cento segnature in Serie A; attualmente con 103 reti nella classifica assoluta è superato solo da Francesco Totti, Amedeo Amadei, Edin Džeko e Roberto Pruzzo.[8]

Il ritorno a casa

Nel 1933 scende di categoria andando a giocare con il Pisa in Prima Divisione. In terra toscana non smentisce la sua fama di cannoniere segnando subito 16 reti. L'anno seguente ritorna a calcare i campi della Serie A andando alla Triestina, ma sono poche le sue presenze, tanto che segna una sola rete in campionato, l'ultima nella massima serie. Quasi trentenne torna a giocare nella Fiumana; la squadra rosso cardinale, dopo l'apice toccato nella Divisione Nazionale, oramai milita stabilmente in Serie C. Con i fiumani Volk torna ad essere un buon marcatore, riuscendo anche a portare la sua squadra alla promozione nella categoria superiore nel campionato 1940-41. Quel successivo campionato di Serie B sarà anche il suo ultimo in maglia fiumana: solo 5 presenze per lui e nessuna rete segnata.

Nazionale

Rodolfo Volk ebbe la sfortuna che, nel suo momento migliore, in maglia azzurra vi erano giocatori fortissimi, uno fra tutti Giuseppe Meazza. La sua avventura azzurra non andò mai oltre l'Italia B. Il suo esordio avvenne il 7 aprile 1929 ad Atene, in Grecia-Italia B 1-4, nella quale realizzò anche una doppietta.[9].

Complessivamente sono state 5 le gare giocate da Volk con l'Italia B, come 5 sono anche le reti segnate.

Dopo il ritiro

Finita la carriera da calciatore tornò a vivere a Roma, divenendo dapprima usciere nella sede del Totocalcio di Piazzale Ponte Milvio, e a metà degli anni Sessanta fattorino della piscina coperta del CONI al Foro Italico.

Morì in una casa di cura dei Castelli Romani, dopo essere stato colpito da cardiopatia sclerotica compensata, solo ed ormai ridotto in miseria.

Statistiche

Presenze e reti nei club

Stagione Club Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1923-1924 Bandiera dell'Italia Juv. Enea IV ? ? - - - - - - ? ?
1924-1925 Bandiera dell'Italia Savoia Fiume IV ? ? - - - - - - ? ?
1925-1926 Bandiera dell'Italia Gloria Fiume SD 15 10 - - - - - - 15 10
1926-1927 Bandiera dell'Italia Fiorentina PD 14 11 - - - - - - 14 11
1927-1928 Bandiera dell'Italia Fiumana PD 16 16 - - - - - - 16 16
1928-1929 Bandiera dell'Italia Roma DN 30 24 - - - - - - 30 24
1929-1930 A 31 21 - - - - - - 31 21
1930-1931 A 33 29[10] - - - - - 33 29[10]
1931-1932 A 33 17 - - - CEC 2 2 35 19
1932-1933 A 30 12 - - - - 1 1 31 13
Totale Roma 157 103 - - - - - - 160 106
1933-1934 Bandiera dell'Italia Pisa PD 30 16 - - - - - - 30 16
1934-1935 Bandiera dell'Italia Triestina A 6 1 - - - - - - 6 1
1935-1936 Bandiera dell'Italia Fiumana C 22 17 - - - - - - 22 17
1936-1937 C 24 13 - - - - - - 24 13
1937-1938 C 29 11 - - - - - - 29 11
1938-1939 C 17 7 - - - - - - 17 7
1939-1940 C 25 13 - - - - - - 25 13
1940-1941 C 23 13 - - - - - - 23 13
1941-1942 B 5 - - - - - - - 5 -
Totale Fiumana 161 90 - - - - - - 161 90
1945-1946 Romsa CM 2 - - - - - - - 2 -
1946-1947 Proleter Fiume ? ? ? - - - - - - ? ?
1947-1948 ? ? ? - - - - - - ? ?
1948-1949 Bandiera dell'Italia Montevarchi Prom 14 5 - - - - - - 14 5
Totale ? ? - - - - - - ? ?

Cronologia presenze e reti in Nazionale B[11]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
17-4-1929 Atene Grecia Bandiera della Grecia 1 – 4 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole 2
12-4-1931 Lussemburgo Lussemburgo Bandiera del Lussemburgo 0 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole 1
19-4-1931 Alessandria Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Francia Francia Amichevole 1
14-5-1931 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
17-5-1931 Sofia Bulgaria Bandiera della Bulgaria 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole 1
Totale Presenze 5 Reti 5

Palmarès

Club

Fiumana: 1940-1941 (girone A)

Individuale

1930-1931 (29 gol)

Note

  1. ^ Autori vari, "Il Pallone d'Oro" Prima enciclopedia storica del calcio mondiale, Roma, Perna Editore, 1967-1969, p. 130, ISBN non esistente.
  2. ^ 1001 storie e curiosità sulla grande Roma che dovresti conoscere, di Valerio Albensi, Newton Compton Editori, pagina 25
  3. ^ Oggi l'ultimo addio al popolare "Sigghefrido", su archiviostorico.unita.it, 5 ottobre 1983. URL consultato il 25 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ Manzelin, la gloria di Napoli, in La Voce del Popolo. URL consultato il 28 febbraio 2016.
  5. ^ CLUB FRANÇAIS - ROMA, su almanaccogiallorosso.it, 10 marzo 1929. URL consultato il 22 gennaio 2022.
  6. ^ Sciabbolone Volk, core de Roma, in La Voce del Popolo. URL consultato il 28 febbraio 2016.
  7. ^ Unione Sportiva Fiumana 1926-1943, Elvino Tomasini, p. 15.
  8. ^ Annuario Hall of Fame 2014, in AsRoma.it. URL consultato il 28 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2014).
  9. ^ Agendina del Calcio 1937-38, il libro d'oro degli Azzurri, pag.19
  10. ^ a b Secondo il quotidiano Il Littorale nella 1ª giornata di ritorno (Roma - Modena 4-0) i gol di Volk furono 2 e non 3. Quindi i gol in realtà sarebbero 28 invece che 29. Tuttavia, in documenti ufficiali della società risultano 29 gol.
  11. ^ Agendina Barlassina 1937-38, Il libro d'oro degli Azzurri, pagg. 15-24

Bibliografia

  • Elvino Tomasini, Unione Sportiva Fiumana (1926-1943), Trieste, Edizioni Italo Svevo, 1993, p. 74.
  • Luca Dibenedetto, El Balon Fiuman quando su la tore era l'aquila, Borgomanero, Litopress s.r.l., 2004, p. 752.

Collegamenti esterni

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