Juventus Football Club 1979-1980

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Voce principale: Juventus Football Club.
Juventus FC
Stagione 1979-1980
Sport calcio
SquadraJuventus
AllenatoreBandiera dell'Italia Giovanni Trapattoni
PresidenteBandiera dell'Italia Giampiero Boniperti
Serie A2º (in Coppa UEFA)
Coppa ItaliaSemifinalista
Coppa delle CoppeSemifinalista
Maggiori presenzeCampionato: Zoff (30)[1]
Miglior marcatoreCampionato: Bettega (16)[1]
StadioComunale
Abbonati11 124[2]
Media spettatori31 144[3]¹
1978-1979 1980-1981
¹
considera le partite giocate in casa in campionato.
Si invita a seguire il modello di voce

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Juventus Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 1979-1980.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Domenico Marocchino (a sinistra) e Cesare Prandelli (a destra), tra i giovani inseriti in squadra in quest'annata, qui con Lamia Caputo per un'amichevole estiva a Cremona.

Fu un'annata interlocutoria per la Juventus, capace di buoni piazzamenti in tutte le competizioni a cui prese parte ma, per la prima volta sotto la gestione tecnica di Giovanni Trapattoni, chiusasi senza sollevare trofei.[4]

La rosa, in gran parte confermata rispetto alla stagione precedente, nell'undici base vide la cessione dei maturi Benetti e Boninsegna, l'avvicendamento nel ruolo di stopper tra il trentacinquenne Morini (il quale lascerà anticipatamente i piemontesi in marzo, per concludere la propria carriera in Nordamerica[5]) e il giovane erede Brio, e la definitiva promozione in attacco di Virdis a fianco di Bettega; giunse infine a Torino una nutrita pattuglia di prospetti quali Prandelli, Tavola e Marocchino, questo ultimo prodotto del vivaio bianconero e presto capace di ritagliarsi un suo spazio tra i titolari.[6]

In Serie A i piemontesi, dopo un avvio nelle posizioni di vertice,[7] incapparono in una negativa flessione sul finire del girone di andata, che in questo frangente li fece scivolare financo ai margini della zona retrocessione.[8][9] Nella tornata di ritorno — in un campionato sconvolto dallo scoppio in primavera dello scandalo Totonero[10] — la Juventus seppe risalire la china e, anche grazie a un decisivo filotto di cinque vittorie nelle giornate conclusive,[11] riuscì a chiudere la classifica al secondo posto e a strappare la qualificazione alla successiva Coppa UEFA,[12] rimanendo tuttavia ben lontana dall'insidiare il solido primato dell'Inter, scudettata con due turni di anticipo.[13]

Il capitano Giuseppe Furino anticipa il futuro juventino Liam Brady durante il retour match contro l'Arsenal per le semifinali di Coppa delle Coppe.

La squadra bianconera pagò fra le altre cose la scarsa vena di Virdis, a posteriori ancora troppo acerbo per vestire i panni del bomber di sfondamento quale fu Boninsegna, tanto che Trapattoni finirà spesso per preferirgli le mezzepunte Fanna e Marocchino;[6] una manchevolezza cui solo in parte seppe porre rimedio la ritrovata verve sottorete di Bettega il quale, seppur inizialmente criticato dalla stessa tifoseria per alcune prestazioni non all'altezza,[14] alla fine fu autore di 16 gol che lo issarono per la prima e unica volta in carriera a capocannoniere della Serie A[15] — titolo che uno juventino non conquistava dai tempi di Sívori, esattamente vent'anni addietro.[16] Positiva anche la stagione di Tardelli, il quale non fece rimpiangere Benetti in mezzo al campo grazie a una costante crescita sul piano personale.[17]

Nelle coppe i torinesi videro concludersi in semifinale i loro cammini, in aprile, nello spazio di appena una settimana. In Coppa delle Coppe, dopo aver eliminato in sequenza i magiari del Rába ETO, i bulgari del Beroe di Stara Zagora e gli jugoslavi del Rijeka, il 24 aprile la Juventus cadde contro gli inglesi dell'Arsenal, a pochi minuti dal triplice fischio della gara di ritorno al Comunale, estromessi dalla finale da un gol di Vaessen[18] che vanificò il positivo 1-1 strappato due settimane prima a Highbury.[19] In Coppa Italia la squadra, qualificata direttamente alla fase finale in quanto detentrice del trofeo,[20] dopo aver superato nei quarti l'Inter dovette cedere il passo ai concittadini del Torino, vittoriosi in un doppio derby risoltosi il 30 aprile solo ai rigori.[21]

Fu questa, in generale, l'ultima stagione in cui i bianconeri si affidarono a un organico composto interamente da italiani, data l'imminente riapertura delle frontiere da parte del calcio italiano prevista per l'estate del 1980.

Divise[modifica | modifica wikitesto]

Il fornitore tecnico per la stagione 1979-1980 fu Kappa.

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1ª portiere
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2ª portiere

Rosa[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Luciano Bodini
Bandiera dell'Italia P Dino Zoff
Bandiera dell'Italia D Sergio Brio
Bandiera dell'Italia D Antonio Cabrini
Bandiera dell'Italia D Claudio Gentile
Bandiera dell'Italia D Fabio Marangon
Bandiera dell'Italia D Francesco Morini [22]
Bandiera dell'Italia D Gaetano Scirea
Bandiera dell'Italia C Franco Causio
Bandiera dell'Italia C Antonello Cuccureddu
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Pietro Fanna
Bandiera dell'Italia C Giuseppe Furino (capitano)
Bandiera dell'Italia C Domenico Marocchino
Bandiera dell'Italia C Gabriele Pin
Bandiera dell'Italia C Claudio Cesare Prandelli
Bandiera dell'Italia C Marco Tardelli
Bandiera dell'Italia C Roberto Tavola
Bandiera dell'Italia C Vinicio Verza
Bandiera dell'Italia A Roberto Bettega
Bandiera dell'Italia A Pietro Paolo Virdis

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Serie A[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A 1979-1980.

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

Torino
16 settembre 1979, ore 16:00 CEST
1ª giornata
Juventus1 – 1
referto
BolognaStadio Comunale
Arbitro:  Menicucci (Firenze)

Catanzaro
23 settembre 1979, ore 16:00 CEST
2ª giornata
Catanzaro0 – 1
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  D'Elia (Salerno)

Torino
30 settembre 1979, ore 15:00 CET
3ª giornata
Juventus3 – 0
referto
PescaraStadio Comunale
Arbitro:  Pieri (Genova)

Milano
7 ottobre 1979, ore 15:00 CET
4ª giornata
Milan2 – 1
referto
JuventusStadio San Siro
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Torino
14 ottobre 1979, ore 15:00 CET
5ª giornata
Juventus1 – 1
referto
UdineseStadio Comunale
Arbitro:  Redini (Pisa)

Torino
21 ottobre 1979, ore 15:00 CET
6ª giornata
Torino1 – 2
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Bergamo (Livorno)

Torino
28 ottobre 1979, ore 14:30 CET
7ª giornata
Juventus1 – 0
referto
NapoliStadio Comunale
Arbitro:  Longhi (Roma)

Roma
4 novembre 1979, ore 14:30 CET
8ª giornata
Lazio1 – 0
referto
JuventusStadio Olimpico
Arbitro:  Barbaresco (Cormons)

Milano
11 novembre 1979, ore 14:30 CET
9ª giornata
Inter4 – 0
referto
JuventusStadio San Siro
Arbitro:  Michelotti (Parma)

Torino
25 novembre 1979, ore 14:30 CET
10ª giornata
Juventus1 – 0
referto
CagliariStadio Comunale
Arbitro:  Ciulli (Roma)

Avellino
2 dicembre 1979, ore 14:30 CET
11ª giornata
Avellino1 – 0
referto
JuventusStadio Partenio
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Torino
9 dicembre 1979, ore 14:30 CET
12ª giornata
Juventus2 – 0
referto
RomaStadio Comunale
Arbitro:  Casarin (Milano)

Perugia
16 dicembre 1979, ore 14:30 CET
13ª giornata
Perugia1 – 0
referto
JuventusStadio Renato Curi
Arbitro:  Bergamo (Livorno)

Torino
30 dicembre 1979, ore 14:30 CET
14ª giornata
Juventus2 – 3
referto
AscoliStadio Comunale
Arbitro:  Redini (Pisa)

Firenze
6 gennaio 1980, ore 14:30 CET
15ª giornata
Fiorentina2 – 1
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Benedetti (Roma)

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Bologna
13 gennaio 1980, ore 14:30 CET
16ª giornata
Bologna1 – 1
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Ciulli (Roma)

Torino
20 gennaio 1980, ore 14:30 CET
17ª giornata
Juventus1 – 0
referto
CatanzaroStadio Comunale
Arbitro:  Pieri (Genova)

Pescara
27 gennaio 1980, ore 14:30 CET
18ª giornata
Pescara0 – 2
referto
JuventusStadio Adriatico
Arbitro:  Longhi (Roma)

Torino
3 febbraio 1980, ore 15:00 CET
19ª giornata
Juventus2 – 1
referto
MilanStadio Comunale
Arbitro:  D'Elia (Salerno)

Udine
10 febbraio 1980, ore 15:00 CET
20ª giornata
Udinese1 – 3
referto
JuventusStadio Friuli
Arbitro:  Prati (Parma)

Torino
24 febbraio 1980, ore 15:00 CET
21ª giornata
Juventus0 – 0
referto
TorinoStadio Comunale
Arbitro:  Ciulli (Roma)

Napoli
2 marzo 1980, ore 15:00 CET
22ª giornata
Napoli0 – 0
referto
JuventusStadio San Paolo
Arbitro:  Barbaresco (Cormons)

Torino
9 marzo 1980, ore 15:00 CET
23ª giornata
Juventus0 – 0
referto
LazioStadio Comunale
Arbitro:  D'Elia (Salerno)

Torino
23 marzo 1980, ore 15:00 CET
24ª giornata
Juventus2 – 0
referto
InterStadio Comunale
Arbitro:  Bergamo (Livorno)

Cagliari
30 marzo 1980, ore 15:00 CET
25ª giornata
Cagliari2 – 1
referto
JuventusStadio Sant'Elia (36 638 spett.)
Arbitro:  Lattanzi (Roma)

Torino
5 aprile 1980, ore 15:00 CET
26ª giornata
Juventus2 – 0
referto
AvellinoStadio Comunale
Arbitro:  Menegali (Roma)

Roma
13 aprile 1980, ore 16:30 CEST
27ª giornata
Roma1 – 3
referto
JuventusStadio Olimpico
Arbitro:  D'Elia (Salerno)

Torino
27 aprile 1980, ore 16:30 CEST
28ª giornata
Juventus3 – 0
referto
PerugiaStadio Comunale
Arbitro:  Ciulli (Roma)

Ascoli Piceno
4 maggio 1980, ore 17:00 CEST
29ª giornata
Ascoli2 – 3
referto
JuventusStadio Cino e Lillo Del Duca
Arbitro:  Benedetti (Roma)

Torino
11 maggio 1980, ore 17:00 CEST
30ª giornata
Juventus3 – 0
referto
FiorentinaStadio Comunale
Arbitro:  Pieri (Genova)

Coppa Italia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 1979-1980.

Fase finale[modifica | modifica wikitesto]

Milano
28 novembre 1979, ore 20:30 CET
Quarti di finale - Andata
Inter1 – 2
referto
JuventusStadio San Siro
Arbitro:  D'Elia (Salerno)

Torino
30 gennaio 1980[23], ore 14:30 CET
Quarti di finale - Ritorno
Juventus0 – 0
referto
InterStadio Comunale
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Torino
26 marzo 1980, ore 20:30 CET
Semifinale - Andata
Juventus0 – 0
referto
TorinoStadio Comunale
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Torino
30 aprile 1980, ore 20:30 CEST
Semifinale - Ritorno
Torino0 – 0
(d.t.s.)
referto
JuventusStadio Comunale (ca 40 000 spett.)
Arbitro:  Casarin (Milano)

Coppa delle Coppe UEFA[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa delle Coppe 1979-1980.
Torino
19 settembre 1979, ore 20:30 CEST
Primo turno - Andata
Juventus2 – 0
referto
Rába ETOStadio Comunale
Arbitro: Bandiera della Germania Est Scheurell

Győr
3 ottobre 1979, ore 15:00 CET
Primo turno - Ritorno
Rába ETO2 – 1
referto
JuventusStadion ETO (ca 22 000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Guruceta Muro

Stara Zagora
24 ottobre 1979, ore 14:00 CET
Secondo turno - Andata
Beroe1 – 0
referto
JuventusStadio Lokomotiv[24] (ca 35 000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Ovest Eschweiler

Torino
7 novembre 1979, ore 20:30 CET
Secondo turno - Ritorno
Juventus3 – 0
(d.t.s.)
referto
BeroeStadio Comunale (ca 60 000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Svizzera Galler

Fiume
5 marzo 1980, ore 17:00 CET
Quarti di finale - Andata
Rijeka0 – 0
referto
JuventusStadion Kantrida (ca 25 000 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Keizer

Torino
19 marzo 1980, ore 20:30 CET
Quarti di finale - Ritorno
Juventus2 – 0
referto
RijekaStadio Comunale (41 610 spett.)
Arbitro: Bandiera della Turchia Tokat

Londra
9 aprile 1980, ore 20:30 CEST
Semifinale - Andata
Arsenal1 – 1
referto
JuventusHighbury (51 998 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Corver

Torino
23 aprile 1980, ore 20:30 CEST
Semifinale - Ritorno
Juventus0 – 1
referto
ArsenalStadio Comunale (66 386 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Austria Linemayr

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Panini, Presenze e reti, p. 9.
  2. ^ Spettatori ed Incassi dal 1962-63 al 2000-01 (PDF), su stadiapostcards.com.
  3. ^ (EN) Attendance Statistics of Serie A – 1974-75 to 1985-86, su stadiapostcards.com.
  4. ^ Bruno Bernardi, Juve, urge Paolo Rossi, in Stampa Sera, 12 maggio 1980, p. II.
  5. ^ Giuseppe Furino, Quando gli esami non finiscono mai, in Stampa Sera, 25 marzo 1980, p. 27.
  6. ^ a b Bruno Bernardi, Bettega, chi è la «spalla» ideale?, in La Stampa, 1º novembre 1979, p. 19.
  7. ^ Panini, La storia, p. 6.
  8. ^ Bruno Perucca, La Juve naufraga a Firenze, è in zona retrocessione, in La Stampa, 7 gennaio 1980, p. 11.
  9. ^ Fabio Vergnano, «Crisi da risolvere a parole», in Stampa Sera, 8 gennaio 1980, p. 16.
  10. ^ Panini, Il caso, p. 7.
  11. ^ Black & White Stories: 5 su 5, come nel 1980..., su juventus.com, 30 aprile 2021.
  12. ^ Angelo Caroli, La Juventus ad Ascoli conquista la «zona Uefa», in La Stampa, 5 maggio 1980, p. 12.
  13. ^ Bruno Perucca, Per i tifosi della Juventus è il momento dei rimpianti, in La Stampa, 12 maggio 1980, p. 12.
  14. ^ I tifosi non vogliono più Bettega, in Stampa Sera, 21 settembre 1979, p. 9.
  15. ^ Panini, Il capocannoniere, p. 7.
  16. ^ Sivori-Bettega uniti dai gol, in Stampa Sera, 15 maggio 1980, p. 33.
  17. ^ Panini, Photo Gallery, p. 15.
  18. ^ Bruno Perucca, L'Arsenal castiga (1-0) la Juventus all'87', in La Stampa, 24 aprile 1980, p. 25.
  19. ^ Bruno Perucca, La Juve, in dieci, pareggia a Londra: 1-1, in La Stampa, 10 aprile 1980, p. 19.
  20. ^ Coppa Italia 1979-80, questi i gironi, in Stampa Sera, 4 luglio 1979, p. 10.
  21. ^ Angelo Caroli, Trapattoni lancia lo sprint, in Stampa Sera, 2 maggio 1980, p. 32.
  22. ^ Ceduto al Toronto Blizzard nel marzo 1980.
  23. ^ Gara rinviata per neve il 16 gennaio 1980; cfr. Bruno Bernardi, Juventus-Inter rinviata per neve, in La Stampa, 16 gennaio 1980, p. 18. URL consultato il 5 febbraio 2021.
  24. ^ Gara disputata allo stadio Lokomotiv anziché allo stadio Beroe per lavori di ristrutturazione dell'impianto principale; cfr. Bruno Bernardi, Credevo più forti i bianconeri, in La Stampa, 23 ottobre 1979, p. 19. URL consultato il 24 ottobre 2020. Cfr. altresì Stoyan Georgiev, Il Beroe torna in scena, in UEFA.com, 17 luglio 2013. URL consultato il 24 ottobre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Calciatori 1979-80, edizione speciale per "La Gazzetta dello Sport", Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 2004.
  • Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1981, Modena, Edizioni Panini, 1980, pp. 123-531.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Serie A 1979/1980, su calcio.com. URL consultato il 16 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2016).
  Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio