Oxaprozin

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Oxaprozin
Nome IUPAC
Acido 3-(4,5-difenil-1,3-ossazol-2-il)propanoico
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC18H15NO3
Massa molecolare (u)293.317 g/mol
Numero CAS21256-18-8
Numero EINECS244-296-1
Codice ATCM01AE12
PubChem4614
DrugBankDB00991
SMILES
C1=CC=C(C=C1)C2=C(OC(=N2)CCC(=O)O)C3=CC=CC=C3
Dati farmacologici
TeratogenicitàC
Modalità di
somministrazione
Orale
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità95%
Legame proteico99%
MetabolismoEpatico per reazioni di ossidazione (65%) e di glucuronazione (35%)
Emivitadalle 50 alle 60 ore
EscrezioneRenale
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P--- [1]

L'oxaprozin è un farmaco anti-infiammatorio non steroideo (FANS) derivato dell'acido propionico.[2] La molecola è dotata di proprietà di tipo antinfiammatorio, analgesico, antipiretico[3] e di antiaggregazione piastrinica.[4] In monosomministrazione[5] ed al dosaggio di 1200 mg al giorno il farmaco ha un'efficacia paragonabile a quella dei dosaggi usuali di aspirina, ibuprofene, indometacina, naprossene, piroxicam e sulindac nel trattamento della artrite reumatoide e dell'osteoartrite.[6] In Italia il farmaco è venduto dalla società farmaceutica Fidia con il nome commerciale di Walix, nella forma farmaceutica di compresse da 600 mg per somministrazione orale.

Farmacocinetica[modifica | modifica wikitesto]

Oxaprozin dopo somministrazione orale è rapidamente assorbito dal tratto gastrointestinale. La concomitante assunzione di cibo non sembra influenzare la biodisponibilità del farmaco.[7] La concentrazione plasmatica massima (Cmax) si raggiunge in 2-4 ore. Il farmaco si lega per più del 99% alle proteine plasmatiche, ed in particolare alla albumina. La principale caratteristica dell'oxaprozin è l'elevatissima emivita plasmatica (da 50 a 60 ore).[8] Il motivo di tale fenomeno non è da ricercarsi nel ricircolo entero-epatico del farmaco o dei suoi metaboliti, ma nella assenza di una festinante cinetica di eliminazione epato-renale. Nell'organismo oxaprozin è ossidato ad idrossioxaprozin oppure glucuronato ad oxaprozin-acilglucoronide. Circa il 5% dei metaboliti epatici hanno attività COX-inibente. L'escrezione del farmaco e dei metaboliti avviene per il 35% circa con le feci e per il 65% attraverso le vie urinarie.[9][10][11]

Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: FANS.

Oxaprozin è un inibitore della sintesi delle prostaglandine. L'inibizione avviene attraverso il blocco reversibile dell'enzima prostaglandina-endoperossido sintasi, noto anche come cicloossigenasi: viene così impedita la produzione di mediatori dell'infiammazione (e del dolore) come le prostacicline e le prostaglandine. È inoltre in grado di inibire il riassorbimento tubulare dell'acido urico e possiede perciò un effetto uricosurico. Tale effetto è comunque meno intenso rispetto a quello provocato dall'acido tiaprofenico.[12] Parte dell'efficacia antidolorifica del farmaco potrebbe essere correlato alla capacità di inibizione della anandamide idrolasi a livello neuronale, con conseguente potente attività analgesica.[13]

Usi clinici[modifica | modifica wikitesto]

In virtù della elevata emivita, l'oxaprozin può essere utilizzato in monosomministrazione nei soggetti con dolori di origine reumatica ed in particolare nella artrite reumatoide,[14][15][16][17] spondilite anchilosante,[18] osteoartriti,[19][20][21] nelle artralgie, mialgie, borsiti, tendiniti e tenosinoviti.[22] Può inoltre essere utilizzato nel trattamento della cefalea e delle sindromi dismenorroiche. Il potere uricosurico lo rende particolarmente adatto nella terapia della gotta e degli episodi gottosi.

Effetti collaterali ed indesiderati[modifica | modifica wikitesto]

L'oxaprozin possiede gli stessi effetti avversi dei farmaci anti-infiammatori non steroidei. In particolare è possibile sviluppare lesioni e sanguinamenti del tratto gastrointestinale e nefrotossicità in terapia cronica. Sono anche stati segnalati alcuni casi di epatite.[23][24] Molto raramente in alcuni soggetti si possono verificare reazioni cutanee bollose gravi e fra queste la sindrome di Stevens Johnson[25] e la necrolisi tossica epidermica.[26][27] L'impiego negli anziani deve essere scrupolosamente valutato per la maggiore incidenza di eventi avversi.[28]

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il farmaco è controindicato nei soggetti con ipersensibilità al principio attivo oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti. Oxaprozin non deve essere somministrato a pazienti con storia di attacchi acuti d'asma bronchiale, rinite, orticaria, angioedema od altre reazioni di tipo allergico a seguito dell'assunzione di aspirina o di altri FANS.
Il farmaco non deve essere assunto da soggetti con diatesi emorragica, ulcera peptica attiva, grave insufficienza epatica.

Dosi terapeutiche[modifica | modifica wikitesto]

Nel soggetto adulto oxaprozin viene generalmente somministrato al dosaggio di 1200 mg (equivalenti a due compresse) al giorno, in monosomministrazione. Alcuni soggetti possono richiedere un incremento del dosaggio fino a 1800 mg per raggiungere un adeguato controllo della sintomatologia dolorosa. In quest'ultimo caso il dosaggio giornaliero viene normalmente suddiviso in due dosi separate: 1200 mg al mattino e 600 mg la sera.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 28.08.2012
  2. ^ ME. Rosenthale, AJ. Begany; A. Dervinis; JL. Malis; DA. Shriver; SL. Datko; MI. Gluckman, Anti-inflammatory properties of 4,5-diphenyl-2-oxazolepropionic acid (oxaprozin)., in Agents Actions, vol. 4, n. 3, Aug 1974, pp. 151-9, PMID 4412045.
  3. ^ F. Amanuma, S. Okuyama; S. Orikasa; S. Hashimoto; C. Yamada; T. Sakagawa; Y. Tsutsui; Y. Tarumoto; H. Aihara; T. Kameyama, [The analgesic and antipyretic effects of a non-steroidal anti-inflammatory drug, oxaprozin, in experimental animals]., in Nihon Yakurigaku Zasshi, vol. 83, n. 4, Apr 1984, pp. 345-54, PMID 6611288.
  4. ^ J. Goto, M. Muramatsu; K. Hosoda; S. Otomo; H. Aihara, [The inhibitory effect of oxaprozin, a new non-steroidal anti-inflammatory drug, on platelet aggregation]., in Nihon Yakurigaku Zasshi, vol. 83, n. 5, maggio 1984, pp. 395-400, PMID 6432657.
  5. ^ LG. Miller, Oxaprozin: a once-daily nonsteroidal anti-inflammatory drug., in Clin Pharm, vol. 11, n. 7, Jul 1992, pp. 591-603, PMID 1617910.
  6. ^ PA. Todd, RN. Brogden, Oxaprozin. A preliminary review of its pharmacodynamic and pharmacokinetic properties, and therapeutic efficacy., in Drugs, vol. 32, n. 4, Oct 1986, pp. 291-312, PMID 3536423.
  7. ^ ST. Chiang, JA. Knowles; JA. Hubsher; HW. Ruelius; BR. Walker, Effects of food on oxaprozin bioavailability., in J Clin Pharmacol, vol. 24, n. 8-9, pp. 381-5, PMID 6480879.
  8. ^ DJ. Greenblatt, R. Matlis; JM. Scavone; GT. Blyden; JS. Harmatz; RI. Shader, Oxaprozin pharmacokinetics in the elderly., in Br J Clin Pharmacol, vol. 19, n. 3, Mar 1985, pp. 373-8, PMID 3986088.
  9. ^ NM. Davies, Clinical pharmacokinetics of oxaprozin., in Clin Pharmacokinet, vol. 35, n. 6, Dec 1998, pp. 425-36, PMID 9884815.
  10. ^ HR. Ochs, DJ. Greenblatt; M. Knüchel, Oxaprozin pharmacokinetics in patients with congestive heart failure., in Arzneimittelforschung, vol. 36, n. 12, Dec 1986, pp. 1837-40, PMID 3566846.
  11. ^ VG. Hale, ED. Bashaw, Pharmacokinetics of oxaprozin., in Clin Pharm, vol. 12, n. 4, Apr 1993, pp. 255-6, PMID 8458176.
  12. ^ S. Goldfarb, BR. Walker; ZS. Agus, The uricosuric effect of oxaprozin in humans., in J Clin Pharmacol, vol. 25, n. 2, Mar 1985, pp. 144-8, PMID 3886710.
  13. ^ F. Dallegri, M. Bertolotto; L. Ottonello, A review of the emerging profile of the anti-inflammatory drug oxaprozin., in Expert Opin Pharmacother, vol. 6, n. 5, maggio 2005, pp. 777-85, DOI:10.1517/14656566.6.5.777, PMID 15934904.
  14. ^ R. Jamar, J. Dequeker, Oxaprozin versus aspirin in rheumatoid arthritis: a double-blind trial., in Curr Med Res Opin, vol. 5, n. 6, 1978, pp. 433-8, DOI:10.1185/03007997809111911, PMID 350495.
  15. ^ JA. Hubsher, IM. Ballard; BR. Walker; JA. Gold, A multicentre double-blind comparison of oxaprozin aspirin therapy on rheumatoid arthritis., in J Int Med Res, vol. 7, n. 1, 1979, pp. 69-76, PMID 369925.
  16. ^ WJ. Reynolds, SF. Shaar; A. Buik; WJ. Lancee, Oxaprozin: a once-daily treatment regimen in rheumatoid arthritis., in J Rheumatol, vol. 6, n. 3, pp. 345-50, PMID 385873.
  17. ^ R. Zuccollo, MJ. Mackinnon; KM. Fraser; SM. Hall; DG. Palmer, Oxaprozin and sulindac in rheumatoid arthritis: a double-blind comparative trial., in Curr Med Res Opin, vol. 8, n. 5, 1983, pp. 302-9, DOI:10.1185/03007998309112388, PMID 6340971.
  18. ^ JE. Santo, MV. Queiroz, Oxaprozin versus diclofenac sodium in the treatment of ankylosing spondylitis., in J Int Med Res, vol. 16, n. 2, Mar-Apr 1988, pp. 150-6, PMID 3378661.
  19. ^ Oxaprozin for arthritis., in Med Lett Drugs Ther, vol. 35, n. 890, Feb 1993, pp. 15-6, PMID 8426570.
  20. ^ A. Weaver, B. Rubin; J. Caldwell; FG. McMahon; D. Lee; W. Makarowski; H. Offenberg; M. Sack; D. Sikes; R. Trapp, Comparison of the efficacy and safety of oxaprozin and nabumetone in the treatment of patients with osteoarthritis of the knee., in Clin Ther, vol. 17, n. 4, Lug-Ago 1995, pp. 735-45, PMID 8565037.
  21. ^ SZ. Zhao, SD. Dedhiya; TS. Bocanegra; JG. Fort; ME. Kuss; SM. Rush, Health-related quality-of-life effects of oxaprozin and nabumetone in patients with osteoarthritis of the knee., in Clin Ther, vol. 21, n. 1, Jan 1999, pp. 205-17, DOI:10.1016/S0149-2918(00)88279-X, PMID 10090436.
  22. ^ A multicenter, double-blind comparison of oxaprozin, phenylbutazone, and placebo therapy in patients with tendinitis and bursitis., in Clin Ther, vol. 6, n. 1, 1983, pp. 79-85, PMID 6370439.
  23. ^ PP. Purdum, SL. Shelden; JW. Boyd; ML. Shiffman, Oxaprozin-induced fulminant hepatitis., in Ann Pharmacother, vol. 28, n. 10, Oct 1994, pp. 1159-61, PMID 7841569.
  24. ^ SR. Kethu, S. Rukkannagari; CL. Lansford, Oxaprozin-induced symptomatic hepatotoxicity., in Ann Pharmacother, vol. 33, n. 9, Sep 1999, pp. 942-4, PMID 10492496.
  25. ^ MJ. Bell, LD. Bishara, A case of Stevens-Johnson syndrome associated with oxaprozin therapy., in J Rheumatol, vol. 25, n. 10, Oct 1998, pp. 2026-8, PMID 9779863.
  26. ^ CN. Paul, DW. Voigt; KE. Clyne; SL. Hansen, Case report: oxaprozin and fatal toxic epidermal necrolysis., in J Burn Care Rehabil, vol. 19, n. 4, Lug-Ago 1998, pp. 321-3, PMID 9710730.
  27. ^ JA. Carucci, DE. Cohen, Toxic epidermal necrolysis following treatment with oxaprozin., in Int J Dermatol, vol. 38, n. 3, Mar 1999, pp. 233-4, PMID 10208628.
  28. ^ Greenblatt DJ, Matlis R, Scavone JM, Blyden GT, Harmatz JS, Shader RI, Oxaprozin pharmacokinetics in the elderly, in British journal of clinical pharmacology, vol. 19, n. 3, marzo 1985, pp. 373–8, PMC 1463728, PMID 3986088.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Brunton, Lazo, Parker, Goodman & Gilman - Le basi farmacologiche della terapia 11/ed, McGraw Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3911-1.
  • Bertram G. Katzung, Farmacologia generale e clinica, Padova, Piccin, 2006, ISBN 88-299-1804-0.
  • British National Formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, Agenzia Italiana del Farmaco, 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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