Angelo Di Livio

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Angelo Di Livio
Di Livio alla Juventus nella stagione 1993-1994
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 173 cm
Peso 73 kg
Calcio
Ruolo Centrocampista
Termine carriera 2005
Carriera
Giovanili
1981-1984Roma[1]
Squadre di club1
1984-1985Roma0 (0)
1985-1986Reggiana13 (0)
1986-1987Nocerina31 (1)
1987-1989Perugia72 (4)
1989-1993Padova138 (13)
1993-1999Juventus186 (3)
1999-2005Fiorentina169 (8)[2]
Nazionale
1995-2002Bandiera dell'Italia Italia40 (0)
Carriera da allenatore
2006-2008RomaGiovanili
2008-2010Bandiera dell'Italia ItaliaPreparatore
Palmarès
 Europei di calcio
Argento Belgio-Paesi Bassi 2000
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Angelo Di Livio (Roma, 26 luglio 1966) è un ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Cresciuto nel settore giovanile della Roma e poi emerso nelle categorie minori con le maglie di Perugia e Padova, col passaggio alla Juventus è assurto ai massimi livelli durante il vittorioso ciclo di Marcello Lippi, ottenendo in questa fase i maggiori successi della propria carriera grazie a tre campionati italiani, una Coppa Italia e due Supercoppe italiane in campo nazionale, e la UEFA Champions League, la Coppa Intercontinentale e la Supercoppa UEFA in ambito internazionale. Ha legato la seconda parte della carriera alla Fiorentina, con cui ha vinto un'altra Coppa Italia, diventandone poi capitano e fedelissimo in coincidenza con la ricostruzione societaria d'inizio anni Duemila.

Con la nazionale italiana ha preso parte ai mondiali di Francia 1998 e Corea del Sud-Giappone 2002 e agli europei di Inghilterra 1996 e Belgio-Paesi Bassi 2000.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha due figli, tra cui Lorenzo, anche lui calciatore.[3]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Alla Juventus, durante la gestione di Marcello Lippi, ha giocato come ala tornante o terzino, sia a destra[4] che a sinistra,[5][6] mentre nella Fiorentina ha ricoperto anche il ruolo di centrocampista centrale.[4] Abile in fase difensiva nonché dotato di scatto e resistenza, era noto come Soldatino,[7] soprannome originariamente coniato da Roberto Baggio per sottolinearne la particolare andatura nella corsa,[8] ma che divenne poi, nell'immaginario collettivo, un riconoscimento del suo spirito di sacrificio.[7]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]
Di Livio (accosciato, secondo da sinistra) nella squadra Primavera della Roma 1983-1984

Inizia a giocare a calcio nella Polisportiva Bufalotta, che prende il nome dal quartiere omonimo di Roma in cui Di Livio è cresciuto.[9] All'età di quindici anni passa nelle giovanili della Roma con cui vince nel 1983 il Torneo di Viareggio e l'anno seguente il Campionato Primavera.

Successivamente passa in prestito prima alla Reggiana, in Serie C1, poi alla Nocerina, ancora nella medesima categoria. Approda infine nella stagione 1987-1988 al Perugia, in Serie C2, con cui vince il campionato mettendosi in evidenza assieme a un altro giovane prospetto, Fabrizio Ravanelli; al termine dell'annata la società umbra lo riscatta dalla Roma, e coi biancorossi gioca in C1 fino all'ottobre del 1989, quando nella sessione autunnale di mercato passa al Padova, in Serie B.[6]

Di Livio (a destra) e Del Piero in allenamento al Padova nei primi anni Novanta

Milita nella squadra veneta fino al 1993, realizzando 13 marcature in 138 partite di campionato.

Juventus[modifica | modifica wikitesto]

Dopo questa lunga trafila nelle serie minori, arriva alla Juventus per volontà di Giovanni Trapattoni,[6] acquistato per 4 miliardi di lire.[10] Debutta così in Serie A all'età di ventisette anni, nella trasferta sul campo della Roma (2-1 per i padroni di casa) del 5 settembre 1993. Realizza il suo primo gol in bianconero il 27 ottobre seguente, nella partita di Coppa Italia persa per 4-3 contro il Venezia, mentre la prima marcatura in campionato arriva solo all'inizio della sua seconda stagione con la Vecchia Signora, il 25 settembre 1994, nell'1-0 ai danni della Sampdoria. È inoltre suo l'assist per il primo gol in bianconero di Alessandro Del Piero[11], già suo compagno di squadra a Padova. Segna anche una rete in Champions League, nel settembre del 1995 contro i rumeni della Steaua Bucarest, partita che vede i torinesi prevalere 3-0.

Di Livio (accosciato, primo da destra) nella Juventus 1997-1998

È stato uno dei titolari inamovibili nella plurivittoriosa Juventus di Marcello Lippi, con cui nella seconda metà degli anni Novanta ha conquistato in ambito nazionale 3 scudetti, una Coppa Italia e 2 Supercoppe di Lega, e in campo internazionale una Champions League – entrando nel ristretto novero dei calciatori capaci di vincere il massimo trofeo europeo per club nella propria città di nascita (Roma), preceduto da Mateos e Muñoz (Madrid) e da Stepney (Londra), ed eguagliato da Anelka (Parigi) e Bale (Cardiff)[12] –, una Supercoppa UEFA e una Coppa Intercontinentale.

Fiorentina[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante il forte legame con la maglia bianconera, nell'estate del 1999 viene ceduto controvoglia dalla società torinese[13] alla Fiorentina. Con i viola vince la Coppa Italia 2000-2001, la sua seconda dopo quella con i bianconeri; tuttavia l'anno dopo, quando peraltro eredita da Rui Costa la fascia di capitano,[14] pur assurgendo a «uomo-simbolo» della squadra[15] non può evitarne la retrocessione in Serie B, arrivata a corollario di una grave crisi societaria.[16]

Di Livio (accosciato, primo da destra) nella Fiorentina vincitrice della Coppa Italia 2000-2001

Con la Fiorentina scomparsa nell'estate 2002 per fallimento,[16] Di Livio rimane a Firenze e sposa il progetto della neonata Florentia Viola,[6] società che si fa portatrice della tradizione sportiva del precedente club gigliato, e con cui il centrocampista, anche qui in veste di capitano, riparte dalla Serie C2. Il nuovo sodalizio fiorentino vince il torneo, ottenendo al contempo la promozione d'ufficio in Serie B per meriti sportivi. Di Livio resta coi viola, nel frattempo riappropriatisi della storica denominazione societaria, anche nelle due stagioni seguenti, la prima in serie cadetta e la seconda (dopo la vittoria nello spareggio interdivisionale contro il Perugia) in Serie A, categoria nella quale disputa la sua ultima gara nel 2005. A fine stagione la Fiorentina non gli rinnova il contratto, sicché Di Livio sceglie di chiudere l'attività agonistica.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Ha esordito in nazionale maggiore a 29 anni, il 6 settembre 1995, nella partita Italia-Slovenia (1-0). Convocato nelle gestioni di quattro diversi commissari tecnici, ha preso parte al campionato d'Europa 1996 in Inghilterra (con Arrigo Sacchi), al campionato del mondo 1998 in Francia (con Cesare Maldini), al campionato d'Europa 2000 in Belgio e nei Paesi Bassi (con Dino Zoff) e, a quasi trentasei anni, al campionato del mondo 2002 in Corea del Sud e Giappone (con Giovanni Trapattoni).

Di Livio (a destra) in nazionale nel 1997, mentre festeggia con Ravanelli (a sinistra) un gol di Roberto Baggio (al centro).

Il 18 giugno 2002 gioca la sua ultima partita in nazionale, negli ottavi di finale dei mondiali nippo-coreani, contro la Corea del Sud: memorabile, nell'occasione, lo sguardo rivolto all'arbitro Byron Moreno, a seguito dell'espulsione di Francesco Totti.[17] Ha collezionato 40 presenze con gli Azzurri, di cui solo 12 per tutta la durata del match.

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Dirigeva a Roma la Scuola Calcio "Polisportiva delle Vittorie"[senza fonte], poi chiusa per fallimento. Dal 2006 al 2008[senza fonte] ha fatto parte dello staff tecnico delle giovanili della Roma in qualità di allenatore,[5] mentre dal 28 giugno 2008 al 2010[senza fonte] ha fatto parte dello staff di Marcello Lippi in nazionale.[18]

Ha collaborato come inviato e commentatore con Dahlia TV.[19] È commentatore tecnico e opinionista televisivo per i canali nazionali Rai Sport 1[20] e Sky Sport, oltre alla rete locale Teleroma 56. È inoltre opinionista per Tele Radio Stereo[21] e per la web radio LiveRadio365,[22] nonché per la web TV de La Gazzetta dello Sport.[23]

Ha interpretato se stesso nel film La mia squadra del cuore di Domenico Costanzo e Giuseppe Ferlito.[24]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 29 maggio 2005.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1984-1985 Bandiera dell'Italia Roma A 0 0 CI 0 0 CdC 0 0 - - - 0 0
1985-1986 Bandiera dell'Italia Reggiana C1 13 0 CI+CI-C ?+? ?+? - - - - - - 13+ 0+
1986-1987 Bandiera dell'Italia Nocerina C1 31 1 CI-C ? ? - - - - - - 31+ 1+
1987-1988 Bandiera dell'Italia Perugia C2 34 3 CI-C ? ? - - - - - - 34+ 3+
1988-1989 C1 33 1 CI-C ? ? - - - - - - 33+ 1+
lug.-ott. 1989 C1 5 0 CI-C ? ? - - - - - - 5+ 0+
Totale Perugia 72 4 ? ? - - - - 72+ 4+
ott. 1989-1990 Bandiera dell'Italia Padova B 29 2 CI 0 0 - - - - - - 29 2
1990-1991 B 36 3 CI 0 0 - - - - - - 36 3
1991-1992 B 36 3 CI 4 0 - - - - - - 40 3
1992-1993 B 36 5 CI 1 0 - - - - - - 37 5
Totale Padova 137 13 5 0 - - - - 142 13
1993-1994 Bandiera dell'Italia Juventus A 33 0 CI 2 1 CU 2 0 - - - 37 1
1994-1995 A 27 1 CI 9 0 CU 10 0 - - - 46 1
1995-1996 A 32 0 CI 2 0 UCL 9 1 SI 1 0 44 1
1996-1997 A 32 1 CI 4 0 UCL 11 0 SU+CInt 2+1 0 50 1
1997-1998 A 30 0 CI 6 0 UCL 7 0 SI 1 0 44 0
1998-1999 A 33+2[25] 1 CI 4 1 UCL 8 0 SI 1 0 48 2
Totale Juventus 187+2 3 27 2 47 1 6 0 269 6
1999-2000 Bandiera dell'Italia Fiorentina A 30 2 CI 2 0 UCL 14[26] 0 - - - 46 2
2000-2001 A 33 1 CI 8 0 CU 2 0 - - - 43 1
2001-2002 A 32 1 CI 0 0 CU 4 0 SI 1 0 37 1
2002-2003 C2 21 0 CI-C 3 0 - - - - - - 24 0
2003-2004 B 41+2[27] 4 CI-C 2 0 - - - - - - 45 4
2004-2005 A 12 0 CI 7 0 - - - - - - 19 0
Totale Fiorentina 169+2 8 22 0 20 0 1 0 214 8
Totale carriera 613 29 49+ 2+ 67 1 7 0 736+ 32+

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
6-9-1995 Udine Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Slovenia Slovenia Qual. Euro 1996 -
8-10-1995 Spalato Croazia Bandiera della Croazia 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1996 -
24-1-1996 Terni Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera del Galles Galles Amichevole - Uscita al 79’ 79’
29-5-1996 Cremona Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera del Belgio Belgio Amichevole - Uscita al 46’ 46’
1-6-1996 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
11-6-1996 Liverpool Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Russia Russia Euro 1996 - 1º turno - Uscita al 62’ 62’
19-6-1996 Manchester Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Germania Germania Euro 1996 - 1º turno - Ingresso al 81’ 81’
5-10-1996 Chișinău Moldavia Bandiera della Moldavia 1 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 - Ingresso al 46’ 46’
9-10-1996 Perugia Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Georgia Georgia Qual. Mondiali 1998 - Uscita al 82’ 82’
22-1-1997 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord Amichevole - Uscita al 79’ 79’
12-2-1997 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 -
29-3-1997 Trieste Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Moldavia Moldavia Qual. Mondiali 1998 - Uscita al 75’ 75’
2-4-1997 Chorzów Polonia Bandiera della Polonia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 -
30-4-1997 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Qual. Mondiali 1998 -
4-6-1997 Nantes Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Torneo di Francia - Uscita al 46’ 46’
8-6-1997 Lione Italia Bandiera dell'Italia 3 – 3 Bandiera del Brasile Brasile Torneo di Francia - Ingresso al 88’ 88’
11-6-1997 Parigi Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Francia Francia Torneo di Francia -
10-9-1997 Tbilisi Georgia Bandiera della Georgia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 -
11-10-1997 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Qual. Mondiali 1998 -
28-1-1998 Catania Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Slovacchia Slovacchia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
2-6-1998 Göteborg Svezia Bandiera della Svezia 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
11-6-1998 Bordeaux Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera del Cile Cile Mondiali 1998 - 1º turno - Uscita al 61’ 61’
17-6-1998 Montpellier Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera del Camerun Camerun Mondiali 1998 - 1º turno - Ingresso al 83’ 83’
27-6-1998 Marsiglia Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Norvegia Norvegia Mondiali 1998 - Ottavi di finale - Ingresso al 63’ 63’
3-7-1998 Parigi Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 dts
(3-4 dtr)
Bandiera della Francia Francia Mondiali 1998 - Quarti di finale -
5-6-1999 Bologna Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera del Galles Galles Qual. Euro 2000 - Ingresso al 69’ 69’
9-6-1999 Losanna Svizzera Bandiera della Svizzera 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2000 - Ingresso al 60’ 60’
11-6-2000 Arnhem Turchia Bandiera della Turchia 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Euro 2000 - 1º turno - Ingresso al 83’ 83’
19-6-2000 Eindhoven Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Svezia Svezia Euro 2000 - 1º turno - Uscita al 64’ 64’
7-10-2000 Milano Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Romania Romania Qual. Mondiali 2002 -
11-10-2000 Ancona Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Georgia Georgia Qual. Mondiali 2002 -
15-11-2000 Torino Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Amichevole - Uscita al 52’ 52’
28-3-2001 Trieste Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera della Lituania Lituania Qual. Mondiali 2002 - Ingresso al 82’ 82’
25-4-2001 Perugia Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera del Sudafrica Sudafrica Amichevole - Ingresso al 82’ 82’
2-6-2001 Tbilisi Georgia Bandiera della Georgia 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2002 - Ingresso al 58’ 58’
6-10-2001 Parma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Qual. Mondiali 2002 - Ingresso al 79’ 79’
7-11-2001 Saitama Giappone Bandiera del Giappone 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 89’ 89’
18-5-2002 Praga Rep. Ceca Bandiera della Rep. Ceca 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 69’ 69’
3-6-2002 Sapporo Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Mondiali 2002 - 1º turno - Ingresso al 64’ 64’
18-6-2002 Daejeon Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 gg Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud Mondiali 2002 - Ottavi di finale - Uscita al 72’ 72’
Totale Presenze (68º posto) 40 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Da sinistra: gli juventini Carrera, Di Livio, Del Piero e Giancarlo Marocchi festeggiano la vittoria della Coppa Italia 1994-1995
Di Livio solleva il trofeo della Champions League 1995-1996, tra il compagno di squadra Conte (a sinistra) e il capitano juventino Vialli (a destra).
Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]
Roma: 1983
Roma: 1983-1984
Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Perugia: 1987-1988 (girone C)
Florentia Viola: 2002-2003 (girone B)
Juventus: 1994-1995, 1996-1997, 1997-1998
Juventus: 1994-1995
Fiorentina: 2000-2001
Juventus: 1995, 1997
Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Juventus: 1995-1996
Juventus: 1996
Juventus: 1996

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Perrone.
  2. ^ 171 (8) se si considera il doppio spareggio interdivisionale della Serie B 2003-2004.
  3. ^ Francesco Oddi, Papà Di Livio: "Lorenzo? Ha più qualità di me, ed è già maturo", su gazzetta.it, 7 gennaio 2016.
  4. ^ a b Polverosi, p. 675.
  5. ^ a b Di Livio: "Capello non mi volle alla Roma", su tuttomercatoweb.com, 15 ottobre 2006. URL consultato il 9 agosto 2010.
  6. ^ a b c d Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Angelo DI LIVIO, su tuttojuve.com, 3 agosto 2010. URL consultato il 9 agosto 2010.
  7. ^ a b Marco Ansaldo, Angelo Di Livio, in Vialli e Sousa primi della classe, La Stampa, 22 maggio 1995, p. 33.
  8. ^ Giorgio Dell'Arti e Maria Elena Ribezzo, Angelo Di Livio, su cinquantamila.it, 17 gennaio 2014. URL consultato il 29 ottobre 2016.
  9. ^ Pianeta-calcio.it. URL consultato il 23 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2013).
  10. ^ Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 10 (1993-1994), Panini, 2012, p. 10.
  11. ^ Alex Del Piero Story, su timetoast.com.
  12. ^ (EN) Andrew Richardson, Gareth Bale to make history if Real Madrid beat Juventus in Champions League final as sixth man to win it in home city, su thesun.co.uk, 10 maggio 2017.
  13. ^ Di Livio, l'odio del grande ex «La Juve mi ha scaricato, meritavo maggior rispetto», in Il Tirreno, 17 dicembre 1999. URL consultato il 9 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2011).
  14. ^ Luca Calamai e Filippo Grimaldi, «Basta con le barzellette», in La Gazzetta dello Sport, 27 luglio 2001.
  15. ^ Luca Calamai, Il dopo Rui Costa è un partita in tre mosse, in La Gazzetta dello Sport, 25 luglio 2001.
  16. ^ a b Il lungo calvario della Fiorentina, su repubblica.it, 1º agosto 2002.
  17. ^ Di Livio: «Moreno rovinò il mio Mondiale» [collegamento interrotto], su violanews.com, 8 giugno 2010. URL consultato il 9 agosto 2010.
  18. ^ Niccolò Schirru, Di Livio osserva i rossoblù, su tuttomercatoweb.com, 21 febbraio 2010. URL consultato il 9 agosto 2010.
  19. ^ Simone Rossi, La nuova stagione Dahlia - Calcio Serie A, B, NFL, Volley e Palermo Channel, su digital-sat.it, Digital-Sat, 28 luglio 2010. URL consultato il 9 agosto 2010.
  20. ^ Mondo Rai /appuntamenti e novità: su Rai2 'Pechino Express' vicino alla meta, in adnkronos.com, 22 ottobre 2013.
  21. ^ Angelo Di Livio / Speaker, su teleradiostereo.it, Tele Radio Stereo. URL consultato il 21 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2018).
  22. ^ Enrico De Rossi ed Angelo Di Livio, su liveradio365.com. URL consultato il 24 dicembre 2011.
  23. ^ Calcio, Di Livio a Gazza Offside: ogni lunedì alle 10 il Web show sulla serie A, in gazzetta.it, 1º settembre 2013.
  24. ^ La mia squadra del cuore Archiviato il 2 giugno 2008 in Internet Archive. Cinemaimmagina.it
  25. ^ Doppio spareggio per Coppa UEFA/Intertoto.
  26. ^ 2 presenze nel Terzo turno preliminare.
  27. ^ Doppio spareggio interdivisionale.
  28. ^ Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig. Angelo Di Livio, su quirinale.it. URL consultato il 9 agosto 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Massimo Perrone (a cura di), Il libro del calcio italiano 1999/2000, Roma, Corriere dello Sport - Stadio, 1999, p. 49.
  • Alberto Polverosi, DI LIVIO, Angelo, in Enciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]