Juventus Football Club 1998-1999

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Voce principale: Juventus Football Club.
Juventus FC
Stagione 1998-1999
Sport calcio
SquadraJuventus
AllenatoreBandiera dell'Italia Marcello Lippi, poi
Bandiera dell'Italia Carlo Ancelotti
All. in secondaBandiera dell'Italia Narciso Pezzotti, poi
Bandiera dell'Italia Giorgio Ciaschin
PresidenteBandiera dell'Italia Vittorio Caissotti di Chiusano
Serie A7º (in Coppa Intertoto)
Coppa ItaliaQuarti di finale
Champions LeagueSemifinalista
Supercoppa italianaFinalista
Maggiori presenzeCampionato: Di Livio (33)[1]
Totale: Di Livio (48)
Miglior marcatoreCampionato: Inzaghi (13)[1]
Totale: Inzaghi (20)
StadioDelle Alpi
Abbonati43 533[2]
Maggior numero di spettatori59 125 vs Milan
(9 maggio 1999)[2]
Minor numero di spettatori3 935 vs Udinese
(31 maggio 1999)[2]
Media spettatori47 165[2]¹
1997-1998 1999-2000
¹
considera le partite giocate in casa in campionato.
Dati aggiornati al 31 maggio 1999
Si invita a seguire il modello di voce

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Juventus Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 1998-1999.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Il neoacquisto Igor Tudor (in alto a destra) trova il gol nell'esordio in campionato a Perugia: il croato fu l'unico inserimento di rilievo[3] in una Juventus alla fine del primo ciclo Lippi.

Forte dei risultati conseguiti nella seconda metà del decennio, che l'avevano issata a squadra italiana di riferimento dell'epoca nonché ai vertici del panorama continentale, anche per la stagione 1998-1999 la Juventus era accreditata dei favori del pronostico su tutti i fronti. Per quanto concerne la rosa, in controtendenza rispetto ai mercati tourbillon degli anni passati, stavolta la compagine sabauda mantenne pressoché inalterato l'organico detentore dello Scudetto, confermando la fiducia in primis al tandem offensivo Inzaghi-Del Piero che tanto si era rivelato prolifico nella stagione precedente,[4] a uno Zidane all'apice della carriera, fresco campione del mondo a Francia 1998 e di lì a pochi mesi insignito del Pallone d'oro,[5] oltreché al tecnico Marcello Lippi alla sua quinta annata alla guida alla squadra – seppure in scadenza di contratto e già in predicato di lasciare Torino di lì al termine del campionato.[6]

Da sinistra: un Deschamps al passo d'addio a Torino, la meteora bianconera Blanchard e l'istanbulino Ümit Davala nell'esordio stagionale in Champions League: le sfide con il Galatasaray si rivelarono critiche sul piano diplomatico, causa la tensione tra Italia e Turchia sul caso Öcalan.[7]

Gli unici movimenti estivi di rilievo riguardarono la difesa, con la cessione di uno dei baluardi del decennio, il terzino Torricelli,[8] e l'acquisto del giovane jolly Tudor,[9] mentre il resto dei rinforzi si limitò a semplici mestieranti come Mirković, promettenti ma ancora troppo acerbi elementi come Perrotta[10] e vere e proprie meteore come Blanchard.[11] Scelte di mercato che a posteriori lasciavano presagire un'annata avara di gioie per il club piemontese, causa un gruppo storico ormai rimasto «senza benzina e motivazioni».[12] Una situazione palesatasi fin dal debutto ufficiale a fine agosto, quando la Vecchia Signora si lasciò sfuggire il primo trofeo in palio, la Supercoppa di Lega, persa al Delle Alpi contro la Lazio.[13]

Nonostante tutto la squadra parve riprendersi immediatamente, registrando un avvio positivo in Serie A che la portò all'inizio di novembre a prendere la testa della classifica;[14] tuttavia ciò sarà solo un fuoco di paglia, poiché ben presto l'annata bianconera si avvitò in una spirale negativa. Nella trasferta di Udine dell'8 novembre 1998 gli uomini di Lippi persero il primato e, ancora peggio, il loro leader Del Piero incappato in un grave infortunio[15] che lo costringerà a chiudere anzitempo la stagione:[16] da qui in avanti la Juventus si sfaldò improvvisamente, inanellando in campionato una serie nera di sei gare senza vittorie, comprese tre sconfitte consecutive[17] – in cui peraltro stabilì il poco invidiabile record societario di 511' senza andare in gol[18] –, che già in dicembre la fece abdicare prematuramente nella difesa dello Scudetto.[19]

Frattanto i bianconeri trovarono parziale consolazione in Champions League dove superarono la fase a gironi, pur senza brillare, poiché l'unica e a conti fatti decisiva vittoria del raggruppamento preliminare arrivò solo all'ultima giornata, dopo una pareggite cronica, quando il successo interno sul Rosenborg permise di ottenere sul filo di lana un'insperata qualificazione a scapito degli stessi norvegesi e dei turchi del Galatasaray, battuti solo per la migliore classifica avulsa.[20] In questa fase il cammino continentale della squadra s'era peraltro intersecato con la politica internazionale, con la trasferta di Istanbul dapprima rinviata per ragioni di sicurezza[21] e poi giocata sotto critiche condizioni di ordine pubblico,[22] causa la grave crisi diplomatica in atto tra i governi italiano e turco a seguito del caso Öcalan.[7]

Carlo Ancelotti, subentrato in febbraio al dimissionario Lippi,[23] tra i due patron del club, i fratelli Umberto (a sinistra) e Gianni Agnelli (a destra): il tecnico reggiolese non riuscirà a raddrizzare la stagione dei torinesi, scontrandosi anche con l'ostracismo della tifoseria.[24]

Lo scampato pericolo di una precoce eliminazione europea non riuscì comunque a rasserenare un ambiente che, già falcidiato dalla sfortuna per via di numerosi infortuni che mutilarono a più riprese l'undici titolare,[25] e preda di una crescente disaffezione da parte di tifosi sempre più sfiduciati,[26] si ritrovò anche scosso da crescenti e violenti nervosismi tra l'allenatore Lippi e fronde dello spogliatoio, su tutte quella dei senatori Conte e Deschamps.[12][27] Non aiutò a placare gli animi il fatto che lo stesso tecnico viareggino avesse ufficializzato in dicembre il suo prossimo addio a Madama per accasarsi, dall'estate seguente, agli storici rivali dell'Inter,[28] perdendo così anche l'appoggio della dirigenza juventina;[29] nonché, quasi in risposta, la repentina decisione da parte della stessa di sostituirlo in pectore con Carlo Ancelotti, un nome tuttavia fortemente inviso alla tifoseria causa i suoi trascorsi, prima in campo e poi in panchina, con alcune «rivali acerrime» del club bianconero.[24]

Zinédine Zidane regalò una delle poche gioie stagionali ai tifosi bianconeri, con la vittoria del Pallone d'oro di France Football.[5]

Il mercato di riparazione non riuscirà a sanare la situazione, e anzi parve riflettere il problematico andamento stagionale della squadra. L'inverno torinese accolse infatti l'evanescente Esnáider,[30] col senno di poi tra i più clamorosi bidoni della storia juventina,[31] e soprattutto una grande occasione mancata, ovvero un Henry[32] in rampa di lancio e destinato a un luminoso futuro,[33] ma che nella circostanza, finito nel tritacarne di un ambiente alla deriva oltreché di equivoci tattici, della sua effimera esperienza in Piemonte lascerà solo pochi lampi e tanti rimpianti.[34] Cominciato negativamente il 1999 con l'eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Bologna,[35] il punto più basso della stagione arrivò il 7 febbraio quando, dopo la netta sconfitta interna contro il Parma (2-4), davanti a una tifoseria inviperita[36] e al culmine di settimane di tensione,[12][29] Lippi rassegnò le dimissioni, chiudendo nella maniera più rumorosa quello che rimarrà la sua prima fase sulla panchina sabauda.[37] Dalla 21ª giornata di campionato gli subentrò proprio il già designato Ancelotti, chiamato con qualche mese di anticipo sotto la Mole.[23]

All'altalenante cammino in Serie A, con i torinesi ormai relegati alla zona UEFA, fece da contraltare una Champions League dove sembravano poter ancora dire la loro. Superato in extremis lo scoglio Olympiakos ai quarti di finale,[38] la squadra si spinse fino alle semifinali[39] dove venne eliminata dal Manchester Utd, futuro vincitore dell'edizione: i Red Devils prevalsero con un risultato totale di 4-3, pareggiando 1-1 l'andata all'Old Trafford e vincendo 3-2 il ritorno al Delle Alpi – con molte recriminazioni da parte bianconera per la gestione di quest'ultima gara, soprattutto per l'harakiri di aver sprecato un doppio vantaggio iniziale.[40] Chiuso a pari punti con Roma e Udinese un deludente campionato, la peggiore classifica avulsa costrinse le due compagini bianconere ad affrontare un doppio spareggio per assicurarsi il sesto posto, l'ultimo utile per la qualificazione diretta alla Coppa UEFA:[41] a corollario di una stagione infausta, la Juventus perse anche questa possibilità, per giunta unicamente per la regola dei gol fuori casa,[42] venendo declassata nell'accessoria Coppa Intertoto da disputarsi di lì a poche settimane.[43]

L'annata sancì la fine del primo e vittorioso ciclo Lippi a Torino, portando inoltre all'addio di vari elementi-cardine dello stesso come Deschamps, Di Livio e Peruzzi.[44]

Divise e sponsor[modifica | modifica wikitesto]

Thierry Henry (a destra) in azione con la seconda divisa bianca: il francese, rinforzo di metà stagione,[32] non riuscirà a fare la differenza in un ambiente juventino ormai in crisi, lasciando più di un rimpianto circa il suo fugace semestre torinese.[34]
Alessandro Del Piero, sfortunato protagonista dell'annata per via di un grave infortunio,[16] indossa la terza divisa blu con dettagli giallobianchi.

Lo sponsor tecnico per la stagione 1998-1999 fu Kappa, mentre lo sponsor ufficiale fu Canal+:[45] sfruttando il nuovo regolamento della Lega Calcio che permise una differenziazione pubblicitaria a seconda della manifestazione, il jersey sponsor optò per i marchi D+ in Serie A e Coppa Italia e TELE+ in Champions League.[46]

Dopo che la divisa bianconera della precedente stagione, «dichiaratamente rivoluzionaria» sul piano stilistico,[47] aveva diviso la tifoseria tra entusiasti e detrattori,[48] in quest'annata il club tornò immediatamente al passato con una maglia casalinga «fortemente ispirata»[47] alla tradizione juventina,[48] in particolar modo all'epoca del Trio Magico:[47] una casacca con canonica palatura bianconera,[48] e che rispolverava dopo tre decenni un aspetto vintage come la numerazione rossa;[47][49] uniche eccezioni all'innovazione, venne mantenuto il posizionamento dello stemma sociale sulla manica sinistra, oltreché l'uso di pantaloncini e calzettoni neri come prima opzione.

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Terza divisa

L'omaggio al guardaroba juventino del secondo dopoguerra continuò con la seconda divisa che, pur conservando di base quel template «con stelle [...] sulle spalle» che contrassegnò le trasferte dei torinesi nella seconda metà degli anni 1990,[47] in questa stagione ne propose una nuova interpretazione su un completo all white con dettagli neri, rimandando alle mute bianche di cortesia sfoggiate dalla squadra tra gli anni 1950 e 1960.[50] Era inoltre disponibile come terza divisa un completo blu con inserti giallobianchi lungo le braccia;[47] da questo template vennero derivate le tre uniformi destinate ai portieri, colorate rispettivamente di nero, grigio e arancione.[47]

Nel corso della stagione Kappa propose una seconda fornitura tecnica specificamente per la fase a eliminazione diretta di Champions League, che vedeva l'ulteriore inserimento su tutte le succitate divise di bande logate sopra maniche e pantaloncini.

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1ª portiere
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2ª portiere
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
3ª portiere

Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]

[51]

Area direttiva

Area organizzativa

  • Direttore commerciale: Romy Gai
  • Direttore amministrativo: Teresa Gastaldo

Area comunicazione

  • Capo ufficio stampa: Daniele Boaglio

Area tecnica

Rosa[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera dell'Italia P Angelo Peruzzi (vice capitano)
2 Bandiera dell'Italia D Ciro Ferrara
3 Bandiera della Serbia e Montenegro D Zoran Mirković
4 Bandiera dell'Uruguay D Paolo Montero
5 Bandiera dell'Italia C Fabio Pecchia[N 1]
6 Bandiera del Portogallo D Dimas Teixeira[N 1]
6 Bandiera della Francia A Thierry Henry[N 2]
7 Bandiera dell'Italia C Angelo Di Livio
8 Bandiera dell'Italia C Antonio Conte (capitano)
9 Bandiera dell'Italia A Filippo Inzaghi
10 Bandiera dell'Italia A Alessandro Del Piero (capitano)[N 3]
11 Bandiera dell'Uruguay A Daniel Fonseca
12 Bandiera dell'Italia P Michelangelo Rampulla
13 Bandiera dell'Italia D Mark Iuliano
14 Bandiera della Francia C Didier Deschamps
N. Ruolo Calciatore
15 Bandiera dell'Italia D Alessandro Birindelli
16 Bandiera dell'Italia A Nicola Amoruso
17 Bandiera dell'Italia D Gianluca Pessotto
18 Bandiera della Francia C Jocelyn Blanchard
19 Bandiera della Croazia D Igor Tudor
20 Bandiera dell'Italia C Alessio Tacchinardi
21 Bandiera della Francia C Zinédine Zidane
22 Bandiera dell'Italia P Morgan De Sanctis
23 Bandiera dell'Italia C Simone Perrotta
24 Bandiera dell'Uruguay A Marcelo Zalayeta[N 1]
25 Bandiera dell'Italia D Massimo Paci
26 Bandiera dei Paesi Bassi C Edgar Davids
27 Bandiera dell'Italia D Massimiliano Marchio[N 4]
29 Bandiera dell'Italia C Marco Rigoni[N 4]
34 Bandiera dell'Argentina A Juan Esnáider[N 2]

Calciomercato[modifica | modifica wikitesto]

Sessione estiva[modifica | modifica wikitesto]

Acquisti
R. Nome da Modalità
D Zoran Mirković Atalanta definitivo
D Igor Tudor Hajduk Spalato definitivo (8 miliardi ₤)[9]
C Jocelyn Blanchard Metz definitivo (7 miliardi ₤)[11]
C Simone Perrotta Reggina definitivo
Cessioni
R. Nome a Modalità
D Salvatore Aronica Reggina definitivo
D César Pellegrín Ternana definitivo
D Dimas Teixeira Fenerbahçe definitivo[55]
D Moreno Torricelli Fiorentina definitivo (12 miliardi ₤)[8]
C Raffaele Ametrano Genoa prestito
C Fabio Pecchia Sampdoria prestito
A Marcelo Zalayeta Empoli prestito

Sessione invernale[modifica | modifica wikitesto]

Acquisti
R. Nome da Modalità
A Juan Esnáider Espanyol definitivo
A Thierry Henry Monaco definitivo
Cessioni
R. Nome a Modalità

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Serie A[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A 1998-1999.

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

Perugia
13 settembre 1998, ore 16:00 CEST
1ª giornata
Perugia3 – 4
referto
JuventusStadio Renato Curi
Arbitro:  Tombolini (Ancona)

Torino
20 settembre 1998, ore 16:00 CEST
2ª giornata
Juventus1 – 0
referto
CagliariStadio delle Alpi
Arbitro:  Messina (Bergamo)

Parma
26 settembre 1998, ore 20:30 CEST
3ª giornata
Parma1 – 0
referto
JuventusStadio Ennio Tardini
Arbitro:  Bolognino (Milano)

Torino
4 ottobre 1998, ore 15:30 CEST
4ª giornata
Juventus1 – 0
referto
PiacenzaStadio delle Alpi
Arbitro:  Pellegrino (Barcellona Pozzo di Gotto)

Vicenza
18 ottobre 1998, ore 15:30 CEST
5ª giornata
Vicenza1 – 1
referto
JuventusStadio Romeo Menti
Arbitro:  Racalbuto (Gallarate)

Torino
25 ottobre 1998, ore 20:30 CET
6ª giornata
Juventus1 – 0
referto
InterStadio delle Alpi
Arbitro:  Messina (Bergamo)

Torino
1º novembre 1998, ore 14:30 CET
7ª giornata
Juventus2 – 0
referto
SampdoriaStadio delle Alpi
Arbitro:  Bolognino (Milano)

Udine
8 novembre 1998, ore 14:30 CET
8ª giornata
Udinese2 – 2
referto
JuventusStadio Friuli
Arbitro:  Cesari (Genova)

Roma
15 novembre 1998, ore 14:30 CET
9ª giornata
Roma2 – 0
referto
JuventusStadio Olimpico
Arbitro:  Braschi (Prato)

Torino
22 novembre 1998, ore 14:30 CET
10ª giornata
Juventus0 – 0
referto
EmpoliStadio delle Alpi
Arbitro:  Pellegrino (Barcellona Pozzo di Gotto)

Bologna
29 novembre 1998, ore 14:30 CET
11ª giornata
Bologna3 – 0
referto
JuventusStadio Renato Dall'Ara
Arbitro:  Cesari (Genova)

Torino
6 dicembre 1998, ore 14:30 CET
12ª giornata
Juventus0 – 1
referto
LazioStadio delle Alpi
Arbitro:  Borriello (Mantova)

Firenze
13 dicembre 1998, ore 20:30 CET
13ª giornata
Fiorentina1 – 0
referto
JuventusStadio Artemio Franchi
Arbitro:  Farina (Novi Ligure)

Torino
20 dicembre 1998, ore 14:30 CET
14ª giornata
Juventus3 – 0
referto
SalernitanaStadio delle Alpi
Arbitro:  Borriello (Mantova)

Milano
6 gennaio 1999, ore 20:30 CET
15ª giornata
Milan1 – 1
referto
JuventusStadio Giuseppe Meazza
Arbitro:  Bettin (Padova)

Torino
10 gennaio 1999, ore 14:30 CET
16ª giornata
Juventus1 – 1
referto
BariStadio delle Alpi
Arbitro:  Farina (Novi Ligure)

Venezia
17 gennaio 1999, ore 14:30 CET
17ª giornata
Venezia1 – 1
referto
JuventusStadio Pier Luigi Penzo
Arbitro:  De Santis (Tivoli)

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Torino
24 gennaio 1999, ore 14:30 CET
18ª giornata
Juventus2 – 1
referto
PerugiaStadio delle Alpi
Arbitro:  Bolognino (Milano)

Cagliari
31 gennaio 1999, ore 14:30 CET
19ª giornata
Cagliari1 – 0
referto
JuventusStadio Sant'Elia
Arbitro:  Ceccarini (Livorno)

Torino
7 febbraio 1999, ore 20:30 CET
20ª giornata
Juventus2 – 4
referto
ParmaStadio delle Alpi
Arbitro:  Boggi (Salerno)

Piacenza
14 febbraio 1999, ore 15:00 CET
21ª giornata
Piacenza0 – 2
referto
JuventusStadio Leonardo Garilli
Arbitro:  Messina (Bergamo)

Torino
21 febbraio 1999, ore 15:00 CET
22ª giornata
Juventus2 – 0
referto
VicenzaStadio delle Alpi
Arbitro:  Ceccarini (Livorno)

Milano
27 febbraio 1999, ore 20:30 CET
23ª giornata
Inter0 – 0
referto
JuventusStadio Giuseppe Meazza
Arbitro:  Tombolini (Ancona)

Genova
7 marzo 1999, ore 20:30 CET
24ª giornata
Sampdoria1 – 2
referto
JuventusStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Farina (Novi Ligure)

Torino
13 marzo 1999, ore 15:00 CET
25ª giornata
Juventus2 – 1
referto
UdineseStadio delle Alpi
Arbitro:  Pellegrino (Barcellona Pozzo di Gotto)

Torino
21 marzo 1999, ore 15:00 CET
26ª giornata
Juventus1 – 1
referto
RomaStadio delle Alpi
Arbitro:  Borriello (Mantova)

Empoli
3 aprile 1999, ore 16:00 CEST
27ª giornata
Empoli1 – 0
referto
JuventusStadio Carlo Castellani
Arbitro:  Bazzoli (Merano)

Torino
11 aprile 1999, ore 16:00 CEST
28ª giornata
Juventus2 – 2
referto
BolognaStadio delle Alpi
Arbitro:  Bolognino (Milano)

Roma
17 aprile 1999, ore 16:00 CEST
29ª giornata
Lazio1 – 3
referto
JuventusStadio Olimpico
Arbitro:  Bazzoli (Merano)

Torino
25 aprile 1999, ore 16:00 CEST
30ª giornata
Juventus2 – 1
referto
FiorentinaStadio delle Alpi
Arbitro:  Treossi (Forlì)

Salerno
2 maggio 1999, ore 16:00 CEST
31ª giornata
Salernitana1 – 0
referto
JuventusStadio Arechi
Arbitro:  Borriello (Mantova)

Torino
9 maggio 1999, ore 16:00 CEST
32ª giornata
Juventus0 – 2
referto
MilanStadio delle Alpi
Arbitro:  Cesari (Genova)

Bari
16 maggio 1999, ore 16:30 CEST
33ª giornata
Bari0 – 1
referto
JuventusStadio San Nicola
Arbitro:  Boggi (Salerno)

Torino
23 maggio 1999, ore 16:30 CEST
34ª giornata
Juventus3 – 2
referto
VeneziaStadio delle Alpi
Arbitro:  Borriello (Mantova)

Spareggio per il 6º posto[modifica | modifica wikitesto]

Udine
28 maggio 1999, ore 20:45 CEST
Andata
Udinese0 – 0
referto
JuventusStadio Friuli (13 991 spett.)
Arbitro:  Cesari (Genova)

Torino
31 maggio 1999, ore 20:45 CEST
Ritorno
Juventus1 – 1
referto
UdineseStadio delle Alpi (3 935 spett.)
Arbitro:  Braschi (Prato)

Coppa Italia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 1998-1999.

Turni eliminatori[modifica | modifica wikitesto]

Ravenna
10 settembre 1998, ore 20:45 CEST
Secondo turno eliminatorio - Andata
Ravenna0 – 2
referto
JuventusStadio Bruno Benelli
Arbitro:  Borriello (Mantova)

Torino
23 settembre 1998, ore 18:00 CEST
Secondo turno eliminatorio - Ritorno
Juventus4 – 0
referto
RavennaStadio delle Alpi
Arbitro:  Nucini (Bergamo)

Torino
27 ottobre 1998, ore 20:30 CET
Terzo turno eliminatorio - Andata
Juventus1 – 1
referto
VeneziaStadio delle Alpi
Arbitro:  Cesari (Genova)

Venezia
11 novembre 1998, ore 20:30 CET
Terzo turno eliminatorio - Ritorno
Venezia2 – 2
(d.t.s.)
referto
JuventusStadio Pier Luigi Penzo
Arbitro:  Rodomonti (Teramo)

Fase finale[modifica | modifica wikitesto]

Torino
13 gennaio 1999, ore 20:45 CET
Quarti di finale - Andata
Juventus1 – 2
referto
BolognaStadio delle Alpi
Arbitro:  Messina (Bergamo)

Bologna
26 gennaio 1999, ore 20:45 CET
Quarti di finale - Ritorno
Bologna0 – 1
referto
JuventusStadio Renato Dall'Ara
Arbitro:  Racalbuto (Gallarate)

UEFA Champions League[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: UEFA Champions League 1998-1999.

Fase a gironi[modifica | modifica wikitesto]

Torino
16 settembre 1998, ore 20:45 CEST
1ª giornata
Juventus2 – 2
referto
GalatasarayStadio delle Alpi
Arbitro: Bandiera della Germania Merk

Trondheim
30 settembre 1998, ore 20:45 CEST
2ª giornata
Rosenborg1 – 1
referto
JuventusLerkendal Stadion
Arbitro: Bandiera del Belgio Ancion

Bilbao
21 ottobre 1998, ore 20:45 CEST
3ª giornata
Athletic Bilbao0 – 0
referto
JuventusSan Mamés Stadium
Arbitro: Bandiera della Danimarca Nielsen

Torino
4 novembre 1998, ore 20:45 CET
4ª giornata
Juventus1 – 1
referto
Athletic BilbaoStadio delle Alpi (44 584 spett.)
Arbitro: Bandiera della Scozia Dallas

Istanbul
2 dicembre 1998, ore 20:45 CET
5ª giornata[N 5]
Galatasaray1 – 1
referto
JuventusStadio Ali Sami Yen (22 920 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Veissière

Torino
9 dicembre 1998, ore 20:45 CET
6ª giornata
Juventus2 – 0
referto
RosenborgStadio delle Alpi (7 174 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Van der Ende

Fase a eliminazione diretta[modifica | modifica wikitesto]

Torino
3 marzo 1999, ore 20:45 CET
Quarti di finale - Andata
Juventus2 – 1
referto
OlympiakosStadio delle Alpi (33 671 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna García-Aranda

Amarousio
17 marzo 1999, ore 20:45 CET
Quarti di finale - Ritorno
Olympiakos1 – 1
referto
JuventusOlympic Athletic Center of Athens "Spyros Louis" (71 022 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Merk

Manchester
7 aprile 1999, ore 20:45 CEST
Semifinale - Andata
Manchester Utd1 – 1
referto
JuventusOld Trafford (54 487 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Díaz Vega

Torino
21 aprile 1999, ore 20:45 CEST
Semifinale - Ritorno
Juventus2 – 3
referto
Manchester UtdStadio delle Alpi (60 806 spett.)
Arbitro: Bandiera della Svizzera Meier

Supercoppa italiana[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Supercoppa italiana 1998.
Torino
29 agosto 1998, ore 20:30 CEST
Finale
Juventus1 – 2
referto
LazioStadio delle Alpi (ca 15 000 spett.)
Arbitro:  Bettin (Padova)

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche dei giocatori[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore Serie A[56][N 6] Coppa Italia[58] UEFA Champions League[59] Supercoppa italiana[60] Totale
Presenze Reti Ammonizioni Espulsioni Presenze Reti Ammonizioni Espulsioni Presenze Reti Ammonizioni Espulsioni Presenze Reti Ammonizioni Espulsioni Presenze Reti Ammonizioni Espulsioni
Peruzzi, A. A. Peruzzi 25-281000008-6001-20034-3610
Ferrara, C. C. Ferrara 18+130+1021103000000024420
Mirković, Z. Z. Mirković 19+105+12[N 7]50004100000029162
Montero, P. P. Montero 22+1073[N 7]20109000000034083
Pecchia, F. F. Pecchia 00002000000000002000
Teixeira, D. D. Teixeira 10002000000010004000
Henry, T. T. Henry 16+232010000000000019320
Di Livio, A. A. Di Livio 33+213041008000100048230
Conte, A. A. Conte 29+147+1020006300000038780
Inzaghi, F. F. Inzaghi 28+213+1201000106001011[N 7]422031
Del Piero, A. A. Del Piero 820010004000110014300
Fonseca, D. D. Fonseca 25610540040001000351010
Rampulla, M. M. Rampulla 7+2-6+-1015-5104-500000018-1711
Iuliano, M. M. Iuliano 20+1141[N 7]40008000100034141
Deschamps, D. D. Deschamps 29090101090001000400100
Birindelli, A. A. Birindelli 24+1121[N 7]20108100100036231
Amoruso, N. N. Amoruso 2032031005200000028620
Pessotto, G. G. Pessotto 19+211050008000100035110
Blanchard, J. J. Blanchard 1200060003000000021000
Tudor, I. I. Tudor 23+217040106000100036180
Tacchinardi, A. A. Tacchinardi 23+213+11[N 7]40108000101038161
Zidane, Z. Z. Zidane 25231400010000100040231
De Sanctis, M. M. De Sanctis 3-2001-000000000004-200
Perrotta, S. S. Perrotta 5+200061001000000014100
Zalayeta, M. M. Zalayeta 10001200100000003200
Paci, M. M. Paci 00000000000000000000
Davids, E. E. Davids 27+22101[N 7]4111[N 7]90001000433112
Marchio, M. M. Marchio 00001000000000001000
Rigoni, M. M. Rigoni 10005010000000006010
Esnáider, J. J. Esnáider 1001010001000000012010

Giovanili[modifica | modifica wikitesto]

La squadra Primavera della Juventus vittoriosa al Carlin's Boys
La formazione Primavera juventina terza classificata al Trofeo Dossena

Organigramma[modifica | modifica wikitesto]

Area tecnica

Settore giovanile

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Esplicative[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ceduto durante la sessione estiva di calciomercato.
  2. ^ a b Acquistato durante la sessione invernale del calciomercato.
  3. ^ Per infondere fiducia a un Alessandro Del Piero ancora alle prese coi postumi di un infortunio, lo spogliatoio juventino gli consegnò la fascia di capitano a partire dalla sfida interna contro il Cagliari del 20 settembre 1998, valevole per la 2ª giornata di campionato;[53] dopo l'ulteriore e ancor più grave infortunio occorso a Del Piero il successivo 8 novembre, che gli fece chiudere anzitempo la stagione, venne ripristinata l'originaria gerarchia con Antonio Conte capitano[54] e Angelo Peruzzi vicecapitano.
  4. ^ a b Aggregato alla prima squadra dalla formazione Primavera.
  5. ^ Gara inizialmente prevista per il 25 novembre 1998,[21] ma rinviata al successivo 2 dicembre a causa della crisi diplomatica italo-turca a seguito del caso Öcalan.[22]
  6. ^ Serie A + doppio spareggio per l'accesso diretto al primo turno di Coppa UEFA 1999-2000.[57]
  7. ^ a b c d e f g h Una per doppia ammonizione.

Bibliografiche[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Melegari, p. 567.
  2. ^ a b c d Statistiche Spettatori Serie A 1998-1999, su stadiapostcards.com. URL consultato il 21 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2018).
  3. ^ Marco D'Ottavi, Igor Tudor, "lo Jugoslavo alto", su ultimouomo.com, 10 maggio 2019.
  4. ^ Fabio Vergnano, Inzaghi: bomber, vi giudico io, in La Stampa, 20 luglio 1998, p. 32.
  5. ^ a b Roberto Beccantini, Le roi Platini incorona Zidane, in La Stampa, 22 dicembre 1998, p. 29.
  6. ^ «Lippi? Credo cerchi altre esperienze», in La Stampa, 1º luglio 1998, p. 33.
  7. ^ a b Marco D'Ottavi, Juventus, Galatasaray e ventimila poliziotti, su ultimouomo.com, 31 ottobre 2019.
  8. ^ a b Carlo Laudisa, Torricelli torna alla corte del Trap, in La Gazzetta dello Sport, 7 luglio 1998, p. 18.
  9. ^ a b Salvatore Lo Presti, Tudor ha già vinto il suo mondiale, in La Gazzetta dello Sport, 30 maggio 1998.
  10. ^ Roberto Beccantini, «Per vincere qualcosa dovremo vincere tutto», in La Stampa, 23 luglio 1998, p. 27.
  11. ^ a b Marco Guidi, De La Peña, Lehmann e la meteora Blanchard: i peggiori acquisti del mercato '98-'99, su gazzetta.it, 12 luglio 2019.
  12. ^ a b c Maurizio Crosetti, Lippi-Juventus finì a pugni, in la Repubblica, 5 marzo 1999.
  13. ^ Maurizio Crosetti, Nedved-Conceiçào, è subito festa, in la Repubblica, 30 agosto 1998, p. 39.
  14. ^ Marco Ansaldo, Juve: sorpasso, in La Stampa, 2 novembre 1998, p. 25.
  15. ^ Marco Ansaldo, La Juve perde la testa e Del Piero, in La Stampa, 9 novembre 1998, p. 27.
  16. ^ a b Gianni Merlo, Del Piero a Vail, mercoledì l'intervento, in La Gazzetta dello Sport, 23 novembre 1998.
  17. ^ Salvatore Lo Presti e Paolo Forcolin, Lippi dà voce alla rabbia, in La Gazzetta dello Sport, 14 dicembre 1998.
  18. ^ Salvatore Lo Presti e Luigi Garlando, Sotto l'albero la Juve trova i gol, in La Gazzetta dello Sport, 21 dicembre 1998.
  19. ^ Luca Calamai e Lodovico Maradei, Il ribaltone viola, in La Gazzetta dello Sport, 15 dicembre 1998.
  20. ^ Maurizio Crosetti, Le sette vite della Juventus, in la Repubblica, 10 dicembre 1998, p. 50.
  21. ^ a b Maurizio Crosetti, Rinviata la partita della paura, in la Repubblica, 24 novembre 1998, p. 7.
  22. ^ a b La Juventus a Istanbul per il match blindato, su repubblica.it, 2 dicembre 1998.
  23. ^ a b Maurizio Crosetti, Ancelotti, bella partenza, in la Repubblica, 15 febbraio 1999, p. 42.
  24. ^ a b Marco Ansaldo, Dopo Esnaider la Juve annuncia Ancelotti, in La Stampa, 16 gennaio 1999, p. 27.
  25. ^ Marco Ansaldo, L'ospedale Juve cambia portiere, in La Stampa, 6 dicembre 1998, p. 31.
  26. ^ Moggi: c'è poco amore in troppi nostri fans, in La Stampa, 11 dicembre 1998, p. 46.
  27. ^ Fabio Vergnano, Cade la prima testa: Deschamps, in La Stampa, 5 febbraio 1999, p. 31.
  28. ^ Stefano Agresti e Mario Gherarducci, Lippi scopre le carte: "Cara Juve, ti lascio", in Corriere della Sera, 13 dicembre 1998, p. 41 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2015).
  29. ^ a b Franco Badolato, Lippi, «Non sono io la rovina della Juventus», in La Stampa, 21 gennaio 1999, p. 27.
  30. ^ Juve, olé: Esnaider, in La Gazzetta dello Sport, 15 gennaio 1999.
  31. ^ Vanni Spinella, "Affaracci" di gennaio: Esnaider, il vice Del Piero che non faceva gol, su sport.sky.it, 9 gennaio 2018.
  32. ^ a b Marco Ansaldo, Henry, che colpo, in La Stampa, 19 gennaio 1999, p. 27.
  33. ^ Francesco Bramardo, Paolo Forcolin e Carlo Laudisa, Ecco Henry, vice Del Piero, in La Gazzetta dello Sport, 19 gennaio 1999.
  34. ^ a b Marco D'Ottavi, I 196 giorni di Henry alla Juventus, su ultimouomo.com, 27 marzo 2018.
  35. ^ Fabio Vergnano, Juve a un passo dall'impresa, in La Stampa, 27 gennaio 1999, p. 25.
  36. ^ Juve titanic, su www2.raisport.rai.it, 7 febbraio 1999 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2007).
  37. ^ Juve choc, Lippi si dimette, su repubblica.it, 8 febbraio 1999.
  38. ^ Marco Ansaldo, La Juve artiglia l'Europa, l'Inter deve dirle addio, in La Stampa, 18 marzo 1999, p. 27.
  39. ^ Gianni Mura, Juve in semifinale, Inter fuori, in la Repubblica, 18 marzo 1999, p. 1.
  40. ^ Maurizio Crosetti, Inzaghi illude la Juve, è trionfo Manchester, in la Repubblica, 22 aprile 1999, p. 48.
  41. ^ Maurizio Crosetti, Juventus col rebus spareggio, in la Repubblica, 24 maggio 1999, p. 52.
  42. ^ Paolo Condò e Antonello Capone, La Juve ai lavori forzati, in La Gazzetta dello Sport, 1º giugno 1999.
  43. ^ Salvatore Lo Presti, Intertoto: la Juve giocherà in casa a Cesena, in La Gazzetta dello Sport, 5 giugno 1999.
  44. ^ Luca Curino, La rimpatriata di Lippi all'Inter, in La Gazzetta dello Sport, 14 giugno 1999.
  45. ^ Juve sponsorizzata Canal Plus?, in La Stampa, 16 luglio 1998, p. 27.
  46. ^ Fabio Vergnano, Juve nuova, stesse idee, in La Stampa, 21 luglio 1998, p. 28.
  47. ^ a b c d e f g Vent'anni di attaccamento alla maglia bianconera, BasicNet, 1º luglio 1998.
  48. ^ a b c Calzaretta, p. 161.
  49. ^ Calzaretta, p. 51.
  50. ^ Calzaretta, p. 171.
  51. ^ Panini, p. 47.
  52. ^ a b c Marco Ansaldo, Ancelotti: non cambio la Juve, la sveglio, in La Stampa, 10 febbraio 1999, p. 27.
  53. ^ Paolo Vergnano, «Alex, il nostro capitano sei tu», in La Stampa, 21 settembre 1998, p. 29.
  54. ^ Fabio Vergnano, Conte, un gol avvelenato, in La Stampa, 19 marzo 1999, p. 33.
  55. ^ Dario Di Gennaro, Dimas al Fenerbahce, su www2.raisport.rai.it, 29 settembre 1998 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2018).
  56. ^ Juventus - Formazioni Serie A 1998/1999, su calcio.com. URL consultato il 29 aprile 2015.
  57. ^ Juventus - Formazioni Serie A 1998/1999 UEFA-Cup, su calcio.com. URL consultato il 29 aprile 2015.
  58. ^ Coppa Italia 1998/99, su myjuve.it.
  59. ^ Juventus - Formazioni Champions League 1998/1999, su calcio.com. URL consultato il 29 aprile 2015.
  60. ^ Supercoppa italiana 1998, su myjuve.it (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  61. ^ Aurelio Benigno, Primavera, Juve e Toro subito fuori nei quarti, in La Stampa, 30 maggio 1999, p. 43.
  62. ^ Aurelio Benigno, Juve fuori, Torino nei quarti, in La Stampa, 12 novembre 1998, p. 41.
  63. ^ Gianni Micaletto, Alla Juventus (e definitivo) l'ambito Memorial Scirea, in La Stampa, sez. Liguria Sport, 31 agosto 1998, p. 38.
  64. ^ Juve senz'anima, Viareggio addio, in La Stampa, 5 febbraio 1999, p. 46.
  65. ^ Juventus - Edizione 1999, su trofeodossena.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Calciatori 1998-99, edizione speciale per "La Gazzetta dello Sport", Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 2005.
  • Fabrizio Melegari (a cura di), Almanacco illustrato del calcio - La storia 1898-2004, Modena, Panini, 2004.
  • Nicola Calzaretta, I colori della vittoria, Pisa, Goalbook Edizioni, 2014, ISBN 978-88-908115-9-3.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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