Papa Anastasio III

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – "Anastasio III" rimanda qui. Se stai cercando l'antipapa omonimo, vedi Antipapa Anastasio III.
Papa Anastasio III
120º papa della Chiesa cattolica
Elezioneaprile/settembre 911
Insediamentoaprile/settembre 911
Fine pontificatogiugno/agosto/ottobre 913
Predecessorepapa Sergio III
Successorepapa Lando
 
NascitaRoma, ?
MorteRoma, giugno/agosto/ottobre 913
SepolturaAntica basilica di San Pietro in Vaticano

Anastasio III (Roma, ... – Roma, giugno/agosto/ottobre 913) è stato il 120º papa della Chiesa cattolica dal 911 alla sua morte.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Origini familiari e carriera ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

Anastasio nacque da una nobile famiglia romana[1]. Figlio del nobile romano Luciano[2], si suppone che possa essere stato il figlio del predecessore, Sergio III, ma questa ipotesi potrebbe confonderlo con l'altro papa di cui si sa con buona probabilità che fosse figlio di Sergio e Marozia, Giovanni XI. Come per altri papi della sua epoca, di Anastasio III non si conosce neanche con esattezza la data in cui fu intronizzato e consacrato: alcuni ipotizzano l'aprile del 911[1], mentre Böhmer indica la data dell'8 settembre[3]; il sito del Vaticano oscilla tra il giugno e il settembre di quell'anno[4]. La confusione politica, il discredito dell'istituzione papale e la scarsità di fonti non permettono di ricostruirne neanche il cursus ecclesiasticum di Anastasio, tanto che anche l'erudito Gaetano Moroni si limita a dire che fu eletto e consacrato nel 911[5]. Fu nominato cardinale diacono da papa Sergio III in data ignota, tra il 904 e il 911.[6]

Pontificato[modifica | modifica wikitesto]

Anastasio III, disegno tratto da Bartolomeo Sacchi detto il Platina, Vite De' Pontefici, a cura di Onofrio Panvinio, per i tipografi Turrini, e Brigonci, Venezia 1663

Governo della Chiesa[modifica | modifica wikitesto]

Anastasio III governò la Chiesa per circa due anni e due mesi.
Anastasio fu espressione della potente dinastia nobiliare capeggiata da Teofilatto († 920)[1], i signori incontrastati di Roma. Noti come “Conti di Tuscolo”, o “Tuscolani”, diedero al cristianesimo un papa Benedetto VIII (1012-1024). Il cronista Flodoardo di Reims (893-966) lodò Anastasio per la mitezza del suo governo[1][7].

In solo documento con la sua firma si è conservato fino ad oggi: la bolla di conferimento, su richiesta del re d'Italia Berengario I (888-924), del pallio a Regenberto, vescovo di Vercelli[8], e la concessione di privilegi al vescovo di Pavia[2][5]. Dato che sia Vercelli sia Pavia erano importanti città dei possedimenti di Berengario, si può supporre che tra il re e il papa intercorressero dei buoni rapporti.

Anastasio inoltre fu attivamente coinvolto nella determinazione e demarcazione delle diocesi della Germania[9].

Relazioni con Costantinopoli[modifica | modifica wikitesto]

Nel 912 Anastasio III ricevette una lettera da Nicola[8], appena reintegrato nella carica di Patriarca di Costantinopoli (912-925), con la quale Nicola deplorava sia l'approvazione concessa da papa Sergio III nel 906 al quarto matrimonio dell'imperatore Leone VI (886-912), sia il comportamento tenuto dagli inviati pontifici in tale occasione, ed esigeva riparazioni. Non è nota la risposta del papa, ma dev'essere stata negativa o comunque insoddisfacente, perché il patriarca tolse il nome di Anastasio III dai dittici e si produsse una profonda frattura tra Roma e Costantinopoli[8].

La conversione dei Normanni[modifica | modifica wikitesto]

Benché Anastasio non avesse avuto alcun ruolo importante in questo avvenimento, sotto il suo pontificato Rollone, capo dei Normanni, si convertì al cristianesimo[1].

Morte e sepoltura[modifica | modifica wikitesto]

Anastasio III morì in una data imprecisata compresa tra il mese di giugno[10] e la tarda estate (agosto) o addirittura l'ottobre del 913[11]. Il sito del Vaticano, invece, riporta come plausibili tutte e tre le fonti prima riportate[4].

Fu sepolto in San Pietro[1][5], e sulla sua tomba fu posto quest'epitaffio:

(LA)

«Vatis Anastasii requiescunt membra sepulcro: / Sed numquam meritum parvula claudit humus. / Rexit apostolicam blando moderamine sedem / Tertius existens ordine Pontificum. / Ad Christum pergens, peccati vincula sperat / Omnia clementer solvere posse sibi. / Undique currentes huius ad limina templi, / Ut praestet requiem poscite corde Deum.»

(IT)

«Nel sepolcro riposano le spoglie di Papa Anastasio, / ma mai un po' di terra sigilla il merito. / Resse la Sede Apostolica con dolce moderazione, / colui che fu il terzo nella numerazione dei Pontefici [a portare questo nome]. / Avviandosi verso Cristo, spera che Lui possa sciogliere, con clemenza, tutte le catene del peccato. / Da ogni parte coloro che corrono alle soglie del tempio [la Basilica Vaticana], chiedete con cuore a Dio che gli conceda pace.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Rendina, p. 313.
  2. ^ a b Baronio, p. 519.
  3. ^ Böhmer, p. 4.
  4. ^ a b Anastasio III, su w2.vatican.va, vatican.va. URL consultato il 2 novembre 2015.
  5. ^ a b c Moroni, p. 37.
  6. ^ (EN) Salvador Miranda, Anastasio, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.
  7. ^ Bertolini:
    (LA)

    «sedem apostolicam blando moderamine rexit.»

    (IT)

    «resse con blanda mitezza la Sede Apostolica.»

  8. ^ a b c Bertolini.
  9. ^ Pope Anastasius III, su newadvent.org. URL consultato il 10 settembre 2020.
  10. ^ Il Liber pontificalis, p. 239 afferma che Anastasio morì dopo 2 anni e 3 mesi di pontificato. Se si considera che Sergio III restò sul soglio di Pietro per sette anni, quattro mesi e 17 giorni (Liber pontificalis, p. 236, versione del XV secolo), si può ipotizzare tale mese come data del decesso di Anastasio.
  11. ^ Böhmer, p. 5.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Papa della Chiesa cattolica Successore
Papa Sergio III aprile 911 - giugno 913 Papa Lando
Controllo di autoritàVIAF (EN69286144 · ISNI (EN0000 0000 0257 9651 · BAV 495/45966 · CERL cnp00165525 · GND (DE100936288 · WorldCat Identities (ENviaf-69286144