Franco Viviani

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Franco Viviani
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Peso 72 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1961 - giocatore
1995 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1945-1948Livorno1 (0)
1948-1949Piombino11 (3)
1949-1950Livorno9 (0)
1950-1951Genoa1 (0)
1951-1952Fanfulla11 (2)
1952-1953Genoa0 (0)
1953-1954Venezia17 (1)
1954-1956Messina21 (2)
1956-1957Casale4 (0)
1958-1959Lecce28 (5)
1959-1960ArsenalSpezia5 (0)
1960-1961Asti3 (1)
1961Sammargheritese5 (0)
Carriera da allenatore
1961-1964Vigili Urbani Genova
1964-1966Albenga
1966-1967GenoaVice
1967-1969Como
1969-1970Genoa
1970Massese
1971Chiasso
1972-1973Monza
1973-1974Salernitana
1975Chiasso
1975-1977Alessandria
1977-1978Novara[1]
1979-1980Salernitana
1980-1981Acireale[2]
1981-1983Marsala
1983-1984Sanremese
1984-1985Savona
1985-1986Cairese
1988-1989Albenga
1989-1990Juventus Domo
1994-1995Entella Chiavari
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Franco Viviani (Pisa, 22 giugno 1930Genova, 17 maggio 2007) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo attaccante.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Accostato dalla stampa a Helenio Herrera per aver ripreso alcune pratiche d'allenamento — tra cui il riscaldamento in campo e l'utilizzo della piscina — proprie del Mago[3], si distinse inoltre per una celebre battuta nella quale definiva «rossoblu» il cielo.[4]

È deceduto a Genova il 17 maggio 2007[4], col funerale svoltosi due giorni più tardi nella Chiesa di Santa Fede.[3]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Tra i più giovani esordienti nella storia del campionato italiano — essendo sceso in campo appena sedicenne nella partita del 23 giugno 1946 tra Roma e Livorno valevole per la Divisione Nazionale — ha vestito in Serie A la maglia del Genoa (debuttando il 31 dicembre 1950 nella sconfitta di Padova[5]) giocando poi con Venezia, Messina e Lecce nelle categorie inferiori.[4]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

L'esperienza maggiormente rilevante della sua attività in panchina — inaugurata con la squadra dei Vigili Urbani di Genova, condotta alla vittoria di un torneo cittadino —[3] corrisponde alla promozione in B con il Como tramite la vittoria della Serie C 1967-68.[6]

In precedenza secondo di Ghezzi al Grifone, rilevò personalmente l'incarico nell'estate 1969[4]: la permanenza risultò tuttavia di breve durata[7], dacché i soli 7 punti raccolti in 12 giornate ne comportarono l'esonero in dicembre.[8] Ha in seguito condotto, tra le altre, Monza e Salernitana lanciando in granata un giovane Walter Zenga.[3]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Genoa: 1952-1953

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Como: 1967-1968

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Almanacco illustrato del calcio 1980, edizioni Panini, pag. 275
  2. ^ Almanacco illustrato del calcio 1981, edizioni Panini, pag. 357
  3. ^ a b c d Viviani addio, per lui un posto nel cielo rossoblù, in la Repubblica, 18 maggio 2007, p. 22.
  4. ^ a b c d Il Genoa piange Viviani, ex allenatore rossoblù, in La Gazzetta dello Sport, 18 maggio 2007.
  5. ^ Novità nel Genoa ma il Padova vince: 4-0, in Stampa Sera, 1º gennaio 1951, p. 5.
  6. ^ Como-Alessandria 3-1, in Stampa Sera, 17 giugno 1968, p. 10.
  7. ^ Maurizio Caravella, I liguri vanno in vantaggio, poi cedono, in Stampa Sera, 29 settembre 1969, p. 10.
  8. ^ Gigi Boccacini, Sempre più grave la crisi, arriva un nuovo tecnico?, in Stampa Sera, 24 novembre 1969, p. 10.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, Genova, De Ferrari, 2008, ISBN 978-88-6405-011-9.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]