Ercole I d'Este
Questa voce o sezione sugli argomenti militari italiani e nobili italiani non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
|
Ercole I d'Este | |
---|---|
Ritratto di Ercole I, di Dosso Dossi, Galleria Estense Modena. | |
Duca di Ferrara, Modena e Reggio | |
In carica | 20 agosto 1471 - 25 gennaio 1505 |
Predecessore | Borso d'Este |
Successore | Alfonso I d'Este |
Nascita | Ferrara, 24 ottobre 1431 |
Morte | Ferrara, 25 gennaio 1505 |
Luogo di sepoltura | Chiesa di Santa Maria degli Angeli, Ferrara |
Dinastia | Este |
Padre | Niccolò III d'Este |
Madre | Ricciarda di Saluzzo |
Consorte | Eleonora d'Aragona |
Figli | legittimi: Isabella Beatrice Alfonso Ferrante Ippolito Sigismondo Alberto naturali: Lucrezia Giulio. |
Religione | Cattolicesimo |
Ercole I d'Este | |
---|---|
24 ottobre 1431 – 25 gennaio 1505 | |
Nato a | Ferrara |
Morto a | Ferrara |
Luogo di sepoltura | Chiesa di Santa Maria degli Angeli, Ferrara |
Dati militari | |
Paese servito | Angiò, Repubblica di Venezia, Ducato di Ferrara, Firenze, Regno di Napoli, Stato Pontificio |
Forza armata | Mercenari |
Anni di servizio | 1433-1505 |
Battaglie | Battaglia della Riccardina |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Ercole I d'Este (Ferrara, 26 ottobre 1431 – Ferrara, 25 gennaio 1505) fu secondo duca di Ferrara dal 1471 al 1505 e uno dei principali mecenati e uomini di cultura del Rinascimento.
Indice
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Figlio di Nicolò III e Ricciarda di Saluzzo, venne educato alla corte aragonese di Napoli dal 1445 al 1460. A Napoli venne istruito sulle strategie militari e sulle regole della cavalleria, inoltre iniziò ad amare l'architettura classica (greca e romana) e le arti. Durante le signorie dei due fratellastri, Leonello e Borso, combatté come capitano di ventura con risultati alterni. Nella Battaglia della Riccardina presso Molinella, rimase ferito al malleolo di un piede, tale ferita lo costrinse a zoppicare per il resto della vita, tanto che i veneziani, suoi acerrimi nemici, lo soprannominarono Il Ciotto, ovvero Lo Zoppo.
Dopo la morte del fratellastro Borso, nel 1471 divenne duca e nel 1473 sposò Eleonora d'Aragona, figlia di Ferdinando I di Napoli.
Attraverso i matrimoni delle figlie, gli Este si unirono a due delle famiglie più in vista d'Italia: Beatrice si sposò con Ludovico il Moro e Isabella con Francesco II Gonzaga.
Nel 1476 venne sventato il colpo di mano tentato da Niccolò d'Este, figlio di Leonello d'Este, che entrato a Ferrara, seguito dai suoi fedelissimi, cercò di riprendersi quanto lo zio Borso d'Este al tempo gli aveva negato.
Le mire espansionistiche di Girolamo Riario, signore di Forlì e di Imola, nonché nipote del papa Sisto IV, unite alla rivalità con la Serenissima, dovuta sia a motivi territoriali sia alla lotta per il monopolio del sale, portarono Ercole, negli anni ottanta del XV secolo, a combattere la Guerra di Ferrara contro il Riario, i Veneziani e il Papa. Con la pace di Bagnolo nel 1484, Ercole fu costretto a cedere a Venezia il Polesine e Rovigo, territori che gli erano stati sottratti nella prima parte della guerra (iniziata nel 1482). Girolamo Riario non ebbe invece i vantaggi sperati.
La corte estense con Ercole I[modifica | modifica wikitesto]
La corte estense durante il ducato di Ercole I fu tra le più raffinate d'Europa, arrivando a competere con la Cappella musicale pontificia sistina. Grazie ad Ercole e a pochi altri nobili, tra i quali i Giocoli, arrivarono in Italia i musicisti valloni e fiamminghi, inoltre celebri compositori europei lavorarono a Ferrara o dedicarono la loro musica alla città o al duca, Alexander Agricola, Jacob Obrecht, Heinrich Isaac, Adrian Willaert e Josquin Desprez. Quest'ultimo compose la Missa Hercules Dux Ferrariae.
Ercole è ugualmente celebre come mecenate. Nominò il poeta Matteo Maria Boiardo suo ministro, protesse Pandolfo Collenuccio esule da Pesaro, e introdusse il giovane Ludovico Ariosto alla corte ferrarese.
Col ducato di Ercole, Ferrara divenne una delle principali città d'Europa raddoppiando quasi le sue dimensioni con l'Addizione Erculea (progetto di città ideale dell'urbanista Biagio Rossetti). Per questo Ferrara è stata definita la prima città moderna d'Europa.
Nel 1492 accolse entro le mura cittadine gli ebrei sefarditi cacciati dalla Spagna[1] dai Re cattolici.[2]
Ercole morì nel 1505 e suo figlio Alfonso I d'Este divenne duca nello stesso anno.

Fu sepolto inizialmente a Ferrara nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, oggi non più esistente (attualmente la tomba si trova nel Monastero del Corpus Domini)[3].
Discendenza[modifica | modifica wikitesto]
Ercole ed Eleonora ebbero sette figli:
- Isabella d'Este (1474 – 1539), che sposò Francesco Gonzaga;
- Beatrice d'Este (1475 – 1497), che sposò Ludovico Sforza, detto "il Moro";
- Alfonso I d'Este (1476 – 1534), sposò prima Anna Sforza e poi Lucrezia Borgia;
- Ferrante d'Este (1477 – 1540);
- Ippolito I d'Este (1479 – 1520), cardinale;
- Sigismondo d'Este (1480 – 1524);
- Alberto d'Este (1481 – 1482).
Oltre ad alcuni figli illegittimi.
Dall'amante Isabella Arduino:
Dall'amante Ludovica Condolmieri:
- Lucrezia d'Este, che sposò Annibale II Bentivoglio.
Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]
Ercole I d'Este | Padre: Niccolò III d'Este |
Nonno paterno: Alberto V d'Este |
Bisnonno paterno: Obizzo III d'Este |
Trisnonno paterno: Aldobrandino II d'Este |
Trisnonna paterna: Alda Rangoni | ||||
Bisnonna paterna: Lippa Ariosti |
Trisnonno paterno: Iacopo Ariosti | |||
Trisnonna paterna: ? | ||||
Nonna paterna: Isotta Albaresani |
Bisnonno paterno: Alberto Albaresani |
Trisnonno paterno: ? | ||
Trisnonna paterna: ? | ||||
Bisnonna paterna: ? |
Trisnonno paterno: ? | |||
Trisnonna paterna: ? | ||||
Madre: Ricciarda di Saluzzo |
Nonno materno: Tommaso III di Saluzzo |
Bisnonno materno: Federico II di Saluzzo |
Trisnonno materno: Tommaso II di Saluzzo | |
Trisnonna materna: Ricciarda Visconti | ||||
Bisnonna materna: Beatrice di Ginevra |
Trisnonno materno: Ugo di Ginevra | |||
Trisnonna materna: Isabelle d'Anthon | ||||
Nonna materna: Marguerite de Pierrepont |
Bisnonno materno: Ugo II di Pierrepont |
Trisnonno materno: Simone di Pierrepont | ||
Trisnonna materna: Marie de Châtillon | ||||
Bisnonna materna: Bianca di Coucy |
Trisnonno materno: Raoul de Coucy | |||
Trisnonna materna: Jeanne d'Harcourt |
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
![]() |
Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro |
— 19 novembre 1475[4] |
![]() |
Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera |
— 4 giugno 148019 novembre 1475[5] |
![]() |
Cavaliere dell'Ordine dell'Ermellino |
— [6] |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Aron di Leone Leoni, La Nazione Ebraica Spagnola e Portoghese di Ferrara (1492-1559). I suoi rapporti col governo ducale e la popolazione locale e i suoi legami con le Nazioni Portoghesi di Ancona, Pesaro e Venezia, a cura di L. Graziani Secchieri, Firenze 2011
- ^ Una lapide marmorea posta in Via Vittoria il 20 novembre 1992 ricorda l'avveninento di cinque secoli prima con queste parole: Il 20 novembre 1492 il Duca Ercole I d'Este proteso a trasformare mirabilmente il volto della sua capitale onde farne la prima città moderna europea, invitò gli ebrei esuli dalla Spagna a trovare in Ferrara una nuova ospitale Patria e ad apportarvi il contributo del loro ingegno. Da allora e per secoli in questo edificio fiorì la Splendida Sinagoga Spagnola distrutta nel 1944 per mano dei nazifascisti e di qui venne diffuso in Italia e in Europa il prezioso messaggio della cultura sefardita. 20 novembre 1992. COMUNITA' EBRAICA DI FERRARA. DEPUTAZIONE FERRARESE DI STORIA PATRIA. FERRARIAE DECUS
- ^ La scomparsa chiesa di Santa Maria degli Angeli, su fedetails.net.
- ^ Luciano Chiappini, Gli Estensi, p. 210, Varese, 1988.
- ^ Werner L. Gundersheimer Art and Life at the Court of Ercole I d’Este : The «De Triumphis religionis» of Giovanni Sabadino degli Arienti, 1972, p. 21, Ginevra.
- ^ Condottieri di ventura. Ercole I d'Este Archiviato il 12 settembre 2014 in Internet Archive.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Claudio Maria Goldoni, Atlante estense - Mille anni nella storia d'Europa - Gli Estensi a Ferrara, Modena, Reggio, Garfagnana e Massa Carrara, Modena, Edizioni Artestampa, 2011, ISBN 978-88-6462-005-3.
- Luciano Chiappini, Gli estensi. Storia di mille anni, Ferrara, Corbo Editore, 2001, ISBN 978-88-8269-029-8.
- Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. D'Este, Torino, 1835, ISBN non esistente.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Este
- Ducato di Ferrara
- Duchi di Ferrara
- Ducato di Modena e Reggio
- Duchi di Modena e Reggio
- Addizione Erculea - città ideale
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ercole I d'Este
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Trevor Dean, ERCOLE I d'Este, duca di Ferrara Modena e Reggio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 43, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1993. URL consultato il 7 maggio 2015.
- Condottieri di ventura. Ercole d'Este., su condottieridiventura.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 50035133 · ISNI (EN) 0000 0001 0899 8483 · SBN IT\ICCU\CUBV\060670 · LCCN (EN) n85163081 · GND (DE) 119391856 · BNF (FR) cb12535964v (data) · BAV ADV12453671 · CERL cnp00554643 |
---|