Como 1907

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Calcio Como
Calcio
Lariani
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Terza divisa
Colori sociali Azzurro
Dati societari
Città File:Como-Stemma.png Como
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Lega Pro Prima Divisione
Fondazione 1907
Rifondazione2005
Presidente Bandiera dell'Italia Amilcare Rivetti
Allenatore Bandiera dell'Italia Silvio Paolucci
Stadio Giuseppe Sinigaglia
(13.602[1] posti)
Sito web www.calciocomo1907.it
Palmarès
Coppa Italia Lega Pro Coppa Italia serie D
Titoli nazionali 3 Campionati di Serie B
3 Campionati di Prima Divisione/Serie C/Serie C1
1 Campionato di Serie D
Trofei nazionali 1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro
1 Coppe Italia Serie D
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Il Calcio Como è una società calcistica di Como, in Lombardia, che attualmente milita in Lega Pro Prima Divisione. La squadra viene fondata nel 1907 con il nome di Como Foot-Ball-Club. Nel 1911 si fonde con il Club studentesco Minerva mantenendo la denominazione di Como F.B.C. Nel 1926, a seguito della fusione con l'Esperia, prende il nome di Associazione Calcio Comense; poi, nel 1936, quello di Associazione Sportiva Como. Nel 1938 si fonde con l'A.S. Ardita di Rebbio e assume la denominazione Sportiva Como, diventata poi a fine anno Associazione Calcio Como. Successivamente trasformata in società per azioni, la Calcio Como S.p.A. viene dichiarata fallita il 22 dicembre 2004. Ad essa subentra nel 2005 l'attuale Calcio Como S.r.l.

Promosso per la prima volta in Serie A nel 1949, il Como ha disputato 13 campionati nella massima divisione, raggiungendo il miglior piazzamento (6º posto) nella stagione del debutto (1949-1950). La sua ultima partecipazione alla Serie A è stata nel 2002-2003. Le stagioni disputate in Serie B sono 33.

Storia

Nei primi anni successivi alla sua fondazione, il Como disputò incontri amichevoli e tornei a carattere locale, battendosi con squadre milanesi (U.S. Milanese, Libertas, Juventus Italia) e svizzere (Chiasso, Lugano, Bellinzona).

Una delle prime formazioni del Como (1910)

Nel 1912 partecipò agli spareggi per l'ammissione al campionato di Prima Categoria, ma il 20 ottobre, al primo turno, giocato a Torino, venne sconfitto per 3-1 dal Savona. Il Como fu perciò iscritto al girone lombardo di Promozione. Il primo livello del campionato fu comunque raggiunto l'anno seguente: la squadra fu ammessa alla Prima Categoria e vi restò fino al 1922, quando, il 2 luglio, il Como perse per 2-1 contro il Piacenza il turno preliminare degli spareggi per partecipare alla nuova Prima Divisione, istituita in seguito al compromesso Colombo che riunificò i campionati.

Con la denominazione di Comense vinse nel 1927 la Coppa Volta, eliminando per 3-0 in semifinale l'Inter (che in questo torneo fece esordire il diciassettenne Giuseppe Meazza) e battendo per 1-0 in finale il Genoa di De Prà, De Vecchi e Levratto. Nel 1928 la Comense conquistò la Coppa Turati (riservata alle formazioni lombarde), sconfiggendo il Brescia per 2-0 nella ripetizione della finale (il primo incontro si era chiuso 3-3 dopo i tempi supplementari).

Nel 1929 la squadra non fu subito ammessa alla nuova Serie B, alla quale fu invece brillantemente promossa nel 1931 con un campionato di Prima Divisione condotto senza subire alcuna sconfitta. La seconda metà degli anni trenta fu segnata da un paio di retrocessioni consecutive e da una parziale ripresa che all'epoca della seconda guerra mondiale portò la squadra a giocare vari campionati di Serie C.

Nel 1945 il Como conquistò il suo trofeo più prestigioso, vincendo il Torneo Benefico Lombardo che, in mancanza di un campionato a livello nazionale, vedeva partecipare Milano, Ambrosiana-Inter e, con altre formazioni lombarde, anche il Novara.

Dopo la guerra la squadra fu ammessa alla Serie B e, promossa in Serie A nel 1949, restò per quattro anni nella massima divisione, suscitando simpatie in tutti i campi della penisola per la scelta di schierare solo giocatori italiani (a parte cinque presenze del cecoslovacco Chawko nell'autunno 1949). Nella terza di queste stagioni, il Como si trovò anche per l'unica volta della sua storia ad essere capolista solitaria della Serie A quando il 23 settembre 1951, dopo la terza giornata del campionato 1951-1952, fu l'unica squadra rimasta a punteggio pieno, precedendo di una lunghezza Inter, Juventus, Milan e Napoli.[2]

Tornata in B nel 1953, vi rimase per un decennio, disputando una serie di sette campionati di vertice con l'allenatore argentino Hugo Lamanna e valorizzando il talento del giovane Luigi Meroni. Partecipò alla Coppa dell'Amicizia nel 1960 e nel 1961 (competizioni vinte entrambe dalla rappresentativa italiana) e diede un contributo decisivo al successo del 1961, strappando alla squadra transalpina del Sochaux tre punti su quattro.

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Una formazione del Como nella stagione 1962-1963

La permanenza nella serie cadetta si interruppe in seguito al cosiddetto "caso Bessi". All'inizio del campionato 1962-1963 la società azzurra aveva schierato per cinque partite il difensore Paolo Bessi, appena acquistato dalla squadra del Tau Altopascio, senza sapere che il giocatore non aveva terminato di scontare una squalifica inflittagli dal Comitato Regionale Toscana della Lega Nazionale Dilettanti. Salvatosi sul campo, il Como fu così punito con cinque sconfitte a tavolino che lo condannarono alla retrocessione in C.

Nel 1967 la squadra, allenata da Mario Trezzi, chiuse il torneo di Serie C (girone A) al primo posto, ma a pari punti con il Monza: si rese perciò necessario uno spareggio che fu disputato a Bergamo il 4 giugno e vide i biancorossi brianzoli prevalere per 1-0. L'anno seguente un Como in buona parte rinnovato, ma ancora guidato dallo storico capitano Bruno Ballarini (è tuttora suo il record di presenze in campionato con la maglia azzurra), conquistò nuovamente il primo posto (questa volta in solitudine) e la conseguente promozione in Serie B. L'allenatore era Franco Viviani. Dopo alcuni buoni campionati nella serie cadetta e una poco felice partecipazione al Torneo Anglo-italiano del 1973, nel 1975, sotto la guida dell'allenatore Giuseppe Marchioro, giunse la seconda promozione in Serie A, dove però, nonostante gli sforzi di giocatori come Alessandro Scanziani e il portiere-rigorista Antonio Rigamonti, la squadra rimase solo per una stagione.

Scivolati in C1 nel 1978, i lariani, nuovamente allenati da Marchioro, ottennero subito due promozioni consecutive e restarono in Serie A per due stagioni (1980-1982) grazie ad una squadra profondamente rinnovata e ad alcuni giocatori destinati ad una grande carriera, tra i quali Pietro Vierchowod. Il club azzurro ha partecipato alla Coppa Mitropa nel 1980-1981, non riuscendo a conquistare il trofeo solo per la differenza reti, e al Torneo di Capodanno del 1981 (unica edizione fino ad oggi), finendo eliminato al primo turno, ma ottenendo con Ezio Cavagnetto (2 gol) il primato ex aequo in classifica cannonieri.

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Una formazione del Como nella stagione 1981-1982

Nel 1984 il Como, allenato da Tarcisio Burgnich, tornò nuovamente nella massima serie, dove rimase per cinque campionati: fu questo il periodo di maggior successo del club, che il primo anno raggiunse la salvezza stabilendo il record, tuttora imbattuto, di sole due reti subite nelle partite in casa. Nel 1986 il Como sfiorò la finale di Coppa Italia, dopo aver eliminato la Juventus negli ottavi e il Verona campione d'Italia nei quarti. Nella doppia semifinale contro la Sampdoria, dopo aver ottenuto un 1-1 a Genova, al Sinigaglia gli azzurri stavano conducendo per 2-1 nel corso dei tempi supplementari, quando un oggetto lanciato dagli spalti ferì l'arbitro Giancarlo Redini: la partita fu sospesa e la vittoria venne poi assegnata per 2-0 ai blucerchiati. Le ottime giocate di Dan Corneliusson e di Stefano Borgonovo portarono lo stesso anno la squadra al nono posto in campionato, ripetuto anche l'anno successivo, ma con molti meno gol segnati, con una formazione che aveva il suo punto di forza nella difesa diretta dal roccioso Pasquale Bruno e che si dimostrò una delle migliori del campionato.

Le due retrocessioni consecutive che portarono la squadra in C1 nel 1990 (nonostante la società avesse allestito per il 1989-1990 una rosa che sembrava poter puntare alla promozione in A) furono la causa di un decennio anonimo per il Como, che si trovò a galleggiare per quasi tutti gli anni novanta in Serie C1, con l'eccezione del campionato di Serie B 1994-1995. Nel 1997, inoltre, conquistò la Coppa Italia di Serie C, battendo nella doppia finale la Nocerina (2-0 per i campani all'andata e 4-0 per i lombardi al ritorno).

Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, nel 2001 la società, guidata dal presidente Enrico Preziosi, ottenne la sospirata promozione in Serie B, che venne funestata da un drammatico episodio accaduto negli spogliatoi al termine della gara Como-Modena (1-0) del 19 novembre 2000 tra il capitano lariano Massimiliano Ferrigno e il giocatore modenese Francesco Bertolotti. Ferrigno colpì con un pugno il giocatore del Modena che cadde malamente a terra, ferendosi alla testa.[3] Bertolotti restò a lungo in pericolo di vita e fu costretto al ritiro mentre Ferrigno venne squalificato per tre anni da qualsiasi campionato.[4]

L'anno successivo il Como, benché neopromosso, ottenne la promozione in Serie A (ancora insieme con il Modena) con 74 punti (record per il campionato a venti squadre). Gran merito del doppio salto è da attribuirsi all'allenatore Loris Dominissini che guidò la squadra nei due campionati vincenti, ma che non riuscì a ripetersi l'anno successivo. L'avventura in Serie A durò, infatti, una sola stagione, nonostante l'acquisto di numerosi giocatori di categoria e di esperienza e l'arrivo a stagione in corso al posto di Dominissini dell'esperto tecnico Eugenio Fascetti. La crisi continuò l'anno dopo in Serie B con la cessione del club da parte del presidente Preziosi e una nuova retrocessione in Serie C1, seguita da un'ulteriore retrocessione in Serie C2 dopo aver perso i play-out con il Novara (1-2 e 0-0).

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Maglietta
Maglietta
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Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
La maglia indossata per celebrare il centenario

Questa tripla retrocessione causò una profondissima crisi finanziaria, culminata il 22 dicembre 2004 con il fallimento,[5] che obbligò la nuova società, il Calcio Como, a iscriversi, anziché alla Serie C2, alla Serie D (girone B). Per la prima volta dal 1938, i lariani si ritrovavano fuori dai campionati professionistici. Nei primi due campionati disputati in Serie D la squadra raggiunse i play-off promozione senza però riuscire a conquistare la C2, nonostante presentasse un organico con vari elementi di categoria superiore. Nel 2006, infatti, la gara di semifinale dei play-off contro la Tritium a Trezzo sull'Adda fu sospesa per lancio di oggetti in campo da parte dei tifosi lariani e al Como venne assegnata la sconfitta per 3-0 a tavolino;[6] nel 2007, invece, il Como perse la finale dei play-off contro l'U.S.O. Calcio per 4-2 dopo i tempi supplementari. Il 2007 è stato anche l'anno del centenario, celebrato con una festa di tre giorni, una mostra e un libro.

Il torneo 2007-2008 vide il Como protagonista di un lungo duello con la Tritium, che alla fine del girone di andata vedeva favoriti i rivali di Trezzo sull'Adda, in vantaggio di sette punti. Ma nel girone di ritorno la Tritium perse tutto il margine accumulato e venne raggiunta e superata dai lariani, che venivano promossi alla serie superiore, tornando così fra i professionisti. Inoltre, il 16 aprile 2008, pareggiando 1-1 con la Colligiana e grazie al 2-0 ottenuto il 9 aprile a Como, il Como conquistò la Coppa Italia Serie D.

Nella stagione 2008-2009, giocata in Lega Pro Seconda Divisione, il Como ha disputato un campionato sempre nella parte alta della classifica, ma mai al vertice. Con un rendimento in crescendo nelle ultime partite, raggiungeva il terzo posto finale e il diritto di giocare i play-off. Affrontava prima il Rodengo Saiano nella doppia semifinale (1-1 esterno e 0-0 in casa) e si qualificava per il migliore piazzamento in classifica; sconfiggeva poi l'Alessandria nella doppia finale (vittoria interna per 2-1 ed esterna per 2-0) e conquistava la seconda promozione consecutiva, salendo così in Lega Pro Prima Divisione.

Nel 2009-2010 il Como è sempre rimasto nelle retrovie della classifica, anche se in costante miglioramento nel girone di ritorno, tanto che nelle ultime giornate superava le dirette rivali e usciva dalla zona play-out. La certezza matematica della salvezza arrivava all'ultima partita, con la vittoria per 2-0 nel derby del Lario, risultato che nello stesso tempo condannava il Lecco alla retrocessione nella serie inferiore.

Il campionato 2010-2011 ha visto un Como nelle ultime posizioni di classifica fino al termine del girone di andata. Nel ritorno, invece, la squadra infilava una serie di undici risultati utili consecutivi che la portava a un passo della zona play-off. Dopo un calo nelle ultime giornate, il Como chiudeva il campionato a metà classifica.

Nel torneo 2011-2012, al contrario, dopo un girone d'andata in cui era sempre stato in zona play-off, il Como riusciva a raggiungere la salvezza soltanto all'ultima giornata.

Dopo l'esonero di Ernestino Ramella, il 21 giugno 2012 la carica di allenatore è stata affidata a Silvio Paolucci con contratto di un anno più opzione per il secondo.[7]

Cronistoria

Cronistoria del Calcio Como
  • 1907 - Fondazione del Como Foot-Ball-Club.[8]
  • 1907-1912 - Attività a carattere locale: partite con squadre milanesi e del Canton Ticino.
  • 1910 - Affiliazione ufficiale alla FIGC.



Ritiratosi dal primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.

Primo turno di Coppa Italia.

4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.

Ottavi di finale di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
2º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1970 - Cambia la denominazione in Como Calcio S.p.a.[9][10]

4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
3º nel girone eliminatorio del primo turno di Coppa Italia.
4º nel girone eliminatorio del primo turno di Coppa Italia.
3º nel girone eliminatorio del primo turno di Coppa Italia.
2º nel girone eliminatorio del primo turno di Coppa Italia.
2º nel girone eliminatorio del primo turno di Coppa Italia.
2º nel girone eliminatorio del primo turno di Coppa Italia.
5º nel girone eliminatorio del primo turno di Coppa Italia.
4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.

5º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
4º nel girone eliminatorio del Torneo di Capodanno.
3º in Coppa Mitropa.
4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
5º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
3º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa Italia.
3º per sorteggio avverso nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
3º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
2º nel girone eliminatorio del secondo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.

Primo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Finalista della Coppa Italia Serie C, sconfitto dal Palermo.
Primo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia.
Vincitore della Coppa Italia Serie C (1º titolo).
Primo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale della Coppa Italia Serie C.
2º nel girone eliminatorio della Coppa Italia Serie C.
3º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
Ottavi di finale della Coppa Italia Serie C.

4º nel girone eliminatorio della Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
Ottavi di finale della Coppa Italia Serie C.
Secondo turno della Coppa Italia Serie D.
Primo turno della Coppa Italia Serie D.
Vincitore della Coppa Italia Serie D (1º titolo).
Primo turno della fase ad eliminazione diretta della Coppa Italia Lega Pro.
Primo turno di Coppa Italia.
Secondo turno della fase ad eliminazione diretta della Coppa Italia Lega Pro.

Secondo turno di Coppa Italia.
Primo turno della fase ad eliminazione diretta della Coppa Italia Lega Pro.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno della fase ad eliminazione diretta della Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno della fase ad eliminazione diretta della Coppa Italia Lega Pro.

Colori e simbolo

Il colore del Calcio Como è l'azzurro. Nel 1926, quando la società si fuse con l'Esperia nell'Associazione Calcio Comense, si scelse il colore rosso granata,[11] che apparve però solo sporadicamente sulle maglie. Né miglior fortuna ebbe il verde adottato nel 1938 in seguito alla fusione con l'A.S. Ardita.[12]

Il simbolo della società è una croce bianca in campo rosso, stemma della città di Como, sormontata da un'onda azzurra; reca in alto la scritta "Como" in azzurro e in basso la scritta "1907", anno di fondazione della squadra, sempre in azzurro.

Stadio

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Giuseppe Sinigaglia.

Il Como gioca le partite casalinghe nello stadio Giuseppe Sinigaglia di Como, inaugurato nel 1927.[1]

  • Capienza: 13.602 posti.[1]
    • Tribuna coperta: 2.560 posti.
    • Distinti in cemento: 2.992 posti.
    • Distinti parterre: 1.472 posti.
    • Curva Ovest (Como): 4.948 posti.
    • Curva Est (ospiti): 1.600 posti.
  • Dimensione del campo:[1]
    • Lunghezza: 105,40 metri.
    • Larghezza: 68 metri.

Allenatori e presidenti

Gli allenatori del Como
I presidenti del Como
  • 1907-1912 Mario Bazzi
  • 1912-1922 Carlo Verga
  • 1922-1926 Eugenio Rosasco
  • 1926-1930 Enrico Brambilla
  • 1930-1933 Gianni Binda
  • 1933-1935 Bruno Pessina
  • 1935 Agrippino Porlezza (commissario straordinario)
  • 1935-1936 Vittorio De Benedetti
  • 1936-1937 Faliero Frigerio
  • 1937-1938 Renzo Ferrero
  • 1938-1941 Antonio Maspero
  • 1941-1943 Luigi Ripamonti
  • 1943-1944 Giannetto Bianchi
  • 1944-1946 Gigi Colombo
  • 1946-1948 Luigi Ballerini
  • 1948-1955 Carlo Songia
  • 1955-1962 Francesco Ambrosoli
  • 1962-1963 Comitato di Presidenza
  • 1963-1967 Ercole Erba
  • 1967-1971 Romildo Roncoroni
  • 1971-1980 Alfredo Tragni
  • 1980-1983 Mario Beretta
  • 1983-1993 Benito Gattei
  • 1993-1997 Mario Beretta
  • 1997-2003 Enrico Preziosi
  • 2003-2005 Aleardo Dall'Oglio
  • 2005 Alessandro De Blasi
  • 2005-2006 Giangerolamo Barzaghi
  • 2006-2008 Vincenzo Angiuoni
  • 2008-2011 Antonio Di Bari
  • dal 2011 Amilcare Rivetti

Giocatori

Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Palmarès

Trofei nazionali

1948-1949, 1979-1980, 2001-2002
Prima Divisione: 1930-1931
Serie C: 1967-1968
Serie C1: 1978-1979
2007-2008
1996-1997
2007-2008

Trofei minori

1944-1945

Trofei giovanili

1962-1963
1967-1968
1978-1979

Promozioni

  • 5 promozioni in Serie A
    • 1948-1949Vincendo il campionato nazionale di Serie B.
    • 1974-1975 – Arrivando secondo nel campionato nazionale di Serie B.
    • 1979-1980Vincendo il campionato nazionale di Serie B.
    • 1983-1984 – Arrivando secondo nel campionato nazionale di Serie B.
    • 2001-2002Vincendo il campionato nazionale di Serie B.
  • 5 promozioni in Serie B
    • 1930-1931Vincendo la fase finale, girone B, del campionato di Prima Divisione.
    • 1967-1968Vincendo il campionato di Serie C, girone A.
    • 1978-1979Vincendo il campionato nazionale di Serie C1, girone A.
    • 1993-1994 – Vincendo i play-off del campionato nazionale di Serie C1, girone A.
    • 2000-2001 – Vincendo i play-off del campionato nazionale di Serie C1, girone A.
  • 1 promozione in Lega Pro Prima Divisione
    • 2008-2009 – Vincendo i play-off del campionato nazionale di Lega Pro Seconda Divisione, girone A.
  • 1 promozione in Lega Pro Seconda Divisione
    • 2007-2008Vincendo il campionato interregionale di Serie D, girone B.

Statistiche e record

Partecipazione ai campionati

Campionati nazionali

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Prima Categoria 1 1914-1915 14
Serie A 13 1949-1950 2002-2003
Seconda Divisione 4 1922-1923 1925-1926 40
Prima Divisione 3 1926-1927 1928-1929
Serie B 33 1931-1932 2003-2004
Prima Divisione 2 1929-1930 1930-1931 30
Serie C 12 1935-1936 1967-1968
Serie C1 12 1978-1979 2004-2005
Lega Pro Prima Divisione 4 2009-2010 2012-2013
Lega Pro Seconda Divisione 1 2008-2009 1
Serie D 3 2005-2006 2007-2008 3

Nelle 88 stagioni sportive sono escluse quelle disputate a livello regionale fra il 1912 e il 1914, fra il 1919 e il 1922 e fra il 1936 e il 1938. Tra le partecipazioni alla Serie C è incluso anche il campionato di Serie B-C Alta Italia 1945-1946, in cui il Como partecipò come squadra di Serie C.

Comitato Regionale Lombardo

  • 4 campionati di Prima Categoria
più un'edizione in cui fu guadagnato l'accesso al torneo nazionale
  • 1 campionato di Promozione
  • 2 campionati di Prima Divisione Regionale

Partecipazioni alle coppe

Record di squadra

Record assoluti
Record in Serie A

Record individuali

Presenze in campionato
Marcatori in campionato
Gol

Curiosità

  • Il club ha avuto una certa notorietà a livello mondiale quando nel 2003 si è parlato di un possibile interessamento dell'attore statunitense George Clooney (che possiede una villa a Laglio, sul lago di Como) a investire nella società.
  • La vicenda del romanzo La dogana del vento di Folco Quilici (2011) ruota intorno ad un immaginario portiere del Como negli anni settanta, in Serie A. Il giocatore, di nome Jorghii Vallodi, è figlio di un'italiana e di un militare cosacco.

Organico 2012-2013

Lo stesso argomento in dettaglio: Calcio Como 2012-2013.

Rosa

Rosa e ruoli, tratti dal sito ufficiale della società, sono aggiornati al 31 agosto 2012.[13]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Alessandro Micai
Bandiera dell'Italia P Filippo Perucchini
Bandiera della Germania P Dan Twardzik
Bandiera dell'Italia D Cesare Ambrosini
Bandiera dell'Italia D Alex Benvenga
Bandiera dell'Italia D Nicola Del Pivo
Bandiera dell'Italia D Daniele Donnarumma
Bandiera dell'Italia D Simone Fautario
Bandiera dell'Italia D Francesco Luoni
Bandiera dell'Italia D Paolo Marchi
Bandiera dell'Italia D Marco Schiavino
Bandiera dell'Italia C Andrea Ardito (capitano)
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Michael Cia
Bandiera dell'Italia C Domenico Giampà
Bandiera del Brasile C Matheus Gotler
Bandiera dell'Italia C Francesco Lisi
Bandiera dell'Italia C Alessandro Scialpi
Bandiera dell'Italia C Luca Tremolada
Bandiera dell'Italia C Mirko Velardi
Bandiera dell'Italia C Enrico Verachi
Bandiera dell'Italia A Alfredo Donnarumma
Bandiera dell'Italia A Antonio Gammone
Bandiera dell'Italia A Daniele Grandi
Bandiera dell'Italia A Ernesto Torregrossa

Staff tecnico

Dati tratti dal sito internet ufficiale della società.[13]

Allenatore: Bandiera dell'Italia Silvio Paolucci
Allenatore in seconda: Bandiera dell'Italia Stefano Dalla Costa
Preparatore atletico: Bandiera dell'Italia Giovanni Asnaghi
Preparatore dei portieri: Bandiera dell'Italia Fabrizio Paese
Medico sociale: Bandiera dell'Italia Alberto Giughello
Fisioterapista: Bandiera dell'Italia Pietro Lovati
Massaggiatore: Bandiera dell'Italia Marco Mascheroni

Note

  1. ^ a b c d Stadio G. Sinigaglia, su calciocomo1907.it. URL consultato il 04-10-2012.
  2. ^ (DE) Die Tabelle am 3. Spieltag der italienischen Serie A 1951/1952, su fussballdaten.de. URL consultato il 27 settembre 2012.
  3. ^ Como, botte negli spogliatoi. Bertolotti operato per 3 ore, su repubblica.it, 19 novembre 2000. URL consultato il 17 maggio 2008.
  4. ^ Tre anni a Ferrigno: «È meglio se mi ritiro». Bertolotti: «Giustizia è fatta, sono soddisfatto anche se la sentenza non mi restituirà al calcio», su archiviostorico.corriere.it, corriere.it, 28 gennaio 2001. URL consultato il 17 maggio 2008.
  5. ^ Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo Sport - Lodo nel procedimento di Arbitrato (PDF), su coni.it. URL consultato il 17 maggio 2008. Formato sconosciuto: PDF (aiuto)
  6. ^ Play off Serie D: Tritium-Como sospesa al 17' della ripresa, su lariosport.it, 15 maggio 2006. URL consultato il 17 maggio 2008.
  7. ^ Francesco Colagreco, Silvio Paolucci è il nuovo allenatore del Como, su chietitoday.it, 21 giugno 2012. URL consultato il 23 giugno 2012.
  8. ^ Enrico Levrini, p. 50: statuto del Como Foot-Ball-Club.
  9. ^ Enrico Levrini, p. 351: foto di squadra con il nuovo stemma contenente "Como" in basso e "Calcio" in verticale a destra.
  10. ^ Annuario F.I.G.C. 1970-71, p. 25: Como Calcio S.p.a.
  11. ^ Cronologia 1907 - 1929, su calciocomo1907.it. URL consultato il 23 luglio 2012.
  12. ^ Enrico Levrini, pp. 625-626
  13. ^ a b Rosa stagione 2012/2013, su calciocomo1907.it. URL consultato il 5 settembre 2012.

Bibliografia

  • Enrico Levrini, Como 1907-2007. Cent'anni in azzurro, Como, Editoriale Corriere di Como, 2007.
  • Gianfranco Usuelli (a cura di), 80º Calcio Como. 1907-1987, Milano, Edistudio, 1987.
  • Luigi Saverio Bertazzoni (a cura di), Annuario Italiano del Giuoco del Calcio, Modena, F.I.G.C., dal 1926-1927 al 1931-1932.
  • Rinaldo Barlassina (a cura di), L'agendina del Calcio. Assicurazioni Generali Venezia, Milano, stampato dalla Gazzetta dello Sport, dal 1933-1934 al 1941-1942.
  • Almanacco illustrato del calcio, Milano, Rizzoli Editore, dal 1939 al 1963.
  • Almanacco illustrato del calcio, Milano, Edizioni Carcano, dal 1964 al 1970.
  • Almanacco illustrato del calcio, Modena, Edizioni Panini, dal 1971 al 2012.
  • Annuario F.I.G.C., Roma, F.I.G.C., dal 1951-1952 al 1957-1958 e dal 1962 al 2003.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale
  • (DEENIT) Como 1907, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.

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