Come la stagione scorsa il Napoli ha chiuso il campionato in sesta posizione raccogliendo 32 punti, vantando una miglior differenza reti nei confronti della Fiorentina. Dopo aver vinto il girone di Coppa Italia, dopo l'eliminazione dalla Coppa UEFA e dopo solo tre giornate di campionato Gianni Di Marzio è stato rilevato in panchina da Luís Vinício. Grazie al sesto posto e al successo della Juventus in Coppa Italia, il Napoli si è assicurato l'ultimo posto disponibile per la prossima Coppa UEFA. Ha lasciato Napoli dopo sedici stagioni una bandiera del calcio partenopeo Antonio Juliano che è stato ceduto al Bologna. Miglior marcatore stagionale ancora una volta Giuseppe Savoldi con un bottino di 11 reti, di cui 1 in Coppa UEFA, 1 in Coppa Italia e 9 in campionato. Nella Coppa Italia il Napoli vince il sesto girone di qualificazione, nei Quarti supera il Perugia nel doppio confronto, poi in Semifinale cede il passaggio alla finale al Palermo. Nella Coppa UEFA viene subito estromesso dal torneo dai sovietici della Dinamo Tbilisi.
. A seguito della liberalizzazione approvata dal calcio italiano, la stagione vide il debutto del primo sponsor tecnico nella storia del Napoli, il marchio tedesco-occidentale Puma. La divisa casalinga rimase da tradizione azzurra, tuttavia innovata attraverso due bande bianche che correvano lungo spalle e braccia; identico template, a tinte inverse, venne adottato per la seconda divisa, anch'essa da tradizione bianca.
^Partita assegnata (0-2) dal Giudice Sportivo, sul campo terminata (1-1), poco prima dell'incontro un petardo ha colpito Pighin e Manfredonia della Lazio, impedendogli di poter scendere in campo.