Juventus Football Club 1993-1994

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Voce principale: Juventus Football Club.
Juventus FC
Stagione 1993-1994
La squadra bianconera festeggia il suo capitano, Roberto Baggio, insignito del Pallone d'oro 1993
Sport calcio
SquadraJuventus
AllenatoreBandiera dell'Italia Giovanni Trapattoni
All. in secondaBandiera dell'Italia Sergio Brio
PresidenteBandiera dell'Italia Vittorio Caissotti di Chiusano
Serie A2º (in Coppa UEFA)
Coppa ItaliaSecondo turno
Coppa UEFAQuarti di finale
Maggiori presenzeCampionato: Di Livio (33)[1]
Miglior marcatoreCampionato: R. Baggio (17)[1]
StadioDelle Alpi
Abbonati33 227[2]
Media spettatori44 520[3]¹
1992-1993 1994-1995
¹
considera le partite giocate in casa in campionato.
Si invita a seguire il modello di voce

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Juventus Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 1993-1994.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

«La Juventus di Boniperti non c'è più, quella di Bettega non c'è ancora: insieme, unite nella sconfitta come nell'incertezza.»

Rinforzatasi con gli acquisti di Sergio Porrini[5] e Andrea Fortunato[6] in difesa, nonché del futuro Soldatino Angelo Di Livio[7] a centrocampo, la Juventus contese, assieme a Parma e Sampdoria, lo scudetto ai campioni in carica del Milan. In campionato i bianconeri ebbero un buon avvio tanto da issarsi in vetta il 31 ottobre 1993 assieme ai blucerchiati[8] — con Roberto Baggio che, grazie alla tripletta nel 4-0 interno al Genoa, raggiunse quota 100 gol in Serie A —,[9] ma da lì in avanti i rossoneri presero il largo rintuzzando gli attacchi della coppia Juve-Samp, che resse sino alla metà di marzo prima di abdicare;[10] a fine torneo i piemontesi sopravanzarono i liguri chiudendo al secondo posto della graduatoria,[11] a tre punti da un Milan comunque con due giornate di anticipo, e per la terza volta consecutiva, campione d'Italia.

Da destra: il Pallone d'oro Roberto Baggio assieme al giovane compagno di squadra Alessandro Del Piero, questo ultimo alla stagione d'esordio in maglia bianconera e destinato, negli anni a venire, a raccogliere l'eredità del Divin Codino.

L'esito del campionato rispettò l'altalenante — se non deludente, a fronte degli intenti della vigilia[4] — annata juventina, a causa di «un gruppo di calciatori sbandati, un allenatore in congedo, una società che non esiste»:[4] oltre al mancato raggiungimento di allori sportivi, infatti, lo spogliatoio si ritrovò anche distratto dall'irrompere del riassetto ai vertici d'inizio 1994, col prossimo insediamento di Umberto Agnelli che nel frattempo sfociò nel ritorno in società della bandiera Roberto Bettega, inizialmente affiancato allo storico dirigente Giampiero Boniperti[12] ma già dopo poche settimane chiamato a raccogliere i «pieni poteri»[13] del club.[14]

In questo clima da redde rationem tra vecchia e nuova gestione,[13] gli uomini di Giovanni Trapattoni fallirono l'appuntamento con la fase decisiva della stagione: più di tutti fu cocente l'epilogo del cammino in Coppa UEFA dove la Juventus, detentrice del trofeo, venne estromessa ai quarti di finale dai meno quotati connazionali del Cagliari,[15] poi sorprendenti semifinalisti dell'edizione; un'eliminazione che, cosa rara nella storia bianconera, provocò una pesante contestazione da parte della tifoseria, financo ad aggressioni fisiche verso i giocatori.[4] Ben più effimera ma similmente deludente si rivelò anche la partecipazione alla Coppa Italia, da cui i bianconeri erano stati eliminati già in ottobre, cadendo abbastanza inaspettatamente al secondo turno contro i cadetti del Venezia.[16]

Sul piano personale Roberto Baggio si confermò migliore goleador stagionale della Juventus, con 17 reti in Serie A che gli valsero il terzo posto nella classifica marcatori (in coabitazione col granata Silenzi), dietro al parmense Zola e al capocannoniere, il laziale Signori. Le prestazioni offerte a livello internazionale dal capitano bianconero nel corso dell'anno solare gli valsero, sul finire del 1993, l'assegnazione dei due massimi riconoscimenti individuali dell'epoca, il Pallone d'oro di France Football[17] (svettando in una classifica che vide, in undicesima posizione, anche l'altro juventino Möller[18]) e il World Player of the Year della FIFA.[19]

In quest'annata iniziò inoltre a mettersi in mostra un giovane astro nascente, il diciottenne Alessandro Del Piero, promettente attaccante arrivato a Torino in estate[6] e impegnato nella spola tra la formazione giovanile di Antonello Cuccureddu[20] — con cui conquisterà Torneo di Viareggio[21] e Campionato Primavera[22] — e la prima squadra del Trap:[20] colui che diverrà la bandiera juventina dei due decenni successivi realizzò il 19 settembre 1993, una settimana dopo l'esordio assoluto in maglia bianconera,[23] la prima delle sue future 290 reti all'ombra della Mole, siglando il definitivo 4-0 interno alla Reggiana.[24]

La stagione chiuse di fatto un'epoca nella storia della Juventus. Coi nomi dell'emergente tecnico Marcello Lippi[14] e dei dirigenti Luciano Moggi e Antonio Giraudo che già iniziavano a circolare nell'ambiente,[13] a fine campionato Trapattoni lasciò la squadra che aveva allenato a periodi alterni per tredici anni (1976-1986 e 1991-1994), accettando la corte del Bayern Monaco, mentre ben più rumore fecero le dimissioni di Boniperti dalla società che l'aveva visto alla testa per oltre vent'anni, dapprima come presidente (1971-1990) e poi come amministratore delegato (1991-1994).[25]

Divise e sponsor[modifica | modifica wikitesto]

Il neoacquisto Andrea Fortunato in azione con la seconda divisa gialloblù

Il fornitore tecnico per la stagione 1993-1994 fu Kappa, mentre lo sponsor ufficiale fu Danone.

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta

Rosa[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Fabio Marchioro
Bandiera dell'Italia P Angelo Peruzzi
Bandiera dell'Italia P Michelangelo Rampulla
Bandiera dell'Italia P Lorenzo Squizzi
Bandiera dell'Italia D Francesco Baldini
Bandiera dell'Italia D Tommy Beltrame
Bandiera dell'Italia D Massimo Carrera
Bandiera dell'Italia D Alessandro Dal Canto
Bandiera dell'Italia D Marco Antonio De Marchi
Bandiera dell'Italia D Andrea Fortunato
Bandiera dell'Italia D Gianluca Francesconi
Bandiera dell'Italia D Massimiliano Giacobbo
Bandiera del Brasile D Júlio César
Bandiera della Germania D Jürgen Kohler
Bandiera dell'Italia D Massimiliano Notari
Bandiera dell'Italia D Sergio Porrini
Bandiera dell'Italia D Daniel Terrera
Bandiera dell'Italia D Moreno Torricelli
Bandiera dell'Italia C Dino Baggio
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Alessandro Bedin
Bandiera dell'Italia C Jonathan Binotto
Bandiera dell'Italia C Guido Bonadio
Bandiera dell'Italia C Antonio Conte
Bandiera dell'Italia C Loris Del Nevo
Bandiera dell'Italia C Angelo Di Livio
Bandiera dell'Italia C Roberto Galia
Bandiera della Costa d'Avorio C Christian Manfredini
Bandiera dell'Italia C Giancarlo Marocchi
Bandiera della Germania C Andreas Möller
Bandiera dell'Italia C Marco Moro
Bandiera dell'Italia C Roberto Ricca
Bandiera dell'Italia A Roberto Baggio (capitano)
Bandiera della Croazia A Zoran Ban
Bandiera dell'Italia A Fabrizio Cammarata
Bandiera dell'Italia A Alessandro Del Piero
Bandiera dell'Italia A Federico Giampaolo
Bandiera dell'Italia A Fabrizio Ravanelli
Bandiera dell'Italia A Gianluca Vialli

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Serie A[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A 1993-1994.

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

Torino
29 agosto 1993, ore 16:00 CEST
1ª giornata
Juventus1 – 0
referto
CremoneseStadio delle Alpi
Arbitro:  Francesco Arena (Ercolano)

Roma
5 settembre 1993, ore 16:00 CEST
2ª giornata
Roma2 – 1
referto
JuventusStadio Olimpico
Arbitro:  Beschin (Legnago)

Torino
8 settembre 1993, ore 18:30 CEST
3ª giornata
Juventus3 – 1
referto
SampdoriaStadio delle Alpi
Arbitro:  Fabio Baldas (Trieste)

Foggia
12 settembre 1993, ore 16:00 CEST
4ª giornata
Foggia1 – 1
referto
JuventusStadio Pino Zaccheria
Arbitro:  Amendolia (Messina)

Torino
19 settembre 1993, ore 16:00 CEST
5ª giornata
Juventus4 – 0
referto
ReggianaStadio delle Alpi
Arbitro:  Quartuccio (Torre Annunziata)

Lecce
26 settembre 1993, ore 15:00 CET
6ª giornata
Lecce1 – 1
referto
JuventusStadio Via del mare
Arbitro:  Boggi (Salerno)

Torino
3 ottobre 1993, ore 20:30 CET
7ª giornata
Juventus3 – 2
referto
TorinoStadio delle Alpi
Arbitro:  Cesari (Genova)

Torino
17 ottobre 1993, ore 15:00 CET
8ª giornata
Juventus2 – 1
referto
AtalantaStadio delle Alpi
Arbitro:  Rodomonti (Teramo)

Milano
24 ottobre 1993, ore 20:30 CET
9ª giornata
Milan1 – 1
referto
JuventusStadio Giuseppe Meazza
Arbitro:  Luci (Firenze)

Torino
31 ottobre 1993, ore 14:30 CET
10ª giornata
Juventus4 – 0
referto
GenoaStadio delle Alpi
Arbitro:  Boggi (Salerno)

Parma
7 novembre 1993, ore 20:30 CET
11ª giornata
Parma2 – 0
referto
JuventusStadio Ennio Tardini
Arbitro:  Bazzoli (Merano)

Torino
21 novembre 1993, ore 14:30 CET
12ª giornata
Juventus1 – 1
referto
CagliariStadio delle Alpi
Arbitro:  Braschi (Prato)

Milano
28 novembre 1993, ore 20:30 CET
13ª giornata
Inter2 – 2
referto
JuventusStadio Giuseppe Meazza
Arbitro:  Cesari (Genova)

Torino
5 dicembre 1993, ore 14:30 CET
14ª giornata
Juventus1 – 0
referto
NapoliStadio delle Alpi
Arbitro:  Luci (Firenze)

Roma
12 dicembre 1993, ore 14:30 CET
15ª giornata
Lazio3 – 1
referto
JuventusStadio Olimpico
Arbitro:  Ceccarini (Livorno)

Torino
19 dicembre 1993, ore 14:30 CET
16ª giornata
Juventus2 – 0
referto
PiacenzaStadio delle Alpi
Arbitro:  Quartuccio (Torre Annunziata)

Udine
2 gennaio 1994, ore 14:30 CET
17ª giornata
Udinese0 – 3
referto
JuventusStadio Friuli
Arbitro:  Collina (Viareggio)

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Cremona
9 gennaio 1994, ore 14:30 CET
18ª giornata
Cremonese1 – 1
referto
JuventusStadio Giovanni Zini
Arbitro:  Cinciripini (Ascoli Piceno)

Torino
16 gennaio 1994, ore 14:30 CET
19ª giornata
Juventus0 – 0
referto
RomaStadio delle Alpi
Arbitro:  Cardona (Milano)

Genova
23 gennaio 1994, ore 14:30 CET
20ª giornata
Sampdoria1 – 1
referto
JuventusStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Ceccarini (Livorno)

Torino
30 gennaio 1994, ore 14:30 CET
21ª giornata
Juventus2 – 0
referto
FoggiaStadio delle Alpi
Arbitro:  Beschin (Legnago)

Reggio Emilia
6 febbraio 1994, ore 14:30 CET
22ª giornata
Reggiana0 – 0
referto
JuventusStadio comunale Mirabello
Arbitro:  Collina (Viareggio)

Torino
13 febbraio 1994, ore 15:00 CET
23ª giornata
Juventus5 – 1
referto
LecceStadio delle Alpi
Arbitro:  Brignoccoli (Ancona)

Torino
20 febbraio 1994, ore 15:00 CET
24ª giornata
Torino1 – 1
referto
JuventusStadio delle Alpi
Arbitro:  Nicchi (Arezzo)

Bergamo
27 febbraio 1994, ore 15:00 CET
25ª giornata
Atalanta1 – 3
referto
JuventusStadio Atleti Azzurri d'Italia
Arbitro:  Baldas (Trieste)

Torino
6 marzo 1994, ore 15:00 CET
26ª giornata
Juventus0 – 1
referto
MilanStadio delle Alpi
Arbitro:  Collina (Viareggio)

Genova
13 marzo 1994, ore 15:00 CET
27ª giornata
Genoa1 – 1
referto
JuventusStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Arena (Ercolano)

Torino
20 marzo 1994, ore 15:00 CET
28ª giornata
Juventus4 – 0
referto
ParmaStadio delle Alpi
Arbitro:  Stafoggia (Pesaro)

Cagliari
27 marzo 1994, ore 16:00 CEST
29ª giornata
Cagliari0 – 1
referto
JuventusStadio Sant'Elia
Arbitro:  Rosica (Roma)

Torino
2 aprile 1994, ore 16:00 CEST
30ª giornata
Juventus1 – 0
referto
InterStadio delle Alpi
Arbitro:  Bazzoli (Merano)

Napoli
10 aprile 1994, ore 16:00 CEST
31ª giornata
Napoli0 – 0
referto
JuventusStadio San Paolo
Arbitro:  Beschin (Legnago)

Torino
17 aprile 1994, ore 16:00 CEST
32ª giornata
Juventus6 – 1
referto
LazioStadio delle Alpi
Arbitro:  Racalbuto (Gallarate)

Piacenza
24 aprile 1994, ore 16:00 CEST
33ª giornata
Piacenza0 – 0
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Stafoggia (Pesaro)

Torino
1º maggio 1994, ore 16:00 CEST
34ª giornata
Juventus1 – 0
referto
UdineseStadio delle Alpi
Arbitro:  Ceccarini (Livorno)

Coppa Italia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 1993-1994.

Turni eliminatori[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 1993-1994 (turni preliminari).
Torino
6 ottobre 1993, ore 20:30 CET
Secondo turno - Andata
Juventus1 – 1
referto
VeneziaStadio delle Alpi
Arbitro:  Fucci (Salerno)

Venezia
27 ottobre 1993, ore 20:30 CET
Secondo turno - Ritorno
Venezia4 – 3
referto
JuventusStadio Pier Luigi Penzo
Arbitro:  Ceccarini (Livorno)

Coppa UEFA[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa UEFA 1993-1994.
Bologna
15 settembre 1993, ore 20:00 CEST
Primo turno - Andata
Juventus3 – 0
referto
Lokomotiv MoscaStadio Renato Dall'Ara[26] (ca 30 000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Austria Wieser

Mosca
28 settembre 1993, ore 18:00 CET
Primo turno - Ritorno
Lokomotiv Mosca0 – 1
referto
JuventusStadio Lokomotiv (ca 10 000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Danimarca Nielsen

Oslo
20 ottobre 1993, ore 19:00 CET
Secondo turno - Andata
Kongsvinger1 – 1
referto
JuventusUllevaal Stadion[27] (10 230 spett.)
Arbitro: Bandiera del Belgio Piraux

Torino
2 novembre 1993, ore 20:30 CET
Secondo turno - Ritorno
Juventus2 – 0
referto
KongsvingerStadio delle Alpi (4 115 spett.)
Arbitro: Bandiera della Grecia Vassilakīs

Torino
24 novembre 1993, ore 18:15 CET
Terzo turno - Andata
Juventus3 – 0
referto
TenerifeStadio delle Alpi (7 525 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Heynemann

Santa Cruz de Tenerife
8 dicembre 1993, ore 17:45 CET
Terzo turno - Ritorno
Tenerife2 – 1
referto
JuventusEstadio Heliodoro Rodríguez López (ca 19 800 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Ungheria Puhl

Cagliari
1º marzo 1994, ore 20:30 CET
Quarti di finale - Andata
Cagliari1 – 0
referto
JuventusStadio Sant'Elia (29 426 spett.)
Arbitro: Bandiera della Danimarca Mikkelsen

Torino
15 marzo 1994, ore 20:30 CET
Quarti di finale - Ritorno
Juventus1 – 2
referto
CagliariStadio delle Alpi (ca 36 500 spett.)
Arbitro: Bandiera della Polonia Wójcik

Giovanili[modifica | modifica wikitesto]

La formazione Primavera di Cuccureddu festeggia la vittoria dello scudetto di categoria

Organigramma[modifica | modifica wikitesto]

Area tecnica

Settore giovanile

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Panini, Presenze e reti, p. 8.
  2. ^ Spettatori ed Incassi dal 1962-63 al 2000-01 (PDF), su stadiapostcards.com.
  3. ^ (EN) Attendance Statistics of Serie A - 1986-87 to 1997-98, su stadiapostcards.com.
  4. ^ a b c d Maurizio Crosetti, Violenza all'allenamento, in la Repubblica, 20 marzo 1994.
  5. ^ Marco Ansaldo, Juventus, viaggio nel futuro, in La Stampa, 9 giugno 1993, p. 29.
  6. ^ a b Angelo Caroli, Juventus, non si fanno sconti, in La Stampa, 22 giugno 1993, p. 31.
  7. ^ Fabio Vergnano, Da Padova ecco Di Livio, Di Canio verso Napoli, in La Stampa, 24 agosto 1993, p. 28.
  8. ^ Juve e Samp: sorpasso, in La Stampa, 1º novembre 1993.
  9. ^ Franco Badolato, Robi: il bello viene adesso, in La Stampa, 1º novembre 1993.
  10. ^ Roberto Beccantini, Massaro, il Gullit della Brianza, in La Stampa, 14 marzo 1994.
  11. ^ Marco Ansaldo, Trap saluta con una sfida al Milan, in La Stampa, 3 maggio 1994, p. 33.
  12. ^ Maurizio Crosetti, "Bellissima: da rifare", in la Repubblica, 24 gennaio 1994.
  13. ^ a b c Bettega prende tutto il potere, in la Repubblica, 17 febbraio 1994.
  14. ^ a b Fabrizio Bocca, Nuova Juve, perché cambiare a tutti i costi?, in la Repubblica, 23 febbraio 1994.
  15. ^ Fabio Vergnano, Bettega: ritrovare la nostra gente, in La Stampa, 18 marzo 1994, p. 31.
  16. ^ Bruno Bernardi, Trap: loro più bravi, in La Stampa, 28 ottobre 1993, p. 31.
  17. ^ Marco Ansaldo, È Baggio la stella d'Europa, in La Stampa, 27 dicembre 1993.
  18. ^ Bruno Bernardi, Moeller lancia la sfida, in La Stampa, 29 dicembre 1993, p. 28.
  19. ^ Lorenzo Soria, È Baggio il «giocatore dell'anno», in La Stampa, 20 dicembre 1993.
  20. ^ a b Emanuele Gamba, Del Piero, festa tradita, in la Repubblica, 14 marzo 1994.
  21. ^ a b Aurelio Benigno, Il Viareggio è bianconero, in La Stampa, 17 febbraio 1994, p. 34.
  22. ^ a b Aurelio Benigno, Juve, regina di Primavera, in La Stampa, 26 giugno 1994, p. 42.
  23. ^ Fabio Vergnano, «Ecco la grinta da trasferta», in La Stampa, 13 settembre 1993.
  24. ^ Fabio Vergnano, Del Piero: è solo l'inizio, in La Stampa, 20 settembre 1993.
  25. ^ Marco Ansaldo, Boni & Trap, questa volta non si torna, in La Stampa, 30 aprile 1994, p. 27.
  26. ^ Partita giocata a Bologna per la squalifica dello stadio delle Alpi di Torino in seguito al ritardo di 6 minuti nell'avvio del secondo tempo di Juventus-Borussia Dortmund 3-0 del 19 maggio 1993 (finale di ritorno della Coppa UEFA 1992-1993); cfr. Col Lokomotiv a Bologna, in La Stampa, 13 agosto 1993, p. 29. URL consultato il 15 settembre 2020.
  27. ^ Disputata a Oslo anziché al Gjemselund Stadion di Kongsvinger per la maggiore capienza dell'impianto; cfr. Da Kongsvinger le «ali del re» emigrano a Oslo, in La Stampa, 2 ottobre 1993, p. 27. URL consultato il 20 ottobre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Calciatori 1993-94, edizione speciale per "La Gazzetta dello Sport", Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 2005.
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