Arcidiocesi di Santiago del Cile

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Arcidiocesi di Santiago del Cile
Archidioecesis Sancti Iacobi in Chile
Chiesa latina
 
Stemma della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Diocesi suffraganee
Linares, Melipilla, Rancagua, San Bernardo, San Felipe, Talca, Valparaíso
 
Arcivescovo metropolitaFernando Natalio Chomalí Garib
AusiliariAndrés Arteaga Manieu[1],
Cristián Carlo Roncagliolo Pacheco[2],
Alberto Ricardo Lorenzelli Rossi, S.D.B.[3],
Álvaro Chordi Miranda[4],
Luis Alberto Migone Repetto[5]
Arcivescovi emeriticardinale Francisco Javier Errázuriz Ossa, P. di Schönstatt,
cardinale Ricardo Ezzati Andrello, S.D.B.,
cardinale Celestino Aós Braco, O.F.M.Cap.
Presbiteri465, di cui 216 secolari e 249 regolari
9.212 battezzati per presbitero
Religiosi531 uomini, 547 donne
Diaconi379 permanenti
 
Abitanti6.283.000
Battezzati4.284.000 (68,2% del totale)
StatoCile
Superficie9.193 km²
Parrocchie215
 
Erezione27 giugno 1561
Ritoromano
CattedraleSan Giacomo
Santi patroniSan Giacomo il Maggiore
IndirizzoPlaza de Armas 444, Santiago, Chile
Sito webwww.iglesiadesantiago.cl
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Cile
Vista notturna della cattedrale
La sede centrale della Pontificia Università Cattolica del Cile

L'arcidiocesi di Santiago del Cile (in latino Archidioecesis Sancti Iacobi in Chile) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Cile. Nel 2022 contava 4.284.000 battezzati su 6.283.000 abitanti. È retta dall'arcivescovo Fernando Natalio Chomalí Garib.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende 36 comuni della Regione Metropolitana di Santiago, Cile: Colina, Til-til, Lampa, Quilicura, Huechuraba, Renca, Conchalí, Independencia, Recoleta, Lo Barnechea, Vitacura, Las Condes, Providencia, La Reina, Ñuñoa, Macul, Peñalolén, La Florida, Puente Alto, San Ramón, La Cisterna, La Granja, Lo Espejo, San Miguel, San Joaquín, Pedro Aguirre Cerda, Santiago, Cerrillos, Maipú, Estación Central, Pudahuel, Lo Prado, Quinta Normal, Cerro Navia e parti dei comuni La Pintana ed El Bosque.

Sede arcivescovile è la città di Santiago del Cile, dove si trova la cattedrale di San Giacomo.

Il territorio si estende su 9.193 km² ed è suddiviso in 215 parrocchie.

Basiliche minori[modifica | modifica wikitesto]

  • Cattedrale metropolitana di San Giacomo, Santiago
  • Basilica di Nostra Signora della Mercede, Santiago
  • Basilica di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, Santiago
  • Basilica del Cuore Immacolato di Maria, Santiago
  • Basilica di Nostra Signora del Carmine - Santuario Nazionale di Maipú, Maipú
  • Basilica di Nostra Signora di Lourdes, Santiago
  • Basilica del Salvatore, Santiago

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi di Santiago del Cile fu eretta il 27 giugno 1561 con la bolla Super specula di papa Pio IV,[6] ricavandone il territorio dalla diocesi di La Plata o Charcas (oggi arcidiocesi di Sucre) e dall'arcidiocesi di Lima, di cui era originariamente suffraganea.

Il 22 marzo 1564 e il 10 maggio 1570 cedette porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione delle diocesi di La Imperial (oggi arcidiocesi di Concepción) e di Tucumán (oggi arcidiocesi di Córdoba).

Il vescovo Diego de Medellín fu il primo organizzatore della diocesi, che suddivise in 4 parrocchie e in 26 missioni per gli indios. Nel 1584 istituì il seminario vescovile e due anni dopo celebrò il primo sinodo diocesano.

Nel 1745 si iniziò la costruzione dell'attuale cattedrale, che fu terminata prima della fine del secolo durante l'episcopato di Manuel de Alday.

Il XIX secolo vide gravi turbamenti politici successivi all'indipendenza cilena; il clero era diviso fra sostenitori della monarchia spagnola e indipendentisti. Dopo il 1810 si assistette di fatto ad un arresto dell'evangelizzazione. Il vescovo José Santiago Rodríguez Zorrilla, eletto nel 1815, era inviso all'autorità civile e fu esiliato due volte. Alla sua morte nel 1832 la diocesi poté avere un nuovo pastore, Manuel Vicuña Larraín, che ristabilì il seminario che era stato chiuso negli anni precedenti. Lo stesso vescovo fonderà il giornale La Revista Católica, con cui sosterrà le pretese del governo cileno di mantenere il patronato sulle diocesi cilene, conservando il diritto di presentazione dei vescovi che precedentemente era stato concesso ai re di Spagna.

Il 21 maggio 1840 la diocesi è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana da papa Gregorio XVI con la bolla Beneficentissimo Divinae Providentiae.

Successivamente ha ceduto a più riprese altre porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione di nuove circoscrizione ecclesiastiche:

Frattanto, il 21 giugno 1880 era stata fondata l'Università Cattolica, che è tuttora una delle università più importanti del paese.

L'8 febbraio 1889 si ampliò con l'isola di Pasqua, appartenuta fino a quel momento al vicariato apostolico di Tahiti (oggi arcidiocesi di Papeete).[7]

Il 26 aprile 1908 fu eretto il Santuario dell'Immacolata Concezione sulla collina di San Cristóbal. Nello stesso anno successe sulla cattedra arcivescovile Juan Ignacio González Eyzaguirre, che prestò attenzione alle problematiche sociali degli operai, seguendo l'enciclica Rerum Novarum di papa Leone XIII. Nel 1915 consacrò l'arcidiocesi al Sacro Cuore di Gesù.

Nel 1950 la Santa Sede concesse all'arcivescovo di Santiago José María Caro Rodríguez il titolo personale di primate del Cile.

Il 18 giugno 1970 in virtù del decreto Maiori Christifidelium della Congregazione per i vescovi ha acquisito il dipartimento di Maipo, che era appartenuto alla diocesi di Rancagua.[8]

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2022 su una popolazione di 6.283.000 persone contava 4.284.000 battezzati, corrispondenti al 68,2% del totale. Il censimento del 2002 ha indicato che il 68,7% degli abitanti dell'arcidiocesi, con più di 14 anni, si sono dichiarati cattolici[13].

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 1.450.000 1.620.000 89,5 629 236 393 2.305 740 1.500 115
1966 1.720.413 2.347.215 73,3 1.046 328 718 1.644 960 2.590 177
1970 3.078.000 3.684.000 83,6 1.094 404 690 2.813 1.071 2.840 188
1976 3.400.000 3.946.704 86,1 908 258 650 3.744 36 1.006 2.000 204
1980 3.419.000 4.361.000 78,4 841 246 595 4.065 63 1.049 2.250 202
1990 3.234.000 4.497.000 71,9 1.433 265 1.168 2.256 70 1.876 4.066 202
1999 3.709.951 5.013.448 74,0 829 276 553 4.475 138 1.314 2.785 197
2000 3.716.941 5.083.704 73,1 825 265 560 4.505 145 1.174 2.203 197
2001 3.813.246 5.153.039 74,0 728 278 450 5.237 156 906 2.952 200
2002 3.862.207 5.219.199 74,0 799 292 507 4.833 166 1.085 2.924 199
2003 3.910.281 5.284.164 74,0 821 285 536 4.762 176 1.080 2.395 199
2004 3.559.081 5.128.359 69,4 818 274 544 4.350 193 1.093 2.578 202
2010 4.059.000 5.848.000 69,4 847 277 570 4.792 312 1.019 1.808 209
2014 4.205.000 6.290.000 66,9 877 250 627 4.794 339 1.255 1.854 213
2016 4.254.000 6.358.210 66,9 862 250 612 4.935 385 1.081 1.951 212
2017 4.255.000 6.360.000 66,9 767 250 517 5.547 385 899 983 212
2020 4.162.700 6.104.413 68,2 480 230 250 8.672 390 513 547 218
2022 4.284.000 6.283.000 68,2 465 216 249 9.212 379 531 547 215

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo titolare di Baliana.
  2. ^ Vescovo titolare di Ospita.
  3. ^ Vescovo titolare di Sesta.
  4. ^ Vescovo titolare di Regiana.
  5. ^ Vescovo titolare di Amaura.
  6. ^ Traduzione in spagnolo della bolla di erezione in: Archivio historico del Arzobispado de Santiago, Guia de fondos del archivo historico del Arzobispado de Santiago, Santiago, 2015, pp. 138-140.
  7. ^ Leonis XIII pontificis maximi acta, vol. IX, p. 35.
  8. ^ Decreto Maiori Christifidelium, AAS 62 (1970), p. 545
  9. ^ Dal 22 dicembre 1828 vicario apostolico. Cfr. Eubel, vol. 7, p. 146.
  10. ^ Nominato arcivescovo titolare di Larissa di Tessalia.
  11. ^ Durante la sede vacante fu amministratore apostolico il vescovo ausiliare Emilio Tagle Covarrubias.
  12. ^ Già amministratore apostolico dal 23 marzo 2019.
  13. ^ http://www.ine.cl/cd2002/index.php Tabella C6_13100.pdf

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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