Fabio Pecchia

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Fabio Pecchia
Pecchia al Napoli nel 1996
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 172 cm
Peso 70 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Squadra Parma
Termine carriera 1º luglio 2009 - giocatore
Carriera
Giovanili
1985-1992Avellino
Squadre di club1
1991-1993Avellino33 (1)
1993-1997Napoli125 (15)
1997-1998Juventus21 (1)
1998-1999Sampdoria26 (1)
1999-2000Torino22 (1)
2000-2001Napoli27 (6)
2001-2002Bologna33 (5)
2002-2003Como27 (6)
2003-2004Bologna27 (4)
2004-2005Siena23 (2)
2005-2006Bologna32 (3)
2006-2007Ascoli6 (1)
2007Foggia18 (4)
2007-2008Frosinone26 (1)
2008-2009Foggia24 (1)
Nazionale
1991-1996Bandiera dell'Italia Italia U-2111 (0)
1996Bandiera dell'Italia Italia olimpica3 (0)
Carriera da allenatore
2009-2010FoggiaVice
2011Gubbio
2012-2013Latina
2013-2015NapoliVice
2015-2016Real MadridVice
2016Newcastle UtdVice
2016-2018Verona
2019Avispa Fukuoka
2019-2020Juventus U23
2021-2022Cremonese
2022-Parma
Palmarès
 Europei di calcio Under-21
Oro Spagna 1996
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 2 giugno 2022

Fabio Pecchia (Formia, 24 agosto 1973) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, tecnico del Parma.

Cresciuto nell'Avellino, ha poi legato i maggiori trascorsi agonistici al Napoli, squadra che ha contrassegnato la sua prima parte di carriera. La seconda parte l'ha visto protagonista di un lungo peregrinare per l'Italia, a cominciare dalla Juventus con cui ha conseguito i suoi maggiori trionfi sportivi, con la vittoria di uno Scudetto (1997-1998) e una Supercoppa italiana (1997); annovera inoltre nel palmarès una Coppa Italia Serie C col Foggia nell'edizione 2006-2007.

Ha fatto parte della nazionale Under-21, con cui ha vinto il campionato europeo di categoria nel 1996, e della nazionale olimpica con cui ha partecipato al torneo di Atlanta 1996.

Da allenatore ha conseguito due promozioni in Serie A, con Verona (2016-2017) e Cremonese (2021-2022), oltreché la vittoria di una Coppa Italia Serie C con la Juventus U23 (2019-2020).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Diplomato ragioniere ad Avellino nel corso degli anni 90, successivamente nel 2007, durante il periodo di militanza a Foggia, consegue la laurea in giurisprudenza all'Università degli Studi di Napoli Federico II.[1]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Era un centrocampista abile a giostrare su entrambe le fasce, nonostante fosse il destro il suo piede preferito. Era molto abile nelle verticalizzazioni e molto veloce con la palla al piede, qualità che gli consentivano di ribaltare efficacemente il gioco, rendendosi molto pericoloso in fase offensiva.[2]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Avellino[modifica | modifica wikitesto]

A 12 anni entra alle giovanili dell'Avellino. Esordisce in prima squadra nella stagione 1991-1992 in serie cadetta, con 4 presenze a fine campionato. La stagione successiva, 1992-1993, Pecchia è confermato all'Avellino frattanto sceso in Serie C1. Diventa titolare e a fine campionato mette a referto 29 presenze e un gol.

Gli anni al Napoli[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione successiva passa in Serie A; comprato inizialmente dal Parma, il suo cartellino è subito ceduto al Napoli. Debutta in Serie A il 29 agosto 1993: a 20 anni diviene il perno del centrocampo azzurro: il tecnico Marcello Lippi lo utilizza per esprimere la sua tattica fatta di verticalizzazioni e gioco veloce. Pecchia comprende questo modulo e, grazie a una buona visione di gioco e duttilità tattica, s'impone come uno dei migliori talenti italiani dell'epoca.[3]

Piccolo e generoso centrocampista, un andirivieni per il campo, Pecchia emerge rapidamente quale leader del centrocampo partenopeo di metà anni 90.[4] Nella sua prima stagione in massima serie realizza 4 reti in 33 partite, contribuendo alla qualificazione in Coppa UEFA. Gioca a Napoli per altre tre stagioni, diventando pur a fronte della giovane età uno dei senatori dello spogliatoio azzurro[4] e apportando un contributo importante al club, aggravato da pesanti debiti finanziari,[4] in anni difficili per la società partenopea che si aggrappa soltanto a intuizioni della dirigenza e sacrifici della squadra.[3]

Nella stagione 1996-1997, complice l'assenza prolungata di Bordin, ad appena 23 anni diventa de facto capitano del Napoli.[4] Sotto la guida tecnica di Luigi Simoni, gli azzurri giungono a sorpresa alla sosta natalizia al secondo posto in classifica. Nella stessa stagione raggiunge la finale di Coppa Italia, disputata contro il Vicenza, segnando il gol vittoria nella partita di andata;[5] una rete tuttavia ininfluente, poiché nel match di ritorno il Napoli viene sconfitto ai supplementari dalla squadra berica. Seppur molto legato alla maglia azzurra,[4] per esigenze di bilancio nell'estate 1997 viene "sacrificato" con la cessione alla Juventus per 10 miliardi di lire.[6] Farà ritorno a Napoli tre anni dopo, collezionando in totale coi partenopei 152 presenze e 21 reti.

Juventus e stagioni altalenanti[modifica | modifica wikitesto]
Pecchia in azione alla Juventus nella stagione 1997-1998

Alla Juventus, dove ritrova Lippi, colleziona 21 presenze e un gol nella stagione 1997-1998, pur facendo parte delle seconde linee a causa della presenza nel centrocampo bianconero di più quotati elementi, su tutti i francesi Zidane e Deschamps.[7] L'arrivo nel mercato autunnale dell'olandese Davids[7] restringe ulteriormente lo spazio in campo per Pecchia, che comunque realizza un gol decisivo nella trasferta di Empoli dando così un suo contributo per la conquista a fine stagione dello Scudetto.[2]

Desideroso di giocare con continuità, chiede la cessione (scelta di cui avrà motivo di rammaricarsi col senno di poi)[7] e viene così dirottato, dapprima in compartecipazione e in seguito a titolo definitivo, alla Sampdoria per il campionato 1998-1999. Segue poi le esperienze al Torino (1999-2000), e infine di nuovo al Napoli (2000-2001). Questi tre tornei si concludono sempre con la retrocessione in Serie B della squadra in cui milita Pecchia.

Nella stagione 2001-2002 torna comunque in Serie A grazie al Bologna, nelle cui file gioca 33 partite segnando 5 gol. L'anno seguente passa al Como (2002-2003), neopromosso in massima categoria; segna 6 gol ma la squadra è retrocessa in Serie B.

Nel 2003 torna a Bologna, poi passa al Siena (2004-2005) dove contribuisce a evitare la retrocessione, per poi tornare nuovamente a Bologna, stavolta in Serie B (2005-2006), con 32 presenze e 3 gol segnati. Nella stagione 2006-2007 gioca nell'Ascoli, in Serie A; la retrocessione a fine anno in Serie B per Pecchia è la quinta con cinque squadre diverse.

Ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 2007 passa al Foggia, in Serie C1. Il successivo 10 luglio è acquistato dal Frosinone, in Serie B; coi giallazzurri colleziona 26 presenze e sigla una rete nella gara interna col Chievo. Nel giugno 2008 torna a Foggia firmando un contratto fino al 2010, ma nell'estate 2009 si ritira anticipatamente dall'attività agonistica.

In carriera ha collezionato 446 presenze e realizzato 50 reti: 337 presenze 41 reti in Serie A, 62 presenze 4 reti in Serie B, 47 presenze 5 reti in Serie C1.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima metà degli anni 90 fa parte della nazionale Under-21, agli ordini del commissario tecnico Cesare Maldini, con cui ha vinto l'europeo di categoria nell'edizione 1996. Nello stesso anno partecipa, con la nazionale olimpica sempre guidata da Maldini, al torneo olimpico di Atlanta 1996 che vede gli azzurrini eliminati al primo turno.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2009-2010 inizia la carriera in panchina ricoprendo il ruolo di vice per Antonio Porta al Foggia.

Nel giugno 2011 diventa allenatore del Gubbio, in Serie B, in sostituzione di Vincenzo Torrente.[8] Dopo la qualificazione in Coppa Italia ottenuta eliminando l'Atalanta, squadra di Serie A, gli umbri hanno un difficile avvio di campionato; all'allenatore è fatale la sconfitta maturata nei minuti finali per 2-1 sul campo del Crotone, sicché il successivo 16 ottobre viene esonerato.[9]

Pecchia nel 2011

Nell'estate 2012 si siede sulla panchina del Latina, in Prima Divisione. La squadra pontina è la sorpresa positiva del campionato e Pecchia la mantiene in testa alla classifica per buona parte della stagione, oltre a qualificarsi per la finale della Coppa Italia di Lega Pro col Viareggio, imponendosi peraltro il 3 aprile 2013 nella gara di andata; tuttavia viene esonerato appena cinque giorni dopo, in seguito alla sconfitta in campionato sul terreno del Benevento, coi laziali terzi in classifica.

Frattanto il 5 luglio 2012 aveva acquisito a Coverciano il titolo di allenatore di Prima Categoria UEFA Pro, col diritto di ricoprire il ruolo di tecnico in una squadra di massima serie.[10]

Vice di Benítez, Verona[modifica | modifica wikitesto]

Nel giugno 2013 diventa allenatore in seconda al Napoli di Rafael Benítez; per Pecchia si tratta del terzo ritorno nella città partenopea. Nell'estate 2015 segue Benítez al Real Madrid, anche qui con il ruolo di vice;[11] il 4 gennaio 2016, a seguito dell'esonero del tecnico spagnolo, viene a sua volta sollevato dall'incarico. Nel marzo 2016, sempre al seguito di Benítez, subentra come vice al Newcastle Utd.

Il 1º giugno seguente interrompe la collaborazione con l'allenatore spagnolo e si accorda con il Verona, neoretrocesso in Serie B.[12] Con i gialloblù si piazza al secondo posto nel torneo cadetto, conquistando la promozione in Serie A. La stagione seguente non riesce a evitare il penultimo posto e l'immediato declassamento, lasciando la guida della squadra a fine campionato dopo essere stato a lungo contestato dalla piazza scaligera.[13]

Avispa Fukuoka e Juventus U23[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre 2018 si trasferisce ai giapponesi dell'Avispa Fukuoka, club militante in J2 League,[14] con cui rimane fino al giugno 2019, quando si dimette per motivi personali.[15]

L'estate seguente torna in Italia prendendo in mano la Juventus U23,[16] in Serie C. Con la seconda squadra bianconera è autore di una positiva annata, che vede il raggiungimento dei quarti di finale dei play-off,[17] e culminata nello storico successo nella Coppa Italia di Serie C — la prima affermazione nel calcio professionistico italiano per una cosiddetta squadra B —, vinta il 27 giugno 2020 superando la Ternana nella finale di Cesena.[18]

Cremonese e Parma[modifica | modifica wikitesto]

Lasciati i piemontesi a fine stagione,[19] rimane inattivo per alcuni mesi finché il 7 gennaio 2021 subentra a Pierpaolo Bisoli alla guida della Cremonese, in Serie B,[20] traghettando i grigiorossi in un campionato di metà classifica. Nella stagione seguente, la Cremonese di Pecchia è la sorpresa del torneo cadetto: la squadra lotta per tutto l'arco del campionato ai vertici della classifica e, proprio all'ultimo turno, riesce a raggiungere il secondo posto che vale la promozione diretta in Serie A, a ventisei anni dalla precedente apparizione grigiorossa.[21] La cosa gli varrà l'assegnazione della Panchina d'argento dal Settore Tecnico della FIGC.[22]

Nonostante la promozione, considerato esaurito il suo ciclo a Cremona,[23] risolve il contratto con il club lombardo al termine della stagione[24] e, il 2 giugno 2022, si accorda col Parma, sempre in serie cadetta.[25] Nel campionato seguente, dopo avere concluso la stagione regolare al quarto posto, la squadra di Pecchia viene eliminata dal Cagliari nella semifinale dei play-off.[26]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 16 marzo 2024. In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
lug.-ott. 2011 Bandiera dell'Italia Gubbio B 10 1 4 5 CI 2 1 1 0 - - - - - - - - - - 12 2 5 5 16,67 Eson.
2012-apr. 2013 Bandiera dell'Italia Latina 1D 26 13 8 5 CI-LP 9 5 1 3 - - - - - - - - - - 35 18 9 8 51,43 Eson.
2016-2017 Bandiera dell'Italia Verona B 42 20 14 8 CI 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 45 22 14 9 48,89 (prom.)
2017-2018 A 38 7 4 27 CI 3 1 1 1 - - - - - - - - - - 41 8 5 28 19,51 19º (retr.)
Totale Verona 80 27 18 35 6 3 1 2 - - - - - - - - 86 30 19 37 34,88
2019 Bandiera del Giappone Avispa Fukuoka J2 16 4 4 8 CdI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 16 4 4 8 25,00 Dimis.
2019-2020 Bandiera dell'Italia Juventus U23 C 27+2[27] 8+1 12+1 7+0 CI-C 8 6 1 1 - - - - - - - - - - 37 15 14 8 40,54 10º
gen.-giu. 2021 Bandiera dell'Italia Cremonese B 21 9 6 6 CI - - - - - - - - - - - - - - 21 9 6 6 42,86 Sub. 13º
2021-2022 B 38 20 9 9 CI 1 0 1 0 - - - - - - - - - - 39 20 10 9 51,28 (prom.)
Totale Cremonese 59 29 15 15 1 0 1 0 - - - - - - - - 60 29 16 15 48,33
2022-2023 Bandiera dell'Italia Parma B 38+2[27] 17+0 10+1 11+1 CI 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 43 19 11 13 44,19
2023-2024 B 30 19 8 3 CI 3 2 1 0 - - - - - - - - - - 33 21 9 3 63,64 in corso
Totale Parma 70 36 19 15 6 4 1 1 - - - - - - - - 76 40 20 16 52,63
Totale carriera 290 119 81 90 32 19 6 7 - - - - - - - - 322 138 87 97 42,86

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Juventus: 1997
Juventus: 1997-1998
Foggia: 2006-2007

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

1996

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Juventus U23: 2019-2020

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

2021-2022

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Andrea Prudente, Pecchia: ci ho messo 10 anni ma sono diventato avvocato, su calciofoggia.it, 26 marzo 2007. URL consultato il 6 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2017).
  2. ^ a b Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Fabio PECCHIA, su tuttojuve.com, 24 agosto 2013.
  3. ^ a b Leonardo Ciccarelli, La storia siete voi: L'Avvocato Fabio Pecchia, su tuttonapoli.net, 26 giugno 2013.
  4. ^ a b c d e Carratelli.
  5. ^ Carratelli, p. 415.
  6. ^ Panini, p. 10.
  7. ^ a b c Claudio D'Amato, Fabio Pecchia, l'Avvocato del centrocampo che oggi guida la Cremonese, su goal.com, 24 agosto 2021.
  8. ^ Gubbio: Fabio Pecchia nuovo allenatore, su asgubbio1910.com, 18 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2011).
  9. ^ Gubbio: esonerato Fabio Pecchia, su asgubbio1910.com, 16 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2011).
  10. ^ Luca Esposito, Coverciano, Roby Baggio tra i nuovi allenatori, su tuttomercatoweb.com, 5 luglio 2012.
  11. ^ Alessandra Bocci, Real, Benitez firma e piange: "Sono a casa. Obiettivi? Bel gioco e trofei", su gazzetta.it, 3 giugno 2015.
  12. ^ Ufficiale: Pecchia è il nuovo tecnico dell'Hellas, su hellasverona.it, 1º giugno 2016. URL consultato il 6 giugno 2016 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2016).
  13. ^ Pecchia: "Raccolto poco. A Verona mai amato", su sport.sky.it, 29 aprile 2018.
  14. ^ Daniel Uccellieri, Pecchia riparte dal Giappone. Ha firmato con l'Avispa Fukuoka, su tuttomercatoweb.com, 14 dicembre 2018.
  15. ^ Pecchia dice addio all'Avispa Fukuoka: "Torno in Italia per motivi personali", su alfredopedulla.com, 3 giugno 2019.
  16. ^ Under 23, Fabio Pecchia è il nuovo allenatore!, su juventus.com, 26 giugno 2019.
  17. ^ Under 23, la rimonta non basta, su juventus.com, 13 luglio 2020.
  18. ^ Under 23 storica: conquista la Coppa Italia Serie C!, su juventus.com, 27 giugno 2020.
  19. ^ Grazie di tutto, Mister Pecchia!, su juventus.com, 17 luglio 2020.
  20. ^ Pecchia novo allenatore della Cremonese, su uscremonese.it, 7 gennaio 2021.
  21. ^ Cremonese, è Serie A, su uscremonese.it, 7 maggio 2022. URL consultato il 7 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2022).
  22. ^ Stefano Pioli vince la 31ª edizione della Panchina d'oro: "Sento ancora le emozioni dello scudetto vinto con il Milan", su figc.it, 20 febbraio 2023.
  23. ^ La lettera di Fabio Pecchia, su uscremonese.it, 21 maggio 2022.
  24. ^ Risoluzione del contratto per Pecchia, su uscremonese.it, 31 maggio 2022.
  25. ^ Fabio Pecchia è l'allenatore crociato, su parmacalcio1913.com, 2 giugno 2022. URL consultato il 2 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2023).
  26. ^ Stefano Fonsato, Serie B - Parma-Cagliari 0-0: un gol annullato a Lapadula, uno "fantasma" di Bonny, ma nessuno buono. Sardi in finale, su eurosport.it, 3 giugno 2023.
  27. ^ a b Play-off.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mimmo Carratelli, La grande storia del Napoli - Dal 1926 al 2008 anno per anno, tutto sulla squadra azzurra, San Lazzaro di Savena, Marchesini, 2008, ISBN 978-88-88225-19-7.
  • Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 14 (1997-1998), Modena, Panini, 2012.

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