Walter Kasper

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Walter Kasper
cardinale di Santa Romana Chiesa
Il cardinale Kasper il 27 marzo 2007.
Veritatem in caritate
 
TitoloCardinale presbitero di Ognissanti in Via Appia Nuova
Incarichi attuali
Incarichi ricoperti
 
Nato5 marzo 1933 (91 anni) ad Heidenheim an der Brenz
Ordinato presbitero6 aprile 1957 dal vescovo Carl Joseph Leiprecht
Nominato vescovo17 aprile 1989 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo17 giugno 1989 dall'arcivescovo Oskar Saier
Creato cardinale21 febbraio 2001 da papa Giovanni Paolo II
 

Walter Kasper (Heidenheim an der Brenz, 5 marzo 1933) è un cardinale, vescovo cattolico e teologo tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la maturità al gymnasium di Ehingen sul Danubio nel 1952, intraprese gli studi di filosofia all'Università di Tubinga e all'Università di Monaco di Baviera, studi che concluse nel 1956.

Fu ordinato presbitero il 6 aprile 1957 nella diocesi di Rottenburg.

Nel 1961 ottenne il dottorato presso la Facoltà Teologica di Tubinga. Per tre anni fu assistente di Leo Scheffczyk e di Hans Küng. Nel 1964 ricevette l'abilitazione all'insegnamento e nello stesso anno la cattedra di teologia dogmatica all'università di Münster e dal 1970 alla Eberhard-Karls-Universität di Tubinga. Fu nominato pure preside, sia della Facoltà Teologica di Münster, sia poi di quella di Tubinga. Nel 1983 diventò professore ospite della Catholic University of America a Washington.

Kasper è allievo del teologo tedesco Karl Rahner.

Nel 1985 Kasper fu segretario speciale del sinodo straordinario dei vescovi. Divenne inoltre membro della commissione teologica internazionale.

Nominato vescovo di Rottenburg-Stoccarda il 17 aprile 1989, fu ordinato il 17 giugno dello stesso anno. Co-consacratori furono il vescovo di Magonza, Karl Lehmann, e Franz Josef Kuhnle, vescovo ausiliare di Rottenburg-Stoccarda. Kasper assunse il motto Veritatem in caritate. Diventò quindi presidente della commissione per la Chiesa universale e vicepresidente della commissione per la fede della Conferenza episcopale tedesca.

Nel 1994 Kasper fu nominato copresidente della Commissione Internazionale per il Dialogo Luterano/Cattolico e, il 16 marzo 1999, segretario del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani. Conseguentemente, il 31 maggio 1999 rinunciò al governo della diocesi di Rottenburg-Stoccarda.

Il 21 febbraio 2001 fu elevato alla porpora cardinalizia, con il titolo di Ognissanti in Via Appia Nuova (diaconia).

Teologo molto colto e profondo, Kasper ha scritto molti libri. Nel 1993 e 2001 Kasper pubblicò la terza edizione del Lessico per la teologia e la Chiesa. Il 3 marzo 2001 divenne presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani, nonché presidente della Commissione per le Relazioni Religiose con gli Ebrei. Papa Benedetto XVI accettò la sua rinuncia per motivi d'età il 1º luglio 2010, chiamando alla successione l'arcivescovo Kurt Koch.

Attualmente è membro della Congregazione per la dottrina della fede, di quella per le Chiese orientali, della Segnatura Apostolica, del Pontificio consiglio per i testi legislativi e del Pontificio consiglio della cultura.

Da tali incarichi è stato sospeso il 2 aprile 2005, come d'uso, per la morte di papa Giovanni Paolo II e riconfermato il giorno 21 dello stesso mese dal nuovo papa Benedetto XVI, del quale peraltro Kasper è, da decenni, amico e fu, inoltre, in passato pure collega di insegnamento universitario (nonostante diverse divergenze di vedute, come sul tema della comunione ai divorziati risposati, sul quale Kasper ebbe un acceso dibattito con Ratzinger nel 1992 ai tempi in cui quest'ultimo era prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, per conto di Papa Giovanni Paolo II).

Il 21 febbraio 2011 ha optato per l'ordine dei cardinali presbiteri, mantenendo invariata la diaconia elevata pro hac vice a titolo presbiterale.

Sebbene alla data di inizio del Conclave, 12 marzo 2013, avesse già compiuto ottant'anni (il giorno 5 marzo), non è diventato un cardinale non elettore; come attestano le liste ufficiali divulgate dal Vaticano, il suo diritto di voto venne prorogato per tutta la durata del conclave. Questo è potuto accadere poiché il pontificato di Benedetto XVI è effettivamente terminato il 28 febbraio, giorno in cui in Vaticano si è istituita la Apostolica Sedes Vacans, e a quel giorno il cardinale Kasper era ancora un cardinale elettore.[1] Dal 13 marzo 2013, giorno in cui si è chiuso il conclave in cui è stato eletto papa Francesco, è diventato ufficialmente un cardinale non elettore.

Primo e grande elettore di Bergoglio in conclave[2], il libro "Misericordia" fu citato dal neoeletto pontefice nel suo primo Angelus, trasmesso in mondovisione[3][4].
Quale presidente emerito del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani, è stato scelto da papa Bergoglio per aprire i lavori del Concistoro straordinario del 20 e 21 febbraio 2014 sul tema dei divorziati risposati e dell'eucaristia[5], proponendo un fondamento teologico per il dibattito con la relazione introduttiva sul Vangelo della Famiglia[4][6].

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze tedesche[modifica | modifica wikitesto]

Croce al merito di I classe dell'Ordine al merito della Repubblica Federale Tedesca - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine al merito dello Stato di Baden-Wuerttemberg - nastrino per uniforme ordinaria
Gran croce al merito con placca e cordone dell'Ordine al merito di Germania - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Balì gran croce d'onore e devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM) - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine della Stella di Romania (Romania) - nastrino per uniforme ordinaria

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Opere principali edite in lingua italiana[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Statistiche del collegio Cardinalizio aggiornate al 28 febbraio 2013
  2. ^ S. Magister, Scheda biografica del cardinale Sarah, su chiesa.espresso.repubblica (archiviato il 20 luglio 2017).
  3. ^ Kasper svela la svolta storica: Papa Francesco porterà le donne ai vertici della Curia, su quotidiano.net, 11 marzo 2014. URL consultato il 27 ottobre 2018.
  4. ^ a b A. Sanfrancesco, Divorziati risposati, il Papa sceglie Kasper, il "cardinale della misericordia", su linkiesta.it, 18 febbraio 2014. URL consultato il 27 ottobre 2018 (archiviato il 27 ottobre 2018).
    «[Durante il conclave] i due erano anche vicini di stanza a Santa Marta. E in quella circostanza Kasper regalò il suo libro sulla misericordia al futuro Pontefice.»
  5. ^ M. Tosatti, Concistoro Segreto: cosa accadde., su lastampa.it, 24 marzo 2018. URL consultato il 27 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2014).
  6. ^ S. Magister, Kasper cambia il paradigma, Bergoglio applaude, su chiesa.espresso.repubblica.it, 1º marzo 2014. URL consultato il 27 ottobre 2018 (archiviato il 14 aprile 2017).
  7. ^ Tabella degli insigniti (XLS), su canord.presidency.ro. URL consultato il 26 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2014).
  8. ^ Decreto

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Nicolò Madonia, Ermeneutica e cristologia in W. Kasper, presentazione di W. Kasper, Palermo, Edizioni Augustinus, 1990.
  • Antonio Russo, Walter Kasper, in Enciclopedia filosofica, Milano, Bompiani, 2006.
  • Antonio Russo, Walter Kasper: Chiesa cattolica. Essenza, realtà, missione, in «Studium», 5, 2012, pp. 761–774.
  • Antonio Russo, Walter Kasper e Martin Lutero in prospettiva ecumenica, in «Studium», 4, 2016, pp. 626–631.
  • Antonio Russo, Walter Kasper tra scienza ed ecclesiologia, in «Osservatore Romano» del 4 marzo 2018, p. 6.
  • Antonio Russo, Walter Kasper. Cattolicismo vivente sotto la parola di Dio, Roma, Edizioni Studium, 2018.
  • Antonio Russo, Schelling and Twentieth Century Catholic Theology. The case of Walter Kasper, in «International Journal of Philosophy and Theology», 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Rottenburg-Stoccarda Successore
Georg Moser 17 aprile 1989 - 31 maggio 1999 Gebhard Fürst
Predecessore Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani Successore
Pierre François Marie Joseph Duprey, M.Afr. 16 marzo 1999 - 3 marzo 2001 Marc Ouellet, P.S.S.
Predecessore Cardinale diacono e presbitero di Ognissanti in Via Appia Nuova Successore
Alberto Bovone dal 21 febbraio 2001
Titolo presbiterale pro hac vice dal 21 febbraio 2011
in carica
Predecessore Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani Successore
Edward Idris Cassidy 3 marzo 2001 - 1º luglio 2010 Kurt Koch
Predecessore Presidente della Commissione per i Rapporti Religiosi con gli Ebrei Successore
Edward Idris Cassidy 3 marzo 2001 - 1º luglio 2010 Kurt Koch
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