Robilante

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Robilante
comune
Robilante – Stemma
Robilante – Veduta
Robilante – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Amministrazione
SindacoMassimo Edoardo Burzi (lista civica) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate44°18′N 7°31′E / 44.3°N 7.516667°E44.3; 7.516667 (Robilante)
Altitudine686 m s.l.m.
Superficie25 km²
Abitanti2 121[1] (31-10-2023)
Densità84,84 ab./km²
FrazioniMalandrè, Montasso, Piagge, Tetto Chiappello, Tetto Pettavino, Vermanera.
Comuni confinantiBoves, Roaschia, Roccavione, Vernante
Altre informazioni
Cod. postale12017
Prefisso0171
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT004185
Cod. catastaleH377
TargaCN
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 166 GG[3]
Nome abitantirobilantesi
Patronosant'Anna
Giorno festivoterza domenica di luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Robilante
Robilante
Robilante – Mappa
Robilante – Mappa
Posizione di Robilante nella provincia di Cuneo
Sito istituzionale
Vista notturna di Robilante dalla cappella di Sant'Anna

Robilante (Robilant in piemontese e in occitano) è un comune italiano di 2 121 abitanti[1] della provincia di Cuneo in Piemonte.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La piccola cittadina è caratterizzata da una chiesa dedicata a San Donato e dall'imponente campanile in pietra che prospettano la piazza principale. Dalla stessa piazza si può ammirare la cappella di Sant'Anna che sorge su una collina su una preesistente chiesa del 1674. Robilante ha numerose cappelle alpestri e tra queste si ricorda quella della Madonnina del Laghetto in località Piagge a quota 1343 m, edificata nel 1899, la cui celebrazione è la prima domenica di agosto. A poca distanza dalla cappella si trova una Panchina Gigante (la numero 36) da cui si apprezza la vista di tutto il paese e nelle giornate terse anche di Cuneo e della pianura circostante. Tra le altre cappelle alpestri si ricorda quella di Santa Margherita dedicata ai santi Margherita e Lorenzo, edificata nei primi anni del 1700 (celebrazione l’ultima domenica di maggio); la cappella del SS. Nome di Maria in località Malandrè, edificata verso la fine del 1700 con annessa scuola (celebrazione la seconda domenica di settembre); la cappella di San Giuseppe del Montasso di recente costruzione (celebrazione la prima domenica di luglio); la Cappella del Cuore Immacolato di Maria di Vermanera, costruita nel 1954 (celebrazione la terza domenica di agosto); la Cappella di San Giacomo Agnelli edificata tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700 (celebrazione l’ultima domenica di luglio).

Sono presenti inoltre, disseminati nel paese, numerosi piloni, costruiti tra l’800 e il 900 e tuut’ora in buono stato di conservazione, raffiguranti santi della tradizione religiosa ed eventi storici. Tra questi il pilone di San Rocco, di Sant’Anna, di San Sebastiano, di Tetto Massa, delle Barme, di Vallone Cirinot, di Tetto Angelo Custode, di Madonna delle Grazie, di Tetto Piulot, di San Giovanni Tetto Chiappello, di Tetto Rescasso, di Snive, di Chiot Vermanera, di Teit Gialà Vallone Pettavino, di Tetto Carlet, di Padre Pio, di Villa della Salute, di Strada del Malandrè, pilone della Battaglia e pilone del Moro. Il pilone del Moro ricorda la cacciata dei Saraceni avvenuta nel 985 d.C. dopo che gli stessi avevano invaso nel 904 i paesi della Val Vermenagna causando morti e distruzione.

Numerosi sono i sentieri escursionistici per visitare le cappelle, i piloni e godersi la natura dei boschi e delle montagne circostanti: i sentieri sono segnalati nella piazza principale del paese. Tra questi il sentiero di Marco Olmo (robilantese e ultramaratoneta italiano), il Sentiero Valerio Tassone, il Sentiero delle Mulere e la Passeggiata l’Anello dell’Orrido delle Barme (scrigno di biodiversità).

Arrivando da nord si nota l'imponente cementificio Buzzi Unicem, inaugurato negli anni Sessanta; mentre a sud dell'abitato, quasi al confine con Vernante, si trova uno stabilimento della Sibelco. La produzione industriale caratterizza la zona da più di un secolo: sulla via principale che conduce a Vernante, si nota sulla sinistra l'edificio della fabbrica per estrazione del tannino con adiacente ciminiera, proseguendo la stessa strada si incontra una rivendita Venchi, ex sede produttiva della società.

A Robilante si parla spesso in dialetto, è possibile farsi un'idea della lingua sul sito di Chambra d'Oc e godersi la storia di una delle località robilantesi, la Cascina [1].

Nel paese è possibile visitare i seguenti musei: il Museo della Fisarmonica, della musica e dell’arte popolare locale in Via Bartolomeo Ghiglione n.7. È incentrato sulla storia della fisarmonica, importante strumento musicale legato alla tradizione folkloristica e artigianale robilantese; nel museo sono rappresentate le fasi di costruzione della fisarmonica con l’esposizione di vari modelli e commemora due importanti personaggi robilantesi, Giuseppe Vallauri, detto Notou Sounadour, suonatore e costruttore di fisarmoniche, e Giorgio Bertaina, conosciuto come Jors de Snive, scultore. Le opere di Jors de Snive esposte ritraggono figure ispirate al mondo contadino della prima metà del novecento: suonatori, animali da pascolo, soldati che sono evocati in uno stile poetico ed originale. In Via Umberto I n. 33 vi è il Museo del suono e della comunicazione che ospita numerosi strumenti tra i quali grammofoni e radio d'epoca e illustra la storia del suono e della tecnica. In Via Roma n. 9-11 il Museo Ferroviario "Ferroclub Cuneese", mostra a tema ferroviario con l’esposizione di plastici, fotografie, oggettistica che rievocano la storia della linea ferroviaria Cuneo-Nizza.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 agosto 1986.[4] Lo stemma è partito: il primo fasciato d'oro e di nero; il secondo d'azzurro, alla foglia di sega d'oro; al capo di rosso.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Robilante sono 166[6], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[7]:

  1. Romania, 51
  2. Marocco, 45
  3. Albania, 20

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 giugno 2004 7 giugno 2009 Claudio Campana Lista Civica Sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Biagio Bedino Lista Civica Sindaco
26 maggio 2014 in carica Massimo Edoardo Burzi Lista Civica Sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

  • Il comune fa parte della Unione Montana Alpi Marittime.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Robilante, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Dato Istat al 31/12/2017, su demo.istat.it. URL consultato il 25 agosto 2018.
  7. ^ Dati superiori alle 20 unità
  8. ^ Unione Alpi Marittime - Home Page, su unionealpimarittime.it. URL consultato il 29 agosto 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Claudio Campana, Robilante ieri e oggi, Ed. Martini, Borgo San Dalmazzo 1996.

Lorenzo Artusio, Piermarco Audisio, Gianni Giraudo, Eliano Macario, Dizionario occitano : Robilante - Roccavione, Chambra d'Oc, Roccabruna 2005.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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