Butibufene

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Butibufene
Nome IUPAC
2-[4-(2-methylpropyl)phenyl]butanoic acid
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC14H20O2
Massa molecolare (u)220.3074 g/mol
Numero CAS60682-24-8
Numero EINECS259-849-2
PubChem41643 CID 41643
SMILES
CCC(C1=CC=C(C=C1)CC(C)C)C(=O)O
Indicazioni di sicurezza

Butibufene o acido 2-[4-(2-metilpropil)fenil]butanoico, è una molecola appartenente alla classe dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), derivata dall'acido propionico. Il farmaco è dotato di proprietà di tipo antinfiammatorio, analgesico, antipiretico e di antiaggregazione piastrinica.[1] Nei primi studi sperimentali la sua attività antinfiammatoria era equivalente a quella dell'ibuprofene e del fenilbutazone. Fin dai primi studi sperimentali si evidenziò anche una sua marcata epatotossicità. Il farmaco fu commercializzato in Spagna con il nome di Butilopan dalla società farmaceutica Juste.

Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]

Butibufene è un inibitore della sintesi delle prostaglandine. L'inibizione avviene attraverso il blocco dell'enzima prostaglandina-endoperossido sintasi, noto anche come cicloossigenasi.

Usi clinici[modifica | modifica wikitesto]

Il farmaco venne studiato per essere proposto in reumatologia per il trattamento della artrite reumatoide, della spondilite anchilosante, delle osteoartriti e più in generale come analgesico in altre patologie dolorose artrosiche.[2]

Effetti collaterali ed indesiderati[modifica | modifica wikitesto]

Butibufene negli studi sperimentali ha evidenziato una marcata epatotossicità. In uno studio del 1988 che lo raffrontava con ibuprofene e flurbiprofene il farmaco si dimostrò tra i tre quello decisamente più epatotossico, raggiungendo nel plasma le concentrazioni più elevate ma nel contempo mostrando il minor indice terapeutico, cioè la minore distanza tra la dose di farmaco necessaria per avere l'effetto farmacologico e la dose di farmaco che provoca un effetto tossico.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L. Aparicio, Some aspects of the pharmacology of butibufen, a non-steroidal anti-inflammatory agent., in Arch Int Pharmacodyn Ther, vol. 227, n. 1, maggio 1977, pp. 130-41, PMID 901061.
  2. ^ R. Martí-Massó, J. Honorato; G. Martínez, [Lineal clinico-pharmacological study of butibufen in rheumatic diseases]., in Rev Med Univ Navarra, vol. 18, n. 3-4, pp. 165-78, PMID 4620372.
  3. ^ JV. Castell, A. Larrauri; MJ. Gómez-Lechón, A study of the relative hepatotoxicity in vitro of the non-steroidal anti-inflammatory drugs ibuprofen, flurbiprofen and butibufen., in Xenobiotica, vol. 18, n. 6, Jun 1988, pp. 737-45, DOI:10.3109/00498258809041712, PMID 3420949.