Juventus Football Club 1969-1970

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Voce principale: Juventus Football Club.
Juventus FC
Stagione 1969-1970
Sport calcio
SquadraJuventus
AllenatoreBandiera dell'Argentina Luis Carniglia[1], poi
Bandiera dell'Italia Ercole Rabitti[2]
PresidenteBandiera dell'Italia Vittore Catella
Serie A3º (in Coppa delle Fiere)
Coppa ItaliaQuarti di finale
Coppa delle FiereSedicesimi di finale
Maggiori presenzeCampionato: Furino (30)[3]
Miglior marcatoreCampionato: Anastasi (15)[3]
StadioComunale
Abbonati8 851[4]
Media spettatori37 366[5]¹
1968-1969 1970-1971
¹
considera le partite giocate in casa in campionato.
Si invita a seguire il modello di voce

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Juventus Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 1969-1970.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Il neoacquisto Morini posa insieme a Cruijff in occasione dell'amichevole con l'Ajax del 27 agosto 1969

La stagione vide il libero Salvadore divenire di fatto il nuovo capitano dei bianconeri,[6] ereditando la fascia dal compagno di reparto Castano ormai sul viale del tramonto e alla sua ultima delle tredici stagioni trascorse a Torino.

Nel frattempo iniziò a prendere forma anche il nuovo assetto, sportivo e societario, che nel successivo decennio riporterà la Juventus ai vertici. Nel mercato estivo, all'arrivo della talentuosa ma discontinua mezzala Bob Vieri, di un mestierante come la mezzapunta Leonardi e di un Marchetti considerato all'epoca poco più di un rincalzo, seguirono infatti gli ingaggi di nomi destinati a fare le fortune bianconere degli anni 1970; vedi lo stopper Morini prelevato dalla Sampdoria onde raccogliere l'eredità di Bercellino,[7] e il giovane mediano Furino cresciuto nel vivaio,[8] cui si aggiunse nella sessione autunnale il promettente Cuccureddu[9] — il quale aveva destato l'interesse dei piemontesi in occasione di un incontro settembrino di Coppa Italia contro il Brescia, in cui il diciannovenne jolly neutralizzò con successo il più navigato del Sol.[10] Al di fuori del rettangolo verde, arrivò invece in novembre la nomina dell'ex bandiera juventina Giampiero Boniperti ad amministratore delegato del club.[11]

Zigoni, con la seconda maglia bianca, alle prese con il tedesco Wild nel retour match di Coppa delle Fiere al Comunale contro l'Hertha Berlino.

In campionato la Juventus incappò in una partenza disastrosa:[12] dopo un'affermazione all'esordio[13] cui fecero tuttavia seguito due pari e ben tre sconfitte, inclusa la stracittadina,[12] già a fine ottobre arrivò l'avvicendamento in panchina tra l'argentino Luis Carniglia,[14] questi mal sopportato dalla rosa bianconera[12] — «aveva il vizio di parlare male di noi giocatori alle nostre spalle. Non ho un buon ricordo di lui. Ma nemmeno la società, visto che lo licenziò quasi subito», ricorderà a posteriori Anastasi —,[15] ed Ercole Rabitti. Il tecnico italiano, tra le altre cose, ebbe l'intuizione di puntare senza remore sul giovane Furino (da lui già allenato in passato nel settore giovanile bianconero), il quale, reduce da alcune esperienze in prestito in giro per l'Italia, fin lì non aveva ancora convinto appieno la società torinese.[8]

Dalla trasferta di Cagliari del 16 novembre 1969 iniziò la risalita, con un 1-1 raggiunto allo scadere grazie alla prima rete in maglia juventina di Cuccureddu:[16][17] «ci trovammo sotto [...], la gente urlava "Serie B, Serie B".[10][18] Nel finale mi giunse fra i piedi la palla buona e infilai Albertosi. Quel gol rappresentò molto, fu una specie di trampolino...»[19]

Salvadore, Leonardi, Haller e Anastasi dopo la vittoriosa trasferta di Roma del 28 dicembre 1969

Nel prosieguo dell'annata i piemontesi scalarono infatti la classifica sino a dare filo da torcere alla capolista Cagliari, arrivando a ridurre il distacco a una sola lunghezza a metà febbraio,[20] senza tuttavia riuscire a piegare l'undici sardo ormai prossimo allo scudetto: in particolare, nello scontro diretto di Torino del 15 marzo 1970, un dubbio calcio di rigore fischiato dalla giacchetta nera Lo Bello per un presunto fallo di Salvadore sul centravanti rossoblù Riva,[6][21] permise agli ospiti di pareggiare 2-2 spegnendo così le speranze juventine.[20] I bianconeri, usciti sconfitti la settimana dopo dal campo di Firenze, mollarono mentalmente chiudendo il torneo al terzo posto, facendosi sopravanzare in dirittura d'arrivo dall'Inter.[22]

In Coppa Italia la Juventus si spinse in maniera non esaltante fino ai quarti di finale: dopo aver primeggiato in un girone eliminatorio su Atalanta, Brescia e Mantova, superando questo ultimo unicamente per la miglior differenza reti,[23] la squadra bianconera perse il sorteggio con i concittadini del Torino per accedere tra le migliori otto qualificate direttamente alla fase a eliminazione diretta,[24] dovendo quindi giocare un'ulteriore gara di spareggio contro il Foggia che la vide vittoriosa al Flaminio di Roma;[25] ottenuto l'accesso ai quarti di finale, qui i piemontesi vennero battuti alla ripetizione sul neutro di Como dal Bologna[26] poi trionfatore finale dell'edizione.

Ancor più breve fu il cammino in Coppa delle Fiere, competizione da cui i torinesi, dopo aver superato al primo turno i bulgari del Lokomotiv Plovdiv, vennero estromessi ai sedicesimi di finale dai tedeschi dell'Hertha Berlino, causa la sconfitta 1-3 patita nella gara di andata a Berlino Ovest[27] e l'inutile 0-0 (con recriminazioni bianconere per due legni colpiti da del Sol e Furino) nella sfida di ritorno al Comunale.[28]

Divise[modifica | modifica wikitesto]

La squadra scesa in campo a San Siro per il derby d'Italia del 1º marzo 1970, con indosso la divisa con palatura asimmetrica sfoggiata nella seconda parte di campionato.

In questa stagione la Juventus confermò il set di uniformi che utilizzò con più frequenza nel precedente quarto di secolo, ovvero una tradizionale casacca casalinga a strisce verticali bianconere, abbinata a pantaloncini e calzettoni bianchi, e un completo di cortesia spezzato, composto da maglia e pantaloncini bianchi inframezzati da pantaloncini neri.[29]

Tuttavia, per quanto concerne la prima divisa, con il girone di ritorno del campionato ne venne introdotta una nuova versione, che per la prima volta abbandonò l'idea delle ampie casacche — di fatto delle camicie — stabilmente in uso a Torino dalla fine degli anni 1950:[30] la nuova uniforme casalinga, «adesso al passo con i tempi», venne realizzata in lana, «aderente al corpo», e si caratterizzò soprattutto per l'insolito disegno asimmetrico della sua palatura; tale soluzione stilistica, rimasta un unicum nella storia delle maglie juventine dal secondo dopoguerra in poi, sopravvisse lo spazio di pochi mesi prima di finire nel dimenticatoio con la stagione seguente.[31]

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
(1ª versione)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
(2ª versione)
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta

Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1ª portiere

Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2ª portiere

Rosa[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Roberto Tancredi
Bandiera dell'Italia P Roberto Anzolin
Bandiera dell'Italia D Sandro Salvadore
Bandiera dell'Italia D Francesco Morini
Bandiera dell'Italia D Ernesto Castano (capitano)
Bandiera dell'Italia D Gianfranco Leoncini
Bandiera dell'Italia D Gianluigi Roveta
Bandiera dell'Italia D Elio Rinero
Bandiera dell'Italia D Paolo Viganò
Bandiera dell'Italia C Lamberto Leonardi
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Giuseppe Furino
Bandiera della Germania Ovest C Helmut Haller
Bandiera della Spagna C Luis del Sol
Bandiera dell'Italia C Roberto Vieri
Bandiera dell'Italia C Antonello Cuccureddu
Bandiera dell'Italia C Erminio Favalli
Bandiera dell'Italia C Gianpietro Marchetti
Bandiera dell'Italia C Salvatore Jacolino
Bandiera dell'Italia A Pietro Anastasi
Bandiera dell'Italia A Gianfranco Zigoni

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Serie A[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A 1969-1970.

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

Torino
14 settembre 1969, ore 16:30 CEST
1ª giornata
Juventus4 – 1
referto
PalermoStadio Comunale
Arbitro:  Gussoni (Varese)

Verona
21 settembre 1969, ore 16:00 CEST
2ª giornata
Verona1 – 0
referto
JuventusStadio Marcantonio Bentegodi
Arbitro:  Picasso (Chiavari)

Torino
28 settembre 1969, ore 15:00 CET
3ª giornata
Juventus1 – 1
referto
BolognaStadio Comunale
Arbitro:  Bernardis (Trieste)

Genova
5 ottobre 1969, ore 15:00 CET
4ª giornata
Sampdoria0 – 0
referto
JuventusStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Monti (Ancona)

Torino
12 ottobre 1969, ore 15:00 CET
5ª giornata
Juventus1 – 2
referto
TorinoStadio Comunale
Arbitro:  Carminati (Milano)

Vicenza
19 ottobre 1969, ore 14:30 CET
6ª giornata
L.R. Vicenza1 – 0
referto
JuventusStadio Romeo Menti
Arbitro:  De Robbio (Torre Annunziata)

Torino
26 ottobre 1969, ore 14:30 CET
7ª giornata
Juventus2 – 1
referto
InterStadio Comunale
Arbitro:  Angonese (Mestre)

Napoli
9 novembre 1969, ore 14:30 CET
8ª giornata
Napoli1 – 0
referto
JuventusStadio San Paolo
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Cagliari
16 novembre 1969, ore 14:30 CET
9ª giornata
Cagliari1 – 1
referto
JuventusStadio Amsicora
Arbitro:  Bernardis (Trieste)

Torino
30 novembre 1969, ore 14:30 CET
10ª giornata
Juventus2 – 0
referto
FiorentinaStadio Comunale
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Milano
7 dicembre 1969, ore 14:30 CET
11ª giornata
Milan0 – 2
referto
JuventusStadio San Siro
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Brescia
14 dicembre 1969, ore 14:30 CET
12ª giornata
Brescia0 – 1
referto
JuventusStadio Mario Rigamonti
Arbitro:  De Robbio (Torre Annunziata)

Torino
21 dicembre 1969, ore 14:30 CET
13ª giornata
Juventus2 – 1
referto
LazioStadio Comunale
Arbitro:  Francescon (Padova)

Roma
28 dicembre 1969, ore 14:30 CET
14ª giornata
Roma0 – 3
referto
JuventusStadio Olimpico
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Torino
4 gennaio 1970, ore 14:30 CET
15ª giornata
Juventus1 – 0
referto
BariStadio Comunale
Arbitro:  Motta (Monza)

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Palermo
11 gennaio 1970, ore 14:30 CET
16ª giornata
Palermo1 – 3
referto
JuventusStadio La Favorita
Arbitro:  Monti (Ancona)

Torino
18 gennaio 1970, ore 14:30 CET
17ª giornata
Juventus3 – 0
referto
VeronaStadio Comunale
Arbitro:  Carminati (Milano)

Bologna
25 gennaio 1970, ore 14:30 CET
18ª giornata
Bologna0 – 0
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Angonese (Mestre)

Torino
1º febbraio 1970, ore 14:30 CET
19ª giornata
Juventus2 – 0
referto
SampdoriaStadio Comunale
Arbitro:  Toselli (Cormons)

Torino
8 febbraio 1970, ore 14:30 CET
20ª giornata
Torino0 – 3
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Torino
15 febbraio 1970, ore 15:00 CET
21ª giornata
Juventus4 – 0
referto
L.R. VicenzaStadio Comunale
Arbitro:  Picasso (Chiavari)

Milano
1º marzo 1970, ore 15:00 CET
22ª giornata
Inter0 – 0
referto
JuventusStadio San Siro
Arbitro:  Monti (Ancona)

Torino
8 marzo 1970, ore 15:00 CET
23ª giornata
Juventus0 – 0
referto
NapoliStadio Comunale
Arbitro:  Bernardis (Trieste)

Torino
15 marzo 1970, ore 15:00 CET
24ª giornata
Juventus2 – 2
referto
CagliariStadio Comunale
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Firenze
22 marzo 1970, ore 15:00 CET
25ª giornata
Fiorentina2 – 0
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Toselli (Cormons)

Torino
29 marzo 1970, ore 15:00 CET
26ª giornata
Juventus3 – 0
referto
MilanStadio Comunale
Arbitro:  Angonese (Mestre)

Torino
5 aprile 1970, ore 15:30 CET
27ª giornata
Juventus1 – 0
referto
BresciaStadio Comunale
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Roma
12 aprile 1970, ore 15:30 CET
28ª giornata
Lazio2 – 0
referto
JuventusStadio Olimpico
Arbitro:  Picasso (Chiavari)

Torino
18 aprile 1970[32], ore 21:15 CET
29ª giornata
Juventus1 – 1
referto
RomaStadio Comunale
Arbitro:  Branzoni (Pavia)

Napoli
26 aprile 1970, ore 15:30 CET
30ª giornata
Bari2 – 1
referto
JuventusStadio San Paolo[33]
Arbitro:  Barbaresco (Cormons)

Coppa Italia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 1969-1970.

Primo turno[modifica | modifica wikitesto]

Mantova
31 agosto 1969, ore 19:30 CEST
1ª giornata
Mantova0 – 0
referto
JuventusStadio Danilo Martelli
Arbitro:  Carminati (Milano)

Bergamo
3 settembre 1969, ore 21:00 CEST
2ª giornata
Atalanta1 – 1
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Barbaresco (Cormons)

Torino
7 settembre 1969, ore 21:00 CEST
3ª giornata
Juventus3 – 1
referto
BresciaStadio Comunale
Arbitro:  Francescon (Padova)

Roma
22 ottobre 1969, ore 14:30 CET
Spareggio di qualificazione
Juventus2 – 1
referto
FoggiaStadio Flaminio
Arbitro:  Branzoni (Pavia)

Fase finale[modifica | modifica wikitesto]

Torino
14 gennaio 1970[35], ore 14:45 CET
Quarti di finale - Andata
Juventus0 – 0
referto
BolognaStadio Comunale
Arbitro:  Pieroni (Roma)

Bologna
25 febbraio 1970, ore 15:00 CET
Quarti di finale - Ritorno
Bologna0 – 0
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Francescon (Padova)

Como
8 aprile 1970, ore 15:00 CET
Quarti di finale - Spareggio
Bologna1 – 0
referto
JuventusStadio Giuseppe Sinigaglia (11 486 spett.)
Arbitro:  Torelli (Milano)

Coppa delle Fiere[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa delle Fiere 1969-1970.
Torino
17 settembre 1969
Trentaduesimi di finale - Andata
Juventus3 – 1Lokomotiv PlovdivStadio Comunale
Arbitro: Bandiera della Jugoslavia Strmečki

Plovdiv
1º ottobre 1969
Trentaduesimi di finale - Ritorno
Lokomotiv Plovdiv1 – 2JuventusStadio Lokomotiv
Arbitro: Bandiera dell'Austria Wöhrer

Berlino
12 novembre 1969
Sedicesimi di finale - Andata
Hertha Berlino3 – 1JuventusOlympiastadion
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Burns

Torino
26 novembre 1969
Sedicesimi di finale - Ritorno
Juventus0 – 0Hertha BerlinoStadio Comunale
Arbitro: Bandiera della Jugoslavia Gugulovic

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 1ª-6ª
  2. ^ 7ª-30ª
  3. ^ a b Melegari, p. 509.
  4. ^ Spettatori ed Incassi dal 1962-63 al 2000-01 (PDF), su stadiapostcards.com. URL consultato il 3 maggio 2016 (archiviato il 24 settembre 2015).
  5. ^ (EN) Attendance Statistics of Serie A – 1962-63 to 1973-74, su stadiapostcards.com. URL consultato il 3 maggio 2016 (archiviato il 24 settembre 2015).
  6. ^ a b Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Sandro SALVADORE, su tuttojuve.com, 29 novembre 2013 (archiviato il 4 maggio 2016).
  7. ^ Tanti auguri a Morini e Iuliano, su juventus.com, 12 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2016).
  8. ^ a b Stefano Bedeschi, Giuseppe FURINO, su ilpalloneracconta.blogspot.it, 5 luglio 2015 (archiviato il 28 ottobre 2017)., cfr. Nicola Calzaretta, La mia favola in bianconero, in Guerin Sportivo, n. 8, agosto 2013, pp. 62-69.
  9. ^ Il centrocampista Cuccureddu in comproprietà alla Juventus, in La Stampa, 30 ottobre 1969, p. 21 (archiviato il 15 agosto 2017).
  10. ^ a b Moretti, 2014, Antonello Cuccureddu.
  11. ^ Bruno Bernardi, Boniperti ufficialmente nominato amministratore delegato della Juve, in La Stampa, 6 novembre 1969, p. 18 (archiviato il 14 maggio 2016).
  12. ^ a b c Germano Bovolenta, L'ultimo esonero bianconero? Carniglia nel '69, in La Gazzetta dello Sport, 8 ottobre 2008.
  13. ^ Paolo Bertoldi, I bianconeri incassano un fulmineo gol, reagiscono e travolgono il Palermo: 4-1, in Stampa Sera, 15 settembre 1969, p. 7.
  14. ^ Guido Lajolo, Licenziato Carniglia, i bianconeri a Boniperti, in Corriere dello Sport, 22 ottobre 1969, p. 9 (archiviato il 26 febbraio 2015).
  15. ^ Stefano Bedeschi, Pietro ANASTASI, su ilpalloneracconta.blogspot.it, 7 febbraio 2016 (archiviato il 3 giugno 2016)., cfr. Nicola Calzaretta, Guerin Sportivo, maggio 2015.
  16. ^ Giovanni Arpino, Cuccureddu, gol provvidenziale, in Stampa Sera, 17 novembre 1969, p. 7 (archiviato il 27 novembre 2015).
  17. ^ Moretti, 2013, Cuccureddu profeta in patria.
  18. ^ Moretti, 2013, La vendetta con le basette lunghe.
  19. ^ Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Antonello CUCCUREDDU, su tuttojuve.com, 4 ottobre 2013 (archiviato il 4 marzo 2016).
  20. ^ a b Barreca, p. 80.
  21. ^ Bruno Bernardi, Salvadore si discolpa, "No, col rigore non c'entro", in Stampa Sera, 16 marzo 1970, p. 9 (archiviato il 24 dicembre 2015).
  22. ^ Chiesa, p. 98.
  23. ^ Che confusione questo torneo!, in Stampa Sera, 8 settembre 1969, p. 7 (archiviato il 14 maggio 2016).
  24. ^ Anche nel sorteggio il derby è granata, in La Stampa, 18 ottobre 1969, p. 20 (archiviato il 14 maggio 2016).
  25. ^ Giulio Accatino, Reti di Zigoni e Anastasi, eliminato (2-1) il Foggia, in La Stampa, 24 ottobre 1969, p. 21 (archiviato il 14 maggio 2016).
  26. ^ Giulio Accatino, Un gol di Perani a 7' dalla fine risolve Bologna-Juventus: 1 a 0, in La Stampa, 9 aprile 1970, p. 18 (archiviato il 14 maggio 2016).
  27. ^ Paolo Bertoldi, La Juventus (Anastasi infortunato) non regge al ritmo dell'Hertha: 3-1, in La Stampa, 13 novembre 1969, p. 19 (archiviato il 14 maggio 2016).
  28. ^ Paolo Bertoldi, Due pali salvano l'Hertha: 0-0, in La Stampa, 27 novembre 1969, p. 18 (archiviato il 14 maggio 2016).
  29. ^ Calzaretta, p. 79.
  30. ^ Calzaretta, p. 40.
  31. ^ Calzaretta, pp. 66-67.
  32. ^ Gara disputata in anticipo serale su richiesta della Roma per l'impegno infrasettimanale dei giallorossi nello spareggio per l'accesso alla finale di Coppa delle Coppe UEFA; cfr. La partita Juventus-Roma si gioca domani in notturna, in La Stampa, 17 aprile 1970, p. 18. URL consultato il 18 aprile 2021.
  33. ^ Gara disputata a Napoli anziché allo stadio della Vittoria di Bari per la squalifica del campo dei pugliesi in seguito a lancio di oggetti e incidenti in occasione di Bari-Verona del 29 marzo 1970 (26ª giornata di Serie A); cfr. n.p., Tre turni al campo del Bari (decisa la lotta per la retrocessione?), in La Stampa, 2 aprile 1970, p. 18. URL consultato il 26 aprile 2021. Cfr., ancora, Bari-Juventus si giocherà a Napoli, in La Stampa, 19 aprile 1970, p. 18. URL consultato il 26 aprile 2021.
  34. ^ Secondo alcune fonti, il pareggio barese sarebbe stato frutto di un'autorete di Del Sol, presunto autore del tocco decisivo su tiro di Fara; cfr., ad esempio, Juventus Sconfitta dal Bari, in Corriere della Sera, 27 aprile 1970, p. 8.
  35. ^ Partita rinviata per neve dall'arbitro Pieroni il 31 dicembre 1969 (inizio previsto alle ore 14:45); cfr. Bruno Bernardi, Neve contro la Coppa Juve-Bologna rinviato, in La Stampa, 2 gennaio 1970, p. 13. URL consultato il 14 gennaio 1970.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio