Conclave del 2013
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Papa Francesco | |||
Durata | Dal 12 al 13 marzo 2013 | ||
Luogo | Cappella Sistina, Città del Vaticano | ||
Partecipanti | 115 (2 assenti) | ||
Scrutini | 5 | ||
Decano | Angelo Sodano[1] | ||
Primo cardinale elettore | Giovanni Battista Re | ||
Vice Decano | Roger Etchegaray | ||
Camerlengo | Tarcisio Bertone | ||
Protodiacono | Jean-Louis Tauran | ||
Segretario del conclave | Lorenzo Baldisseri | ||
Eletto | Francesco (Jorge Mario Bergoglio) | ||
Il conclave del 2013 venne convocato a seguito della rinuncia all'ufficio di romano pontefice di papa Benedetto XVI, avvenuta il 28 febbraio dello stesso anno. Si svolse nella Cappella Sistina dal 12 al 13 marzo,[2] e, dopo cinque scrutini, venne eletto papa il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, che assunse il nome di Francesco. L'elezione fu annunciata dal cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran.[3]
Situazione generale
[modifica | modifica wikitesto]Durante il concistoro ordinario per la canonizzazione dei martiri di Otranto, l'11 febbraio 2013, papa Benedetto XVI annunciò ai cardinali presenti di voler rinunciare al ministero petrino, diritto che gli spettava liberamente, a partire dal successivo 28 febbraio alle ore 20, a causa dell'età avanzata e delle forze non più adeguate all'esercizio del ministero stesso.[4][5]
Variazioni delle norme in materia di conclave
[modifica | modifica wikitesto]La costituzione apostolica Universi Dominici Gregis,[6] emanata nel 1996 da papa Giovanni Paolo II, prevede, per il conclave, due scrutini la mattina e due al pomeriggio. Per l'elezione del pontefice sono necessari i voti di due terzi dei cardinali partecipanti al conclave, come previsto dal motu proprio De aliquibus mutationibus in normis de electione Romani Pontificis,[7] pubblicato nel 2007 da papa Benedetto XVI. Nel conclave del 2013, dunque, per l'elezione erano richieste 77 preferenze su 115 elettori.
La costituzione apostolica del 1996 stabiliva che, dopo 34 scrutini infruttuosi, si tenesse un ballottaggio fra i due cardinali più votati nell'ultimo scrutinio, che perdevano il diritto di voto, e prevedeva che per l'elezione fosse sufficiente solo la metà dei voti più uno. Il motu proprio del 2007, invece, estese la regola dei due terzi dei voti anche per l'eventuale ballottaggio. Al termine delle votazioni gli appunti e le schede vengono bruciati. Se la sessione delle due votazioni mattutine ha esito negativo si ha la fumata nera alle ore 12, mentre se ha esito negativo la sessione delle due votazioni pomeridiane si ha fumata nera alle ore 19. L'esito positivo di uno qualsiasi degli scrutini di una sessione è seguito dalla fumata bianca e dal suono delle campane di San Pietro.
Papa Benedetto XVI, con il motu proprio Normas nonnullas del 22 febbraio 2013,[8] ribadì la norma secondo la quale, prima di iniziare il conclave, si debbano attendere per quindici giorni i cardinali assenti, conferendo però al collegio cardinalizio la nuova facoltà di anticipare la data di inizio del conclave se tutti i cardinali elettori sono presenti (cosa effettivamente avvenuta in questo conclave), come la facoltà di prorogarla fino ad un massimo di venti giorni per attendere gli eventuali assenti. Trascorsi venti giorni dall'inizio della sede vacante, però, tutti i cardinali elettori presenti sono tenuti ad iniziare le votazioni.
Nella stessa lettera apostolica venne stabilito che le persone non facenti parte del corpo dei cardinali elettori (con riferimento al segretario del collegio cardinalizio, al maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, agli otto cerimonieri, ai due religiosi addetti alla sagrestia pontificia e ad un ecclesiastico scelto dal cardinale decano o da chi ne fa le veci), qualora venissero a conoscenza degli atti dell'elezione e li rivelassero ad altri, violando il giuramento di segretezza, andrebbero incontro a scomunica latae sententiae, riservata alla sede apostolica. La norma precedente, invece, stabiliva una pena a discrezione del pontefice venturo. Si conferma inoltre la non validità delle modalità di elezione del pontefice per acclamazione, per ispirazione e per compromesso, prevedendo unicamente l'elezione per scrutinio.
Cardinali elettori presenti
[modifica | modifica wikitesto]Si trattò, al pari con quello del 2005, del conclave più numeroso della storia della Chiesa cattolica per numero di cardinali elettori (115). Il numero dei non elettori, tuttavia, fu più alto: nel 2013 furono 90, nel 2005 66.
L'ormai papa emerito Benedetto XVI non prese parte al conclave.[9]
Avevano diritto di voto in conclave i cardinali che non avessero compiuto l'ottantesimo anno di età il giorno precedente l'inizio della sede vacante.[10] Pertanto il cardinale ucraino Ljubomyr Huzar non partecipò al conclave; vi partecipò invece il cardinale tedesco Walter Kasper, che compì ottant'anni il 5 marzo.
Segue l'elenco dei paesi con rappresentanti aventi diritto di voto, indicati per numero di elettori:
- 28 elettori: Italia
- 11 elettori: Stati Uniti
- 6 elettori: Germania
- 5 elettori: Brasile, India, Spagna
- 4 elettori: Francia, Polonia
- 3 elettori: Canada, Messico
- 2 elettori: Argentina, Nigeria, Portogallo
- 1 elettore: Australia, Austria, Belgio, Bolivia, Bosnia ed Erzegovina, Rep. Ceca, Cile, Cina, Colombia, RD del Congo, Croazia, Cuba, Rep. Dominicana, Ecuador, Egitto, Filippine, Ghana, Guinea, Honduras, Irlanda, Kenya, Libano, Lituania, Paesi Bassi, Perù, Senegal, Slovenia, Sri Lanka, Sudafrica, Sudan, Svizzera, Tanzania, Ungheria, Venezuela, Vietnam
Elenco degli elettori
[modifica | modifica wikitesto]Cardinali elettori assenti
[modifica | modifica wikitesto]Dei 117 cardinali elettori parteciparono effettivamente al conclave solo in 115, poiché erano assenti l'arcivescovo emerito di Giacarta Julius Riyadi Darmaatmadja e l'arcivescovo emerito di Saint Andrews ed Edimburgo Keith Michael Patrick O'Brien:[12] il primo non partecipò per motivi di salute, mentre il secondo «per evitare di attirare l'attenzione dei media», in quanto accusato di comportamenti inappropriati verso alcuni religiosi.[13]
Preparazione e apertura del conclave
[modifica | modifica wikitesto]I favori della vigilia, secondo molti osservatori, andavano all’arcivescovo di Milano Angelo Scola, grazie al sostegno dell'arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco e di quello di Bologna Carlo Caffarra, nonché di Camillo Ruini e di Giovanni Battista Re; Scola era anche apprezzato all’estero grazie alla sua Fondazione Oasis.[14] Dopo Scola si posizionava il cardinale brasiliano Odilo Pedro Scherer, membro del collegio cardinalizio di sorveglianza dello IOR e molto vicino alla curia, appoggiato dal cardinale camerlengo Tarcisio Bertone, dal cardinale decano Angelo Sodano[14] e, come sembrava alla vigilia, dai cardinali sudamericani. Nel gruppo degli undici porporati statunitensi (il più numeroso, dopo gli italiani) sembravano alte le quotazioni in favore dell'arcivescovo di Boston Sean Patrick O'Malley per aver affrontato con fermezza gli abusi sessuali del clero.[14] In posizione di immediato rincalzo erano considerati il cardinale ghanese Peter Turkson e il canadese Marc Ouellet.[15]
Le prime due congregazioni generali del collegio cardinalizio in preparazione del conclave, convocate il 1º marzo dal decano Angelo Sodano, si svolsero il successivo 4 marzo alle 9:30 e alle 17 nell'Aula del Sinodo, presso l'Aula Paolo VI.[16] La terza congregazione generale si svolse il 5 marzo alle 9:30.[17] Durante le congregazioni, fra le altre cose, i cardinali prestarono il giuramento di segretezza, elessero a sorteggio i tre assistenti del camerlengo e decisero di inviare un messaggio di gratitudine al pontefice emerito.[18]
Alle 13 del 5 marzo la Cappella Sistina venne chiusa ai visitatori per poter effettuare i lavori necessari allo svolgimento del conclave.[19] La ditta Gammarelli, sartoria per ecclesiastici attiva dal XVIII secolo, realizzò per il futuro papa tre abiti talari bianchi di tre diverse misure, la fascia, la mozzetta in velluto rosso bordata di ermellino, lo zucchetto bianco e le scarpe rosse.[20] La quarta congregazione generale si tenne il 6 marzo alle 9:30, seguita, alle 17 dello stesso giorno, da un momento di preghiera nella basilica di San Pietro.[19] La quinta e la sesta congregazione generale si svolsero il 7 marzo, rispettivamente alle 9:30 e alle 17.[21]
La settima e l'ottava congregazione generale si tennero l'8 marzo alle 9:30 e alle 17.[22] Durante quest'ultima riunione i cardinali scelsero la data di martedì 12 marzo per l'inizio del conclave.[23] La nona congregazione generale si svolse alle 9:30 del 9 marzo. L'11 marzo, alle 9:30, si tenne la decima e ultima congregazione generale.[24] Alle 17:30 dello stesso giorno, nella Cappella Paolina, ebbe luogo il giuramento degli addetti al conclave (il segretario del collegio cardinalizio Lorenzo Baldisseri, il maestro delle cerimonie Guido Marini, altri cerimonieri, i religiosi addetti alla sacrestia, medici e infermieri, il personale per il servizio mensa, pulizie e servizi tecnici, eccetera).[25]
Alle 10 del 12 marzo, nella basilica di San Pietro, venne celebrata la messa pro eligendo Romano Pontifice, che diede inizio ai riti del conclave. Presiedette la liturgia, concelebrata da tutti i cardinali, il decano Angelo Sodano.[26] Alle 16:30 iniziò la processione dei porporati, che, dalla cappella Paolina, si recò alla cappella Sistina.[27] Dopo il canto del Veni Creator Spiritus e dopo aver pronunciato il solenne giuramento di fedeltà al segreto del conclave, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie Guido Marini pronunciò la tradizionale formula extra omnes, invitando tutti gli estranei a lasciare la Sistina, le cui porte si chiusero alle 17:33.[28]
Gli scrutini
[modifica | modifica wikitesto]Dopo una breve meditazione tenuta dal cardinale Prosper Grech ebbe luogo la prima votazione, che non era scontato avvenisse in giornata.[29] Il primo scrutinio diede esito negativo, con fumata nera alle 19:41.[28] Il secondo e il terzo scrutinio, la mattina del 13 marzo, diedero esito negativo, con fumata nera alle 11:38.[28] Dopo la pausa per il pranzo si tenne, nel primo pomeriggio, il quarto scrutinio che diede esito negativo.
Alle 19:06 del 13 marzo,[28] dopo il quinto scrutinio, dal comignolo della Sistina si levò la fumata bianca. Poco più di un'ora dopo, alle 20:12, il cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran, con la tradizionale locuzione Habemus Papam, annunciò l'elezione di Jorge Mario Bergoglio, che scelse il nome di Francesco. Secondo Maria Antonietta Calabrò l'elezione di Bergoglio sarebbe stata frutto di un accordo fra i cardinali della curia romana (il decano Angelo Sodano, anche se non elettore, Giovanni Battista Re, Tarcisio Bertone) e i cardinali americani[30][31] per contrastare la candidatura di Scola.[32]
Alle 20:24 la Conferenza Episcopale Italiana, in una e-mail ufficiale inviata ai giornalisti accreditati, commettendo una gaffe espresse «i sentimenti dell'intera Chiesa italiana nell'accogliere la notizia dell'elezione del Card. Angelo Scola a Successore di Pietro».[33] La nota allegata all'e-mail, a firma del segretario generale Mariano Crociata, riportava invece correttamente il nome del cardinale Bergoglio.[34]
Ipotesi sulle votazioni
[modifica | modifica wikitesto]Secondo una ricostruzione del vaticanista Salvatore Izzo,[35] ripresa anche da Giacomo Galeazzi,[36] Bergoglio sarebbe stato il cardinale più votato fin dal primo scrutinio. Secondo Marco Tosatti, la candidatura di Bergoglio sarebbe stata proposta dai cardinali Cláudio Hummes, Santos Abril y Castelló, Giovanni Battista Re e da tutti coloro che erano esplicitamente contrari all'elezione di Scola. Inoltre, sarebbe stata attivamente sostenuta, durante il conclave, dai cardinali Óscar Rodríguez Maradiaga, Walter Kasper, Godfried Danneels, Lluís Martínez Sistach, Carlos Amigo Vallejo, José da Cruz Policarpo, Tarcisio Bertone e dai porporati americani.[37]
Secondo il vaticanista Paolo Rodari, invece, al primo scrutinio a condurre sarebbe stato Angelo Scola con circa 35 voti, seguito da Bergoglio con 20 voti e da Marc Ouellet con 15.[38] Anche il vaticanista Andrés Beltramo Álvarez sostiene che, la sera del 12 marzo, il cardinale più votato non sarebbe stato Bergoglio.[39]
Sempre secondo le indiscrezioni di Rodari, Scola sarebbe stato il candidato più votato fino al terzo scrutinio, sostenuto dal continuo appoggio, fra gli altri, dei cardinali Angelo Bagnasco, Carlo Caffarra e Christoph Schönborn.[40] Secondo Sergio Rame, di Libero, Scola avrebbe raggiunto, al termine del terzo scrutinio, una cinquantina di voti.[32]
La candidatura di Scola, tuttavia, sarebbe stata stroncata il 13 marzo fra il terzo e il quarto scrutinio, durante la pausa per il pranzo presso la Domus Sanctae Marthae, dai cardinali della curia romana e da quelli nordamericani: i primi «per antiche invidie e rivalità»[36] contro l'arcivescovo di Milano, mentre i secondi per via della sua vecchia vicinanza a Comunione e Liberazione, condizione che aveva suscitato alcune perplessità fra i porporati statunitensi.[32] Secondo Sergio Rame, invece, Scola avrebbe volontariamente ritirato la propria candidatura per evitare una situazione di stallo, non ritenendo sufficienti i consensi da lui ottenuti sino a quel momento per poter raggiungere il soglio pontificio.[32]
Dopo il ritiro di Scola, sempre secondo Rodari, Bergoglio avrebbe sfiorato l'elezione al quarto scrutinio.[41]
La vaticanista argentina Elisabetta Piqué, nel libro Francesco. Vita e rivoluzione, sostiene che la quinta votazione sarebbe stata annullata: i cardinali addetti alla conta delle schede, prima di procedere allo spoglio, si sarebbero infatti accorti della presenza di 116 voti a fronte di 115 votanti.[42] L'annullamento della votazione è riportato anche dal vaticanista Andrea Tornielli.[43]
All'annullamento della quinta votazione sarebbe immediatamente seguita la sesta con il relativo scrutinio nella quale Bergoglio sarebbe stato eletto, secondo alcuni con quasi 90 voti,[44] secondo altri con 90-100 voti.[41][30] Fra i cardinali che ricevettero voti, secondo Salvatore Izzo, ci furono anche, oltre all'eletto e a Scola, Angelo Bagnasco, Francesco Coccopalmerio, Sean Patrick O'Malley, Timothy Dolan, Marc Ouellet, Peter Turkson, Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga e Christoph Schönborn.[35]
Secondo Andrea Tornielli, come primo gesto dopo l'elezione, Bergoglio si sarebbe diretto verso Scola per abbracciarlo.[43]
Ipotesi sull'esito degli scrutini
[modifica | modifica wikitesto]Secondo il vaticanista Gerard O'Connell, nel libro The election of Pope Francis, questo sarebbe stato l'esito degli scrutini:[45]
Sera del 12 marzo
[modifica | modifica wikitesto]Primo scrutinio
[modifica | modifica wikitesto]Cardinali | Voti |
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Angelo Scola | 30
|
Jorge Mario Bergoglio | 26
|
Marc Ouellet | 22
|
Sean Patrick O'Malley | 10
|
Odilo Pedro Scherer | 4
|
Altri | 23
|
Mattina del 13 marzo
[modifica | modifica wikitesto]Secondo scrutinio
[modifica | modifica wikitesto]Cardinali | Voti |
---|---|
Jorge Mario Bergoglio | 45
|
Angelo Scola | 38
|
Marc Ouellet | 24
|
Altri | 8
|
Terzo scrutinio
[modifica | modifica wikitesto]Cardinali | Voti |
---|---|
Jorge Mario Bergoglio | 56
|
Angelo Scola | 41
|
Marc Ouellet | 15
|
Altri | 3
|
Pomeriggio del 13 marzo
[modifica | modifica wikitesto]Quarto scrutinio
[modifica | modifica wikitesto]Cardinali | Voti |
---|---|
Jorge Mario Bergoglio | 67
|
Angelo Scola | 32
|
Marc Ouellet | 13
|
Altri | 3
|
Quinto scrutinio
[modifica | modifica wikitesto]Cardinali | Voti |
---|---|
Jorge Mario Bergoglio (eletto Papa) | 85
|
Angelo Scola | 20
|
Marc Ouellet | 8
|
Altri | 2
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Angelo Sodano, decano del collegio cardinalizio, non partecipò al conclave avendo superato il limite degli ottant'anni stabilito dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis.
- ^ Conclave al via martedì 12 marzo, su adnkronos.com. URL consultato l'8 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2014).
- ^ «Habemus Papam», il prossimo papa sarà annunciato dal cardinale Tauran, su ilmattino.it. URL consultato il 6 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2014).
- ^ Concistoro Ordinario Pubblico - Declaratio del Santo Padre Benedetto XVI sulla Sua Rinuncia al Ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, 11.02.2013, su press.catholica.va, Bollettino Sala Stampa della Santa Sede, 11 febbraio 2013. URL consultato l'11 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2013).
- ^ Benedetto XVI annuncia la sua rinuncia al ministero petrino, su it.radiovaticana.va, radiovaticana.va, 11 febbraio 2013. URL consultato l'11 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2013).
- ^ Testo integrale della Universi Dominici Gregis, su vatican.va. URL consultato il 2 marzo 2013.
- ^ Testo integrale della De aliquibus mutationibus, su vatican.va. URL consultato il 2 marzo 2013.
- ^ Testo integrale della Normas nonnullas, su vatican.va. URL consultato il 2 marzo 2013.
- ^ Papa: non parteciperà a nuovo conclave, su asca.it. URL consultato il 30 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2014).
- ^ Il limite di età di ottant'anni, superato il quale i cardinali perdono il diritto di eleggere il papa, fu introdotto da Paolo VI con il motu proprio Ingravescentem Aetatem (II, 2) del 21 novembre 1970, entrato in vigore il 1º gennaio 1971. La regola fu confermata dallo stesso Paolo VI con la costituzione apostolica Romano Pontifici Eligendo (II, I, 33) del 1º ottobre 1975 e da Giovanni Paolo II con la costituzione apostolica Universi Dominici Gregis ( II, I, 33) del 22 febbraio 1996, modificando però la data di riferimento per il compimento degli ottant'anni dal «momento di ingresso in conclave», previsto da Paolo VI, all'attuale «prima del giorno della morte del Sommo Pontefice o del giorno in cui la Sede Apostolica resti vacante».
- ^ a b Papa Paolo VI, con il motu proprio Ad purpuratorum Patrum Collegium, pubblicato l'11 febbraio 1965, stabilì che i patriarchi di rito orientale assunti nel Sacro Collegio dei Cardinali non appartengono al clero di Roma e, pertanto, non può essere assegnato loro alcun titolo o diaconia. I patriarchi cardinali appartengono all'ordine dei vescovi cardinali e, nella gerarchia, si situano immediatamente dopo di loro. Mantengono la loro sede patriarcale e non viene assegnata loro alcuna sede suburbicaria. https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/motu_proprio/documents/hf_p-vi_motu-proprio_19650211_ad-purpuratorum.html
- ^ Conclave, mancano solo 12 cardinali. "Sara' un Papa giovane", su agi.it. URL consultato l'8 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2013).
- ^ O'Brien, in un primo tempo, contestò le accuse, definendole «anonime e non specifiche» (Cardinal Keith O'Brien resigns as Archbishop, URL consultato in data 2 marzo 2013). Successivamente ammise la sua colpevolezza, scusandosi pubblicamente ( Statement from Cardinal O'Brien, su scmo.org. URL consultato il 4 marzo 2013 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2013).).
- ^ a b c Conclave 2013, il toto-Papa secondo i bookmakers, su huffingtonpost.it. URL consultato il 9 marzo 2013.
- ^ Vaticano, Conclave mai così aperto: ma Scola parte favorito, su wallstreetitalia.com. URL consultato il 9 marzo 2013.
- ^ Conclave, cardinali in Vaticano, via alle Congregazioni generali, su ilmessaggero.it. URL consultato il 4 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2013).
- ^ Papa: terminata la terza Congregazione dei cardinali pre-conclave, su adnkronos.com. URL consultato il 5 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Il giuramento di segretezza dei cardinali, su vaticaninsider.lastampa.it. URL consultato il 4 marzo 2013.
- ^ a b Continua l'attesa per la data del Conclave, su avvenire.it. URL consultato il 6 marzo 2013.
- ^ Papa: pronta veste, esposta in vetrina sartoria Gammarelli a Roma, su adnkronos.com. URL consultato il 9 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Quinta Congregazione: nessuna data su inizio Conclave. P. Lombardi su fonti anonime: assumersi responsabilità, su news.va. URL consultato il 7 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2015).
- ^ Vaticano, padre Lombardi: "Oggi la votazione sulla data d'inizio del Conclave", su adnkronos.com. URL consultato l'8 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Conclave inizia il 12 marzo, su ansa.it. URL consultato l'8 marzo 2013.
- ^ I cardinali concludono le Congregazioni generali. Briefing di padre Lombardi, su it.radiovaticana.va. URL consultato l'11 marzo 2013.
- ^ Briefing sulla decima e ultima congregazione generale del collegio cardinalizio e sugli appuntamenti dei prossimi giorni, 11.03.2013, su attualita.vatican.va. URL consultato l'11 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2013).
- ^ Santa Messa "Pro Eligendo Romano Pontifice, 12 marzo 2013, su attualita.vatican.va. URL consultato il 12 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2013).
- ^ L'ingresso in conclave ed il giuramento dei cardinali elettori, 12 marzo 2013, su attualita.vatican.va. URL consultato il 12 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2013).
- ^ a b c d Sala stampa vaticana: Le giornate del conclave, su attualita.vatican.va. URL consultato il 13 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2013).
- ^ "Extra omnes" in Cappella Sistina, al via il Conclave, su tmnews.it. URL consultato il 12 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2014).
- ^ a b Bergoglio, l'accordo che ha portato oltre 90 voti, su corriere.it. URL consultato il 23 marzo 2013.
- ^ Papa Francesco eletto grazie a un accordo tra Sodano, Bertone e americani, su lettera43.it. URL consultato il 23 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2013).
- ^ a b c d Il retroscena del Conclave: il passo indetro di Scola come Bergoglio nel 2005, su ilgiornale.it. URL consultato il 17 maggio 2013.
- ^ Papa Francesco, la Cei nel primo comunicato: "Auguri al pontefice Scola", su ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 18 marzo 2013.
- ^ La gaffe della Cei, colpa del copia-incolla, su vaticaninsider.lastampa.it. URL consultato il 18 novembre 2013.
- ^ a b I voti del Conclave, su lastampa.it. URL consultato il 23 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2013).
- ^ a b Scola tradito dagli italiani fin dalla prima votazione, su lastampa.it. URL consultato il 23 marzo 2013.
- ^ Operazione Bergoglio, retroscena, su lastampa.it. URL consultato il 12 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2014).
- ^ Conclave, Bergoglio partì dietro Scola: così andò la rimonta, su blitzquotidiano.it. URL consultato il 24 marzo 2013.
- ^ Tutti i segreti del Conclave con Bergoglio Papa svelati da un libro, su formiche.net. URL consultato il 17 novembre 2013.
- ^ Bergoglio partì secondo alle spalle di Scola. Poi la rimonta e il plebiscito: quasi 100 voti, su repubblica.it. URL consultato il 26 marzo 2013.
- ^ a b Papa, in conclave un plebiscito: quasi cento voti, su ilvelino.it. URL consultato il 24 marzo 2013.
- ^ Bergoglio eletto alla sesta votazione, su vaticaninsider.lastampa.it. URL consultato il 17 novembre 2013.
- ^ a b Il conclave di Bergoglio, su vaticaninsider.lastampa.it. URL consultato il 15 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2014).
- ^ «Attento Bergoglio, tocca a te diventare Papa», su vaticaninsider.lastampa.it. URL consultato il 16 novembre 2013.
- ^ Come è avvenuta l'elezione di Papa Francesco? Nel libro del vaticanista irlandese Gerard O'Connell, su paeseitaliapress.it. URL consultato il 30 ottobre 2022.
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