Juventus Football Club 1964-1965

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Voce principale: Juventus Football Club.
Juventus FC
Stagione 1964-1965
Sport calcio
SquadraJuventus
AllenatoreBandiera del Paraguay Heriberto Herrera
PresidenteBandiera dell'Italia Vittore Catella
Serie A
Coppa ItaliaVincitore (in Coppa delle Coppe)
Coppa delle FiereFinalista
Maggiori presenzeCampionato: Gori, Sarti (34)[1]
Miglior marcatoreCampionato: Menichelli (11)[1]
StadioComunale
Abbonati5 774[2]
Media spettatori25 666[3]¹
1963-1964 1965-1966
¹
considera le partite giocate in casa in campionato.
Si invita a seguire il modello di voce

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Juventus Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 1964-1965.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

L'annata segnò grandi novità per la squadra bianconera, destinate a ripercuotersi lungo tutta la seconda metà degli anni 1960. A sostituire Monzeglio in panchina arrivò il sudamericano Heriberto Herrera,[4] un sergente di ferro[5] che ben si era comportato nelle sue precedenti esperienze in terra iberica; tale soprannome tradiva abbastanza esplicitamente il carattere dell'uomo, severo e rigoroso, cultore dell'allenamento nonché di una rigida disciplina dentro e fuori dal campo.[6] Tutte caratteristiche che calamitarono le attenzioni della dirigenza del club, in cerca di un tecnico dai modi tenaci e inflessibili onde rivoltare uno spogliatoio[5] divenuto ormai colmo di enfants gatés.[4]

Il nuovo allenatore Heriberto Herrera, fautore del movimiento, a colloquio con la squadra durante il precampionato estivo.

Presto ribattezzato dalla stampa come HH2 per non confonderlo col più noto franco-argentino Helenio, il paraguaiano Herrera portò alla Juventus il suo credo tattico del movimiento: un sistema di gioco che, in controtendenza rispetto all'imperante approccio del tempo, prevedeva un'adesione corale alla manovra[7] – una sorta di zona ante litteram in salsa latinoamericana –, con giocatori liberi da ruoli predefiniti ma istruiti con precisi movimenti da ripetere in campo, in modo da far funzionare al meglio quel pressing con cui attaccare gli spazi e logorare la resistenza avversaria.[6] Tra i precursori nel suo genere, il movimiento finirà tuttavia per essere inviso a colui che era il capitano nonché la stella indiscussa dei bianconeri, Omar Sívori, il quale mal sopportò l'improvvisa perdita di tutte quelle licenze, sia in partita sia soprattutto in allenamento, di cui fin lì aveva sempre goduto a Torino.[8]

Il nuovo approccio heribertiano, almeno in Serie A, non riuscì nell'immediato a far fare il salto di qualità all'undici sabaudo che, di fatto rinforzatosi rispetto a dodici mesi prima col solo attaccante franco-argentino Combin, chiuse il campionato al quarto posto della classifica (a pari merito con la Fiorentina), non riuscendo mai a inserirsi nella lotta al vertice che rimase circoscritta alle due milanesi.[4] Discorso diverso per le coppe, dove il cammino dei piemontesi si rivelò ben più fruttuoso. In questa stagione la Juventus raggiunse la sua prima, importante finale europea nella Coppa delle Fiere, dove dopo aver eliminato in semifinale (alla ripetizione[9]) gli spagnoli dell'Atlético Madrid,[10] nell'atto conclusivo del 23 giugno 1965 la squadra non seppe sfruttare il vantaggio ambientale di una gara unica da giocarsi tra le mura amiche dello stadio Comunale,[11] uscendo sconfitta per mano dei magiari del Ferencváros.[12]

La festa dopo il successo in Coppa Italia; Giampaolo Menichelli, autore del gol-partita in finale alla Grande Inter, stringe in mano il trofeo.

Andò invece a buon fine il percorso in Coppa Italia, chiusosi con la quinta affermazione bianconera nella manifestazione: dopo aver avuto la meglio in sequenza nei precedenti turni a eliminazione diretta, di Alessandria, Brescia, Lecco, Bologna e, in semifinale, dei concittadini del Torino, nella finale del 29 agosto 1965 la Vecchia Signora superò allo stadio Olimpico di Roma la Grande Inter campione d'Italia, d'Europa e del Mondo in carica col minimo scarto, grazie a una rete di Menichelli.[13] Una vittoria arrivata senza il Cabezón Sívori il quale, definitivamente entrato in rotta coi modi «socialdemocratici» del ginnasiarca Herrera[14] – il paraguaiano, perseverando nella sua visione di calcio, arrivò a paragonare pubblicamente il fuoriclasse italo-argentino a uno sconosciuto ventenne delle giovanili bianconere –,[6] dopo otto anni decise di svestire la casacca bianconera per migrare al Napoli, nient'affatto trattenuto dall'esigente HH2.[8][14]

Divise[modifica | modifica wikitesto]

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1ª portiere
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2ª portiere

Rosa[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Roberto Anzolin
Bandiera dell'Italia P Carlo Mattrel
Bandiera dell'Italia D Gianfranco Leoncini
Bandiera dell'Italia D Benito Sarti
Bandiera dell'Italia D Ernesto Castano
Bandiera dell'Italia D Giancarlo Bercellino I
Bandiera dell'Italia D Sandro Salvadore
Bandiera dell'Italia D Alberto Coramini
Bandiera dell'Italia C Adolfo Gori
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Dino da Costa (Bandiera del Brasile)
Bandiera della Spagna C Luis del Sol
Bandiera dell'Italia C Giampaolo Menichelli
Bandiera dell'Italia C Gino Stacchini
Bandiera dell'Italia C Bruno Mazzia
Bandiera dell'Italia C Giovanni Sacco
Bandiera dell'Italia C Carlo Dell'Omodarme
Bandiera della Francia A Nestor Combin (Bandiera dell'Argentina)
Bandiera dell'Argentina A Omar Sívori (capitano) (Bandiera dell'Italia)

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Serie A[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A 1964-1965.

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

Messina
13 settembre 1964, ore 15:30 CET
1ª giornata
Messina1 – 1
referto
JuventusStadio Giovanni Celeste
Arbitro:  Rigato (Mestre)

Torino
20 settembre 1964, ore 15:30 CET
2ª giornata
Juventus0 – 0
referto
CagliariStadio Comunale
Arbitro:  De Robbio (Torre Annunziata)

Catania
27 settembre 1964, ore 15:30 CET
3ª giornata
Catania3 – 1
referto
JuventusStadio Cibali
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Torino
4 ottobre 1964, ore 15:00 CET
4ª giornata
Juventus1 – 0
referto
MantovaStadio Comunale
Arbitro:  Angonese (Mestre)

Bergamo
11 ottobre 1964, ore 15:00 CET
5ª giornata
Atalanta0 – 0
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Torino
18 ottobre 1964, ore 15:00 CET
6ª giornata
Juventus1 – 0
referto
BolognaStadio Comunale
Arbitro:  Francescon (Padova)

Genova
25 ottobre 1964, ore 14:45 CET
7ª giornata
Genoa0 – 1
referto
JuventusStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Righi (Milano)

Firenze
8 novembre 1964, ore 14:30 CET
8ª giornata
Fiorentina1 – 0
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Torino
15 novembre 1964, ore 14:30 CET
9ª giornata
Juventus2 – 0
referto
SampdoriaStadio Comunale
Arbitro:  Varazzani (Parma)

Torino
22 novembre 1964, ore 14:30 CET
10ª giornata
Torino0 – 3
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Torino
29 novembre 1964, ore 14:30 CET
11ª giornata
Juventus0 – 0
referto
LazioStadio Comunale
Arbitro:  Monti (Ancona)

Torino
13 dicembre 1964, ore 14:30 CET
12ª giornata
Juventus2 – 2
referto
MilanStadio Comunale
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Roma
20 dicembre 1964, ore 14:30 CET
13ª giornata
Roma1 – 1
referto
JuventusStadio Olimpico
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Milano
27 dicembre 1964, ore 14:30 CET
14ª giornata
Inter1 – 1
referto
JuventusStadio San Siro
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Torino
3 gennaio 1965, ore 14:30 CET
15ª giornata
Juventus1 – 0
referto
Foggia & InceditStadio Comunale
Arbitro:  Carminati (Milano)

Torino
10 gennaio 1965, ore 14:30 CET
16ª giornata
Juventus3 – 2
referto
VareseStadio Comunale
Arbitro:  Angonese (Mestre)

Vicenza
17 gennaio 1965, ore 14:30 CET
17ª giornata
L.R. Vicenza1 – 3
referto
JuventusStadio Romeo Menti
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Torino
24 gennaio 1965, ore 14:30 CET
18ª giornata
Juventus1 – 0
referto
MessinaStadio Comunale
Arbitro:  Varazzani (Parma)

Cagliari
31 gennaio 1965, ore 14:30 CET
19ª giornata
Cagliari1 – 0
referto
JuventusStadio Amsicora
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Torino
7 febbraio 1965, ore 15:00 CET
20ª giornata
Juventus4 – 1
referto
CataniaStadio Comunale
Arbitro:  Roversi (Bologna)

Mantova
14 febbraio 1965, ore 15:00 CET
21ª giornata
Mantova1 – 0
referto
JuventusStadio Danilo Martelli
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Torino
21 febbraio 1965, ore 15:00 CET
22ª giornata
Juventus0 – 0
referto
AtalantaStadio Comunale
Arbitro:  Bernardis (Trieste)

Bologna
28 febbraio 1965, ore 15:00 CET
23ª giornata
Bologna1 – 1
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Torino
7 marzo 1965, ore 15:00 CET
24ª giornata
Juventus7 – 0
referto
GenoaStadio Comunale
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Torino
21 marzo 1965, ore 15:00 CET
25ª giornata
Juventus1 – 0
referto
FiorentinaStadio Comunale
Arbitro:  De Robbio (Torre Annunziata)

Genova
28 marzo 1965, ore 15:00 CET
26ª giornata
Sampdoria1 – 0
referto
JuventusStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Torino
4 aprile 1965, ore 15:30 CET
27ª giornata
Juventus1 – 1
referto
TorinoStadio Comunale
Arbitro:  Campanati (Milano)

Roma
11 aprile 1965, ore 15:30 CET
28ª giornata
Lazio0 – 2
referto
JuventusStadio Olimpico
Arbitro:  Francescon (Padova)

Milano
25 aprile 1965, ore 15:30 CET
29ª giornata
Milan1 – 0
referto
JuventusStadio San Siro
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Torino
9 maggio 1965, ore 16:00 CET
30ª giornata
Juventus1 – 0
referto
RomaStadio Comunale
Arbitro:  Bernardis (Trieste)

Torino
16 maggio 1965, ore 16:00 CET
31ª giornata
Juventus0 – 2
referto
InterStadio Comunale
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Foggia
23 maggio 1965, ore 16:00 CET
32ª giornata
Foggia & Incedit1 – 0
referto
JuventusStadio Pino Zaccheria
Arbitro:  Pieroni (Roma)

Varese
30 maggio 1965, ore 16:00 CET
33ª giornata
Varese1 – 1
referto
JuventusStadio Franco Ossola
Arbitro:  Roversi (Bologna)

Torino
6 giugno 1965, ore 15:45 CET
34ª giornata
Juventus3 – 1
referto
L.R. VicenzaStadio Comunale
Arbitro:  Monti (Ancona)

Coppa Italia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 1964-1965.
Alessandria
6 settembre 1964, ore 15:30 CET
Primo turno
Alessandria1 – 2
referto
JuventusStadio Giuseppe Moccagatta
Arbitro:  Bernardis (Trieste)

Torino
6 gennaio 1965, ore 14:30 CET
Secondo turno
Juventus1 – 0
referto
BresciaStadio Comunale
Arbitro:  Sebastio (Taranto)

Lecco
7 aprile 1965, ore 16:00 CET
Terzo turno
Lecco0 – 2
(d.t.s.)
referto
JuventusStadio Mario Rigamonti (ca 15 000 spett.)
Arbitro:  De Robbio (Torre Annunziata)

Bologna
5 maggio 1965, ore 21:15 CET
Quarti di finale
Bologna0 – 0
(d.t.s.)
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Torino
9 giugno 1965, ore 21:15 CET
Semifinale
Juventus1 – 0
referto
TorinoStadio Comunale (ca 45 500 spett.)
Arbitro:  Campanati (Milano)

Roma
29 agosto 1965, ore 21:00 CET
Finale
Inter0 – 1
referto
JuventusStadio Olimpico (ca 70 000 spett.)
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Panini, Presenze e reti, p. 9.
  2. ^ Spettatori ed Incassi dal 1962-63 al 2000-01 (PDF), su stadiapostcards.com.
  3. ^ (EN) Attendance Statistics of Serie A – 1962-63 to 1973-74, su stadiapostcards.com.
  4. ^ a b c Tavella, Volti sempre nuovi.
  5. ^ a b Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Heriberto HERRERA, su tuttojuve.com, 10 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2014).
  6. ^ a b c Calzaretta, Coramini uguale Sivori, p. 59.
  7. ^ Alessandro De Calò, Simoni e la Juve, il breve incontro, in La Gazzetta dello Sport, 2 gennaio 1998.
  8. ^ a b Roberto Beccantini, La Ternana anni 70 di Viciani, piccola Ajax de noantri, in La Gazzetta dello Sport, 11 luglio 2013.
  9. ^ Alfredo Giorgi, L'Atletico, dopo molte ed inutili proteste accetta di giocare a Torino con la Juventus, in La Stampa, 2 giugno 1965, p. 8.
  10. ^ Vittorio Pozzo, La Juventus rimonta un goal di svantaggio e sconfigge l'Atletico di Madrid per 3 a 1, in La Stampa, 4 giugno 1965, p. 10.
  11. ^ Juventus-Ferencvaros finale della Coppa delle Fiere, in La Stampa, 17 giugno 1965, p. 8.
  12. ^ Paolo Bertoldi, La Juventus battuta dal Ferencvaros nella finale di Coppa delle Fiere: 0-1, in La Stampa, 24 giugno 1965, p. 8.
  13. ^ La Juventus trionfa in Coppa Italia superando l'Inter a Roma: 1 a 0, in Stampa Sera, 30 agosto 1965, p. 9.
  14. ^ a b Moretti, Gianni Agnelli vs la Juventus socialdemocratica.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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