Angelo Peruzzi: differenze tra le versioni

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Dalle fonti dell'epoca si evincono dubbi su chi fosse il secondo e chi il terzo a Euro 2004; i numeri di maglia non sono necessariamente indicativi (due anni prima, ad esempio, Toldo ebbe il 22 pur essendo verosimilmente il vice-Buffon)
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Nel novero dei migliori portieri italiani di sempre,<ref>{{cita web|url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/iffhs-century.html#eukoy|titolo=IFFHS' Century Elections|capitolo=Europe - Keeper of the Century|lingua=en|autore=Karel Stokkermans|data=30 gennaio 2000}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Peruzzi lascia dopo il Mondiale|pubblicazione=Corriere della Sera|data=17 febbraio 2006|autore=Pietro Pinelli|p=11}}</ref><ref>{{cita news|autore=Rossano Donnini|titolo=La top 100 dei portieri|pubblicazione=Guerin Sportivo|data=novembre 2013}}</ref> è stato uno dei massimi esponenti del ruolo negli anni 1990 e 2000.<ref name=crosetti>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/09/16/peruzzi-konsel-vita-da-dimenticati.html|titolo=Peruzzi e Konsel, vita da dimenticati|autore=Maurizio Crosetti|pubblicazione=la Repubblica|data=16 settembre 1997}}</ref><ref name=repubblica>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2004/f/sezioni/sport/calcio/nazionale/peruz/peruz/peruz.html|titolo=Nazionale, rebus Peruzzi. Forse il portiere torna a casa|autore=Enrico Currò|data=2 giugno 2004}}</ref><ref name=iffhs25>{{cita web||url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/2012/01/25/news/buffon_miglio_portiere_25_anni-28741113/|titolo=Buffon miglior portiere degli ultimi 25 anni|data=25 gennaio 2012}}</ref><ref name=corsport>{{cita web|autore=Furio Zara|url=http://www.corrieredellosport.it/625/2011/02/16-156120/Peruzzi%2C+il+cinghialone+che+parava+tutto|titolo=Peruzzi, il cinghialone che parava tutto|data=16 febbraio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150525162017/http://www.corrieredellosport.it/625/2011/02/16-156120/Peruzzi%2C+il+cinghialone+che+parava+tutto|dataarchivio=25 maggio 2015}}</ref> A livello di club ha ottenuto i maggiori successi con la maglia della {{Calcio Juventus|N}}, conquistando tre [[Serie A|campionati di Serie A]], due [[Supercoppa italiana|Supercoppe di Lega]], una [[Coppa Italia]], una [[UEFA Champions League]], una [[Supercoppa UEFA]], una [[Coppa Intercontinentale]] e una [[UEFA Europa League|Coppa UEFA]]. Al suo attivo ha altre due coppe nazionali, vinte rispettivamente con le maglie di {{Calcio Roma|N}} e Lazio, e una terza Supercoppa di Lega, vinta sempre con la Lazio.
Nel novero dei migliori portieri italiani di sempre,<ref>{{cita web|url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/iffhs-century.html#eukoy|titolo=IFFHS' Century Elections|capitolo=Europe - Keeper of the Century|lingua=en|autore=Karel Stokkermans|data=30 gennaio 2000}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Peruzzi lascia dopo il Mondiale|pubblicazione=Corriere della Sera|data=17 febbraio 2006|autore=Pietro Pinelli|p=11}}</ref><ref>{{cita news|autore=Rossano Donnini|titolo=La top 100 dei portieri|pubblicazione=Guerin Sportivo|data=novembre 2013}}</ref> è stato uno dei massimi esponenti del ruolo negli anni 1990 e 2000.<ref name=crosetti>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/09/16/peruzzi-konsel-vita-da-dimenticati.html|titolo=Peruzzi e Konsel, vita da dimenticati|autore=Maurizio Crosetti|pubblicazione=la Repubblica|data=16 settembre 1997}}</ref><ref name=repubblica>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2004/f/sezioni/sport/calcio/nazionale/peruz/peruz/peruz.html|titolo=Nazionale, rebus Peruzzi. Forse il portiere torna a casa|autore=Enrico Currò|data=2 giugno 2004}}</ref><ref name=iffhs25>{{cita web||url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/2012/01/25/news/buffon_miglio_portiere_25_anni-28741113/|titolo=Buffon miglior portiere degli ultimi 25 anni|data=25 gennaio 2012}}</ref><ref name=corsport>{{cita web|autore=Furio Zara|url=http://www.corrieredellosport.it/625/2011/02/16-156120/Peruzzi%2C+il+cinghialone+che+parava+tutto|titolo=Peruzzi, il cinghialone che parava tutto|data=16 febbraio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150525162017/http://www.corrieredellosport.it/625/2011/02/16-156120/Peruzzi%2C+il+cinghialone+che+parava+tutto|dataarchivio=25 maggio 2015}}</ref> A livello di club ha ottenuto i maggiori successi con la maglia della {{Calcio Juventus|N}}, conquistando tre [[Serie A|campionati di Serie A]], due [[Supercoppa italiana|Supercoppe di Lega]], una [[Coppa Italia]], una [[UEFA Champions League]], una [[Supercoppa UEFA]], una [[Coppa Intercontinentale]] e una [[UEFA Europa League|Coppa UEFA]]. Al suo attivo ha altre due coppe nazionali, vinte rispettivamente con le maglie di {{Calcio Roma|N}} e Lazio, e una terza Supercoppa di Lega, vinta sempre con la Lazio.


In nazionale ha totalizzato 31 presenze, disputando il {{EC|1996}} da titolare, il {{EC|2004}} da terzo portiere e il vittorioso Mondiale 2006 da secondo; ha saltato per infortunio il {{WC|1998}}, per il quale era stato convocato come titolare. Prima di approdare nella nazionale maggiore, ha preso parte agli Europei Under-21 del [[Campionato europeo di calcio Under-21 1990|1990]] e del [[Campionato europeo di calcio Under-21 1992|1992]], vincendo, da riserva, quest'ultima edizione; nello stesso anno ha partecipato ai [[Calcio ai Giochi della XXV Olimpiade|Giochi olimpici di Barcellona]].
In nazionale ha totalizzato 31 presenze: titolare in occasione del {{EC|1996}}, ha partecipato da riserva al {{EC|2004}} e al vittorioso {{WC|2006}}; ha invece saltato per infortunio il {{WC|1998}}, per il quale era stato convocato come titolare. Prima di approdare nella nazionale maggiore, ha preso parte agli [[Campionato europeo di calcio Under-21|Europei Under-21]] del [[Campionato europeo di calcio Under-21 1990|1990]] e del [[Campionato europeo di calcio Under-21 1992|1992]], vincendo, da riserva, quest'ultima edizione; nello stesso anno ha partecipato ai [[Calcio ai Giochi della XXV Olimpiade|Giochi olimpici di Barcellona]].


A livello individuale si è aggiudicato per tre volte l'Oscar del calcio AIC come [[Migliore portiere AIC|miglior portiere della Serie A]];<ref>{{cita web|url=http://www.iffhs.it/?id=18|titolo=Gli Oscar del calcio AIC|data=24 gennaio 2011}}</ref> nel 1997 è stato inserito nella lista dei 50 candidati al [[Pallone d'oro]], classificandosi 29º,<ref name=cinquantamila>{{cita web|url=http://www.cinquantamila.it/storyTellerThread.php?threadId=PERUZZI+Angelo|titolo=Biografia di Angelo Peruzzi|autore=Giorgio Dell'Arti|data=23 giugno 2014}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/europa-poy97.html|titolo=European Footballer of the Year ("Ballon d'Or") 1997|lingua=en|autore=José Luis Pierrend|data=26 marzo 2005}}</ref> ed è risultato 2º (primo tra gli europei) nella classifica [[International Federation of Football History & Statistics|IFFHS]] di [[Miglior portiere dell'anno IFFHS|miglior portiere dell'anno]].<ref name=primoineuropa>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,28/articleid,0011_01_1997_0242_0028_15731833/|titolo=Sport flash|capitolo=Peruzzi primo in Europa|pubblicazione=La Stampa|data=3 settembre 1997|p=28}}</ref> La stessa IFFHS lo ha annoverato tra i più forti portieri europei del XX secolo<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it//1998/agosto/12/miglior_portiere_del_secolo_Zoff_ga_0_9808121675.shtml|titolo=Il miglior portiere del secolo: Zoff tra i 7 candidati|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=12 agosto 1998}}</ref> e tra i migliori in assoluto del periodo 1987-2011,<ref name=iffhs25/> collocandolo al 30º posto in entrambe le graduatorie.
A livello individuale si è aggiudicato per tre volte l'Oscar del calcio AIC come [[Migliore portiere AIC|miglior portiere della Serie A]];<ref>{{cita web|url=http://www.iffhs.it/?id=18|titolo=Gli Oscar del calcio AIC|data=24 gennaio 2011}}</ref> nel 1997 è stato inserito nella lista dei 50 candidati al [[Pallone d'oro]], classificandosi 29º,<ref name=cinquantamila>{{cita web|url=http://www.cinquantamila.it/storyTellerThread.php?threadId=PERUZZI+Angelo|titolo=Biografia di Angelo Peruzzi|autore=Giorgio Dell'Arti|data=23 giugno 2014}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/europa-poy97.html|titolo=European Footballer of the Year ("Ballon d'Or") 1997|lingua=en|autore=José Luis Pierrend|data=26 marzo 2005}}</ref> ed è risultato 2º (primo tra gli europei) nella classifica [[International Federation of Football History & Statistics|IFFHS]] di [[Miglior portiere dell'anno IFFHS|miglior portiere dell'anno]].<ref name=primoineuropa>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,28/articleid,0011_01_1997_0242_0028_15731833/|titolo=Sport flash|capitolo=Peruzzi primo in Europa|pubblicazione=La Stampa|data=3 settembre 1997|p=28}}</ref> La stessa IFFHS lo ha annoverato tra i più forti portieri europei del XX secolo<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it//1998/agosto/12/miglior_portiere_del_secolo_Zoff_ga_0_9808121675.shtml|titolo=Il miglior portiere del secolo: Zoff tra i 7 candidati|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=12 agosto 1998}}</ref> e tra i migliori in assoluto del periodo 1987-2011,<ref name=iffhs25/> collocandolo al 30º posto in entrambe le graduatorie.
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Al termine del suddetto Mondiale, una volta ripresosi dall'infortunio, Peruzzi viene inizialmente confermato titolare dal nuovo CT [[Dino Zoff]],<ref>{{cita news|autore=Fabio Monti|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/06/Pagliuca_esce_valanga_contro_Zoff_co_0_9810062726.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150525161433/http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/06/Pagliuca_esce_valanga_contro_Zoff_co_0_9810062726.shtml|titolo=Pagliuca esce a valanga contro Zoff|pubblicazione=Corriere della Sera|p=43|data=6 ottobre 1998|urlmorto=sì|dataarchivio=25 maggio 2015}}</ref> ma è presto scavalcato sia dall'emergente [[Gianluigi Buffon]], nuovo ''numero 1'' designato,<ref name="Cecere"/> sia da [[Francesco Toldo]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/agosto/31/Zoff_convoca_Del_Piero_boccia_co_0_9908311530.shtml|titolo=Zoff convoca Del Piero e boccia ancora Peruzzi|pubblicazione=Corriere della Sera|data=31 agosto 1999|p=39|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151205232237/http://archiviostorico.corriere.it/1999/agosto/31/Zoff_convoca_Del_Piero_boccia_co_0_9908311530.shtml|dataarchivio=5 dicembre 2015}}</ref> Destinato, sulla carta, al ruolo di terza scelta e amareggiato per le scarse possibilità di impiego, rifiuta la convocazione al {{EC|2000}}:<ref>{{cita news|autore=Alberto Costa|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/aprile/28/Peruzzi_sbatte_porta_faccia_Zoff_co_0_000428401.shtml|titolo=Peruzzi sbatte la porta in faccia a Zoff|pubblicazione=Corriere della Sera|p=43|data=28 aprile 2000}}</ref> decisione che, ''a posteriori'', gli impedirà di contendere a Toldo la difesa della porta azzurra, poiché — come rivelatogli tempo dopo da Zoff — l'infortunio che costrinse Buffon a dare ''forfait'' a pochi giorni dall'inizio del torneo avrebbe potuto spingere il CT a ridefinire le gerarchie.<ref name="Condò"/>
Al termine del suddetto Mondiale, una volta ripresosi dall'infortunio, Peruzzi viene inizialmente confermato titolare dal nuovo CT [[Dino Zoff]],<ref>{{cita news|autore=Fabio Monti|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/06/Pagliuca_esce_valanga_contro_Zoff_co_0_9810062726.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150525161433/http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/06/Pagliuca_esce_valanga_contro_Zoff_co_0_9810062726.shtml|titolo=Pagliuca esce a valanga contro Zoff|pubblicazione=Corriere della Sera|p=43|data=6 ottobre 1998|urlmorto=sì|dataarchivio=25 maggio 2015}}</ref> ma è presto scavalcato sia dall'emergente [[Gianluigi Buffon]], nuovo ''numero 1'' designato,<ref name="Cecere"/> sia da [[Francesco Toldo]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/agosto/31/Zoff_convoca_Del_Piero_boccia_co_0_9908311530.shtml|titolo=Zoff convoca Del Piero e boccia ancora Peruzzi|pubblicazione=Corriere della Sera|data=31 agosto 1999|p=39|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151205232237/http://archiviostorico.corriere.it/1999/agosto/31/Zoff_convoca_Del_Piero_boccia_co_0_9908311530.shtml|dataarchivio=5 dicembre 2015}}</ref> Destinato, sulla carta, al ruolo di terza scelta e amareggiato per le scarse possibilità di impiego, rifiuta la convocazione al {{EC|2000}}:<ref>{{cita news|autore=Alberto Costa|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/aprile/28/Peruzzi_sbatte_porta_faccia_Zoff_co_0_000428401.shtml|titolo=Peruzzi sbatte la porta in faccia a Zoff|pubblicazione=Corriere della Sera|p=43|data=28 aprile 2000}}</ref> decisione che, ''a posteriori'', gli impedirà di contendere a Toldo la difesa della porta azzurra, poiché — come rivelatogli tempo dopo da Zoff — l'infortunio che costrinse Buffon a dare ''forfait'' a pochi giorni dall'inizio del torneo avrebbe potuto spingere il CT a ridefinire le gerarchie.<ref name="Condò"/>


Nel 2004, dopo cinque anni di assenza, rientra in nazionale sotto la gestione di [[Giovanni Trapattoni]], accettando stavolta il ruolo di terzo portiere per il {{EC|2004}}. Infine, a 36 anni, conquista il {{WC|2006}} come secondo portiere dietro a Buffon, sotto la guida di [[Marcello Lippi]];<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/07/12/peruzzi-la-gioia-attesa-ledesma-oggi.html|titolo=Peruzzi, la gioia e l'attesa|autore=Giulio Cardone|pubblicazione=la Repubblica|data=12 luglio 2006}}</ref> pur senza scendere in campo, nell'occasione si distingue come figura di spicco dello spogliatoio azzurro, guadagnandosi l'apprezzamento dei più giovani compagni di nazionale.<ref name=derossi/><ref name=buffon/>
Nel 2004, dopo cinque anni di assenza, rientra in nazionale sotto la gestione di [[Giovanni Trapattoni]], accettando dopo qualche tentennamento la convocazione come riserva per il {{EC|2004}}.<ref name=repubblica/> Infine, a 36 anni, conquista il {{WC|2006}} come secondo portiere dietro a Buffon, sotto la guida di [[Marcello Lippi]];<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/07/12/peruzzi-la-gioia-attesa-ledesma-oggi.html|titolo=Peruzzi, la gioia e l'attesa|autore=Giulio Cardone|pubblicazione=la Repubblica|data=12 luglio 2006}}</ref> pur senza scendere in campo, nell'occasione si distingue come figura di spicco dello spogliatoio azzurro, guadagnandosi l'apprezzamento dei più giovani compagni di nazionale.<ref name=derossi/><ref name=buffon/>


Conclude la carriera in nazionale con 31 presenze e 17 reti subite.
Conclude la carriera in nazionale con 31 presenze e 17 reti subite.

Versione delle 13:53, 29 ago 2018

Angelo Peruzzi
Peruzzi alla Juventus nel 1996
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 181[1] cm
Peso 88[1] kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex portiere)
Termine carriera 20 maggio 2007 - giocatore
Carriera
Giovanili
19??-19??Roma
Squadre di club1
1987-1989Roma13 (-16)
1989-1990Verona29 (-38)
1990-1991Roma3 (-3)
1991-1999Juventus208 (-192)
1999-2000Inter33 (-31)
2000-2007Lazio192 (-196)
Nazionale
1989-1992Bandiera dell'Italia Italia U-2110 (-8)
1992Bandiera dell'Italia Italia olimpica2 (-1)
1995-2006Bandiera dell'Italia Italia31 (-17)
Carriera da allenatore
2008-2010Bandiera dell'Italia ItaliaColl. tecnico
2010-2012Bandiera dell'Italia Italia U-21Vice
2012SampdoriaVice
Palmarès
 Europei di calcio Under-21
Oro Spagna 1992
 Mondiali di calcio
Oro Germania 2006
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 17 dicembre 2012

Angelo Peruzzi (Blera, 16 febbraio 1970) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo portiere, club manager della Lazio. Campione del mondo con la nazionale italiana nel 2006.

Nel novero dei migliori portieri italiani di sempre,[2][3][4] è stato uno dei massimi esponenti del ruolo negli anni 1990 e 2000.[5][6][7][8] A livello di club ha ottenuto i maggiori successi con la maglia della Juventus, conquistando tre campionati di Serie A, due Supercoppe di Lega, una Coppa Italia, una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA, una Coppa Intercontinentale e una Coppa UEFA. Al suo attivo ha altre due coppe nazionali, vinte rispettivamente con le maglie di Roma e Lazio, e una terza Supercoppa di Lega, vinta sempre con la Lazio.

In nazionale ha totalizzato 31 presenze: titolare in occasione del campionato d'Europa 1996, ha partecipato da riserva al campionato d'Europa 2004 e al vittorioso campionato del mondo 2006; ha invece saltato per infortunio il campionato del mondo 1998, per il quale era stato convocato come titolare. Prima di approdare nella nazionale maggiore, ha preso parte agli Europei Under-21 del 1990 e del 1992, vincendo, da riserva, quest'ultima edizione; nello stesso anno ha partecipato ai Giochi olimpici di Barcellona.

A livello individuale si è aggiudicato per tre volte l'Oscar del calcio AIC come miglior portiere della Serie A;[9] nel 1997 è stato inserito nella lista dei 50 candidati al Pallone d'oro, classificandosi 29º,[10][11] ed è risultato 2º (primo tra gli europei) nella classifica IFFHS di miglior portiere dell'anno.[12] La stessa IFFHS lo ha annoverato tra i più forti portieri europei del XX secolo[13] e tra i migliori in assoluto del periodo 1987-2011,[7] collocandolo al 30º posto in entrambe le graduatorie.

Caratteristiche tecniche

Giocatore

«Sembra la smentita in carne (pardon, muscoli) e ossa di quel vecchio detto secondo cui per fare i portieri bisogna essere un po' svitati, se non proprio matti. Angelo Peruzzi è l'esatto contrario di tutto questo.»

Peruzzi in maglia juventina nel 1997, mentre si oppone al romanista Totti pochi secondi dopo avergli respinto il precedente tiro: un doppio intervento annoverato tra i più belli nella storia del calcio.[14]

Soprannominato Tyson[15][16] o più amichevolmente Cinghialone[8][17] in virtù della notevole potenza muscolare,[18][19] Peruzzi era un portiere dal repertorio completo,[10][20][21] dotato di buona presa,[22] riflessi pronti[22] e ottimo senso del piazzamento.[23] Talento precoce,[24] valido tecnicamente[25] e dal carattere forte,[6][21][26] dava il meglio di sé nelle uscite basse[21] — gesto tecnico in cui aveva pochi eguali al mondo[8][27] — e infondeva sicurezza nella retroguardia;[28] ciò grazie anche alla sua capacità di agire da sweeper-keeper,[29][30][31] producendosi in tempestivi scatti fuori dall'area di rigore per fermare l'avversario lanciato a rete.[22][32]

A dispetto di eccellenti doti acrobatiche,[25] aveva uno stile essenziale[20][33] e preferiva ridurre al minimo i tuffi, muovendosi molto sulla linea di porta: era infatti dell'avviso che ciò facesse apparire più semplici le sue parate, costituendo un vantaggio psicologico nei confronti degli attaccanti.[34] Adatto al gioco a zona[31][35] e abile nell'opporsi ai rigori,[36][37] si rivelava spesso decisivo con pochi, importanti interventi anche quando restava a lungo inoperoso.[30][38] Per via della sua affidabilità, sul finire degli anni 1990 era ritenuto da molti il miglior portiere in circolazione;[5][28][39][40] il suo rendimento è rimasto costantemente elevato anche negli anni 2000.[41][42]

Pur non essendo particolarmente avvezzo al gioco coi piedi,[25][34] riuscì ugualmente ad adeguarsi alle innovazioni regolamentari dei primi anni 1990,[43] che tra le altre cose impedirono agli estremi difensori di toccare il pallone con le mani su retropassaggio volontario di un compagno.[44] Tra i suoi punti deboli vi erano la tendenza agli infortuni muscolari[8][10] e la statura relativamente ridotta, che ne limitava l'efficacia nelle uscite alte,[45][46][47] spesso finalizzate alla respinta piuttosto che alla presa.[21] Sebbene non gli facessero difetto carisma e personalità,[6][26][48] in qualche occasione è stato definito fin troppo misurato per dirigere efficacemente la difesa;[18][22][49] era comunque opinione diffusa che la sua compostezza fosse uno dei suoi punti di forza,[28][33] unitamente alle qualità caratteriali e umane, per le quali era molto stimato dai compagni di squadra.[41][50][51][52]

Carriera

Giocatore

Club

Roma e Verona
Un giovane Peruzzi alla Roma tra gli anni 1980 e 1990

Cresciuto nelle giovanili della Roma, esordisce in Serie A a 17 anni, il 13 dicembre 1987, sostituendo il portiere titolare Franco Tancredi, colpito da un petardo lanciato dagli spalti.[53] La stagione successiva si propone come alternativa allo stesso Tancredi, collezionando 12 presenze in campionato, 7 in Coppa Italia e una in Coppa UEFA.

Nella stagione 1989-1990 a 19 anni passa in prestito al Verona, dove gioca come titolare, collezionando 29 presenze. A fine stagione il Verona retrocede in Serie B.

Peruzzi torna in forza alla Roma per il campionato 1990-1991, iniziato da titolare. Tuttavia dopo tre giornate risulta protagonista insieme ad Andrea Carnevale di un episodio di doping[54] risultando positivo alla fentermina e viene pertanto squalificato per dodici mesi.[55]

Juventus
1991-1995
Peruzzi all'inizio della stagione 1992-1993, la sua seconda alla Juventus, in cui divenne titolare della porta bianconera.

Scontata la squalifica, nella stagione 1991-1992 passa per 4,5 miliardi di lire[56] alla Juventus, in cui si affermerà — dopo un periodo di assestamento[18][57] — come uno dei migliori portieri della sua generazione.[5][28][39][40]

Nella prima stagione fa da riserva a Stefano Tacconi, il capitano della squadra alla sua ultima annata nel club. Fa il suo esordio in maglia bianconera nella gara d'andata dei quarti di finale di Coppa Italia contro l'Inter,[58] e da lì in poi disputerà il resto del torneo da titolare, con ottimo rendimento:[59] spiccano, fra gli altri episodi, la sua prestazione nel retour match coi nerazzurri, in cui resta in campo per tutta la gara malgrado la frattura del naso («bisogna concludere che la sua soglia del dolore è altissima», ha poi sentenziato il medico sociale),[60] e il rigore parato al milanista Franco Baresi durante la semifinale di ritorno.[58] Giunta in finale, la Juventus viene superata dal Parma con un complessivo 2-1 nonostante la vittoria nella partita di andata. Oltre che in Coppa Italia, Peruzzi colleziona 6 presenze anche in campionato, rimpiazzando stabilmente Tacconi a partire dalla 29ª giornata.[61]

Dalla stagione successiva diventa titolare fisso e, pur non disputando una grande annata sul piano personale,[18] ottiene il primo successo internazionale, con la vittoria in Coppa UEFA. L'anno seguente, nonostante un avvio di stagione incerto — che comunque non scalfisce la fiducia che il tecnico Trapattoni nutre nei suoi confronti[62] — e il rischio di vedersi affibbiata l'etichetta di «eterna promessa»,[57] migliora il proprio rendimento a tal punto da candidarsi al ruolo di terzo portiere della nazionale italiana al campionato del mondo 1994;[35][63] non sarà infine convocato per la competizione iridata, ma si rifarà l'anno successivo.

La stagione 1994-1995, infatti, gli vale la definitiva affermazione e l'esordio in nazionale,[29] di cui diverrà titolare scalzando Gianluca Pagliuca. Vince inoltre il suo primo scudetto, cui fa seguito la vittoria della Coppa Italia: nuovamente opposta al Parma, questa volta la Juventus si impone con un complessivo 3-0.

1995-1999
Peruzzi viene festeggiato da Del Piero al termine della finale di Champions League del 1996, in cui il portiere si rivelò decisivo nel vittorioso epilogo ai rigori: «L'unica cosa che stonava era quella maglia gialla con le stelle blu. Non mi piaceva. Sono sempre stato un tradizionalista: grigio o nero, come Zoff».[15]

Nella stagione 1995-1996 vince la Supercoppa italiana, battendo ancora il Parma, e soprattutto la Champions League; nella finale di Roma contro l'Ajax non appare immune da colpe in occasione del gol di Jari Litmanen, ma dopo che i tempi regolamentari e supplementari si chiudono sull'1-1, Peruzzi si riscatta ai tiri di rigore neutralizzando le conclusioni di Edgar Davids e Sonny Silooy, e risultando così decisivo per la conquista della coppa.[64]

Nella stagione seguente diviene vicecapitano della squadra;[65] in questa veste, complice il lungo infortunio che tiene lontano dai campi Antonio Conte,[66] solleva con la fascia al braccio la Coppa Intercontinentale[67] e la Supercoppa UEFA,[68] rispettivamente contro River Plate e Paris Saint-Germain. Oltre a ciò, conquista il suo secondo scudetto e giunge nuovamente in finale di Champions League, in cui la Juventus è sconfitta dal Borussia Dortmund: autore di parate decisive nei turni precedenti[30] — in particolar modo nella semifinale di ritorno contro l'Ajax, in cui aveva compiuto, a suo giudizio, l'intervento più difficile della sua carriera su un colpo di testa di Winston Bogarde[69] —, nell'ultimo atto del torneo Peruzzi incappa in una prestazione poco brillante,[70][71] subendo peraltro uno dei più bei gol nella storia delle finali europee, un pallonetto con cui Lars Ricken fissa il risultato sul 3-1 per i tedeschi.[72][73] Reduce comunque da un'annata di alto profilo,[30] l'estremo difensore juventino consegue diversi riconoscimenti individuali, tra cui il premio di migliore portiere AIC, il Guerin d'oro[74] e l'inserimento nella squadra ideale di France Football;[75] ottiene inoltre il secondo posto nella corsa al titolo di portiere dell'anno IFFHS[12] e la candidatura al Pallone d'oro (29ª posizione).[10]

Peruzzi nel 1997, nell'occasione capitano dei bianconeri,[68] mentre solleva il trofeo della Supercoppa UEFA.

Nella stagione 1997-1998, iniziata con la conquista della Supercoppa italiana, è campione d'Italia e finalista di Champions League per l'ultima volta in carriera: nell'atto conclusivo del torneo continentale, la Juventus si arrende al Real Madrid (0-1). Per il secondo anno consecutivo, Peruzzi viene eletto miglior portiere della Serie A[76] e classificato fra i primi dieci al mondo.[77]

Ormai annoverato tra i più forti numeri 1 nella storia del club torinese,[31][78] nel 1998-1999 gioca il suo ultimo campionato a difesa della porta bianconera: nel corso della stagione, rivelatasi deludente sul piano dei risultati,[79] matura infatti l'intenzione di chiudere la sua esperienza juventina, sia per ragioni economiche sia per la ricerca di nuovi stimoli.[78][80] Lascia Torino dopo 301 presenze complessive tra campionato e coppe, sostituito da Edwin van der Sar tra i pali bianconeri.[81]

Inter e Lazio

Per la stagione 1999-2000 si trasferisce all'Inter, che lo acquista dalla Juventus per 28 miliardi di lire,[82] seguendo il suo allenatore Marcello Lippi e rimpiazzando Pagliuca quale nuovo numero 1 del club lombardo.[81] Nonostante l'ottimo rendimento sul piano personale[20][83][84] — finanche «straordinario» nella prima parte di campionato[85] —, in controtendenza rispetto alla scialba annata della squadra, la sua militanza in nerazzurro dura un solo anno, in cui il portiere totalizza 38 presenze.

Infatti nell'estate 2000, da una parte il ritorno a Milano dell'emergente Sébastien Frey reduce da una positivo prestito al Verona, e sui cui l'Inter sceglie di puntare per motivi anagrafici ed economici,[86] e dall'altra la volontà di Peruzzi di riavvicinarsi a casa per ragioni familiari,[87] determinano la sua cessione alla Lazio in cambio di 33 miliardi più il cartellino di Marco Ballotta.[88]

In maglia biancoceleste prende il posto del più anziano Luca Marchegiani, il quale diviene la sua riserva,[89] e nell'arco di sette anni colleziona 226 presenze, vincendo due trofei: la Supercoppa italiana 2000 contro l'Inter (4-3) e la Coppa Italia 2003-2004 contro la Juventus (2-0 e 2-2 nella doppia finale); il miglior risultato ottenuto in campionato è invece il terzo posto delle stagioni 2000-2001 e 2006-2007.

Autore di prestazioni di grande spessore,[42] in qualche occasione indossa anche la fascia da capitano. Il 20 maggio 2007, un mese dopo aver annunciato il suo imminente ritiro,[90] disputa l'ultima presenza della carriera, a 37 anni, subentrando nei minuti finali di Lazio-Parma (0-0). Si ritira dopo 620 incontri da professionista con i club (478 in Serie A). Il rendimento offerto nella sua ultima stagione da calciatore verrà premiato con la conquista del terzo Oscar del calcio AIC come miglior portiere.[91]

Nazionale

Nazionali giovanili

Entra nel giro della nazionale Under-21 sul finire del 1988, quando viene convocato da Cesare Maldini per l'amichevole contro Malta del 21 dicembre, terminata 8-0. Esordisce con gli azzurrini il 18 gennaio 1989, sempre in amichevole, nel 2-2 contro la Turchia. Durante le successive qualificazioni al campionato d'Europa 1990, la porta azzurra è inizialmente affidata a Valerio Fiori e Giuseppe Gatta, mentre Peruzzi ottiene la titolarità in occasione della fase finale del torneo, in cui l'Italia viene eliminata dalla Jugoslavia in semifinale.

Scontata la squalifica comminatagli sul finire del 1990, è convocato anche per il vittorioso campionato d'Europa 1992, in cui fa da riserva a Francesco Antonioli. Nello stesso anno prende parte, sempre come vice di Antonioli, al torneo olimpico di Barcellona 1992, in cui l'Italia è eliminata dai padroni di casa della Spagna ai quarti di finale.

Conta 10 presenze nell'Italia Under-21 (8 le reti concesse) e 2 nella selezione olimpica (con 1 gol subìto).

Nazionale maggiore

«È un peccato che non abbia potuto giocare un Mondiale da titolare e credo lo meritasse. Ogni tanto pensavo che avere in panchina un portiere con le qualità, umane e tecniche, di Peruzzi fosse uno spreco.»

Peruzzi (in piedi, primo da destra) agli esordi con la nazionale maggiore nel 1995

Escluso in extremis dall'elenco dei convocati per il campionato del mondo 1994 (gli viene preferito, come terzo portiere, Luca Bucci),[92][93] esordisce in nazionale A il 25 marzo 1995, a 25 anni, in sostituzione dell'infortunato Gianluca Pagliuca:[94][95] la partita è Italia-Estonia (4-1), valida per le qualificazioni al campionato d'Europa 1996. A partire dal settembre dello stesso anno, Peruzzi viene promosso titolare dal commissario tecnico Arrigo Sacchi,[94][96] e difende la porta azzurra durante l'Europeo, in cui l'Italia viene eliminata al primo turno.

Con l'arrivo di Cesare Maldini sulla panchina azzurra, Peruzzi è confermato titolare e convocato in questa veste per il campionato del mondo 1998, ma uno «stiramento al gemello interno della gamba sinistra», subìto a pochi giorni dall'inizio della competizione, gli impedisce di prendervi parte; al suo posto giocherà Pagliuca.[97]

Peruzzi in azzurro nel 1997, in azione durante le qualificazioni al campionato del mondo 1998.

Al termine del suddetto Mondiale, una volta ripresosi dall'infortunio, Peruzzi viene inizialmente confermato titolare dal nuovo CT Dino Zoff,[98] ma è presto scavalcato sia dall'emergente Gianluigi Buffon, nuovo numero 1 designato,[51] sia da Francesco Toldo.[99] Destinato, sulla carta, al ruolo di terza scelta e amareggiato per le scarse possibilità di impiego, rifiuta la convocazione al campionato d'Europa 2000:[100] decisione che, a posteriori, gli impedirà di contendere a Toldo la difesa della porta azzurra, poiché — come rivelatogli tempo dopo da Zoff — l'infortunio che costrinse Buffon a dare forfait a pochi giorni dall'inizio del torneo avrebbe potuto spingere il CT a ridefinire le gerarchie.[16]

Nel 2004, dopo cinque anni di assenza, rientra in nazionale sotto la gestione di Giovanni Trapattoni, accettando dopo qualche tentennamento la convocazione come riserva per il campionato d'Europa 2004.[6] Infine, a 36 anni, conquista il campionato del mondo 2006 come secondo portiere dietro a Buffon, sotto la guida di Marcello Lippi;[101] pur senza scendere in campo, nell'occasione si distingue come figura di spicco dello spogliatoio azzurro, guadagnandosi l'apprezzamento dei più giovani compagni di nazionale.[41][52]

Conclude la carriera in nazionale con 31 presenze e 17 reti subite.

Allenatore e dirigente

Peruzzi nel 2010

Dal 2008 al 2010 fa parte dello staff della nazionale, come collaboratore tecnico del CT Marcello Lippi. Il 22 ottobre 2010 è stato nominato vice allenatore della nazionale Under-21, all'interno dello staff guidato da Ciro Ferrara. Il 2 luglio 2012 segue il tecnico napoletano alla Sampdoria, dove diventa il vice della squadra blucerchiata; tuttavia, complici alcuni risultati negativi inanellati, il successivo 17 dicembre Ferrara viene esonerato con lo stesso Peruzzi.

Nel luglio 2016 torna alla Lazio in veste dirigenziale, andando a ricoprire il ruolo di club manager della squadra romana.[102]

Dopo il ritiro

Nel 2010 è stato eletto consigliere comunale del Comune di Blera, paese in cui è nato e dove è tornato a risiedere al termine della propria carriera di calciatore.[103]

Statistiche

Presenze e reti nelle squadre di club

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1987-1988 Bandiera dell'Italia Roma A 1 -0 CI 0 -0 - - - - - - 1 -0
1988-1989 A 12 -16 CI 7 -11 CU 1 -2 - - - 20 -29
1989-1990 Bandiera dell'Italia Verona A 29 -38 CI 1 -1 - - - - - - 30 -39
1990-1991 Bandiera dell'Italia Roma A 3 -3 CI 0 -0 CU 2 -1 - - - 5 -4
Totale Roma 16 -19 7 -11 3 -3 - - 26 -33
1991-1992 Bandiera dell'Italia Juventus A 6 -5 CI 6 -3 - - - - - - 12 -8
1992-1993 A 29 -44 CI 6 -8 CU 10 -5 - - - 45 -57
1993-1994 A 32 -23 CI 1 -1 CU 6 -4 - - - 39 -28
1994-1995 A 26 -22 CI 8 -7 CU 9 -6 - - - 43 -35
1995-1996 A 30 -26 CI 0 -0 UCL 10 -9 SI 1 -0 41 -35
1996-1997 A 29 -19 CI 2 -1 UCL 9 -6 SU+CInt 2+1 -2 + -0 43 -28
1997-1998 A 31 -25 CI 1 -1 UCL 11 -15 SI 1 -0 44 -41
1998-1999 A 25 -28 CI 0 -0 UCL 8 -6 SI 1 -2 34 -36
Totale Juventus 208 -192 24 -21 63 -51 6 -4 301 -268
1999-2000 Bandiera dell'Italia Inter A 33+1[104] -31 + -1[104] CI 4 -5 - - - - - - 38 -37
2000-2001 Bandiera dell'Italia Lazio A 29 -24 CI 0 -0 UCL 7 -9 SI 1 -3 37 -36
2001-2002 A 27 -30 CI 2 -4 UCL 8[105] -10[106] - - - 37 -44
2002-2003 A 30 -28 CI 0 -0 CU 6 -6 - - - 36 -34
2003-2004 A 27 -26 CI 0 -0 UCL 7[105] -7[107] - - - 34 -33
2004-2005 A 21 -26 CI 1 -2 CU 1 -2 SI 1 -3 24 -33
2005-2006 A 30 -38 CI 0 -0 Int 0 -0 - - - 30 -38
2006-2007 A 28 -24 CI 0 -0 - - - - - - 28 -24
Totale Lazio 192 -196 3 -6 29 -34 2 -6 226 -242
Totale carriera 478+1 -476 + -1 39 -44 95 -88 8 -10 621 -619

Cronologia presenze e reti in nazionale

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
25-3-1995 Salerno Italia Bandiera dell'Italia 4 – 1 Bandiera dell'Estonia Estonia Qual. Euro 1996 -1
29-3-1995 Kiev Ucraina Bandiera dell'Ucraina 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1996 -
6-9-1995 Udine Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Slovenia Slovenia Qual. Euro 1996 -
11-11-1995 Bari Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera dell'Ucraina Ucraina Qual. Euro 1996 -1
15-11-1995 Reggio Emilia Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera della Lituania Lituania Qual. Euro 1996 -
24-1-1996 Terni Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera del Galles Galles Amichevole - Uscita al 46’ 46’
29-5-1996 Cremona Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera del Belgio Belgio Amichevole -2
1-6-1996 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
11-6-1996 Liverpool Russia Bandiera della Russia 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Euro 1996 - 1º turno -1
14-6-1996 Liverpool Rep. Ceca Bandiera della Rep. Ceca 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Euro 1996 - 1º turno -2
19-6-1996 Manchester Germania Bandiera della Germania 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Euro 1996 - 1º turno -
22-1-1997 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord Amichevole -
12-2-1997 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 -
29-3-1997 Trieste Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Moldavia Moldavia Qual. Mondiali 1998 -
2-4-1997 Chorzów Polonia Bandiera della Polonia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 -
30-4-1997 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Qual. Mondiali 1998 -
4-6-1997 Nantes Italia Bandiera dell'Italia 0 – 2 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Torneo di Francia -2
10-9-1997 Tbilisi Georgia Bandiera della Georgia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 -
11-10-1997 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Qual. Mondiali 1998 -
15-11-1997 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Russia Russia Qual. Mondiali 1998 -
28-1-1998 Catania Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Slovacchia Slovacchia Amichevole -
22-4-1998 Parma Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera del Paraguay Paraguay Amichevole - Uscita al 46’ 46’
5-9-1998 Liverpool Galles Bandiera del Galles 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2000 -
18-11-1998 Salerno Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Spagna Spagna Amichevole -2
16-12-1998 Roma Italia Bandiera dell'Italia 6 – 2 Bandiera delle World Stars World Stars Amichevole -2 Uscita al 46’ 46’
10-2-1999 Pisa Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Norvegia Norvegia Amichevole -
28-4-2004 Genova Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Spagna Spagna Amichevole -1 Ingresso al 46’ 46’
8-6-2005 Toronto Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Serbia e Montenegro Serbia e Montenegro Amichevole -1
3-9-2005 Glasgow Scozia Bandiera della Scozia 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2006 -1
7-9-2005 Minsk Bielorussia Bandiera della Bielorussia 1 – 4 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2006 -1
8-10-2005 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Slovenia Slovenia Qual. Mondiali 2006 -
Totale Presenze (78º posto) 31 Reti -17
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia olimpica
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
10-7-1992 Brescia Italia olimpica Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera dell'Egitto Egitto olimpica Amichevole -1 Ingresso al 46’ 46’
16-7-1992 Marino Italia olimpica Bandiera dell'Italia 5 – 0 Bandiera del Qatar Qatar olimpica Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
Totale Presenze 2 Reti -1
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia Under-21
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
18-1-1989 Smirne Turchia Under-21 Bandiera della Turchia 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Under-21 Amichevole -2
15-2-1989 Modena Italia Under-21 Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Francia Francia Under-21 Amichevole -
20-9-1989 Foggia Italia Under-21 Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Under-21 Amichevole -1
20-12-1989 Valencia Spagna Under-21 Bandiera della Spagna 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Under-21 Amichevole -1 Uscita al 83’ 83’
21-2-1990 Ancona Italia Under-21 Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera della Spagna Spagna Under-21 Europeo Under-21 1990 - Quarti di finale -1
29-3-1990 Logroño Spagna Under-21 Bandiera della Spagna 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Under-21 Europeo Under-21 1990 - Quarti di finale -1
11-4-1990 Zagabria Jugoslavia Under-21 Bandiera della Jugoslavia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Under-21 Europeo Under-21 1990 - Semifinale -
9-5-1990 Parma Italia Under-21 Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Under-21 Europeo Under-21 1990 - Semifinale -2
29-1-1992 Atene Grecia Under-21 Bandiera della Grecia 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Under-21 Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
19-2-1992 Smirne Turchia Under-21 Bandiera della Turchia 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Under-21 Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
Totale Presenze 10 Reti -8

Palmarès

Giocatore

Orlando, Roberto Baggio e Peruzzi festeggiano il successo della Juventus nella Coppa Italia 1994-1995 (in alto), e Ravanelli, Peruzzi, Rampulla e Sousa con la Champions League 1995-1996 vinta dal club bianconero (in basso).

Club

Competizioni nazionali
Roma: 1990-1991
Juventus: 1994-1995
Lazio: 2003-2004
Juventus: 1994-1995, 1996-1997, 1997-1998
Juventus: 1995, 1997
Lazio: 2000
Competizioni internazionali
Juventus: 1992-1993
Juventus: 1995-1996
Juventus: 1996
Juventus: 1996

Nazionale

Spagna 1992
Germania 2006

Individuale

Migliore portiere: 1997, 1998, 2007
1997
1996-1997, 1997-1998

Onorificenze

Collare d'oro al Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Note

  1. ^ a b Panini, 2001, p. 86.
  2. ^ (EN) Karel Stokkermans, Europe - Keeper of the Century, su IFFHS' Century Elections, rsssf.com, 30 gennaio 2000.
  3. ^ Pietro Pinelli, Peruzzi lascia dopo il Mondiale, in Corriere della Sera, 17 febbraio 2006, p. 11.
  4. ^ Rossano Donnini, La top 100 dei portieri, in Guerin Sportivo, novembre 2013.
  5. ^ a b c Maurizio Crosetti, Peruzzi e Konsel, vita da dimenticati, in la Repubblica, 16 settembre 1997.
  6. ^ a b c d Enrico Currò, Nazionale, rebus Peruzzi. Forse il portiere torna a casa, su repubblica.it, 2 giugno 2004.
  7. ^ a b Buffon miglior portiere degli ultimi 25 anni, su repubblica.it, 25 gennaio 2012.
  8. ^ a b c d Furio Zara, Peruzzi, il cinghialone che parava tutto, su corrieredellosport.it, 16 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2015).
  9. ^ Gli Oscar del calcio AIC, su iffhs.it, 24 gennaio 2011.
  10. ^ a b c d Giorgio Dell'Arti, Biografia di Angelo Peruzzi, su cinquantamila.it, 23 giugno 2014.
  11. ^ (EN) José Luis Pierrend, European Footballer of the Year ("Ballon d'Or") 1997, su rsssf.com, 26 marzo 2005.
  12. ^ a b Peruzzi primo in Europa, in Sport flash, La Stampa, 3 settembre 1997, p. 28.
  13. ^ Il miglior portiere del secolo: Zoff tra i 7 candidati, in La Gazzetta dello Sport, 12 agosto 1998.
  14. ^ Gol Parade.
  15. ^ a b Calzaretta, "Tyson" Peruzzi, p. 145.
  16. ^ a b Peruzzi, il doping e quel gol fantasma: "Ora posso dire la verità...", su gazzetta.it, 16 luglio 2015.
  17. ^ Stefano Cieri, Ora Peruzzi aspetta il sì di Lotito, in La Gazzetta dello Sport, 19 giugno 2007.
  18. ^ a b c d Maurizio Crosetti, Il peccato di Angelo, in la Repubblica, 24 ottobre 1993, p. 38.
  19. ^ Filippo Grimaldi, Sereni vuole essere un modello per i giovani, in La Gazzetta dello Sport, 30 settembre 1999.
  20. ^ a b c Monti, p. 792.
  21. ^ a b c d Roberto Negrisolo... A pranzo col mister dei mister, su ilportiere.com, 5 giugno 2013.
  22. ^ a b c d Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Angelo PERUZZI, su tuttojuve.com, 17 febbraio 2014.
  23. ^ La sfida atto primo, su acmilan.com, 9 settembre 2006.
  24. ^ Luca Calamai e Nicola Cecere, Toldo, proteggi l'Italia, in La Gazzetta dello Sport, 9 giugno 2000.
  25. ^ a b c Alessandro Rialti, Sarti vota Marchegiani, in La Stampa, 26 febbraio 1995, p. 41.
  26. ^ a b Licia Granello, Peruzzi provoca: "Fatemi un'offerta", in la Repubblica, 26 maggio 1998.
  27. ^ Emanuele Gamba, Juve nelle mani del gigante, in la Repubblica, 28 maggio 1999.
  28. ^ a b c d Salvatore Lo Presti, Angelo Peruzzi, in La Gazzetta dello Sport, 18 ottobre 1997.
  29. ^ a b Marco Ansaldo, Peruzzi, dal buio all'azzurro, in La Stampa, 23 marzo 1995, p. 32.
  30. ^ a b c d Salvatore Lo Presti, Peruzzi ha la Juve nelle mani, in La Gazzetta dello Sport, 8 maggio 1997.
  31. ^ a b c Salvatore Lo Presti, Lo juventino, in Incantati da Pagliuca e Peruzzi, La Gazzetta dello Sport, 6 novembre 1998.
  32. ^ Maurizio Crosetti, Peruzzi-Konsel, il duello è pari, in la Repubblica, 15 settembre 1997.
  33. ^ a b Paolo Forcolin e Lodovico Maradei, Lo scudetto nelle mani, in La Gazzetta dello Sport, 25 marzo 1997.
  34. ^ a b Marco Ansaldo, Peruzzi: "La mia sfida con Zenga", in La Stampa, 26 febbraio 1995, p. 33.
  35. ^ a b Piero Serantoni, Peruzzi, sogno mondiale, in La Stampa, 19 gennaio 1994, p. 30.
  36. ^ Roberto Beccantini, Professione Portiere, in La Stampa, 3 febbraio 1993, p. 29.
  37. ^ Peruzzi in serie A 10 rigori parati su 29, in La Gazzetta dello Sport, 27 settembre 1999.
  38. ^ Maurizio Crosetti, "La risposta che volevo", in la Repubblica, 20 aprile 1997.
  39. ^ a b Licia Granello, Ottimo Peruzzi, Baresi e Reiziger in picchiata, in la Repubblica, 7 aprile 1997.
  40. ^ a b Emanuele Gamba, Sorpresa Juve, via Peruzzi, in la Repubblica, 26 maggio 1999, p. 51.
  41. ^ a b c Mancio e Totti invitano Peruzzi a ripensarci, De Rossi abbraccia l'uomo prima che il campione, Lotito spera che cambi idea, ma... "Alla Lazio siamo tutti utili e nessuno indispensabile", su ilsole24ore.com.
  42. ^ a b Luca Valdiserri, Le «uscite» di Peruzzi e i dubbi della società, in Corriere della Sera, 15 agosto 2003, p. 47 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2015).
  43. ^ Fabio Vergnano, Peruzzi: l'America non è tutto, in La Stampa, 30 maggio 1994, p. 5, sez. lunedìsport.
  44. ^ Gigi Garanzini, Portieri, anche i piedi hanno le ali, in Corriere della Sera, 28 giugno 1993, p. 29.
  45. ^ Marco Ansaldo, Peruzzi: paro gli eccessi di un mondo senza idee, in La Stampa, 6 aprile 1997, p. 30.
  46. ^ Angelo Peruzzi: La nuova sfida di Angelo, su ilportiere.com, 31 luglio 2005.
  47. ^ Francesco Paolo Giordano, Una Coppa e una Signora, su rivistaundici.com, 4 giugno 2015.
  48. ^ Giuseppe De Bellis, Essere Alessandro Del Piero, su rivistaundici.com, 17 marzo 2015.
  49. ^ Le pagelle di Tacconi, in La Stampa, 10 ottobre 1995.
  50. ^ Vieri spaventa Inzaghi: «Vinceremo», in La Gazzetta dello Sport, 11 dicembre 1999.
  51. ^ a b Nicola Cecere, Buffon mantiene alta la mira: «A questi livelli per 10 anni», in La Gazzetta dello Sport, 8 ottobre 1999.
  52. ^ a b c A Buffon dispiace l'addio al calcio di Peruzzi: "Un portiere straordinario, che avrebbe meritato un Mondiale da titolare", su ilsole24ore.com.
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Bibliografia

  • Almanacco illustrato del calcio 2002, Modena, Panini, 2001, ISSN 1129-3381 (WC · ACNP).
  • Fabio Monti, PERUZZI, Angelo, in Enciclopedia dello Sport – Calcio, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  • Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, vol. 8 (1991-1992), ed. speciale per La Gazzetta dello Sport, Modena, Panini, 25 giugno 2012.
  • Nicola Calzaretta, I colori della vittoria, Pisa, Goalbook Edizioni, 2014, ISBN 978-88-908115-9-3.
  • Vito Galasso, L'Inter dalla A alla Z, Roma, Newton Compton, 2015, ISBN 978-88-541-8224-0.

Videografia

  • Gol Parade: episodio 13, Le parate più belle di sempre, La Gazzetta dello Sport, Logos TV, RCS Quotidiani, 2002.

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