Barbaresco (Italia)

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Barbaresco
comune
Barbaresco – Stemma
Barbaresco – Bandiera
Barbaresco – Veduta
Barbaresco – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Amministrazione
SindacoMario Zoppi (lista civica) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate44°43′N 8°05′E / 44.716667°N 8.083333°E44.716667; 8.083333 (Barbaresco)
Altitudine274 m s.l.m.
Superficie7,76 km²
Abitanti604[1] (31-7-2023)
Densità77,84 ab./km²
FrazioniPertinace, Tre Stelle
Comuni confinantiAlba, Castagnito, Guarene, Neive, Treiso
Altre informazioni
Cod. postale12050
Prefisso0173
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT004011
Cod. catastaleA629
TargaCN
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 508 GG[3]
Nome abitantibarbareschesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Barbaresco
Barbaresco
Barbaresco – Mappa
Barbaresco – Mappa
Posizione di Barbaresco nella provincia di Cuneo
Sito istituzionale

Barbaresco (Barbaresch in piemontese) è un comune italiano di 604 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte, noto per essere luogo di origine e di produzione del vino Barbaresco. Il comune rientra con l'area del paesaggio vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato tra i patrimoni dell'umanità.[4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La zona è conosciuta storicamente come barbarica sylva, dove le antiche popolazioni celtiche si ritiravano in adorazione del dio Tanaro. Si crede che questa zona sia stato il luogo di nascita dell'imperatore romano Elvio Pertinace, anche se sono decine i paesi che si contendono tale nobile nascita.

Il 22 maggio 2014 è stata anche sede della partenza della cronometro Barbaresco - Barolo, dodicesima tappa del Giro d'Italia 2014, dove il colombiano Rigoberto Urán si è aggiudicato la tappa e anche la maglia rosa.

Il 22 giugno 2014 il comune è stato inserito nella lista dei beni del Patrimonio dell'Umanità, in quanto fa parte del sito Unesco che comprende alcuni dei comuni più caratteristici di Langhe, Roero e Monferrato.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Barbaresco sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 aprile 1985.[5] Lo stemma raffigura, su sfondo dorato, un torrione d'azzurro, merlato alla guelfa e munito di una torre quadrata dello stesso, con merlatura guelfa; l'edificio è semicircondato da una bassa cinta muraria, azzurra. Lo scudo è accompagnato dal motto De Barbarisco turris et arx.[6] Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di azzurro.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Dagli anni trenta ai sessanta si è verificato, come altrove in Italia, lo spopolamento delle campagne che ha visto decine di barbareschesi lasciare la propria terra per dirigersi in prevalenza a Torino e nella riviera ligure. Successivamente alla contenuta immigrazione dall'Italia meridionale, negli ultimi anni Barbaresco ospita circa una sessantina di extracomunitari provenienti dall'Europa Orientale che lavorano come manodopera nelle aziende agricole. Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Barbaresco sono 86[8], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[9]:

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Quasi tutti i residenti si dedicano alla viticoltura come soci della cantina sociale o con cantine a gestione familiare o con attività collegate. Il Barbaresco DOCG è commercializzato a livello internazionale tra i vini più pregiati.

Le due principali aziende vinicole locali sono Gaja e I Produttori del Barbaresco. Data l'importanza del prodotto l'ottocentesca chiesa sconsacrata di San Donato è stata restaurata e adattata ad enoteca regionale.

Barbaresco, panorama dalla torre medioevale su Langhe e Roero
Barbaresco
Il castello
La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e la torre medioevale
La chiesa di San Donato che ospita l'enoteca regionale del Barbaresco
Il centro abitato visto dalla frazione Tre Stelle
Barbaresco, panorama dalla torre medioevale su Langhe e Roero


Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Giancarlo Montaldo Lista civica Sindaco [10]
29 maggio 2006 16 maggio 2011 Alberto Bianco Lista civica Sindaco [11]
16 maggio 2011 5 giugno 2016 Alberto Bianco Lista civica Sindaco [12]
5 giugno 2016 4 ottobre 2021 Mario Zoppi Lista civica Sindaco
4 ottobre 2021 in carica Mario Zoppi Lista civica Sindaco [13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Langhe-Roero e Monferrato sono il 50° sito italiano nel Patrimonio dell'Unesco, in Il Sole 24 Ore. URL consultato il 28 giugno 2020.
  5. ^ Barbaresco, decreto 1986-04-11 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio storico dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali. URL consultato il 28 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2021).
  6. ^ Origini e storia, su Comune di Barbaresco. URL consultato il 4 ottobre 2021.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ Dato Istat al 31/12/2017, su demo.istat.it. URL consultato il 21 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  9. ^ Dati superiori alle 20 unità
  10. ^ Elezioni del 13 maggio 2001, su amministratori.interno.it.
  11. ^ Elezioni del 28 maggio 2006, su amministratori.interno.it.
  12. ^ Elezioni del 15 maggio 2011, su amministratori.interno.it.
  13. ^ Elezioni del 4 ottobre 2021, su elezioni.interno.gov.it. URL consultato il 4 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2021).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Il Piemonte paese per paese, Firenze, Ed. Bonechi, 1993.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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