Giorgio Vigolo: differenze tra le versioni

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==Biografia==
== Biografia ==
È stato un esponente della cosiddetta ''Scuola Romana''.
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Alla fine della [[Seconda guerra mondiale]] inizia l'attività di critico musicale per le riviste ''[[Epoca]]'', ''[[Risorgimento Liberale]]'', ''[[Il Mondo]]''.
Alla fine della [[Seconda guerra mondiale]] inizia l'attività di critico musicale per le riviste ''[[Epoca]]'', ''[[Risorgimento Liberale]]'', ''[[Il Mondo]]''.


Tra le sue opere più importanti si ricordano le raccolte poetiche ''Canto del destino'' e ''La luce ricorda'' ([[Premio Viareggio]]) e quella di racconti ''Le notti romane'' ([[Premio Bagutta]]).
Tra le sue opere più importanti si ricordano le raccolte poetiche ''Canto del destino'' e ''La luce ricorda'' ([[Premio Viareggio]]) e quella di racconti ''Le notti romane'' ([[Premio Bagutta]]).


Nel [[1982]] pubblica il suo unico romanzo ''La Virgilia'': un racconto lungo, o ''poème en prose'', che Vigolo scrisse a 27 anni, nel [[1921]]-[[1922|22]]. La scrittura finge il diario del protagonista, un giovane musicista dai rapidi invasamenti che è giunto a Roma all'inizio dell'Ottocento per riesumare, dalle muffe dei conventi e delle corti principesche, le musiche del Cinquecento. La musica ha il potere di risvegliare dalla morte la bellezza, la grazia, l'amore, la vita.<ref name=cimatti82>[[Pietro Cimatti]], ''Una chiave musicale per svegliare la Bellezza'', ''[[Prospettive nel mondo|Prospettive libri]]'', gennaio 1982.</ref>
Nel [[1982]] pubblica il suo unico romanzo ''La Virgilia'': un racconto lungo, o ''poème en prose'', che Vigolo scrisse a 27 anni, nel [[1921]]-[[1922|22]]. La scrittura finge il diario del protagonista, un giovane musicista dai rapidi invasamenti che è giunto a Roma all'inizio dell'Ottocento per riesumare, dalle muffe dei conventi e delle corti principesche, le musiche del Cinquecento. La musica ha il potere di risvegliare dalla morte la bellezza, la grazia, l'amore, la vita.<ref name=cimatti82>[[Pietro Cimatti]], ''Una chiave musicale per svegliare la Bellezza'', ''[[Prospettive nel mondo|Prospettive libri]]'', gennaio 1982.</ref>


==Giudizi==
== Giudizi ==
Secondo il critico [[Ettore Paratore]]: «Giorgio Vigolo è di quegli scrittori toccati dalla grazia che nei tempi moderni, a partire da Giuseppe Gioachino Belli, hanno saputo rivelare in copia i tesori di suggestiva ispirazione facilmente convertibile in visione universale del mondo che la città eterna sa infondere nei suoi figli privilegiati. [...] nelle sue prime raccolte poetiche (si guardino in ''Linea della vita'' le liriche ''Visibilio'', ''Il ritorno di sera'', ''L'impronta'') si afferma preminente l'impulso a scoprire un nuovo criterio per il nostro mistero esistenziale: così ne ''Il viso'' si legge: ''È allora che prendendo del tuo buio, | una rapita conoscenza, credi | finalmente di leggerti; decifri | l'oscura lingua, sillabi le forti | lettere e i nomi sciogli. | Illuso! In altro | specchio t'appari.''».<ref>[[Ettore Paratore]], [http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0415092/1976/n.194/3 ''Giorgio Vigolo e altri poeti''], ''[[Il Tempo]]'', 17 luglio 1976.</ref>
Secondo il critico [[Ettore Paratore]]: «Giorgio Vigolo è di quegli scrittori toccati dalla grazia che nei tempi moderni, a partire da Giuseppe Gioachino Belli, hanno saputo rivelare in copia i tesori di suggestiva ispirazione facilmente convertibile in visione universale del mondo che la città eterna sa infondere nei suoi figli privilegiati. [...] nelle sue prime raccolte poetiche (si guardino in ''Linea della vita'' le liriche ''Visibilio'', ''Il ritorno di sera'', ''L'impronta'') si afferma preminente l'impulso a scoprire un nuovo criterio per il nostro mistero esistenziale: così ne ''Il viso'' si legge: ''È allora che prendendo del tuo buio, | una rapita conoscenza, credi | finalmente di leggerti; decifri | l'oscura lingua, sillabi le forti | lettere e i nomi sciogli. | Illuso! In altro | specchio t'appari.''».<ref>[[Ettore Paratore]], [http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0415092/1976/n.194/3 ''Giorgio Vigolo e altri poeti''], ''[[Il Tempo]]'', 17 luglio 1976.</ref>


Ha scritto [[Pietro Cimatti]]: «La sua opera è sparsa, dispersa, introvabile o inedita. Un'intera sezione della sua inventività di maestro dell'elzeviro, del racconto visionario, ha mancato l'incontro con la distratta, fatua editoria maggiore. E Vigolo non ha mai fatto nulla, se non "durare in vita", per contrastare quel metodo brigantesco di occupazione del presente culturale che ha canonizzato mediocri e santificato i capi mafiosi dell'ultima e penultima cosiddetta letteratura italiana».<ref name=cimatti82/>
Ha scritto [[Pietro Cimatti]]: «La sua opera è sparsa, dispersa, introvabile o inedita. Un'intera sezione della sua inventività di maestro dell'elzeviro, del racconto visionario, ha mancato l'incontro con la distratta, fatua editoria maggiore. E Vigolo non ha mai fatto nulla, se non "durare in vita", per contrastare quel metodo brigantesco di occupazione del presente culturale che ha canonizzato mediocri e santificato i capi mafiosi dell'ultima e penultima cosiddetta letteratura italiana».<ref name=cimatti82/>


==Note==
== Note ==
<references/>
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==Bibliografia==
== Bibliografia ==
*G. Vigolo, ''Poesie scelte'', a cura di M. Ariani, Milano, Mondadori, 1976
* G. Vigolo, ''Poesie scelte'', a cura di M. Ariani, Milano, Mondadori, 1976
*Antonio Carrannante, ''Scrittori a Roma. Sulle tracce di Giorgio Vigolo'', in ''L'Urbe'', gennaio-febbraio 2007, pp.&nbsp;13–17
* Antonio Carrannante, ''Scrittori a Roma. Sulle tracce di Giorgio Vigolo'', in ''L'Urbe'', gennaio-febbraio 2007, pp.&nbsp;13–17
*Marco Ariani, ''Giorgio Vigolo'', Firenze, La Nuova Italia, 1976, pp.&nbsp;145
* Marco Ariani, ''Giorgio Vigolo'', Firenze, La Nuova Italia, 1976, pp.&nbsp;145
*G. Vigolo, [http://www.zandonaieditore.it/libri/DIABOLUS%20IN%20MUSICA.html ''Diabolus in musica''], Zandonai, Rovereto 2008
* G. Vigolo, [http://www.zandonaieditore.it/libri/DIABOLUS%20IN%20MUSICA.html ''Diabolus in musica''], Zandonai, Rovereto 2008
*[[Franco Pappalardo La Rosa]], ''"La Virgilia", in Le storie altrui. Narrativa utaliana del penultimo Novecento''. Torino, Achille e La Tartaruga, 2016, <nowiki>ISBN 9 788896 558416</nowiki>
* [[Franco Pappalardo La Rosa]], ''"La Virgilia", in Le storie altrui. Narrativa utaliana del penultimo Novecento''. Torino, Achille e La Tartaruga, 2016, ISBN 9 788896 558416


==Opere==
== Opere ==
*''La città dell'anima'', Roma, Studio Editoriale Romano, 1923
* ''La città dell'anima'', Roma, Studio Editoriale Romano, 1923
*''Canto fermo'', Roma, A. F. Formiggini, 1931
* ''Canto fermo'', Roma, A. F. Formiggini, 1931
*''Il silenzio creato'', Roma, Novissima, 1934
* ''Il silenzio creato'', Roma, Novissima, 1934
*''Conclave dei sogni'', Roma, Novissima, 1935
* ''Conclave dei sogni'', Roma, Novissima, 1935
*''Linea della vita'', Milano, A. Mondadori, 1949
* ''Linea della vita'', Milano, A. Mondadori, 1949
*''Canto del destino'', Venezia, Neri Pozza, 1959
* ''Canto del destino'', Venezia, Neri Pozza, 1959
*''Le notti romane'', Milano, V. Bompiani, 1960
* ''Le notti romane'', Milano, V. Bompiani, 1960
*''La luce ricorda'', Milano, A. Mondadori, 1967
* ''La luce ricorda'', Milano, A. Mondadori, 1967
*''Spettro solare'', Milano, V. Bompiani, 1973
* ''Spettro solare'', Milano, V. Bompiani, 1973
*''I fantasmi di pietra'', Milano, A. Mondadori, 1977
* ''I fantasmi di pietra'', Milano, A. Mondadori, 1977
*''La Virgilia'', Milano, Editoriale nuova, 1982
* ''La Virgilia'', Milano, Editoriale nuova, 1982
*''Cannocchiale metafisico'', Roma, Edizioni della cometa, 1982
* ''Cannocchiale metafisico'', Roma, Edizioni della cometa, 1982
*''Roma fantastica'', Milano, Bompiani, 2013; raccoglie: ''La Virgilia'', ''Arcobaleno in bianco e nero'', ''Il Buonavoglia'' e ''Racconto d'inverno''
* ''Roma fantastica'', Milano, Bompiani, 2013; raccoglie: ''La Virgilia'', ''Arcobaleno in bianco e nero'', ''Il Buonavoglia'' e ''Racconto d'inverno''


==Collegamenti esterni==
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|http://www.zandonaieditore.it/autori/autore_1_Giorgio%20Vigolo.html|Scheda dell'autore sul sito di Zandonai}}
* {{cita web|http://www.zandonaieditore.it/autori/autore_1_Giorgio%20Vigolo.html|Scheda dell'autore sul sito di Zandonai}}


{{Premio Bagutta}}
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Versione delle 11:01, 7 nov 2016

Giorgio Vigolo (Roma, 3 dicembre 1894Roma, 9 gennaio 1983[1]) è stato uno scrittore italiano.

Biografia

È stato un esponente della cosiddetta Scuola Romana.

Nel 1913 pubblica il suo primo "poemetto in prosa": Ecce ego adducam aquas, sulla rivista Lirica diretta da Arturo Onofri, nel 1923 il suo primo libro di poesie, La città dell'anima; collabora inoltre alla Voce di Giuseppe De Robertis, a L'Italia letteraria, a Circoli e Letteratura; stringe amicizia con alcuni membri, tra cui Julius Evola, dell'esoterico Gruppo di Ur.[2]

Nel 1931 cura per l'editore Angelo Fortunato Formiggini la prima antologia dei Sonetti di Giuseppe Gioachino Belli, anticipo della memorabile edizione critica e annotata pubblicata nel 1952 con Arnoldo Mondadori Editore.

Alla fine della Seconda guerra mondiale inizia l'attività di critico musicale per le riviste Epoca, Risorgimento Liberale, Il Mondo.

Tra le sue opere più importanti si ricordano le raccolte poetiche Canto del destino e La luce ricorda (Premio Viareggio) e quella di racconti Le notti romane (Premio Bagutta).

Nel 1982 pubblica il suo unico romanzo La Virgilia: un racconto lungo, o poème en prose, che Vigolo scrisse a 27 anni, nel 1921-22. La scrittura finge il diario del protagonista, un giovane musicista dai rapidi invasamenti che è giunto a Roma all'inizio dell'Ottocento per riesumare, dalle muffe dei conventi e delle corti principesche, le musiche del Cinquecento. La musica ha il potere di risvegliare dalla morte la bellezza, la grazia, l'amore, la vita.[3]

Giudizi

Secondo il critico Ettore Paratore: «Giorgio Vigolo è di quegli scrittori toccati dalla grazia che nei tempi moderni, a partire da Giuseppe Gioachino Belli, hanno saputo rivelare in copia i tesori di suggestiva ispirazione facilmente convertibile in visione universale del mondo che la città eterna sa infondere nei suoi figli privilegiati. [...] nelle sue prime raccolte poetiche (si guardino in Linea della vita le liriche Visibilio, Il ritorno di sera, L'impronta) si afferma preminente l'impulso a scoprire un nuovo criterio per il nostro mistero esistenziale: così ne Il viso si legge: È allora che prendendo del tuo buio, | una rapita conoscenza, credi | finalmente di leggerti; decifri | l'oscura lingua, sillabi le forti | lettere e i nomi sciogli. | Illuso! In altro | specchio t'appari.».[4]

Ha scritto Pietro Cimatti: «La sua opera è sparsa, dispersa, introvabile o inedita. Un'intera sezione della sua inventività di maestro dell'elzeviro, del racconto visionario, ha mancato l'incontro con la distratta, fatua editoria maggiore. E Vigolo non ha mai fatto nulla, se non "durare in vita", per contrastare quel metodo brigantesco di occupazione del presente culturale che ha canonizzato mediocri e santificato i capi mafiosi dell'ultima e penultima cosiddetta letteratura italiana».[3]

Note

  1. ^ È morto Giorgio Vigolo, poeta "per l'attimo e per l'eternità" Archiviolastampa.it
  2. ^ G. Vigolo, Roma fantastica, Bompiani, Milano, 2013, p. XVI
  3. ^ a b Pietro Cimatti, Una chiave musicale per svegliare la Bellezza, Prospettive libri, gennaio 1982.
  4. ^ Ettore Paratore, Giorgio Vigolo e altri poeti, Il Tempo, 17 luglio 1976.

Bibliografia

  • G. Vigolo, Poesie scelte, a cura di M. Ariani, Milano, Mondadori, 1976
  • Antonio Carrannante, Scrittori a Roma. Sulle tracce di Giorgio Vigolo, in L'Urbe, gennaio-febbraio 2007, pp. 13–17
  • Marco Ariani, Giorgio Vigolo, Firenze, La Nuova Italia, 1976, pp. 145
  • G. Vigolo, Diabolus in musica, Zandonai, Rovereto 2008
  • Franco Pappalardo La Rosa, "La Virgilia", in Le storie altrui. Narrativa utaliana del penultimo Novecento. Torino, Achille e La Tartaruga, 2016, ISBN 9 788896 558416

Opere

  • La città dell'anima, Roma, Studio Editoriale Romano, 1923
  • Canto fermo, Roma, A. F. Formiggini, 1931
  • Il silenzio creato, Roma, Novissima, 1934
  • Conclave dei sogni, Roma, Novissima, 1935
  • Linea della vita, Milano, A. Mondadori, 1949
  • Canto del destino, Venezia, Neri Pozza, 1959
  • Le notti romane, Milano, V. Bompiani, 1960
  • La luce ricorda, Milano, A. Mondadori, 1967
  • Spettro solare, Milano, V. Bompiani, 1973
  • I fantasmi di pietra, Milano, A. Mondadori, 1977
  • La Virgilia, Milano, Editoriale nuova, 1982
  • Cannocchiale metafisico, Roma, Edizioni della cometa, 1982
  • Roma fantastica, Milano, Bompiani, 2013; raccoglie: La Virgilia, Arcobaleno in bianco e nero, Il Buonavoglia e Racconto d'inverno

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN111306541 · ISNI (EN0000 0001 2147 8458 · SBN CFIV020164 · BAV 495/33050 · LCCN (ENn79126915 · GND (DE119372541 · BNF (FRcb12237642p (data) · J9U (ENHE987007422002405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79126915