Acido flufenamico

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Acido flufenamico
Nome IUPAC
Acido 2-(3-(trifluorometil)fenilammino)benzoico
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC14H10F3NO2
Massa molecolare (u)281,22991
Numero CAS530-78-9
Numero EINECS208-494-1
Codice ATCM01AG03
PubChem3371
DrugBankDB02266
SMILES
FC(F)(F)c1cc(ccc1)Nc2ccccc2C(=O)O
Proprietà chimico-fisiche
Solubilità in acquaPraticamente insolubile in acqua; solubile nell'etanolo, cloroformio ed etere dietilico
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
orale, topica
Dati farmacocinetici
Metabolismoidrossilazione, glucuronidazione
Emivita~3 ore
Escrezione50% urine, 36% feci
Indicazioni di sicurezza

L'acido flufenamico (conosciuto anche durante la fase sperimentale con la sigla CI-440) è un farmaco anti-infiammatorio non steroideo (FANS) derivato dell'acido fenamico. Il composto si presenta come una polvere cristallina di colore giallo pallido, pressoché insolubile in acqua ma solubile nei comuni solventi (cloroformio ed altri). Il farmaco è dotato di proprietà di tipo antinfiammatorio, analgesico, antipiretico e di antiaggregazione piastrinica.[1] È usato principalmente nel trattamento dei disturbi muscolo-scheletrici ed articolari e somministrato per via orale o come applicazione topica. In Italia il farmaco è venduto dalla società farmaceutica Sankyo Pharma Italia con il nome commerciale di Mobilisin e nella forma farmaceutica di pomata.

Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]

L'acido flufenamico è un inibitore della sintesi delle prostaglandine, appartenente alla classe degli acidi fenamici. L'inibizione avviene attraverso il blocco dell'enzima prostaglandina-endoperossido sintasi, noto anche come cicloossigenasi. A tale azione principale sembra associarsi un'azione di inibizione degli enzimi proteolitici.

Farmacocinetica[modifica | modifica wikitesto]

Dopo somministrazione orale l'acido flufenamico viene rapidamente assorbito dal tratto gastrointestinale. La concentrazione plasmatica massima (Cmax) viene raggiunta entro 2 ore dalla assunzione. Nell'organismo viene metabolizzato grazie a dei processi di idrossilazione e coniugazione con l'acido glucuronico. Circa la metà della dose assunta viene escreta nelle urine entro 72 ore e circa il 35% viene escreta attraverso le feci. Nelle urine si ritrovano principalmente i metaboliti coniugati ed idrossilati ed in misura minore il farmaco immodificato.

Usi clinici[modifica | modifica wikitesto]

L'acido flufenamico per via orale è indicato per il sollievo di segni e sintomi associati alle osteoartriti,[2][3] alla artrite reumatoide,[4][5][6][7] alla spondilite anchilosante.[8][9] È stato anche utilizzato nel trattamento della cefalea ed emicrania[10][11][12] e della dismenorrea primaria.[13][14] La pomata trova utilizzo nelle affezioni dolorose e flogistiche dell'apparato locomotore, nelle mialgie, nelle tendiniti, nelle artralgie oltre che nelle tensioni muscolari, nella lombalgia acuta, nelle cervicalgie e nella sciatica.[15][16][17]

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il farmaco non deve essere utilizzato in soggetti con ipersensibilità nota verso il principio attivo od uno qualsiasi degli eccipienti.

Dosi terapeutiche[modifica | modifica wikitesto]

Per la formulazione pomata in generale sono sufficienti 3-4 applicazioni giornaliere sulla zona cutanea interessata, utilizzando ogni volta una piccola quantità di prodotto (circa 5 cm) e lievemente massaggiando. I migliori risultati si ottengono con applicazioni ripetute nel tempo.

Chimica[modifica | modifica wikitesto]

La sintesi dell'acido flufenamico viene eseguita attraverso la reazione di Ullmann-Goldberg a partire dall'acido 2-clorobenzoico che reagisce con 3-trifluorometilanilina
in presenza di rame e di una base:[18][19]

La reazione di sintesi dell'acido flufenamico

Anziché l'acido 2-clorobenzoico si può utilizzare il derivato bromato[20] oppure quello iodato.[21]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ CV. Winder, J. Wax; B. Serrano; EM. Jones; ML. McPhee, Anti-inflammatory and antipyretic properties of N-(alpha,alpha,alpha-trifluoro-m-tolyl) anthranilic acid (CI-440; flufenamic acid)., in Arthritis Rheum, vol. 6, Feb 1963, pp. 36-47, PMID 14001133.
  2. ^ BE. Brocks, A comparison of flufenamic acid and phenylbutazone in osteoarthritis of the hip., in Ann Phys Med, Suppl, 1966, pp. 114-8, PMID 4895003.
  3. ^ GH. Erdmann, Oxyphenbutazone and flufenamic acid in the treatment of osteo-arthritis of the knee. A double-blind trial comparison., in S Afr Med J, vol. 48, n. 22, maggio 1974, pp. 947-8, PMID 4599882.
  4. ^ EL. Coodley, Evaluation of drug therapy in rheumatoid arthritis-study of flufenamic acid., in West Med Med J West, vol. 4, Jul 1963, pp. 228-32, PMID 14022757.
  5. ^ LS. Bain, HC. Masheter, Flufenamic acid and indomethacin in rheumatoid arthritis., in Ann Phys Med, Suppl, 1966, pp. 104-8, PMID 4895001.
  6. ^ AG. Hill, Review of flufenamic acid in rheumatoid arthritis., in Ann Phys Med, Suppl, 1966, pp. 87-92, PMID 4895010.
  7. ^ G. Kagan, L. Huddlestone; P. Wolstencroft, Flufenamic acid and placebo compared in rheumatoid arthritis and osteoarthritis., in J Int Med Res, vol. 9, n. 4, 1981, pp. 253-6, PMID 7021261.
  8. ^ MR. Simpson, NR. Simpson; BO. Scott; DC. Beatty, A controlled study of flufenamic acid in ankylosing spondylitis. A preliminary report., in Ann Phys Med, Suppl, 1966, pp. 126-8, PMID 4895005.
  9. ^ MR. Simpson, NR. Simpson; HC. Masheter, A controlled study of flufenamic acid in ankylosing spondylitis. A final report and follow-up study., in Ann Phys Med, vol. 9, n. 6, maggio 1968, pp. 229-33, PMID 5655416.
  10. ^ JM. Rabey, Y. Vardi; D. Van Dyck; M. Streifler, Ophthalmoplegic migraine: amelioration by Flufenamic acid, a prostaglandin inhibitor., in Ophthalmologica, vol. 175, n. 3, 1977, pp. 148-52, PMID 331178.
  11. ^ RL. Carasso, O. Peled; S. Yehuda, Flufenamic acid in prostaglandin migraine., in Int J Neurosci, vol. 27, n. 1-2, Jul 1985, pp. 67-71, PMID 4019063.
  12. ^ Y. Vardi, IM. Rabey; M. Streifler; A. Schwartz; HR. Lindner; U. Zor, Migraine attacks. Alleviation by an inhibitor of prostaglandin synthesis and action., in Neurology, vol. 26, n. 5, maggio 1976, pp. 447-50, PMID 944395.
  13. ^ L. Kapadia, MG. Elder, Flufenamic acid in treatment of primary spasmodic dysmenorrhoea. A double-blind crossover study., in Lancet, vol. 1, n. 8060, Feb 1978, pp. 348-50, PMID 75392.
  14. ^ AB. Anderson, PJ. Haynes; IS. Fraser; AC. Turnbull, Trial of prostaglandin-synthetase inhibitors in primary dysmenorrhoea., in Lancet, vol. 1, n. 8060, Feb 1978, pp. 345-8, PMID 75391.
  15. ^ H. Feldmann, K. Kimiai; C. Fondermann; M. Haas; R. Herwig, [Local treatment of the locomotion apparatus diseases with a flufenamic acid ointment. Results of a double-blind test]., in Med Monatsschr, vol. 29, n. 9, Sep 1975, pp. 406-7, PMID 1102899.
  16. ^ P. Fotiades, GL. Bach, [The effect of a flufenamic acid containing ointment in various rheumatic diseases. A double-blind study]., in Fortschr Med, vol. 94, n. 17, Jun 1976, pp. 1036-8, PMID 1085738.
  17. ^ J. Vachtenheim, [Non-steroidal antirheumatic ointments in the treatment of primary periarticular and intramuscular fibrositis]., in Vnitr Lek, vol. 41, n. 9, Sep 1995, pp. 609-12, PMID 7483352.
  18. ^ Moffett, R.B.; Aspergren, B.D.: Aminoalkylphenothiazines in J. Am. Chem. Soc. 82 (1960) 1600–1607, DOI10.1021/ja01492a022.
  19. ^ Carrasco, R.; Pellon, R.F.; Elguero, J.; Goya, P.; Paez, J.A.: The Use of Ultrasound in the Synthesis of N-Thranilic Acids by the Ullmann Goldberg Reaction in Synth. Comm. 19 (1989) 2077–2080, DOI10.1080/00397918908052600.
  20. ^ Kaltenbronn, J. S.; Scherrer, R. A.; Short, F. W.; Jones, E. M.; Beatty, H. R.: Arzneim. Forsch./Drug Res. 33 (1983) 621–627.
  21. ^ Wilkinson, J.H.; Finar, I.L.: A study of the properties of fluorine-substituted 5-aminoacridines and related compounds. Part II. 5-Amino-2-and -4-trifluoromethyl acridines in J. Chem. Soc. 1948, 32–35, DOI10.1039/JR9480000032.

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