Magliano Alfieri

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Magliano Alfieri
comune
Magliano Alfieri – Stemma
Magliano Alfieri – Bandiera
Magliano Alfieri – Veduta
Magliano Alfieri – Veduta
Magliano Alfieri, vista dalla valle Tanaro
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Amministrazione
SindacoGiacomina Pellerino (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate44°46′N 8°04′E / 44.766667°N 8.066667°E44.766667; 8.066667 (Magliano Alfieri)
Altitudine328 m s.l.m.
Superficie9,5 km²
Abitanti2 147[1] (31-10-2023)
Densità226 ab./km²
FrazioniCornale, San Giacomo, Sant'Antonio
Comuni confinantiCastagnito, Castagnole delle Lanze (AT), Castellinaldo d'Alba, Govone, Neive, Priocca
Altre informazioni
Cod. postale12050
Prefisso0173
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT004113
Cod. catastaleE809
TargaCN
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 575 GG[3]
Nome abitantimaglianesi
Patronosan Vincenzo Ferreri
Giorno festivo5 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Magliano Alfieri
Magliano Alfieri
Magliano Alfieri – Mappa
Magliano Alfieri – Mappa
Posizione di Magliano Alfieri nella provincia di Cuneo
Sito istituzionale

Magliano Alfieri [Majan (ant ël Roé) in piemontese] è un comune italiano di 2 147 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte. Fa parte della delimitazione geografica del Roero. In precedenza denominato Magliano d'Alba, dal 30 gennaio del 1910 fu denominato Magliano Alfieri.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Nello stemma è rappresentato su sfondo d'oro il castello degli Alfieri, fondato sulla campagna di verde e sormontato dall'aquila nera coronata simbolo di quella famiglia. Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Castello di Magliano Alfieri

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Castello degli Alfieri. Il castello della famiglia degli Alfieri di Sostegno, signori di San Martino, che fu edificato tra il 1649 e il 1680 (Vittorio Alfieri, che vi passò le prime estati della sua vita, ne fa menzione in diverse sue lettere). Nell'angolo nord del palazzo, con ingresso sia dalla via laterale esterna, che dall'interno, la residenza ospita la cappella del crocefisso gentilizia, con all'interno tre pale settecentesche; tra le sale più significative del palazzo un salone degli stemmi in gesso della famiglia Alfieri di autori stuccatori ottocenteschi di Lugano; ben conservato è anche il salone delle aquile, che deve il nome al soggetto, le aquile appunto, scelto per affrescare il soffitto di questa sala. Il palazzo è stato riaperto solo da pochi anni, grazie all'interessamento e all'impegno degli "Amici del Museo", dopo che negli anni ‘60 il castello venne trasformato in un condominio popolare.

Nell'ala est del piano nobile è ospitato il Museo di Arti e Tradizioni Popolari che raccoglie aspetti di cultura, arte e focolare della comunità piemontese. Dal 1994 le sale del palazzo ospitano una sezione dedicata ai soffitti di gesso, elementi di un'identità culturale ormai lontana. Era infatti tradizione diffusa impiegare il gesso nella costruzione principalmente per ragioni economiche, vista l'abbondanza di cave di gesso in questa zona del Piemonte. Le modeste case contadine assumevano così un tocco di semplice eleganza grazie ai solai che venivamo controsoffittati con una struttura in gesso decorato che, se da un lato arricchiva la dimora, con richiami ai temi stilistici-decorativi colti e raffinati, dall'altro avevano l'importantissima funzione di isolare e mantenere il calore durante i rigidi inverni. Sul lato sinistro del castello, contornata da un verdeggiante parco si trova la Parrocchiale di S.Andrea. L'antico campanile è forse risalente al XIV secolo. Dal 2007 fa parte del circuito degli 8 castelli, meglio noto come Castelli Doc. La rete dei castelli include i manieri di Grinzane Cavour, Barolo, Serralunga d'Alba, Govone, Magliano Alfieri, Roddi, Mango e Benevello. È inoltre inserito nel circuito dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[4]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Magliano Alfieri sono 172[5], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[6]:

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Municipio e castello di Magliano Alfieri

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
5 giugno 1985 24 maggio 1990 Carlo Sacchetto - Sindaco [7]
24 maggio 1990 24 aprile 1995 Carlo Sacchetto - Sindaco [7]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Cesare Giudice - Sindaco [7]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Cesare Giudice - Sindaco [7]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Luigi Carosso lista civica Sindaco [7]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Luigi Carosso lista civica Sindaco [7]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Luigi Carosso lista civica: voltar pagina Sindaco [7]
27 maggio 2019 in carica Giacomina Pellerino Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  5. ^ Dato Istat al 31/12/2017, su demo.istat.it. URL consultato il 22 agosto 2018.
  6. ^ Dati superiori alle 20 unità
  7. ^ a b c d e f g Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su Dipartimento per gli affari interni e territoriali, 23 febbraio 2017.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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