Rosario Lo Bello

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Rosario Lo Bello
Informazioni personali
Arbitro di Calcio
Sezione Siracusa
Attività nazionale
Anni Campionato Ruolo
1975-1992 Serie A Arbitro
Attività internazionale
1983-1992 UEFA e FIFA Arbitro
Premi
Anno Premio
1986 Premio Giovanni Mauro

Rosario Lo Bello (Siracusa, 4 novembre 1945) è un ex arbitro di calcio e dirigente sportivo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio d'arte di Concetto Lo Bello, divenne uno dei più conosciuti direttori di gara italiani degli anni 1980.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Arbitro[modifica | modifica wikitesto]

Esordì in Serie A il 18 maggio 1975 arbitrando Sampdoria-Fiorentina,[1] terminata poi 4-3 per i toscani,[2] venendo nel 1983 nominato arbitro internazionale. In tale veste accompagnò come guardalinee il connazionale Paolo Bergamo in occasione della semifinale del campionato d'Europa 1984 tra Francia e Portogallo.

Rosario Lo Bello discute con il capitano juventino Sergio Brio nella seconda metà degli anni 1980.

Arbitrò numerose "classiche" del campionato, tra cui un derby di Roma, due Juventus-Milan, uno Juventus-Roma e un derby di Torino, oltre alle sfide-scudetto Inter-Napoli della stagione 1986-1987, e Napoli-Milan della stagione 1987-1988. Vanta anche tre finali di Coppa Italia: Verona-Juventus nel 1982-1983, Sampdoria-Napoli nel 1988-1989 e Juventus-Parma nel 1991-1992. Proprio nel 1992 terminò l'attività da arbitro effettivo, per raggiunti limiti d'età, con un consuntivo finale di 195 presenze in Serie A. Prima di smettere di arbitrare, era comunque riuscito ad aggiudicarsi nel 1986 il Premio Giovanni Mauro, una sorta di oscar alla carriera arbitrale.

Il principale aneddoto per cui si ricorda Rosario Lo Bello fu la partita Verona-Milan del campionato 1989-1990, quando il suo discusso arbitraggio (con le espulsioni dei giocatori Frank Rijkaard, Marco van Basten, Alessandro Costacurta nonché dell'allenatore Arrigo Sacchi) scatenò la rabbia dei rossoneri, che persero lo scudetto a vantaggio del Napoli.

Nel 1984 venne sospeso per 6 mesi dall'Associazione Italiana Arbitri per motivi disciplinari (rese un'intervista non autorizzata lesiva della reputazione di altri tesserati) e perse momentaneamente la qualifica di internazionale.[3]

Dirigente[modifica | modifica wikitesto]

Come dirigente dell'Associazione Italiana Arbitri, oltre ad aver collaborato con la Scuola Arbitrale adibita allo studio del regolamento, è stato fino al 2006 osservatore per conto dell'UEFA. Nel 2007 rassegna le dimissioni dall'AIA, sentendosi un po' messo in disparte dai vertici dell'associazione.

Cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Secolo XIX, 17 maggio 1975.
  2. ^ (EN) Maurizio Mariani, Italy 1974-1975, su rsssf.com, Rec.Sport.Soccer Statistics Foundation, 26 ottobre 2000.
  3. ^ Lo Bello fermo 6 mesi, in la Repubblica, 3 settembre 1984..
  4. ^ Filmato audio (IT) Canale Consigliato Per Te - Parte II, Esigo il cartellino rosso - J. Calà , C. Amendola , C. De Sica - Vacanze in America, su YouTube, 7 marzo 2021, a 2 min 10 s. Modifica su Wikidata

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Almanacco illustrato del calcio, Modena, Edizioni Panini, varie edizioni (dal 1971 a oggi).