Juventus Football Club 1945-1946

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Voce principale: Juventus Football Club.
Juventus FC
Stagione 1945-1946
Sport calcio
SquadraJuventus
AllenatoreBandiera dell'Italia Felice Borel II
PresidenteBandiera dell'Italia Piero Dusio
Divisione Nazionale2º posto (girone finale)
Miglior marcatoreCampionato: Piola (16)
Totale: Piola (16)
StadioComunale
1944-1945 1946-1947
Si invita a seguire il modello di voce

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Juventus Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 1945-1946.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

La squadra scende in campo allo stadio Comunale di Torino durante il campionato 1945-1946, il primo disputatosi dopo la fine della seconda guerra mondiale

La società torinese cambiò denominazione per rebranding e assunse da allora il nome di Juventus Football Club,[1] rinforzandosi con l'ingaggio del prolifico bomber Silvio Piola, strappato ai concittadini del Torino e desideroso di stabilirsi definitivamente in Piemonte; di proprietà della Lazio, il cartellino dell'attaccante venne acquistato dai bianconeri per circa tre milioni di lire.[2]

In campo, la squadra prese parte al complesso campionato di Divisione Nazionale, il primo torneo regolare di massima serie organizzato dal termine del secondo conflitto mondiale. A causa della disastrata situazione in cui versava l'Italia — coi combattimenti lungo la Linea Gotica che avevano, di fatto, spezzato in due la penisola — la Federcalcio decise per l'abbandono momentaneo del girone unico in favore di due distinti campionati, la Serie A Alta Italia al Nord e la Serie Mista A-B al Centro-Sud.

Il neoacquisto Silvio Piola, migliore marcatore juventino della stagione con 16 gol

La Juventus confluì nel torneo settentrionale organizzato dalla reggente Lega Alta Italia, debuttando il 14 ottobre 1945 con un successo 2-1 nel derby torinese, ove Piola trovò subito la prima marcatura in maglia bianconera.[3] A metà aprile la formazione piemontese concluse la prima fase di quel campionato al terzo posto, a otto lunghezze dai concittadini granata, entrando nel novero delle quattro squadre che, assieme alle prime quattro classificate dell'altro torneo misto centro-meridionale, vennero ammesse al girone finale atto a decretare i primi campioni d'Italia del dopoguerra.

La lotta sportiva fu nuovamente col Torino cui stavolta la Juventus diede filo da torcere sino all'ultima giornata quando, giunti agli sgoccioli di luglio e con le due torinesi appaiate in vetta a pari punti, i bianconeri furono fermati sul pari al Vomero dal Napoli lasciando così via libera per lo scudetto ai granata, vittoriosi in goleada al Filadelfia sulla Pro Livorno.

Divise[modifica | modifica wikitesto]

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Portiere

Rosa[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Luicidio Sentimenti (IV)
Bandiera dell'Italia P Giovanni Viola
Bandiera dell'Italia D Alfredo Foni
Bandiera dell'Italia D Pietro Rava (capitano)
Bandiera dell'Italia D Giovanni Varglien (II)
Bandiera dell'Italia C Teobaldo Depetrini
Bandiera dell'Italia C Ugo Locatelli
Bandiera dell'Italia C Pietro Magni
Bandiera dell'Italia C Carlo Parola
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Vittorio Sentimenti (III)
Bandiera dell'Italia C Francesco Tortarolo
Bandiera dell'Italia A Mario Bo
Bandiera dell'Italia A Felice Borel (II)
Bandiera dell'Italia A Ugo Conti
Bandiera dell'Italia A Aristide Coscia
Bandiera dell'Italia A Alceo Lipizer
Bandiera dell'Italia A Silvio Piola
Bandiera dell'Italia A Alfredo Spadavecchia

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Divisione Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Divisione Nazionale 1945-1946.

Serie A Alta Italia[modifica | modifica wikitesto]

Torino
14 ottobre 1945, ore 15:00 CET
1ª giornata
Juventus2 – 1
referto
TorinoStadio Comunale
Arbitro:  Galeati (Bologna)

Milano
21 ottobre 1945, ore 15:00 CET
2ª giornata
Milan1 – 1
referto
JuventusArena Civica (ca 30 000 spett.)
Arbitro:  Scotto (Savona)

Torino
28 ottobre 1945, ore 15:00 CET
3ª giornata
Juventus1 – 0
referto
ModenaStadio Comunale
Arbitro:  Boffardi (Genova)

Bergamo
4 novembre 1945, ore 14:30 CET
4ª giornata
Atalanta1 – 1
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Bonivento (Venezia)

Milano
18 novembre 1945, ore 14:30 CET
5ª giornata
Inter2 – 2
referto
JuventusArena Civica
Arbitro:  Scorzoni (Bologna)

Torino
25 novembre 1945, ore 14:30 CET
6ª giornata
Juventus4 – 1
referto
GenoaStadio Comunale
Arbitro:  Dellarole (Roma)

Genova
2 dicembre 1945, ore 14:30 CET
7ª giornata
Andrea Doria1 – 1
referto
JuventusStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Camiolo (Milano)

Torino
9 dicembre 1945, ore 14:30 CET
8ª giornata
Juventus1 – 1
referto
TriestinaStadio Comunale
Arbitro:  Bellè (Venezia)

Venezia
16 dicembre 1945, ore 14:30 CET
9ª giornata
Venezia0 – 2
referto
JuventusStadio Pier Luigi Penzo
Arbitro:  G. Bernardi (Bologna)

Torino
23 dicembre 1945, ore 14:30 CET
10ª giornata
Juventus3 – 1
referto
BresciaStadio Comunale
Arbitro:  Camiolo (Milano)

Genova
30 dicembre 1945, ore 14:30 CET
11ª giornata
Sampierdarenese2 – 2
referto
JuventusStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Carpani (Milano)

Torino
6 gennaio 1946, ore 14:30 CET
12ª giornata
Juventus1 – 0
referto
BolognaStadio Comunale
Arbitro:  Limido (Milano)

Torino
13 gennaio 1946, ore 14:30 CET
13ª giornata
Juventus2 – 1
referto
VicenzaStadio Comunale
Arbitro:  Sorbi (Genova)

Torino
19 marzo 1946[4], ore 15:30 CET
14ª giornata
Torino1 – 0
referto
JuventusStadio Comunale (ca 50 000 spett.)
Arbitro:  Bellè (Venezia)

Torino
30 gennaio 1946[5], ore 14:30 CET
15ª giornata
Juventus2 – 2
referto
MilanStadio Comunale
Arbitro:  Scotto (Savona)

Modena
3 febbraio 1946, ore 15:00 CET
16ª giornata
Modena0 – 0
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Torino
10 febbraio 1946, ore 15:00 CET
17ª giornata
Juventus2 – 0
referto
AtalantaStadio Comunale
Arbitro:  Spaudo (Biella)

Torino
17 febbraio 1946, ore 15:00 CET
18ª giornata
Juventus0 – 0
referto
InterStadio Comunale
Arbitro:  G. Bernardi (Bologna)

Genova
24 febbraio 1946, ore 15:00 CET
19ª giornata
Genoa2 – 1
referto
JuventusStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Zelocchi (Modena)

Torino
3 marzo 1946, ore 15:00 CET
20ª giornata
Juventus6 – 1
referto
Andrea DoriaStadio Comunale
Arbitro:  Longagnani (Modena)

Trieste
10 marzo 1946, ore 15:00 CET
21ª giornata
Triestina0 – 3
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Scotto (Savona)

Torino
17 marzo 1946, ore 15:30 CET
22ª giornata
Juventus5 – 0
referto
VeneziaStadio Comunale
Arbitro:  Balestrino (Imperia)

Brescia
24 marzo 1946, ore 15:30 CET
23ª giornata
Brescia2 – 1
referto
JuventusStadium
Arbitro:  Galeati (Bologna)

Torino
31 marzo 1946, ore 15:30 CET
24ª giornata
Juventus6 – 0
referto
SampierdareneseStadio Comunale
Arbitro:  Viarengo (Asti)

Bologna
7 aprile 1946, ore 15:30 CET
25ª giornata
Bologna2 – 1
referto
JuventusStadio Comunale (ca 12 000 spett.)
Arbitro:  Bellè (Venezia)

Vicenza
14 aprile 1946, ore 15:30 CET
26ª giornata
Vicenza1 – 2
referto
JuventusStadio Comunale
Arbitro:  Carpani (Milano)

Girone finale Divisione Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Torino
28 aprile 1946, ore 16:00 CET
1ª giornata
Juventus6 – 1
referto
BariStadio Comunale (ca 10 000 spett.)
Arbitro:  Agnolin (Bassano del Grappa)

Milano
5 maggio 1946, ore 16:00 CET
2ª giornata
Inter1 – 0
referto
JuventusStadio San Siro (ca 50 000 spett.)
Arbitro:  Dattilo (Roma)

Torino
12 maggio 1946, ore 16:00 CET
3ª giornata
Juventus5 – 1
referto
Pro LivornoStadio Comunale
Arbitro:  Carpani (Milano)

Roma
19 maggio 1946, ore 16:00 CET
4ª giornata
Roma0 – 0
referto
JuventusStadio Nazionale
Arbitro:  Scotto (Savona)

Milano
26 maggio 1946, ore 16:00 CET
5ª giornata
Milan1 – 1
referto
JuventusStadio San Siro (ca 15 000 spett.)
Arbitro:  Zelocchi (Modena)

Torino
30 maggio 1946[8], ore 16:00 CET
6ª giornata
Juventus1 – 0
referto
TorinoStadio Comunale
Arbitro:  Dattilo (Roma)

Torino
9 giugno 1946, ore 16:00 CET[9]
7ª giornata
Juventus6 – 0
referto
NapoliStadio Comunale
Arbitro:  G. Bernardi (Bologna)

Roma
16 giugno 1946, ore 17:30 CET
8ª giornata
Bari0 – 2
referto
JuventusStadio Nazionale[10] (ca 8 000 spett.)
Arbitro:  Gemini[11] (Roma)

Torino
23 giugno 1946, ore 16:30 CET
9ª giornata
Juventus1 – 0
referto
InterStadio Comunale
Arbitro:  Galeati (Bologna)

Livorno
30 giugno 1946, ore 17:00 CET
10ª giornata
Pro Livorno0 – 3
referto
JuventusStadio Ardenza
Arbitro:  Zelocchi (Modena)

Torino
7 luglio 1946, ore 18:00 CET
11ª giornata
Juventus2 – 1
referto
RomaStadio Comunale
Arbitro:  Carpani (Milano)

Torino
14 luglio 1946, ore 17:30 CET
12ª giornata
Juventus3 – 1
referto
MilanStadio Comunale
Arbitro:  Bellè (Venezia)

Torino
21 luglio 1946, ore 17:30 CET
13ª giornata
Torino1 – 0
referto
JuventusStadio Filadelfia (ca 22 000 spett.)
Arbitro:  Galeati (Bologna)

Napoli
28 luglio 1946, ore 17:30 CET
14ª giornata
Napoli1 – 1
referto
JuventusStadio della Liberazione
Arbitro:  Scotto (Savona)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nell'ultima fase della Seconda guerra mondiale, tra gli anni 1943 e 1945, la società juventina prese il nome di Juventus Cisitalia, in abbinamento con la casa automobilistica, il cui titolare, Piero Dusio, era l'allora presidente bianconero. Curiosamente la FIAT, storicamente legata alla Juventus e allora concorrente della Cisitalia, in quel periodo si abbinò al Torino che assunse la denominazione di Torino FIAT, cfr. La Storia siamo noi: Spalti di guerra: La storia del campionato di calcio 1943-1944, RAI (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2009).
  2. ^ Mario Pennacchia, Piola: il Gol. 14: Torna azzurro a 39 anni, da Corriere dello Sport, 81 (IL), 4 aprile 1968, p. 10
  3. ^ 14 ottobre 1945, l'esordio di Piola, su juventus.com, 14 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2014).
  4. ^ Gara prevista il 20 gennaio 1946, rinviata per impraticabilità del campo causa neve; cfr. Torino-Juventus rinviata a marzo, in La Stampa, 19 gennaio 1946, p. 2. URL consultato il 19 marzo 2021.
  5. ^ Gara sospesa per nebbia il 27 gennaio 1946 (arbitro Zelocchi di Modena) al 48' sul risultato di 3-0 (rete di Borel al 2', Lipizer al 34' e al 39'); cfr. Nella "prova generale" il Milan fa cilecca: merito di una "Juve" decisa e realizzatrice (JPG), in La Gazzetta dello Sport, 28 gennaio 1946, p. 2. URL consultato il 5 febbraio 2021.
  6. ^ Secondo il Corriere d'Informazione, il marcatore bianconero fu Coscia; cfr. Campionato Serie A, in Corriere d'Informazione, 25-26 marzo 1946, p. 2.
  7. ^ Secondo il Corriere dello Sport, la quarta rete bianconera sarebbe stata siglata da Depetrini; cfr. Giorgio Viganotti, Juventus - Bari 6 - 1 (JPG), in Corriere dello Sport, 29 aprile 1946, p. 1. URL consultato il 28 aprile 2021. Così anche per il Corriere d'Informazione; cfr. Monologo della Juventus contro il Bari incompleto, in Corriere d'Informazione, 29-30 aprile 1946, p. 2.
  8. ^ Giornata del girone finale interamente anticipata al giovedì per la concomitanza col referendum istituzionale del 2 giugno 1946; cfr. Oggi Campionato Milan-Internazionale e Juventus-Torino, in Corriere della Sera, 30 maggio 1946, p. 2.
  9. ^ La Nuova Stampa avvertì che «[l]'incontro avrà inizio alle ore 16 e non alle 16.30 come pubblicato da qualche quotidiano»; cfr. La Juventus alle prese con la capolista del Sud, in La Nuova Stampa, 9 giugno 1946, p. 2. URL consultato il 9 giugno 2021.
  10. ^ Gara disputata a Roma anziché allo stadio della Vittoria di Bari per la squalifica del campo dei pugliesi in seguito agli incidenti in occasione di Bari-Milan del 9 giugno 1946 con conseguente sconfitta a tavolino; cfr. Bari-Juventus si giocherà a Roma, in La Nuova Stampa, 13 giugno 1946, p. 4. URL consultato il 16 giugno 2021.
  11. ^ Inizialmente designato Camiolo di Milano, in seguito alla decisione di far disputare l'incontro in campo neutro a Roma la Federazione optò per un arbitro locale; cfr. Bari-Juventus 0-2, su juworld.net. URL consultato il 16 giugno 2021.
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