Corriere d'Informazione

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Voce principale: Corriere della Sera.
Corriere d'Informazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
Periodicitàquotidiano
Generestampa nazionale
Fondazione22 maggio 1945
Chiusura15 dicembre 1981
SedeMilano
Redattore capoGaetano Afeltra
 

Il Corriere d'Informazione è stato un giornale quotidiano del pomeriggio pubblicato a Milano dal 1945 al 1981.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fondazione[modifica | modifica wikitesto]

All'indomani della Liberazione, tutte le testate del Nord Italia compromesse con la Repubblica Sociale furono chiuse. Il 26 aprile 1945 fu chiuso anche il Corriere della Sera. Il governo militare alleato, che deteneva il controllo dei mezzi di comunicazione italiani, approvò un piano per la riorganizzazione della stampa. Il piano prevedeva che in ogni città del settentrione avrebbe ripreso immediatamente le pubblicazioni il maggiore quotidiano locale, "con carattere di indipendenza e di obbiettività dell'informazione"[1]. Il Comando militare alleato affidò l'incarico di riportare il Corriere in edicola al maggiore scozzese Michael Noble, già capo dell'ufficio stampa del XV Gruppo di Armate.

A fine aprile 1945 Noble arrivò a Milano, con la carica di presidente della Commissione alleata per le pubblicazioni nel Nord Italia[2]. Nonostante la giovane età (aveva solo 25 anni) in meno di un mese riorganizzò la redazione del Corriere (alla maggior parte dei giornalisti fu permesso di restare) e ne dispose il ritorno in edicola.

Il PSI e il PCI, intanto, avevano occupato la tipografia. Le rotative del Corriere stampavano l'Avanti! e l'Unità. I due partiti erano contrari ad un immediato rientro del quotidiano nelle edicole. Noble superò la loro resistenza suggerendo un cambio di denominazione. La testata «Corriere della Sera» fu sostituita da «Corriere d'Informazione».

Per quanto riguarda la direzione, i colleghi britannici consigliarono a Noble di nominare Mario Borsa, giornalista conosciuto e stimato dalla stampa inglese in quanto corrispondente da Londra per Il Secolo (1898-1910) e corrispondente dall'Italia per The Times (1919-1939). Borsa, giornalista dal passato senza macchie, incontrò il gradimento di tutti i partiti del Comitato di Liberazione Nazionale.

Il Corriere d'Informazione apparve nelle edicole il 22 maggio 1945. Noble ottenne anche che il quotidiano si stampasse in via Solferino, insieme ai due quotidiani di partito. A partire dal 23 luglio il Corriere uscì anche in edizione pomeridiana.

Appassionato giornalista, il militare scozzese fondò un nuovo quotidiano, il Giornale Lombardo, portando con sé dal Corriere d'Informazione il caporedattore Benso Fini, Bruno Fallaci (già redattore capo dell'edizione pomeridiana) e Gaetano Afeltra. Un anno dopo Afeltra fu richiamato in via Solferino da Guglielmo Emanuel, che lo nominò caporedattore del Corriere d'Informazione (agosto 1946).

Gli anni di Gaetano Afeltra[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1946 i proprietari del Corriere della Sera rientrarono in possesso della testata. Il 7 maggio riapparve il Corriere della Sera nell'edizione mattutina; il Corriere d'Informazione continuò ad uscire come quotidiano del pomeriggio[3]. Dal successivo mese di giugno le uscite dell'Informazione divennero tre giornaliere: "pomeriggio" (alle 17), "notte" (verso le 20) e "ultima della notte" (verso le 24)[4].
Nel 1954 (direttore Mario Missiroli), Gaetano Afeltra rilanciò il quotidiano arricchendolo di fotoservizi di cronaca, per rispondere al successo del quotidiano concorrente La Notte, apparso nelle edicole milanesi due anni prima, che aveva conosciuto un rapido successo grazie anche allo spazio dato alle notizie di spettacolo[5].
Nel 1961 le due redazioni furono riunificate. Il direttore di fatto dell'Informazione, Gaetano Afeltra, fu nominato vicedirettore del Corriere della Sera con direttore Alfio Russo.

Dopo Afeltra[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1972 Piero Ottone scorporò la direzione del Corriere della Sera da quella del Corriere d'Informazione. Primo direttore del quotidiano del pomeriggio fu Antonio Alberti (15 marzo 1972). Nel 1979 stampava 100.000 copie per due edizioni quotidiane[6].
Il Corriere d'Informazione fu chiuso dall'editore, Rizzoli-Corriere della Sera il 15 dicembre 1981, in seguito al dissesto finanziario provocato dal crac del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi.

Direttori[modifica | modifica wikitesto]

Essendo l'edizione pomeridiana del Corriere della Sera, formalmente il direttore fu lo stesso del Corriere. Perciò l'elenco comprende:

Con la conclusione della direzione Spadolini le due direzioni furono separate. Dopo il 13 marzo 1972 i direttori del Corriere d'Informazione furono:

Nel 1978 fu affidata al caporedattore Carlo Palumbo la realizzazione della versione televisiva del Corriere d'Informazione, un telegiornale trasmesso in diretta da Tele Alto Milanese.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Silvio Bertoldi, Guerra parallela, Sugar editore, 1966. Intervista con Michael Noble, pag. 174.
  2. ^ In pratica era il direttore del Psychological Warfare Branch per il Nord del Paese.
  3. ^ Secondo Uliano Lucas e Tatiana Agliani il Corriere d'Informazione continuò ad uscire per rispondere al successo del «Corriere Lombardo» quotidiano del pomeriggio che primeggiava sulla piazza milanese. Cfr. U. e T. Agliani, La realtà e lo sguardo. Storia del fotogiornalismo in Italia, Giulio Einaudi editore, Torino 2015.
  4. ^ Dino Buzzati, Il giornale segreto, Milano, Fondazione Corriere della sera, 2006 .
  5. ^ U. Lucas e T. Agliani, op. cit., p. 164.
  6. ^ Gabriele Mastellarini, Assalto alla stampa: controllare i media per governare l'opinione pubblica, edizioni Dedalo, 2004, pag. 78.

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