Finale della UEFA Europa League 2012-2013

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Voce principale: UEFA Europa League 2012-2013.
Finale della UEFA Europa League 2012-2013
Una fase di gioco della finale disputata all'Amsterdam ArenA
Informazioni generali
Sport Calcio
CompetizioneUEFA Europa League 2012-2013
Data15 maggio 2013
CittàAmsterdam
ImpiantoAmsterdam ArenA
Spettatori46 163
Dettagli dell'incontro
Benfica Chelsea
1 2
ArbitroBandiera dei Paesi Bassi Björn Kuipers
MVPBandiera della Serbia Branislav Ivanović
Successione
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La finale della 4ª edizione della Europa League si è disputata il 15 maggio 2013 all'Amsterdam ArenA di Amsterdam, tra i portoghesi del Benfica e gli inglesi del Chelsea.

L'incontro, arbitrato dall'olandese Björn Kuipers, ha visto la vittoria degli inglesi che si sono imposti per 2-1 sui portoghesi conquistando per la prima volta in assoluto il trofeo. Il Chelsea ha ottenuto inoltre il diritto di affrontare i vincitori della UEFA Champions League 2012-2013, i tedeschi del Bayern Monaco, nella Supercoppa UEFA 2013.

Le squadre[modifica | modifica wikitesto]

Squadre Partecipazioni precedenti
Bandiera del Portogallo Benfica 1 (1983)
Bandiera dell'Inghilterra Chelsea Nessuna

Il cammino verso la finale[modifica | modifica wikitesto]

Il Benfica di Jorge Jesus, proveniente dalla fase a gironi della UEFA Champions League, esordisce nei sedicesimi contro i tedeschi del Bayer Leverkusen, che vengono sconfitti con un risultato complessivo di 3-1 tra andata e ritorno. Agli ottavi di finale i francesi del Bordeaux capitolano in entrambi i match, 1-0 in Portogallo con rete di Rodrigo e 3-2 in Francia con gol di Jardel e doppietta di Cardozo, per un totale di 4-2 nel computo finale. Ai quarti gli inglesi del Newcastle Utd vengono battuti con un aggregato complessivo di 4-2 nel doppio confronto. In semifinale i turchi del Fenerbahçe, dopo aver vinto 1-0 al Şükrü Saraçoğlu, vengono sconfitti con un netto 3-1 all'Estádio da Luz grazie alla doppietta di Cardozo e alla rete di Gaitán. I portoghesi raggiungono per la seconda volta l'atto finale della competizione, a distanza di trent'anni dall'ultimo disputato.

Il Chelsea di Rafael Benítez (subentrato a Roberto Di Matteo nel mese di novembre), campione d'Europa uscente e proveniente dalla fase a gironi della UEFA Champions League, esordisce nei sedicesimi contro i cechi dello Sparta Praga e dopo aver vinto 1-0 in Repubblica Ceca con gol di Oscar, si qualifica al turno successivo grazie al pareggio in extremis (1-1) di Hazard nella gara di ritorno a Londra. Agli ottavi di finale l'urna di Nyon sorteggia i rumeni dello Steaua Bucarest che, dopo essersi imposti 1-0 in Romania, vengono sconfitti con un netto 3-1 allo Stamford Bridge. Ai quarti i russi del Rubin Kazan', capaci di eliminare in precedenza i campioni uscenti dell'Atlético Madrid, vengono battuti con un risultato complessivo di 5-4 tra andata e ritorno (vittoria 3-1 in Inghilterra e sconfitta 3-2 in Russia). In semifinale gli svizzeri del Basilea vengono superati con un aggregato totale di 5-2 nel doppio confronto. Per i Blues si tratta della prima finale assoluta in questa competizione, diventando inoltre il primo club della storia a raggiungere l'atto finale dell'Europa League in qualità di detentore della Champions League.

Tabella riassuntiva del percorso[modifica | modifica wikitesto]

Note: In ogni risultato sottostante, il punteggio della finalista è menzionato per primo. (C: Casa; T: Trasferta)

Bandiera del Portogallo Benfica Turno Bandiera dell'Inghilterra Chelsea
Champions League Champions League
Avversario Risultato Fase a gironi (CL) Avversario Risultato
Bandiera della Scozia Celtic 0–0 (T) Giornata 1 Bandiera dell'Italia Juventus 2–2 (C)
Bandiera della Spagna Barcellona 0–2 (C) Giornata 2 Bandiera della Danimarca Nordsjælland 4–0 (T)
Bandiera della Russia Spartak Mosca 1–2 (T) Giornata 3 Bandiera dell'Ucraina Šachtar 1–2 (T)
Bandiera della Russia Spartak Mosca 2–0 (C) Giornata 4 Bandiera dell'Ucraina Šachtar 3–2 (C)
Bandiera della Scozia Celtic 2–1 (C) Giornata 5 Bandiera dell'Italia Juventus 0–3 (T)
Bandiera della Spagna Barcellona 0–0 (T) Giornata 6 Bandiera della Danimarca Nordsjælland 6–1 (C)
3ª classificata del Gruppo G
Squadra Pt G
Bandiera della Spagna Barcellona 13 6
Bandiera della Scozia Celtic 10 6
Bandiera del Portogallo Benfica 8 6
Bandiera della Russia Spartak Mosca 3 6
Piazzamenti finali 3ª classificata del Gruppo E
Squadra Pt G
Bandiera dell'Italia Juventus 12 6
Bandiera dell'Ucraina Šachtar 10 6
Bandiera dell'Inghilterra Chelsea 10 6
Bandiera della Danimarca Nordsjælland 1 6
Europa League Europa League
Avversario Tot. Andata Ritorno Fase a eliminazione diretta Avversario Tot. Andata Ritorno
Bandiera della Germania Bayer Leverkusen 3–1 1–0 (T) 2–1 (C) Sedicesimi di finale Bandiera della Rep. Ceca Sparta Praga 2–1 1–0 (T) 1–1 (C)
Bandiera della Francia Bordeaux 4–2 1–0 (C) 3–2 (T) Ottavi di finale Bandiera della Romania Steaua Bucarest 3–2 0–1 (T) 3–1 (C)
Bandiera dell'Inghilterra Newcastle Utd 4–2 3–1 (C) 1–1 (T) Quarti di finale Bandiera della Russia Rubin 5–4 3–1 (C) 2–3 (T)
Bandiera della Turchia Fenerbahçe 3–2 0–1 (T) 3–1 (C) Semifinali Bandiera della Svizzera Basilea 5–2 2–1 (T) 3–1 (C)

Descrizione della partita[modifica | modifica wikitesto]

Nella finale di Amsterdam è il Chelsea a passare per primo in vantaggio con Fernando Torres, che al 60' raccoglie un buon passaggio in profondità del compagno Juan Mata, si invola verso la porta del Benfica, aggira Artur Moraes ed insacca la rete del momentaneo 1-0. La risposta dei lusitani non si fa attendere, otto minuti dopo Óscar Cardozo ristabilisce la parità trasformando un calcio di rigore, assegnato dall'arbitro Kuipers in seguito ad un tocco con la mano in area di rigore dei Blues da parte di César Azpilicueta; il quale blocca irregolarmente un colpo di testa di Eduardo Salvio. Successivamente sia il Benfica che il Chelsea vanno vicinissimi alla rete del sorpasso, rispettivamente con Cardozo e Frank Lampard (che colpisce una clamorosa traversa). Proprio nel momento in cui la gara sembra protrarsi ai supplementari, gli inglesi trovano il 2-1 al 93' grazie ad un gran colpo di testa di Branislav Ivanović, abile nello sfruttare un calcio d'angolo battuto da Mata.

La partita termina con il Chelsea che si aggiudica per la prima volta la UEFA Europa League, diventando il quarto club europeo, dopo Juventus, Ajax e Bayern Monaco, a vincere tutte e tre le maggiori competizioni UEFA (UEFA Champions League, Coppa delle Coppe UEFA e UEFA Europa League). Inoltre i Blues diventano i primi a vincere l'Europa League da detentori della Champions League, oltre che a divenire la prima squadra campione d'Europa ad essere eliminata nella fase a gironi della Champions League nella seguente stagione calcistica. Gli inglesi diventano anche i primi a vincere, in ordine temporale, la Champions League (2011-2012) e l'Europa League (2012-2013) in due stagioni consecutive (le altre due squadre capaci di questa impresa sono, in ordine, il Liverpool ed il Porto, che però vinsero prima la UEFA Europa League e poi la UEFA Champions League), diventando di conseguenza l'unico club del vecchio continente a detenere contemporaneamente, anche se per breve tempo, entrambe le competizioni europee.

Tabellino[modifica | modifica wikitesto]

Amsterdam
15 maggio 2013, ore 20:45 CEST
Benfica1 – 2
referto
ChelseaAmsterdam ArenA (46.163 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Kuipers

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Benfica
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Chelsea
P 1 Bandiera del Brasile Artur
D 34 Bandiera del Portogallo André Almeida
D 4 Bandiera del Brasile Luisão Ammonizione al 61’ 61’
D 24 Bandiera dell'Argentina Ezequiel Garay Ammonizione al 45+1’ 45+1’ Uscita al 78’ 78’
D 25 Bandiera del Paraguay Lorenzo Melgarejo Uscita al 66’ 66’
C 21 Bandiera della Serbia Nemanja Matić
C 35 Bandiera dell'Argentina Enzo Pérez
C 18 Bandiera dell'Argentina Eduardo Salvio
C 20 Bandiera dell'Argentina Nicolás Gaitán
A 19 Bandiera della Spagna Rodrigo Uscita al 66’ 66’
A 7 Bandiera del Paraguay Óscar Cardozo
Panchina:
P 13 Bandiera del Portogallo Paulo Lopes
D 33 Bandiera del Brasile Jardel Ingresso al 78’ 78’
C 89 Bandiera del Portogallo André Gomes
C 23 Bandiera dell'Uruguay Jonathan Urretaviscaya
C 10 Bandiera dell'Argentina Pablo Aimar
C 15 Bandiera dei Paesi Bassi Ola John Ingresso al 66’ 66’
A 11 Bandiera del Brasile Lima Ingresso al 66’ 66’
Allenatore:
Bandiera del Portogallo Jorge Jesus
P 1 Bandiera della Rep. Ceca Petr Čech
D 28 Bandiera della Spagna César Azpilicueta
D 2 Bandiera della Serbia Branislav Ivanović
D 24 Bandiera dell'Inghilterra Gary Cahill
D 3 Bandiera dell'Inghilterra Ashley Cole
D 4 Bandiera del Brasile David Luiz
C 8 Bandiera dell'Inghilterra Frank Lampard
C 7 Bandiera del Brasile Ramires
C 10 Bandiera della Spagna Juan Manuel Mata
C 11 Bandiera del Brasile Oscar Ammonizione al 14’ 14’
A 9 Bandiera della Spagna Fernando Torres
Panchina:
P 22 Bandiera dell'Inghilterra Ross Turnbull
D 19 Bandiera del Portogallo Paulo Ferreira
C 12 Bandiera della Nigeria Mikel John Obi
C 57 Bandiera dei Paesi Bassi Nathan Aké
C 30 Bandiera d'Israele Yossi Benayoun
C 13 Bandiera della Nigeria Victor Moses
A 21 Bandiera della Germania Marko Marin
Allenatore:
Bandiera della Spagna Rafael Benítez

Uomo partita:
Bandiera dell'Inghilterra Frank Lampard (Chelsea)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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